Creato da leelek_endje il 22/05/2012

Déjà vu

....tracce di me....

 

 

forse....

Post n°18 pubblicato il 20 Ottobre 2016 da leelek_endje

E se per caso un giorno,
un giorno qualunque,
tu dovessi sentire una strana sensazione stringerti lo stomaco,
prova a guardare indietro… ancora più indietro…
Forse hai dimenticato qualcosa che ti apparteneva.
Hai dimenticato me...

 
 
 

se mi guardo indietro....

Post n°17 pubblicato il 23 Ottobre 2015 da leelek_endje

 

 non rimpiango niente.....Il modo in cui gli altri mi trattano fa parte del loro cammino, il modo in cui reagisco fa parte del mio...forse se provassi ad abbandonarmi potrei vivere uno dei miei sogni ...

 

 

 
 
 

cercando la strada....

Post n°16 pubblicato il 23 Ottobre 2015 da leelek_endje

Alice:    Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere.
Stregatto:    Beh,tutto dipende da dove vuoi andare.

 

                              (Alice in Wonderland)

 

 

 

 
 
 

l'eterno fanciullino

Post n°14 pubblicato il 29 Luglio 2013 da leelek_endje

"È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene fissa la sua antica meraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. Il quale tintinnio segreto noi non udiamo distinto nell'età giovanile forse così come nella più matura, perché in quella occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a quell'angolo d'anima d'onde esso risuona. E anche, egli, l'invisibile fanciullo, si perita vicino al giovane più che accanto all'uomo fatto e al vecchio, ché più dissimile a sé vede quello che questi. Il giovane in vero di rado e fuggevolmente si trattiene col fanciullo; ché ne sdegna la conversazione, come chi si vergogni d'un passato ancor troppo recente. Ma l'uomo riposato ama parlare con lui e udirne il chiacchiericcio e rispondergli a tono e grave; e l'armonia di quelle voci è assai dolce ad ascoltare, come d'un usignuolo che gorgheggi presso un ruscello che mormora.

Ora se questo è vero, non può avvenire se non per una causa: che gli uni hanno dentro sé l'eterno fanciullo, e gli altri no, infelici!

Ma io non amo credere a tanta infelicità. In alcuni non pare che egli sia; alcuni non credono che sia in loro; e forse è apparenza e credenza falsa. Forse gli uomini aspettano da lui chi sa quali mirabili dimostrazioni e operazioni; e perché con le vedono, o in altri o in sé, giudicano che egli non ci sia. Ma i segni della sua presenza e gli atti della sua vita sono semplici e umili. Egli è quello, dunque, che ha paura al buio, perché al buio vede o crede di vedere; quello che alla luce sogna o sembra sognare, ricordando cose non vedute mai; quello che parla alle bestie, agli alberi, ai sassi, alle nuvole, alle stelle: che popola l'ombra di fantasmi e il cielo di dei. Egli è quello che piange e ride senza perché, di cose che sfuggono ai nostri sensi e alla nostra ragione. Egli è quello che nella morte degli esseri amati esce a dire quel particolare puerile che ci fa sciogliere in lacrime, e ci salva. Egli è quello che nella gioia pazza pronunzia, senza pensarci, la parola grave che ci frena. Egli rende tollerabile la felicità e la sventura, temperandole d'amaro e di dolce, e facendone due cose ugualmente soavi al ricordo. Egli fa umano l'amore, perché accarezza esso come sorella (oh! Il bisbiglio dei due fanciulli tra un bramire di belve) , accarezza e consola la bambina che è nella donna. Egli nell'interno dell'uomo serio sta ad ascoltare, ammirando, le fiabe e le leggende, e in quello dell'uomo pacifico fa echeggiare stridule fanfare di trombette e di pive, e in un cantuccio dell'anima di chi più non crede, vapora d'incenso l'altarino che il bimbo ha ancora conservato da allora. Egli ci fa perdere il tempo, quando noi andiamo per i fatti nostri, ché ora vuol vedere la cinciallegra che canta, ora vuol cogliere il fiore che odora, ora vuol toccare la selce che riluce.

