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DIDATTICA E NT

WEBLOG DI NUOVE TECNOLOGIE PER L'APPRENDIMENTO E L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA (di Carmine De Fusco)

 

 

Accessibilità di siti web e alcuni tasti di scelta rapida

Post n°12 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da cadefu0
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     Si tratta di una questione “vecchia” ma sempre attuale. Un sito web per essere accessibile, cioè navigabile anche da utenti diversamente abili che utilizzano tecnologie assistive, deve superare i 22 punti di controllo della Verifica Tecnica indicata nel Decreto Ministeriale attuativo della Legge 4/2004 (la cosiddetta legge Stanca). (In questo blog, cliccare sulle immagini per ingrandirle) 

     Non è un obiettivo semplice da raggiungere, infatti dopo 10 anni non tutte le amministrazioni lo hanno fatto. I test di controllo devono essere effettuati con i diversi browser attualmente utilizzati: Internet Explorer, Firefox Mozilla, Netscape, ecc. e con diversi sistemi operativi. Per facilitare la navigazione tra le varie pagine, si possono anche introdurre link visibili solo con gli screen reader. Possono essere implementati tasti di “accesso rapido”, gli Access-Key, che consentono di passare direttamente ad una determinata pagina del sito. I siti più attenti alle necessità “speciali” degli utenti spesso propongono anche una mappa interattiva del sito stesso.

     Anche un adeguato contrasto dei colori tra le varie sezioni aiuta nella navigazione, senza usare colori troppo vivaci né testi lampeggianti o parti in movimento.

     In rete ci sono diversi siti provvisti di programmi che analizzano un sito proposto e ne verificano l’accessibilità rispetto ad alcuni parametri internazionali. Ma quest’argomento sarà trattato in un altro post.

     I caratteri e le pagine web possono facilmente essere ingranditi dal proprio browser (è quello che propongo anche per il mio blog), facendo in modo che l’impostazione rimanga predefinita. Ad esempio se la visualizzazione “normale” (di solito è 100%) non basta, in Internet Explorer si seleziona il menu “Visualizza”, poi “Zoom” e infine “Zoom avanti”. Si può ottenere lo stesso risultato con la combinazione di due tasti di scelta rapida: “CTRL” + “+”. Il primo simbolo + indica che il primo tasto deve essere premuto contemporaneamente al secondo che è il segno di addizione “+”. Con la stessa combinazione si può continuare ad aumentare lo zoom. La combinazione opposta: “CTRL” + “-“ permette una riduzione.  

    Bisogna considerare che l’ingrandimento riduce il campo visivo per cui l’interessato deve spostare la barra orizzontale di navigazione per leggere l’intera riga di testo, ma l’operazione si compie abbastanza facilmente. Naturalmente è molto importante, quando è possibile oltre alle impostazioni dei PC degli utenti, fornire le parti testuali con caratteri ben visibili e con un certo contrasto rispetto allo sfondo.

Riassumendo, per una migliore visualizzazione i comandi più semplici con i tasti:

Ctrl + segno più ..... Per eseguire lo zoom avanti in una pagina web

Ctrl + segno meno ..... Per eseguire lo zoom indietro

Ctrl + 0 ..... Per eseguire lo zoom al 100%

Si consideri che a seconda del sistema operativo, i comandi da menu descritti sopra possono variare leggermente:

Internet Explorer: menu “visualizza”, “Grandezza carattere”, “ingrandimento”.

Mozilla: menu “Visualizza”, “Zoom”, “Aumenta zoom”.

Netscape: “Wiew”, “TextZoom”  e scegliere la dimensione.

MC: “cmd”+”alt++” per aumentare il livello di ingrandimento.

     Un altro problema segnalato è quello del ridimensionamento del testo delle icone sul desktop. Senza andare nelle impostazioni, per regolare la grandezza delle icone, con Windows 7 basta tenere premuto il tasto CTRL e muovere la rotella del mouse su o giu. In Windows XP, si clicca col tasto destro del mouse in una zona vuota del desktop, si apre “proprietà schermo”, poi la scheda “Aspetto” e dalla riga “Dimensione carattere” si seleziona “Grande” oppure “Molto grande”. Si applica e si clicca su OK. Se non si è soddisfatti si fanno ulteriori modifiche.

     Ricordo anche che F5 è il tasto funzione più usato in rete: serve per aggiornare la pagina di Internet Explorer, Firefox o Google Chrome. In alternativa spesso sulla barra dell’indirizzo c’è anche il pulsante “Aggiorna”.

 

 
 
 

Esami di Stato 2012

Post n°11 pubblicato il 07 Luglio 2012 da cadefu0
 
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Si stanno concludendo le prove orali degli esami di stato (maturità) del secondo ciclo. Riporto gli articoli 17 e 17-BIS (novità rispetto allo scorso anno) che riguardano nello specifico rispettivamente gli esami degli studenti in situazione di handicap o di DSA. Ricordo che nell’art. 21, tra le modalità di pubblicazione dei risultati, viene salvaguardata la tutela della privacy di entrambe le tipologie di studenti!

Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2011/2012

Ordinanza Ministeriale 41 dell'11 maggio 2012

 

Art. 17

ESAMI DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

1. Ai sensi dell'art. 6 del Regolamento, la commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati e che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell'esame. Per la predisposizione delle prove d'esame, la commissione d'esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l'alunno durante l'anno scolastico.

2. I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in linguaggio braille, ove vi siano candidati non vedenti. Per i candidati che non conoscono il linguaggio braille la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo ministeriale su supporto informatico, mediante scanner fornito dalla scuola, autorizzando anche la utilizzazione di altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria.

     Per i candidati ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in formato ingrandito, su richiesta dell’istituto scolastico interessato, che in ogni caso comunica alla Struttura tecnica operativa del Ministero la percentuale di ingrandimento.

3. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte e grafiche e del colloquio, previsti dal comma 3 dell'articolo 16 della legge n. 104 del 3/2/1992, non possono di norma comportare un maggior numero di giorni rispetto a quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la commissione, tenuto conto della gravità dell'handicap, della relazione del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l'anno scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove scritte equipollenti in un numero maggiore di giorni.

4. I candidati che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. I testi delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

5. Agli alunni, ammessi dal Consiglio di classe a svolgere nell’ultimo anno un percorso di studio conforme ai programmi ministeriali e a sostenere l’esame di Stato, a seguito di valutazione positiva in sede di scrutinio finale, è attribuito per il terzultimo e penultimo anno un credito scolastico sulla base della votazione riferita al P.E.I. differenziato. Relativamente allo scrutinio finale dell’ultimo anno di corso si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 2

 

 Art.17 BIS

Esame dei candidati in situazione di DSA

   1. La Commissione d’esame –  sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R. 22/6/2009, n.122 e dal relativo DM n.5669 12 luglio 2011 di attuazione della Legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – nonché dalle Linee  Guida allegate al citato DM n. 5669/2011, - considerati eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare,  le modalità didattiche  e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al DPR n.323/1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell’art.5 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione  e di tutti gli elementi forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta  ai sensi dell’art.5 del D.M. 12 luglio 2011. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova  registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportu­nità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti giovevoli nello svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.

2. I candidati  con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’art.6, comma 6, del DM n.5669 del 12 luglio 2011,  hanno seguito un percorso didattico differenziato, con esonero dall’insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998. Per detti candidati, il riferimento all’effettuazione delle prove differenziate va indicato solo nella attestazione e non nei tabelloni affissi all’albo dell’istituto.

   3. Per quanto riguarda i candidati con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), che, ai sensi dell’art.6, comma 5, del DM n.5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua/e straniera/e, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, dovrà sottoporre i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. La Commissione, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nell’art. 15, comma 8. Il punteggio, in quindicesimi, viene attribuito dall'intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della procedura di cui all'art. 15, comma 7.

  Qualora la lingua o le lingue straniere siano coinvolte nella terza prova scritta, gli accertamenti relativi alla lingua o alle lingue straniere sono effettuati dalla commissione per mezzo di prova orale sostitutiva nel giorno destinato allo svolgimento della terza prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno successivo, purché compatibile con la pubblicazione del punteggio complessivo delle prove scritte e delle prove orali sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nell’art. 15, comma 8. I risultati della prova orale relativa alla lingua o alle lingue straniere coinvolte nella terza prova scritta sono utilizzati per la definizione del punteggio da attribuire alla terza prova scritta.

 
 
 

SCEGLIERE LE OPPORTUNE IMPOSTAZIONI DEL MOUSE

Post n°10 pubblicato il 14 Aprile 2012 da cadefu0
 
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     Windows 98, ME, 2000, XP, Vista e 7 consentono di impostare alcune caratteristiche del mouse. Di seguito è descritto il procedimento per effettuare modifiche in Windows, fino a XP (nelle ultime versioni è molto simile), i sistemi operativi più diffusi sui PC nelle scuole.

 

Per accedere:

Start, Impostazioni, Pannello di controllo, Mouse.

Si apre la finestra “Proprietà Mouse” contenente 3 schede (Win 98): Pulsanti, Puntatori, Moto.

Oppure 6 schede (Win XP): Pulsanti, Puntatori, Opzioni puntatore, Rotellina, Hardware, Impostazioni del dispositivo. Proviamo le principali.

 

1) “Pulsanti” presenta due box: il primo è Configurazione pulsanti, per Mano destra o per Mano Sinistra (ovviamente per i mancini o per studenti con disabilità motorie alla mano destra). Sono anche indicate le azioni che compie ciascun pulsante.

Il secondo box permette di impostare le velocità del doppio clic (sarà Min. per utenti non particolarmente rapidi nella motricità fine).

[Esercitarsi nell’area di prova con le velocità Minima, media e Max.]

 

2) “Puntatori”: il box Combinazione consente di scegliere tra varie tipologie di puntatori. Provare a selezionare: Windows invertito (grande), Windows invertito (molto grande). Questi tipi di puntatori sono molto indicati per studenti con minorazioni visive non gravi perché hanno colori invertiti rispetto allo sfondo: bianco/nero, nero/bianco, ecc.. Provare anche Windows standard (grande) e (molto grande). Nel box in basso è mostrata l’anteprima delle varie combinazioni.

Il pulsante “Sfoglia” permette di selezionare altre tipologie di puntatori: eventualmente scaricati da Internet e salvati in qualche cartella. Se non sono sufficienti i puntatori “molto grandi” già presenti nel Sistema Operativo, si possono scaricare gratuitamente da Internet. Esempi di siti che li offrono:

 

http://www.provvstudi.vi.it/erica/cursori/cursori.htm

http://www.francofrascolla.it/Tiflo.htm

 

     I puntatori vengono salvati in una cartella e, una volta selezionati attraverso il pulsante “Sfoglia”, è opportuno salvare la nuova combinazione con il pulsante “Salva con nome…”.

Per applicare la combinazione selezionata: clic su “Applica” e clic di conferma su “OK”.

[Ricordarsi di ripristinare quella iniziale se non si lavora su un computer proprio o della propria scuola!]

 

3) “Moto” permette di regolare la velocità del puntatore: Min. per chi ha difficoltà visive o problemi di coordinazione oculo-manuale. E’ possibile anche selezionare “Traccia Mouse”, un effetto fastidioso per molti ma utile per alcune situazioni di handicap o di disagio scolastico. Se si seleziona di mostrare la traccia, se ne può anche scegliere l’entità tra un valore minimo ed uno massimo.

