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Un blog creato da Aleida5 il 13/12/2006
 
 

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Attimi

Post n°64 pubblicato il 18 Settembre 2008 da Aleida5
 
Foto di Aleida5

Ancora una partenza e poi ancora un ritorno.
Valige piene zeppe di ricordi e di attimi fermati su una pellicola.
Attimi,
attimi in cui vedo attraverso i miei obbiettivi e penso che il mondo per un solo istante può essere esattamente come io lo vedo,lo voglio,lo bramo.
Ho imparato che è solo una frazione di secondo,un millesimo di vita che ti serve per scattare un attimo che porterai con te per sempre,devi essere concentrata,attenta,scrupolosa,scrutare tutto con occhi di bambino.
-Parlami!-ogni tanto mi dice qualcuno che mi accompagna,io lo sento,ma la sua voce è lontana,impalpabile ed io disinteressata a tutto se non a quell'attimo che sto per risucchiare come in un vortice di colori frenetici nell'obiettivo.
Una notte d'inverno,su di un lago bellissimo,ho avuto la possibilità di portarmi via un attimo,era uno di quelli che riesci a beccare una ed una sola volta,era una banalità,ma una banalità irripetibile.Era un bicicletta di quelle antiche,cigolanti,era all'interno di una casa appoggiata ad una larga finestra.
L'intero palazzo era buio,e la strada in cui camminavamo lo era ancora di più,d'improvviso si accese una luce ad illuminare la finestra,la bicicletta divenne una sottile silouhette appesa nel nulla,in uno spazio infinito,una luna di strada proprio li' davanti a me.Non feci in tempo a fermarla e portarmela via.
Chi era li con me,mi chiese come mai non avessi fatto in tempo e al ui che non mi chiedeva mai di parlare mentre mi accompagnava alla ricerca di momenti,ma che in silenzio mi seguiva,osservandomi e respirandomi vicino,a lui avrei voluto dire che a volte ci sono attimi che non si possono impressionare su di una pellicola,attimi che vanno goduti,assaporati sulla lingua come frutti d'estate,a lui avrei dovuto dire che era l'attimo piu' bello.Ma mi limitai ad un :-Non ci sono riuscita!- e guardandolo in quel momento avevo già compreso quanto quel viso avrei dovuto impressionarlo nel sangue perchè una pellicola non sarebbe mai bastata a trattenere ogni singola sfumatura di quell'amore tanto bello e tanto fragile.
La fotografia,la mia macchina fotografica il prolungamento di me stessa,attimi.

 
 
 
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