Creato da ioperfezionista il 05/07/2006

unA puLce poleMica

Idee un po' radicali e ben radicate.

 

 

La disobbedienza ha bisogno di padroni

Post n°137 pubblicato il 05 Maggio 2018 da ioperfezionista

Le regole come imposizioni non mi sono mai piaciute. 

Non credo di averne mai seguita qualcuna. Sono sempre stato uno spirito libero o una pecora nera a seconda delle interpretazioni. 
Ho sempre creduto che le regole in fondo, fossero fatte per essere messe in discussione, perché nessuna è da considerarsi universale. Per essere smantellate, perché nulla è precostituito. Per essere  infrante, perché è l’impossibilità di agire che crea il deterrente alle azioni stesse. E mi sono sempre presa la responsabilità delle conseguenze di una vita così “sregolata”. 

Eppure, ho sbagliato. 

Perché la vita è fatta anche di quelle regole non convenzionali e che facciamo nostre a tal punto che siamo indotti, inconsapevolmente, a seguirle. E tutto ciò che crediamo di fare per sentirci al di sopra delle parti, per non prendere facili posizioni, per sentirsi liberi di scegliere, per avvalorare i nostri diritti, è un mero assecondare di  quelle sottili leggi, di quegli oscuri ingranaggi che regolano la società. Perché tutto ciò che crediamo di fare per sentirci più liberi, per realizzare i nostri sogni, ci rende schiavi. 

Ho capito che,  forse è proprio lì che inizia il coraggio, non dove finiscono le regole. 
La libertà sta proprio nel seguirle. 
Libero è, chi fa’ parte del sistema, consapevolmente.

 
 
 

L'arroganza delle minoranze

Post n°136 pubblicato il 31 Maggio 2017 da ioperfezionista

Il web è un luogo dove a della sana dialettica si sostituisce la repressione, il livore gratuito al dibattito civile. Inoltre dare un senso improprio alle parole rischia di svuotarle del reale significato. 
Questo post è la risposta ad un atto di violenza che è stato fatto nei miei confronti da parte dell'amministratrice della comunità Aven Italia, senza che mi si sia stata chiesta alcuna spiegazione e per di più additandomi come offensiva e discriminatoria. 
Le varie -fobie non passano solo dalla violenza fisica, ma anche dall’uso denigratorio di cliché e stereotipi. Se non ti omologhi a quello che io considero l’essere asessuale e non la pensi come tale, allora non sei degna di esserlo né di partecipare a pubblici dibattitmenti sull'argomento.
Sono stata bannata solo perché non avevano argomentazioni a sostegno delle loro tesi e che confutassero il mio pensiero. Non di certo si dica che io non abbia rispettato le regole del gruppo perché non mi sembra di aver offeso nessuno. 

Il dibattimento verteva sulla inclusione degli asessuali all'interno dell'acronimo LGBTQIA+ e quindi il riconoscimento stesso dell'asessualità come una naturale declinazione della sessualità al pari dell'omosessualità. E fin qui alcuna divergenza di pensiero. Ma se gli asessuali si arrogano la pretesa di rivendicare le stesse discriminazioni o diritti degli omosessuali e transessuali allora non ci sto più.

Mi spiego meglio.
Non è una questione di diritti, di lotta a discriminazione politica e sociale, è piuttosto una necessità di rappresentazione ed educazione al fatto che gli asessuali esistano. Un asessuale non necessita di rivendicare diritti se è eteroromantico come due persone dello stesso sesso che vogliono sposarsi o adottare o come una persona transgender che deve faticare anche per usare un bagno. Sicuramente invece necessitano di intavolare una discussione a riguardo per far sì che dal momento che una persona si definisce asessuale con qualcuno quel qualcuno non gli scoppi a ridere in faccia o tenti di convertirlo. In questo senso ben venga seguire l'idea che l'Unione fa la forza e che il collettivo LGBTQIA si può unire nello scopo comune di allargare la tolleranza delle persone, ma secondo me l'asessualità e l'omosessualità restano due cose distinte anche dal punto di vista storico.
Non capisco quali diritti civili non ha un asessuale anche da single. L'unico che a me può venire in mente relazionato a ciò è l'adozione per single, ma quella è una rivendicazione che riguarda tutti. D'altra parte in quanto asessuale e aromantico non avrebbe senso parlare di coppia né essere in coppia con una persona che ha una libido sviluppata. In tal caso la mancata consumazione del matrimonio con il rapporto coniugale non si tradurrebbe in molestie sessuali dal partner come qualcuno all' interno del gruppo si è permesso di asserire, ma ad un reato perseguibile legalmente e che costituirebbe l'annullamento del matrimonio stesso.

