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RINASCERE

Post n°1126 pubblicato il 18 Maggio 2018 da casilli2010

RINASCERE,TUTTI POSSIAMO RINASCERE,MAI ARRENDERSI,BISOGNA RIALZARSI COMBATTERE VIVERE,GIOIORE MAI MORIRE.......DEVI RINGRAZIARE CHINHA CREDUTO IN ME GRAZIE ANTONELLA AMORE MIO

 
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davide bifolco

Post n°1125 pubblicato il 09 Settembre 2014 da casilli2010
 

E' arrivato a Montesanto, via Circumflegrea e Cumana, il nuovo corteo per chiedere giustizia dopo la morte di Davide Bifolco, il 17enne deceduto al Rione Traiano dopo un inseguimento con un carabiniere. manifestanti si sono diretti verso la caserma del comando provinciale dei carabinieri Pastrengo in piazza Monteoliveto, dove è andato in atto un sit-inDavanti alla caserma Pastrengo il comandante provinciale dell'Arma, Marco Minicucci, è sceso incontrando i manifestanti. Alla richiesta di un minuto di silenzio e all'invito di una parente di Davide a togliere il cappello ha detto: «Noi il cappello lo teniamo sempre in testa, ma per Davide lo toglierò». Al gesto, sono piovuti scroscianti applausi.

«Non muro contro muro, dobbiamo stare insieme per cambiare questa città». Così, il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, colonnello Marco Minicucci, si è in seguito rivolto ai giovani in corteo al loro arrivo sotto la caserma «Pastrengo», sede del comando. «Questa città - ha detto ancora il colonnello Minicucci - va cambiata nel bene e nella legalità».

Questo è il quarto giorno in cui si susseguono manifestazioni in città. «Davide è sempre con noi» si è cantato all'interno della ferrovia Cumana del quartiere montecalvario. «Siamo ancora in strada per un corteo pacifico per chiedere giustizia per uno dei figli della nostra terra».

Ad aprire il corteo - composto da quasi 200 partecipanti - una foto del ragazzo e uno striscione sul quale si legge: «Lo Stato dovrebbe tutelarci invece ci ammazza. Giustizia». Le persone presenti in piazza hanno accolto con un applauso l'arrivo dei manifestanti.

Nel corteo anche un cane al quale è stata messa addosso una t-shirt bianca con la scritta: «Davide vive», e «Bifolco sta qua», seguito da un cuore disegnato con il pennarello rosso.

«Siamo qui per la pace di Davide, non per la guerra», urla con il megafono uno dei ragazzi. «Davide sempre con noi» e «Giustizia. Davide Vive» , sono stati gli slogan che hanno intonato i manifestanti.

Preghiere per Davide, applausi e cori alla fine. Il corteo, dopo essersi fermato davanti alla caserma «Pastrengo», il corteo ha percorso via Medina, passando accanto alla Questura, via Monteoliveto fino a piazza del Gesù, nel centro storico, dove, davanti alla chiesa del Gesù Nuovo, si è tenuta una preghiera e un sit in.

«Davide non è morto inutilmente, impariamo da questo a vivere meglio e più intensamente», ha detto don Vincenzo Sibilio, parroco del Gesù Nuovo, che ha pregato con gli abitanti del Rione Traiano giunti in piazza. «Facciamo di questo un momento importante - ha detto - Vi chiedo una delle due foto di Davide e la terrò nel mio ufficio».

Poi don Sibilio ha pregato con loro (l'Eterno riposo e il Padre nostro): «Dio l'ha abbracciato e lo tiene a stretto a sè», ha affermato.

«Chiediamo a Dio la forza per guardare avanti - ha concluso il parroco - e per costruire un futuro più dignitoso per questa Napoli così stupenda e tormentata». Prima di lasciarli un invito «a non usare la violenza».

Sul balcone di un centro sociale che si trova poco prima di piazza del Gesù, qualcuno ha affisso uno striscione giallo con una scritta nera: «Davide ucciso a 17, basta Rambo in divisa».

