Taverna di Xanders

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Un nuovo Inizio

Post n°54 pubblicato il 24 Giugno 2015 da Druss5

Tra tanti suoni che ho udito, questo mi spezza il cuore.

 

Devo confessarlo, non credevo sinceramente di ritrovarmi qui, soprattutto in un momento come questo. Le mie dita sottili tremano e immergendo la punta della piuma nel calamaio, lascio cadere troppe gocce di inchiostro.  Non è da me. Avevo ascoltato mille volte di certi racconti, avevo sorriso sollevando leggermente le spalle. Sul mio diario ho narrato di contenziosi tra nobili e contadini, faide tra mercanti, di ragazze salvate da eccelsi avventurieri, e improbabili eroi. Ho scritto anche di Dei malevoli e benevoli che hanno gettato le loro immense ombre sui fragili destini di coloro che vivono le nostre terre. Ma non sono pronto a parlare di questo.   

Ancora … forza!

Mi sono fatto una tisana calda, Durwill è a lavorare nella sua fucine dietro, non c’è mai quando serve quel nano. Sono qui a scrivere ancora. Nessuno sembra voler parlare con me.

 E’ sera e come sempre la taverna è piena, ma non c’è il solito chiassoso rumore di sempre, i vari avventori seduti ai tavoli rimangono in un sussurrato silenzio. Le mie Cameriere non sono in sala, e sono praticamente solo a guardare i miei clienti. Quanche accennato sorriso, e timido assenso.  C’è Kurt il boscaiolo che sorseggia un boccale oramai vuoto da un’eternità, il vecchio contadino Lohu, che con i polpastrelli continua a raccogliere le briciole sul tavolo vicino all’ingresso e anche Mortimer il fabbro oramai mastica l’osso del pollo succhiando il midollo. Nessuno però osa dire nulla.  Nessuno ordina.

 

In Questo memento vorrei avere un qualche potere speciale, mettermi in piedi sul bancone e chiedere l’aiuto di un avventuriero, ma non posso.

Incrocio lo sguardo cieco della vecchia Veggente che vicino al camino spento sonnecchia, quasi non percepisse assolutamente l’aria pesante di questo momento. <Perché tra tutti gli esseri di questo mondo sono l’unico a non poter chiedere una predizione?> mi chiedo tra me.

 

Un altro urlo, poi il silenzio!

 

Tremo …

 

 

La porta della mia camera al piano di sopra si apre, e la mia cameriera Luce esce correndo quasi volesse buttarsi oltre il parapetto “ e’ nata è una bellissima Bambina!”.   La sala esplode in un urlo di Gioia, e le mie orecchi di elfo odono il rumore del suo pianto, ed io inizio a piangere di gioia. Sono diventato Papà.

 
 
 

Capitolo Finale "le armi dell'Anima"

Post n°50 pubblicato il 30 Maggio 2012 da Druss5

 

Beata ignoranza.

Questa parola mi martella la mente oramai da giorni.

La febbre dovuta alle ferite che ho subito, mi ha tenuto a letto per più di due settimane. Sono rimasto sotto le coperte cercando un sonno ristoratore che non ho trovato, credo sia stato per il furto del mio diario nel quale avevo riportato i fatti di questi ultimi mesi e la notizia dello stato di Arethwyn, tutto questo mi ha inferto il colpo di grazia. Le pazienti cure di mia moglie però, mi hanno spinto alla fine a rimettermi in piedi. La mia Sofia, lei è la luce e la speranza di questa mia vita, senza mia moglie lo sconforto mi avrebbe già avvolto completamente da secoli, è stata lei a donarmi un nuovo diario, dove poter scrivere nuovamente, e mentre la osservo, seduta vicino a me torno a scrivere posando la piuma su queste pagine ruvide.

 

Aprendo la piccola finestra del carro ciò che ho visto mi ha aperto nuove ferite dentro il cuore, l’odore si fumo, sangue, lacrime e dolore ancora aleggiano nell’aria.