 
 
 

Giornata dell’autismo

Post n°9 pubblicato il 02 Aprile 2012 da cadefu0
 
Tag: autismo
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Oggi 2 aprile è la V giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo (World Autism Awareness Day). La ricorrenza è stata istituita dall’ONU con la Risoluzione 62/139 del 18 dicembre 2007. Qual è lo scopo? Quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia che ha un incidenza di una persona ogni 110 nati. In Europa ci sono circa 5 milioni le persone con autismo, in Italia le persone colpite da questa sindrome sono circa 400.000, molti  dei quali sono bambini. Si tratta di una sindrome caratterizzata da disturbi neurobiologici che determinano difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale e nell’interazione sociale e comportamenti limitati e abitudinari. Non ha una cura specifica ma una diagnosi precoce, accompagnata da opportuni trattamenti può migliorare la vita delle persone interessate e dei loro familiari.

Notizie e raccomandazioni si trovano nella guida: Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti”.

Per vedere lo spot a sostegno dell’evento: http://www.bambinieautismo.org/eventi-e-news/111-giornata-mondiale-dellautismo-2012

Per avere le idee più chiare su cos’è l’autismo: http://www.bambinieautismo.org/cose-lautismo .

 
 
 

Scegliere l’opportuna definizione dello schermo (Win 98/ME/XP)

Post n°8 pubblicato il 21 Marzo 2012 da cadefu0
 
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In XP si accede selezionando: Start, (Impostazioni, in Win 98, ME) Pannello di controllo, Schermo.

Si apre una finestra contenente 5 (6 in Win 98, ME) schede: Impostazioni, Sfondo, Screen Saver, Aspetto, Effetti. Qualche scheda può avere nome diverso a seconda del sistema operativo.

1.6 Scheda “Impostazioni”. Indica il tipo di monitor, il n. di colori impostati (16, 24, 32 bit, …)

Il box “Area dello schermo” consente di impostare la definizione in pixel (i singoli puntini dello schermo). Le definizioni possibili sono:

640 x 480       pixel

800 x 600         

1024 x 768       

1280 x 1024     

Il primo numero indica i pixel della riga, il secondo quelli della colonna.

A mano a mano che aumenta il n. di pixel, diminuiscono le dimensioni del carattere e delle icone sullo schermo. Quindi aumenta la definizione ma aumenta anche la difficoltà a distinguere i vari oggetti del desktop.

 

Il pulsante “Avanzate …” permette di aprire altre 5 schede sulle “Proprietà”.

a)      “Generale”. Nel box “Schermo” possiamo regolare la dimensione dei caratteri: Piccoli,

 Grandi, Altri… (consente di personalizzare la dimensione dei caratteri che appaiono).

Nel box “Compatibilità” viene segnalato se dopo le impostazioni, bisogna riavviare il PC.

Se si vuole l’icona delle impostazioni sulla barra delle applicazioni, bisogna spuntare il ð.

Dopo ogni modifica, si clicca sul pulsante “Applica” e su “OK”. Se viene richiesto , si riavvia il PC.

b)      “Scheda”: contiene informazioni sulla scheda video (tipo, produttore, …): non modificare.

c)      “Schermo”: contiene informazioni sul tipo di monitor: non modificare.

d)      “Prestazioni”: indica che è impostata per la max accelerazione: non modificare.

e)      “Gestione colori”: non modificare.

 

2.6 Scheda “Sfondo”. Permette di applicare uno sfondo predefinito in Windows o di personalizzarlo con immagini varie. (Poiché siamo ospiti del LS “P. Levi”, non modifichiamo le impostazioni dei loro computer o ripristiniamo le impostazioni iniziali!)

Se qualche studente ha difficoltà visive (di qualunque grado) o è dislessico o disgrafico, è opportuno mettere uno sfondo uniforme che faccia risaltare le icone di cartelle e programmi con i rispettivi nomi (oppure selezionare “nessuno”).

 

3.6 Scheda “Screen Saver”. Consente di applicare un salvaschermo che si attiva dopo un determinato n. di minuti di inattività del PC. Nel box “Impostazioni di risparmio energetico” con il pulsante “Impostazioni…” si possono impostare: l’attivazione del risparmio energetico, lo spegnimento del monitor, la disattivazione dei dischi rigidi.

 

4.6 Scheda “Aspetto”. Permette di scegliere la combinazione della finestra/testo, delle icone. Sia delle finestre che, di volta in volta, si aprono sia del desktop.

Provare le combinazioni: W. Standard, W. Grande, W. Molto grande. Si può scegliere a quale parte dello schermo applicare le modifiche: intero desktop o alcune sue parti.

Possibilità: dimensione delle icone, font del carattere delle icone, dimensione del carattere. Eventualmente grassetto, corsivo. Provare la dimensione 14, dopo aver preso nota dei valori preimpostati: in genere 10 oppure 8.

Poi, tornare su “Schermo” e sulla scheda “Aspetto” per ripristinare i valori iniziali.

 

5.6 Scheda “Effetti”. Presenta due box: il 1° consente di cambiare le icone associate agli elementi del desktop; il 2° riguarda gli “Effetti visivi”: icone grandi, colori, …

 

6.6 Scheda “Web” in Win 98 e ME. Consente di impostare (eventualmente) nuovi oggetti di Active desktop, collegandosi anche al sito della Microsoft.

 

 
 
 

Raccomandazioni sui DSA: Risposte a quesiti

Post n°7 pubblicato il 09 Marzo 2012 da cadefu0
 
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Da: Raccomandazioni cliniche sui DSA. Risposte a quesiti. Documento d’intesa elaborato dal Panel di aggiornamento e revisione della Consenzus Conference DSA

 

Quando è consigliata l'adozione di strumenti compensativi?

