Creato da grigiopellegrino74 il 15/12/2005

Criticando

Il blog dove la critica è beneaccetta

 

 

Perchè non possiamo essere cristiani....Di Odifreddi

Post n°75 pubblicato il 25 Marzo 2007 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

L'Impertinente e il recensore

Ho letto sul magazine del Corriere della Sera di questa settimana, giornale del quale sono lettore  (pubblicità gratuita, lo so, ma che ci posso fare? è il miglior giornale della piazza mediatica, e a me piace solo il meglio, non sempre sono d'accordo sulla linea, ma alla testa, come al cuore, non si comanda) nella rubrica Le idee> Colpo secco il commento del Prof. Grasso all'ultimo libro del Prof. Odifreddi: una stroncatura colossale. Da comune cittadino quale sono non mi metto a proferire discorsi fuori luogo sulle persone né a dare giudizi tranchant (non ho la professionalità, né la preparazione del Prof. Grasso, e del Prof. Odifreddi), ma alcune cose le voglio dire in merito all'argomento. Ritengo, che il contrasto fra Scienza e Religione non può essere ridotto allo scientismo da un lato e il fideismo dall'altro. Perché se è vero che "certa cultura di stampo illuministico" può dare fastidio, è anche vero che senza l'Illuminismo (come senza l'umanesimo ed il rinascimento e la Controriforma) la cultura europea sarebbe ancora al livello della "terra valle di lacrime" sulla quale non ci poteva essere nessuna verità se non quella "dotta" allineata a quella ecclesiale, ufficiale, e i passi avanti fatti dall'umanità sulla via della Ragione non avrebbero portato nemmeno al liberalismo di cui tutti ci beiamo d’essere figli. Ma cosa è il liberalismo? E', insieme alla democrazia, la filiazione dell'Illuminismo inteso come fondamento della libertà dell'uomo da qualunque vincolo, anche religioso, che possa venir posto alla sua libertà. Senza scendere in sottigliezze (che sono da trattatello) quindi cercare di separare l'esser liberali, a mio parere, dall'esser illuministi può essere un errore enorme perché sono filosofie inscindibili. Non ho finito di leggere il libro ma a me pare che non si voglia tanto denigrare la religione quanto toglierle, analizzandolo (partendo da un presupposto meno moderato di Augias che ha scritto il libro Inchiesta su Gesù), quel velo di mito e storicismo che molti invece vogliono ricreare, seguendo l'attuale trend italiano, per riportare la società italiana nell'alveo della confessionalità indiscutibile e incriticabile. Non credo che si voglia distruggere il Credo religioso (per un credente è chiaro che non può essere discusso) ma analizzarlo alla luce di quella che storicamente risulta dai dati. Per fortuna non c'è più l'Indice, né l'Inquisizione sennò lo Scrittore si troverebbe in una situazione "galileiana" piuttosto umiliante ma vivendo noi tutti in una società "liberale" il pensiero laico (non laicistico attenzione) può oggettivare qualcosa che è data come verità assoluta e immutabile acriticamente. La scienza, qualunque scienza, si basa su dati teorici ed empirici, sulla riscontrabilità degli stessi, sulla loro verifica, sulla dimostrazione dei punti di forza e dei punti deboli: non esiste l'equazione che dimostra l'esistenza di Dio ma non esiste nemmeno quella che ne dimostra l'inesistenza; però esiste un'equazione che afferma che veniamo da una combinazione di fattori (fortuita e casuale) che hanno seguito ad un'evoluzione che dal big bang ha portato fino a noi e questo non può essere negato solo perché è illuministico e scientistico. La vita non è nata 5000 anni fa ma miliardi di anni fa e si evoluta su varie direttrici che si sono diversificate e selezionate e se chi, come lo scrittore Odifreddi o chi fa informazione scientifica come Piero Angela non nominano mai Dio forse è perché non la cultura scientifica sia superiore alle altre (ivi compresa quella religiosa) ma perché, forse, si basa sulla dimostrazione da provare e comprovare di un assunto che parte dalla ragione e dallo studio e arriva al teorema da verificare da parte dei ricercatori. E' meno credibile, invece, che una visione ti dice o credi o sei dannato (derivante, quindi dall'emozionalità umana ossia la parte irrazionale dell'individuo) possa dimostrare allo stesso modo l'assunto e dare la stura a ricerche sull'esistenza o meno di qualcosa. Rousseau affermava che Dio è in fondo all'uomo: lì dobbiamo cercare noi e non la scienza perchè non gli compete. La Scienza non nasce dall'Illuminismo ma molto prima, come sappiamo, dai greci per esempio e se fino all'illuminismo non ha fatto grossi passi in avanti era perché era controllata, soggiogata, da chi credeva che la terra fosse piatta invece rotonda (che poi rotonda non è come appunto dimostrato dalla Scienza). Se assumiamo l'ottica della difesa dei valori occidentali allora possiamo riconoscere che dall'Illuminismo in poi la società occidentale si è diversificata dalle altre proprio perché ha abbandonato il giogo della religione e si è messa a valutare e a porsi delle domande "scomode" che qualcuno non voleva si ponesse. Non c'è volontà di superiorità da parte della Scienza ma a me pare che da parte del campo opposto sì e questo, sinceramente, mi fa paura.
lo puoi anche trovare su:
http://blog.libero.it/Karamazov

