adri.stella1

Questa inattesa sensazione 1

 

 

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"...Accarezzo ad una ad una le ferite che la sorte avversa e l’amore hanno aperto nel mio cuore…I dolori sono simili a ferite e medito su di esse, massaggiandole per lenire il dolore. Le immagini si sovrappongono come fossero disegnate su fogli di acetato trasparente, come a sottolineare l’esistenza di due tipi di esperienze concomitanti, quella delle cose presenti e concrete e quella delle cose immaginate nel silenzio che avverto dentro di me. Penso ai tempi passati e a quello presente con le sue voci i suoi rumori e mi sembra di soccombere, di non riuscire a venir fuori da questa situazione… intanto le immagini scorrono ad ondate successive, irregolari, facendomi apparire il suo volto annebbiato…tremolante. Una dolorosa e travagliata voglia di dimenticare si sta impadronendo di me, della mia mente…devo farcela ad ogni costo, anche se nel mio cuore c’è la consapevolezza che il dolore rimarrà per sempre…ma il fatto stesso di ricordare mi produce un piacere più grande del dolore stesso, rendendo quei ricordi perfino graditi… Piano, piano nel mio cuore si apre un varco lasciando passare aria pura per la mia anima, per la mia mente ossessionata da tutti quegli aggrovigliati pensieri… Forse un mio caro amico ha ragione nel dire che il tempo rimarginerà le ferite…forse è giunto per me il momento per ricominciare a vivere…forse questo mio cuore smarrito intravede uno spiraglio di luce. Ora le mie lacrime bagnano quel terreno arido che è la mia vita e un debole germoglio spunta timido ma capace di risvegliare il giorno che in me si era perso. Ora devo dare un senso alla mia vita, ne sento il bisogno, la mia aria è diventata irrespirabile, soffoco… devo tirare un respiro, anche solo per un attimo..."

 

 

"Un intimo pensiero mi riempiva d’amore, ne ero consapevole, il mio cuore batteva ancora,una sensazione meravigliosa mi avvolgeva delicatamente, mai più avrei provato niente di simile, mai più avrei cercato l’amore, adesso ne ero piena e mi sentivo libera di poter amare quell’uomo, perché mai dovevo comandare il mio cuore di smettere, lui non avrebbe ascoltato, mi avrebbe detto che ero una pazza e forse lo ero davvero … ma di lui, della sua vita dei suoi sogni puri, dei suoi pensieri. Ero pazza di lui perché era così, onesto e leale. Il silenzio di Josh alimentava il mio amore, lo faceva crescere inesorabilmente ogni giorno, era come una goccia di rugiada che scivolando delicatamente da una foglia cadeva sul terreno arido rinfrescandolo, dando vita ad un tenero ramoscello che crescendo si rinforzava fino a diventare forte, eterno, fino ad avere radici profonde e ben attecchite. Lo amavo, ogni più piccola particella del mio corpo amava quell’uomo fino all’impossibile. Godevo nel soffrire perché pensandolo in ogni minuto della mia giornata sentivo che il mio cuore era vivo, perché la mia mente non era mai libera dai pensieri, mai vuota, me lo sentivo dentro e adesso la mia vita aveva un senso. Il desiderio mi travolgeva i sensi, mi sconvolgeva l’anima, ero come una tempesta nel deserto, che cambiando aspetto alle dune rendeva tutto diverso di giorno in giorno o come un uragano che rinforzando le onde le rendeva ora alte ora basse al suo passaggio, morbide e minacciose nel loro aspetto. Volevo amarlo, avrei voluto sussurrargli quelle due semplici parole fino a solleticargli il cuore così da risvegliarlo a quel dolce richiamo e farlo pulsare d’amore per me..."

 

"... quell’abisso lo vedevo sempre più vicino, ero sull’orlo e sarebbe bastato un solo alito di vento per farmi cadere giù. L’avrei fatto volentieri, mi sarei lasciata cadere lentamente come una piuma, che dondolandosi leggera nell’aria con quel dolce movimento da destra verso sinistra, avrebbe toccato il fondo per non avere la forza di risalire mai più..."

 

 

...

