Racconto viaggio di nozze

Post n°100 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da amuletolibero

Racconto copiato dai fogli scritti durante questobellissimo viaggio, integrati con qualche ricordo durante la copiatura.Descrive soprattutto “cosa abbiamo fatto” ed alcune, poche, delle emozioniprovate nel vedere luoghi meravigliosi, di certo non descrive e le emozioniprovate nello stare insieme



10Ottobre

Ore10 circa a Linate, alle 11 il check-in ed il ritiro bagagli, pranzo inaereoporto con trancio di pizza e olive ascolane. Alle 12:20 l’imbarco, il volotutto bene anche per Maria Grazia che era al primo volo (per me il secondo),spuntino in volo. L’aeroporto di Charles De Gaulle, il taxi con il tassista chesosteneva che Boulevard de Bercy non esiste, fortunatamente ero sicurodell’esistenza sia del viale che dell’hotel. La camera, hotel molto carino comedalle foto su internet, alle 17 la metro dalla Gare de Lyon, la bellissimaNotre Dame ed un selfie che resterà fra le foto principali di questo viaggio,la Sainte Chapelle chiusa, la prima vista alla Torre Eiffel. Ritorno, cena conmenù a 15.50 euro vicino all’hotel, filetto al pepe per me e pollo per MG conuna salsa sconosciuta, una buonissima Crepe Soucre per entrambi.

 

11Ottobre

Sveglialle 7:30, colazione buona, più o meno alle 9 fuori, metro linea 6, TorreEiffel, fa freddo e c’è nebbia, non si vede la punta. Saliamo fino al secondopiano (il biglietto costa 11 euro) dove incontriamo una coppia di neo sposi diNola. Qualche foto, poi scendiamo a piedi. Andiamo a piedi fino al complesso deles Invalides, formato da varie strutture fatte costruire da Luigi XIV per iferiti di battaglia. All’interno della chiesa è custodita la tomba diNapoleone, imponente. Pranziamo al bar del complesso con baguette e panino conmozzarella, pomodori e carote, poi prendiamo la metro linea 8 ma a causa di unproblema tecnico ci fanno scendere dopo qualche fermata. Prendiamo così lalinea 1 per andare la quartiere di Marais, molto bello e caratteristico, poivisitiamo Place de Vogue, zona degli artisti, qui accanto c’è la casa di VictorUgo. In una delle strade che escono dalla piazza (un giardino quadratocircondato da palazzi) vediamo dei bellissimi oggetti da regalare ma rimandiamol’acquisto. A piedi fino a place de la Bastille dove ci concediamo una crepecon marmellata di fragole e poi fino all’ hotel dove arriviamo stanchissimialle 17 tanto che ci addormentiamo ed usciamo alle 19. Ceniamo in un altro deiristorantini della zona, si chiama Hippopotamus, menù entree + plat con tartaredi pomodori e tonno e risotto che naturalmente non è un granché. Un giro sul pontesulla senna accanto all’Haccorhotel Arena.

 

12Ottobre

Ancheoggi sveglia alle 7:30 per uscire attorno alle 9, direzione Louvre. Un po’ dicoda ma non eccessiva, il biglietto costa 15 euro a testa. Il Louvre è enorme,ce ne rendiamo conto subito, 3 sezioni o Ali di questo palazzo a ferro dicavallo chiamate Richelieu, Sully e Denon, ogni sezione sviluppata su 3 o 4piani. Prima ala senza saltare nulla, peccato le sale che contengono dipinti diVermeer chiuse, seconda ala saltando qualche stanza, è anche complicato, nonvediamo la Venere di Milo (uno dei simboli del museo insieme alla Gioconda ealla Nike) che però recupereremo dopo visto che è circa sull’angolo fra Sully eDenon. Pranzo circa all’una dentro al museo fra la seconda e la terza ala, ancheoggi due panini. Nella terza ala c’è la Gioconda ma non solo. Fuori dopo le 14,bellissimi i giardini di Toullieres che partono dal piccolo arco dopo la piazzacircondata dal museo ed al cui centro si trova la piramide e terminano a Placede la Concorde. C’è anche una libreria dedicata alla botanica, peccato cheabbia solo libri in francese. Place de la Concorde e l’obelisco, poi inmetropolitana fino  all’arco di trionfo,percorrendo nei sotterranei il vero e proprio viale dei Campi Elisi. Pensavamodi andare oggi ai Magazzini Lafayette ma dopo la camminata dentro al museosiamo stanchissimi, ci godiamo quindi les Champes Elysee in discesa guardando inegozi di marchi famosissimi, stiamo passeggiando su uno dei viali più famosial mondo, da una parte l’arco, dall’altra l’obelisco. Compriamo delle stampepoi ritroviamo la metropolitana per raggiungere l’hotel.

