Libero

fravis1

  • Uomo
  • 113
  • genova
Bilancia

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: più di un mese fa

Ultime visite

Visite al Profilo 68

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita fravis1 a scrivere un Post!

Mi descrivo

mi interesso un po di tutto tranne che di televisione e dei suoi programmi di merda ,che in linea di massima sono un'offesa all'intelligenza umana

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

-

I miei pregi

Sono troppo altruista non ho ancora imparato a farmi ic....miei

I miei difetti

molti, moltissimi, forse troppi.

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. gli animali (spece i miei gatti)
  2. la musica dal blus alla lirica PUCCININIANO DOC
  3. lo sport .TIRO CON L'ARCO.la fotografia

Tre cose che odio

  1. chi fa la propria fortuna sulla pelle degli altri
  2. I VENDITORI DI FUMO, IL CONSUMISMO
  3. chi non sa fare autoironia ridere un po di se

I miei interessi

Vacanze Ko!

  • Spirituale
  • Passioni

    • Suonare
    • Sport
    • Fotografia

    Musica

    • Blues
    • Soul

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Gialli
    • Classici

    Sport

    • Nuoto
    • Sub

    Film

    • Thriller
    • Commedia

    Libro preferito

    alla ricerca del tempo perduto

    Meta dei sogni

    Irlanda e Scozia, Stati Uniti

    Film preferito

    QUANDO VOLANO LE CICOGNE

                                              mangas coloradas
    Le due sentinelle capirono, uno di loro mise la sua baionetta sul fuoco finche non fu incandescente, poi la conficcò nella gamba del prigioniero che si alzò urlando, e allora i due assassini gli spararono. Scaricarono le loro pistole sulla vittima indifesa, che giaceva a terra coperta di sangue. Il temuto capo degli Apache era morto. La sua testa venne staccata dal corpo e venduta a est, mentre il corpo fu gettato in una fossa. Il capitano John C. Cremony, un vecchio avversario del capo e poi agente per gli Apache, capace di essere obiettivo nei suoi giudizi e che aveva molto apprezzato la personalità di Mangas Coloradas ebbe a dire:

    Era l'apache più grande e dotato del XIX secolo. I suoi piani intelligenti dimostrano che aveva una prudenza da uomo di stato superiore a lutti gli altri indiani del nostro tempo. Sapeva tenere insieme molti gruppi del suo popolo come nessuno dei suoi predecessori e riusciva a convincerli della necessità di stare insieme per conseguire una maggiore forza comune. La sua influenza fu superiore a quella di qualsiasi altro indiano del suo tempo: possedeva molte buone qualità ma era anche spietato e crudele come il più feroce degli animali feroci. Con i nomi delle sue vittime si potrebbe riempire un libro, tuttavia le sue imprese di guerra sono straordinarie. Con la sua spietata condotta di guerra rese una regione, grande il doppio della California, un desolato deserto.

    Dopo la morte di Mangas Coloradas nessun capo riuscì più a riunire così saldamente tra loro gli Apache, anche se alcuni altri capi ottennero successi incredibili contro Americani e Messicani. Uno dei più validi alleati di Mangas Coloradas era il capo Chiricahua Cochise.

    Fabrizio de andrè, Creuza De Mä

    EVENTI NATIVI"

    Questo il nome della Manifestazione che l'11 e 12 ottobre, a Genova, presenterà incontri ed eventi culturali che vedranno protagonisti esponenti delle culture indigene (scrittori, artisti, danzatori, .) che testimonieranno quanto ancora oggi sia viva la propria cultura e quanto sia importante resistere "in positivo" per realizzare spazi autonomi di sovranità e autodeterminazione.


    Infine, le due giornate rappresentano l'occasione per
    lanciare una campagna per richiedere al Parlamento italiano l'istituzione di una Giornata della memoria del Genocidio dei popoli indigeni in corrispondenza dell'11 Ottobre.

    La scelta di questa data vuole ricordare, in modo simbolico, l'ultimo giorno di libertà dei popoli indigeni americani, nella speranza che il cerchio spezzato si possa ricomporre per le generazioni future. L'organizzazione di questi due giorni sono a cura del Comitato 11 Ottobre, che si è costituito a Genova il 13 aprile 2008 allo scopo di diffondere la conoscenza di una storia diversa da quella scritta dai vincitori e promuovere iniziative di supporto a tutte le rivendicazioni che oggi, faticosamente, i popoli Nativi portano avanti.

    Il lupo



    Il lupo viene posto in relazione, nella tradizione indiana, con la stella Sirio nella costellazione del Leone, dalla quale, secondo la leggenda, provenivano i maestri dell'antichità.

    Anche il lupo infatti viene considerato un maestro, che dopo un lungo girovagare fa ritorno al suo branco per riferire delle sue osservazioni e delle sue esperienze.

    Vive strettamente all'interno della famiglia, ma senza rinunciare alla sua indipendenza.

    Si sceglie una compagna alla quale resterà fedele per tutta la vita.

    Ululando alla luna si ricongiunge alla forza di questa, alla sua energia spirituale e alla forza dell'inconscio, via d'accesso alla conoscenza.

    Il lupo ci può dare l'energia per insegnare agli altri, per aiutarli a comprendere meglio la vita e a trovare la loro propria strada.

    Usando la forza del lupo possiamo riuscire a riprendere contatto con il nostro maestro interiore.