A. Dopo una precisa valutazione clinica, dove si esplicita il profilo funzionale

dell’utente, tenendo conto del progetto di intervento complessivo e con verifiche periodiche dei risultati, quando:

a) vi è una limitazione importante dell’autonomia rispetto alle esigenze

personali e le richieste ambientali, in particolare quelle scolastiche, ad es.

nelle verifiche che richiedono molta lettura e scrittura e nello studio e

produzione di testi in caso di dislessia, disortografia o disgrafia; quando vi

è una compromissione importante nelle abilità numeriche e/o di calcolo,

che ne limitano l’utilizzo in compiti logico/matematici più complessi;

b) non sono sufficienti semplici adattamenti didattici, ad es. fornire più tempo

per le verifiche scritte;

c) c’è la possibilità di un training di formazione personalizzata all’uso in

autonomia possibilmente esteso anche ai familiari;

d) Quando c’è accordo con l’utente e i familiari per l’uso a domicilio e gli

insegnanti e l’utente per l’uso in classe;

e) Quando questo utilizzo non viene percepito come stigma dall’utente;

B. L’introduzione degli strumenti compensativi può essere effettuata anche

precocemente secondo un ottica di integrazione con gli altri interventi.

Nota. E’ utile distinguere strumenti compensativi specifici (che vicariano o

ausiliano in modo diretto e specifico una delle abilità, lettura – ortografia – grafia – numero – calcolo; ad es. sintesi vocale, calcolatrice, correttore ortografico, lettore esterno, penne con impu-gnatura speciale, …) e strumenti compensativi non specifici o funzionali (ad es. della me-moria procedurale o di altre abilità quali ad es. tavola pitagorica, promemoria verbi, sequenza giorni, sequenze mesi, ecc. - quaderni speciali, testi con carattere più leggibile)

 

Quando è consigliato suggerire l’adozione di misure dispensative?

A. Quando le misure compensative non sono sufficienti per permettere una sufficiente autonomia e dei risultati scolastici compatibili con le potenzialità di apprendimento e l’impegno nello studio rispetto alle richieste ambientali (ad es. sostituzione delle verifiche scritte con verifiche orali, la valutazione del contenuto e non della correttezza ortografica nelle produzioni scritte, la scelta del carattere grafico più leggibile in caso di disgrafia, ecc.). Si raccomanda di suggerirle in collaborazione con gli insegnanti.

 

Quali sono le caratteristiche di ergonomia visiva (ergo-oftalmologia) da adottare nell’atto di lettura?

Indicazioni generali per la leggibilità dei testi le raccomandazioni sono:

1. Carattere 16p ( può essere letto in maniera fluente anche da soggetti con deficit visivo significativo)

2. Preferire caratteri senza grazie (sans serif), evitare corsivo e sottolineatura.

Font: Trebuchet; Verdana; Courier; Tahoma; Century Gothic; Arial; Comics

sans; font dedicati.

 

Per agevolare la lettura si consigliano:

1. Carta opaca

2. Carta color bianco avorio prive di immagini di sfondo

3. Aumento spaziatura caratteri (espansa)

4. Interlinea 1,5

5. Evitare il corsivo e le sottolineature

6. Non spezzare la parola per andare a capo

7. Allineamento a sinistra

8. Adoperare tabelle e numerare gli elenchi

9. Massimo 60-70 caratteri per rigo

10. Aumentare i margini della pagina

11. Consentire verticalizzazione del testo (eventualmente leggio)

12. Buona illuminazione

13. Evitare fonti luminose fastidiose all’interno del campo visivo

14. Adeguata correzione rifrattiva (se necessaria)

15. Evitare testi fotocopiati

16. Consentire di seguire il testo col dito.

 

Per l’attività scolastica:

1. Leggio con postura corretta

2. Ingrandimento dei testi se con caratteri eccessivamente piccoli

3. Carta opaca

4. Carta color bianco avorio prive di immagini di sfondo

5. Buona illuminazione

6. Evitare fonti luminose fastidiose all’interno del campo visivo

7. Adeguata correzione rifrattiva (se necessaria).

In caso di uso del PC, valgono le comuni regole di ergonomia visiva: il bordo

superiore del monitor deve essere allineato all’altezza degli occhi. Per la qualità

dell’immagine frequenza di refresh superiore a 70 Hertz. Luminosità e contrasto devono essere sempre regolati alla luminosità presente nella stanza; quanto maggiore sarà la differenza di luminosità fra monitor e ciò che si vede attorno, tanto maggiore sarà la fatica visiva.

 

(Componenti del gruppo di lavoro:

Patrizio Tressoldi (coordinatore), Alessandra Luci, Antonio Salandi, Daniela

D’Alessandro, Isabella Lonciari, Laura Breda, Lety Ruggeri, Luca Grandi,

Luigi Marotta, Manuela Pieretti, Mario Marchiori, Roberto Iozzino)

 

 

 
 
 

Breve elenco di combinazioni di tasti

Post n°6 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da cadefu0
 
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     Talvolta in alcune persone, problemi di motricità fine rendono difficoltoso se non impossibile l’uso del mouse. Se è possibile l’uso della tastiera, si può ricorrere ad una combinazione di tasti che consente di sostituire il mouse.

Ecco un breve elenco di combinazioni di tasti:

 

-         ALT + F4 Permette di chiudere qualsiasi programma e/o cartelle oppure, qualora non ne abbiate uno in esecuzione, di uscire da Windows;

-         CTRL + C Copia

-         CTRL + V Incolla

-         CTRL + Z Annulla azione precedente

-         CTRL + ALT + CANC Fornisce la possibilità di terminare una delle applicazioni in esecuzione e, se premuto due volte, di riavviare la macchina in caso di bloccaggio irreversibile

-         ALT + TAB Fornisce un elenco (per icone) di tutte le applicazioni  e/o cartelle attive, permettendovi di passare da una all’altra senza neanche staccare le mani dalla tastiera

-         ALT + SPAZIO Permette di ingrandire, ridurre a icona o chiudere un’applicazione e/o cartella senza l’uso del mouse

-         F1 Avvia la Guida in linea

-         F2 Rinomina

-         F3 Apre la finestra Trova…

-         F5 È il comando Refresh, ossia l’aggiornamento dello stato della finestra in uso

-         ALT + INVIO Visualizza le proprietà dell’oggetto selezionato

-         CTRL + SHIFT Seleziona un intervallo di cartelle e file selezionando semplicemente il primo e l’ultimo e quelli compresi tra i quali saranno selezionati automaticamente (se si vuole escluderne uno o più dall’elenco basta cliccarci sopra tenendo premuto contemporaneamente il tasto CTRL)

-         CTRL + Clic del mouse (se l’alunno è in grado di utilizzarlo): Seleziona file e cartelle uno ad uno

 

SOLO PER MICROSOFT OFFICE WORD:

 

-         SHIFT + F3 È un comando che viene usato principalmente per Word, nella videoscrittura, e si usa per cambiare il maiuscolo in minuscolo e viceversa di una frase dopo averla selezionata. Oppure per evitare di usare il comando “Simbolo” del menu “Inserisci”, si fa lo stesso per scrivere È invece di E’.