Usciamoalle 19:30, è la serata nella quale avrebbe dovuto esserci il concerto di LauraPausini annullato per laringite della cantante. Davanti all’ Arena non ci sonopausiniani, solo due addetti che spiegano cosa è successo a chi ancora non losapesse. Ceniamo in una pizzeria italiana della zona che stasera fa vedere suuna tv video di Laura in spagnolo. Buonanotte, domani Sacro Cuore.

 

13Ottobre

Fuorialle 9:10 dopo una bella colazione, linea 6 fino al capolinea poi linea 2.Prima il sacro poi il profano, la fermata ha proprio indicato Sacre Coeur. Unasalita con tanti nei negozi poi tanti gradini da fare. Un giapponese per farcifare una foto e dei ragazzi di colore che ci vogliono dare dei braccialetti eci chiedono se siamo sposati e se abbiamo figli. Saputo che non abbiamo bambinichiedono a Maria Grazia se dormo invece di fare altro e poi ci augurano 5bambini. Bellissimo il Sacro Cuore, fuori e dentro, poi il quartiere diMontMartre, quartiere degli artisti, con tanti pittori sulla strada e tantinegozietti. Ormai come ho letto sulle guide è diventato un quartiere turistico,per ritrovarne la vera anima forse bisognerebbe fermarsi un po’ e girarlo meglio.

Siscende di nuovo verso la metro, due fermate ed ecco il Moulin Rouge. Unapasseggiata, qualche negozio dove compro delle calamite per i parenti, pranzocon Croque Monsieur e Croque Madame, due panini particolari francesi. Dopo ilpranzo pensavamo di fare un giro sul Bateu sulla Senna ma fa troppo freddo,così optiamo per un giro ai magazzini Lafayette e decidiamo anche di andarci apiedi, tanto è in discesa. Bellissimo posto, che bei marchi, e un regalino civuole proprio. Usciti ci dirigiamo verso la strada che esce da sud da Place deVogue, già vista martedì, dove abbiamo deciso di acquistare un regalo per inostri genitori, un vasetto con un dipinto art nuveau di Alfons Muchat (fral’altro lo stesso oggetto l’abbiamo visto a MontMatre ad un prezzo molto piùalto). Il negoziante ci riconosce e ci racconta del suo viaggio di nozze inItalia. Per non far rompere i vasetti, e sarà una bella impresa farli arrivareai destinatari a Brescia, decidiamo di andare nuovamente a piedi in hotel.

Usciamoper cena scegliendo ancora il locale della prima sera, tagliatelle al salmoneper Maria Grazia con dei pezzetti di salmone enormi e pollo per me, dopo unabella insalatona. Oggi abbiamo comprato anche acqua e biscotti per domani ed ilbalsamo per Maria Grazia, mentre nel corso di questi giorni parigini per ilfreddo avevamo acquistato una bella sciarpa colorata per mia moglie ed unacuffia per me, oltre a due ombrelli. Domani sveglia presto, il treno è alle7:19, si lascia Parigi e la Francia.

 

14Ottobre

Lasveglia suona alle 5, alle 6 siamo giù, ci prendiamo una cioccolata calda indue in sala colazione dove ci lasciano entrare da soli anche se non è prontonulla. Prendiamo l’autobus davanti all’hotel e alle 6:20 siamo già in stazione,Gare de Lyon, dove avevamo già fatto un giro martedì. Il nostro treno partedalla sala 2, Halle 2, ci avviciniamo all’ufficio informazioni che è ancorachiuso, ma ci vede un addetto e ci spiega che il numero di binario vieneesposto 20 minuti prima della partenza. Il binario è il 7, il nostro posto è alpiano superiore di questo TGV che fino al sud della Francia attraversa lacampagna, quante mucche. Poi il paesaggio cambia da Marsiglia, vediamo il mare.Un piccolo ritardo, a quanto dicono dovuto a problemi nella segnaletica, ci fatemere di perdere la coincidenza ma alla fine sono solo 20  minuti, alle 13:15 anziché alle 12:55arriviamo a Nizza, ed il treno per Savona è alle 14:06. Individuato il trenocompriamo due panini, Baguette e Croque, gli ultimi di questo viaggio. Anche quiil binario è esposto dopo, binario F. Si inizia a parlare in italiano, mangiamosul treno semivuoto, alle 16:35 siamo a Savona, un taxi ed arriviamo all’hotel, pensando che questo viaggio da questo momento in poi sarà più calmo.

