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Un blog creato da IlGiocoDellePerle8 il 31/08/2011

Il Gioco del Mondo

Rayuela...un sassolino e la punta di una scarpa

 
 

 

Sorridi amore e vai

Post n°216 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da frabonvi
 

 
 
 

§

Post n°215 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da Nuvolable

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' un libero cercare che ancora ci muove. Ha il ritmo costante del mare e ricorda un fandango. E' un libero cercare che la notte ci commuove e che nei mattini di aprile c'insegna ancora a respirare. E' un libero cercare un amore leggero che non sia solo la meta del viaggio, ma che sia il viaggio intero. E' un libero remare in uno specchio d'acqua ferma tra i piccoli relitti d'ogni giorno, senza lasciarsi affondare. Un lento scivolare giù da colline e pendii nel grande magazzino degli anni, stando attenti a capire. E' un libero cercare una parola leggera che dica il tutto col peso di niente e che ci sembri vera.


E benvenuto sia ogni abbaglio di cuore. E benvenuto sia anche l'errore.



De Sio | De Andrè

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Vista

Post n°214 pubblicato il 08 Luglio 2014 da caracolahelix

Vista l’acutezza visiva

Il percorso non finisce mai per chi percepisce i colori.

  I viaggiatori portano a compimento il viaggio in onore di un racconto per ampliarne il ricordo

Seduti sull’arena beige di un mare

Sapevano che c’era da scorgere quel che non s’era scorto.

Il posto di un sasso frantumato

La semioscurità che non c’era

Il sole di notte

La svolta del pensiero

 Il passaggio della vista sul senso dell'essere.

 

 Sentieri impediti, sospesi  da reiterare

per tracciare nuovi cammini.

 

 Essi non possono che procedere, se non come ininterrotto sviamento, come tenace erranza.

 

 
 
 

{ ...

Post n°213 pubblicato il 13 Ottobre 2013 da gioh87
 
Tag: gioh87

 

 

 

Sapide, erano quelle ultime parole miste al sorriso di uno sforzo per metterti a sedere.
Accade che non sia necessario voler essere esattamente ascoltati. A me, per esempio, è bastato che tu rimassi così, seduta al centro del letto e tutta dipinta di bianco.
Poi il resto è ancora solo un noioso contorno.
Ho reputato necessario gustarti solamente con gli occhi.

Ricordarti dalla vista...

 

 


 
 
 

.

Post n°212 pubblicato il 19 Settembre 2013 da Perturbabile


tace la fine senza lasciare indizio 
alcune forze hanno nature fragorose
ci si accorge solo dell'inizio 
poi diventano consuete, noiose 

tace il principio. come lievito di pane 
alcune forze hanno nature placide  
ci si accorge solo della fine 
con le mani calde e sapide... 

 

Perturbabile

 
 
 

sempre e per sempre ...

Post n°211 pubblicato il 26 Agosto 2013 da defgio
 
Tag: Amore

sempre essere felice ...
in quella dimensione che non c'è ...
amore per sempre ...
nella dimensione approdo di pace ...
se la fine fosse l' inizio ....
la fine ...
alla fine , nasce l' inizio ...
così inizio , dove la fine tace ...
amore non tace ...
byeGi

 
 
 

L'io è il miracolo del tu

Post n°210 pubblicato il 23 Agosto 2013 da IlGiocoDellePerle8
 

 

Esempio: l'io è il miracolo del tu....