Come sempre accade nella storia delle community virtuali, una libertà viene fortemente limitata per colpa di un gruppo di amministratori autoritari piuttosto che autorevoli che se ne approfitta del proprio potere di mediatore per prendersi la licenza di stabilire chi abbia ragione e chi deve forzatamente tacere.

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Delegittimazione della protesta

Post n°135 pubblicato il 27 Aprile 2017 da ioperfezionista

La forma mentis totalmente dedita alla tutela ambientale del sostenitore no tap in relazione alla sua indole naturale di ribelle, non è adatta a capire le ragioni del governo in relazione alle dinamiche politiche internazionali, ma lui non lo sa e allora presidia lo stesso.

Sono mesi che vi seguo e leggo le stronzate che dite facendovi scudo con argomentazioni a favore della salvaguardia ambientale, agricola e turistica del vostro piccolo paradiso terrestre. Basta!

Innanzi tutto il progetto per la costruzione del tap è stato realizzato da personale tecnico qualificato che ha analizzato aspetti economici e tecnico ingegneristici. Poi sono stati valutati altri aspetti tra cui la contestualizzazione ambientale e politico sociale. Ed è proprio in questi ultimi aspetti che si devono ricercare gli obiettivi funzionali.
L'obiettivo primario é meramente strategico e mira alla competitività dei prezzi, la decorbanizzazione e la sicurezza energetica. 
L'obiettivo secondario ma non meno trascurabile, è quello di creare alternative alla dipendenza economica ed energetica da uno stato piuttosto che un altro, e in particolare ci si auspica in questo modo di non dipendere totalmente dal gas russo e di attingerne almeno in parte dai giacimenti dell'Azerbaijan.
La ragione meditata è più semplicemente una garanzia di neutralità nei rapporti di forza nello scacchiere della permanente guerra internazionale fra potenze economiche e politiche. 

Ma questo i no tap non lo valutano perché hanno un raggio d'azione mentale che si estende alla sola loro piccola realtà salentina senza proiettarsi all'interno di uno scenario internazionale di più ampio respiro.

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L'evoluzione inciampa

Post n°134 pubblicato il 10 Marzo 2017 da ioperfezionista

Chiamare le cose col proprio nome é un atto di onestà e di rispetto verso la lingua italiana e l'intelligenza del pubblico con cui ci si sta relazionando.

Bisogna più che mai chiamare le cose col proprio nome evitando la neolingua con cui il gender legittima e glorifica i suoi crimini. 

Tale neolingua, giusto per capirci, è quella che oggi appella con la nobile etichetta di “poliamore” l'amore incondizionato verso chiunque e incondizionabile ovvero senza legame alcuno. E invece ne rappresenta solo la mercificazione dell'amore stesso e dei suoi valori mediante la sempre più accentuata emancipazione sessuale. In soldoni si identifica con poliamorosa, la zoccola. Insomma, chiamare le cose col loro nome aiuta a gettare luce su chi stiamo frequentando. Diciamo basta anche a qualsivoglia equivalenti latinorum e inglesismi la cui unica funzione è di non far capire a chi lo subisce la presa in giro che si sta subendo e di conferire un tono innovativo e assai british a quelli che sono in realtà truffaldini processi di destigmatizzazzione della libertà sessuale.

Con mio grande rammarico osservo che ci sono molte donne che si prodigano tanto per ottenere le unioni civili ed esse stesse sono poliamorose.
Allora chiedo a tutte le sostenitrici dei diritti civili come me, non dovremmo forse fare un esame di coscienza radicale su come abbiamo approcciato questo tema del poliamore fin'ora? No perché a me sembrano posizioni assolutamente contraddittorie. 
Quella che dovrebbe essere la nostra forza é dare l'immagine di donne autodeterminate e risolute socialmente, sessualmente e civilmente. E invece proiettiamo solo la promiscuità e la licenziosità dei nostri rapporti alimentando i luoghi comuni dei più radicati principi democristiani.

