L'Indignazione

Post n°368 pubblicato il 24 Novembre 2020 da massimodonai
 

di Giuseppe Alù

 

Questa notte ho avuto una illuminazione (sì, anche io, perché? Ce l’hanno tutti, perché io no?) e ora sono tutto una luce. La luce dell’intendimento, direbbe Garcia Lorca. E la luce avvolge un mio prezioso pensiero. Quale? Ma l’indignazione, perbacco!

 


 

Vocabolario Treccani:

“indignazióne (ant. indegnazióne) s. f. [dal lat. indignatio -onis, der. di indignari «sdegnarsi»]. – 1. Stato dell’animo indignato, risentimento vivo soprattutto per cosa che offende il senso di umanità, di giustizia e la coscienza morale). 2. ant. Infiammazione, irritazione di una parte del corpo.

 

 

Acclarato cosa significa “indignaziòne”, procedo.

 

Tutti (o quasi) si indignano. Ma – ecco la mia illuminazione - tutti in un grado diverso.

 

E in forme sorprendenti. Vi voglio sorprendere (se non lo volete, piantatela qui).

 



 

Avete mai pensato che per un unico fatto indignante si possono avere gradi di indignazione diversi? Seguitemi. Facciamo un esempio e così percepiamo meglio la eccezionale profondità della mia intuizione. Da 1 a 100 nella graduazione della indignazione, si può verificare questo.

Tangentopoli. Fatto unico di grande rilevanza oggettiva, sbriciolamento dei partiti, smarrimento politico, ascesa di un imprenditore unto del Signore (soprattutto nei capelli), ecc. A me, che ho molta (e inutile) passione politica, le ruberie scoperte da Tangentopoli mi indignano a livello 90; a mio fratello, che si e no guarda un telegiornale al giorno ma che era abituato ai partiti ed è più saggio di me, gli stessi fatti illeciti lo fanno indignare a livello 55; il mio vicino di casa, che era iscritto ad un partito cancellato e che in qualche modo aveva trovato il sistema per… non voglio farmi querelare…, i fatti disonesti scoperti da Tangentopoli non solo non lo fanno indignare affatto, ma anzi il suo giudizio scende sotto lo zero e si indigna, per la pulizia giustizialista e manettara compiuta da Tangentopoli, fino ad un valore di “meno” 40.

Fatto unico: indignazioni di grado diverso!

 



 

Volete un altro esempio? Eccolo.

Per il deludente gioco della Nazionale di calcio, io mi indigno fino a 35 o 40; mio fratello, al quale non gliene frega niente del calcio ma che comunque tiene per l’Italia, si indigna diciamo fino al 30; invece il solito mio vicino di casa, che da giovane all’Oratorio ha partecipato a due partite nella squadra della Virtus con il ruolo di mezz’ala tornante, e che è rimasto nelle viscere per sempre mezz’ala tornante, si indigna ad un livello di 90. Chiaro? Fatto negativo unico, diversi gradi di indignazione.

Se è vero come è vero tutto ciò, per un famoso principio di logica che esiste, ma che ora non ricordo, deve essere vero anche il reciproco. Fatti negativi diversi e indignazione identica.

 Continuiamo con gli esempi? D’accordo.

Siamo in fila alla cassa di un Supermercato (non dico il nome del mio per non cadere nel divieto di pubblicità subliminale).

Personaggi: la cassiera, una prima cliente, una seconda cliente. Fuori piove furiosamente. La prima cliente sta lì a lamentarsi con la cassiera: dovrà inzupparsi per colpa del loro parcheggio lontano assolutamente scomodo e si indigna: “Che roba!”.

La seconda cliente che ha fretta ed è contrariata per la gente che alla cassa si mette a chiacchierare mentre gli altri aspettano, rivolta ai vicini esclama “Che roba!”

La cassiera che non vede l’ora di essere sostituita da una collega che al solito tarda ad arrivare infischiandosene delle esigenze familiari dei colleghi, guarda la fila sempre più lunga e disgustata mormora “Che roba!”