 
 
 

Il Mercante di pietre

Post n°74 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Film

E' forse uno dei più bei film che di recente sono arrivati sul grande schermo, tratta diimmagine temi di grande attualità (terrorismo, conflitto di civiltà, crisi di coppia per dirne alcuni) ed è anche una storia d'amore fra il "mercante", uno splendido H. Keitel, e la moglie del professore politicamente impegnato nella guerra di civiltà. Nel mix lo spettatore fin dall'inizio intuisce qualcosa che "non quadra" ma solo alla fine ha chiara la visione dei legami che intrecciano fra loro tematiche che solo a prima vista sono lontane, l'unico piccolo appunto che mi sento di fare e, a volte l'eccessiva lentezza di alcune parti e il personaggio del professore troppo insistito nel presentare il suo handicap: da vedere.

 
 
 

Pietro Ichino I nullafacenti

Post n°73 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

Questo libro, in formato pamphlet, è una disamina della visione dell'Autore rispetto all'attuale disorganizzazione della Pubblica Amministrazione (le cui cause sono tanti e non tutte imputabili ai dipendenti come invece pare trasparire dalle sue tesi), nella quale il tono professorale non esce mai dall'esposizione della "visione" che egli ha delle cose che è sicuramente parziale ma assicura al lettore un punto di vista singolare e rafforzato anche dai messaggi che nel forum del Corriere della Sera ha ricevuto segno del come è sentito l'argomento. Si può essere d'accordo o meno sulle tesi del Professore (personalmente non lo sono) ma è comunque un libro che ognuno dovrebbe avere nella propria biblioteca.

 
 
 

Post N° 72

Post n°72 pubblicato il 27 Novembre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

Altri delitti di Natale
Autori Vari

immagine
Una nuova racconta di delitti natalizi, fresca di stampa, acquistata oggi. Altri stupendi racconti scritti da Agatha Christie, Baynard Kendrick, Carter Dickson e molti altri. Inoltre una vera chicca per gli appassionati: Un Natale di Maigret, di George Simenon, che potrete leggere, rileggere e gustare parola per parola. Vi sarete chiesti senz'altro come Maigret trascorre il suo Natale assieme alla sua cara compagna. Ebbene, qui la vostra curiosità troverà piacevolissime sorprese...