E in nome di questo aureo principio del chiamare le cose con il loro nome, evitiamo dunque di seguitare oltre nella farsesca opera di confusione della realtà in cui le false evoluzioni vorrebbero portarci.

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Ibis, Redibis non, Morieris in bello

Post n°133 pubblicato il 28 Febbraio 2017 da ioperfezionista

La meccanica quantistica insegna che la realtà analitica ammette molteplici possibilità. Ma l'atto di osservare, nel senso di effettuare una misurazione, determina univocamente e in modo irreversibile quell'unica possibilità a cui siamo destinati che sia il risultato di una scelta consapevole, un insieme di condizioni al contorno o una fortuita coincidenza astrale. Così si crea la realtà fenomenica dall'evoluzione di un ventaglio di possibilità che il sistema naturale fornisce.

Ma é meglio autodeterminarsi nella realtà o vivere in una proiezione del proprio mondo immaginirico? Questo è il dilemma.

Capita a volte, che riserviamo fiducia nell’ignoto più di quanto non facciamo con quello che si conosce già da tempo. Forse per il fascino del nuovo, o forse semplicemente per un’innata  propensione alla ricerca, o più probabilmente per un'inconscia esigenza di continuo cambiamento. 
E capita che poi il carico di aspettative è deluso dall'evoluzione concreta degli eventi e si finisce con il credere che il piacere risieda per lo più nell’aspettativa, si nutra di speranza e viva nella potenzialità d'essere. 

“Non è forse vero che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere?"

Risulta dunque più vantaggioso vivere come un sistema isolato piuttosto che interagire con la realtà esterna. Ma d'altra parte scappare sull'isola di Wight ha sempre fatto gola a tutti. Essere in una propria dimensione spazio-temporale ci permetterebbe se non altro di godere sempre del benemerito beneficio del dubbio.

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Eutanasia dei diritti

Post n°132 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da ioperfezionista

"É più nobile soffrire i colpi dell'oltraggiosa fortuna o prendere le armi contro un mare di affanni e porre loro fine?"

Il problema non è decidere se sia giusto o meno l'atto in sé di togliersi la vita. Il problema è che non possiamo deciderlo affatto.


"Essere o non essere è questo il problema." 
O forse no. 
Il problema non si pone neanche, perché tanto l'uomo non é libero di autodeterminarsi nella società. Almeno non in quella italiana dove il libero arbitrio finisce dove inizia il libro mastro dei dogmi religiosi. E a quanto pare i principi religiosi non solo influenzano economia, società e politica ma hanno addirittura il potere di regolamentare le leggi. 

"Libera chiesa in libero Stato." 
O forse no. 
Siamo schiavi di un ente metafisico che influenza la realtà più della realtà stessa. Per questo si finisce sempre per credere che l'erba del vicino sia la più verde, quando in realtà è semplicemente libera e accessibile.

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Condominio e Criptolelle

Post n°131 pubblicato il 22 Febbraio 2017 da ioperfezionista
 
Tag: wapa

Da anni e in tutto il mondo la bisessualità é diventata una vera epidemia ed anche se viene percepita ancora come un problema meramente etico piuttosto che una vera e propria malattia, tuttavia rappresenta un'emergenza sociale poiché pregiudica la qualità della vita sessuale di chi ne è affetto e di chi sta loro intorno. Il fatto che una persona si definisca bisex per scelta o per problemi ormonali è del tutto irrilevante. Si, perché non è solo il frutto di scorrette abitudini negli stili di vita, ma i fattori che entrano in gioco sono molteplici. Anche alcuni disturbi psicologici sono riscontrabili più frequentemente nella persona bisex rispetto a quella con una sessualità definita.
Accompagnandosi spesso a insoddisfazione sessuale del proprio partner e paturnie notturne, la bisessuale importuna insistentemente "quelle normali" per rapporti facili e di gruppo. 

Diciamo basta alla bisessualità. Diciamo basta a questo scempio. Diciamo No anche a coppie, etero curiose, psicopatiche, orge, lesbodrammi e soprattutto no alle impronte!