Ricordo ancora adesso quel giorno di pieno inverno quando una ragazza vestita con un mantello rosso ha aperto la mia Taverna chiedendo aiuto, era stato palese sin da subito che fosse posseduta da un qualche spirito maligno, eppure abbiamo deciso di ospitarla lo stesso trattando il caso come abbiamo fatto già in passato. La presenza di un mio vecchio amico Elfo Oscuro, valente guerriero, l’arrivo di una Fata dei ghiacci, che si dichiarava la guardiana della ragazza posseduta, e il giungere di una Donna, Messaggera degli Antichi mi aveva spinto a chiedere loro aiuto, sperando di poter salvare la giovane dal maleficio che la possedeva. Sono stato un vero idiota a non informarmi meglio, il Fato aveva portato davanti alla mia casa una prescelta, in se tratteneva uno dei due Dei della distruzione, esseri demoniaci destinati all’annientamento del nostro mondo. Non sapevo che già l’altro Dio si era liberato dal suo sigillo di carne è già tramava per congiungersi con la Divina sorella così da iniziare una guerra che avrebbe inizialmente coinvolto il mondo degli umani. O forse sono stato semplicemente sordo a ciò che mi era stato detto dall’Elfo Oscuro, avrei dovuto parlare con la mia Veggente, affidarmi al resoconto della Fata e credere di più alla profezia fatta dagli Antichi. Dopo pochi giorni dalla partenza dei tre Avventurieri, la Demonessa si è liberata, io sono stato trasformato in pietra e Gemma una delle mie cameriere è stata posseduta dalla Dea della distruzione. I demoni da quel che ho capito, per vivere in questo piano materiale devono possedere un essere vivente di questo mondo. Sotto i miei occhi ho assistito a un fallimento totale. Gli Eroi guidati dalla Messaggera degli antichi intanto avevano trovato due neonati gemelli, un maschio e una femmina, la profezia diceva che grazie alla loro giovane età, essi sarebbero divenuti i nuovi portatori e sigilli viventi degli Dei del male. Non appena i due neonati sono stati portati da noi alla taverna, parlando con mia moglie, non abbiamo avuto il cuore di imporre ai neonati un tale terribile destino. Con gli Eroi abbiamo deciso che avremmo dovuto trovare un altro modo per fermare gli Dei della Distruzione. Forse subiamo la punizione che ogni mortale deve aspettarsi, ogni qual volta viene meno al volere del Fato. Da lì in poi abbiamo cercato di sciogliere i fili di una matassa più grande di noi, che a ogni gesto s’ingarbugliava ancora di più. Ho chiesto aiuto ad alcuni amici, vecchi e nuovi. Ai tre valenti Eroi si sono aggiunti una Donna delle montagne, un’Elfa dai poteri mistici e una Gnoma figlia dei leggendari Druidi. Durwill il mio amico nano ha armato le mani di questi valorosi con oggetti magici e persino con i suoi lupi d’acciaio. Con mio profondo rammarico, anche Connè Varò ha risposto al mio appello guidando gli Eroi verso la cittadina di Buona Pietra luogo che abbiamo scoperto essere già stato toccato dalla presenza di uno degli Dei oscuri.

Ed eccoci qui, in un piovoso giorno di primavera, i due gemellini crescono e stanno bene, di loro si prendiamo cura Stella e Luce, e la Fata dei ghiacci sembra aver trovato in loro un nuovo stimolo per andare avanti. Dove prima sorgeva la cittadina di Buona Pietra però, vi è rimasto solo terra bruciata dal soffio distruttivo di un Dio che adesso possiede non un corpo mortale ma quello di un Drago delle foreste. Dei nobili che prima guidavano questa gente, è sopravvissuta solo una bambina di sedici anni che apparentemente sembra morta, privata dell’anima. Desolante; come se non bastasse, anche Arethwyn dopo lo scontro con il Drago è rimasto immobile, giace adesso disteso su di una branda, tra di noi lui ha subito la ferita più letale. Questa guerra contro gli Dei della distruzione gli ha fatto comprendere che Gemma la donna da lui amata è destinata a morire qualunque cosa succeda, non appena la Demonessa lascerà il suo corpo lei perirà. Per questo motivo il guerriero Oscuro ha smesso di combattere e gli Eroi che con lui hanno affrontato questo primo scontro in sella a formidabili destrieri, girano per l’accampamento chiedendosi se valga la pena continuare questa guerra. Nei loro sguardi comprendo il desiderio di non esser visti da nessuno, mentre vagano come spettri al fianco di chi cammina tra le macerie cercando cari dispersi o resti dei loro averi.

 

A ogni modo la maggioranza delle persone del popolo si è risvegliata, a loro si sono uniti diversi avventurieri accorsi durante lo scontro per aiutarli. Da un Fato che li predestinava all’obbedienza e al sacrificio, adesso vivono organizzandosi tra di loro, decisi a scegliersi il proprio destino, su molti di loro vedo ancora le riga delle lacrime sui visi sporchi di cenere per i cari scomparsi, eppure i loro occhi brillano e sembrano accesi di una speranza che adesso nel mio cuore sento estinta. Dovrei essere in qualche modo felice per questa gente, ma sento il peso delle mie scelte e quelle dei miei amici, noi abbiamo sconvolto il loro mondo così come lo conoscevano, e molte buche nel terreno adesso sono riempite con corpi d’innocente. Forse sarebbe meglio gettarsi a terra come il mio amico Elfo Oscuro attendendo la fine?