-         CTRL + Rotellina del mouse Zoom

-         ALT + F Apre il menu File, ALT + M Modifica, + V Visualizza e così via ( vale per tutte le altre applicazioni)

-         CTRL + (+) Consente la scrittura all’apice di una parola

-         SHIFT + Frecce direzionali Seleziona le parole, frasi e periodi a cui si intende dare una formattazione particolare

-         F1 Avvia la guida in linea (vale anche per le altre applicazioni Office)

-         F5 Avvia il comando Trova e sostituisci.

 

Buona prova!!!­­­­­­­­                                                                                 C. De Fusco

 
 
 

NT e Disturbi Specifici di Apprendimento

Post n°5 pubblicato il 18 Febbraio 2012 da cadefu0
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A cosa ci riferiamo quando parliamo di DSA?

Ci riferiamo prevalentemente alla dislessia che è associata, per la maggior parte delle volte, alla disortografia, molto spesso alla discalculia ed eventualmente alla disgrafia. (Clicca sulla mappa per ingrandirla)

Questo significa che il ragazzo/a ha un disturbo settoriale nella lettura-scrittura ma è privo di qualsiasi altro tipo di disturbo quindi, spesso è intelligente, non ha disturbi di tipo sensoriale/neurologico e soprattutto presenta queste difficoltà nonostante abbia avuto delle normali opportunità scolastiche, come quelle dei suoi compagni.

Quanto incidono questi disturbi sulla popolazione scolastica?

Le stime statistiche ( non ci sono dati completi e precisi) attualmente (2008) dicono che questa condizione interessa 1 ragazzo/a ogni 30 perciò per gli insegnanti è molto facile incontrare un alunno che presenta questo tipo di disturbo. Anche se c’è da dire che, spesso non hanno, per vari motivi, la certificazione di handicap.

La disortografia è esattamente la stessa cosa rivolta all’ortografia, quindi si tratta di un disturbo settoriale della scrittura in un alunno che non ha altri tipi di problemi, cioè può accedere a qualsiasi tipo di informazione perché il suo stato generale glielo permetta. Ribadisco che generalmente sono ragazzi intelligenti, talvolta anche oltre la norma. Gli errori tipici che si trovano sia nella scrittura che nella lettura sono dovuti a una somiglianza fonetica o a una somiglianza morfologica, perciò confondono i suoni che si articolano in modo molto simile: d-t, v-f, b-p; o hanno form simile: m-n, …

Gli stessi errori caratteristici, tipici, soprattutto nella scrittura sono omissioni o aggiunte. Poi ogni ragazzo è una persona a sé stante, e presenta aspetti tipici della disortografia.

L’ultimo aspetto che può essere associato ai DSA è quello della discalculia evolutiva, una difficoltà non legata al problem solving, perché ci riferiamo generalmente a ragazzi con capacità di collegamento tra i concetti e in grado di individuare procedimenti risolutivi, ma a tutte quelle abilità automatiche del calcolo: fondamentalmente tabelline e algoritmi aritmetici.

In definitiva abbiamo una lettura stentata, che determina un accesso difficoltoso alle informazioni; difficoltà ortografiche nella scrittura che, a volte, sono anche associate a disgrafia quindi a un cattivo tratto motorio; difficoltà nell’apprendimento delle tabelline ed eventualmente negli algoritmi del calcolo. Invece rispetto ai loro coetanei non hanno difficoltà di ragionamento, non hanno difficoltà nella comprensione del testo, laddove riescono a leggerlo, e questo è importante nell’utilizzo delle NT; non hanno difficoltà a comprendere le spiegazioni orali e non hanno difficoltà di tipo sociale.

Un altro aspetto da sottolineare è che la dislessia non è una malattia: è una disabilità di origine neurobiologica; perciò attraverso l’abilitazione o la riabilitazione che coinvolge i sanitari, la scuola e la famiglia non è possibile eliminare il problema ma si possono ridurre i suoi effetti funzionali.

Le tipologie di intervento sia in ambito sanitario, sia a scuola che in famiglia sono di tre tipi:

1.      intervento preventivo

2.      intervento abilitativo

3.      intervento compensativo

Ma quando utilizzare le NT?

Nell’ambito dei disturbi di apprendimento possono essere utilizzate in due momenti diversi:

§        per abilitare ed allenare tutte quelle funzioni, quegli automatismi, che il ragazzo trova difficoltosi;

§        nell’istruzione come strumento di tipo compensativo, uno strumento cioè che aggira le difficoltà e che mette l’alunno nella possibilità di accedere alle informazioni, di risolvere un compito.

Quali sono gli obiettivi? Sono la costruzione delle abilità, la loro automatizzazione, quello che noi facciamo normalmente a scuola e soprattutto lo sviluppo di strategie per la lettura, la scrittura e il calcolo. A questo scopo l’importanza del PC è ormai universalmente riconosciuta. Bisogna essere autonomi almeno nei compiti e questo è molto legato anche alla propria autostima: bisogna farlo sentire capace di svolgere un determinato compito. Il PC è, per costruzione, veloce in molti compiti, memorizza grandi quantità di dati che diventano facilmente reperibili, si limita ad applicare molte regole in maniera veloce e corretta.

I ragazzi con DSA sono lenti perché non hanno automatizzato dei processi e, anche per questo, rileggono poco o niente i prodotti che hanno elaborato: hanno difficoltà, sono stanchi. Il PC offre un aiuto insostituibile anche nella facilità di rilettura e nella correzione.