 
 
 

Post N° 71

Post n°71 pubblicato il 27 Novembre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

Delitti di Natale
Autori vari

immagineUna racconta davvero originale, edita dalla casa editrice Polillo, celebre per aver rispolverato e ridato onore al "giallo classico". In questa racconta troviamo autori come Agatha Christie ed Ellery Queen, che si cimentano in brevi racconti tutti ambientati a Natale. Una lettura entusiasmante, che vi farà assaporara i sapori dei Natali vittoriani, i colori dei grandi alberi di Natale, i suoni gracchianti dei vecchi telefoni.


 
 
 

Massimo MucchettiIl baco del Corriere

Post n°70 pubblicato il 16 Novembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri

Un libro che tutti dovremmo leggere per come racconta i retroscena di ques'estate, sul tentativo di scalata, sugli attacchi informatici al Giornale e al pc del giornalista stesso, un'esempio di come nel nostro paese nessuno è al sicuro. Scritto molto bene, si lascia leggere facilmente senza cadute di attenzione, il lettore, anzi, è portato a riflettere sulla società e a trarne le proprie conclusioni, indispensabile averlo e riguardarlo quando si hanno dubbi.

 
 
 

Il film

Post n°69 pubblicato il 04 Novembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Film

V per Vendetta

Tratto dall'omonimo libro, il film ne segue la trama disegnando la società inglese immersa nell'incubo in maniera pregevole, i personaggi vengono trattati in maniera fumettistica (trend attuale come in sin city); il film porta l'osservatore a guardare lo svilupparsi del filo del racconto senza mai accorgersi dello scorrere del tempo, con una crescente angoscia per quello che può rappresentare una simile società, e per come V interagisce con gli altri personaggi; ha un ritmo che segue più la storia che l'esigenze commerciali, tanto che nel complesso il film pur sembrando "lento" in realtà non risulta mai noioso, un esempio per tutti le scene ispirate alle comics di benny hill risultano molto divertenti e "lasciano respirare", come si notano anche i riferimenti esoterico/anarcoidi nella simbologia proposta. Gli effetti speciali (notevoli le esplosioni della statua della giustizia, e del palazzo del parlamento inglese simboli di una democrazia perduta e di soffocante realtà) sono all'altezza dei fratelli Wachoski (autori e registi della trilogia di Matrix), anche se rispetto al libro da cui è tratto si nota, soprattutto per chi lo ha letto prima di vederle il film, qualche discrepanza.

 
 
 

Un'incubo

Post n°68 pubblicato il 04 Novembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

V per Vendetta
Alan Moore
David Lloyd

In un'Inghilterra, nel futuro prossimo venturo, dominata da un partito totalitario, un'individuo, V, frutto di orribili esperimenti a cui è sottoposto in un laboratorio segreto dove vi ha perso la propria umanità, agisce per far rinascere la speranza e abbattere il regime. Come non riconoscere lo stile orwelliano e la pervasiva angoscia impotente in cui vivono i personaggi ivi dipinti che danno al lettore la sensazione di vivere le vicissitudini del protagonista (nel quale notiamo anche delle caratteristiche shakespiriane) come se fosse immerso anch'esso in questo mondo.
Bellissimo

 
 
 

The day after tomorrow

Post n°67 pubblicato il 01 Novembre 2006 da ninograg1
 
Tag: Film

immagine

di R. Emmerich

Completo la trilogia commentando il film; il regista non ha dato, a mio parere, il meglio di sè badando troppo alla spettacolarizzazione degli effetti  speciali con la new york "sotto ghiaccio" (bella la scena della nave russa al centro della città al seguito dell'onda che prima la sommerge) ma, forse, per colpire la fantasia del pubblico ha un pochino ecceduto. Ci sono interessanti riferimenti sia al libro tempesta globale (di cui in parte riprende la trama almeno nelle parti importanti) e, appunto, a Inverno senza fine (la scena della biblioteca è anche probabilmente un riferimento a questo romanzo). E' chiaro che in quasi due ore è impossibile condensare i cicli terrestri climatici ma forse con un pò di sforzo si riusciva a rendere il film indimenticabile soprattutto visto che l'avvio è ottimo. Belle le caratterizzazioni degli attori e come disegnano i personaggi. Impressionanti le immagini dell'esodo americano verso il messico così come il tratto dove i pochi superstiti riescono a superare le difficoltà del sopravvivere in una città bloccata dal ghiaccio.