 

Le prime partenze e gli arrivederci giungono al fine.

 

Al fianco del mio amico Nano Durwill, ho appena finito di salutare Jojyn e la sua tigre, la Druida ha deciso di far ritorno alla sua foresta sacra, così da riunirsi al suo ordine di Druidi, la guerra, la morte di così tanta gente e l’assistere alla perdita di un Drago della foresta le hanno frantumato il cuore. Mi chiede di salutare tutti, con dispiacere ho assistito alla restituzione delle armi magiche e del lupo d’acciaio. Il primo degli Eroi è partito, mi chiedo tra quanto gli altri faranno lo stesso.

 

Alisha mi ha incontrato a metà mattinata, mi ha informato del suo desiderio di far rientro verso le terre degli Antichi, come Messaggera è suo dovere fare rapporto degli accadimenti successi in questi mesi, e magari cercare consiglio così da esserci di maggiore aiuto, l’ho abbracciata con affetto, la guardo volar via sulla sua chimera vestita con l’armatura di lupo d’acciaio, spero di vederla presto. 

Vorrei tornare a letto e dormire per sempre. Torno al carro mentre scende la pioggia e le lacrime si mescolano all’inchiostro sul mio diario. Ripenso a Connè Varò e metto mano al pezzetto di pergamena che mi ha lasciato, lo stringo con forza e desidero di poter tornare indietro e fare scelte differenti.

 

Un nuovo giorno e finalmente giunto, la pioggia ha smesso di tediarci, la partenza oramai è imminente, la cittadina è distrutta il popolo deve trovare un luogo più sicuro, le tende non ci possono proteggere. Esco dal carro poco dopo aver baciato la mia Sofia...

 

Mi è stato riferito che a poche centinaia di metri dal nostro accampamento un gruppo di uomini in armatura, sì e radunato. Parlando con alcuni Anziani ho proposto di andare loro in contro, magari la sorte ci aiuterà facendo sì che nuove forze si aggiungano alle nostre. Qualche lancia in arcione ci farebbe comodo.

 

 Grazie all’aiuto di Stella, una delle mie fidate cameriere, ho raggiunto con la Veggente il luogo da me predestinato, osserverò questi umani in armatura e cercherò di chiedere senza dar troppo disturbo.

L’idiozia di tali umani è sconcertante, hanno allestito un torneo. Il Re ha comandato ai nobili di riprendere sotto il vessillo reale, la cittadina distrutta, sono stati quindi inviati alcuni nobili della corte così da occupare il posto vacante della precedente famiglia di Rosa Nera oramai quasi estinta, e tra di loro hanno scelto questo modo. Una Giostra. Come spesso capita gli uomini di potere, prendono senza chiedere al popolo, basterebbe che uno di questi signori scendesse di sella, raggiungendo a piedi la comunità, offrendo aiuto o consiglio, servendoli e non con il desiderio di essere serviti da loro. Invece eccoli lì con lance finte e spade smussate a contendersi qualcosa che in vero non gli appartiene. La cosa mi deprime ancora di più, ma forse non sono stato meglio di loro, mi sono sentito capace di fermare i piani di due Dei, avrei dovuto lasciare che la predizione fosse esaudita e basta, lasciando sacrificare i gemellini e infischiandomi di tutto il resto.

Mi sono trattenuto per un po’ sembra che oramai a breve si scoprirà chi è il nobile a divenire il nuovo signore di Buona Pietra, dovrei avvertire la gente del popolo, ma il loro destino è essere sudditi ed io non voglio più mettermi di mezzo. Da qui a un paio d’ore questi uomini gli andranno in contro e armi alle mani gli spiegheranno che i loro sogni di libertà sono finiti. L’emblema di un cinghiale nero si palesa sul pettorale di un cavaliere piuttosto robusto, è sir Loreat, nipote del Re sembra il più papabile per la vittoria del torneo, il suo avversario, un giovane cavaliere sir Huruol con il simbolo di un cigno azzurro, per quanto abile sembra già pronto a lasciare il passo al nobile di rango superiore. Nei primi due scontri il giovane cavaliere ha tenuto la lancia lontano dal pettorale del cinghiale nero e anche se ancora in sella sembra chiaro che nel prossimo scontro vincerà sir Loreat per tre lance a zero.  

