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Il Regno Oscuro - Il Re

Post n°23 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da Eldest1
 

Quella stessa sera, mentre i due cenavano, iniziò una lenta pioggerellina che batteva insistente sull'unica finestra della piccola cucina. Immerso nei propri pensieri, Garis decise di provare a parlare di nuovo con suo nonno di quella leggenda che ormai gli raccontava da quando era in fasce.
<Nonno.>
<Si, figliolo?>
<Sai benissimo che non potrei mai riuscire a prendere un coniglio selvatico, se non tra qualche anno, quando sarò più abile nella caccia.>
<E dunque?>
Il piccolo inspirò a fondo, prese coraggio, ed infinire riprese a parlare con tono serio.
<Mi potresti dire subito cosa succede dopo il tramonto, no? Tanto a che servirebbe aspettare due, tre, cinque anni? Se lo devo sapere, tanto vale saperlo subito!>
Il vecchio socchiuse gli occhi e iniziò a pensare, per quello che al bambino smbrò un tempo infinito. Solo dopo un pò il vecchio li riaprì e iniziò a raccontare una storia ormai divenuta leggenda:

18 anni fa, nel 1562 della Seconda Era, un potente guerriero ascese al trono sposando la allora Regina di Nausika, terra del mare orientale famosa per la sua accademia di Cavalieri Marini, potenti unità che difendevano la pace nel regno, e non solo. Quel guerriero, che allora si chiamava Fajiar, era molto rispettato da tutti sia per il proprio valore in mezzo al campo di battaglia, sia come uomo.Purtroppo, due anni dopo il matrimonio, la regina fu affetta da un male incurabile che la portò nella tomba da li ad un anno di malattia. Da quella morte il Re non sepe più riprendersi. Non accettava la morte prematura della sua amata, e fu proprio questo l'inizio della sua rovina. Della rovina di tutti i popoli della terra. Con la morte della Regina molti maghi iniziarono a chiedere udienza al Re, promettendo di poter riportare in vita la Regina in cambio di oro. Ovviamente il Re acconsentiva ad ogni proposta, sperperando tutto l'oro del regno, pur di rivedere la propria sposa, anche per una sola volta. Purtroppo però, ogni tentativo si rivelò inutile, e ben presto il Re decise di bandire tutti i maghi dal suo regno, e decise di studiare lui stesso un modo per riportare alla vita la Regina scomparsa. Dopo mesi e mesi chino sui libri, scoprì con suo enorme dispiacere, che esisteva un solo modo per riportare in vita un essere umano, un modo che anche lui, seppur distrutto dal dolore, avrebbe voluto evitare. Sotto la furmula della resurrezione vi erano infatti riportate queste parole:

"Per il completo funzionamento di questo incantesimo si richiedono sei corpi umani compresi anche[...]."

Per molto tempo il Re si chiese perchè mai per una sola persona ci volessero ben sei vite umane? Non era una cosa naturale. Cero, si era aspettato una cosa simile ad un sacrificio umano, ma mai e poi mai si sarebbe aspettato una cosa simile...Dopo poco però iniziò a farsi largo in lui, sempre più forte, il desiderio di rivedere la moglie...ancora qualche tempo e  il desiderio era diventato talmente forte che non potè più resistere. Una mattina scese nelle prigioni sotterranee del castello, prelevò dalle celle sei prigionieri, si procurò il materiale necessario, e diede vita all'incantesimo. Alla fine della pace.

<Perchè, che successe?>
Era chiaro che Garis era molto curioso, dopo aver sentito quella piccola parte del racconto del nonno.
<Stai buono Garis, e fammi finire.>
Il vecchio riprese a raccontare la storia con il solito tono pacato:

Dopo che il Re Fajiar ebbe finito l'incantesimo per un breve tempo non successe niente, solo il vuoto riecheggiava nel castello. Ma ben presto si rese conto che tutta quella calma non era naturale, soprattutto nel suo castello, dove regnava il caos perenne. I suoi dubbi sul mal funzionamento dell'incantesimo si fecero più concreti quando, davanti a se, comparse il volto fluttuante di sua moglie, che recitava una lenta cantilena funebre. Mentre il volto della regina continuava quella lugubre cantilena, il Re non seppe più resistere e fece per andare in contro al volto della sua amata, chiamandola a gran voce
<Mia amata! Finalmente siete tornata da me!>
In quel preciso istante la cantilena cessò, e il volto pallido e consumato si voltò verso di lui, parlandogli
<Fermo, sciocco essere umano.>
Quella voce aveva qualcosa si innaturale, non umano.
<Mia regina...?>
<No, non solo colei che hai tentato di riportare a questo mondo. Io sono un essere aldilà della tua comprensione, richiamato sino a qua dal tuo sciocco tentativo di far risorgere una persona ormai defunta, cosa assai proibita.>
<Adesso sono qui per una sola ragione, ossia punirti per il tuo peccato, maledicendo te, il tuo castello e l'intera terra che tu controlli. Per prima cosa renderò te immortale, per farti scontare la tua punizione per l'eternità. Successivamente trasformerò tutti gli abitanti di queste terre in belve capaci solo di uccidere, cacciatori nel buio. E per finire, ridurrò questa bella terra fertile in un ampio deserto, senza acqua, e senza vegetazione.>
<Possa ciò farti capire quanto ciò è sbagliato quello che hai tentato di fare, fino a quando qualcuno scelto dal destino non ti ucciderà, ponendo fine alle tue sofferenze, e alla maledizione.>
<No, aspetta! Così facendo non solo punirai delle persone innocenti, ma allo stesso tempo condannerai questa terra!>
<Mi dispiace, ma questo è il mio dovere. Possa la morte arrivare per te molto presto. Addio.>
Detto questo, quello che fino a un istante prima era stato il volto della Regina, scomparve lasciandosi dietro una scia di odio, disperazione, e morte, che si sarebbe protratta per molti anni a venire.

