Le parole di ZairaT

Quello che voglio, come, quando e perchè lo voglio

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

ULTIME VISITE AL BLOG

sols.kjaerarchitettomannarroZairaTsolosexxonick66it9ipreliodocMadamoiselleAnneNienteFluorescente74artemide_rpdadodavddianaveraconnie_s_talesSomeWayclaranera
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Confessione

Post n°85 pubblicato il 30 Settembre 2007 da ZairaT

In fondo scriverò per chiarirmi le idee.

Forse analizzare la situazione a mente non basta. Forse ho bisogno di vedere i miei pensieri bianco su nero.

Tutto è cominciato per gioco, beh, diciamolo: per sesso.

Io gli piacevo, lui mi piaceva... perchè no?

E dal sesso, evidentemente, siamo passati oltre. 2 anni fa. E per un anno, inutile dirlo: idillio. E' di lui che ho sempre scritto, è a lui, che ho sempre pensato. Per un anno. Mai ufficializzato niente, timore del giudizio ( codardia ), timore delle differenze tra noi, e tante altre stupide ragioni. Ma anche tante gioie, scoprire un mondo diverso dal mio, sentirmi fisicamente di un uomo e sentire che quell'uomo era mio. Incredibilmente effimero, eppure presente.

E dopo un anno, la domanda da parte sua: vogliamo diventare qualcosa di più?

Neanche il tempo di una risposta, evidentemente, aveva già deciso lui.

E dopo pochi mesi, troppo pochi, lui " si fidanza". Dopo pochissimi mesi, lui, va a convivere. Con una donna, di 32 anni, come lui,  carina, totalmente diversa da me, una brava ragazza con il difetto di non conoscerlo, con il difetto, di dire, evidentemente, sempre e solo sì.

Ma come biasimarla? Lui, all'inizio, ti acceca. Ti monopolizza.

Incasso questo colpo, inutile contare le lacrime... Analizzo più e più volte la storia, in toto, ed evidentemente arrivo alla conclusione più ovvia, che lui non era per me. 

Non avevo frainteso nulla, eravamo davvero qualcosa, per un anno lo siamo stati.

All'inizio dell'estate, più o meno guarita, lo gurdavo passare e pensavo di lui al passato, pensavo a lui come un'area ex, un'area ora occupata da una probabile futura moglie. Avevo messo la parola fine ai miei pensieri nei sui confronti, ed i miei sentimenti erano davvero sulla buona strada, certo, non mi era indifferente, ma avevo smesso di fantasticare, e di sperare.

Un giorno di fine agosto io non so quale forza maggiore lo abbia condotto nel mio letto, alle 3 di pomeriggio, un giorno in cui lui non lavorava, i miei erano fuori, e la sua fidanzata lontana 40 km sul posto di lavoro. Una coincidenza di eventi che neanche col migliore degli astrologi l'avrei potuta prevedere.

Un giorno di fine agosto, in cui ci siamo solo baciati, noi, che rimanere vestiti, era davvero un'impresa.

Un giorno di fine agosto, in cui lui mi ha detto che può stare con chiunque, tanto, lo sa come andremo a finire noi due.

Un uomo che non mi ha dato spiegazioni, che davvero, è incredibilmente instabile nei sentimenti, ma forse, solo quando non ne prova, perchè io la differenza, tra lui innamorato e lui non, l'ho avvertita... Un uomo di merda. Un presuntuoso bastardo, consapevole di esserlo.

Un giorno di fine agosto in cui mi sono sentita una merda, pensando a quella donna, che lo chiama amore. Mentre lui mi diceva che gli ero mancata, in un anno intero, che non poteva resistere un giorno in più senza sfiorarmi o sentire il mio odore. Che sì, la sua fidanzata gli piace, ma non è l'unica.

Ricomincia a scrivermi, a farsi trovare, farsi vedere...

Due giorni fa, per un'altra coincidenza astrale troppo complicata da spiegare, ci troviamo da soli, e con una passione che non credevo di poter sentire, provare, dare, rivevere, di nuovo, ci siamo baciati. Tanto, e magnificamente intimi.

E mentre lo baciavo, mi sentivo libera dal fardello dell'amore ormai morto. Consapevole della sua donna ufficiale, delle sue amanti.

E alla fine, ci siamo ritrovati nudi, e rivestirci, come al solito, è stata un'impresa.

Fisicamente ad incastro. Perfetta l'intesa. Liberamente insieme.

"Amore", amore mi chiama, io lo guardo, attonita. Mai, in un anno mi ci aveva chiamato. Altri nomi stupidi, o il mio nome storpiato in mille modi, ma amore, mai.

Spero per la mia salute mentale che gli sia scappato non so per quale motivo inutile.

Altrimenti impazzisco.

Un secondo dopo ero contenta, perchè eravamo tornati all'inizio, al sesso, al fantastico sesso, solo a quello.

E la serata è finita come la prima volta, 2 anni fa, ridendo e scherzando.

E poi stanotte ho pensato che non ci siamo neanche dati un semplice bacio, poi.

E' stato davvero solo sesso.

E io non voglio di più, insomma, non è per me. Ma poi, lo sento, non sono più innamorata di lui. Ma prima lo ero. Lo eravamo.

Sarà per questo che ora, tornare al punto di partenza, insomma, dopo una notte insieme, non un bacio, non un messaggio, ( e non che io voglia ricominciare ) mi sembra così squallido?