Banale, come previsto ha vinto il cavaliere del cinghiale nero, credo sia meglio far ritorno, prenderò la mia famiglia e con loro, ritornerò a casa. Devo parlare con gli Eroi, per chi lo vorrà la mia Taverna, sarà sempre aperta, attenderò con pazienza la fine del mondo. Mai come adesso nella mia vita sento che tutto quello che ho fatto, è stato inutile.

La mano della Veggente si è posata sulla mia spalla “guarda vecchio Elfo, osserva e torna a imparare come facevi un tempo” queste le sue esatte parole mentre pur se privata dell’uso della vista, m’indicavano un punto della zona di scontro. Un’imponente figura simile a un grosso scimmione camminava usando tutti e quattro gli arti, le nocche delle mani erano usate per sostenere il peso del busto in avanti, un mezz’orco dalla pelle olivastra indossava un’armatura rudimentale, e sulle spalle un pesante mantello di pelle d’orso lo rendeva ancora più imponente e robusto.


Non appena il mezz’Orco è stato avvistato subito i cavalieri si sono mossi verso di lui, senza che io potessi vedere le sue labbra muoversi ho udito chiaramente “noi è Lord, noi è nobile, perché ha battuto un sangue blu, noi volere combattere con quello più forte, voi ha paura?” la voce non era quella forte e possente, ma più sottile quasi dolce. Le risate dei cavalieri hanno riempito l’aria e subito il cavaliere del cinghiale nero si è fatto avanti in sella al suo cavallo stringendo nella mano destra una lancia pesante, con una punta affilata, capace di uccidere un orso. “Sarò io il tuo avversario, bestia, insegnerò a voi mostri chi comanda e il perché bisogna tenere il capo chino davanti a un Principe” senza aggiungere altro il cavaliere si è lanciato alla carica spronando il suo destriero fiero. Il mezz’orco è rimasto fermo posando le natiche al suolo e tenendo sempre le nocche per terra. Nella mia mente ho creduto che il Mezzo sarebbe stato o travolto o squartato in due, e invece un essere piccolo più di una fata si è arrampicato dal mantello, e usando una cerbottana ha colpito il muso del cavallo facendo cadere a terra il cavaliere poco prima che lui infliggesse il suo colpo. Con calma il mezz’Orco si è mosso sempre a quattro zampe e raggiungendo il nobile a terra gli ha piantato un pugno così forte che, ritengo, dovrà far tagliare le piastre dell’elmo per liberarsi. I cavalieri a piedi si sono fatti avanti pronti a colpire, il mezz’Orco ha messo mano dietro la schiena sguainando quello che all’inizio credevo fosse una spada, ma oltre all’aspetto piuttosto sgradevole, la sua lama, ritengo sia fatta con un pezzo di dente di drago.


Come fosse a un grosso ramo, ha roteato la sua arma rudimentale, distruggendo di netto le spade e gli scudi dei suoi assalitori, per quanto brutta quella scheggia di dente appare affilatissima. “Noi adesso è Principe, non volere usare nostra arma, Ignoranza su voi” aveva esordito con la sua solita voce sottile “noi qui per trovare città di Speranza, qui detto noi si cacciano gli Dei, noi aiutare per diventare Dio forte”. La Veggente a quel punto mi ha dato un pizzicotto “che aspetti, eccoli sono loro che ci aiuteranno, valli a salvare così che anche tu possa essere salvato”. Ho trattenuto il fiato per un brevissimo istante, Stella mi ha sorriso e anche se era sconcertata come me, ha annuito dicendo “lo sai Xanders, la Veggente non sbaglia mai”. Mi sono fatto avanti osservando il mezz’Orco, un essere come lui nasce da violenze perpetrate dagli Orchi, abomini gettati via dalle loro madri, sovente perdono la vita e chi sopravvive il più delle volte, è usato per lavori umilianti o molto pericolosi. Lui invece lui. No! Loro, un Folletto di palude siede sulla sua spalla, era lui che parlava per entrambi.


Insieme questi due esseri affrontavano il Fato, e come avevano fatto molti umani prima di loro, si dichiarano, Principi. “Signori, giù le armi vi prego” ho lasciato che potessero vedermi “molti di voi sanno chi sono, riconosco sir Rob tra di voi, Lord Guntar, e anche sir Hektor signori molti di Voi son giunti nella mia taverna, mentre percorrevano gli anni di Cerca per divenire cavalieri, questo guerriero” ho indicato il mezz’Orco ignorando volutamente il folletto, “ha seguito le vostre regole, si è presentato come nobile e il vostro campione e l’ha sfidato, ha vinto lui senza ucciderlo e non ha imbrattato il terreno con il sangue di nessuno di voi, se permettete” porsi loro un breve inchino “lo condurrò verso la cittadina di Buona Pietra per occupare il posto che gli spetta, sono certo che il giuramento di voi Cavalieri di non venir mai meno alle proprie promesse non s’infrangerà adesso”. Attesi un istante mentre le mie parole aleggiavano nelle orecchie dei nobili “bene!” ho tagliato corto lasciando che l’incertezza sul che cosa fare li trattenesse ulteriormente “Principe, vi prego seguitemi” donai un breve sorriso al mezz’Orco e al Folletto, quindi con calma mi sono avviato verso la zona delle tende.