Post n°32 pubblicato il 01 Marzo 2012 da adri.stella1

Se vuoi un dito posso anche dartelo
Una mano mi farebbe dispiacere
Se vuoi un occhio mi dovresti dire perché
Una palla ne possiamo anche parlare

...
Dimmi invece tu cosa mi dai
Ammesso che io abbia da chiederti qualcosa
Se vuoi essere preciso dimmi chi sei
E chi ti ha mandato
Se la luna o la morte
Se tuo padre aveva le mani o i baffi al posto del cuore
O sei un’idea bislacca o un volatile malato

Se sei un computer stanco o una mela
Lasciata sul davanzale a marcire sotto il sole

Potrei tenere anche per te
Se non uscisse tanta merda dai tuoi pensieri
O sei un giovane da formare
Che se è così io ti fermo lo sviluppo
O ti scanso quando passi

Fossi almeno una nuvola che quando spingo un bottone piove
O sapessi fare il caffè anche bendato

Io so che ci sei ma non ti credo
Che è più di mille anni che friggi la pelle dell’uomo
Sulla brace dei suoi morti
Che giri armato e hai nelle dita il veleno
Io ti spengo come faceva mio nonno con la candela
Prima di dormire
Io ti tengo lontano con gli antinebbia

Mia madre è una bandiera
E mio padre è il sangue dei morti per la mia patria...
(L. Dalla )

 

 
 
 

Miei muti pensieri …

Post n°31 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da adri.stella1

 

Riaffiorano lentamente

i ricordi di una volta

Cancellati in parte

dal tempo che tradisce …

Eravamo giovani.

 Ci amavamo, ci odiavamo …

Tenendoci per mano

percorrevamo la stessa strada,

ignari di una fine certa …

 unica colpevole

la nostra fresca giovinezza.

Ricordo ancora i nostri fiati

a trasparire nella nebbia,

ad appannare i vetri

di una macchina del color del cielo …

come a definire quei momenti sereni

presagio inconscio di un futuro insieme …

Poi il tuo ultimo addio …

archivio dei miei muti pensieri …

Ora solo il ricordo di te nel mio cuore

E quando ci sarà il cielo sereno

Penserò al calore di una macchina

Con i vetri appannati dai caldi fiati

In un dolce preludio dell’amore …

Tenero, dolce … ma mai sereno …

Adri

 

 

 

 
 
 

... by Ermanno...

Post n°30 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da adri.stella1

 

Sera d'inverno

Il silenzio
mi parla di te…

di attimi rubati al tempo negato…
...

ricordo i colori
dell’estate
che dipingono
questa fredda
sera d'inverno…

 
 
 

.

Post n°29 pubblicato il 07 Agosto 2011 da adri.stella1

... non è facile accettare un proprio fallimento, grande o piccolo che sia cerchiamo di nasconderlo innanzitutto a noi stessi... figuriamoci agli altri... anche perchè non ci si rende conto di quel che ci sta succedendo fino a quando non tocchiamo il fondo...
E' quello che è successo a me...  ma anche a tutte le donne che iniziano a sentire il peso di tutti i problemi ...e lo senti dentro l'animo...  pian pianino esce fuori in un giorno qualsiasi di un mese ... di un anno... ma niente a che fare con una banale crisi dei 40 anni... è qualcosa di più profondo... che ti strugge l'animo ... il corpo... la mente...

 
 
 

Chi ha nostalgia di te...

Post n°28 pubblicato il 24 Luglio 2011 da adri.stella1

Chi ha nostalgia di te
quando io ho nostalgia di te?
chi ti accarezza
quando la mia mano ti cerca?
Sono io o sono
i resti della mia gioventù?
Sono io o sono
gli inizi della mia vecchiaia?
E' il mio coraggio di vivere
o la mia paura di morire?
E perchè la mia nostalgia
dovrebbe dirti qualcosa?
E che cosa ti dà la mia esperienza
che mi ha solo reso triste?
E che cosa ti danno le mie poesie
in cui dico soltanto
come è diventato difficile
essere o dare?
Eppure brilla nel giardino
il sole nel vento prima della pioggia
e profuma l' erba che muore
e il ligustro
e io ti guardo e
la mia mano tastando ti cerca.
Erich Fried

 
 
 
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Un blog di: adri.stella1
Data di creazione: 06/06/2010
 

HISTORIA DE UN AMOR

 

 

