Creato da bizzarre4 il 02/03/2007

8 marzo

yellow day

 

 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 17 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 

Messaggio N°8
17-03-2007 - 22:55
 
Tags: uomini
UNA SOCIETA' SENZA PADRI

immagineimmagineMi è piaciuto, e quindi lo segnalo, questo libro  in cui  MARCO CAVINA traccia la storia della "figura paterna"   dal pater familias con diritto di vita e di morte fino ad OGGI........   IL PADRE SPODESTATO.

RIFLESSIONE E COMMENTO PERSONALI AL DI LA' DEI CONTENUTI DEL LIBRO SEGNALATO

 Da un lato si presenta oggi una immagine del padre che confina sia con quella della madre sia con quella idealizzata dai figli, con i quali instaura una relazione stretta e dai quali ricerca ammirazione ; questo nuovo padre è quindi poco autorevole ,debole. all’altro lato viene alla luce una immagine della madre forte, che rivendica autonomia e rivalutazione specie in ambito familiare - domestico, con una correlazione stretta che si crea fra questa nuova madre ed il gruppo dei coetanei dei figli (la famiglia sociale), in cui questi ricercano un soggetto che evochi l’immagine materna. Allora il dilemma presente nella società attuale ( che vuole i bambini super-adulti e gli adulti super-bambini, in un rapporto che finisce per confondere ruoli e compiti di entrambi) E' CHE OGGI SIA GLI UOMINI SIA LE DONNE FANNO DA "MADRE" mentre  IL PADRE NON VUOLE PIU' FARLO NESSUNO! 

da: arza1 
Commenti....


 
 
 

da Il paese delle donne

Post n°36 pubblicato il 15 Marzo 2007 da agentealcairo
 

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Il macchinista ferma il treno per interrompere una violenza: rischia la sospensione

mercoledì 14 marzo 2007

Pubblichiamo il testo che l’autrice, Lia Di Peri, ha inviato alla consigliera regionale della Puglia, Elena Gentile, per metterla al corrente di una vicenda, che testimonia, quanta strada ci sia ancora da fare, per scardinare (se mai sarà possibile) una mentalità patriarcale di sopraffazione e ingiustizia nei confronti delle donne

Apprendo, con immenso piacere, dal sito nazionale della pari opportunità, la notizia dell’approvazione da parte del consiglio regionale della Puglia, del DDL riguardante “Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia”.

Concordo con Lei che “è una legge vera perché disegna un profilo alto di governo per le politiche di genere e di conciliazione”. Credo, possa essere un passo in più, in direzione di quella lotta contro le ingiustizie nei confronti del genere femminile. Ingiustizie, che affondano le radici ancora oggi, sul terreno di un ordine patriarcale e pertanto gerarchico.

Mi permetto di raccontarle una storia vera, successa qualche sera fa (per la precisone, sabato 10 marzo 2007) in uno scompartimento del treno della ferrovia appulo-lucane, nella tratta "Altamura-Gravina" intorno alle 22, circa.
A quell’orario, le carrozze del treno, erano pressoché deserte,e, gli unici viaggiatori, erano una coppia (lei e lui) giovane. Oltre, ovviamente, al personale formato dal capotreno e dal macchinista.
Ad un certo punto, il macchinista (del quale per il momento ometto il nome), udendo delle voci concitate provenienti dallo scompartimento dove la coppia si era sistemata, chiede (sic!) al capotreno, di verificare cosa stesse succedendo.
Il capotreno però, si rifiuta, adduccendo una futile motivazione sul tipo la “litigiosità dei giovani d’oggi”.

Dopo un po’, le voci, sono diventate delle vere urla (da parte della ragazza) e, all’ennesima richiesta, del macchinista al capotreno di andare a controllare, riceve l’ennessimo rifiuto.
A quel punto, il macchinista, udendo i lamenti della ragazza, ha ritenuto che qualcosa di grave stava succedendo, e costretto dall’inazione, del capotreno, che continuava a sollecitare il macchinista di “non farci caso,perché i giovani hanno un modo tutto loro di litigare”, intuendo che, qualcosa di più grave stava succedendo, decide di fermare il treno.

