Creato da MartinPicconatore il 15/10/2008

APHORISM

PAROLE ORFANE DI SGUARDI

 

 

Il Re sùddito

Post n°48 pubblicato il 07 Agosto 2009 da MartinPicconatore
 

 

 

 

Quando l’eidos del cuore

impèra a corte,

la ratio si fa cortigiana,

il buonsenso vassallo,

 le disfìde e gli epitaffi trionfano. 

 
 
 

Panem et Circenses

Post n°46 pubblicato il 21 Giugno 2009 da MartinPicconatore
 

Foss’anche questo incedere,

beccheggio

su trapezio ciondolante,

bìlico

 su fune inamidata,

o capriola

su palco di rena,

è il calibro dello squarcio

nell’ordìto del tramaglio

che culla o maciulla

il cuore del saltimbanco.

 
 
 

Terra Nullius

Post n°45 pubblicato il 25 Maggio 2009 da MartinPicconatore
 

Non còlsi allora

lo schianto d’aquiloni sbrigliati

imbizzarriti dall’incoerenza delle correnti...

ed il presente or m’arguisce:

nel camposanto dei draghi volanti

s’è adagiato

mansueto

anche il filo aggrovigliato

dell’acrobata.

 
 
 

Trànsiti

Post n°44 pubblicato il 14 Maggio 2009 da MartinPicconatore
 

 

Labor omnia vincit improbus

Senno bizantino,
quintessenza e riverbero di pupilla
còlgono scettici
l'iter
persuaso a scardinare
il sigillo d'ogni accesso;


nel liturgico riposo delle membra,
sfilando sul tronco raschiato da Persefone,
mutano e rigenerano
il regno afflitto dei sènsi;

impartendo le benedizioni di Venere
varcano la vòlta del torso,
s'incuneano,
rianimano,
spàsimano..
e proprio lì si saldano.

 
 
 

DILEGGIO D'UNO SCUDIERO

Post n°43 pubblicato il 30 Aprile 2009 da MartinPicconatore
 

"Emitur sola virtute potestas"
(Il potere si compra solo con il valore)

Al sol apparir del suprem maestro
sbiancosse in vòlto
il ribel Falana da capestro.

Tuonò con voce grave il primo:
"Ordunque si ponga fine alla tenzone
ch'io n'abbia più a veder simil bailamme
e cotal villanzone;
che più non si contenda e nulla si conceda,
si depongan l'armi,
a prostrar in favor di chi tutto cheta".

Tenean i manigoldi per vergogna il capo chino
intenti a udir tremanti
il Venerabile divino
ch'accesa ogni pietate
fece lor giurar divotione
nonchè eterna fidelitate:
"Avendovi a sì servigio eletti
d'or in poi mai più dispiacer s'alletti,
e tu Falana
caporion d'inetti
per prìo di perenne servitute
contrìto genufletti".

Pentossi ancor con l'arme indosso
il goloson ammansìto fece fioretto:
"Giammai incaponir
di codesto insan periglio
e di simil bontade farò consiglio;
oh mio signor bodiese
d'animo e di còr cortese,
in desìo di promessa a voi m'abbandono
vita natural durante farò
di sorbetto dono
e con languor di palato intento
del sol ignudo còno
senza gittar lamento".

 
 
 

HAMLET TODAY

Post n°42 pubblicato il 27 Aprile 2009 da MartinPicconatore
 

"Redde rationem"

 

Dèstati

oh principe ritroso,

che patendo gusci spiralati,  

a passo di lumaca, 

flemmatico percorri

il dedalo viscido dei crocicchi

sparpagliati sui retroscena dell’eterno..

è azzardo ed olocausto

 inseguire

quella filante scìa di bava contagiosa

che ti porti appresso.

 
 
 

“Sueño”

Post n°41 pubblicato il 16 Aprile 2009 da MartinPicconatore
 

 

In quell’assalto di baci al rhum

 un accenno di guerriglia

tra due palati astèmi

in una gaffe onirica

incanalata

nel gracchio dei solchi di una habanera

e  già dissolta

nella coltre acre

 di un avana

corroso dai castighi.

 
 
 

FINO ALLA DIMORA DEGLI ANGELI

Post n°40 pubblicato il 14 Aprile 2009 da MartinPicconatore
 

 

Nato in un campo di grano

ho rubato oro dal sole

dio a me sovrano.

 

Strapazzato dal libeccio di maggio

ho fatto all’amore

 libertino

con le prime api di passaggio.

 

 Intriso di rugiada

ho liberato il mio aroma

fino a profumare

della contadina in calore

la sua chioma.

 

 Pregno di acqua piovana

ho fatto da cuscino

al sedere rugoso della rana.

 

 Come in una serata di gala

ho assistito ammaliato

 al concerto strascicato d’una cicala.

 

Travolto dal calpestìo incerto di un bimbo

ho vissuto annichilito

nella quiete d’un limbo.

 

Ghigliottinato in un battito di ciglia

ho custodito per decenni

i segreti

nelle memorie di famiglia.

 

 Per non gridare il vostro dolore

è dettàme fecondo 

seppellire un fiore;

figlio di serra o nuda terra

non importa,

per esser sempre in cielo

ai cherubini a far da scorta.

 
 
 

OPERA OMNIA

Post n°39 pubblicato il 03 Aprile 2009 da MartinPicconatore
 

I disegni divini

non combaciano mai

con gli scarabocchi degli umani.

Non sempre è innegabile

quali siano gli autentici capolavori

e quali,

gli sgorbi reali.

 

 

 
 
 

EMUNCTAE NARIS

Post n°37 pubblicato il 27 Marzo 2009 da MartinPicconatore
 

 

Non occorre scomodare

guaìti d’uomo

per piantare la croce

sul thanatos di certi idilli:

è d’avanzo

 origliare

sui grugnìti dell’animale.

 
 
 
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