Segnava le burrasche sulle braccia

della terraferma,  per ogni suono un segno

l’amore che sogni nella pagina tra i rami ,

dove siamo già nati, levigando

passandoci il cuore saliva dagli occhi

un movimento. Una cura è ancora viva :

la forza del colore che ricade

-il prezzo è la mancanza che batteva

scappata dalla carne la parola-

faceva  venire le ossa di cristallo

mentre m’innalzavi dai capelli in cielo

restando a penzoloni  le ginocchia

nelle crepe di corteccia  con i fogli

coi pastelli ,  quel poco che avevamo,

continuavi a trovare che ” l’io è il miracolo del tu”

per ciò che siamo.  attraverso gli alberi

inventa un nome allora ! che non torni via

dal viso, dal vento dai fiumi che porti nelle tasche

e  tutti quei bambini sulla schiena

dietro una rondine prima o dopo  finiremo

l’infinito? A retrocedere  le matassine dei fili

disordinando l’aria ..dimmi la verità…

 

 

amina radici

 

 

“bisogna fare come la bambina della scultura,

allungare i piedi fin dentro alla terra,

e diventare alberi,

attirando con i capelli i messaggi cosmici.” *

 

 

 

Come la bambina- andavo ripetendo-

coi piedi dentro gli alberi

e i capelli in cielo, a spostare il vento

A sfilare il sole. Per sempre

 

 

 

 

(* Lorenzo Mullon, il Poeta del Parco)

 

 

La nuova Rayuela sarà : Sempre

 
 
 

Altro

Post n°209 pubblicato il 14 Agosto 2013 da elefrastica

Altro

d’istinto,

diverso;

identifico  in lui  imperscrutabili vite.

Nomadi dai traguardi cervellieri

veduti  un tempo nelle caligine delle attese

laddove  indivisi frastuoni possiedono l’intonazione degli addii.

L’Altro  imminente

è lo straniero che è in noi reso irriconoscibile.

Il suo viso si rispecchia

nelle linfe silenziose

dei  mari.

Se lo ammiri bene intravedrai il tuo stesso  volto.

 

Se spiegherai l'udito nella cecità,

lo udrai e nel  suo dire

 vibreranno  i battiti come sonate

del tuo egual cuore.

Non siamo noi soli  ad essere noi  stessi.

Siamo sincroni , coevi nei  gesti di altre genti,

siamo diversi, un altro  tutt’uno senza saperlo,

siamo in ognuno,

sono con te

nei   tuoi giorni,

nelle tue notti

e

se  non cadrai con loro,

loro non cadranno con te.

 

 

 

...così capita a volte, leggendo Aristotele, di essere guidati per sentieri irti 

di concatenazioni logiche lunghe e complesse, che poi d'improvviso, a una svolta,

si aprono in radure limpide e piane, cristalline
epifanie del pensiero...come...
"L'amico è un altro se stesso" 

Ho sempre creduto che la solidarietà, il protendersi verso l'altro e dimenticarsi un attimo di se stessi sia la nostra grande possibilità di invertire rotta. A Pachino lo hanno dimostrato! Prendiamo esempio!

 
 
 

Insieme voi siete nati

Post n°208 pubblicato il 07 Maggio 2013 da mizar44

Insieme voi siete nati e insieme starete per sempre.

Insieme quando le bianche ali sperderanno i vostri giorni.

Insieme nella silenziosa memoria di Dio.

Ma vi sia spazio nella vostra unità e tra voi danzino i venti dei cieli

Amatevi l'un con l'altra, ma non fatene una prigione d'amore; piuttosto vi sia un moto di mare tra le vostre anime

Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola

Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate dello stesso pane

Cantate e danzate insieme e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo, come sole sono le corde del liuto, sebbene vibrino di una musica uguale

Datevi il cuore, ma uno non sia rifugio all'altro, poichè solo la mano della vita può contenere i cuori

Ergetevi insime, ma non troppo vicini poichè il tempio ha colonne distanti e la quercia ed il cipresso non crescono l'uno nell'ombra dell'altro



 
 
 

Insieme

Post n°207 pubblicato il 26 Aprile 2013 da IlGiocoDellePerle8

 

 

morire

è generare un atto magico

l'll posto dove si posa l'aria

a fare  ombra

un piede dopo l'altro

morire

è schiarirsi all'improvviso

questo silenzio che sentiamo

insieme

 
 
 

Vita sul mare, tra l'amore e la morte

Post n°206 pubblicato il 21 Aprile 2013 da mizar44

Parlo di quel mare che ho visto tante volte a poppa delle navi: un foglio blu solcato da una scia che a poco a poco si dissolve, come una frase d'amore scritta invano.