 
 
 

Realtà fantastica, fantastica realtà

Post n°66 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

A. Bell & W. Strieber

Tempesta globale

Il libro in questione, pur non potendo annoverarsi nella sf, in realtà si pone nel filone catastrofista ma partendo da uno, presupposto (la certezza in materia è relativa), scenario vicinissimo a noi: il clima impazzito che distrugge chi lo ha violato. Notevole è la struttura dello stesso dove ad una parte romanzata (parte da cui è tratto il film di Emmerich "the day after tomorrow") in cui l'umanità si è rifugiata laddove la glaciazione "indotta", dall'uomo, non è arrivata (la zone equatoriale del globo, non ricorda nulla? un'omaggio a J. Christopher, ma qui anche se non dichiarati di riferimenti al Maestro del genere ce ne sono molti a leggerlo attentamente ed in sequenza storica fra loro) si alterna un'esposizione scientifica, basata su dati reali degli organi internazionali di vigilanza del clima, che fa un pò lo stato dell'arte della situazione e degli sviluppi cui andiamo, in certi casi allegramente, incontro. Molto forte è anche l'influenza della c.d. archeologia alternativa (in particolare Hancock) che spiega i possibili riferimenti che l'uomo del passato (che ha vissuto tali cataclismi) ha lasciato ai posteri per preavvisarli di quanto può succedere e di quello che può fare per superarli. Se è ormai è assodato che il clima del ns pianeta è sottoposto a cicli, lo è altrettanto assodato che noi questo processo lo abbiamo accelerato. Il libro nelle sue due parti (l'una che segue l'altra divisa in capitoli) fornisce un quadro assolutamente chiaro di quello cui andiamo incontro e dovremo affrontare.  

 
 
 

Fantascienza

Post n°65 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

J. Christopher
Inverno senza fine

Genere poco valutato, in Italia forse perchè siamo capaci d'inventarceli da soli i romanzi, la fantascienza, all'estero è uno di quei must che danno lustro alle biblioteche, annovera dei veri talenti letterari che, in qualunque campo si fossero cimentati sarebbero comunque emersi. Fra i Maestri del genere annoveriamo John Christopher che insieme ad altri ha contribuito, e non poco, a dare spessore al genere portandola "oltre" (è proprio il caso di dirlo) quello che era la sua arena classica ovvero il romanzo/immagine di improbabili scenari futuri (che servivano in origine a far evadere l'uomo comune, tipicamente americano, dalla dura realtà quotidiana), mentre con autori come il Nostro esso "atterrava" nella quotidianità e nell'orizzonte degli eventi dei lettori. Al di là della trama che tratta di una glaciazione che investe le due parti del globo al di là dei tropici, annientando la civiltà così come la conosciamo, l'Autore tratteggia i ritratti psicologici dei personaggi con grande maestria definendone i caratteri in maniera tale che rimangono impressi e chi legge in un certo senso "partecipa" di essi e con essi delle vicende ivi vissute. A differenza della fantascienza americana (dove il cataclisma era soprattutto conseguenza di guerre nucleari, tipico della mentalità di quelle latitudini) Christopher, che è inglese, si concentra sulle variabili ambientali del genere da un lato tratteggiandole (ve le fa vedere) dall'altro non facendone l'oggetto principale del racconto e dilungandosi su di esse più del necessario. A volerlo leggere sociologicamente il romanzo è anche una dura critica all'idea, tutta occidentale, della superiorità della ns civiltà "bianca" rispetto alle altre, tant'è che nel romanzo gli antichi padroni coloniali si trovano a dover dipendere dall'ospitalità proprio dei popoli (non occidentali) che una volta dominavano e che ora, salvo il primo approccio, si dimostrano più maturi. Molto attuale.