Uscendo dalla cabina, ai suoi occhi, appare una scena raccapriciante: la ragazza stava subendo percosse da parte del “findanzato” il quale, nonostante, il naso e il viso ridotto ad una maschera sanguinante, continuava a batterla. Grazie all’intervento di quel macchinista, l’incubo della ragazza, finiva e, alla stazione di Gravina, l’uomo, veniva preso in consegna dai carabinieri (chiamati sempre dal macchinista) mentre, la ragazza, veniva curata sul posto dagli operatori del 118.

Le racconto questa vicenda, non per metterla al corrente, dell’ennesima violenza perpetrata nei confronti di una donna, più semplicemente, per informarla che il macchinista, dopo l’intervento atto a salvare la ragazza, non soltanto ha subìto la relazione del capotreno, sulla violazione del regolamento (per aver fermato il treno) ma subisce adesso, l’isolamento posto in essere dalla maggior parte dei colleghi, che gli contestano, il fatto che, “si è permesso di scrivere una relazione denunciando il comportamento omissivo del capotreno”.

C’è in corso, un’indagine interna del CdA delle ferrovie appulo-lucane, che è indirizzata (secondo, quello che si è potuto intuire) a produrre una decisione di tipo salomonico: punizione per entrambi con relativi giorni di sospensione.

Se questo sarà vero o no, si saprà tra breve. Quello che mi preme sottolineare è l’ingiusto isolamento, per ragioni di carattere gerarchico e (sotto) culturali, alle quali da quel giorno, va incontro il dipendente che ha avuto “il torto”, di seguire ciò che la sua coscienza (civile) gli suggeriva e di far smettere una violenza contro una donna.

Coscienza e impegno, assenti viceversa, in colui che, per dovere, aveva (ed ha) la responsabilità di non fare mancare.
Come donne, da anni, denunciamo le ingiustizie, i soprusi (fisici e psicologici) le violenze, commessi nei confronti del genere femminile da parte di un ordine patriarcale e gerarchico. Un ordine che è rimasto (e rimane, per molti versi) sordo alle istanze e richieste delle donne di un riconoscimento dell’identità di genere ancorato com’è a quel primato genealogico maschile.
E quando, viceversa, (come quella sera) un “miracolo” è avvenuto (un uomo ha deciso di spezzare quell’ordine) “il branco”, di quella comunità maschile (le ferrovie apulo lucane, non hanno nessuna lavoratrice donna) insorge. Difendendo quel “simbolico” confermato, dall’applicazione rigida di un regolamento che si fa interprete di un ordine (costituito) gerarchico, misogino e cieco ad una vicenda umana. “Troppo umana”. E femminile.

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 15 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 
Tag: 8 marzo

Tags: società
QUESTO BIMBETTO DOVE LO METTO?

Tags: bambini 14-03-2007 - 18:55

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IN MANICOMIO!!

Post e commenti....

(chiedo scusa a Julia 974per la contemporaneità, Mauro)
 
da: psicologiaforense
 

Blog del Giorno

 

 
 
Messaggio N°240
14-03-2007 - 20:32
 
Siamo con Voi

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...

Donne iraniane, noi vi sosteniamo, noi vi sproniamo, noi siamo con voi con il cuore e con la mente affinchè la vostra lotta per la parità dei diritti sia vinta. Siamo con voi affinchè venga riconosciuta in tutto il paese la vostra forza e la vostra importanza nella società.
......Anche da noi fino a qualche anno fa l'adulterio femminile veniva considerato reato. Le donne erano uccise affinchè l'uomo lavasse l'onta del tradimento e nessun tribunale si sarebbe mai sognato di incarcerare un uomo per questo, anzi ne era legittimato

continua su:  Nataieri73

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  ps. da julia974: perchè non si parli dei diritti delle donne nel Mondo solo l' 8 Marzo !!!

