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Post n°496 pubblicato il 12 Novembre 2013 da gattolin.ivano

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SUPER TIFONE HAIYAN: LE FOTO IMPRESSIONANTI DELL'APOCALISSE.

Post n°495 pubblicato il 11 Novembre 2013 da gattolin.ivano

11/11/2013

E’ stata una catastrofe di proporzioni storiche, con più di 10.000 morti provocati dalle piogge torrenziali e da venti superiori ai 300km/h, in grado di distruggere tutto. Il super-tifone Haiyan, il 6° più forte della storia, ha provocato onde alte oltre 15 metri, come se fosse uno tsunami, e ha spazzato via intere città, spingendo barche sulla terraferma e inondando ampie aree costiere.

Le immagini scattate dall’alto nelle zone più interessate dal tifone, a partire dalla città di Tacloban nella provincia di Leyte, mostrano efficacemente l’entità e la vastità della devastazione.

4 MILIONI DI PERSONE HANNO PERSO TUTTO - Sono oltre 10 mila le vittime del tifone Haiyan, che ha colpito negli ultimi giorni le Filippine. Una forza devastante, che ha lasciato dietro di se’ morti, dispersi e distruzione. Sono tutt’ora negli occhi dell’opinione pubblica mondiale i cadaveri trascinati dalle onde e le condizioni atroci di intere comunita’ senza cibo. Proprio per venire incontro a questa terribile emergenza il mondo del terzo settore e della cooperazione si e’ subito attivato, attingendo al proprio bagaglio di solidarieta’. La Caritas: “In piu’ di 4 milioni hanno perso tutto”. Per la caritas Italiana il disastro si configura come “un’emergenza umanitaria di massa”, di altissimo livello per devastazione e complessita’, “vista l’alta densita’ della popolazione e la vastita’ del territorio colpito. Moltissime regioni interne non sono ancora state raggiunte dai soccorritori, cosa che fa pensare e rafforza la probabilita’ che il numero delle vittime e l’entita’ dei danni siano destinati a crescere”, afferma.


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La regione centrale delle Filippine, il gruppo di grandi isole “Visayas”, gia’ recentemente colpitada un grave terremoto nell’isola di Bohol, e’ storicamente quella piu’ a rischio sia dal punto divista della vulnerabilita’ alle frequenti tempeste tropicali, sia per la scarsa qualita’ delleabitazioni. Il devastante tifone Haiyan, chiamato localmente Yolanda e definito una tempesta”killer”, ha colpito proprio le isole piu’ povere del gruppo delle Visayas, quelle menoraggiungibili anche logisticamente, Samar in particolare e Leyte. “Piu’ di 4 milioni di personeavrebbero perso tutto, dovendo abbandonare le proprie case distrutte e rifugiandosi in ripari di fortuna – sottolinea la Caritas -. Oltre ai drammi vissuti dalla popolazione, i danni alle infrastrutture sarebbero incalcolabili: numerose frane hanno, infatti, distrutto linee elettriche e strade, manca l’acqua potabilein numerose provincie, le comunicazioni sono completamente interrotte in ampie porzioni di territorio”.


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Padre Edwin Gariguez, direttore di Caritas Filippine-NASSA, in contatto con le e’quipesdelle Caritas Diocesane delle Visayas, ha riferito alla reteinternazionale Caritas che “Haiyan e’ il piu’ forte e devastante tifone che abbia mai colpito ilPaese. Caritas Filippine, col supporto della rete Caritas, sta inviando localmente ulteriori aiutiumanitari e operatori specializzati, oltre a quelli gia’ attivi, per raggiungere le zone piu’gravemente colpite e piu’ remote”. Migliaia di persone sono, infatti, gia’ ospitate presso Istituti,Parrocchie e strutture Caritas, e ad altre 8 mila personeverranno forniti brevemente generidi prima necessita’.Il Direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, unendosi alle intenzioni di PapaFrancesco, in solidarieta’ con tutte le vittime di tale catastrofe, ha sottolineato “l’importanza diun aiuto concreto e immediato”. Ora il tifone rischia di colpire e di causare disastri anche inaltri Paesi, come il Vietnam e il Laos.


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Di conseguenza Caritas Italiana ha gia’ stanziato100 mila euro per questa terribile emergenza. L’Unicef pensa ai bambini. L’Unicef Italia apre una campagna di raccolta fondi e sta accelerando l’invio di aiuti d’emergenza nelle zone devastate dal supertifone. “Le ultime stime indicano che fino a 4 milioni di bambini potrebbero essere stati colpiti dal disastro. Vista la drammatica situazione, abbiamo deciso di aprire una campagna di raccolta fondi a favore dei bambini delle Filippine – afferma il presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera – rivolgiamo un appello a tutti: e’ possibile donare tramite il sito unicef.it e i consueti canali”. L’Unicef ha gia’ mobilitato aiuti – in particolare cibo terapeutico per bambini, kit igienico-sanitari, acqua – per 3 mila famiglie delle zone colpite; non appena sara’ possibile l’accesso, verranno distribuiti, con priorita’ nell’area di Tacloban.


Foto aeree tifone Haiyan - Filippine

“Stiamo facendo piu’ in fretta possibile per procurarci aiuti essenziali per i bambini che stanno sopportando il peso di questa crisi – aggiunge il rappresentante Unicef per le Filippine Tomoo Hozumi -. Raggiungere le zone piu’ colpite e’ molto difficile; l’accesso e’ limitato a causa dei danni provocati dal tifone alle infrastrutture e alle comunicazioni, ma stiamo lavorando giorno e notte per trovare modi per rendere disponibili piu’ rapidamente gli aiuti per i bambini, non appena le condizioni lo consentiranno”.Dall’Unicef Supply Division di Copenaghen stanno arrivando – attraverso un ponte aereo – aiuti per un valore di 1,3 milioni di dollari per altre 10 mila famiglie, comprese quelle colpite dal recente terremoto di Bohol. Le spedizioni contengono compresse per la depurazione dell’acqua, sapone, kit medici, teloni. L’impegno di Medici senza Frontiere. Sabato 9 novembre, le e’quipe d’emergenza di Medici Senza Frontiere (MSF) sono arrivate a Cebu.


Foto aeree tifone Haiyan - Filippine

Msf sta inoltre rafforzando i propri team conaltre 30 persone tra personale medico, logisti e psicologi, che giungeranno a breve sul posto. Allo stesso tempo, 200 tonnellate di materiali medico-logistici arriveranno a Cebu entro i prossimi tre giorni: un primo aereo cargo parte oggi da Dubai, mentre un secondo partira’ da Ostenda domani. Il carico comprende kit medici per il soccorso dei feriti, materiale per effettuare visite mediche, vaccini contro il tetano e generi di prima necessita’ come tende e kit igienici. “Dato che l’accesso alle zone colpite e’ estremamente difficile, le nostre e’quipe non sono ancora state in grado di valutare la piena portata dei bisogni – afferma l’organizzazione -. L’aeroporto Tacloban e’ stato distrutto, molte strade sono impraticabili ed e’ quasi impossibile effettuare chiamate telefoniche. Queste condizioni ostacolano al momento la distribuzione di aiuti umanitari e una valutazione precisa dei bisogni”.

FONTE: METEOWEB

LE IMMAGINI DELLA CATASTROFE:

 
 
 

FILIPPINE,TIFONE HAIYAN: QUASI 1.000 LE MORTI ACCERTATE. L'ONU: "FACCIA RIFLETTERE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI"

Post n°494 pubblicato il 11 Novembre 2013 da gattolin.ivano

11/11/2013


L’esercito delle Filippine fornisce un bilancio aggiornato delle vittime accertate del tifone Haiyan, avendo registrato sinora 942 morti e 275 dispersi. Lo fa sapere il portavoce dell’esercito, tenente Jim Alagao. Il conteggio è difficile, a due giorni dal passaggio del tifone, perché molte zone restano isolate, non sono raggiungibili dalle squadre di soccorso e neppure telefonicamente. Il numero delle vittime secondo le previsioni delle autorità dell’isola di Leyte si alzerà in modo drammatico: ieri hanno previsto almeno 10mila morti.

Il supertifone Haiyan che in questi giorni ha colpito le Filippine e’ una ”realta’ che fa riflettere”. Lo ha detto la responsabile Onu per la divisione ”Clima”, Christiana Figueres, aprendo a Varsavia i lavori della 19esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. ”Dobbiamo capire che questo non e’ un gioco – ha detto Figueres -, non ci sono due squadre, un vincitore o un possibile perdente. Qui c’e’ di mezzo l’intera umanita’ e o vinciamo tutti, oppure perdiamo tutti”.

FONTE: METEOWEB

 
 
 

FILIPPINE: IL TIFONE HAIYAN HA PROVOCATO PIUě DI 10.000 MORTI.

