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Ehi giovanotto... il natale si sta avvicinando... ti auguro...
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*post, non posto (errata corrige :))
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Alla lunga il bene vince sempre

Post n°16 pubblicato il 13 Luglio 2011 da azzeta2011

«A me piacevano i soldi, le Ferrari, i locali e le donne. Per quello ho cominciato a fare il bandito, per fare la bella vita. C’avevo i miliardi e me li sono mangiati tutti».

Ma lei, oggi, chi è?
«Uno che fece del male e che tenta di riscattarsi lavorando per il bene degli altri. Oggi pulisco il naso ai disabili e ne sono orgoglioso. Il male di ieri e il bene di oggi, questo è quello che ho voluto raccontare in ”Col sangue agli occhi”, un libro su di me e sulla banda scritto insieme alla giornalista Federica Sciarelli».

Cosa la spinse a diventare collaboratore di giustizia?
«La mia figlia più grande io l’ho vista solo attraverso i vetri del parlatorio del carcere.
Quando stava per nascere la seconda, un carabiniere mi chiese ”ma pure questa la vuoi vedere così?”. No, mi sono detto, pure lei no. Ho scelto la famiglia. E ho fatto bene».

Bravo Antonio, nonostante la notte si svegli per il riecheggiarsi nella mente delle pistolettate .

 
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riprendo un post pubblicato sul blog lovevoices perchè ne vale la pena

Post n°13 pubblicato il 04 Luglio 2011 da azzeta2007

Molto spesso, girovagando nei blog, osservo campagne contro la pedofilia e contro il pedofilo, aggettivato come la bestia da annientare.Ma forse non tutti sanno il reale significato di pedofilia:Ovvero "preferenza" o disturbo o deviazione sessuale. E’ necessario considerarla, come del resto tutte le altre, con lo stesso spirito obiettivo e atteggiamento scientifico con cui si studiano le malattie dello stomaco o di altro tipo. Generalmente le più gravi malattie fisiche sono accettate e si comincia a considerare obiettivamente e con naturalezza le malattie mentali. Speriamo quindi si giunga ad accettare con la stessa serena comprensione anche le deviazioni e i complessi della vita sessuale. Se questo si fosse verificato da tempo, quante malattie, quante sofferenze e quanti crimini sarebbero stati evitati. La sessualità normale, armoniosa e pura, è molto rara perché dipende dall’equilibrio di tutta la persona conseguentemente siamo tutti un poco deviati. Lo svilupparsi di tali anomalie non può che favorire il clima di vergogna che circonda il problema sessuale, in altre parole con chi volete si confidi un pedofilo quando ha la certezza di essere respinto con disprezzo? Una volta compreso nei suoi giusti termini, il problema sessuale diventa semplice perché la persona è purificata interiormente dai suoi problemi. La sessualità deve essere altruismo e rispetto, elementi assenti in un malato psicologico; essa richiede un equilibrio permanente dello stato interiore e può nascere solamente a seguito di una completa liberazione dei complessi, delle rimozioni e delle paure. Nella paura interiore non c’è mai vera sessualità, può esserci una ricerca di sicurezza, di protezione o di aggressività, ma mai amore. Il nevrotico rimane sempre al di qua del rispetto poiché orbita totalmente su se stesso. Sarebbe opportuno eliminare le cause del non rispetto onde permettere ad una persona di ritrovare in sé amore e comprensione, verso se stessa, verso le cose e gli altri. La sessualità consiste nel donare prima ancora che nel ricevere. Per questo è necessario che ogni individuo sia completo e che la sessualità non sia una manovra per compensare le proprie debolezze e paure. Amare è uno stato dello spirito che supera i limiti stretti dell’Io, di cui tanto ci preoccupiamo. L’amore è un atto creativo, un atto religioso che lega l’essere umano all’essenza delle cose. L’amore non è mai un possesso, ma un dono di se in un abbraccio vitale.

 
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W la scola

Post n°11 pubblicato il 16 Giugno 2011 da azzeta2007

Si assiste da troppo tempo ormai alla discesa, al declino strutturale e logistico che sta subendo la scuola pubblica. I tagli economici determinano un'enorma sofferenza per gli addetti ai lavori i quali molte volte sono costretti ad autotassarsi per l'approvvigionamento di beni di prima necessità.