Amare: gia solo la parola ha dentro il mare. E a pensarci, è  sempre e solo il flusso instancabile del mare ad unire due rive diverse, opposte, lontane. A toccarle della stessa sostanza, ad eludere e confondere ogni lontananza. Una cosa che somiglia all'amore.

Il mare e l'amore, che hanno l'uno i principi dell'altro, e leggi solubili nell'altra. Così facile è allora prestarsi a vicenda le luci, le ombre, le immagini e i suoni: somigliano a simboli che diventano codici.

Si racconta lo sciabordio del mare per evocare una malinconia amorosa, dare voce al desiderio inespreimibile; all'alba di un sentimento appena nato o al naufragio di un sentimento stanco e già vissuto.

Si descrive l'energia del mare, la sua spuma, per raccontare meglio una passione, le sue ansie, i suoi affanni e il suo furore. Quando un sentimento nasce, emerge piano, silenzioso e inarrestabile come la mare. Un flusso che sommerge le rive conosciute, le trasforma e gli infonde nuova e sconosciuta vita. Non si vede più terra, non c'è punto cospicuo, non c'è orientamento nè più convenzione.

Nell'alto mare della passione d'amore ci si imbarca in un viaggio che è senza ritorno, con bagali di attese, con ondate di ansia e la meta è insicura, vagante. Si manovra il timone con gli occhi bendati, si attraversa uno stretto senza carte nè luce di fari, si dirige la prua verso il senso presunto del sole, e si arriva in un punto impreciso del largo, dove un sogno anelato, improvviso compare. Ed è lì che ti aspetta qualcuno, in quel giro di boa dove un cambio di rotta ti vira la vita. E quando il cuore raggiunge il livello del mare, in quella frontiera tra l'abisso e la luce, l'amore più volte diventa dolore.E' un mare che unisce e divide, che divora e respinge, che fa veleggiare illusioni e sprofondare emozioni, che imbarca passeggeri di amori cloandestini e getta a riva sogni di impossibili passioni.

E' cosi che succede la resa, nel residuo dell'ultima onda, dell'ultima stretta, dell'ultimo bacio negato. Amore che allora deve morire per non più ferire. Ma non è ancora arrivata la fine. E' ancora più giù, dove nessuno scandaglio ti aiuta a capire. Ancora più in fondo del mare nascente che invece, quel giorno d'inizio, sapeva evocare un futuro stellare.

Non più parole, non più promesse o carezze: nel fondo del mare solo relitti di una felicità che è stata. Laggiù non ci sono parole: l'abisso del mare è un vuoto abitato che non conosce parole. Cassetto remoto di tutte le avventure finite, delle occasioni mancate, delle ambizioni fallite, di tutte le speranze che non sono approdate.

Sotto la superfice del mare, giù dove il sole non arriva a far palpitare la vita, comincia un altro pianeta. Di ombre nell'ombra. E' così che ogni volta cxhe si guarda lontano sul mare, anche il più radioso dei mari, c'è sempre nel fondo degli occhi un'inquieta emozione, lo spettro di una perduta passione. E' un'eco lontana, emerge dal fondo e si avverte soltanto. 


Che sia questo morire? 

 
 
 

Oriente

Post n°205 pubblicato il 14 Febbraio 2013 da L_esclusa

Oriente a

 Calmiera disse: proferiscici sull' Amore. 
   Calmiera  issò la testa e osservò il cielo e con accento quieto proferì: 
   in che modi, in che tempi , momenti, anni, giorni, ore l' amore vi interpella,  rincorretelo. 
   Pure se i suoi tragitti  sono inconsistenti malevoli e pietrosi e in forte pendenza. 
 Consegnatevi alla sua arma bianca anche quando le sue lame si arrotoleranno 
   celate tra le penne e vi potranno  forare. 
    