Post n°493 pubblicato il 10 Novembre 2013 da gattolin.ivano

10/11/2013

AGGIORNAMENTI:

Il tifone Haiyan, che ha spazzato l’arcipelago delle Filippine con venti superiori ai 275 km/h e con onde di piena alte fino a 15 metri e piogge complessive per oltre 400 millimetri, potrebbe aver causato la morte di diecimila persone, secondo le ultime notizie raccolte da fonti ufficiali. Il drammatico bilancio è stato fornito dal governo della provincia di Leyte, la zona più colpita dell’intera nazione, al capo della polizia della Visayas Orientale, la regione più orientale delle Filippine, bagnata dall’Oceano Pacifico per la sua interezza. In questa zona, la distruzione riguarda dal 70 all’80% dell’intero territorio sul quale si è accanita la furia del tifone.

Oltre alle vittime, la situazione è drammatica: centinaia di migliaia di persone, forse anche alcuni milioni, hanno perduto la propria abitazione e non hanno accesso a cibo, elettricità o acqua potabile, una serie di sciagure che rende le azioni di soccorso particolarmente complesse, sia per il numero di persone coinvolte, e sia per l’altissimo numero di saccheggiatori che si aggira nelle città – particolarmente a Tacloban, dove l’aeroporto è distrutto e i voli con gli aiuti hanno difficoltà ad atterrare e decollare. Il sindaco della città, Tecson Lim, ha confermato poi il bilancio dei morti, dicendo che «potrebbe salire ben oltre le 10.000 vittime»
Il segretario dell’Interno, Mar Roxas, ha riferito alla stampa in una conferenza che il lavoro richiesto ai soccorritori è particolarmente opprimente, e che le operazioni si svolgono spesso in zone ricoperte di fango e detriti, dato che la forza di Haiyan ha raso al suolo qualsiasi edificio, civile o istituzionale, rendendo anche le attività meno complesse durissime da compiersi.
Il bilancio ufficiale delle vittime, dicono dal Philippines Disaster Risk Reduction, sarebbe però fermo a 151 morti e 480.000 senzatetto, con i decessi causati principalmente dai crolli delle abitazioni, che rendono il recupero delle salme difficoltoso.

FONTE

 
 
 
 
 

REGISTRATO UN'ALTRO BRILLAMENTO SOLARE DI CLASSE X1.1 POCHE ORE FA E' IL TERZO IN MENO DI 5 GIORNI

Post n°491 pubblicato il 10 Novembre 2013 da gattolin.ivano

10/11/2013

Come previsto dalle previsioni emesse nelle scorse ore, questa mattina l’area attiva “AR1890” ha scatenato un altro forte brillamento di classe X1. L’evento, avvenuto alle 6:14 (ora italiana), è stato prontamente registrato dal Solar Dynamics Observatory della NASA, che ha notato un lampo di radiazione ultravioletta estrema dal luogo dell’esplosione. Quello avvenuto qualche ora fa è il terzo flare di classe X da questa macchia solare nell’arco di soli cinque giorni, e tutti hanno qualcosa in comune: la brevità dell’evento. AR1890 tende, infatti, a produrre flares impulsivi, con un picco che si evidenzia nel corso di pochi minuti. Spesso questi bagliori non producono espulsioni di massa coronale (CME), ma l’evento di questa mattina potrebbe rappresentare un’eccezione. Il video registrato da SDO mostra un pennacchio di materiale di sollevamento poco dopo il brillamento. Ciò potrebbe essere sinonimo di una CME in rotta nello spazio e verso il campo magnetico terrestre.

I brillamenti solari (in inglese Flare), sono gigantesche esplosioni che avvengono sul Sole che inviano energia, luce e particelle ad alta velocità nello spazio. Queste eruzioni sono spesso associate a tempeste magnetiche solari note come espulsioni di massa coronale (CME). Sono certamente i più comuni eventi solari, ma non gli unici: la nostra stella può anche emettere flussi di protoni molto veloci – noti come particelle solari energetiche (SEP) e disturbi del vento solare. Tutti questi fenomeni possono interferire, tra le altre cose, con le comunicazioni radio ad onde corte, con i segnali GPS e sulle reti elettriche terrestri. Sono inoltre in grado di disturbare i satelliti presenti in orbita intorno al nostro pianeta. L’attività solare aumenta ogni 11 anni circa in quello che viene definito ciclo di Schwabe, e il sole si sta muovendo verso un altro massimo solare, probabilmente previsto nel 2013. Ciò significa che queste attività risulteranno sempre in aumento, e che queste particelle cariche, alcune delle quali molto intense, raggiungeranno con sempre maggior frequenza la Terra. La National Oceanic and Atmospheric Administration ha ideato categorie tra le tempeste varie. I brillamenti più intensi sono conosciuti come “brillamenti di classe X”, in un sistema di classificazione che divide i brillamenti solari in base alla loro forza. Quelli più piccoli sono invece di classe A, seguiti dalla classe B, C, M. Ogni lettera rappresenta un aumento di 10 volte della produzione di energia.

Quindi un evento di classe X è dieci volte più violento di uno di classe M e 100 volte più intenso rispetto alla classe C. All’interno di ciascuna classe, vi è una scala suddivista da 1 a 9 che contraddistingue una sottosezione. I brillamenti di classe C sono troppo deboli per influenzare in modo significativo il campo magnetico della Terra. Quelli di classe M invece possono causare blackout radiofonici molto brevi ai poli, e tempeste di radiazioni che potrebbero mettere in difficoltà gli astronauti nello spazio. L’eruzione più violenta si è verificata nel 2003 durante l’ultimo massimo solare, così potente che ci fu un sovraccarico dei sensori di misurazione. I brillamenti di classe X sono di gran lunga le più grandi esplosioni del nostro sistema solare e sono bellissime da guardare. Nei più grandi eventi, questi processi possono produrre tanta energia quanto un miliardo di bombe all’idrogeno. In questi giorni stiamo assistendo ad una sempre maggiore attività solare. Il primo brillamento di classe X del ciclo solare in corso, si è verificato il 15 Febbraio 2011, seguito da molti eventi durante la scorsa estate. Lo scorso 23 Gennaio 2012 un’eruzione di classe M8.7, accompagnata da un’espulsione di massa coronale, ha creato una delle tempeste più violente degli ultimi anni. L’ente spaziale americano (La NASA) e la NOAA, così come la US Air Agenzia Meteo Force (AFWA), mantengono una vigilanza costante per il monitoraggio di brillamenti e tempeste magnetiche associate. Attraverso i preavvisi infatti, molte tecnologie, tra cui i satelliti e i veicoli spaziali, possono essere protetti da conseguenze più gravi.

FONTE: METEOWEB

ALTRA FONTE: SOLARHAM

 
 
 

E' CONFERMATO: I "FILAMENTI" DI RICADUTA DERIVANO DAI CARBURANTI AEREONAUTICI!

Post n°490 pubblicato il 10 Novembre 2013 da gattolin.ivano

10/11/2013

Il sito web tankerenemy.com ha pubblicato le fondamentali analisi eseguite da un laboratorio certificato francese su campioni di composti polimerici, i filamenti la cui dispersione e caduta sono associate al passaggio degli aerei militari e civili impiegati nelle irrorazioni clandestine a bassa ed alta quota.

Non sono tele di Aracnidi, a differenza di quanto asserito in modo mendace dagli enti ufficiali preposti alla tutela dell’ambiente, ma fibre composte da ftalati. Le risultanze delle analisi confermano inequivocabilmente quanto da tempo asseriamo, ossia che gran parte delle compagnie commerciali sono coinvolte nelle operazioni di aerosol volte a modificare le condizioni dell’atmosfera: i veleni diffusi, infatti, entrano nella composizione dei carburanti e degli oli lubrificanti aeronautici. Si osservi che molti composti rilevati contengono il micidiale benzene. Per identificare i responsabili, bisogna perciò cercare chi produce e fornisce questi tossici additivi, utili agli scopi della geoingegneria clandestina.

Diversi campioni di filamenti raccolti tra novembre e dicembre 2012 sull’intero territorio francese sono stati inviati al nostro laboratorio da Thénioux. Le fibre provengono da Saint Clément des Levées, de Saint Martin de Crau e da Malabat.

Per ogni campione, sono stati eseguiti due esperimenti di desorbimento termico alla temperatura di 445° Celsius, da un lato, direttamente e dopo metilazione in-situ (un processo che consente il rilevamento di composti polari potenzialmente presenti). Diversi composti organici generati in questa serie di otto esperimenti, ogni volta sono stati separati mediante gascromatografia ed identificati mediante spettrometria di massa (GC/MS). [1]

I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Sembra che questi filamenti aerodispersi siano polimeri organici complessi contenenti componenti chimici di sintesi, come dimostra l’analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici.

I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi contengono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d’interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di “filamenti aerodispersi” sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale.

Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell’atmosfera dai motori degli aerei.

Centro di indagini indipendenti e competenza in Chimica organica

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Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-QualitéQ

Qui il documento di analisi originale.