Stessa indignazione per tre situazioni del tutto diverse, al contrario degli esempi precedenti.

Ve lo dicevo, no?

Ma come è possibile?

E’ possibile se consideriamo non il fatto negativo osservato, ma l’occhio che lo osserva, il singolo punto di vista personale. Ecco che un unico fatto indignante, recepito da persone che hanno sensibilità, esperienze, esigenze diverse, può dar luogo a gradi di indignazione differenti. E viceversa.

Purtroppo questo fenomeno non giova ai rapporti umani, anzi vi porta fattori di confusione o meglio di incomprensione. L’errore sta nel fatto che tutti noi crediamo di avere la stessa sensibilità e quindi non comprendiamo come mai gli altri possano non indignarsi come ci indigniamo noi per fatti che noi consideriamo assai negativi.

 


 

A volte a me è capitato in una discussione di lasciare per ultimo l’argomento decisivo, davanti al quale non si può non cedere e alla fine di metterlo sul tavolo in maniera trionfante. E mi è capitato di sentire in risposta “E allora? Tutto qui? Ma questo non conta niente” con mia assoluta costernazione.

A questo punto vi domanderete: a che fine tutta questa tiritera? Sapendo questo ci sentiamo meglio?

Meglio non lo so, sono affari vostri e potevate fare a meno di continuare a leggere dopo i primi periodi.

 



 

Più lucidi nei giudizi forse sì. Ed è qui che volevo arrivare. Attualità. Corona virus.

Un onesto calabrese guarda lo sfacelo della sanità locale, si indigna e mormora “Che disastro!”

Un onesto laziale guarda l’affollamento nei Pronto Soccorso del vicino Ospedale dove si è ricoverati ma con ritardo, si indigna e mormora “Che disastro!”.

Un onesto trentino sente gli ululati lamentosi delle Ambulanze che sfrecciano per le strade e affranto pensa che forse non tutti potranno avere uguale assistenza visto il numero dei contagiati, e si indigna e mormora “Che disastro!”.

 



 

Tre indignazioni uguali per tre diversi gradi di carenze sanitarie dalla gravissima alla sopportabile. E mi chiedo se il trentino si indigna per la sua situazione, come si dovrebbe indignare il calabrese? Forse l’uno non conosce la situazione dell'altro…

Non lo so, fate voi. E mi raccomando, indignatevi sempre al massimo grado, un motivo ci sarà in ogni caso.

                                                 Saluti.


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Cantautore "Prog": Pierpaolo Bibbò

Post n°367 pubblicato il 19 Novembre 2020 da massimodonai
 

A gennaio 2021 uscirà un suo nuovo album presso la GT Music (l'etichetta presso cui nel 2018 uscì anche Via Lattea, 2018). 

Abbiamo riascoltato diverse canzoni di Pierpaolo Bibbò (proprio dal suo ultimo CD): sì, chiaro, è un cantautore. Ma dobbiamo dire che, là dove diventa intimista e "scala" l'offerta musicale a ballata cantautorale, con testo in primo piano e strumentazione che funge soprattutto da mero accompagnamento, ci piace di meno. Dove invece la canzone risulta complicata, più strutturalmente complessa, e il testo è sì importante ma è solo un elemento a pari merito con la musica, ci piace molto di più. 

     

Potremmo proporre qui, da Via Lattea, brani anche più lunghi e ugualmente validi (vedi la mitica "17 febbraio 1943"), ma ci limitiamo a due: "Corso Vittorio Emanuele II (1962)", dove il cantautore cagliaritano rinvanga nel passato senza troppe smancerie e con una delicatezza intelligente à la Battiato, dimostrandosi (se ce ne fosse stato bisogno) anche un tastierista e chitarrista with the balls, e "Dalle Nuraghe alla Via Lattea".