Quindi è facilmente intuibile quanto un PC e le sue periferiche possano compensare le difficoltà dei ragazzi con DSA. Loro sono lenti, il PC è veloce. Loro hanno difficoltà nella memoria di lavoro, il PC ha un’enorme capacità di memoria. Loro hanno difficoltà nel calcolo, il PC può eseguire correttamente migliaia di operazioni al secondo. Loro compiono molti errori ortografici, il programma di videoscrittura (word processor) ha un correttore ortografico per segnalare gli errori e sottoporli a correzione. Loro possono avere difficoltà grafico-motorie (disgrafia), il PC permette di scegliere e restituisce vari tipi di caratteri e vari aspetti grafici, quelli che al ragazzo appaiono più accattivanti, esteticamente più belli.

Qual è il kit tecnologico di base necessario per un ragazzo dislessico o con una diagnosi generale di DSA?

Sicuramente tra i vari tipi di PC è meglio un portatile. Esiste un progetto dell’Associazione Italiana Dislessia: “Progetto computer sul banco”. A volte non tutti (insegnanti, ragazzi, genitori) sono convinti dell’utilità del PC e ne accettano l’uso in classe, ma si tratta di un progetto, di un’opportunità importante soprattutto in considerazione dei software oggi disponibili. È indispensabile uno scanner, in particolare va abbinato ad un software OCR, per il riconoscimento dei caratteri grafici. Nella scuola superiore può essere molto utile uno scanner a penna che consente di selezionare da un libro e inserire in un file solo alcune frasi, le parti più importanti. Le cuffie sono particolarmente utili sia in aula sia in laboratorio quando l’audio non deve disturbare i compagni e l’insegnante. Se è da solo o in un piccolo gruppo dove i componenti presentano comunque delle difficoltà, si possono usare gli altoparlanti.

Il microfono, abbinato ad alcuni programmi, in un ambiente silenzioso, consente di dettare ciò che al PC poi compare scritto sul monitor.

La scelta dei software è diversa per coloro che lavorano con l’obiettivo della riabilitazione oppure con quello della compensazione. Per scegliere il software adatto è indispensabile avere ben chiaro cosa si vuole andare ad allenare. Se un ragazzo ha questo tipo di difficoltà si devono provare i potenziali programmi, a scuola, a casa, al CTS di Torino, all’AREA. Dopo averli provati col ragazzo si può pensare ad una scelta. Una scelta di questo tipo richiede tempo e impegno dell’insegnante oltre che del ragazzo e della famiglia ma si tratta di una scelta razionale, mirata, consapevole, condivisa con l’alunno.

Altri esempi di programmi riabilitativi si possono trovare fra i prodotti della Anastasis o della Erickson che hanno come consulenti linguisti e specialisti nella riabilitazione logopedica, quindi offrono una certa affidabilità. Ci sono giochi sulla lettura veloce, sulle difficoltà ortografiche, e se un ragazzo con il materiale cartaceo dopo dieci minuti magari dice basta, con il computer dopo mezz’ora dice ancora!

Con il computer c’è la possibilità di lavorare in modo molto più preciso e sicuramente in modo molto più motivante per l’alunno. Ad esempio ne “Il pescatore” si lavora partendo dall’analisi fonologica, dalle basi di identificazione dei fonemi e si arriva poi, in un secondo momento, alla pesca di lettere giuste da inserire in una parola o a parole da inserire in una intera frase.

Un altro programma molto importante per i dislessici è il “Tachistoscopio”: si tratta di un software di lettura veloce che stimola la via visiva immediata (il “colpo d’occhio”) che utilizziamo riconoscendo una serie di parole quasi mnemonicamente. In pratica al ragazzo vengono presentate una serie di parole con una certa velocità, in genere di poco superiore alle sue capacità. Ad esempio se legge 1,2 sillabe al secondo, si tara il programma tachistoscopico in modo lievemente più veloce (ad esempio su 1,1 sillabe al secondo di media) in modo da allenare e sviluppare ulteriormente questa sua capacità.

Cloze” invece è un programma, definito anche “testo bucato”, che stimola la capacità di riconoscere delle congruenze testuali e l’abilità di inserire negli spazi liberi i termini appropriati. In pratica il ragazzo “legge”, immagina quello che non c’è scritto (e che dovrebbe esserci) attraverso una serie di associazioni cognitive e linguistiche. Serve a stimolare e potenziare le capacità cognitive e linguistiche dell’alunno.

 

Alcuni software compensativi

Sono quelli che vengono utilizzati dal ragazzo non per lavorare sull’abilitazione o la riabilitazione di funzioni compromesse dalla disabilità ma per metterlo nella condizione di poter raggiungere tutte le informazioni che gli sono necessarie. Quali sono?

I principali software di questo tipo sono la sintesi vocale, il libro con audiocassetta, il libro parlato, il riconoscitore vocale, le enciclopedie multimediali, il supermario, ecc. Qual è il loro scopo? Tutti hanno un obiettivo fondamentale: trasformare il libro cartaceo in libro digitale oppure in libro parlato (audiolibro, vedi link a “fantasticamente della RAI e ascoltare alcuni esempi con le cuffie, dare una scheda).

Perché questa trasformazione?

Non solo per far accedere il ragazzo all’informazione, come si diceva fino ad alcuni anni fa. Oggi ci sono già diverse esperienze con questi alunni con disabilità e si è constatato che più vanno avanti nella scolarità e più hanno difficoltà anche di esposizione orale, non giustificata dalla disabilità stessa! Ma è dovuta al fatto che sono grandissimi uditori del linguaggio verbale e mancano di cose fondamentali presenti in un testo: l’organizzazione e i collegamenti. Perciò rimangono dei “buchi” nella crescita e nello sviluppo del linguaggio. Si espone solo quello che si è acquisito come linguaggio verbale.