[1] Il desorbiménto [Comp. di de- e (ad)sorbimento] è il fenomeno, inverso dell’adsorbimento, consistente nella liberazione di una sostanza adsorbita su un solido.

[2] Gli ftalati sono esteri dell’acido ftalico. Sono composti in genere poco solubili in acqua, molto solubili negli oli e poco volatili. Di solito si presentano come liquidi incolori. Sono ottenuti per esterificazione tra l’anidride ftalica ed un alcool opportuno, generalmente compreso tra i 6 ed i 13 atomi di carbonio. Ad esempio, il di-2-etilesilftalato è prodotto dalla reazione chimica tra 2-etilesanolo ed anidride ftalica. Nel 2004 la produzione mondiale di ftalati è stata stimata in 400.000 tonnellate. Sono noti sin dagli anni ‘20 del XX secolo ed hanno conosciuto un incremento di produzione negli anni ‘50, con l’immissione sul mercato del PVC. Gli ftalati sono una famiglia di composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità e la modellabilità. Il PVC è la principale materia plastica (in termini di volume di produzione) in cui sono impiegati. Addizionato ad esso, lo ftalato permette alle molecole del polimero di scorrere le une sulle altre, rendendo il materiale morbido e modellabile anche a basse temperature. Ftalati di alcoli leggeri (dimetilftalato, dietilftalato) sono usati come solventi nei profumi e nei pesticidi. Gli ftalati trovano inoltre uso frequente nella preparazione di smalti per unghie, adesivi, vernici e persino negli alimenti. Questi composti sono oggetto di controversia dal 2003: alcuni studi sembrano mostrare che siano in grado di produrre effetti analoghi a quelli degli ormoni estrogeni, causando una femminilizzazione dei neonati maschi e disturbi nello sviluppo dei genitali nonché nella maturazione dei testicoli. Studi sui roditori mostrano che un’elevata esposizione agli ftalati provoca danni al fegato, ai reni, ai polmoni ed allo sviluppo dei testicoli.

da tankerenemy.com

FonteEnciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. ftalati; ftalica, anidride; ftalici, acidi.

FONTE

 

 
 
 

IL SATELLITE GOCE PRECIPITERA' SULLA TERRA ENTRO 40 ORE,GLI AGGIORNAMENTI.

Post n°489 pubblicato il 10 Novembre 2013 da gattolin.ivano

10/11/2013

Non si sa’ dove ma tra domenica sera e le prime ore di lunedi’ mattina, il satellite ‘Goce’ con le sue 1,1 tonnellate di peso precipitera’ sulla superficie terrestre. Ma l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che l’ha costruito e gestito finora, ha chiarito che, “non e’ possibile prevedere con esattezza dove cadranno i frammenti”. Il satellite di ricerca era stato lanciato nel marzo 2009 per stendere una mappa del campo gravitazionale terrestre. Il 21 ottobre ha esaurito il combustibile ed ora senza piu’ spinta la sua orbita sta ‘decadendo’. Sfortunatamente Goce venne costruito prima del 2008 quando le diverse agenzie spaziali stabilirono come regola generale che ogni futuro satellite sarebbe stato in grado di effettuare un rientro in atmosfera controllato o di bruciare completamente al termine della missione senza il rischio di disseminare detriti sulla Terra.

Costato 350 milioni di euro, lungo 5,3 metri, la missione di Goce e’ durata il doppio di quanto originariamente previsto, 20 mesi. La sua orbita iniziale era di 260 km e venne poi abbassata a 224 km. Al momento si trova in un’orbita discendente intorno ai 160 km di quota. Una volta che avra’ raggiunto gli 80 km finira’ in pezzi e i frammenti piu’ grandi, una decina, potranno avere le dimensioni di un motore di auto e pesare circa 200 kg. Le chance di essere colpiti da un frammento secondo gli astronomi sono 250.000 inferiori a vincere il primo premio ad una lotteria. In passato altri satelliti rientrarono sulla terra causando molta paura ma nessuna vittima. Nel 1996 la sonda russa ‘Mars 96′ diretta verso Marte con a bordo un minireattore al plutonio falli’ la sua missione e precipito’ in Sud America. Stati Uniti e Russia riuscirono invece a gestire il rientro delle due grandi stazioni spaziali. La prima, la statunitense Skylab nel 1979, e l ex sovietica Mir, molto piu’ grande, nel 2001. In entrambi i casi le due strutture si dissolsero al rientro in atmosfera e nel caso di Skylab qualche detrito di dimensione ridotte riusci’ a toccare terra.

FONTE: METEOWEB

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IMMAGINE DEL TRAFFICO DEI SATELLITI CHE ORBITANO INTORNO ALLA TERRA

FONTI: METEOWEB

 
 
 

SUPER TIFONE HAYAN,NELLE FILIPPINE IL BILANCIO ASSUME PROPORZIONI IMMANE.OLTRE 1200 VITTIME.

Post n°488 pubblicato il 10 Novembre 2013 da gattolin.ivano

10/11/2013

Sono almeno 1.200 le vittime del tifone Hayan nelle Filippine. Lo fa sapere la Croce rossa del Paese, precisando che mille persone sono morte nella città costiera di Tacloban e altre duecento nella provincia di Samar. Secondo quanto riporta Nbc News, la segretaria generale dell’organizzazione Gwendolyn Pang ha spiegato che il numero è il risultato di una stima sulla base di informazioni preliminari provenienti dalle squadre di operatori sul terreno.  Il bilancio confermato è intanto fermo a 138 persone uccise, mentre le autorità annunciano però di attendersi “un numero molto alto di vittime e di feriti”. Almeno 118 sono state contate sull’isola di Leyte, la più danneggiata delle sei colpite dal tifone, ha precisato il portavoce dell’Agenzia nazionale per i disastri, il maggiore Reynaldo Balido. Il segretario agli Interni Max Roxas ha detto che è troppo presto per conoscere il numero reale, mentre il tifone si sposta verso il Vietnam. “Tutti i sistemi, tutti gli strumenti della vita moderna – comunicazioni, energia, acqua – sono fuori uso. Anche i media, quindi non c’è modo di comunicare con le persone rivolgendosi alle masse”, ha dichiarato.

FONTE: METEOWEB

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FONTI: METEOWEB

 
 
 

SOLE AGGIORNAMENTI: ALTA ATTIVITA' SOLARE,REGISTRATO FLARE X 1.1

Post n°487 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

Buongiorno. L'attività solare è di nuovo ad alti livelli con un importante X1.1 flare solare rilevato intorno macchia solare 1890 alle 04:26 UTC. L'evento è stato associato a una Radio Burst 10cm (TenFlare), di 1000 SFU, insieme con tipo II e IV eventi frequenza di sweep. Un CME divenne visibile in immagini LASCO C3 e sembra che la maggior parte del plasma era diretto a sud. Ci può essere una piccola componente terrestre diretto e l'ultimo modello di monitoraggio CME rilasciato dal Goddard Space Flight Center sta mostrando un effetto colpo di striscio possibile dal 11 novembre. Altri aggiornamenti per seguire riguardo a questo evento, se necessario.

Va inoltre notato che macchia solare 1891 ha generato un moderato M2.3 bagliore alle 09:28 UTC di questa mattina.

FONTE UFFICIALE: SOLARHAM

AGGIORNAMENTI SULL'ATTIVITA' SOLARE:


Di seguito è riportato un look aggiornato al disco solare visibile il Venerdì . Sunspot 1890 rimane il più grande Terra regione rivolta visibile e mantiene una configurazione a triangolo all'interno della sezione di uscita del gruppo . La regione attiva ha prodotto un X1.1 flare solare impulsivo in 04:26 UTC . Un espulsione di massa coronale ( CME) con quello che sembra essere un componente diretto Terra minore è stato osservato in immagini LASCO C3 . Un impatto colpo di striscio sarà possibile da 11 Novembre secondo l'ultimo modello di CME rilasciato da Goddard . La regione attiva sarà in una posizione ideale vicino geoeffective per i prossimi 3 giorni ed è probabile che le eruzioni future sarebbero almeno in parte terrestre diretto . Sunspot 1891 continua ad avere una configurazione a triangolo debole e ha prodotto un M2.3 flare solare moderata a UTC 09:28 Venerdì mattina . Una nuova macchia solare ruotato alla vista fuori l'arto est e devono essere numerate 1893 ad oggi. Sembra essere stabile con un layout magnetico semplice . Ci resterà una possibilità per un altro isolato da moderata a forte brillamento solare entro le prossime 24 ore con 1890 essendo la fonte più probabile .