E ciarla intanto, senza chetarsi mai; e, senza lui, non solo non vedremmo tante cose a cui non badiamo per solito, ma non potremmo nemmeno pensarle e ridirle, perché egli è l'Adamo che mette il nome a tutto ciò che vede e sente. Egli scopre nelle cose le somiglianze e relazioni più ingegnose. Egli adatta il nome della cosa più grande alla più piccola, e al contrario. E a ciò lo spinge meglio stupore che ignoranza, e curiosità meglio che loquacità: impicciolisce per poter vedere, ingrandisce per poter ammirare. Né il suo linguaggio è imperfetto come di chi non dica la cosa se non a mezzo, ma prodigo anzi, come di chi due pensieri dia per una parola. E a ogni modo dà un segno, un suono, un colore, a cui riconoscere sempre ciò che vide una volta.

C'è dunque chi non ha sentito mai nulla di tutto questo? Forse il fanciullo tace in voi, professore, perché voi avete troppo cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, tra il vostro invisibile e assiduo conteggio. Fa il broncio in te, o contadino, che zappi e vanghi, e non ti puoi fermare a guardare un poco; dorme coi pugni chiusi in te, operaio, che devi stare chiuso tutto il giorno nell'officina piena di fracasso e senza sole.

Ma in tutti è, voglio credere."

 

g. pascoli

 
 
 

carillon

Post n°13 pubblicato il 03 Luglio 2012 da leelek_endje

  ...fluire della tua canzone un po' pallida mentre io scrivo...

l'imbrattacarte, mi chiamano, con il canotto e l'inchiostro sui fogli extra-strong...

E ritorna il profumo delle caramelle sperlari  da quella scatola

che servì poi per viti chiodi e ganci,   stava nel cassetto della tavola

...vecchio carillon... mi riporti quell' odore di farina sul pane appena cotto

nei forni delle case dove, bambina, desideravo abitare

e mi piaceva andare scalza e senza lacci nei capelli fra il sole e l'erba

fino a che i miei gridassero.

Sai di lontani piaceri di antichi sanguigni amori per la luce della campagna

e per le fresche ombre degl'alberi e per l'asprigno dei frutti ancora acerbi

hai il gusto delle stanze scure il sapore rosso dei fichi e mi fai pensare che

.......c'èst toi ma enfance

 
 
 

.....cercarsi.....

Post n°12 pubblicato il 01 Luglio 2012 da leelek_endje

 Mi son seduta su un masso

a guardare. Ho visto il sole nascere e

salire nel cielo immobile e le foglie

caricarsi di vita e le cicale

tagliare l'aria.

Ho visto l'ombra allungarsi

e i fiori chiudersi lentamente

e le stelle ritornare

e il mio corpo fondersi nel masso.

Ho conosciuto la mia ricchezza.

 
 
 

...briciole....

Post n°11 pubblicato il 25 Giugno 2012 da leelek_endje

Riscoprirsi a camminare
con gli occhi
su un raggio di sole
che s'insinua
indiscreto
tra le parole morte
che scrivo.  Esco.
Un odore di foglie
macere
mi riporta ad ogni passo
quel vuoto di vita
pieno di domande
inutilmente sfuggite.
Invidio il volo
incosciente di quel passero
e sono stanca
di dover essere  uomo.

 
 
 

...come è difficile rincorrere l'Amore....

Post n°8 pubblicato il 12 Giugno 2012 da leelek_endje

.

....c'era una volta una piccola strega.....che sognava di ritrovare quel mago che le aveva ferito il cuore.........mille sortilegi... mille magie..... ma il giorno passò e la piccola strega si ritrovò seduta in un angolo della sua grotta, imbronciata e triste, ad accarezzare il gatto che cercava di farla sorridere con le sue moine.......allora, sospirando, aprì il suo specchio e guardò l'immagine del mago..... tuffò le mani nello specchio e lo accarezzò.........poi avvicinò le labbra e lo baciò a lungo, immaginando mille segreti......mille fantasie......
forse...domani.....la piccola strega riuscirà a ritrovare quel mago e a liberare tutti i suoi desideri........intanto 
con una mano si accarezza i capelli...immaginando un'altra mano.....un'altra bocca..... sente scorrere un'onda lungo la schiena......un brivido.....e lascia che la sua mano piano piano scenda.....e la sua mente si perda mentre si accarezza dolcemente..... nel buio..... 
 