                                 PERLE DONNE

    Il velo della Bibbia: «Ogni donna che prega o profetizza a testa scoperta,
    reca un affronto al suo capo [il maschio], infatti sarebbe come se essa
    fosse rasata. Pertanto se una donna non vuole mettersi il velo, si tagli
    addirittura i capelli! Ma, se per una donna è vergognoso tagliarsi i capelli
    o essere rasata, si copra col velo. L’uomo invece, non deve velarsi il capo,
    essendo egli immagine e riflesso di Dio; mentre la donna è riflesso dell’uomo.»
    Bibbia, Levitico

    Il velo del cristianesimo paolino: «Di ogni uomo il capo è Cristo, e capo
    della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o
    profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni
    donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al
    proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna
    non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per
    una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L’uomo non deve
    coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è
    gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna
    dall’uomo; né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo. Per
    questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza.» San
    Paolo, Prima lettera ai Corinzi, XI

     

     

     

     

    Victorio (Biduya):

    Apaches Mimbres, 1825 - 1860

    Nato nel 1825 circa nella tribù degli Apache Mimbres, era conosciuto anche con i nomi di Lucero, Beduiat e Biduya. Divenne capo in seguito ad una fortunata incursione contro i messicani, tra il Sonora e Chihuahua, in quanto ritornò al suo campo con un cospiquo bottino di cavalli e armi.

    Dopo il 1860 partecipò a numerosi scontri contro i cercatori d'oro. Era uno dei capi durante la battaglia di Apache Pass, insieme a Cochise e Mangas Coloradas. Dopo la vittoria nella battaglia, decise di entrare in riserva, a Tularosa, e dopo due anni a Ojo Caliente.

    Quando il governo americano decise la concentrazione degli indiani in un'unica riserva, Victorio, rifiutò il trasferimento a S.Carlos, fuggendo con circa 300 seguaci e tornò a Ojo Caliente da dove partirono le incursioni contro americani e messicani.

    Per tre anni terrorizzò il territorio a cavallo tra Stati Uniti e Messico fino a quando, in località Tres Castillos, fu sorpreso dal Colonnello Terrazzas. La battaglia si protrasse fino a quando gli Apache non terminarono le munizioni. L'epilogo fu tragico: di circa 160 componenti della banda, si ebbero a soffrire 78 morti e 68 prigionieri, tutti donne e bambini. Il capo Mimbres, non fu riconosciuto fra i cadaveri, ma è certo che morì nello scontro.

    Era il 15 ottobre 1880.

    We Are The World

    We Are The World

    Siamo Il Mondo

    Arriva un momento in cui abbiamo bisogno di una chiamata,
    quando il mondo deve tornare unito
    C’è gente che muore
    ed è tempo di aiutare la vita, il più grande regalo del mondo.
    Non possiamo andare avanti fingendo di giorno in giorno
    che qualcuno, da qualche parte, presto cambi le cose.
    Tutti noi siamo parte della grande famiglia di Dio
    e, lo sai, in verità l’amore e tutto quello di cui abbiamo bisogno.
    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io
    Manda loro il tuo cuore
    così sapranno che qualcuno vuol loro bene
    e le loro vite saranno più forti e libere.
    Come Dio ci mostrò, mutando la pietra in pane,
    così tutti noi dovremmo dare una mano soccorritrice.
    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io
    Quando sei triste e stanco, sembra non ci sia alcuna speranza,
    ma, se tu hai fiducia, non possiamo essere sconfitti.
    Rendiamoci conto che le cose potranno cambiare solo
    quando saremo uniti come una cosa sola.
    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io


    Bob Dylan - Hurricane

    IL BISONTE

    Il padrone della vita fece discendere dall'albero un uomo e una donna Kiowa:
    questo è il bisonte, disse loro, da esso trarrete nutrimento e vestiti.
    Sappiate li ammoni' che con la sua fine arriverà la vostra fine.
    Rapidamente.

    Aquila .... Forza e potere divino .... Dall'alto delle nuvole , vola nei piu' alti cieli, ove dimora il Grande Spirito .... Condividi la tua Medicina, toccami, affinche' io possa vedere al di la' dell'orizzonte e nutrire la mia anima ....
     

    'aquila è una impersonificazione della forza divina: essa vola alta nel cielo, più in alto di ogni altro essere vivente, avvicinandosi così al Grande Spirito.
    Librarsi a queste altezze le consente di avere una visione d'insieme delle cose della vita.

    L'insegnamento dell'aquila è di riconoscere il senso delle cose che accadono, il disegno che si esprime nelle vicende della vita, sia nei momenti di luce che in quelli d'ombra.

    Ciò significa saper considerare sia gli eventi positivi che quelli negativi come esperienze che ubbidiscono a una volontà superiore e aiutano a sviluppare la nostra consapevolezza. La forza dell'aquila richiede quindi come condizione preliminare per essere conseguita la fiducia nella volontà divina: un uomo può arrivare a ottenerla solo attraverso dure prove e grande forza d'animo.

    Fin dai tempi antichi gli sciamani hanno usato penne d'aquila per curare l'aura di persone malate.

    Vincete le vostre paure, spingete lo sguardo oltre il vostro orizzonte, unitevi all'elemento aria e volate! Questo è l'invito e l'incitamento dell'aquila.

    IL CANTO DEL COYOTE

    Il coyote comincia a cantare;
    Il coyote comincia a cantare.
    La giovane donna si affretta ad uscire
    per udire i canti del Coyote.

    Un cappello di penne d'aquila;
    un cappello di penne d'aquila,
    un'acconciatura venne fatta per me
    perché il mio cuore diventasse più forte.

    Il Coyote correva intorno ad essa;
    Il coyote correva intorno ad essa,
    correva nell'acqua azzurra,
    cambiava il colore del suo pelo.

    , , , , , , , , , , , , ,