FONTE UFFICIALE: SOLARHAM

 
 
 

SUPER TIFONE HAIYAN: FILIPPINE IN GINOCCHIO,4 MORTI,720.000 EVACUATI E VENTI OLTRE I 300 KM/H

Post n°486 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

È salito a quattro il numero delle persone morte nelle Filippine a causa del passaggio del tifone Haiyan. Le autorità locali hanno fatto sapere che due persone sono rimaste folgorate, una è stata uccisa da un albero caduto e un’altra è stata colpita da un fulmine. I forti venti hanno interrotto le linee telefoniche e diverse zone risultano isolate. Quasi 720mila persone sono state evacuate dalle zone a rischio. Il ciclone tropicale è passato sopra le isole di Samar, Leyte, Cebu e Panay, spostandosi da est verso ovest con venti sostenuti che soffiavano a 235 chilometri orari e raffiche che raggiungevano 275 chilometri orari.

Alle 17 ora locale (le 10 in Italia) il centro del tifone si trovava a ovest della provincia di Aklan, sull’isola di Panay, a 320 chilometri a sud di Manila, dopo aver colpito l’isola di Boracay. Secondo le previsioni, stasera Haiyan dovrebbe spostarsi sopra il mare a sud dell’isola di Mindoro e domani proseguire nel mar Cinese meridionale, verso il Vietnam. Secondo Aldczar Aurelio, dell’Ufficio meteorologico filippino, Haiyan è il più forte tifone di quest’anno. Eduardo del Rosario, a capo dell’agenzia di risposta ai disastri, ha fatto sapere che un simile tifone colpì il centro delle Filippine a novembre del 1990, uccidendo almeno 508 persone, con altre 246 persone che risultano disperse.

Del Rosario ha assicurato che stavolta le autorità hanno ordinato l’evacuazione delle zone a rischio e hanno adottato altre misure per limitare il numero delle vittime.

FONTE: METEOWEB

 
 
 

NASA: "ABBIAMO SCOPERTO UN PIANETA ABITABILE E IDENTICO ALLA TERRA"

Post n°485 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

L'ente spaziale americano ha annunciato nel corso della "Kepler Science Conference" di aver trovato un pianeta abitabile identico alla nostra terra! L'annuncio passato inspiegabilmente in secondo piano è di quelli storici. Il pianeta in questione è denominato Kepler-69 C , è una superterra con un raggio di circa 1,5 volte quello terrestre. Orbita attorno ad una stella simile al Sole. Gli scienziati hanno affermato che Kepler-69 c potrebbe essere il primo pianeta in grado di ospitare davvero forme di vita aliena. La temperatura media del pianeta è di circa 22 °C ed in basso nell'immagine trovate le "differenze" tra Kepler 69-C ed il nostro pianeta... a Sinistra Kepler-69 a destra la Terra.

FONTE ARTICOLO: RADIO RMT

FONTI UFFICIALI DAL SITO DELLA NASA:

Kepler- 69 e il Sistema Solare

Il diagramma confronta i pianeti del sistema solare interno a Kepler -69 , un sistema a due pianeta circa 2.700 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno . I due pianeti di Kepler -69 orbita una stella che appartiene alla stessa classe come il nostro sole , chiamato G - tipo .

Kepler- 69c , è del 70 per cento più grande delle dimensioni della Terra , ed è il più piccolo ancora trovato in orbita nella zona abitabile di una stella simile al sole . Gli astronomi sono incerti circa la composizione di Kepler- 69c , ma la sua orbita di 242 giorni intorno una stella simile al Sole assomiglia a quella del nostro vicino pianeta Venere . Il pianeta compagno , Kepler- 69b , è poco più di due volte la dimensione della Terra e sfreccia intorno alla sua stella una volta ogni 13 giorni.

I concetti artistici dei pianeti Kepler - 69 sono il risultato di scienziati e artisti che collaborano per contribuire a immaginare l'aspetto di questi mondi lontani .

Il telescopio spaziale Kepler , che contemporaneamente e continuamente misura la luminosità di oltre 150.000 stelle , è la prima missione della NASA in grado di individuare pianeti simili alla Terra formato attorno a stelle simili al nostro sole.

FONTI UFFICIALE: NASA

ALTRE FONTI: WIKIPEDIA Kepler-69 c

 
 
 

HUBBLE OSSERVA STRANISSIMO ASTEROIDE CON SEI CODE DA COMETA!

Post n°484 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

Asteroide attivo P/2013 P5 visto dal Hubble Space Telescope. Credit: NASA

Che l'universo fosse ancora pieno di misteri, non era certo un mistero, ma nessuno si aspettava di trovare qualcosa di così apparentemente inspiegabile ed assurdo! Questo oggetto è tanto strano da poter quasi creare una nuova categoria di oggetti a sestante. Si tratta di quello che sembra essere un asteroide, ma con SEI (!!) code da cometa fatte di polvere che partono dalla sua superficie mentre ruota velocissimo. Non è fatto di ghiaccio, non si sta muovendo verso il Sole, e non sembra essere spiegabile con alcuna teoria attuale. L'oggetto, chiamato P/2013 P5, sembra più un ugello spruzzatore d'acqua come quelli usati nei giardini.

"Siamo rimasti letteralmente sconcertati quando l'abbiamo visto" ha spiegato l'investigatore principale della ricerca, David Jewitt, dell'Università della California, Los Angeles. "Ancor più incredibile è il fatto che le sue code cambiano strutturalmente in appena 13 giorni, man mano che espelle polvere. Anche questo ci ha sorpreso moltissimo. E' difficile credere che stiamo guardando un asteroide."

La ricerca completa è stata pubblicata il 7 Novembre sulla rivista scientifica "Astrophysical Journal Letters".

Primo piano di P/2013 P5 ottenuto dal Hubble Space Telescope. Credit: NASA

P/2013 P5 ha continuato la sua attività di espulsione di polvere per almeno 5 mesi. Gli astronomi ritengono che è possibile che la velocità di rotazione dell'asteroide sia aumentata fino al punto in cui pezzi della sua superficie stanno letteralmente volando via. Non ritengono che le code possano essere in qualche modo il risultato di un impatto con altri asteroidi perché non hanno visto una grande quantità di polvere lanciata nello spazio insieme, allo stesso tempo.

Gli scienziati avevano inizialmente scoperto quest'oggetto con il telescopio Pan-STARRS, alle Hawaii, il 27 Agosto. P/2013 P5 sembrava avere dei contorni confusi ma non si vedevano le code, che invece sono stati scoperti dal Hubble il 10 Settembre. Quando poi il telescopio è stato puntato nuovamente verso l'asteroide il 23 Settembre, il suo aspetto era drasticamente cambiato. Sembrava come se l'intera struttura si fosse voltata dall'altra parte. "Eravamo completamente senza parole" ha spiegato Jewitt.

Un lungo ed attento lavoro con vari modelli computerizzati, da parte di Jessica Agarwal del Max Planck Institute, Lindau, Germania, ha poi mostrato come le code potrebbero essersi formate da unas erie di eventi di eruzione di polvere. Ha calcolato che, in base al comportamento visto, gli eventi sono avvenuti il 15 Aprile, il 18 Luglio, il 24 Luglio, l'8 Agosto, il 26 Agosto ed il 4 Settembre. La pressione della radiazione del Sole ha poi allungato la polvere in lunghe code.

Struttura delle code dell'asteroide P/2013 P5. Credit: NASA

La stessa radiazione potrebbe anche essere all'origine dell'attività stessa di P/2013 P5. Jewitt ha spiegato che la velocità di rotazione potrebbe essere aumentata abbastanza da far si che la debole gravità dell'asteroide non riuscisse più a tenere il materiale. Se questo fosse successo, la polvere potrebbe "scivolare" verso l'equatore dell'asteroide, per poi cadere nello spazio e comporre una coda. Per adesso, la quantità di polvere sfuggita è da qualche parte tra minimo 100 tonnellate e massimo 1.000 tonnellate. Una frazione piccolissima della massa totale dell'asteroide, il cui nucleo è grande circa 426 metri, quindi migliaia di volte la massa della polvere espulsa fino ad ora.

Gli astronomi continueranno ad osservare questo stranissimo oggetto per carpire se funziona la loro ipotesi e se la polvere lascia l'asteroide principalmente dall'equatore. Se è così potrebbe essere vero che sta perdendo pezzi per la velocissima rotazione. Per riuscire ad essere ancor più sicuri, nelle prossime campagne di osservazione cercheranno anche di osservare con precisione quanto ruota velocemente davvero.

L'interpretazione di Jewitt implica che questa rottura rotazionale debba essere un fenomeno comune nella Fascia di Asteroidi (tra Marte e Giove), e potrebbe essere il modo in cui muoiono i piccoli asteroidi.

"In astronomia, dove si trova una cosa, se ne trovano anche molte altre." ha spiegato Jewitt. "Questo è un oggetto davvero affascinante e quasi sicuramente il primo di una serie futura."

Jewitt ha poi aggiunto che sembra che P/2013 P5 sia un frammento di un asteroide più grande, che dovrebbe esseri staccato circa 200 milioni di anni fa. Ci sono molti altri frammenti in orbite simili a quella di questo oggetto.