Dovrebbeessere una pausa ma ci addormentiamo. Usciamo sul porto, zona con tantiristoranti, ne scegliamo uno, polipo per Maria Grazia e hamburgher di Fassonaper me, buonissimo ma porzioni non abbondanti come a Bercy. Domani mattina cisi sveglia con calma, Italia, Liguria.

 

15Ottobre

Svegliaalle 8, colazione in un 4 stelle da 4 stelle con cappuccino finalmente (inFrancia non sanno cosa sia) e finale con panna cotta. Andiamo al PalaCrociere,20 metri dall’ hotel, a consegnare il bagaglio grande, ci sono ben 3 navi, perla nostra bisogna prendere la navetta. Torniamo in hotel a fare il check-out erecuperare il bagaglio piccolo che contiene le cose più delicate fra le quali ivasetti per i genitori, imballati con la biancheria. Al PalaCrociere, pizza efocaccia alle 11:30 visto che non sappiamo quando saremo sulla nave, alle 12raggiungiamo l’imbarco. Si sale dopo aver fatto una foto davanti ad un timone,le camere non sono ancora pronte quindi pranzo al self service, ponte 9,accanto ad una coppia pugliese. Pomeriggio a disfare le valigie, questa cabinaè la stanza dove dormiremo insieme per più tempo dopo 2 notti a casa, 4 aParigi ed una a Savona. Aspettiamo la partenza e l’esercitazione obbligatoriasulla sicurezza nella quale bisogna mettere il giubbotto salvagente e raggiungerea piedi il proprio punto di raccolta indicato accanto alle scialuppe. Tornatitroviamo un avviso in camera di presentarci all’ufficio escursioni, ci cambianol’escursione di Barcellona perché per quella scelta non ci sono abbastanzaitaliani per fare un pullman, poco male. Usciamo per cena, ponte 4, tavolo 24,primo turno di cena, quello delle 19, il ristorante si chiama “Otto e mezzo”.Siamo vicini ad una coppia di bergamaschi, anche se lui ha origini pugliesi edha vissuto qualche anno a milano, che festeggia 2 anni di matrimonio ed unacoppia di bresciani che di anni di matrimonio ne ha 29.

 

16Ottobre

Svegliaalle 8, colazione al self service e giro per la nave, pausa in camera, un giroal ponte 9 dove oltre al self service ci sono 2 piscine e molte attività egiochi. Scegliamo per il pranzo il ristorante italiano al ponte 3 (sia a pranzoche a cena si può scegliere fra ristorante e self). Accanto ad una coppia diTorino, oggi specialità sarde, poi veloci in camera, alle 14 al ponte 3 alTeatro Bel Ami che si trova a prua e copre anche i ponti 4 e 5 c’è il ritrovoper la nostra escursione a Barcellona. Autobus numero 13, la guida si chiamaSilvia, ci portano in centro, nella parte vecchia, abbiamo 20 minuti davantialla Cattedrale, poi con la guida un giro fra le vie e si torna al bus. Ora laparte moderna, il bus si ferma per fortuna davanti a Casa Batlò dove facciodelle belle foto, non è prevista purtroppo una sosta. Poi si va alla Sagrada,10 minuti liberi mentre la guida compra i biglietti e poi dentro. Bellissima,spettacolare, la più bella chiesa moderna che si possa mai immaginare, e chegiochi di luce. Dentro è completa, all’esterno si prevede di terminarla nel2026 grazie ai biglietti di ingresso stimati.

Sitorna al bus, alle 18 saliamo sulla nave per prepararci per la cena. Manca lacoppia bresciana, forse è riuscita a farsi cambiare il turno della cena, cisono solo i 2 bergamaschi al secondo anniversario. Cena con piatti di BrunoBarbieri, uno spettacolo. Un giro all’ufficio escursioni per prenotare iltrasferimento per Palermo e poi in camera, siamo cottissimi.