Il corteo, infine, si è sciolto, dandosi appuntamento al Rione Traiano, sul luogo dove è morto il ragazzo, per una veglia di preghiera
.

Fon.Il Mattino

 
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Davide l autopsia

Post n°1124 pubblicato il 09 Settembre 2014 da casilli2010
 

«Secondo quanto risulta dalle fotografie pubblicate dai familiari di Davide Bifolco, il giovane rimasto ucciso nel corso di un inseguimento a Napoli, il foro di proiettile sulla spalla è chiaramente di entrata e non di uscita: un dato che, non appena arriverà la conferma dall'esito dell'esame autoptico, dimostrerà in maniera inoppugnabile che il carabiniere non ha sparato direttamente alle spalle». È quanto afferma, in una nota, Franco Maccari, segretario generale del Coisp (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forza di polizia).

Ciò, avvalorerebbe, prosegue Maccari, «il resoconto del militare, che sostiene di aver fatto partire il colpo accidentalmente, essendo inciampato durante l'inseguimento». «Naturalmente - prosegue Maccari - il compito di accertare la verità tocca agli investigatori, alla Magistratura e ai consulenti, che dovranno compiere senza condizionamenti i necessari approfondimenti tecnici. Ciò che lascia ancora una volta amareggiati è la solita gogna mediatica scatenata contro un agente in divisa chiamato a compiere il proprio lavoro: un lavoro difficile, pericoloso, e nel quale la tragedia è ogni giorno dietro l'angolo. Comprendiamo il dolore dei familiari del giovane rimasto ucciso, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà, ma è doveroso mostrare la nostra vicinanza ad un collega che, oltre ad essere terribilmente scosso per la tragedia in cui è rimasto suo malgrado coinvolto, viene dipinto come un feroce assassino da chi non perde occasione per scagliare il proprio odio ed il proprio disprezzo verso le Forze dell'Ordine».

Font.il mattino

 
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sconvolgente

Post n°1123 pubblicato il 03 Luglio 2014 da casilli2010
 

MESSINA. È stato un pastore ad impiccare il suo cane, trovato morto nei giorni scorsi nelle campagne, tra i comuni di Roccarasa e Limina nel messinese. Lo rende noto l'associazione italiana difesa animali ed ambiente. Il cane, un maremanno, era stato notato da un ciclista che stava facendo una passeggiata. «Un atto assolutamente intollerabile - dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa - andremo fino in fondo contro questo delinquente. Lo vogliamo vedere in galera». Il pastore, che è stato denunciato ha ucciso il cane perchè, ha sostenuto, avrebbe aggredito una capra del suo gregge.

 
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DIETA..FA BENE

Post n°1122 pubblicato il 02 Luglio 2014 da casilli2010
 

La vera motivazione deve venire da dentro, senza ricorrere a desideri indotti dall’esterno. Esempio: imitare l’amica sempre magra, limitandosi a “invidiarla”, senza cioè far proprio il suo stile di vita alimentare spesso fatto di impegno e autodisciplina. Tutto questo può frustrare, facendo fallire una dieta. Meglio cambiare le proprie convinzioni, invece!

1) Poniti obiettivi realistici - Non importi di perdere 10 kg in 2 mesi, ma ragiona nel breve termine, accettando l’idea che è più sano dimagrire lentamente, come ad esempio 1 kg alla settimana. In quest’ultimo modo non rischierai di vedere la meta lontana, perdendo così la motivazione: i piccoli miglioramenti della tua linea ti porteranno a perseverare nel tuo programma dimagrante.

2) Sono a dieta, ergo mangio sano - Uno dei motivi per cui non si riesce a portare a termine una dieta è perché la si associa a qualcosa di triste come “rinuncia o sacrificio”. Se ci si approccia in questo modo, è molto facile che si perda la motivazione di proseguirla. La soluzione? Pensare alla dieta come ad un nuovo comportamento alimentare. Ed essere consapevole di starlo adottando per il proprio bene. Più che una punizione la dietra dovrebbe diventare un cambiamento del proprio stile di vita, senza sentirsi “derubati” delle gioie del palato.