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Elogio dell' Impertinenza

Post n°130 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da ioperfezionista

Dilagante fenomeno dei giorni a ridosso del malcontento dell'anno appena trascorso e le speranze che si ripongono nel nuovo, è la nuova frontiera del pensiero ascetico dell'uomo moderno: La crescita personale. 

La crescita personale è una sorta di pensiero tolemaico in cui la valorizzazione dell'Io prevarica sulle esigenze comuni che si accorda alla sineddoche del pensiero hegeliano. D'altra parte è risaputo dalle filosofie orientali che se stai bene con te stesso sei in armonia con l'intero universo e viceversa l'universo stesso come conseguenza è compessivamente in equilibrio. 

Nel mezzo fra le più tradizionali e tradizionaliste religioni che strumentalizzano le debolezze dell'uomo per trarne profitti economici, e i progressisti movimenti populisti che sfruttano il malcontento sociale per affermare il proprio potere politico, si affermano i Blog di crescita personale. Dunque tutti sembrano avere come obiettivo il bene comune, cambiano soltanto gli strumenti di cui si avvalgono per sedurre mentalmente i futuri adepti.  La promessa di una realtà migliore e il cambiamento sono i comuni denominatori che per i santoni di crescita peronale ci costa in abbonamento annuale 179,90 euro, per la Chiesa consta in una semplice offerta votiva, per la politica bastano le mazzette. Ma d'altra parte fare leva sulle debolezze e i fallimenti altrui ha sempre portato buoni frutti. Agli psicologi, alla Chiesa, allo Stato ed ora anche ai coaches motivazionali. È che guadagni! Ma attenzione: Il fatto che l'adesione a gruppi di sostegno, programmi motivazionali, movimenti politici e confreternite religiose sia libera non vuol dire che dietro non ci sia un plagio psicologico.

La vera svolta per la crescita personale sarebbe l'impertinenza, nel senso di non apparteneza. Non appartenenza ad una categoria politica, religiosa o status sociale. Una via che permette di sviluppare una coscienza individuale svincolandosi da quello che l'establishmen politico, sociale, economico e culturale vorrebbe farci passare come dogma e quindi cosa buona e giusta.

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Complottismo costituzionale

Post n°129 pubblicato il 04 Dicembre 2016 da ioperfezionista

Il Medioevo è il periodo di lotte per investiture e per affermare la supremazia politica ed economica fra clero e impero. Il tutto si concluse con il concordato di Warms nel 1122 il quale affidava al clero il potere spirituale, all'impero quello temporale.

Cazzate! L'influenza della chiesa sulle questioni di Stato non è mai cessata. Allo stesso modo l'influenza della religione nella vita di fedeli e non. E' un modo come un altro per prestabilire una condotta basata su fittizzi dogmi etico e morali come semplice conseguenza dell'incapacità dell'uomo di sapersi autoregolare, ma che ha prodotto come risultato l'impossibilità di autodeterminare sè stessi nella società con una moltitudine di diversità compatibile non solo all'evoluzione naturale della civiltà, società e del tempo ma anche con la naturale inclinazione di ciascuno di noi. 

E' assurdo come un ente metafisico (Dio) influenzi la realtà oggettiva più della reltà stessa. E che il potere economico e politico sia detenuto da chi dovrebbe occuparsi della sola spiritualità. 

Ma la questione cruciale è: Ci fanno o ci sono? Sono consapevoli che la religione sia una sovrastruttura atta a strumentalizzare le debolezze spirituali dell'uomo per accrescere il potere materiale del Vaticano, o sono così presi dalle loro stesse bugie che alla lunga hanno finito per diventare delle assurde verità a cui loro stessi fanno fede?

"Libera Chiesa in libero Stato" questa è l'unica evoluzione della Costituzione che dovremmo tenere d'occhio. Che il referendum (anti)costituzionale sia ancora una volta, uno specchietto per le allodole per spostare l'attenzione dall'unica potenza indiscussa del paese che piuttosto che avvalersi della costituzione per far rispettare le leggi preferisce il lavaggio del cervello dei suoi fedeli.

Se il buon Gesù tornesse in mezzo a noi, credo che un paio di ceffoni a qualche prelato glieli tirerebbe.

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La curiosità uccide il gatto

Post n°128 pubblicato il 11 Novembre 2016 da ioperfezionista

Il paradosso del gatto di Schrodinger è un esperimento ideato nel 1935 dallo stesso Schrodinger con lo scopo di illustrare come l'interpretazione ortodossa della meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico.