 

17Ottobre

Primogiorno numero 17 da sposati, con sveglia presto, alle 9 bisogna essere al ponte5 per l’escursione di Valencia, dopo aver fatto ovviamente colazione. Bus 34,la guida è di Valencia e si chiama Vanessa. Il bus ci lascia in centro edinizia la visita guidata alla parte storica con in mezzo una degustazione diuna bibita analcolica tipica che si ottiene da un tubero, l’Orchada, sembralatte di mandorle, e si gusta imbevendovi un particolare biscotto. Alle 11:40dopo altri palazzi e chiese siamo al mercato centrale, il più grande mercatoalimentare coperto d’Europa. Qui abbiamo 40 minuti liberi ma noi scegliamo direstare ancora un po’ e tornare da soli con la navetta che parte ogni 20 minutida dove ci ha lasciato l’autobus (ci hanno regalato una cartina). Abbiamo cosìla possibilità di mangiare da soli una paella con pollo e taccole in una viuzzadietro il mercato, con acqua per Maria Grazia e con sangria per me. Tornandoverso la navetta c’è anche spazio per un paio di ricordini. Un vero peccato nonvedere anche la parte moderna di Valencia con il museo della scienza, ma lanave è ormeggiata nella parte più lontana del porto e l’unico modo sarebbestato il taxi, vorrà dire che torneremo ancora a Valencia.

Abordo, dopo il rituale controllo un po’ di tempo per il riposo prima di uscirein giro per la nave. Scegliamo di partecipare ad un quiz su argomento curiositàche avrebbe dovuto iniziare alle 17 ma inizia alle 17:10 con soli 3partecipanti, noi rispondiamo in coppia. Con ben 2 risposte esatte su 6 domandevinciamo una shopping bag marchiata Costa. Altro giretto, i negozietti sonochiusi visto che aprono solo con la nave fuori dai porti, e di nuovo in cameraaspettando la cena. Stasera vestiti più carini, il menù è toscano, si mangiadavvero bene, prosciutto toscano, panzanella, arrotolato di tacchino ed un buonzuccotto. Dopo cena acquisto biglietti per la navetta di Palma per domani vistoche la nave attraccherà lontano dal centro e mezz’ora di spettacolo al teatro.

 

18Ottobre

Svegliaalle 7:30 mentre la nave arriva a Palma de Mallorca, colazione al self ediscesa al ponte 0 per la navetta, oggi giriamo da soli e la scelta si rivelaottima. Palma de Mallorca, capitale dell’isola, è una grande cittadina ma non èuna cittò, è una Lerici o una Sperlonga più grandi. La navetta ferma davantialla Cattedrale di Santa Maria, detta La Seu. C’è anche un ufficio informazionicon cartina gratis. La cattedrale è enorme e bellissima, non entriamo ma laporta principale è aperta e ci consente varie foto. Di fronte il palazzodell’Almudaina, più avanti una loggia simile ad una vista ieri a Valencia, laLlojia. In pochi minuti abbiamo visto 3 bei monumenti, ci dirigiamo sullungomare fino ai mulini a vento visti dal bus. Li vediamo da vicino sullastrada alta prima di riscendere alla passeggiata lungomare. Da qui torniamoindietro verso la cattedrale, si avvicinano le 12, passiamo all’interno dellafortezza, les Baluard, che contiene un museo, poi ci addentriamo nelle viecercando un posto dove mangiare. Menù tapas per me, menù con insalata, lasagnecon spinaci e dessert per mia moglie. Un ricordino per la damigella piccola (aquella grande lo avevo acquistato a Valencia) poi ci dirigiamo verso gli ultimi2 monumenti di oggi scelti sulla cartina, la chiesa di San Francesco e i BagniArabi. Per raggiungerli si passa dietro la maestosa cattedrale che ritroviamodopo la visita ai bagni, in pratica un centro termale arabo, ultima testimonianzadi quel popolo presente a Palma. C’è il sole a picco mentre stamattina piovevatanto che eravamo usciti con un solo ombrello ma avevamo dovuto acquistarne unaltro, il terzo dopo i 2 di Parigi. Un ultimo acquisto, un magnete per noi, eci avviamo alla navetta salutando questa bellissima città.