Blog del Giorno

 

 
 da: julia974

 
 
 

Progetti

Post n°34 pubblicato il 14 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve

Questo blog, nato solo per un giorno ha voglia di crescere, di continuare ...
di aprire le porte a tutti coloro che si vogliono confrontare..
avendo un occhio di riguardo al tema donna...
la creatrice del Blog, Bizzarre contatta anche in pvt non risponde : si stanno presentando problemi di natura organizzativa, la gestione di eventuale posta, e di messaggi nel blog.
Non conoscendo quindi le future intenzioni di Bizzarre e non potendo nemmeno gestire materialmente il blog ( box, visibilità, blog amici etc.) alcune di noi hanno pensato di creare un  nuovo blog, che ripartirebbe esattamente da qui, verrebbero riportati tutti i post, ma una miglior organizzazione...
che ne pensate ?
avete qualche suggerimento ?
per esempio... il nome ?
qualcuno che si occupi della creazione del blog ?!
io potrei dare un buon contributo alla grafica...
chi si offre per.....
*
*
.....
io personalmente conto di coinvolgere un sacco di persone...
stabiliamo prima le linee guida...

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A questo blog...

Post n°33 pubblicato il 11 Marzo 2007 da agentealcairo
 
Tag: Auguri

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conosco una donna

che continua a comprare puzzle

puzzle

cinesi

cubi

cavi

pezzi che alla fine si incastrano

in qualche ordine.

ci lavora

matematicamente

risolve tutti i suoi

puzzle

vive giù in riva al mare

mette lo zucchero fuori per le formiche

e crede

da qualche tempo

in un mondo migliore.

ha i capelli bianchi

li pettina di rado

ha i denti storti

e indossa ampi copritutto

senza forme

su un corpo che molte

donne vorrebbero avere.

per anni mi ha irritato

con ciò che consideravo

le sue eccentricità -

come i gusci d'uovo a mollo

(per nutrire le piante

col calcio)

ma infine quando penso alla sua vita

e la paragono ad altre vite

più eccitanti, più belle

e originali

mi accorgo che lei ha ferito meno

gente di tutti quelli che conosco

(e per ferire intendo semplicemente ferire).

ha passato periodi tremendi,

periodi in cui avrei forse potuto

aiutarla di più

perché è la madre del mio unico

figlio

e siamo stati un tempo grandi amanti,

ma ne è uscita,

come ho detto

ha ferito meno gente di

tutti quelli che conosco,

e se guardi le cose così,

be',

ha creato un mondo migliore.

ha vinto.

Frances, è tua questa

poesia.

 

Una per un vecchio dente storto - C. Bukowski

  

 
 
 

Potrebbe esssere motivo di approffondimento

Post n°32 pubblicato il 10 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 

Messaggio N°2
08-03-2007 - 21:35
amoro perso

come si puo fare a riconquistare la mia ex moglie di cui sono follemente innamorato,che però non riesce a fidarsi di me.

 
Inviato da: alestefano03Trackback: 0 - Commenti: 7permalink - segnala ad un amico
 
 
Messaggio N°1
07-03-2007 - 09:10
sono disperato per amore

sono stato costretto a separarmi quasi un anno fa ma ancora innamorato di mia moglie che nel frattempo è tornata a vivere a casa lei non si fida più di me perchè non sono stato un uomo presente come posso fare a riconquistarla?

 
Inviato da: alestefano03Trackback: 0 - Commenti: 1permalink - segnala ad un amico
 

 
 
 

Perchè non continuare questa avventura ?!

Post n°31 pubblicato il 10 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve

Mi rivolgo a Bizzarre4 ( fondatrice di questo blog) ma anche a tutte/i Voi che avete lasciato la Vostra traccia qui...
perchè non continuare a scrivere in questo blog?
A farne un punto di incontro, di confronto.. per raccontarci, testimoniare..
Che ne pensate ?!

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Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 09 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve

...Perchè anche oggi,
siamo DONNE !

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08-03-2007 - 14:23

Post n°29 pubblicato il 08 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 
Tag: 8 marzo

 

 

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AUGURI  sorelle...che questo giorno di tan tan ...

CONTRIBUISCA,,,ad UNA 

 LIBERA SCELTA

DIRITTO  DI OGNI ESSERE" UMANO "

.
 

 

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 08 Marzo 2007 da stelladanzanteforeve
Foto di bizzarre4

ANCORA AUGURI A TUTTE..
E' STATO BELLO CONDIVIDERE I NOSTRI PENSIERI E LE PASSIONI DEL CUORE..

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 08 Marzo 2007 da Amaredavvero

più delle albe, più del sole, una donna ...