Squallido.

Razionalmente mi sta bene, la storia di sesso. Sesso fantastico, ridiamo, scherziamo, spettegoliamo... Non abbiamo molto in comune, e ogni tanto le differenze le sentivo anche io, nel pieno dell'amore, prospettive di vita diverse: insomma, l'ideale per una storia di sesso e basta.

Eppure, ci ripenso, e mi sembra squallido. Mi sento squallida. Dopo quello che siamo stati... Ora siamo... squallidi. Mi viene il vomito.

Vuol dire, allora, che bisogna mettere il punto definitivo, una volta che la storia diventa squallida?

 
 
 

Post n°84 pubblicato il 13 Settembre 2007 da ZairaT
Tristezza, una canzone il tuo posto prenderà.
 
 
 

Tu credi nel destino?

Post n°83 pubblicato il 10 Luglio 2007 da ZairaT

Ma tu ci credi nel destino?

Io non ci credevo, fino a qualche tempo fa. E invece adesso sì, ci credo. Non dipende tutto da noi.

Sarebbe bello potesse essere così. Fantastico.

Perchè se così fosse, Dio, quante cose sarebbero diverse. Non migliori, né peggiori, no. Diverse.

Perchè tutto deve essere così complicato?
Perchè la maggior parte delle volte, tutto sembra spingerci verso l'infelicità, facendoci allontanare sempre di più dal nostro obiettivo, dal nostro desiderio, dalla nostra necessità?

Ma sopratutto, perchè ci rendiamo conto di essere felici solo un attimo dopo che la fonte diretta della felicità ha smesso di irradiarla nella nostra direzione?

Fino a che punto siamo destinati a desiderare le cose che, per un motivo o per un altro, non possiamo più avere?

Il destino è un bastardo.


 
 
 

Will you still love me tomorrow?

Post n°82 pubblicato il 02 Aprile 2007 da ZairaT

Perchè la vita non è solo un attimo; può essere un insieme di attimi, un mazzo di fiori o una tavolozza di colori, ma mai un singolo, minimo attimo, per quanto fantastico e inenarabbile possa essere.

Perchè c'è sempre un domani, e di quel domani quanta paura che ho avuto, che ho...

Nella sicurezza dell'attimo mi so riparare, nell'incertezza e nel buio del domani, invece, quante speranze, quanti dubbi e paure devo riporre...

E mi chiedo, con valore ormai retroattivo, mi amerai ancora domani?


 
 
 

Grazie ma

Post n°81 pubblicato il 03 Marzo 2007 da ZairaT

Grazie a tutti voi, amici di blog, se così posso chiamarvi.
Grazie ma...

Sento qualcosa dentro mancare.
Devo scoprire la causa di questa mancanza, di questa infelicità.

C'è questo buco e non riesco a riempirlo.


Forse è questo, forse mi manca l'amore.
Forse non mi manca la persona, ma mi manca una persona.

Ma poi ci rifletto, e mi trovo sempre a pensare a quella persona.
Forse perchè era a brava a riempire, a colmare, a donare affetto.
Grandi braccia che sapevano come curare e perchè curare, che conoscevano la causa del male e la giusta cura.
Più di tutto, le grandi braccia.
Perchè non puoi piangere tra le braccia di qualcuno, lasciarti asciugare le lacrime e dimenticare tutto, dimenticare quello che c'era, che eri felice e piena, e il vuoto non sapevi cosa fosse, avevi qualcosa in cui sperare, per cui gioire, per cui piangere quando giungeva alla fine, aspettare che iniziasse di nuovo, ed essere cieco felicemente, non considerare neanche uno dei mille difetti, avere la tranquillità di stare anche male, perchè tanto c'era lui che bastava solo che ci fosse e tutto era davvero bellissimo, ed eri felice, ed ero felice.


Perchè, in realtà, io vivo per l'amore.
E se l'amore mi sfugge, beh, allora, io non vivo.
E non mi interessa se sarò melensa ed insopportabile, non m'importa se è così evidente che sto correndo velocissima sempre nella stessa direzione, palesemente sbagliata, non m'importa se alla fine della strada non c'è più nessuno ad aspettarmi ad eccezione dei miei ricordi, sempre troppo vividi e vicini per lasciarli andare, per guardare oltre, per cambiare strada, per imboccare la direzione giusta una buona volta. Non m'interessa. Cullarmi nei ricordi e sognare l'impossibile ad occhi aperti, ad occhi chiusi, in ogni modo, è l'unico modo per sorridere intimamente.

Mi chiedo solo perchè sono destinata a prendere sempre decisioni sbagliate, oppure prendere quelle giuste dannatamente in ritardo... Perchè?
Forse sono ancora una bambina nell'universo dei sentimenti e ho ancora tantissimo da imparare ma, voglio solo sapere fin quando continuerò a sbagliare, o almento fin qundo sbagliare sarà così maledettamente doloroso...


Me lo chiedo solo per potermi costruire una corazza, da smontare al momento giusto, solo per non soffrire più, per non sentire più l'ingiusta mancanza dell'amore, del suo amore...

Perchè a discapito di ciò che voglio credere... sono ancora così debole.

E vorrei solo essere stretta tra le braccia di qualcuno che, per motivi stupidi e sbagliati, si trattiene dal farlo.

 
 
 
Successivi »
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963