   Anche quando  la sua voce annienterà e devasterà i  vostri sogni , credete in lui. 

    Dato che l'amore come vi inghirlanda con i fiori, vi osanna e innalza al  trono così vi amputerà le gambe per metterle in croce. 
   Così come concimerà  le  cime e vezzeggerà  le tue più molli ramificazioni che s’impauriscono al calore, 
  allo stesso  modo atterrerà le radiche e le scrollerà fin dove si abbarbicano nella profondità della  terra. 
   Come un fascio di spighe di frumento vi abbraccia e approva dentro  sé,ma poi vi bastona fino a che non comparirete miseri per macinarvi e farvi
  
   a neve , frammenti di farina, tozzi di pane per la mensa divina, briciole del convivio.
  

   Universalmente  compie tutto questo ed altro ancora in voi l'amore

 con lo scopo di  conoscere i segreti

 nel cuore di quell’infinita luce chiamata Vita.



 
 
 

Nel Cielo a Oriente

Post n°204 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da IlGiocoDellePerle8
 

Cielo senza gravitå 

Il primo passo dal fermarsi

Urano al cuore sulla terra

Con ardore mai placato

A scelta convocati nomadi

Irrequieti naturali di passioni

Sotto le dita in ruota il movimento

Sulle mappe ci federa la via

Tra tante,senza affronto di paura

D'ambizione,come l'esogramma

L'Abissale penetrando fino n fondo

Tra un passo e l'altro colmi

"divenendo"

Non solo ghiande della crescita

Tra la tristezza necessaria

E la perfetta gioia

Passo dopo passo 

               -c'è acqua da bere

                                                                              c'è un sogno da fare-

Fermandoci

 a Oriente

 

 

 

 

  La Rayuela

Salta    

a Oriente

 

 
 
 

Via dal cielo

Post n°203 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da simurgh2
 

 

 

 

Via...via è la parola che si salta allora.
E mi è saltata nella testa subito quella di paolo conte,
che non è proprio via con me,   
ma un via via in un posto che uno vorrebbe andare, 
anche da solo magari
senza fare nomi, via..via. 
che non sia un via vai, 
che uno magari vuol star per i fatti miei, 
tra cielo e terra, anche senza saggezza, 
cosi come viene, 
vediamo come và,
andando verso il proprio regno,
senza pagare l'Imu, che sennò deve venderlo, 
il regno e la corona
per quella grazia che si sottrae ad ogni per forza agire, 
che è pur sempre una via d'uscita 
che con sè concilia come un casa sua dove ognuno è Re, 
del perturbabile magari

 

Via, via, vieni via di qui,

niente più ti lega a questi luoghi,

neanche questi fiori azzurri

via, via, neache questo tempo grigio 

pieno di musiche e di uomini che ti son piaciuti,

It's wonderfoul, it's wonderfoul, it's wonderfoul 

good luck my babe, it's wonderfoul,

it's wonderfoul, it's wonderfoul, I dream of you… 

chips, chips, du-du-du-du-du 


Mi venivi in mente stamattina. Ho iniziato un libro di Thomas Bernhard. Il titolo è “Perturbamento” 
Uno degli scrittori più micidiali che conosca. 
Mi sorprendono sempre le analogie che crea la mente. 
Di come il suo ago s’infili dove poi il filo tira. 
Un’asola, un nodo, una circonvallazione. 
Di come il tutto giri a formare cerchi
che si chiudono o restano aperti
nell’efficace grazia di un ricamo
che si ferma con un nodo
un sottopunto che blocchii il filo
che nel suo giro compie un tragitto tra terra e cielo




Si salta in "Cielo" 

 

 
 
 

Via

Post n°202 pubblicato il 05 Febbraio 2013 da Perturbabile
Foto di IlGiocoDellePerle8

 

 

 

 

Via
che tra cielo e terra solchi itinererari di saggezza
fa che la tua carezza sfiori la punta di ogni naso
naso di re. in percorrenza verso il proprio regno

che d'efficace grazia sia ogni non agire
nell'imprescindibile ricerca che discerne e poi aggrega
ogni cosa si concilia con la propria forma
ed ogni forma con la propria anima

il tragitto tra la terra ed il cielo
è il luogo che chiamo casa mia
che l'incoronazione non sia un arrivo
che sia una via...

