Creato da alone_together il 02/11/2007

DISTURBO OTTICO

Perchè quello che vedo non è quello che credo di vedere.

 

 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da alone_together

 
 
 

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Post n°39 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da alone_together

クリスティーナ, 女子名

 

 
 
 

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Post n°38 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da alone_together

 

Happy New Year?

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°37 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da alone_together

 

La tua luce

Scompare a poco a poco, amore, il sole
Ora che sopraggiunge lunga sera.

Con uguale lentezza dello strazio
Farsi lontana vidi la tua luce
Per un non breve nostro separarci.

Giuseppe Ungaretti

 

 
 
 

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Post n°36 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da alone_together

4

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da alone_together

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da alone_together

 
 
 

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Post n°33 pubblicato il 10 Dicembre 2007 da alone_together

 

 

Partire dal corpo. Ogni rinascita, ogni sguardo, parte dal corpo.
Mi riesce bene, naturale, da sempre.
Conosco gli anfratti, le reticenze, il diniego, la menzogna, la rimozione.
Osservare, sentire. Non posso fare altro.
Il corpo è ciò che conosco meglio, il piegarsi per ottenere amore.
Corpo smembrato, ferito, negato, diverso.
Odore del corpo.
Corpo immagine, in mostra, oggetto esibito.
Perfezione del corpo, follia, fallimento, caduta.
Inutilità, mancanza, vuoto, crepa, voragine.
Bulimia, ossessione.
Sono accecata dalla bellezza del corpo, dai suoi lamenti.
Uomo. Solitudine e paura.
Gabbia che isola, terrorizza. Mortifica.

 

"L'uomo è una corda tesa fra l'animale e il Superuomo,
una corda sopra un abisso"

F. Nietzsche

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da alone_together

Mi piace mettere ordine,
pulire, disinfettare.
Ricominciare dall'inizio.
Soffocare nella plastica dolore e ricordo.

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da alone_together

Buongiorno

 
 
 

Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da alone_together

Perdersi è una natura.

Esistono persone che nascono per essere accudite, abbracciate, sorrette.
Amate, comprese. Perdonate. No, il perdono presuppone uno sbaglio.
Le persone amate non sbagliano mai.

Perdermi è stata la mia natura. Deviare il corso, ancora prima della nascita.
Sono stata trattenuta a forza, mi è stata imposta la vita.
Sono nata ribelle, ostile alla luce, attratta dal nero, dai buchi, dalle crepe.

Mia madre racconta il suo calvario.
Una figlia che piangeva giorno e notte, che non mangiava, non dormiva. 

Poi la malattia. Le attese, l'intervento.
L'ospedale, i corridoi, il vuoto e l'odore dell'etere.

Io amo la sofferenza. Ne sono attratta.
Respirare la morte è diventata la mia vita.

Cadere e farmi male è un bisogno.
Farmi legare, strappare il cuore, farmi sputare in faccia
è un mio bisogno. Il mio andare contro la vita, contro la luce.

Perdersi è una natura.
Restare soli è una natura.

Poi capita improvvisa la luce.





 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da alone_together

La vera morte non è
non poter
più comunicare, ma
il non riuscire a farsi
comprendere.

Pier Paolo Paolini

 
 
 

6

Post n°28 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da alone_together

Giugno

 

 

In terrazzo, guardo di sotto.
Te lo ricordi il volo dell'Angelo? E mi portasti piume bianche per le mie ali. 
Guardo e vedo colori, natura, oggetti, figure in movimento. Ascolto.
Ho passato la vita ad ascoltare. Annusare, sentire.
L'odore della pioggia in cortile, improvvisa, d'estate.
Mi sentivo Dio, stesa, braccia e gambe spalancate. Acqua sul viso, sul corpo.
L'Angelo è pazzo. Non vola, e si bagna le ali. Piangevi.
Fa caldo oggi, un caldo che toglie lucidità.
Un filo d'aria si infila sotto la mia camicia di lino bianco,
chiusa da un solo bottone.
Edoardo attraversa il giardino, risponde al mio saluto dall'alto, senza vedermi.
Mi cerca con gli occhi, questo cucciolo di uomo.
Edoardo che varca la soglia e sparisce.
Lascia il posto ai fantasmi.
Il paesaggio scolora adesso,
i suoni, quelli li sento ancora, diventano rumori, amplificati.
Le grida degli uccelli che volano bassi mi graffiano dentro.
I nervi tesi, l'aria che torna a farsi calda, feroce.
Quello che prima era leggero, scorrere esterno di immagini,
si condensa in un grumo di dolore fermo in gola
che mi arriva non so bene da dove.
Ma quando arriva io perdo il controllo. Sono solo questa ossessione.
E non so parlare d'altro, non sento altro dentro.
Ho rubato due matite colorate oggi. Una blu ed una rossa.
Nuove e lucide, per un pò ci ho giocato, mentre osservavo il delirio.
Mentre mi chiedevo il senso di tutto questo.
Al termine del nostro tempo insieme,
io a raccogliere oggetti d'ogni tipo sparsi per la palestra,
tu, disperata, in lacrime, piena di rabbia e voracità,
ho infilato le matite dentro lo zaino, tra i miei libri.
Le riprendo in mano adesso, mi piace l'odore del legno naturale.
Disegno un profilo stilizzato intorno alla foto dei miei occhi.
Mi ri-disegno. Senza più maschere, ormai la pelle è ricresciuta.
Mangiando la frutta ho macchiato il foglio. Pulisco, lo buco.
Come da piccola, a cancellare sino a consumare la carta.
Guardo attraverso questo buco assurdo, mi cerco da qualche parte.
Dall'altra parte, sempre. Io che dentro ai buchi ci cado da una vita.
Ma qualcuno dovrà pur caderci dentro,
è la natura dei buchi quella di essere riempiti.
Quale altro senso avrebbero altrimenti?

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da alone_together

Cristina

 

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da alone_together

    

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da alone_together

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da alone_together

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 26 Novembre 2007 da alone_together

Hai appeso con corde e chiodi il tuo cuore a quell'albero.
E non avevo che rami spogli,
rumore d'ali spezzate.
Mostruose ossa alle quali anelare.
Hai lasciato il tuo cuore al buio dell'assenza.
Lo guardavo sanguinare al diluvio.
Mi rimane la fuga, bestemmie e sangue.

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 25 Novembre 2007 da alone_together

Sono come un albero fragile. Ho bisogno di sostegno.
Per non piegarmi.
Sempre qualcuno che mi raddrizzi.
Sei storta. Zoppichi.
Ho le vesciche ai piedi. Ho sempre camminato tanto.
Tanto da consumarli, i piedi.  
Per arrivare dove?

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 22 Novembre 2007 da alone_together

Al buio le cose cambiano odore.
Quando non vedo, sento.
Un cane che fiuta, cagna a quattro zampe, che implora una carezza.
Cagna che morde.
Sentire è come cadere, sempre più in basso, senza appigli, senza speranza.
Sentire questa croce che mi entra dalla gola.

Ora mi tremano le mani.

Amami.


Sempre altrove, fuori tempo, un attimo prima, un attimo dopo.
Scordata, dimenticata. Tradita.



 
 
 
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Ancora finestre chiuse? Spalancale c'è sempre il sole
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