3) Mangia in compagnia - Purché sia di persone che abbiano sane abitudini alimentari. Chi è abituato a non sgarrare difficilmente condurrà l’altro sulla cattiva strada, anzi spesso motiva gli altri commensali a scegliere cibi sani (soprattutto se ha un rapporto di confidenza). Se hai deciso di dimagrire coinvolgi le persone più care e che ti stanno vicino: ti aiuteranno a non distoglierti dal tuo obiettivo.

4) E se invece mangi solo - Apparecchia sempre la tavola, come se aspettassi un ospite, scegliendo piatti di piccole dimensioni. L'occhio inganna. Inoltre, non eccedere nelle porzioni, perché finiresti di mangiare il doppio, pur di non buttare gli avanzi.

5) Ogni tanto cadi nel…trash - Se qualche volta desideri mangiare al fast food oppure compiacerti con un dolcino, non sentirti troppo in colpa. Secondo i dietologi la trasgressione alimentare fa parte di uno stile di vita equilibrato. L’importante è che poi vada compensato e bilanciato da una giornata alimentare più leggera o più movimentata, cioè non sedentaria. Il piccolo senso di colpa che deriva dall’aver esagerato porterà a rimettersi in riga. Ci hai fatto caso che in tutti i menu dietetici 6 giorni sono a regime e il settimo è libero?

6) Movimento fisico: un piacere e non un obbligo - Per potenziare i risultati di una dieta, i medici spiegano che non è necessario sfinirsi in palestra. Se non si è abituati a muoversi l’ansia di essere puntuali alla lezione di aerobica o di trovare posto in sala attrezzi può demotivare, rischiando di preferire il divano. Meglio cominciare per gradi con una camminata a passo veloce a giorni alterni, oppure un percorso in bici sulla pista ciclabile della propria città.

7) Autoconvincersi che il dimagrimento parte dalla testa - Molte volte si rinuncia alla dieta, perché non si ha tempo. Ma in realtà è solo un raccontare a se stessi una giustificazione che nasconde la scarsa volontà o la paura di affrontare un cambiamento. Finché ci diremo che non abbiamo tempo, non troveremo mail il tempo di iniziare un nuovo percorso alimentare. Nel momento stesso in cui smetteremo di ingannarci, la voglia di mettersi a dieta verrà. E sarà prodigiosa.

FONTE:TGCOM24

 
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NUOVA STRAGE

Post n°1121 pubblicato il 01 Luglio 2014 da casilli2010
 

Una riunione per fare il punto sui temi dell'immigrazione, si è svolta prima del Cdm a palazzo Chigi. Con il premier Matteo Renzi, i ministri dell'Interno, Angelino Alfano, della Difesa, Roberta Pinotti, degli Esteri, Federica Mogherini e il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio.

E' approdata nel porto di Pozzallo la nave Chimera della Marina Militare con 353 migranti che erano a bordo del peschereccio sul quale sono stati trovati una trentina di cadaveri. L'arrivo degli altri profughi che si trovano ancora sulla nave Grecale, e del barcone con le vittime, è previsto per domani a mezzogiorno.

La causa dei decessi - Sono da attribuire "a probabile asfissia e annegamento" le cause della morte dei circa 30 migranti. E' quanto fa sapere la stessa forza armata, sottolineando che i corpi erano stivati nella zona prodiera dell'imbarcazione e che ne è stato sconsigliato il prelievo, fino all'arrivo in porto, a causa degli spazi angusti.

Salvini, Renzi e Alfano sporchi sangue - "Altri 30 morti su un barcone. Altri 30 morti sulla coscienza di chi difende Mare Lorum. Fermare le partenze, aiutarli a casa loro, subito! Le camicie di Renzi e Alfano sono sporche di sangue. O no?". Lo scrive su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.