Unpo’ di riposo prima di uscire in giro per la nave, andiamo al ponte 9 al buffetcon l’idea di bere qualcosa ma ci si lascia sempre trascinare, facciamo merendacon una macedonia ed un bignet a testa. Partecipiamo ad un gioco, realizzazionedi fiori di carta. La cena è marchigiana, sempre buona. Non mi sento benissimoper la sudata di oggi e Maria Grazia ha le scarpe che le fanno male quindi sitorna presto in camera dopo il finale di cena a chiacchierare con la coppiabergamasca. Seguo un po’ la champions league poi spengo.

 

19Ottobre

Giornodi navigazione. La Juventus ha vinto, lo scopro dal notiziario mentre ciprepariamo per la colazione dopo la sveglia alle 8:30. Un giro ai negoziettiacquistando 3 ricordini per i parenti di Maria Grazia, ce ne regalano un quartoper noi, molto belli. Andiamo al teatro al ponte 3 per una comunicazione agliitaliani che sbarcheranno nei prossimi 3 giorni. Oltre alle informazionivengono presentati alcuni addetta della crociera, 3800 ospiti e 1110 membri diequipaggio, 17 ponti in totale anche se i 3 superiori non coprono l’interanave. Numeri enormi, un paese di provincia. In camera a lasciare i souvenirprima di pranzo. Maria Grazia ha un po’ di mal di mare, speriamo che oggi migliori.Pranzo al ponte 3, lagane con ceci, tortino di patate e frutta, strozzapretiper mia moglie. Poi in cabina a riposare, per fortuna Maria Grazia sta meglio.Ci vestiamo sportivi, al ponte 11 accanto alla Spa fanno un consulto gratuitoprendendo l’impronta dei piedi, bello anche se poi voglio vendere un plantareche costa 195 euro. Merendina con 3 mini panini, davvero mini ma si mangiacomunque troppo, e qualche minuto a bordo piscina o meglio al ponte 10 che èsopra la piscina. Qualche foto alla costa della Sardegna visto che passiamo apoche miglia a sud. Sono le 18, si va in camera a prepararsi per la cena digala, metto i pantaloni del matrimonio che per fortuna mi stanno ancora, unacamicia azzurra, il gilet del matrimonio e la cravatta indossata da mio padrein quel giorno speciale. Cena buona anche se si è mangiato meglio altre volte.Durante la cena saluto del comandante e brindisi con spumante.

 

20Ottobre

Palermo,la partenza per l’escursione / trasferimento è alle 9:45, colazione al self,passaggio in camera e alle 9:30 siamo giù. Il tour che abbiamo scelto prevedeche il bus con guida ci porti a piazza Politeama dove ci lascerà 1 ora e mezza,poi ci porti a piazza Marina dove saremo liberi per altrettanto tempo ed infinefaremo un giro per la città. Alla prima sosta chiediamo alla guida del mercatodi Ballarò che però è lontano, ci consiglia di andare al “mercato del capo “che si trova dietro al teatro Massimo. Ottimo consiglio, bellissimo mercatodove acquistiamo due pezzi di pesce fritto da mangiare dopo. Alla secondasosta, più vicina alla zona dei monumenti, chiediamo della Cattedrale e laguida ci dice che ci vogliono 7 minuti a piedi. Ci arriviamo dopo 25 minuticamminando veloce ma ne vale la pena, è bellissima. Davanti alla cattedrale oltreall’usuale selfie che abbiamo fatto davanti a tutti i monumenti principali diquesto viaggio anche una foto mentre mangiamo il pesce acquistato prima. Dalmomento della foto abbiamo circa 40 minuti per tornare a piazza Marinaripercorrendo la stessa strada con più calma. Vediamo quindi piazza delmunicipio ed acquistiamo un magnete, terzo per noi di tutto il viaggio dopoParigi e Palma, e delle infradito per Maria Grazia sperando di usarle inpiscina. Dimenticavo, andando al mercato del capo avevamo acquistato unacartina e le pastiglie per il mal di mare. Torniamo all’autobus con il qualefacciamo un giro per la città ascoltando le spiegazioni, ed alle 14 siamo abordo.