FONTE UFFICIALE DAL SITO NASA: HUBBLESITE

 
 
 

IL RISCHIO DI IMPATTI METEORICI E' 10 VOLTE PIU' GRANDE DEL PREVISTO

Post n°483 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

Vi ricordate l'asteroide che ha colpito la Terra il 15 Febbraio 2013, mandando in ospedale un migliaio di persone nella città di Chelyabinsk? Si trattava del più grande impatto registrato sul nostro pianeta dai tempi dell'evento di Tunguska, in Siberia, nel 1908. Ma quello che sembrava un oggetto relativamente piccolo, dopo le nuove analisi effettuate in seguito alla scoperta dei frammenti, si è dimostrato essere un asteroide ben più massiccio e pericolo. Il nuovo impatto mischia nuovamente le carte in tavola ed adesso, alla luce di questo, la probabilità che un asteroide simile o più grande ci colpisca è 10 volte maggiore di quanto pensavamo (che già non era esattamente trascurabile).

Questa meteora aveva colpito la Terra esplodendo nell'atmosfera con un'energia di 500 kilotoni di TNT, diventando 30 volte più luminosa del Sole. Un'analisi delle osservazioni fornisce adesso un quadro migliore delle ultime fasi della vita dell'asteroide e svela sorprendenti dettagli sulla sua origine cosmica!

La roccia era un'ordinaria condrite proveniente dagli asteroidi della Fascia di Asteroidi presente tra le orbite di Marte e Giove. Questo si evince dai calcoli della sua traiettoria e dalla composizione minerale, ricca di silicati che si sono formati all'inizio della storia del Sistema Solare. Al momento dell'entrata nell'atmosfera, la massa dell'asteroide si aggirava tra 12.000 e 13.000 tonnellate metriche, cioè quasi il doppio delle stime iniziali.

L'asteroide è entrato nell'atmosfera superiore della Terra ad una velocità iniziale di 19 km al secondo, cioè oltre 50 volte la velocità del suono (Mach 50). Ad un'altitudine tra 45 e 30 km si è poi iniziato a spezzare per poi esplodere a circa 27 km di altitudine.

"Fortunatamente, la maggior parte della sua energia cinetica è stata assorbita dall'atmosfera" spiega Jiří Borovička, ricercatore nel campo degli asteroidi, presso l'Istituto Astronomico, parte dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Cieca. "Una roccia un po' più solida poteva esplodere solo vicino al suolo e questo avrebbe causato considerevolmente più danni."

Anche se poi migliaia di piccoli meteoriti sono stati trovati nell'aria, solo alcuni frammenti più grandi sono sopravvissuti. Un pezzo di 3.4 kg è caduto vicino al paesino di Timiryazevskiy, ed un altro ha colpito il tetto di una casa di Deputatskiy. Il pezzo più grande, di oltre 600 kg, è stato recuperato solo recentemente dal fondo del Lago Cheburkul, distante circa 60 km a sud-est da Chelyabinsk.

La cosa interessante, studiando l'orbita di questo impatto, è che sembra estremamente simile a quella di un altro asteroide conosciuto con la sigla 86039, osservato per la prima volta nel 1999. Quest'altro è grande ben 2 km in diametro.

"Questa è difficilmente una coincidenza" ha spiegato Jiří Borovička. L'insolita somiglianza orbitale suggerisce che probabilmente l'asteroide arrivato sulla Terra è un frammento di questo oggetto.
Conosciamo l'orbita e la posizione esatta dell'asteroide 86039 e conosciamo anche quasi tutti quei 1000 (circa) asteroidi più grandi di 1 km che stanno orbitando intorno al Sole, nelle nostre vicinanze. Nessun grande asteroide è attualmente in rotta di collisione con la Terra, almeno non nei prossimi due secoli. Ma sappiamo molto meno dei milioni di oggetti sotto 1 km di cui lo spazio è pieno. L'asteroide che ha colpito la Terra sopra Chelyabinsk è arrivato da una regione del cielo che non è accessibile ai telescopi terrestri. Una specie di punto cieco nei nostri occhi verso il cosmo. "Nelle sei settimane prima dell'impatto sarebbe stato visibile ma solo durante il giorno quando il cielo è comunque troppo luminoso per vedere oggetti di quella dimensione" spiega Borovička.

"Il rischio di essere colpiti, da asteroidi ancora sconosciuti, si sta spostando verso gli oggetti più piccoli" spiega Peter Brown, scienziato planetario della University of Western Ontario, London, Canada. ed autore delle ricerche a riguardo pubblicate su Nature.

Nuovi risultati dell'indagine NEOWISE della NASA, mostrano la distribuzione degli asteroidi potenzialmente pericolosi (PHA), cioè quelli che si avvicinano entro 8 milioni di km dalla Terra e sono abbastanza grandi da sopravvivere all'impatto con l'atmosfera e causare danni regionali o su scala più grande. Quelli in giallo/rosso sono quelli pericolosi, quelli in blu sono quelli che si avvicinano alla Terra ma non rappresentano alcun rischio. Credit: NASA/JPL/Caltech

Si pensa che ci siano milioni di asteroidi pericolosi per la Terra, con diametri dai 10 ai 20 metri, e solo 500 tra questi sono stati catalogati. I modelli suggeriscono che un oggetto come quello di Chelyabinsk colpisce la Terra ogni 150 anni in media, spiega Brown. Ma il numero di impatti osservati con intensità maggiore di 1 kilotone, negli ultimi 20 anni, fa pensare ad un rischio di molto maggiore (almeno di un ordine di magnitudo) rispetto a quanto pensato prima. Brown ed i suoi co-autori ritengono che sarebbe estremamente prudente e sensato da parte nostra iniziare a dare la caccia a questi corpi, prima che siano loro a dare la caccia a noi.

FONTE: NATURE

 
 
 

FUOCO DAL CIELO! UN ENORME METEORITE AVVISTATO A TIJIUANA,SAN DIEGO E LOS ANGELES

Post n°482 pubblicato il 08 Novembre 2013 da gattolin.ivano

08/11/2013

Tijuana, ore 20:00 del 6 Novembre 2013. Una grande luce viene avvistata nel cielo da centinaia di persone, un bolide di fuoco illumina a giorno la cittadina messicana e alcuni riescono a documentare l’evento. A migliaia di kilometri di distanza, numerosi testimoni nelle città di San Diego, Los Angeles, avvistano lo stesso fenomeno, che viene segnalato anche attraverso i vari social network, ma finora da parte delle reti di avvistamento e monitoraggio spaziale non hanno comunicato nessun dato relativo alla caduta del meteorite.

FONTE

 
 
 

3 ASTEROIDI GIGANTI SONO ARRIVATI NEL SISTEMA SOLARE! COMUNICATO UFFICIALE DELLA NASA.

Post n°481 pubblicato il 06 Novembre 2013 da gattolin.ivano

06/11/2013

Sono stati scoperti ben due asteroidi near-Earth (near-Earth object, NEO): si tratta di oggetti del Sistema Solare la cui orbita può intersecare quella della Terra. La notizia è stata pubblicata ieri, 5 novembre sul sito NASA del JPL, con una nota dello stesso JPL Near-Earth Object Program Office a firma dei due scienziati Don Yeomans e Paul Chodas.

La scoperta dei due asteroidi risale alla scorsa settimana, mentre ce ne sarebbe anche un terzo di dimensioni meno rilevanti di cui però ora si è sorprendentemente persa ogni traccia, sebbene anche questo potrebbe venire a trovarsi a distanza molto ravvicinata alla Terra da poter essere classificato come “oggetto potenzialmente pericoloso” (Potentially Hazardous Object, PHO). E’ fondamentale sottolineare che nessuno dei tre asteroidi scoperti recentemente può arrivare così vicino alla Terra da rappresentare un pericolo a breve termine per il nostro pianeta.

Nel dettaglio: il primo è stato chiamato 2013 UQ4 ed è il piu’ insolito, misura 19 km di diametro ed è stato individuato dal Catalina Sky Survey il 23 ottobre quando si trovava a 435 km dalla Terra. Non solo si tratta di un asteroide insolitamente grande ma ha anche un’inclinazione al quanto insolita, retrograda rispetto al Sole, viaggia cioè in senso contrario rispetto ai pianeti e a tutti gli altri asteroidi. Solitamente il movimento retrogrado è proprio delle comete, il che suggerisce che si possa trattare dei resti di un’antica cometa che non ha più ghiaccio sulla sua superficie e ciò le impedisce di diventare attiva vicino al Sole. Come riportato sulla circolare n. 9262 della International Astronomical Union, l’oggetto è stato osservato il 31 ottobre da Richard Binzel, David Polishook e Rachel Bowens-Rubin del MIT (Massachusetts Institute of Technology) grazie alla Infrared Telescope Facility NASA alle Hawaii, grazie al quale si è potuto classificare come un oggetto appartenente alla classe spettrale X.