Le navi della Marina Militare inserite nel dispositivo aeronavale interforze Mare Nostrum sono state impegnate per tutto il fine settimana prestando soccorso ad oltre 5000 migranti. Ne dà notizia un comunicato della Marina Militare.

Sbarco 1.171 profughi al porto di Taranto - Al molo 'San Cataldo' del porto di Taranto le operazioni di sbarco da nave San Giorgio di 1.171 migranti (849 uomini, 148 donne e 174 minorenni) salvati nei giorni scorsi dalla Marina militare nell'ambito dell'operazione 'Mare nostrum'. In particolare, si tratta di profughi siriani, palestinesi e dell'Africa subsahariana.

Il pattugliatore d'altura Dattilo della Capitaneria di Porto con a bordo 1.096 migranti arriverà in giornata nel porto di Augusta.

Donna sta per partorire, sbarcata da nave Etna - Scalo tecnico in mezzo al mare per la rifornitrice Etna con a bordo 1044 migranti, in rotta verso Salerno dove è previsto l'arrivo domani. Una donna che stava per partorire è stata trasferita d'urgenza nell'ospedale Umberto I di Siracusa. Il trasbordo è avvenuto al largo di Augusta con una motovedetta. La donna è scesa dalla nave rifornitrice Etna assieme ai componenti della sua famiglia che l'accompagnano nel viaggio.

Nave Orione con 390 migranti verso Catania - Nave Orione della marina militare ha soccorso circa 390 migranti nel Canale di Sicilia nell'ambito del dispositivo Mare Nostrum. L'imbarcazione sta facendo rotta verso Catania, dove il suo arrivo in porto è stimato per le 20.30.

Il mercantile Mare Atlantic con a bordo 235 migranti arrivera' in giornata nel porto di Messina.

La motovedetta della Capitaneria di Porto 906 Corsi con a bordo 341 migranti arriverà a Porto Empedocle in giornata.

Il mercantile City of Beirut con a bordo 105 migranti e il mercantile Ticky con a bordo 190 migranti arriveranno nel porto di Trapani in giornata.

Ue a Italia, più aiuti ma no fondi extra - La Ue sta cercando il modo di "contribuire maggiormente" dal punto di vista finanziario, ma "nell'ambito delle risorse esistenti", per "aiutare l'Italia nei suoi sforzi di gestione della pressione crescente di migranti e richiedenti asilo": così il commissario agli affari interni Cecilia Malmstrom.

Juncker lavora per creare commissario ad hoc -  Lo staff di Jean Claude Juncker, presidente designato della Commissione Ue, sta lavorando all'ipotesi di creare un commissario ad hoc per l'immigrazione e la mobilità: è quanto si apprende da fonti vicine a Juncker. Ma la questione, precisano le fonti, sarà discussa dopo il 16 luglio, cioè dopo che su Juncker si sarà espresso anche il Parlamento Ue

 
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INIZIATIVA

Post n°1120 pubblicato il 23 Giugno 2014 da casilli2010
 

MILANO, 22 GIU - Erano in 5.000 questa mattina a correre, la maggior parte in realtà a passeggiare, per le vie di Milano per la VII edizione della Strasingle, la marcia organizzata da Meetic per chi spera di trovare un'anima gemella.
    Alla fine sono stati premiati non solo i vincitori della gara, ma anche il partecipante più anziano, Giuseppe di 79 anni, e alcune coppie che tra mille imbarazzi hanno ammesso di essersi formate proprio durante la gara. Premiato anche un runner mascherato da Jack Sparrow

 
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LIEVE MALORE

Post n°1119 pubblicato il 23 Giugno 2014 da casilli2010
 

Massimo Giuseppe Bossetti  è stato colto da un malore in cella nella mattinata di sabato. Una tachicardia dovuta allo stress del fermo per l'omicidio di Yara Gambirasio e ai giorni di isolamento. Lo riporta stamani l'Eco di Bergamo secondo il quale l'uomo è stato soccorso dal personale del carcere e curato, mentre non è stato necessario l'intervento del 118. L'uomo continua a proclamarsi innocente