Chi può ovviamente opta per la scuola privata, pagando denari affinchè l'istruzione del proprio figlio sia di primissimo livello, il top, base fonfamentale per un più semplice inserimento nel mondo del lavoro.

Pubblico e privato, serie a e serie b, istruzioni diverse per ceti diversi.

In una partita a poker vince chi ha più fiche, nella vita chi ha più soldi. Sin dai primi anni di vita si percepiscono le discriminazioni e le differenze tra il ricco ed il povero, crescendo, ahimè, non ci si fa più caso. E quindi il più abbiente ha la via spianata, via che sfocerà nell'età adulta ad un percorso di alto livello con attività decisionali politiche ed economiche. Il tutto a discapito della così tanto nominata meritocrazia.

Chi è ricco comanda, sfoggiando con antipatica prosopopea titoli, attestati e riconoscimenti. Ingegneri, notai, avvocati ed architetti, onorevoli insomma dottori, alte personalità, egregi dirigenti abituati sin dalla tenera età al pensiero che la dignità di una persona sia lo specchio del suo portafoglio.

Coraggio agli insegnanti della scuola pubblica, soprattutto in quei luoghi dove la criminalità organizzata la fa da padrone. Coraggio ai sempre più numerosi ed agguerriti precari, senza diritti, abbandonati all'idea di un futuro sempre più grigio. Coraggio ordunque, poichè la vostra è una missione, perchè un alunno "pubblico vincente" equivale a centomila alunni "privati".

Auspico un prossimo referendum: no alla scuola pubblica e privata, ma scuola e basta!!!

 
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la caduta di un dio minore

Post n°10 pubblicato il 11 Giugno 2011 da azzeta2007

L’Economist., il più famoso settimanale di economia, in un suo articolo intitola Silvio Berlusconi come l’uomo che, letteralmente, ha fottuto gli italiani.

In tre punti viene rappresentata la sua non idoneità a vestire i panni del premier:

- l’uomo più ricco d’Italia, padrone delle editorie e delle comunicazioni, inevitabilmente avrebbe dovuto scontrarsi con l’ormai famoso conflitto d’interessi e quindi  governare non per il bene comune, ma solo per il suo a salvaguardia del suo “impero”;

- le innumerevoli cause giudiziarie a cui è stato ed è sottoposto, gli scandali sessuali e quindi uomo poco integerrimo, che lascia adito a dubbi molto fondati:

- la sua personalità monarca, dittatoriale, lui al dì sopra di tutto, persino affianco a Dio. Il contraddittorio non gli si addice, la sua voce è il verbo. Chi non è con lui è contro di lui. Psicolabile, patologicamente deviato, maschera la sua insicurezza sotto strati di sorrisi, plastiche facciali e barzellette. Circondato da buffoni di corte in giacca e cravatta cerca di auto convincersi ad essere il più bello il più bravo il più amato ed il più votato. Forse lo sa che ha le ore contate.

  

La liberazione è vicina, i partigiani dalle loro tombe cantano inni di gioia e speranza, rallegriamoci ordunque, l’orco sta per essere sconfitto ed il suo cuore trafitto con una spada alata ed i suoi occhi chiusi per l’eternità.

Bravo all’Economist per il suo articolo, io l’avrei scritto 10 anni fa, paro paro e quindi bravo pure a  me.

 
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siamo uomini o caporali?

Post n°9 pubblicato il 07 Giugno 2011 da azzeta2007

Se ogni soldato cominciasse a pensare tutte le fila sarebbero sciolte.

Risposi così ad un generale che mi rimproverò di discutere qualsiasi direttiva mi venisse impartita. "Il vero soldato non pensa, agisce"!!! mi rimbrottava, ma non riusciva ad essere autoritario, anzi rasentava il ridicolo e ne era consapevole.

Soldato non significa robot e poi non siamo ancora in stato di conflitto armato in cui vige il codice penale militare di guerra. Opinare su degli ordini, reclamare spiegazioni ed ulteriori chiarimenti mi sembra legittimo.

Lo stesso generale oggi pensione, alcuni giorni fa capitò in visita al suo vecchio reparto. Salutò tutti ma solo a me abbracciò in segno di caloroso affetto.

E queste pe me so soddisfazioni...

 
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