"La sovrapposizione di due stati atomici distinti può essere trasferita ad un oggetto macroscopico, andando decisamente contro il senso comune. Questa sovrapposizione ha come conseguenza osservabile un fenomeno di interferenza. Se però si esegue un'osservazione del sistema, questo viene indotto ad assumere uno stato determinato."

Questo esperimento è l'allegoria del sistema elettivo americano in quanto trasposizione a livello macroscopico di leggi che sono valide solo per ordini di grandezza inferiori. 

La popolazione americana elegge dei rappresenstanti per ciascuno stato federale, i così detti Grandi Elettori. Questi a loro volta esprimono la loro preferenza verso uno dei due candidati. Il candidato con il maggior numero di voti per ciascuno stato assorbe automaticamente anche i voti della minoranza, assicurandosi dalla propria parte l'intero stato federale.

Il paradosso nasce dal fatto che il sistema ricorre ad una sorta di rappresentanza maggioritaria piuttosto che dar peso alle singole preferenze degli elettori, delineando così una metodologia di voto che glissa il sistema democratico. Dunque il voto del singolo elettore si piega necessariamente alle leggi dei grandi numeri, senza che ci sia la possibilità di verificare che effettivamente ricalchi il volere della maggioranza dei cittadini, ovvero matematicamente parlando diremmo che il sistema risultante è isolato e non interagisce con l'ambiente esterno. In altri termini, il sistema perde di coerenza.

Diverse osservazioni sperimentali dimostrano come sistemi fisici con queste dinamiche portino a risultati altrettanto decoerenti in tempi brevi ma apprezzabili. Dunque non ci resta che accettare ed aspettare. D'altra parte se apriamo la scatola rischieremmo di trovare il gatto morto e restarci delusi.

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L'etere etero

Post n°127 pubblicato il 06 Novembre 2016 da ioperfezionista

L'abilità di definire criteri sempre più precisi e sofisticati per distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è, aggiunto alla necessità di individuare un capro espiatorio anche per quei fenomeni del tutto naturali per quanto catastrofici, ci suggerisce che anche coloro che hanno una fiducia incondizionata verso il divino, hanno all'occorrenza una mente analitica e lucidità tale da individuare le cause reali e concrete del fenomeno. E giustamente la scelta ricade su quelle pecorelle smarrite che da sempre sovvertono gli equilibri naturali come spesso ha ribadito Francesco. E si sa che il gender non va d'accordo tanto con la Chiesa.

Personalmente non mi sono mai chiesta le ragioni per cui esistano o se siano sbagliate le declinazioni di genere e quelle sessuali, nè le possibili combinazioni o il perchè a volte non siano affatto interscambiabili fra loro. Mi sono sempre limitata ad accettarle. Che poi più che mera accettazione, dovrebbe essere comprensione intesa come partecipazione e condivisione dello status quo altrui. Una comunione intima e difficilissima con i sentimenti e il pensiero degli altri anche se non direttamente relegabile alla propria condizione. C'è bisogno di qualcosa di più della tolleranza, una sorta di fede incondizionata verso la realtà fenomenica destigmatizzata dai valori sociali che ci hanno sempre propinato le lobbies religiose. Una presa visione della realtà per quella che è, e l'accettazione che ciò che esiste sia il naturale corso dell'evoluzione della società civilizzata. È quel sentimento che i cattolici definiscono carità. Ed è assurdo come si faccia presto a predicare bene per poi razzolare male.

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L'ingannevole deformazione del tempo

Post n°126 pubblicato il 18 Ottobre 2016 da ioperfezionista

Oggi è la giornata europea contro la tratta di esseri umani.

Tra le avanguardie bolognesi c'è il primato italiano (e forse anche mondiale) nella promulgazione nel 1256 della Legge Paradiso che aboliva la schiavitù e riscattava i servi pagando gli ex proprietari con i fondi pubblici. ''L'atto di liberazione è motivato da ragioni teologiche: Dio ha creato l'uomo libero e poichè la disobbedienza originale di Adamo lo ha reso schiavo del peccato, lo ha riscattato tramite suo figlio Gesù Cristo che si è fatto uomo.''