Lasciatigli acquisti in cabina pranziamo al self, reginette alla gricia. Avendo pranzatotardi ed essendo il tempo non bellissimo neppure oggi si fa il bagno, solo ungiro per la vane. Sento mia mamma al telefono passeggiando per il ponte 10guardando questa bella, anzi bedda città. Siamo pronti per la cena e siamopronti per partire, o pattire come dice la piccola Paola Carta, domani Napolisena escursioni o navette, da soli. Cena piacevole, buon cibo ed ottimechiacchiere con la coppia bergamasca, confidenza ancora maggiore del solito,stasera sembrano più sciolti, si scherza molto. Nel menù siciliano arancino eravioli alla menta. Dopo cena mezz’ora al teatro a vedere un “the voice”concentrato in breve. 1 ora e mezza per tutta la gara.

 

21Ottobre

Lasveglia è alle 7 ma siamo già svegli da qualche minuto, colazione al self poifuori in autonomia, il tempo è brutto e si teme pioggia, ma non si può nonsfruttare l’occasione. La città la conosciamo bene, siamo a Napoli, ma un girobisogna farlo, tanto più che la nave è ancorata al molo Santa Lucia, davanti alMaschio Angioino. Passeggiata lungomare, un selfie davanti al Maschio Angioinoappunto, poi fino alla fontana dell’Immacolatella, a Castel dell’Ovo ed ancoraun tratto di lungomare verso via Caracciolo. Torniamo indietro, lentamente,fino al molo Beverello, poi decidiamo di andare a piazza Plebiscito, semprebellissima, altro selfie, e ritorno alla nave incrociando anche unamanifestazione. Pranzo al ristorante italiano fra una coppia imbarcata ieri eduna coppia di olandesi imbarcati a Palma con i quali riesco ad avere unaconversazione decente in inglese. Scopro così che in Olanda c’è molto pesce maquesto signore non ama il pesce, e  chein Olanda mangiano l’insalata senza nessun condimento ma con le uova.

Riposoin camera, poi visto che il sole non c’è niente piscina, partecipiamo ad unquiz sull’arte che ha decisamente più successo dell’altro, 2 risposte esatteper noi, 4 concorrenti totalizzano 3 risposte e fra questi ne vengono estratti2 che guadagnano una shopping bag. Poi al ponte 9 per la merenda, incontriamola coppia che cena sempre con noi ed anche quella di bresciani della primasera, chiacchierata davvero piacevole. In camera ad iniziare le valigia e aprepararsi per la serata, cena e cocktail con il comandante per le coppie chesono in luna di miele o festeggiano l’anniversario. La lavanderia mi ha stiratouna camicia in poche ore, quindi pantaloni del matrimonio e camicia bianca perla cena campana (mozzarella di bufala per antipasto e babà per dolce) e per icocktail durato in realtà molto poco, con immancabile foto ricordo daacquistare poi volendo al negozio del ponte 4 alla modica cifra di 14,99 euro.A nanna, domani sveglia alle 6:30 per lasciare la cabina entro le 8 anche se losbarco è dalle 9:45.

 

22Ottobre

Colazioneabbondante, valigie grandi già lasciate fuori ieri sera, piccole da portaresempre con noi. Al punto di riunione previsto per il gruppo nel quale siamostati inseriti, colore arancione lettera K, ponte 5 (deck five come dice lavoce dell’ascensore), gran bar Topkapi. Qualche foto al modellino della nave.La coppia bresciana ci vede e ci dice che loro hanno lo sbarco alle 9:30 el’auto parcheggiata al porto, ci offrono il passaggio fino a casa,gentilissimi. Li ritroviamo al Pala Crociere, viaggio piacevolissimo in autofino dai genitori di Maria Grazia, con loro che hanno 29 anni di matrimonioalle spalle e 2 figli grandi.

Pernoi sono 2 settimane, 14 giorni dei quali 12 passati in un viaggio bellissimoche non dimenticheremo mai. Parigi, Savona, Barcellona, Valencia, Palma diMaiorca, Palermo, Napoli, e la bellissima nave. Francia, Italia, Spagna, Italia(anche se il cellulare ha agganciato anche la Corsica durante l’ultima notte),sentir parlare e provare a parlare italiano, francese, inglese e spagnolo,viaggiare in auto, metropolitana, treno e nave. Un sogno che finisce, tantavoglia come sempre accade di chiuderlo, mettendo a posto foto, souvenir ericordi, per fissarlo nella memoria e nei cassetti giusti. Nello stesso momentoun altro viaggio che inizia, che inizia proprio oggi con i regali del matrimonio,con le lavatrici da fare piene di vestiti che hanno fatto questo viaggio, e conla cena da preparare. Un nuovo viaggio, il viaggio della vita insieme.