 
 
 

Manifesto contro la democrazia

Post n°64 pubblicato il 29 Ottobre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

M. Fini

Sudditi
Un corrosivo libro che da "dentro" critica il sistema democratico-liberale basato sull'economia capitalistica. L'Autore fa una disamina dura dei suoi mali e dei suoi limiti sia storici che economici. Se la società occidentale è "il migliore dei mondi possibile" tanto che va esportato come modello e come stile di vita l'Autore racconta come questo modello esportato ha distrutto intere comunità di individui che ne sono stati succubi e hanno visto sparire la loro civilità. Mentre, infatti, viene esportata al suo interno il sistema è preda di oligarchie economiche e politiche che ne hanno snaturato l'essenza e i caratteri di base e con esso giustificano l'anomia in cui vive l'individuo in occidente. Si consiglia per tutti noi distratti da "altro".

 
 
 

Saggistica

Post n°63 pubblicato il 28 Ottobre 2006 da ninograg1
 
Tag: Libri
Foto di grigiopellegrino74

Il Sogno europeo

di J. Rifkin

J. Rifkin Presidente della Economics Trends di Washington è uno dei più attenti e critici osservatori del trend evolutivo della scienza e della tecnologia in rapporto allo sviluppo complessivo della società moderna, convinto che, ormai, negli USA l'utopico "sogno americano" abbia perso la spinta ideale originaria e sia ai suoi ultimi esiti perchè i valori base (individualismo, liberismo, in una parola superiorità culturale, economico-politica del modello americano ), su cui esso si fonda sono ormai privi di significato reale rispetto alla evoluzione di quella società, ha indagato sulle possibili alternative.
In questo saggio sviluppa un'analisi della società europea nel suo complesso, delle sue potenzialità e dei possibili suoi sviluppi futuri, che potrebbero avere esiti diversi rispetto alla situazione americana, sulle capacità che l'Europa potrebbe avere rappresentando la sintesi giusta fra economia di mercato e sviluppo sostenibile, fra ricerca e sviluppo e innovazione industriale, libero-mercato e rete di protezione sociale. 

Da non lasciarsi sfuggire

 
 
 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Film


N
ora Ephron

C'è posta per te

immagineE' normale secondo voi aver visto un film almeno una centinaio di volte, tanto da conoscere quasi ogni battuta a memoria? E le intonazioni, le flessioni di voce...insomma...come avrete capito questo film mi piace da impazzire! E' difficile trovare un film più delizioso, più tenero e gradevole di questo. Ma veniamo alla storia: una dolce libraia e un uomo d'affari, entrambi con il cuore libero per innamorarsi, si conoscono online su una chat room e iniziano così una fitta e giornaliera corrispondenza via e-mail. E si innamorano perdutamente. L'attesa della mail, i giochi di parole, il detto e il non detto, il romanticismo di una lettera che basterà da sola a rendere stupenda la giornata...

 
 
 

Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

David H. Lawrence
L'amante di Lady Chatterley

immagineL'erotismo, la passione, l'amore nato all'improvviso come un incendio d'estate. Una nobildonna e il suo guardiacaccia. Un amore istintivo, contro ogni razionalità, descritto con purezza, con bellezza, anche nelle scene più "forti". Un romanzo che per tanto tempo è stato nascosto da una certa cultura perbenista così detta ben pensante, che vedeva come sporche certe descrizioni. In realtà, credetemi, questo è sicuramente un libro erotico, ma nel senso migliore, che non ha nulla a che fare con la pornografia. Perchè l'amore in questa storia è bello, è grande. Sarà a lieto fine?