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" ... Nella vita sono tante le scelte che si fanno,...
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Nel pomeriggio mi misi a letto sfinita ma una nebbia fitta mi disorientava,non riuscivo più a riflettere, vinta dalla stanchezza mi addormentai in un sogno tempestoso. Al risveglio mi sembrava di aver dormito da sempre. Il mio corpo pareva rigido, come se per tutto quel tempo fosse rimasto paralizzato e i miei pensieri erano poco chiari e lenti. Nella mia mente si muoveva un groviglio di sogni misti ad incubi, strani e variegati, l’inferno e il paradiso uniti in una fusione strana. Mentre recuperavo un po’ di lucidità, mi sforzai di riemergere da quello stato e mi trovai proiettata nel mondo reale, ricordai il mio imbarazzo, pensai alla mia vita... "

 

 

...LA TUA STELLA...

Mi tuffo nei tuoi occhi più profondi del cielo nella notte…

 Sfioro il tuo ricordo, mi perdo nel tuo abbraccio e mi ritrovo viva tra le tue braccia...Ascolto i tuoi silenzi mentre respiro a fondo il tuo profumo e ogni giorno rinasco, ma ogni giorno mi ubriaco di malinconia... E’ così bello pensare al passato… In quel passato ci sei tu: stretta fra le tue braccia...perduti in un vortice di passione... che un giorno si è dissolto... sei l’angelo che mi ha regalato un sorriso... donandomi giorni indimenticabili... unici... irripetibili...  Abbracciata a te era come sentirsi al riparo dal mondo. Adesso mi sento sola... persa... vuota... sento che mi manca l’anima!! Credevo di riuscire a dimenticarti... mi illudevo che fossi per me solo un dolce... lontano... amaro ricordo...ed invece no... Per me sei …la vita…l’aria…il giorno e la notte…l’alba e il tramonto... la passione... la follia... l’inizio e la fine... il sogno infinito...! Spero di poterti stringere ancora tra le mie braccia…in quell’attimo di follia... per sentire ancora il tuo calore... il tuo respiro... il tuo profumo... la musica infinita del tuo cuore... la tua voce adorata che mi dice: “siamo due pazzi..”! Respiro l’aria che ti accarezza e cerco il tuo sorriso nei ricordi... Ormai sono il passato... hai cancellato persino il ricordo della mia esistenza... non esisto più... ma forse non sono mai esistita... Mi sanguina il cuore ma è giusto così...? dovrei rispettare i tuoi sentimenti e le tue scelte...? Forse dovrei spegnere quella luce di passione che riusciva ad illuminare la mia esistenza... così come tu hai deciso di spegnere la nostra stella luminosa... la tua Stella... che non sarà mai spenta perché mi lega a te!

 

PABLO NERUDA

" ... In questa storia
solo io muoio e morirò d'amore
perché t'amo, perché t'amo amore,
a ferro e fuoco... "

 

“ Il mare rifletteva la luce dell’alba, rendendo chiaro il cielo e la fresca rugiada copriva le erbe inaridite e i cespugli incolti e spinosi, adornandoli di perle d’acqua. In quel momento si sentiva come quei cespugli, le era bastata una piccola goccia di quella rugiada per sentirsi viva, il suo cuore pulsava come quelle stelle che brillavano riflesse sul mare, la sua mente si era liberata e aveva sciolto i suoi intricati pensieri, tutto le sembrava nuovo e pieno di luce ai suoi occhi, perfino quella spiaggia che aveva accolto i loro corpi turbati e infiammati dall’amore. Guardava la schiuma bianca del mare che delineava la sua natura ostile in opposizione alla sensazione di gioia che aveva provato prima, facendo l’amore con Claus, su quella spiaggia solitaria e accogliente, sotto quel manto di stelle ad illuminare i loro corpi infuocati d’amore. Lo guardava in silenzio e le sembrava che il suo volto esprimesse dei sentimenti nei suoi confronti, lei aveva nel cuore la predisposizione all’amore e cercava di percepire, in ogni singolo battito delle ciglia di lui, anche la più piccola emozione, nei suoi occhi leggeva il desiderio e il turbamento interiore, quel suo silenzio la confondeva e la attraeva allo stesso tempo, il mistero che lo avvolgeva offuscava ogni suo pensiero, quegli occhi avevano un che di incantevole e di indefinito …”

 
 

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