 

Un colpo di fortuna! Forse è davvero possibile opporsi al Fato!

 

Eccomi qua amici miei, vicino a voi mentre scrivo ciò che sto per dirvi. Sono al capezzale del letto di Arethwyn e della nostra piccola Nobile privata dell’anima. Intorno a me vedo la mia famiglia, gli Eroi rimasti e nuovi avventurieri che si sono uniti per ascoltarmi. Ciò che ho da dirvi è molto importante. Il mio cuore è tornato a esultare, con me ho un mezz’Orco e un Folletto di palude, prova vivente che si può sfuggire al proprio destino, anche se questo li vuole come semplici schiavi. Dopo gli eventi di oggi, il popolo di Buona Pietra può sperare ancora nella libertà, i nostri due amici hanno vinto il torneo per noi, ma non vogliono governare, semplicemente desiderano aiutare per diventare a loro volta più forti e importanti. Bene, c’è molto da fare e chi lo vorrà, potrà seguire il mezz’Orco e il suo piccolo amico verso l’isola degli Elfi. Gli ho spiegato che lì si trovano i veri Nobili da affrontare, se desiderano davvero vincere gli Dei della distruzione. Si amici miei, so come ottenere delle spade fatte di anima la pergamena che stringo nelle mie mani, ha delle indicazioni e può guidarci la destinazione da raggiungere. C’è però un mare infinito da attraversare e pericoli indicibili da affrontare. Se un Mezz’Orco e un Folletto di palude, armati di un’arma che chiamano Ignoranza, diventano dei Principi, anche noi possiamo sperare di riprenderci la nostra cara Gemma. Amici miei, spero non mi abbandonerete adesso, tutto quello che abbiamo fatto, non è stato inutile. Nulla si ottiene facilmente, nulla cambia senza stravolgimenti che pongono dei dolorosi, adii. Dalla pietra è risorto un popolo che la gente adesso chiama cittadini di Speranza. Fino a ieri tutti voi eravate schiavi dei nobili, ma adesso siete donne e uomini liberi, avete perso tanto, ma c’è molto da ottenere soprattutto per chi amiamo, si siamo a terra e alcune volte cadiamo, ma sappiamo rialzarci e combattere, lo abbiamo dimostrato infinite volte non sarà oggi il giorno della resa. E adesso dannato Elfo Oscuro risvegliati!

 


 

 

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Musica opsionabile per la lettura.


 
 
 

La Taverna riapre.

Post n°49 pubblicato il 21 Maggio 2012 da Druss5

[Lo Scrittore]


La Taverna di Xanders riapre;



La porta verso un mondo fantastico ed immaginario torna a spalacarsi, chi avrà il coraggio di attraversarla???


Dopo gli avvenimenti accaduti presso la cittadina di Buona Pietra, la minaccia dei terribili Gemelli figli della Distruzione si fa ancora più grande e spaventosa. Da una parte un esercito formato da macchine di ferro e polvere da sparo, guidato da una Donna posseduta da un demone, dall'altra un Drago dal potere inimmaginabile e spaventoso. In poche parole due Dei apparentemente impossibili da sconfiggere pronti a scatenare una guerra, uccidendo chiunque si trovi intorno a loro. Nel disperato tentativo di evitare una vera e propria strage, un vecchio Taverniere e la sua famiglia, spingeranno ancora una volta, alcuni Eroi ad affrontare pericoli impossibili per la gente comune, nella speranza di salvare il proprio mondo e la civiltà conosciuta. Chi sà se gli Eroi de "l'Ombra del Demone" troveranno la forza di continuare tali gesta, oppure se a loro si uniranno nuovi Eroi? Di certo c'è una sola cosa, l'avventura stàper avere inizio...


... [Chidesidera partecipare scriva il proprio nome qui sotto]


Grazie e buondivertimento a tutti.


Xanders. 

 
 
 

Capitolo 14° l'Ultimo "L'ombra del Demone".