Il secondo asteroide è 2013 US10, scoperto il 31 ottobre dal Catalina Sky Survey. Sebbene di quest’oggetto non sia stata individuata la reflettività e il suo diametro non sia del tutto certo, si stima si aggiri intorno ai 20 km.

Il terzo è 2013 UP8 del diametro di 2 km, scoperto il 25 ottobre dal gruppo Pan-STARRS delle Hawaii. E’ probabile che questo asteroide possa avvicinarsi molto all’orbita della Terra, entro i 5.5 km, il che lo rende, appunto un oggetto potenzialmente pericoloso (potentially hazardous asteroid, PHA). Come negli altri tre casi, l’oggetto è rimasto sconosciuto per molto tempo perché non si è avvicinato alla Terra da molto decenni.

FONTE UFFICIALE DEL COMUNICATO DELLA NASA A QUESTO LINK:

neo.jpl.nasa.gov

FONTE ARTICOLO QUI

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PIANETA-X,NIBIRU ORBITEREBBE VICINO ALLA FASCIA DI KUIPER SPOSTANDO DETRITI SPAZIALI VERSO LA VIA LATTEA

 
 
 

ECCO COME CI DICONO A COSA PENSARE: LA MANIPOLAZIONE DEI MASS MEDIA

Post n°480 pubblicato il 06 Novembre 2013 da gattolin.ivano

06/11/2013

Credi che tutto ciò che pensi o in cui credi sia frutto di una tua libera riflessione? I tuoi atteggiamenti, le tue opinioni, convinzioni e abitudini sono espressione della tua interiorità o sono continuamente plasmate da qualcun altro? Potrebbe essere possibile che tu e tutto ciò che è intorno a te sia una realtà modellata ad arte da qualcuno dietro le quinte?

Purtroppo, la verità è che quasi tutti noi siamo immersi in un colossale sistema mediatico nel quale radio, televisione e stampa plasmano continuamente e subdolamente le opinioni e le credenze delle persone, dicendole cosa e come pensare.

Se si vuole continuare a stare nella beata ignoranza, allora conviene smettere di leggere questo articolo e andare subito a piazzarsi davanti alla televisione; ma se si vuole prendere la pillola rossa, allora continuate a leggere, perché più a fondo si va nella tana del bianconiglio, più si scoprono fatti strani e curiosi.

Solo in Italia, secondo uno studio promosso da Sipra, Rai e Starcom Mediavest Group, un cittadino medio passa circa 4 ore e mezza al giorno davanti alla TV, rubando spazio alla socialità e al confronto con le altre persone. Il 45% degli italiani è monomediatico, si affida cioè ad un solo mezzo d’informazione; di questi, la quasi totalità, il 93%, sceglie la Tv.

La radio è al secondo posto tra i medium preferiti. Al terzo posto si trova Internet, per i giovani dai 15 ai 24 anni e gli adulti dai 25 ai 44, mentre tra i 45enni e oltre è preferita la lettura dei quotidiani, scelti peraltro più dagli uomini, mentre le donne prediligono i periodici.

Molti di noi sono così assuefatti a questo continuo bombardamento informativo che se venissero sconnessi dal sistema, comincerebbero ad avere crisi di astinenza, avvertendo una sorta di malessere fisico se nelle nostre case dovesse all’improvviso regnare il silenzio.

Il dato più sconcertante è che il 90% delle informazioni pompate nelle nostre teste è prodotta da un’oligarchia di operatori:

1) RCS MediaGroup: gruppo con una forte proiezione internazionale che in Italia edita, tra gli altri, il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, City (quotidiano gratuito), Novella 2000, Max, El Mundo, e tanti altri… Interessante notare che tra gli azionisti risulta anche la Rothschild Bank AG Zurigo con un pacchetto azionario del 7,65%.

2) Gruppo Editoriale L’espresso: diverse attività, come carta stampata, televisione e radio. Queste alcune delle edizioni: la Repubblica, L’Espresso, Le Scienze, MicroMega, Radio Capital, Radio DJ, Deejay TV, ecc…

3) Silvio Berlusconi: grande concentrazione mediatica, tra televisioni, carta stampata, editoria: Mediaset, Mondadori, Einaudi, Medusa Film, Il Giornale, Panorama, TV Sorrisi e Canzoni, ecc…

4) Caltagirone Editore: l’azionista di maggioranza è Francesco Gaetano Caltagirone. Tra le pubblicazioni: Il Mattino, Il Messaggero, Leggo, Il Corriere Adriatico, Telefriuli, ecc…

5) Rai TV: la TV di Stato italiana con i suoi molteplici canali a disposizione della lottizzazione politica di turno…

Comunque, la situazione Italiana è specchio di quella mondiale, dove c’è la stessa concentrazione nelle mani di pochi operatori. Al ché, sorge una domanda: le migliaia di ore di “notizie e intrattenimento” che queste aziende ogni anno sparano nell’etere e poi nelle nostre teste ogni anno, che effetto stanno avendo su tutti noi? E’ possibile che questi ticoon mediatici abbiano più effetto su di noi di quanto riteniamo possibile?

La potenza dei Media

La vera forza dei mezzi di comunicazione sta nella loro presunta autorevolezza: chi mai si permetterebbe di mettere in dubbio l’autenticità di una notizia data da un telegiornale o da un quotidiano?

Il sistema dell’informazione, grazie al tacito consento della popolazione, definisce letteralmente ciò che per noi è importante e ciò che non lo è.

Se i media non parlano di qualcosa, allora semplicemente si tratta di qualcosa che non è importante. Quante volte avete sentito una frase del tipo: Se questo che dici fosse vero, ne avremmo sentito parlare in televisione? La cosa stupefacente è che la gente non vuole neanche sentir parlare di cose non dette dalla TV.

L’enorme potenza della TV si manifesta anche nei discorsi quotidiani delle persone, le quali, nella maggior parte delle loro conversazioni, non fanno altro che commentare ciò che hanno visto nei notiziari o nelle trasmissioni di intrattenimento. Ci troviamo in un’epoca nella quale le interazioni limitate tra le persone sono definite dalla connessione al sistema mediatico.

La gente, piuttosto che occuparsi della loro vita reale, preferisce dedicarsi a ragionamenti su ciò che vomita la televisione nei loro salotti, cioè una vita tutt’altro che reale e che non le appartiene. Perchè mai uno dovrebbe preoccuparsi della gravidanza di tale attrice, quando poi non conosce nemmeno il nome della sua vicina di casa?

Ecco come la televisione rende i nostri cervelli “disponibili”

C’è qualche speranza?

Fintanto che i grandi gruppi editoriali dominano e controllano le conversazioni delle persone, c’è qualche speranza di un risveglio di massa tra il popolo mondiale? Purtroppo il mondo giovanile sembra quello più esposto al bombardamento mediatico, essendo costantemente connesso alla matrix mediatica che stanno costruendo intorno a noi.

Secondo un rapporto pubblicato dal Los Angeles Times, i giovani occidentali trascorrono in media 53 ore alla settimana a guardare la TV, usare i Social Network e giocare ai videogames. Qual è il risultato ad un’esposizione così prolungata ad una propaganda continua di antivalori?

Gli adulti di oggi, quando erano ragazzini giocavano tra loro incontrandosi all’area aperta. I giovani contemporanei, invece, passano la maggior parte del loro tempo libero stando seduti davanti al monitor di un computer, fissando passivamente uno schermo. E’ segno di una società sana?

Ai sociologi e agli antropologi piace affermare che l’uomo è una creatura sociale, che siamo stati concepiti per amare ed essere amati. Ma nell’epoca attuale, la gente sembra “amare” più le loro squadre di calcio preferite, o i loro programmi televisivi, sacrificando molto tempo prezioso che potrebbe essere utilizzato per avere rapporti “reali” con altre persone.

Una condizione sociale pilotata?

Nel frattempo, l’elite globale che detiene il controllo dei mezzi di informazione, favorisce e sfrutta la nuova condizione della società digitale, distraendo la popolazione e controllando il flusso dell’opinione pubblica.

Il più delle volte, i media si concentrano sul gossip che riguarda l’ultima celebrità comparsa sulla scena, o i duelli “interpretati” dai politici dei due schieramenti, ignorando, puntualmente, le cosa importanti che intanto succedono nel mondo.

Un esempio su tutti è il totale blackout sulle notizie che riguardano le riunioni annuali del gruppo Bilderberg. Pare che numerosi direttori di giornali e telegiornali vi partecipino senza che nessuno ne venga a conoscenza. Oppure, il silenzio colpevole sul meccanismo del debito pubblico che stringe un cappio alla gola degli stati sovrani nazionali.

Se qualcuno si permette di sollevare la questione su uno di questi temi, semplicemente gli verrà risposto di essere un “cospirazionista” e che queste cose non esistono. Negare, negare perfino l’evidenza: questa è la strategia adottata.