Quando sono stati utilizzati i primi strumenti compensativi si è pensato subito agli aspetti legati allo studio, ma queste  “facilitazioni” hanno fatto nascere la voglia di interessarsi e leggere anche cose non prettamente scolastiche: oggi per rapportarsi con molti di loro è necessario aver letto libri come “Harry Potter”, altrimenti si è fuori dal loro giro sociale. Oggi possiamo compensare un po’ questo nostro deficit con la visione dei corrispondenti film.

Per quanto riguarda la sintesi vocale per i ragazzi dislessici, al software che la gestisce dovrebbero essere associati i comandi con la possibilità di tornare indietro, andare avanti, ecc. con l’audio. Esattamente come facciamo noi mentre leggiamo: pensiamo ad altro oppure non abbiamo capito qualcosa e poi dobbiamo tornare indietro per rivedere, loro devono riascoltare ciò che non hanno capito.

Un altro strumento è il libro con audiocassetta (una volta), con CD, DVD. Quindi testi raccontati da un attore, un lettore, un giornalista, un insegnante.

 

Le “supermappe” sono un software, un programma che stimola il ragazzo allo studio e all’esposizione attraverso una serie di relazioni tra concetti. Questi programmi consentono di realizzare schemi, diagrammi di flusso, una serie di concetti chiave inseriti in determinate forme che facilitano la memorizzazione, la rielaborazione e l’esposizione orale (Costruire un esempio di mappa concettuale). Riguardano tutte le discipline e possono essere anche molto complesse.

 

Uno strumento che ormai è diventato quasi indispensabile per i dislessici gravi, nello studio, è Carlo II (secondo): un insieme di applicazioni raggruppate in un’interfaccia.

Carlo II permette, attraverso una sintesi vocale, di creare una modalità di ascolto. Il ragazzo scannerizza mediante un sistema OCR qualsiasi testo: Harry Potter, brani da studiare, … dopodiché c’è la sintesi vocale, ormai molto gradevole da ascoltare (ad esempio quella di Loquendo in cui i narratori non hanno una voce metallica ma quasi naturale) che racconta il testo. Lo stesso testo viene anche visualizzato sullo schermo del PC in modo che l’alunno abbia anche la possibilità di seguirlo in modalità visiva.

Per quanto riguarda la scrittura, Carlo II ha un programma di correzione ortografica. Attraverso una rubrica (glossario), creata sul singolo ragazzo, Carlo II può attivare un suggerimento lessicale e le parole presenti nel glossario sono quelle che l’alunno sbaglia più frequentemente. È un programma che riesce a dare quella completa autonomia di cui il ragazzo necessita (sempre che abbia voglia di leggere e/o studiare).

Il testo può anche essere trasformato in forma audio MP3 che può essere ascoltato senza vincoli di orario e di luogo, anche in vacanza o in viaggio con un lettore MP3 o un Ipod (più costoso). Il kit necessario è costituito da uno scanner con OCR e dal programma Carlo II. Ma, volendo chiunque può registrare in MP3 avendo solo un lettore, solo che richiede molto più tempo però dal punto di vista didattico è più efficace: consente un apprendimento maggiore e duraturo.

In conclusione esistono quindi una serie di possibilità: Internet, Carlo II, le mappe, il racconto audio, le enciclopedie multimediali, i programmi specifici.

Esistono anche altre misure compensative: la calcolatrice, il superquaderno (programma), ecc. I programmi compensativi devono essere considerati dei mediatori didattici: non risolvono il problema ma fanno sì che l’alunno acceda a tutte le informazioni (come qualsiasi altro studente, solo che i tempi sono più lunghi, dilatati) in completa autonomia.

 

Alcuni siti di riferimento:

http://www.libroparlato.org

http://www.dislessia.it

http://www.campusdislessia.it

http://www.carlomobile.it

http://www.dislessia.anastasis.it

http://www.ivana.it

Carmine De Fusco, Venaria, luglio 2008.

(Clicca sull'immagine in alto a destra per ingrandirla)

 
 
 

Giornata nazionale del braille

Post n°4 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da cadefu0
Foto di cadefu0

La data stabilita è il 21 febbraio 2012, ma una delle manifestazioni si è svolta oggi a Roma, presso la Sede Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in via Borgognona, 38 con l’intervento del Presidente della Repubblica. Questa celebrazione, che vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sui problemi dei ciechi e degli ipovedenti di tutte le età, è stata istituita con una legge del 2007 e si svolge nella stessa data della Giornata mondiale per la difesa delle identità linguistiche voluta dall'Unesco. Perché il braille è una lingua a tutti gli effetti e è ed è stato il mezzo principale che ha permesso a ciechi e ipovedenti di rapportarsi con il resto della società.

A inventare quest’alfabeto e sistema di comunicazione è stato il francese Louis Braille (1809-1852). Si tratta di un sistema che consente sia di leggere che di scrivere. Lo si può fare manualmente o mediante le nuove tecnologie: computer con barra braille e con stampante in braille.

Approfitto della ricorrenza per ricordare alcuni possibili adattamenti del PC. Nelle ultime versioni di windows, alcuni termini possono essere stati modificati.

 Problemi di vista

 Possibile intervento

Caratteri troppo piccoli, non si riesce a leggerli

 Aumentare la grandezza con SCHERMO/ASPETTO

oppure, se il computer viene usato anche da altri, con ACCESSO FACILITATO/ CONTRASTO ELEVATO

 Caratteri poco leggibili, si confonde il testo con lo sfondo

 

Scegliere una combinazione di colori ad elevato contrasto con SCHERMO/ASPETTO

oppure, se il computer viene usato anche da altri, con ACCESSO FACILITATO/ CONTRASTO ELEVATO

 Icone troppo piccole, si fatica a distinguerle

 

 Scegliere una combinazione a caratteri grandi in SCHERMO/ASPETTO  eventualmente aumentare la dimensione delle icone in PROPRIETA' SCHERMO/ ASPETTO/ PARTE DELLO SCHERMO/ DIMENSIONI DELLE ICONE.