Mi fa' sorridere ma in fondo è più una risata isterica, l'idea che 7 secoli e mezzo dopo l'uomo non sia più libero di autodeterminarsi politicamente dal momento che ''la democrazia sta morendo perchè svenduta alle lobbies'', nè civilmente dal momento che la religione che è venuta illo tempore in soccorso delle minoranze, ora ha la pretesa di condannarle.

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Oltre le gambe c'è di più

Post n°125 pubblicato il 17 Ottobre 2016 da ioperfezionista

Ottenuti per le lavoratrici tutti i riconoscimenti legali, sociali, sanitari ed economici equipollenti a quelli dei colleghi maschi, ultimamente le femministe marxiste incanalavano il loro testosterone per le politche di genere sulle denominazioni degli incarichi. 

''E quindi nei documenti istituzionali quantomeno della regione Sardegna presto si leggerà sindaca, consigliera, assassora ed anche architetta ed ingegnera.''

Sembra che il peso di essere donna e far bene il proprio lavoro si traduca esclusivamente nella terminazione del titolo accademico. Sinceramente questa mi sembra un po' un'offesa ideologica alle vere battaglie di genere e in difesa delle donne, o più sempliemente è una toppa ad un vuoto, ad una scarsità di argomenti che sopperisca l'irrefrenabile voglia di ribellione. E chissà ora cosa s'inventeranno per stabilire nuove relazioni di solidarietà, legami di affettività e per rafforzare il loro senso di appartenenza al sesso debole. 

Personalmente ritengo che a patto vengano eliminate le discriminazioni, le diversità di genere non vadano negate ma, al contrario, intese come risorsa e ricchezza per la comunità. Per esempio io da ingegnerA al caffè offertomi dai colleghi maschi non ci rinuncio.

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http://m.edilportale.com/news/2016/10/normativa/sardegna-il-permesso-di-costruire-sar%C3%A0-autocertificabile_54417_15.html

 
 
 

L'eleganza di non farsi notare.

Post n°124 pubblicato il 11 Ottobre 2016 da ioperfezionista

Oggi è il coming out day.

Il coming out è il risultato di un lavoro di introspezione, di battaglie interiori fatte in solitudine, in silenzio, perchè non ci sono guru, nè dottrine, nè insegnamenti che aiutano a comprendere fino in fondo sè stessi se non noi stessi. Il cambiamento parte da dentro. E se cambiamo qualcosa in noi, questo influisce sulla realtà esterna. Per questo credo che il modo migliore per esserne profondamente consapevoli è avere il coraggio di comunicarlo agli altri, perchè non bisogna vergognarsi di quello che si è. E invito tutti a farlo rinunciando ad essere complici di una società ostile.

Per questo ho deciso di ammettere pubblicamente di essere VEGANA. Sì... La zucchina grigliata la preferisco alla costata di maiale, il pesto alla genovese all'amatriciana, le uova strapazzate alla spigola al cartoccio. 

Ironia a parte, credo che questa manifetazione, seppur virtuale, sia un'altra trovata per sottolineare una disparità di genere inesistente piuttosto che far passare un messaggio di naturale ugaglianza. E ciò che mi rammarica di più è che l'iniziativa parta proprio dai movimenti LGBT. Inevitabilmente anche le minoraze più combattive ed idealiste cadono in sciocche contraddizioni. Ma quale legge prevede che bisogna determinare la propria posizione sessuale? Proprio i gay che lottano affinchè non vi siano classificazioni di alcun genere, ora invitano a dichiarare il proprio status quo. Come se la sessualità fosse l'ago della bilancia dove far pendere il valore intrinseco di una persona.

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Il Bergogliario

Post n°123 pubblicato il 02 Ottobre 2016 da ioperfezionista

Premesso che le idee eterne, incorruttibili e immutabili da cui si genera il mondo sensibile in cui viviamo siano esistite solo nella testa di Platone, vorrei far presente ai cattolici che essere conservatori non significa avere idee buone e giuste a prescindere. Anzi proprio le idee in quanto astrazione e risultato del pensiero umano devono evolversi come risultato naturale della sostanza delle cose. La natura stessa infatti è un esempio di continua evoluzione, della specie umana e animale, del tempo, della geometria dello spazio, dell'entropia. E quindi è veramente cosa e buona e giusta modificare il proprio pensiero in funzione dell'evoluzione sociale. 

