IL MIO TEATRO
Commedie edite - Libri di poesia - Brani tratti dai miei lavori teatrali
AREA PERSONALE
TAG
MENU
SCACCO MATTO di Michele Sarrica. Commedia surreale in un atto. L'opera si può ridurre ma non elaborare. Personaggi irreali in una situazione paradossale. Sulla scacchiera c'è in gioco la loro stessa vita. La realtà è puramente emotiva? I fatti eccessivi debbono essere considerati possibili? La sorpresa finale svela la motivazione di tanta iniziale incredulità. |
La tragedia rappresenta l'uomo e le sue più aberranti debolezze. L'odio si accumula nell'animo del protagonista, addensandosi, come una massa di cirri. Deve realizzare il suo progetto di epurazione. Il tragico risiede proprio nel credere che, soltanto attraverso la sua spietata esondazione di rabbia, possa ritornare la quiete e la vita possa riprendere il suo percorso nella più serena estrinsecazione di normalità. Ma la vendetta non è altro che la logica conseguenza del rancore che si concretizza attraverso la morte. |
I personaggi di questo atto unico, caratterialmente instabili e ironicamente molto simili, s’identificano l’uno con l’altro intercambiandosi alla regia della loro esistenza, ora primeggiando e ora soccombendo. Vivono e sopravvivono grazie ad una irrimediabile perdita del senso comune del reale che, ironia della sorte, procura in loro la sensazione di "esserci", di sentirsi vivi e indispensabili e di desiderare ancora di esserci, ma in un modo che prima non potevano sapere. In certe condizioni alienanti, l’uomo può diventare “polvere” ancor prima di esserlo diventato. |
Quando un uomo, un padre, col consenso dei figli e della moglie diventa donna grazie al bisturi, quali sono i Diritti che la coppia conserva? Quali sono i Diritti che la legge gli depenna? Si possono considerare, ancora, un nucleo familiare?
|
La commedia, ambientata nello studio di uno scrittore, mostra il protagonista in evidente stato di gestazione emotiva. L’autore riesce a farci vedere persino ciò che pensa e medita creando poiché partecipa, al suo pubblico, la genesi e l’evoluzione della sua intera opera. Egli ci lascia entrare nel cuore della sua più intima emozione, ci lascia intuire anche i sentimenti e le ragioni che guidano le sue capacità, ci consente di assistere alla gestazione e alla nascita dei suoi figli”e allo sviluppo della trama in cui dovranno “vivere”. |
I ricordi sono un inestimabile tesoro accumulato giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, respiro dopo respiro. Fanno parte della nostra più intima coscienza. Perderli è come perdere delle pagine di un libro dove viene raccontata e giudicata la nostra vita, unica copia, irripetibile e preziosissima. Dimenticare un attimo delle nostre esperienze vorrebbe significare smarrire parte delle perle che abbiamo coltivato durante il tempo a noi concesso in questo viaggio attorno al sole, nel mistero straordinario dell’esistenza. |
Post n°2 pubblicato il 11 Aprile 2010 da ilpoetamusicante
La vita, ogni tanto, ci obbliga ad una fermata, ad una fuga dalla quotidianità. E’ un fatto vitale! Al poeta, tale apparente evasione serve per isolarlo dalla palese febbricitante sensazione emotiva prossima a sfociare presumibilmente in una un’eruzione di natura poetica. L’uomo si rintana tra le sue emozioni, tra i sentimenti che hanno attraversato la sua sensibilità. Desidera ascoltare e comprendere la voce dell’incudine mentre forgia l’essenza dell’arte e della vita. Tale atteggiamanto, quasi ascetico e nevrotico, serve al poeta per dipanare i suoi più ingarbugliati pensieri e tradurli in suoni, in parole, in versi. E se la poesia è arte e l’arte nasce e si evolve con l’uomo, scrivere diventa un dovere, una necessità. Ciao, Michele |
Post n°1 pubblicato il 11 Aprile 2010 da ilpoetamusicante
TEATRO DI CARTA Ciao!... Ho dato questo titolo, TEATRO DI CARTA, perché ogni lavoro non rappresentato è un lavoro senz'anima, un insieme di fogli!... La giusta estrinsecazione di un copione è il palcoscenico, il regista, l'attore e, molto spesso, anche lo spettatore. Senza tutti questi elementi complementari, un bel copione rimane un oggetto inanimato, privo di ogni scintilla emozionale. Il teatro di carta, comunque, è il supporto principale dell'azione teatrale. Ciao!... Michele |
Inviato da: ilpoetamusicante
il 16/04/2010 alle 11:12
Inviato da: nisha.a
il 15/04/2010 alle 22:19
Inviato da: ilpoetamusicante
il 14/04/2010 alle 19:43
Inviato da: Oxumare81
il 14/04/2010 alle 13:53