Il puntatore del mouse non si vede

 

 Scegliere un puntatore più grande in MOUSE/PUNTATORI;

può essere utile anche inserire la modalità TRACCIA

Propongo una mappa realizzata alcuni anni fa sulle NT e la disabilità visiva

 http://foto.libero.it/cadefu0/Foto-profilo/dis-visiva-mappa2

 

 
 
 

La fase delle Nuove Tecnologie si è esaurita?

Post n°3 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da cadefu0
 
Foto di cadefu0

   Dal progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” di alcuni anni fa (2007-2008), nell’azione 6, emergeva ancora una volta l’importanza delle NT per una didattica più efficace ed inclusiva. In particolare il bando per progetti sull’uso delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, mirava a stimolare la ricerca tecnica e metodologica al fine di migliorare la qualità e l’efficacia dell’impiego delle nuove tecnologie nell’integrazione scolastica degli alunni disabili. Le sette azioni complessive di cui si componeva il progetto suddetto, si proponevano di intervenire in modo strutturale sui fattori di criticità che condizionano l’utilizzo corretto e diffuso delle tecnologie per l’integrazione dei disabili, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa, anche valorizzando le risorse esistenti nel territorio.

     Gli obiettivi generali del progetto sono stati così definiti:

- individuare soluzioni efficaci e, per quanto possibile, immediatamente utilizzabili, per alcuni problemi relativi all'uso delle tecnologie assistive, che risultano ancora insoluti o non

adeguatamente considerati in alcune specifiche attività scolastiche;

- elaborare strategie innovative tese a migliorare, per mezzo delle tecnologie, il coinvolgimento degli alunni disabili nelle attività scolastiche.

     I risultati attesi sono stati:

a) proporre sistemi efficienti e funzionali per gestire i libri di testo in formato digitale,

consentendo una facile navigazione e consultazione;

b) sperimentare, con applicazioni concrete e produzione di strumenti, l'impiego congiunto, in ambito scolastico, di tecnologie informatiche, multimediali e di comunicazione soprattutto come supporto all'integrazione nella normale azione didattica con la classe;

c) studiare, progettare e realizzare soluzioni per le attività scolastiche che risultano ancora

difficoltose se svolte al computer, soprattutto con tecnologie assistive, partendo dall’attenta analisi dell’esistente. Ad esempio: il disegno (da quello infantile a quello tecnico-geometrico), la matematica e in generale la notazione scientifica, la scrittura del greco antico, la notazione musicale e altro, comprese le particolari esigenze delle discipline tecnico-professionali. In questi campi si attende, in particolare, la produzione di prodotti software o strumenti didattici, sia espressamente creati sia adattando, in modo innovativo, materiale esistente, compresi manuali, tutorial e altro, atti a fornire alle scuole coinvolte strumenti operativi il più efficaci possibile.

     I buoni propositi di quegli anni, eravamo nel 2007, oggi si scontrano con problemi economici sempre più seri riguardanti la gestione delle Scuole e quella degli organici, ridotti dall’ultima riforma scolastica. Non va meglio per l’organico di sostegno che non riesce a coprire tutte le ore necessarie, anche per le situazioni di handicap molto gravi. I problemi dell’utilizzo delle nuove tecnologie invece riguardano soprattutto l’acquisto delle strumentazioni hardware. Per quanto riguarda il software, in rete sono liberamente reperibili diversi materiali (alcuni ottenuti proprio con il progetto “NT e disabilità”) e il problema è selezionare quello più adatto alle difficoltà specifiche.

 

 
 
 
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ALCUNE LETTURE CONSIGLIATE

“Chi legge i libri come si stanno ad ascoltare gli amici, vedrà come essi gli sveleranno i loro tesori e diventeranno per lui un intimo possesso. Quello che egli legge non scivolerà via né andrà perduto, ma al contrario gli rimarrà e gli apparterrà, lo allieterà e lo consolerà come soltanto gli amici sanno fare”. Hermann Hesse (1877-1962) Premio Nobel per la letteratura nel 1946.

Versioni digitali di alcuni volumi, liberamente scaricabili.
Peroni, Grandi, Staffa, Berton
Dislessia - Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i Disturbi Specifici dell'Apprendimento  VI Edizione - 2010

Peroni, Ciceri
"Ritardo Mentale - Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i disturbi cognitivi" I Edizione

Contardi, Piochi, Pertichino
"La matematica - Come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con allievi in difficoltà" II Edizione

 

DSA

                                               M. Meloni, N. Galvan, N. Sponza, D. Sola “Dislessia: strumenti compensativi” A cura della Associazione Italiana Dislessia, Editore Libri liberi;  15 euro

 

Meloni M., Sponza N., Galvan N., Grandi L., Staffa N., Valente M.C. “Dislessia: attività di recupero” A cura della Associazione Italiana Dislessia, Editore Libri liberi;  15 euro

 

A cura di Claudia Cappa “Manuale di sopravvivenza” Editore: Coop Editrice Consumatori;  10 euro

 

 

ALCUNI TESTI DI RIFERIMENTO SULLE NT DIDATTICHE

prova
p

Bruschi B. e Carbotti S. "I.Pad"Aracne 2012, Roma

Calvani A. e Rotta M. “Fare formazione in Internet”  Erickson, 2003

Calvani A. “Che cos’è la tecnologia dell’educazione” Carocci, 2004

Calvani A. “Educazione, comunicazione e nuovi media” Utet 2001

Caravita S. (a cura di, 2003) “Simulazioni e ambienti virtuali nella didattica e nella formazione” Erickson

Galliani L. Costa R. Varisco B.M. (1999) “Le tecnologie didattiche” Pensa Multimedia

Maragliano R. (a cura di, 2004) “ pedagogie dell’e-learning” Laterza

Ranieri M. “E-learning: modelli e strategie didattiche”, Erickson, 2005

Trentin G. “Apprendimento in rete e condivisione delle conoscenze. Ruolo, dinamiche e tecnologie delle comunità professionali online” Franco Angeli, 2004 

 

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