I potenti nell’ombra. Gli “occulti” che scrivono la storia dietro le quinte

Ma chi governa realmente il mondo? C’è un gruppo ristretto che tira le fila

Ma perché la gente continua a credere alle sciocchezze pubblicate dai mass media? La verità è che siamo talmente assuefatti al sistema, da non riuscire ad immaginare una società diversa: ci è stata rubata perfino la possibilità della fantasia che ci permetterebbe di progettare un mondo diverso, fondato sulla verità e l’autorevolezza.

Perfino i politici sembrano molto più stupidi di quelli del passato: mancano di competenza, di fiuto politico e, cosa più avvilente, mancano del senso della vergogna. Ma forse lo stesso sistema politico è un enorme carrozzone messo davanti ai nostri occhi per celare i veri governanti occulti del mondo.

Naturalmente, lo stato attuale della società rappresenta un successo per l’elite illuminata, dato che più il pubblico è stupido, più è facile da dominare. La gente non riflette più per concetti, ma per luoghi comuni immessi nell’opinione pubblica dai mass media. L’unica speranza è la crescita sempre più significativa delle fonti alternative di informazione. Forse, c’è speranza, dopo tutto!

FONTE

 
 
 

STATI UNITI: LA FEMA ATTIVA LENEE "ROSSE" E "BLU" DAVANTI ALLE ABITAZIONI,COSA STA SUCCEDENDO?

Post n°479 pubblicato il 06 Novembre 2013 da gattolin.ivano

06/11/2013

Cosa sta succedendo negli Stati Uniti? La FEMA (Agenzia federale per le emergenze nazionali) ha attivato misteriose “X” di colore Blu e Rosse, davanti alle abitazioni di ignari cittadini americani che appunto rimangono basiti davanti a questi “segni” che ricordano da lontano, i simboli descritti in una lettera di un famoso politico norvegese sulla questione di Planet X – Nibiru. A parlare di questi misteriosi simboli , sono alcuni quotidiani come la ABC che ha dedicato un ampio servizio sul grande mistero dei segni correlati ai campi della FEMA e su una possibile emergenza-catastrofe. Rammentiamo per la circostanza, e non è un caso, ciò che era stato scritto qualche anno fa dal politico norvegese sulle future emergenze di catastrofi imminenti ( he sarebbero accadute subito dopo il 2012) correlate con l’arrivo di Planet X-Nibiru.

cosa stanno preparando i padroni del mondo? Nella foto uno dei misteriosi segni della FEMA. Ci sono i preparativi per una emergenza di una catastrofe globale imminente?

Ecco il testo della lettera:

“Sono un politico norvegese. Vorrei parlare delle cose difficili che accadranno dal 2008 al 2012. Il governo norvegese sta costruendo basi sotterranee e bunker in numero sempre maggiore. Israele e molti altri paesi stanno facendo la stessa cosa. Quando ho chiesto spiegazioni, hanno semplicemente risposto ‘per proteggere il popolo norvegese’.

Ho chiesto anche quando avrebbero pensato di terminare il lavoro e la risposta è stata ‘prima del 2011′. La prova di quello che sto dicendo è nelle fotografie che ho mandato di me stesso e di tutti i Primi Ministri che ho avuto cura di incontrare mettendoli al corrente della questione. Loro sanno tutto ciò che sta per accadere, ma non vogliono assolutamente fare allarmismi o creare panico di massa.

I distintivi dell’esercito norvegese sono già stati dati e gli alloggi costruiti molto tempo fa. La gente che sarà lasciata sulla superficie morirà insieme a tutti gli altri, non riceverà alcun tipo di aiuto. Il piano è che due milioni di norvegesi si salveranno e gli altri moriranno. Tutti i settori e le arche sono collegati tra loro attraverso tunnel e un sistema di comunicazione di binari per macchine che possono portare da un’area a un’altra. Sono molto triste, spesso mi ritrovo a piangere insieme ad altri che sanno che così tanti verranno a sapere la verità troppo tardi e che tutto finirà per loro. E’ fin dal 1983 che i governanti raccontano bugie, tutti loro sono a conoscenza di ciò che succede in Norvegia, ma pochi lo diranno apertamente, hanno troppa paura di perdere il NOAH 12 railcar che li porterà alle arche, mettendoli in salvo. Se lo dicessero a qualcuno, morirebbero sicuramente. Io non sono preoccupato per me, il genere umano deve sopravvivere, la specie deve sopravvivere. La gente deve sapere. Tutti i governanti sono consapevoli della situazione e di ciò che sta per accadere. Alle persone che vorranno provare a salvarsi, consiglio di spostarsi in posti alti, di trovare grotte o caverne dove poter stipare riserve di cibo per almeno cinque anni, scatolame e acqua che duri per un po’. Per chi se lo può permettere suggerisco anche pillole antiradiazioni e tute spaziali. Possa dio aiutare tutti noi… ma so che dio non ci aiuterà. Abbiamo quattro anni per prepararci alla fine dei giochi. Armatevi, create gruppi di sopravvivenza e trovate un luogo per potervi salvare con cibo a sufficienza. Guardatevi intorno: stanno costruendo basi e bunker sotto terra, ovunque. Aprite gli occhi gente! Chiedete ai governanti cosa stanno costruendo, vi risponderanno che è solo immagazzinamento di cibo; vi renderanno ciechi con tutte le loro bugie.

I segni della presenza aliena sono anche qui e spesso vedo la classe politica norvegese non essere quello che dice di essere. E’ come se fossero controllati in ogni pensiero… Lo puoi vedere nei loro occhi e nelle loro menti. Ricordate che chi si troverà nelle aree delle città nel 2012 sarà colpito per primo e per primo morirà. Dopo, l’esercito si libererà dei sopravvissuti; i fucili ristabiliranno l’ordine nel caso ci fosse la benché minima resistenza. La gente comune non saprà nulla fino alla fine, perché il governo non vuole creare panico di massa. Tutto accadrà silenziosamente e i governanti semplicemente spariranno. Vi dico questo: non girate tranquilli di notte, prendete precauzioni per salvarvi con la vostra famiglia. Unitevi agli altri, lavorate insieme per trovare soluzioni a tutti i problemi che dovrete fronteggiare”.

FONTE

 
 
 

INCHIESTA SUI MISTERIOSI FILAMENTI AVVISTATI NEL CIELO DI REGGIO

Post n°478 pubblicato il 06 Novembre 2013 da gattolin.ivano

06/11/2013

L’articolo inchiesta che vi presentiamo proviene dal quotidiano Il Giornale di Reggio e riguarda la comparsa di misteriosi filamenti caduti nella città di Reggio Emilia. Tante polemiche intorno a questo strano episodio, che ha fatto parlare molto i cittadini emiliani. Questo l’articolo riportato dal quotidiano, premettendo che noi non facciamo ulteriori commenti per non creare altre polemiche intorno a questa situazione, pur sapendo che esistono anche i presupposti della caduta di fibre polimeriche diffuse con gli aerei impegnati nelle attività di geoingegneria illegale. Ecco di seguito quanto riportato su Il Giornale di Reggio.

INCHIESTA / Filamenti misteriosi nel cielo di Reggio

Cinque persone ne hanno osservato una quantità enorme l’11 ottobre a Massenzatico

Il territorio reggiano si conferma sempre più come una zona privilegiata per i fenomeni insoliti. Dopo le stupefacenti sfere di luce della Pietra, gli avvistamenti documentati di oggetti volanti non identificati (il caso dell’Ovni inseguito dai caccia militari spopola ancora sul web) e il crop circle più bello d’Europa – quello di Fabbrico – anche Reggio Emilia ha partecipato al “gioco” che in ottobre ha mobilitato numerose località: l’avvistamento di filamenti misteriosi nel cielo.

I filamenti, la cui origine è discussa, sono stati osservati l’11 ottobre a Massenzatico da una famiglia di cinque persone. La testimonianza è arrivata a Camillo Michieletto, responsabile reggiano del Cisu e autore del catalogo locale degli avvistamenti ufo, o presunti tali. 
Ecco cos’ha scritto il testimone: «Io abito a Reggio Emilia, località Massenzatico. L’avvistamento è avvenuto verso le 12 di venerdì 11 ottobre 2013. Guardando in direzione del sole, si vedevano un’infinità di filamenti lunghissimi, a perdita d’occhio, una quantità immensa di filamenti quasi a formare un cerchio concentrico al sole, tipo sassolino che cade in acqua. In casa eravamo in 5 adulti e nessuno avevano mai visto niente di simile. Il cielo era pulito, senza nuvole ne striature».