Post n°48 pubblicato il 07 Aprile 2012 da Druss5

… che bello …

Rido al pensiero del tuo viso, quando ti accorgerai che ti ho rubato il diario, vecchio elfo. In fondo, anche se non lo sai, me lo devi e credo che con questo saremo pari.

Io Connè Varò ho colpito di nuovo. Finalmente ho raggiunto un luogo sicuro. Provo a scrivere qualcosa, chi sa che questo libro abbia un qualche potere nascosto.

Un collezionista di oggetti rari come me, non poteva lasciarsi scappare una possibilità del genere, l’elfo immortale scrittore di molti tra gli eventi di questo mondo, fuori dalla sua taverna. In passato ho già tentato di prendere uno dei tuoi diari, mi bastava anche uno già scritto, vecchio, ma per quanto ci abbia provato, credo che le protezioni intorno e dentro la taverna me lo abbiano impedito. Senza contare la Veggente, impossibile anticiparla in un furto. Eppure in questi giorni ricolmi di confusione, hai allentato la tua attenzione. Capirai amico mio che non potevo non tentare. Confesso di doverti proprio dire grazie, senza di te e il tuo gruppo di eroici amici, non sarei mai riuscito a liberarmi. Mi avrebbero dimenticato in qualche segreta. Sapevo dal primo giorno cosa si nascondeva nel sottosuolo della città di Buona Pietra. Tra i tanti oggetti che possiedo, mi porto anche qualche maledizione, una di queste è stata gettata sui miei occhi. Tu sei capace di leggere una persona, con un semplice sguardo, ma non sempre sei obiettivo, ragioni troppo con il cuore. La tua Veggente, può prevedere eventi futuri, tenendo però conto che nel libero arbitrio, qualcosa può cambiare. I mortali possono decidere di fare del bene o del male, e cambiare idea all’ultimo momento, quindi il suo potere di previsione è imperfetto. Se a tutto questo aggiungiamo l’averla esposta a visioni di estrema violenza, disperazione e crudeltà, è facile capire che anche la Veggente può venire giocata dai propri sentimenti. Per me è diverso. Da anni vedo un mondo differente da quello di tutti gli altri. Un mondo fatto di anime, oscurità e ombra. Gli oggetti magici per me brillano come piccoli soli, sento il bisogno di stringerli tra le mani e scoprirne il potere, e il mio desiderio di essi si spenge non appena ne entro in possesso e ne scopro i segreti. Come se non bastasse, vedo il colore delle anime dei mortali, ciò mi permette di capire chi è buono e chi malvagio, vedo le emozioni delle persone aleggiare intorno a loro come spettri, questi esseri fatti di nebbia impalpabili e invisibili agli occhi di tutti, come insetti sui fiori, si nutrono dei sentimenti altrui. Un mondo parallelo con regole ben precise, delle quali né tu né i tuoi amici sapete nulla. Perché me la sono data a gambe durante la rappresentazione? Il motivo è semplice, fare una guerra contro i Gemelli nati dal Dio della Distruzione, è semplice pazzia, la città ai miei occhi appariva come un inferno, spiriti malvagi erano richiamati da ogni dove, un’adunanza di dannati festeggiava la presenza del Demone, occupando un posto dentro le armature. Se sono rimasto, è perché mi hanno acciuffato con gli unicorni, bellissimi animali ma cocciuti come muli. Quando ti ho rincontrato, sono rimasto incantato mentre scrivevi nella tenda, appena libero ho iniziato a seguirti attendendo con calma l’opportunità di prenderti il libro. Solo per questo motivo sono rimasto sino alla fine.

Mi piace questo gioco, mi sembra di parlarti direttamente …

Questo diario brilla, ma non riesco a comprenderne il potere. Sbaglio forse qualcosa. Continuo forse si attiva se scrivo di eventi precisi del passato.

Vediamo, a che punto eri rimasto taverniere …

 