Più dei tramonti, più del volo di un uccello,
la cosa meravigliosa in assoluto
è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi
dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre,
anche quando non ci crede, anche se non vuole.

Non parlo solo dei dolori immensi,
di quelle ferite da mina anti-uomo
che ti fa la morte o la malattia.

Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l'esistenza
in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame,
peggio che a scuola.

Te, implacabile arbitro di te stessa,
che da come il tuo capo ti guarderà
deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.

Così ogni giorno,
e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te,
che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga
l'aria, che non flirti con nessuno perché
hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu,
poi soffri come un cane.

Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi
giustificare, che ti vuole cambiare,
o che devi cambiare tu
per tenertelo stretto.

Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.

Eppure te la racconti, te lo dici anche quando
parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".

E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natale e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima
ed è passato tanto tempo,
e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti
dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.

Comunque sia andata, ora sei qui
e so che c'è stato un momento che hai guardato giù
e avevi i piedi nel cemento.

Dovunque fossi, ci stavi stretta:
nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.

Hai pianto mentre camminavi in una strada
affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.

E quella notte che hai preso la macchina
e hai guidato per ore, perché l'aria buia
ti asciugasse le guance?

E poi hai scavato, hai parlato,
quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga
sei metri che dia un senso al tuo dolore.

"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre
lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?

E' da quel grande fegato
che ti ci vuole per guardarti così, scomposta
in mille coriandoli, che ricomincerai.

Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.

Ti servirà una strategia, dovrai inventarti
una nuova forma per la tua nuova te.

Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo,
di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.

Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi,
o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.

E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.

Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende
o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare
al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori
o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere:
"Attenti: il cantiere è aperto,
stiamo lavorando anche per voi.

Ma soprattutto per noi stesse".

Più delle albe, più del sole,
una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

È la primavera a novembre.

Quando meno te l'aspetti.
                    (
Jack Folla)

 

 
 
 

..è la festa delle donne?

Post n°26 pubblicato il 08 Marzo 2007 da bloc_notes
 
Tag: 8 marzo

immagineE' la festa delle donne?Bene.

Di tutte?Benissimo.

Chi lotta per una guerra,una malattia,un compagno,un'ingiustizia,una violenza..bene..un pensiero per tutte,anche oggi siamo tutti buoni!

Oggi è la festa anche di quelle che sono state costrette a chiudere un blog perchè si sentivano strette,intrappolate in questi spazi che sembrano sconfinati e che ti etichettano fino a soffocarti.

Quelle che devono nascondersi dietro ad un nick per rivelare le proprie emozioni e non lo fanno per gioco.

Quelle che poi,quando hai scoperto chi sono,devono cambiare casa perchè non possono aprire finestre a nuovi giorni.

Quelle che oramai vanno a letto truccate perchè,al risveglio,devono essere pronte a sorridere con il rossetto incorporato e il mascara resistente agli urti degli insulti.

Quelle che il culo scoperto non è un optional ma l'abito con cui accompagnare il figlio a scuola.

Quelle che scopano anche i pavimenti.

Quelle che sono DONNE per scelta e devono fingere di essere scelte perchè sono donne.

Quelle che sono sparite da queste pagine per ritornare ad inventare nuove identità.

Quelle che si riconoscono in queste "quelle" e non si scambiano mimose.

A quelle...

Auguri! 

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 08 Marzo 2007 da 53lucexte

UN RAGGIO DI SOLE

Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.

Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.

Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!

sboccia una mimosa...

per te , per me, per noi

donne...

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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 08 Marzo 2007 da firdhaus

Storia della Festa della Donna

Mimosa Festa DonnaEmozioniamo di giallo e di rosa

Per alcuni è diventata una seconda occasione sentimentale, un mese dopo San Valentino, per altri un simpatico pretesto per prendere in giro il gentil sesso, con la fatidica riflessione che oggi festeggiano le donne, perché intanto tutti gli altri giorni appartengono all’uomo.

I negozianti sono contenti con la commerciabilità racchiusa nei simboli dell’8 marzo: fiorai in primis fanno affari d’oro vendendo mimose, i pasticceri espongono la torta mimosa, i ristoranti preparano menù a tema.

Così quel giorno la prassi vuole che i maschietti offrano alle donne mazzetti di mimosa, perché è la Festa della Donna.