 

 

Perturbabile

 

 

l'ideogramma 'Tao': A sinistra una via (La via)  -  A destra, un rettangono con due linee rappresenta un naso con le due narici [per i cinesi, 'Io' è il naso. Come noi indichiamo 'io' sul cuore, loro lo indicano sulla punta del naso]. Sull' io-uomo-naso c'è una corona che rappresenta un re [un grande uomo, un saggio, colui che percorre la Via].

 

 

 
 
 

Come chi tornando è andato via

Post n°201 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da simurgh2
 

 

 

Male, 
quando dentro senti 
ovunque cerchi
una fessura
quando un pertugio cerca te 
aprendosi tra i rovi,
un varco
nel volo degli uccelli ,
nei respiri,
negli specchi rotti apre la tua vena  
che coagula nella neve,
nei passi nel sentiero,
quando il fiume sotto risale il monte all'incontrario
allora si,
si placa il rotolare sul pendio
e il ciglio dell'abisso,
il dolore dentro in un ultimo pensiero come
una cerva ai margini della radura bruca
foglie nel cespuglio del sam buco la fessura  
si apre abbandonandosi al commiato
di ogni cosa che ci lascia per tornare
nella vena aperta trasmutando
quel che resta infilato dentro una crepa
del tempio rilke scrive ancora
solo per te di ciò che felice
cade dentro l'aperta vena scorre
e tutto dentro il cerchio torna
riempendo il cielo di palloncini
come chi tornando è andato via  

 

Salta la parola e và con "via"   

 

 
 
 

Dopo l'Assoluto Male

Post n°200 pubblicato il 28 Gennaio 2013 da IlGiocoDellePerle8
 

 

Prima pietra a skandalon
inciampa la sua  carne 
e-sangue la memoria
lucida
coagula involontaria
di sempre-mai la pelle
l~ascia muta  
sottratto l'll nome dilaniato
s'andò via, anche  la voce
coincidendo con la notte
sicaria nei conventi
L'amarezza non depura,
nella stretta pudica, la faglia
non schiarisce goccia a goccia
in_coscienza acuta dissonante
un riparo minimo -nella notte altra-
nel flusso di persone che ricordano
due sibili,un groppo d'aria
d'Umanitâ'  spazzata via, 
differenziata nell'offesa
della polvere -
"Male Assoluto"-
polpa viva di fratelli
in agonia 
stessi fiori per Gennaio
da non potersi toccare
la pena che sta sotto
 quel Perdono
sull' Assoluto Male
                                                                                     
                                                               La Rayuela salta
                                                                 * Male *

 

 
 
 

Vince chi arriva prima

Post n°199 pubblicato il 23 Gennaio 2013 da simurgh2
 

 

Occhi che spogliano oci

 Occhi che schiarano di colpo
spogliano e poi schizzano
bagliori dall'acqua
e piano, dentro di sè
l'occhio li assorbe, poi sparge
il riflesso ed è ipnotica psichedelia

somebody my girl, in your mirror
tra le dita per un attimo conti
uno due tre fino all'otto
puff...sparito
come Ofelia Rimbaud


 

 

 

 

 



"Vieni, la notte, a prendere i fiori che cogliesti,
E che ha visto sull'acqua, stesa nei lunghi veli,
Fluttuare bianca come un gran giglio Ofelia"

Un giglio nero che scivola lento
nel cielo che sopra le scorre
dentro un'occhio i rami, le foglie
poi un suono, una voce che canta
"sgualcite, le ninfee le sospirano intorno
..e il tuo cuore ascoltava

 

 

 

 

 

il canto del cielo pin pe obi
Un'occhio dentro l'altro che cade
priva del nero la pupilla si apre
come in un disegno di Esher
una spirale che sale
Uno ogni anno
ed io ne ho già due

Poi tu ti alzi
e con un balzo ti stacchi da terra
nel tuo salto infinito
una preghiera di gioia 
negli anelli che ti chiudono dentro.