Pertanto se dobbiamo applicare il significato intrinseco delle parole non dobbiamo confondere ciò che potrebbe essere eticamente sbagliato (quindi opinabile) da quello che è contro natura. Prima di parlare di Gender come distruzione dell'ordine naturale e della famiglia, pesiamole queste parole.

Rendere più sensibili i ragazzini alle discriminazioni di genere is the new ''colonizzazione ideologica''. Il gender infatti per Francesco se insegnato a scuola diventerebbe un'idiologia pericolosa, un'arma di frocizzazione massa! Come se fosse possibile far cambiare la sessualità di un individuo soltanto illustrandone le varie declinazioni.

Sinceramente io non vedo alcuna distinzione fra affrontare il gender a scuola o a casa. Perchè vi voglio ricordare che la nostra generazione è cresciuta vedendo Wll e Grace e ascoltando le Spice girls. Più gender di così!

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Bella dentro e pulita fuori

Post n°122 pubblicato il 30 Settembre 2016 da ioperfezionista
 

Appurato che la bellezza con curve e misure perfette è ormai superata, mi sono aggrappata all'idea di bellezza come sinonimo di femminilità e sensualità, eleganza nei modi e bongusto nel vestire. Ma anche gli stilisti più audaci con modelle burrose ci hanno propinato tante informazioni errate. 

Lo sanno bene le miss dei concorsi di bellezza lesbo locali, un vero e proprio schiaffo morale ai concorsi nazionali. Le ragazze infatti, scelte direttamente dal pubblico non solo sovvertono le regole di qualsiasi concorso ma trascendono i canoni estetici a cui ci siamo sempre riferite.

Per cui mie care amiche lelle se non volete fare la fine delle protagoniste di L word (fighe per carità ma dimenticate) sarebbe preferibile butchizzarvi quantomeno per essere le nuove regine di Saffo.

Sarcasmo a parte, la vera perfezione risiede nel difetto che da' valore a quella bellezza interiore (l'ironia) che non è quantificabile oggettivamente ma che indiscutibilmente affascina le menti più raffinate. 

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Beatitudini

Post n°121 pubblicato il 27 Settembre 2016 da ioperfezionista
 

"Beati i miti perchè erediteranno la Terra".

Sarà capitato anche a voi di essere oggetto del pettegolezzo altrui e più che miti si diventa zimbelli. Con i social poi, tutto è amplificato. Basta una parola di troppo, un'espressione scritta e di cui non si percepisce il tono che tutto può essere frainteso e degenerare anche in questioni legali. Ma la questione cruciale è che non sapete fare uso nè dei social nè del diritto di parola, perchè conta poco il tono in una conversazione che di per sè mostra ignoranza e una buona dose di maleducazione. Ebbene sì, mancanza di educazione e cultura, perchè il rispetto verso l'altro che sia diverso o meno da noi, viene impartito dalla famiglia ed è proprorzionale al grado d'istruzione. 

Beati gli zimbelli dunque... un po' meno beati sono gli uomini piccoli e dalle vite vuote che si occupano degli affari altrui.

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Charlie fa' surf!

Post n°120 pubblicato il 14 Settembre 2016 da ioperfezionista
 

Charlie è stato querelato.

Quante volte abbiamo riso vedendo quelle ironiche vignette, altre ci siamo divertiti a condividerle sui social. A quanto pare questa volta è toccato a noi esserne i protgonisti.

E' che a volte ci si dimentica di pesare le cose al momento giusto, quando le facciamo. Ma le conseguenze non arrivano cosi non sono una rivelazione. Sono il risultato della ruota mediatica che gira incessante e incosapevole per semplice conseguenza della quantità di moto. E quello che ci ha sempre divertito è diventato un torchio mosso dal karma che ci ha travolto.

E' senza dubbio sottile il limite fra il lecito e il non, il giusto e lo sbagliato, l'ironico e l'offensivo. Sempre ci si affida al buonsenso e al buongusto individuale del giornalista ma quasi mai la scala di giudizio è comune a tutti i lettori.

Ma l'informazione francese si sa è irriverente. E a noi lettori italiani piace tanto ma davvero tanto fare i ricchioni con il culo degli altri.

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