Se la festa serve per rendere omaggio alla donna e alla femminilità (ma alcune dicono –- che una donna veramente affrancata e senza sensi di inferiorità non avrebbe bisogno di certe conferme celebrative), è giusto ricordare le origini di questa ricorrenza.

E se le istanze del confronto uomo donna iniziano dai tempi in cui lui andava a caccia di brontosauri e lei ramazzava la caverna, la festa della donna esiste da meno di un secolo.

E’ giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, è festività internazionale nei paesi del mondo occidentale, e curiosamente l’origine della festività, seppur recente, è controverso.

C’è chi parla del 1910, con la proposta della femminista Rosa Luxemburg, nel corso della II Conferenza dell’Internazionale socialista di Copenhagen, di dedicare un giorno alle donne.

Ma l’ipotesi non trova molto credito.
Sembra più probabile che la data indiziata sia il 23 febbraio 1917 (per il calendario giuliano di Giulio Cesare, l’8 marzo per quello “nostro” gregoriano da papa Gregorio XIII), quando a San Pietroburgo un grande corteo di madri, mogli e figlie delle migliaia di soldati impegnati nella prima guerra mondiale, manifestarono in corteo per chiedere il ritorno a casa dei loro uomini.

Siccome al mondo occidentale non piaceva l’idea di legare a un fatto russo una giornata simbolo della rivendicazione della dignità femminile, si pensò bene di eludere il richiamo alla Rivoluzione russa, spostando i natali della Festa della Donna negli Stati Uniti, legandola a un fatto verosimile, ma forse non reale del movimento operaio d’oltreoceano.

Si diffuse così la versione che nel 1908 a New York, alcuni giorni prima dell’8 marzo, le operaie dell’industria tessile Cotton iniziarono a scioperare per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diversi giorni finché l’8 marzo appunto Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie d’uscita dello stabilimento, al quale poi venne appiccato il fuoco.
Le 129 operaie prigioniere all’interno furono arse vive.

Un’altra ipotesi parla di un incendio avvenuto nel 1911, sempre a New York, nella Triangle Shirtwaist Company. L’incendio fu accidentale, ma le scarse condizioni di sicurezza del luogo di lavoro contribuirono comunque al disastro.
Le vittime furono oltre 140, non tutte donne.

Al di là della scelta più o meno riuscita dell’evento celebrativo, la Festa della Donna deve essere momento di gioia per tutto ciò che le donne danno al mondo.
Ma anche di riflessione sugli sfruttamenti, discriminazioni e violenze che le donne hanno subito, e ancora subiscono, specialmente nei paesi orientali, ma anche in quelli dell’illuminato occidente.

Cerchiamo di non essere troppo moralisti l’8 marzo, ma evitiamo anche di ridurlo a una festa trasgressiva in un locale; ricordiamo che solo un secolo fa le suffragette si battevano per ottenere il diritto di voto alle donne!

Donando una mimosa riflettiamo che il mondo sarebbe grigio e triste senza la vitalità e creatività femminili.

A proposito della mimosa, la scelta di elevarla a simbolo dell’8 marzo fu di una disarmante semplicità, a dispetto di strane interpretazioni che vogliono crescesse sul luogo del presunto incendio di New York.

Furono le femministe italiane dell’UDI (Unione Donne Italiane), che nel 1946, preparando la prima Festa della Donna del dopoguerra, decisero di colorare l’evento con un tocco floreale.
Si scelsero i mazzettini di mimosa perché fioriscono a marzo ed erano a buon mercato.

Oggi, come la rucola, la mimosa costa cara: è la legge del mercato.
Ma omaggiare una donna non ha prezzo!

 
 
 

Il mondo degli uomini

Post n°23 pubblicato il 08 Marzo 2007 da rimescolareilvolga
 
Tag: 8 marzo

8 marzo: una data che ricorre ogni anno per

ricordare che esistono i diritti delle donne.

E gli altri giorni dell'anno???