Poi, come ogni gioco
vince chi arriva prima?

 

 

 

 

 

La rayuela che salta "Prima" nella parola


  

 

 

e qui il flusso è 
salice in pendenza, la lista grigia
nello specchio per pulire la visione dell'acqua.
fantastica ci ha avvolto corone
di ortiche, margherite, ranuncoli e lunghi
fiori color cremisi
(Shakespeare)

 

 

 

 

 

 
 
 

Si spoglia con gli occhi

Post n°198 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da IlGiocoDellePerle8
 

Spoglia di monili

con meno dolore

e placide bestie

inanimò la bora

sul sentiero di Duino

l'Abu Dabi in mare

 

all'altro lato della vita il cuore,

per un momento, nella luce

-a cervello ancora vivo-muore


in ventisei respiri mira l_ago

per la_c(r)una del destino s'apre

lo spazio separato. si riduce

nel flutto taciturno indifferente


l'abbandono-sai-non ha misure

eccede sempre.solo.d'abbandanza

ha larghi gli occhi per il suo dolore

trine che ghiacciano le mani

 

                                                                             privilegiato amore

                                                                               perchè non vada

                                                                                         perso

                                                                                  quel che resta

                                                                                         sacro

                                                                                    si fa morire

                                                                                     in carestia

                                                                                 senza palpebre

                                                                                    sugli occhi

<

Salta agli occhi la Rayuela

 

 
 
 

Come neve che cade piano si spoglia

Post n°197 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da simurgh2
 


Trovato nel bosco un luogo segreto

sopra un grosso tronco tagliato, l’altare

come neve che cade piano si spoglia

luogo del sacrificio un nome si dona

si spoglia, poi vola, si fa comunione

come ieri sera la neve al buio, trafitta

dai fari all’ignoto del cosmo si dona.

Fenditura che si apre su altri mondi possibili

affidati ad una setta segreta l’eutanasia

perle di sangue di cui conosci il percorso

ma come nei versi non quello finale

guarda che bel rosso ti ho trovato

Controluce la tua mano si alza

ad un’altra congiunge il palmo è preghiera.

Le parole si fanno oblazione, ogni volta una prova

e vorrei suolo e sassi, alberi e vento

li dove la neve, spogliandosi si posa

appoggiarci la mano e dirgli rimani.

Mogu con un gessetto bianco il segno

ha tracciato per terra la devozione

sulla neve il sacrificio perle rosse

sangue d’amore ogni attesa si compie

solo neve prima dei piccoli pugni stretti nei cuori

sottrai a te il dono per porlo

il dolore proprio suddiviso in ostie

piccoli falò nelle parole in mezzo la neve

scalza cammina l’Haoma assieme alla cerva


come neve che cade piano si spoglia

 

 

 

Spoglia
è la parola che salta

 
 
 
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ULTIMI COMMENTI

Benvenuta Gioh alla rayuela più trascurata al...
Inviato da: IlGiocoDellePerle8
il 03/11/2013 alle 23:12
 
E' stimolante poter scrivere qui, fra tante altre...
Inviato da: gioh87
il 13/10/2013 alle 09:47
 
ush!
Inviato da: Perturbabile
il 23/09/2013 alle 09:10
 
sei sempre pastaMadre quando scrivi Ush...
Inviato da: claudia.sogno
il 21/09/2013 alle 14:30
 
ti abbraccio Gioè...da quantotroppo non passo da qui..
Inviato da: claudia.sogno
il 21/09/2013 alle 14:29
 
 

Ideatore&Autore del blog

claudia.sogno

 

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