Questo avvistamento, a quanto si sa, è l’unico avvenuto in questo periodo nel Nord Italia, tuttavia sono centinaia le testimonianze di fenomeni analoghi nel Lazio, in Abruzzo e in Sardegna, sempre nel mese di ottobre. E comunque da tempo questi misteriosi filamenti – di un sostanza bianca e viscosa – sono visti e raccolti, quando cadono a pioggia e si depositano sugli alberi e a terra, in tutta Europa: il fenomeno ha richiamato negli anni l’interesse degli ufologi, che lo hanno ribattezzato “capelli d’angelo”. E’ noto che nel 2008 piogge di filamenti si verificarono su diverse città emiliane e lombarde: di certo a Parma, Bologna, Ferrara, Buccinasco e a Milano nella zona del parco Nord. 

Il fenomeno osservato a Massenzatico sembra distinguersi dagli altri più consueti, perchè è stata vista una massa insolitamente imponente di questi “capelli d’angelo”, a notevole altezza e senza piogge di alcun genere. Per questo meriterebbe un’indagine accurata. Tuttavia può essere considerato come un aspetto particolare della medesima casistica.

Sull’origine di questi misteriosi “capelli d’angelo”, le ipotesi sono contrastanti: si parla di gigantesche colonie di ragni in migrazione, ma anche di fibre chimiche o nanotubi di silicio che, secondo le tesi complottiste, verrebbero rilasciati dagli aerei che producono le cosiddette “scie chimiche”.

Nei giorni scorsi, dopo l’allarme che si diffuso tra la popolazione della Tuscia (dal viterbese alla provincia di Roma), il Nucleo specializzato dei Vigili del Fuoco Nbcr (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico) ha analizzato campioni della sostanza biancastra caduta dal cielo come la biblica manna. Ulteriori analisi sono state compiute dall’Arpa di Rieti.

Ebbene, l’Arpa sarebbero nè più nè meno che comuni ragnatele, peraltro non tossiche per l’uomo. L’Arpa ha comunicato che si tratta di «un fenomeno naturale conosciuto con il termine di Spider Ballooning, ossia un modo di spostarsi nell’aria utilizzati da diversi ragni e da qualche altra specie di artropode. Gli animaletti secernono della seta che viene sollevata e trasportata, insieme all’animale, dal vento. Questo fenomeno si manifesta innanzitutto nel periodo autunnale, in particolare nel mese di ottobre se particolarmente caldo». E’ preciso preciso l’identikit delle condizioni meteorologiche di queste settimane. Ma davvero si tratta di ragni volanti? Quanti miliardi dovevano essere quando i filamenti sono stati visti nel cielo di Reggio da cinque persone adulte?

Le dichiarazioni dell’Arpa di Rieti vengono contestate da diversi esperti su blog internet: un ingegnere noto per le sue polemiche contesta la presunta frettolosità delle analisi e parla invece di «fibre polimeriche diffuse con gli aerei impegnati nelle attività di geoingegneria illegale». La composizione di questi filamenti – secondo analisi private – «NON coincide la sericina, la proteina di cui sono formate le ragnatele». Per altri ricercatori si tratterebbe di una nuova forma di inquinamento atmosferico, direttamente imputabile al traffico aereo. 
iL Cisu (Centro italiano studi ufologici) è intervenuto in diverse località, e in particolare a Ozieri, in Sardegna, interessata da una fitta pioggia di filamenti intorno al 20 ottobre. La responsabile Annamaria Cuccu non ha escluso la possibilità dello “spider ballooning”, ma alla Nuova Sardegna ha parlato anche di «tecniche per amplificare la riflessione delle onde magnetiche». E ha aggiunto: «I filamenti rinvenuti ricordano pure la “bambagia silicea” vista cadere in contemporanea con quello che fu ritenuto dalle società internazionali il passaggio di Ufo sopra lo stadio di Firenze mentre si disputava la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese del 27 ottobre 1954». Il mistero continua. L’unica certezza è che si manifestano quasi sempre del mese delle castagne.

FONTE: IL GIORNALE DI REGGIO

 
 
 

GIULIA LIGRESTI E' A CASA,DA QUEL GIORNO SONO MORTI 30 DETENUTI

Post n°477 pubblicato il 06 Novembre 2013 da gattolin.ivano

06/11/2013

"Sono intervenuta per una detenuta che rischiava di morire, non siamo tutti uguali davanti alla legge? Escludo che ci siano detenuti di serie A e di serie B. Rispondo sempre a chiunque mi telefoni per sollecitarmi un caso importante".

Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, 2 novembre 2013

Un morto suicida ogni settimana, un morto per malattia (vaga e indefinita) ogni dieci giorni.

L'Unione Europea, dopo aver capito che l'Italia non soltanto non avrebbe mai risolto ma neppure risposto alle continue sollecitazioni per risolvere la cosiddetta “emergenza carceri” ha avviato regolare procedura di infrazione grave -con pene pecuniarie pesantissime e immediate- contro la Repubblica Italiana, nazione definita “totalmente negligente” nell'applicare i parametri base di rispetto umano di una società civile.

In Europa, l'Italia è considerata una nazione autoritaria che pratica la tortura.

Vedi caserma Diaz, più di dieci anni fa.

C'è chi, in Europa, vuole portare il caso al Consiglio Europeo, alla Commissione Europea e al Parlamento di Strasburgo per denunciare la Repubblica Italiana per “crimini contro l'umanità”.

Ecco, qui di seguito, i nomi dei deceduti per suicidio o perchè privi di adeguata assistenza sanitaria nei penitenziari dove erano stanziati dal luglio del 2013 a oggi, da quando Giulia Ligresti ha goduto di un “beneficio di carattere umanitario” (e come persona sono davvero contento per lei perchè è stata salvaguardata la sua salute privata).

Sono 30 esseri umani.

Non erano stati condannati a morte perchè la pena capitale è stata abolita in tutte le 28 nazioni della Unione Europea. Eppure sono morti.

Nessuno si è occupato di loro.

 

  1. Corso Egidio 81 anni 26-ott-13 Malattia, carcere di Ferrara
  2. Italiano anonimo 43 anni 20-ott-13 cause "ancora da accertare" carcere di Avellino
  3. Nuvoletta Angelo 71 anni 20-ott-13 Malattia, carcere di Parma
  4. Occania Amedi 41 anni 19-ott-13 cause "ancora da accertare" carcere di Teramo
  5. Nahri Said 33 anni 17-ott-13 Suicidio, carcere di Pesaro
  6. Simsig Giulio 50 anni 17-ott-13 Suicidio, carcere di Trieste
  7. Vadalà Antonino 61 anni 16-ott-13 Malattia, non specificata nè definita, carcere di Secondigliano
  8. Caccianti Sergio 82 anni 15-ott-13 Malattia, carcere di Roma Rebibbia
  9. Valpiani Davide 49 anni 13-ott-13 Suicidio, carcere di Perugia
  10. Asslamal Fouad 37 anni 23-set-13 cause "ancora da accertare" carcere di Livorno
  11. Pellecchia Raffaele 55 anni 17-set-13 Malattia, carcere di Avellino
  12. Faliero Vincenzo 43 anni 17-set-13 cause "ancora da accertare" carcere di Civitavecchia (RM)
  13. Tunisino Anonimo 43 anni 16-set-13 Cause "ancora da accertare" carcere di Spoleto (Pg)
  14. Continanza Nicola 39 anni 16-set-13 Cause "ancora da accertare" carcere di Bologna
  15. Paiusti Francesco 66 anni 15-set-13 Malattia, carcere di Salerno
  16. Ler Fulvio 53 anni 9-set-13 cause "ancora da accertare" carcere di Salerno
  17. Panariello Angelo 64 anni 5-set-13 Suicidio, carcere di S. Angelo d. L. (Av)
  18. Mokhar Ahmed Mohamed 24 anni 4-set-13 Suicidio, carcere di Caltanissetta
  19. Spuzic Resad 35 anni 3-set-13 cause "ancora da accertare" Siena
  20. Mariani Walter Luigi 58 anni 31-ago-13 cause "ancora da accertare" carcere di Opera (Mi)
  21. Suladze Shota 29 anni 28-ago-13 Suicidio, carcere di Taranto
  22. Daoudi Abdelaziz 21 anni 16-ago-13 Suicidio, carcere di Padova Circondariale
  23. Italiano Anonimo 51 anni 13-ago-13 Suicidio, carcere di Prato
  24. Anaki Moustapha 31 anni 10-ago-13 causa "ancora da accertare" carcere di Crotone (Cie)
  25. Viorel Neicu 30 anni 1-ago-13 Malattia "ancora da definire" carcere di Sassari
  26. Vignoli Mario 66 anni 29-lug-13 Suicidio, carcere di Cremona
  27. Marsala Giovanni 40 anni 28-lug-13 Suicidio, carcere di Velletri (Rm)
  28. Bottini Piero 53 anni 25-lug-13 Suicidio Roma, carcere di Rebibbia
  29. Maragkos Nikolaos 53 anni 21-lug-13 Suicidio, carcere di Rossano (CS)
  30. Tunisino Anonimoo 40 anni 3-lug-13 Suicidio carcere di Napoli Secondigliano

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