La druida era corsa ad aprire il portone. Credo che da qui si possa iniziare. La gente del popolo iniziava ad arretrare la sconfitta era oramai prossima. Per quanta forza e desiderio potessero mettere tutti, il poco addestramento e un eccessivo numero di donne, vecchi e bambini rendevano il pensiero di vincere una semplice utopia. Gli Eroi erano forti e contro un esercito di guerrieri comuni avrebbe vinto, ma quelli erano spiriti dentro un’armatura, incapaci di provare paura, senza contare che il Demone aveva creato un vero e proprio esercito, forgiato per la guerra contro la Sorella, quindi dal sottosuolo uno a uno, i cavalieri neri risorgevano prendendo il posto dei caduti. Non per ultimo il Demone è un avversario a dir poco imbattibile. Ho visto l’elfo oscuro, la donna delle montagne, l’elfa dai poteri mistici e la Messaggera degli antichi, intraprendere un duello contro il dannato. I quattro in sella ai propri destrieri per quanto abili e capaci non riuscivano a vincere, quell’essere così imponente usava una spada con una sola mano, anche se sapeva che poteva possedere chiunque lo avesse colpito, era visibilmente spinto dalla competizione. Credo che volesse uccidere lentamente tutti gli Eroi per semplice capriccio. I Demoni non soffrono la stanchezza, né il sonno e neppure il dolore, essi consumano i corpi che possiedono e questo li rende idealmente invincibili. La Fatina continuava a lanciare proiettili di ghiaccio contro i cavalieri neri, supportando così i popolani, ma smise quando il suo Drago bianco la raggiunse. Rileggendo il tuo diario Elfo, credo che la tua cameriera sia riuscita a portare la notizia. Non potevi sapere che la disperazione era l’unica cosa che potevi generare. Si! Io ho visto lo spirito della disperazione posarsi sui tuoi amici, nutrendosi. L’elfo guerriero in sella al suo Drago-Leone smise quasi subito di combattere divenendo una marionetta incapace anche di rimanere sul suo destriero. Personalmente ritengo che abbia compreso la tragica verità, e cioè che chi è posseduto dal Demone, è destinato a morire non appena l’anima di questo si sposta in un nuovo corpo. La speranza di Arethwyn di salvare Gemma è quindi impossibile. Sono certo, l’oscuro ti ha odiato profondamente, sarebbe bastato lasciar fuori dalla taverna la ragazza dal cappuccio rosso e il suo amore, Gemma, non avrebbe ricevuto una condanna a morte. Anche gli altri avranno pensato che se tu, taverniere, avessi lasciato usare i due neonati per creare una nuova prigione, adesso tutta quella gente non sarebbe morta, loro compresi. Tu tutto questo lo hai compreso? Ti sei odiato, mi chiedo? Se tu avessi letto un giorno prima quello che io adesso scrivo, avresti agito in modo differente?

Ho creduto che tutto sarebbe finito.

Invece.

Ha il potere di stupirmi.

Quando la Druida ha aperto il portone, non è giunto in aiuto un esercito di cavalieri in splendida e lucente armatura. L’amuleto di Maja ha richiamato quella che la gente comune chiama feccia. Nani Sventratori, dai capelli e le barbe rosso fuoco, in cerca di un luogo dove morire con onore, Flagellanti, umani impazziti in cerca del luogo dove avverrà l’apocalisse, Banditi, spinti probabilmente dal desiderio di arraffare qualcosa, Avventurieri, simili a me, in cerca forse di un qualche evento raro. Dalla foresta, in volo, anche un Drago Verde. Sinceramente credevo si sarebbero lanciati alla carica urlando, invece, sono rimasti a bocca aperta assistendo alla scena che si era presentata davanti. Un popolo quasi decimato, unito in un unico fronte, con spade, scudi, archi, zappe e mattarelli, moriva senza scappare, senza dare le spalle a un esercito di armature demoniache. I miei occhi hanno visto molto di più però, le anime dei nuovi giunti hanno vibrato, ricordi passati hanno aleggiato nell’aria, come se le donne, i bambini e i vecchi li presenti altri non fossero stati che i cari di tale Feccia, ai quali avevano dovuto dire addio tanto tempo fa. Tali combattenti giunti in città per le ragioni più diverse, con molta attenzione iniziarono dall’ultima fila ad avanzare facendosi spazio, scostando con gentilezza i presenti intenti a combattere, posando le loro mani grandi e rovinate su quelle di chi senza sosta aveva resistito, brandendo le armi del popolo, quasi a voler dire “va tutto bene, da qui ci pesiamo noi”. Ben presto un nuovo esercito occupò il campo di battaglia, quei volti che normalmente non sarebbero mai stati ben accetti in città, adesso erano lì con il popolo per il popolo. Un miracolo. Guerrieri esperti e spietati hanno combattuto come leoni. In quel momento tutti i presenti hanno brillato come oggetti magici, erano tutti Eroi.  In forze nel duello contro il Demone, si è unito anche il Drago, un alleato insperato per i tuoi amici, per quanto potente l’essere infernale non ha potuto competere contro tutti questi avversari. Uno spettacolo bellissimo assistere a uno scontro dove, magia, forza, agilità e grandi poteri si univano insieme.

 Poi, la tragedia.

 Il Drago ha spalancato la bocca pronto a sputar fuoco. Il Demone si è lanciato in avanti facendosi trafiggere dai denti aguzzi. Il gelo ha segnato per la prima volta anche la schiena della fatina, il Drago ha mutato la sua forma divenendo in parte scheletrico. Se il Demone prima era potente, adesso alla sua forza si era aggiunta, anche quella di un rettile millenario. Ho visto la disfatta.