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Questo è il mondo degli uomini geniali
ma sarebbe un nulla e niente
senza la saggezza di una una donna vicino
Gli uomini hanno creato le macchine
hanno costruito i treni per viaggiare
per trasportare carichi pesanti
hanno inventato la luce artificiale
per cancellare totalmente il buio
Questo è il mondo degli uomini violenti
e farebbe tanto male e soffrire
senza la dolcezza di una donna vicino.
Gli uomini hanno fabbricato armi,
pallottole e carri armati
per uccidere e per difendersi
per soddisfare la rivalità, l'orgoglio
la cieca ambizione e la crudeltà
Questo è il mondo degli uomini padre
ma sarebbe privo di senso
senza la speranza di una donna vicino.
L'uomo pensa e provvede
ai suoi piccoli uomini, al divertimento
alla loro felicità, alla loro esistenza
ma è causa della loro tristezza
quando manda avanti il tutto
tenendolo stretto e saldo nelle mani
Questo è il mondo degli uomini pirata
ma sarebbe privo di conquista
senza l'appoggio di una donna che crede
Gli uomini sembranono tutti uguali
quando rubano l'innocenza,
quando calpestano la dignità

L'uomo fa tremare quando s'incupisce
quando violenta, quando non capisce. 
Questo è il mondo degli uomini fantasma
ma sarebbe terra senza cielo
senza il coraggio di una donna che prega
Gli uomini lusingano e lasciano alle spalle
dispiacere, fango e lacrime
quando incantano, quando tradiscono.
Questo è il mondo degli uomini fasulli
ma sarebbe niente e poca cosa
senza la tenacia, il freno e la carità
di una donna stanca di aspettare.
Gli uomini non cambiano e restano bambini
senza la forza dell'amore di una donna vicino


Dedicata a tutte le donne - write by l'Anticonformista.

 
 da: brubus1
 

 
 
 

Tirate fuori le palle!

Post n°22 pubblicato il 08 Marzo 2007 da yyossaryan

Milioni di persone vivono sulla propria pelle la violazione sistematica dei più elementari diritti, a partire da quello alla vita, alla sicurezza, all'alimentazione, all'istruzione.

Di questi, la maggior parte è donna.

Del miliardo di persone più povere del pianeta, tre quarti sono donne.

Le donne sono, fra gli analfabeti, le più analfabete.

Le più esposte alle malattie.

Le più annichilite da violenze d'ogni genere.

E voi perdete ancora tempo con le poesie, i fiorellini e le immagini glitterate sbirillucicose?

Volete il mio consiglio? Tirate fuori le palle!

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E cancellate qualche pupazzino, per far posto ad un messaggio più serio!

Cordialità.

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 08 Marzo 2007 da Little_Witch86

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A tre anni Lei si guarda e vede una Regina.
A otto anni Lei si guarda e vede Cenerentola.
A quindici anni Lei si guarda e vede una Brutta sorella ("mamma non posso andare a scuola con questo aspetto qui").
A vent'anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra,troppo bassa/troppo alta, con i capelli troppo lisci/troppo arricciati", ma decide che uscira di casa lo stesso.
A trent'anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra, troppo bassa/troppo alta, con i capelli troppo lisci/troppo arricciati", ma decide che non ha tempo di risistemarsi e che uscirà di casa lo stesso.
A quarant' anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra, troppo bassa/troppo alta, con i capelli troppo lisci/troppo arricciati", ma dice: "almeno sono pulita", ed esce di casa lo stesso.
A cinquant'anni Lei si guarda e si vede "esistere" e se ne va dovunque abbia voglia di andare.
A sessant'anni Lei si guarda e ricorda tutte le persone che non possono più nemmeno guardarsi allo specchio. Esce di casa e conquista il mondo.
A settant'anni Lei si guarda e vede saggezza, capacita di ridere e saper vivere, esce e si gode la vita.
A ottant'anni. non perde tempo a guardarsi. Si mette in testa un cappello color porpora, esce per divertirsi con il mondo.

 
 
 

Donne Di Liberta'

Post n°20 pubblicato il 08 Marzo 2007 da julia974
 

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...