 
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cose che mi fanno stare bene

Post n°99 pubblicato il 09 Gennaio 2016 da amuletolibero

Cose che in modi diversi e con intensità diverse mi fanno stare bene, che mi risollevano dopo una giornata no, mi ridanno energia quando questa manca o mi fanno sparire lo stress.
-Cena
-Doccia
-Cucinare anche solo un sugo (questa però non va bene quando sono stanco)
-Un messaggio carino della mia fidanzata
-Passare anche solo un'ora con la mia fidanzata
-Ascoltare un cd qualsiasi di Laura Pausini
-Per i casi di emergenza ascoltare il cd "La mia risposta" di Laura Pausini

 
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2015-2016

Post n°98 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da amuletolibero

Pensavo che avrei scritto di più ed invece sto scrivendo di meno, in altre faccende affaccendato. La vita succede, arriva, capitano cose belle e le priorità cambiano improvvisamente. Per fortuna, perché spesso se accettiamo i cambiamenti significa che sono cambiamenti in meglio. Almeno parlando di cose sulle quali possiamo avere un minimo di influenza e possiamo accettarle o meno, le cose grosse a volte ci travolgono.

Io all'inizio del 2015 ho conosciuto una persona stupenda, che ha decisamente caratterizzato questo mio anno ed ha cambiato le mie prorità. Sarà protagonista anche del 2016 ed anche degli anni che seguiranno, visto che il 6 Novembre ho chiesto a questa persona di sposarmi, ed il nostro matrimonio sarà l' Otto Ottobre 2016.

Potrei anche fermarmi qui, ho già scritto abbastanza, ma per la cronaca ho anche fatto qualcosa in questo anno. Ho cambiato sede di lavoro ad inizio Ottobre, sono andato all'Expo, sono andato con la mia futura moglie a Verona, a Mantova e più volte sul lago di Garda. Sono andato a trovare i miei parenti in Campania durante l'estate. Ho visto in concerto 3 dei 4 artisti che avevo elencato alla fine del 2014, non ho partecipato all'annuale raduno del fans club di Laura ma va bene così. La mia squadra del cuore mi ha fatto vivere ancora delle belle emozioni.

Il 2016 sarà ovviamente caratterizzato dal mio matrimonio, prima da organizzare e poi da vivere. Ma ci sarà spazio anche per la musica, per lo sport, spero per i miglioramenti nel lavoro, oltre che per tanti tanti momenti da vivere con la mia futura moglie e con i miei cari.

Buon 2016 a tutti

 
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Versione social del post precedente

Post n°97 pubblicato il 22 Agosto 2015 da amuletolibero

Versione "a cosa stai pensando" scritta su famoso social network del post precedente.

Mi tengo le cose importanti di questa vacanza "più di sentimenti che di momenti", mi tengo i sorrisi dei bambini, gli abbracci degli adulti ed i volti vuoti degli anziani. Mi tengo i pranzi e le bontà della campania. Mi tengo la sua mano presa da un lettino all'altro sotto l'ombrellone. E mi tengo altri momenti speciali come i chilometri in autostrada al ritorno, con mio padre che dorme accanto e mia madre dietro, canticchiando sui brani della mia amata Laura che non sentivo da qualche giorno.

 
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VACANZA PIU' DI SENTIMENTI CHE DI MOMENTI

Post n°96 pubblicato il 22 Agosto 2015 da amuletolibero

Conto sulle dita di una mano le giornate al mare (2), le gite, i bagni.

Non conto però i sorrisi dei bambini ed i minuti a giocare con loro, non conto gli abbracci dei parenti che non vedevo da tempo, i volti degli anziani.
Non conto neppure i pranzi e le bontà di questa terra meravigliosa.
Non conto le visite ai parenti fatte per dovere e quelle fatte per amore, anche perché a volte erano presenti entrambi i motivi.
Non conto le radici, e non do loro un valore, che avrebbero solo vicino all'infinito.
E non conto e non dimenticherò neppure le volte in cui ho guardato i suoi occhi, ho stretto la sua mano, magari sotto un ombrellone blu da un lettino all'altro. Qui fra queste tre provincie di Napoli, Avellino e Caserta, per poi continuare nella nostra Brescia.

 
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