<Bene, ecco qua. Contento adesso?>
<Ma nonno, non mi hai ancora raccontato del perchè non è possibile stare fuori dopo il tramonto!>
Era chiaro adesso che Grifis era spazientito per la mancanza di considerazione da parte del nonno.
<Beh, intanto ti ho narrato l'inizio della storia. Il resto lo saprai solo quando avrai preso quel famoso coniglio, come avevi promesso, o sbaglio?>
<Si ma...>
<Su, a letto adesso, e non pensare a queste cose, sei ancora troppo piccolo. Come ti ho già detto, a tempo debito saprai tutto.>
<Uffa!>
Con quest'ultimo sbuffo Grifis andò sotto le coperte e prese subito sonno.
Mentre il vecchio rimuginava ancora seduto a tavola, sentì delle grida in lontananza, probabilmente provenienti dalle terre orientali.
Povero bambino...Spero solo che il giorno in cui dovrò dirgli la verità sia ancora molto lontano...

Ricordo a chiunque legga, che questi brevi "racconti" sono scritti interamente da me, quindi ogni forma di plagio sarà perseguita -analmente-. Grazie.
:°D

 
 
 

Il Regno Oscuro - Garis

Post n°22 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da Eldest1
 

E' solo un abbozzo, ma spero vi piaccia ugualmente XP

<Aiuto!>
L'urlo riecheggiò per tutta la foresta sino ad una capanna mal messa, nella quale stava riposando un vecchio, che alzandosi di scatto, prese a correre a perdifiato in direzione di quell'urlo. Quando arrivò sul posto si trovò davanti un bambino, che a occhio e croce dovrebbe aver avuto al massimo sette anni, con dei capelli biondo cenere riccioluti che gli ricadevano sulle spalle, e due occhi di un verde splendente, inginocchiato accanto ad un albero, con davanti a se due enormi lupi grigi pronti all'attacco. Quando il primo lupo saltò verso il bambino con le fauci spalancate, il vecchio si gettò rapidamente di fronte al lupo facendo scudo con il proprio corpo, impedendogli di colpire il piccolo. Infine, quando il bambino riaprì gli occhi, che sino a quel momento erano chiusi dal terrore, si ritrovò davanti a se, un vecchio tutto piegato dall'età, con in mano un vecchio bastone di legno, e i due lupi accanto a esso in un lago di sangue, che ricopriva in parte anche la tunica del vecchio, sebbene non fosse minimamente ferito. A quella vista il bambino non riuscì a trattenersi e scoppiò in un pianto senza fine. Fù soltanto allora che il vecchio si avvicinò al bambino, e poggiandogli una mano secca e rugosa sulla spalla, tentò di parlargli in tono comprensivo, per farlo smettere di piangere
<Sta' tranquillo, è tutto passato adesso. Nessuno tenterà più di farti del male.>
Mentre diceva queste parole, sul volto del vecchio si disegnò un largo sorriso di comprensione e preoccupazione.
<Nonno...perdonami. Mi ero allontanato dalla capanna mentre tu riposavi perchè avevo visto un bel coniglietto e volevo prenderlo per farti vedere come sono diventato abile nella caccia.>
Disse quelle parole con un misto di orgoglio e dispiacere, cosa che evidentemente il vecchio doveva aver compreso.
<Garis, quante volte ti ho detto che per nessun motivo al mondo devi andare nella foresta da solo?>
<Milletrecentocinquantuno, con questa.>
Disse abbonzando un sorriso innocente.
<Molto spiritoso. Su, torniamo a casa, il sole sta per tramontare, e sai bene che non è saggio rimanere fuori dopo quel momento.>
<Lo so bene perchè me lo ripeti ogni volta, ma non mi hai mai spiegato il perchè.>
<Sei ancora troppo piccolo per sapere. A tempo debito saprai tutto.>
<Non è vero, non sono più piccolo!>
<Ah, no?Allora facciamo così, appena riuscirai a catturare un coniglio e a portarmelo, ti dirò tutto, va bene?>
Ovviamente sapeva benissimo che il bambino era troppo piccolo, e non ci sarebbe riuscito per molto tempo ancora, quindi sorrise tra se e se.
Meglio non sapere certe cose, di questi tempi...
<Ok,ci sto!>
Dopo quell'affermazione un largo sorriso gli si stampò in faccia.
Quindi il bambino si alzò in piedi, si tolse la terra dai pantaloni, e prendendo la mano del vecchio nella sua, si incamminarono verso casa.

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da Eldest1
 
Tag: Scazzo

:V




 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da Eldest1

Sono stanco e non so che scrivere. Forse edito domani. (Si, musa, ti copio ancora D: )

 
 
 

Naruto Vs Sasuke

Post n°19 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da Eldest1
 

Tanto per inaugurare il "nuovo" cs2 :V



 
 
 
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