 
 
 

Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

David H. Lawrence
Figli e amanti

immagineL'educazione sentimentale Paul Morel, legato alla madre in modo morboso e ossessivo. Paul è combattuto tra due donne, Miriam e Clara, due donne molto diverse che lo avvicinano, in varie forme e sfaccettature, all'amore. Ma il legame con la madre gli impedisce di vivere pienamente la sua vita, e solo la morte di quest'ultima gli suggerirà una conclusione per il suo dramma. Romanzo magnifico, denso di poesia, introspettivo, ricco di riferimenti alla botanica, così amata dall'autore. Il contesto sociale è quello dei minatori inglesi, tanto ricorrente nel romanzi di Lawrence. Sicuramente da leggere, perchè un libro così non si può che amare...

 
 
 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

Edgar Wallace
King Kong

immagineChe ci fa un buon scrittore di gialli, alle prese con un personaggio peloso come King Kong? Chiedetelo alla casa cinematografica americana RKO che nel 1932 diede a Wallace il compito di scrivere una storia "raccapricciante". Ispirato dai suoi viaggi in Africa, Wallace inventò così King Kong, un gigantesco gorilla che arriva a New York da un isola deserta, e qui si innamora della dolce attrice Anna Darrow. Un pò bella e la bestia, un pò spaventoso e un pò grottesco, questo romanzo ci fa riflettere sulla parte istintiva dell'uomo così spesso repressa dallo stesso vivere sociale.

 
 
 

Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

Christopher Paolini
Eragon

immagineSaphira è un drago femmina, arguto e simpatico, affettuoso e coraggioso, inseparabile amico del giovane protagonista Eragon. Insieme ci regalano un mondo di avventure, e ci spiegano molto sulla mitologia dei draghi. Primo volume di una trilogia non ancora completata, la storia non nè molto originale, forte è il richiamo ai grandi maestri del fantasy come Tolkien in particolale. Quello che colpisce è la bellezza delle descrizioni, l'ambientazione tutta medievale. Il suo autore, Paolini, oggi ha 23 anni ma il libro lo ha scritto quando era adolescente. Poi la sua famiglia, glielo ha pubblicato a sua spese e un giorno (un bel giorno), un responsabile di una grande casa editrice americana lo ha notato su uno scaffale di una libreria di provincia...e da qui inizia l'avventura di Christopher e del suo Eragon in giro per il mondo, avventura che questo Natale approderà al cinema...

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri

Michael Ende
La storia infinita

immagineCosa succederebbe se divensaste improvvisamente i protagonisti del libro che state leggendo? Cosa fareste se dalla vostra passione per la lettura, nascesse un viaggio pieno zeppo d'avventure? Questo è quello che accade a Bastian, in questo capolavoro di Michael Ende. Un racconto preso in prestito da un vecchio libraio, è in realtà un ponte di comunicazione tra la realtà e un altro mondo, Fantasia, ormai dimenticato, perchè fatto di sogni e gli uomini, purtroppo, non sognano più...Toccherà al piccolo protagonista trovare il modo per salvare Fantasia. Ma prima dovrà rendersi conto di essere anche lui parte della storia...

 
 
 

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 24 Ottobre 2006 da Pulce751
 
Tag: Libri


Giuseppe Caruso

Chi ha ucciso Silvio Berlusconi?

immagineHo letto questo libro incuriosita dal titolo, ma purtroppo sono rimasta molto delusa. Protagonista: un ragazzo come tanti, alle prese con la primissima ricerca di lavoro dopo la laurea. Per niente stimolato dai suoi studi (è laureato in Storia) si getta svogliatamente alla ricerca di un qualsiasi lavoro. Ne emerge un quadro tragico dell'attuale situazione lavorativa italiana, purtroppo, ainoi, piuttosto verosimile. Ma quello che non ho apprezzato del protagonista, è l'atteggiamento disfattista a priori, la mancanza di interessi, di voglia di lottare. Fanno da sfondo, certi luoghi comuni come la fidanzata immatura e "borghese", l'amico sindacalista, il centro sociale descritto con superficialità. Obiettivo: ammazzare Berlusconi, appunto. Ma non si risolvono i problemi, di nessuna natura, andando in giro ad ammazzare la gente...

 
 
 
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