La Giornata Internazionale della Donna ha un valore incommensurabile, perchè essa rappresenta idealmente la battaglia morale, civile, sociale che le donne di tutto il mondo, hanno compiuto e devono continuare a compiere, attraverso l'inimitabile mondo dell' etica femminile.
Al di là dell'aspetto commerciale e futile che questa giornata ha pian piano assunto, a causa di donne oggetto, che si prestano volentieri al consumismo maschilista, imposto da chi pensa di governare ed orientare le scelte della società, la nostra attenzione va rivolta tutta alle donne che nel corso del tempo e nella storia dell'umanità, fino ad arrivare ai giorni nostri, si sono battute e continuano a battersi per il riconoscimento di tutta una serie di diritti.
Voglio qui ricordare una donna su tutte, un'eroina contemporanea, simbolo di libertà e di forza, ma una forza pacifista, democratica, senza nessuna traccia di quella violenza alla quale, invece, troppo spesso, sono sottoposte le donne di tutto il mondo.
Il suo nome è Leyla Zana, una deputata curda, prigioniera per tanto tempo in un carcere turco. Condannata a 15 anni di carcere per aver espresso la sua opinione, vincitrice nel 1995 del premio Sakharov per la libertà di pensiero, il riconoscimento che viene consegnato ogni anno, a partire dal 1988 per premiare personalità ed organizzazioni che abbiano dedicato la loro vita in difesa dei diritti umani e delle libertà individuali.
Zana è stata accusata di separatismo, per aver affermato il diritto alla sua indentità. Divenuta il simbolo per milioni di donne di tutto il mondo, è cittadina onoraria della città di Roma.
" Le donne non hanno il diritto di parlare, di fare discorsi politici, di svolgere professioni tipicamente maschili, le donne tolgono il lavoro ai padri di famiglia, le donne non sanno guidare,  devono curare la casa, fare i mestieri domestici, devono saper cucire, essere buone mogli per i loro mariti  " .
Alcuni di questi luoghi comuni sono ancora presenti nella nostra società, che si definisce moderna e diversa da tante altre culture, dove la donna è ancora considerata un essere non pensante.
Anche sul volto di tante donne italiane c'è un velo che copre le fattezze femminili ed è il velo del maschilismo, ancora molto presente anche nel nostro paese, soprattutto in alcune parti del Sud Italia.
Il nostro Augurio oggi va alle Donne che hanno fatto e che continuano a fare della propria vita una battaglia perenne per l'affermazione di diritti e di libertà negate.
Il nostro Augurio va, in particolare. :
alle donne poliziotto, che rischiano la loro vita quotidianamente;
alle donne insegnanti, che rappresentano una speranza per le nuove generazioni,
alle donne operaie, che arrivano a sera con la schiena che brucia,
alle donne sbagliate, che vendono il corpo al peggior offerente,
alle donne magistrato, che credono ancora nella Giustizia,
alle donne madri e spose, che vivono senza riconoscimenti della collettività.
Il nostro augurio va, in generale,  a tutte le donne.
A te che leggi.
Ed, infine,  a me che scrivo.  
  
 ...
 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 08 Marzo 2007 da bizzarre4
 

Comprerò mimose,
come ogni anno
per offrirle
a mia madre, donna di ieri,
che ho visto sempre affaticarsi ma mai udito lamentarsi
a me stessa, donna di oggi,
divisa tra casa e lavoro, sempre in colpa per non esser perfetta
a mia figlia, donna di domani
perchè sia luce guida nel mondo futuro

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 08 Marzo 2007 da bizzarre4
 

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Quanta strada per arrivare ad affermare una parità di diritti tra uomo e donna.
Ci siamo arrivati qui, nel mondo occidentale, dopo tante battaglie e speriamo che presto si possa dire : in tutta questa pazza terra siamo uguali, non ci sono oppressi, non ci sono persone inferiori, tutti uguali, con pari dignità.
Parità di diritto, tuttavia, non significa assumere gli stessi atteggiamenti dei maschi, festeggiare riversandosi nei locali con le amiche in cerca di maschi da spogliare.. Non ci appartiene questo modo di fare, è forzato e strumentalizzato da chi guadagna in queste serate. La parità è anche affermazione della Dis-parità che esiste tra uomo e donna.
Essere donna è consapevolezza della propria femminilità, della gentilezza, della dolcezza.
Festa si, ma insieme, insieme a chi ci accompagna ogni giorno, marito, compagno, figlio, amico, che sia..da sole non ha senso.
Un giorno di unione, un giorno insieme.

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