......magie.... sortilegi..... ancora la piccola strega ha provato e provato ad evocare il suo amante.......si è fatta invisibile e l'ha trovato.... si è rannicchiata sulla sua spalla e gli ha sussurrato all'orecchio tutta la sua voglia....gli ha accarezzato i capelli.......sfiorato le labbra con le dita..... lui ha alzato la testa ....ha sorriso e in quell' attimo ha capito...ha sentito una presenza.....un attimo......
la piccola strega ora è di nuovo sola..... tra poco sarà buio.....lentamente si sfila la veste......si accarezza davanti allo specchio.....come farebbe per lui......poi si sdraia sul tappeto davanti al fuoco.....nuda..... sente il caldo del fuoco sulla pelle ..... caldo come le mani di lui.....chiude gli occhi e lascia scivolare le mani sul corpo.......lascia le dita, come fossero quelle del mago, arrivare al suo segreto e bagnarsi di desiderio......
la piccola strega si sta accarezzando.... le dita inquiete le portano il ricordo del suo amante.....ansima.... la schiena si inarca...... il respiro si arresta.... e lei si scioglie in un grido.............adesso è sfinita..... la mano sul seno....sorride piano......
sa che in un posto lontano il mago ha sentito il suo grido e ha sorriso.....


 

 
 
 

..... perdersi.....

Post n°6 pubblicato il 02 Giugno 2012 da leelek_endje

....cosa ci sto a fare qui?.....curiosita'.....emulazione......o solitudine e voglia di contatto?......bambina, ragazza, donna sola.....capacita' innata di rompere i rapporti...Eppure la frenesia dell'altro non mi abbandona.....e' come una corda tesa....una mano che cerca, tocca e si ritrae.....il male oscuro che ancora a volte mi avvolge come un mantello mi lascia senza desideri fino al nuovo squarcio di luce.....E me ne sto qui, a spiare il sole dietro una finestra......

 
 
 

...............

Post n°3 pubblicato il 25 Maggio 2012 da leelek_endje

 
 
 

........quando gli uomini diventano bestie.....

Post n°2 pubblicato il 25 Maggio 2012 da leelek_endje

 

Ho visto "Romanzo di una strage"....."Diaz"......lo schifo quotidiano......

dov'è il nostro William Wallace???

 


 
 
 

Libertààààà

Post n°1 pubblicato il 24 Maggio 2012 da leelek_endje

Figli di Scozia, io sono William Wallace.

William Wallace è alto due metri! Si l'ho sentito dire… e uccide i nemici a centinaia, e se fosse qui distruggerebbe gli inglesi con palle di fuoco dagli occhi e fulmini 

Sono io William Wallace e ho dinnanzi agli occhi un intero esercito di miei compatrioti decisi a sfidare la tirannia. Siete venuti a combattere da uomini liberi… e uomini liberi siete… senza libertà cosa farete? Combatterete?


 No, non combatterò… Contro quelli? No, fuggiremo! E resteremo vivi

Certo, chi combatte può morire… chi fugge resta vivo, almeno per un po'… Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso… siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo, ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita ma non ci toglieranno mai la libertà!

Nell'anno del Signore 1314, patrioti scozzesi affamati e soverchiati nel numero sfidarono il campo di BannockBurn.Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come Scozzesi. E si guadagnarono la libertà.

 
 
 

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TU, MAMMA

io nei tuoi pensieri e tu mamma

io nella tua pancia e tu mamma

io bambina e tu mamma

io ribelle e tu mamma

io in difficoltà e tu mamma

io ragazza e tu mamma

io donna e tu mamma

io mamma e tu mamma

per sempre, la mia,

la più bella, la mamma....      

 
 

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