Ma …

Forse gli eventi ai quali ho assistito mi hanno spinto a sguainare la mia spada canterina, la sua melodia ha riempito l’aria e la sua lama, fatta con la mia anima, ha catturato l’attenzione del Drago-Demone, se esiste un’arma al mondo che può sconfiggerlo, è questa ed è in mio possesso. Per questo ritengo che il Demone sia volato via, per quanto investito di un nuovo potere, era stato privato del suo esercito, solo con una spada d’anima non ben identificata pronta a colpirlo.

Credo, elfo che tu abbia il dono di spingere le persone a dare il meglio di se. Vedo ancora i volti dei soccorritori e dei cittadini, uguali eppure diversi. Tu e i tuoi Eroi avete ottenuto un risultato insperato, anche se della cittadina di Buona Pietra non sono rimaste altro che macerie. Eppure il popolo continua a organizzarsi dopo aver seppellito i propri caduti, le gesta di tutti si diffonderanno a macchia d'olio per il regno e presto altri arriveranno, preparandosi contro un nuovo esercito proveniente dall’Impero, guidato questa volta dal Demone che possiede Gemma.

Non ho intenzione di rischiare la mia immortalità per questa tua folle guerra, tanto meno la mia spada d’anima. Però… 

Al posto del diario ti ho lasciato un biglietto, una mappa, non so se i tuoi amici Eroi avranno ancora voglia di seguirti nelle tue folli avventure, ma se così fosse usando quella pergamena potranno di certo trovare un’arma contro i Gemelli Demoni. Non sarà però facile.  

 

Credo che questo diario non sia magico, forse semplicemente gli eventi di questi giorni sono rimasti impressi su di esso. Non ho alcuna intenzione di restituirtelo. Ne dovrai iniziare un altro. Credo che venderò questo libro al primo monaco che vorrà comprarlo, sarebbe un peccato farlo ammuffire dentro la tua Taverna. Tutti questi eventi meritano di essere letti, e che si sappia, un piccolo gruppo di Avventurieri per più di tre mesi ha guardato in faccia chi è destinati a portare la fine di questo mondo, rendendo gente comune, reietti, semplici uomini, donne e bambini dei veri e propri Eroi.

… Fai sempre del tuo meglio, in ogni occasione …

Ciao Taverniere.

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Musica opsionabile.

 


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[Lo Scrittore]

 

Come avrete capito questo primo libro finisce qui, ringrazio tutti gli amici che con il loro impegno, e dedizione mi hanno aiutato nella stesura del testo. Ho intenzione di scrivenre altri due, il seguito, ma la correzione del primo libro richiede tempo. Quindi ringrazio tutti, e spero che dopo queste vacanze avrete ancora voglia e il desiderio di seguirmi in questa folle impresa. 

Per ora Auguri di buona Pasqua da me e la mia famiglia. Sandro .

 



 
 
 

Quando si dice... Qualcuno ha messo su pellicola ciò che ho nella testa.

Post n°47 pubblicato il 30 Marzo 2012 da Druss5

[LO SCRITTORE]

Piccola parentesi.

Come spesso accade, ascolto musica e osservo video che mi aiutano nella scrittura. Per caso ho visto questo, e sinceramente è esattamente quello che ho nella testa quando scrivo le mie storie. Spero vi piaccia sbirciare dentro la mia testa. Entro Lunedì posterò il seguito della Storia ^_^. Grazie.

 

 
 
 
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INFO


Un blog di: Druss5
Data di creazione: 20/10/2010
 

personaggi.


Xanders Elfo Bardo

Breve Premessa

 

Sofia Moglie di Xanders

Abile nei lavori di cucito

e cuoca leggendaria.

 

La vecchia Veggente;

A lei ponete qualsiasi domanda e sarete accontentati.

Per una moneta può prevedere gli

eventi, il suo motto è;

"A ogni domanda c'è una risposta..."

Che aspetto ho in questo mondo?

Che tipo di persona Sono?

 

Il Nano Durwill

Abile Fabbro, il suo martello

è capace di creare oggetti

magici. Vive sul retro della

Taverna.

 

L'avventuriero Connè Varò

Un brigante, in cerca di oggetti

rari per il mondo. Dotato di grande

intelletto, ma poco affidabile.

Dicono che la sua Spada abbia

grandi poteri.

 

Quì sotto troverai

gli EROI del primo libro

"l'Ombra del Demone".

 
 

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