 
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ennesima tragedia

Post n°1118 pubblicato il 17 Giugno 2014 da casilli2010
 

Bruxelles - Non sopportava che la moglie prestasse aiuto nel bar gestito da uno dei figli, così Giacomo Caizzi, 50 anni, ha ucciso la moglie, Provvidenza Tannorella, e poi, si sarebbe suicidato.
E' successo a Cuesmes, in Belgio, dove vivevano i coniugi originari di Palma di Montechiaro (Agrigento). Sono stati trovati, domenica mattina, da una dei tre figli. La notizia riportata oggi senza nomi dal Giornale di Sicilia trova spazio su alcuni siti d'informazione belgi.

 
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yara piccola stella

Post n°1117 pubblicato il 17 Giugno 2014 da casilli2010
 

"Le Forze dell'Ordine, d'intesa con la Magistratura, hanno individuato l'assassino di Yara Gambirasio". Lo fa sapere il ministro dell'Interno, Alfano. La persona fermata si chiama Massimo Giuseppe Bossetti, è un muratore quarantenne incensurato di Clusone e ha tre figli. E' stato fermato dai carabinieri del Ros nella sua abitazione dopo indagini condotte insieme alla Polizia

Bossetti è stato sottoposto a provvedimento di fermo e si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm. Ha però sostanzialmente respinto le accuse, dicendosi 'sereno'.

A lui si è arrivati per la sovrapponibilità del suo Dna con quello di 'Ignoto 1', rilevato sul corpo della ragazzina. Il Dna di "ignoto 1" era stato estratto dalla polizia scientifica. Dopo aver estrapolato dal cadavere di Yara il Dna di quello che gli investigatori hanno chiamato 'ignoto 1' è iniziata una campionatura a tappeto su tutto il territorio intorno a Brembate di Sopra dove viveva la ragazza. I carabinieri e la polizia hanno comparato migliaia di profili genetici fino ad arrivare a quello del presunto assassino.

Secondo quanto apprende l'ANSA da fonti vicine all'inchiesta, dalle analisi scientifiche svolte da esperti di genetica è risultato "altissimo, al punto da non lasciare dubbi", il dato di compatibilità che indica nel giovane fermato il soggetto che ha lasciato il proprio materiale biologico sul cadavere di Yara Gambirasio. 

L'11 aprile scorso - il giorno dopo la conferma arrivata dalle analisi sui profili genetici che Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel '99, era il padre biologico dell'assassino di Yara Gambirasio - gli investigatori, tra l'altro, avevano ascoltato un vecchio amico dell'autista di bus che vive a Clusone. Il testimone, infatti, aveva già raccontato in passato agli inquirenti di aver ricevuto da Guerinoni la confidenza che quest'ultimo aveva avuto una relazione con una donna della zona, ossia proprio di Clusone, la cittdina in cui è stato fermato il presunto omicida. Il 26 aprile scorso, inoltre, si era saputo che i carabinieri avevano prelevato un campione di Dna con un tampone salivare a una donna di 80 anni di Clusone. Il prelievo di saliva era stato inviato subito al Ris di Parma per la comparazione con quello del cosiddetto 'Ignoto Uno'. All'anziana donna i carabinieri erano arrivati sulla base di alcune voci di paese che le avevano attribuito una frequentazione negli anni Sessanta con Giuseppe Guerinoni.

"Se è vero siamo felici - ha detto all'ANSA il sindaco di Brembate Sopra - era un atto dovuto alla famiglia e a tutta la comunità. Da quando è scomparsa da casa, a Brembate, e da quando è stata trovata uccisa a Chignolo d'Isola  (Bergamo), attendevamo questo momento. Ringrazio tutti quelli che hanno messo tante risorse in campo per arrivare a questo risultato".

 
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