 

"Corso Vittorio Emanuele II (1962")    
"Dal Nuraghe alla Via Lattea"   

     Disponibile presso GT Music. (Click here!

Gli altri album della sua carriera sono:

1994: Diapason (MELLOW Records, MMP201: era già uscito su vinile nel 1980 per La Strega Records) e
2012: Genemesi (MP&Records—GT Music, MPRCD066).

A gennaio, lo ribadiamo, uscirà il suo album nuovo. Razza umana, questo il titolo. 
      Stay Tuned!

 
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La vergogna di Marassi

Post n°366 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da massimodonai
 

Campionato 2014-15, 20sima giornata

Gran gol di Morganella annullato (rete-fantasma, come quella di Wembley...) e rigore non dato: avremmo potuto vincere a Genova contro la Samp ma qualcuno, qualcosa, non ha voluto!

Il Palermo di Iachini continua nella sua marcia positiva attraverso le paludi di questa Serie A che vede squadre che ottengono tanti regalini e altre penalizzate nonostante vantino una storia si può dire centenaria nella massima divisione, come appunto i Rosanero.


Palla chiaramente oltre la linea, ma né arbitro né addizionale sembrano aver visto...

Apre i conti Éder in avvio, ma Vazquez pareggia con un destro imparabile e la ripresa è tutta di marca palermitana. Alla fine l'1-1 è una beffa. La FGCI farebbe bene (e subito!) a esaminare le reali qualità di Cervellera, arbitro responsabile di questo risultato bugiardo, un risultato che ha davvero dell'incredibile.

 

Tra gli altri incontri, da segnalare lo 0-1 dell'Inter in casa contro il Torino, con Thohir che ride (forse di rabbia) in tribuna e Mancini che fa registrare una media-punti inferiore a quella di Mazzarri. Con questo organico, i Nerazzurri non vanno da nessuna parte.

 
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Palermo. Bomba d’acqua paralizza la città

Post n°365 pubblicato il 12 Ottobre 2013 da massimodonai
 

Feriti, disagi e voli dirottati a causa del nubifragio che ha colpito il capoluogo siculo

Dall'inverno all'Inferno e ritorno nel giro di poche ore: così Palermo ha ieri vissuto una giornata meteorologicamente folle. Un temporale con vento, pioggia, grandine e fulmini si è abbattuto sulla città dopo pranzo ed è durato un paio d’ore, mandando in tilt la circolazione sulle principali arterie cittadine.

L’aeroporto è stato chiuso e diversi voli sono stati dirottati a Trapani e a Catania.

Su Viale Regione Siciliana il traffico è stato inizialmente smistato sulle corsie laterali per allagamento, poi si è proceduto alla chiusura. La Favorita è stata chiusa per la caduta di un albero. Colpite anche Via Lanza di Scalea,  Via Messina Marine, Partanna Mondello, Mondello e l’Addaura, dove l’acqua ha raggiunto scantinati e magazzini.

E' stato chiesto alla cittadinanza di utilizzare i propri veicoli solo in caso urgente.

Numerose le richieste d’intervento raccolte dalla centrale operativa della Polizia Municipale per tombini scoperchiati e automobilisti bloccati.

Già a partire da oggi il clima cambierà decisamente: previste punte di caldo anche sopra i 30 gradi, complici i venti di scirocco che soffiano su tutta la Sicilia.

 

 
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Zamparini ha esonerato Gattuso

Post n°364 pubblicato il 25 Settembre 2013 da massimodonai
 

E sono 52.

Con il licenziamento di Gennaro Gattuso dopo la sconfitta di Bari, diventano 52 i cambi in panchina decisi da Maurizio Zamparini nella sua lunga carriera da dirigente di calcio: 26 al Venezia e 26 a Palermo. Alcuni tecnici della lista - Zaccheroni, Ventura, Geretto, Bellotto, Spalletti, Guidolin, Colantuono, Rossi, Gasperini e Sannino - sono stati chiamati ed esonerati a più riprese...

 

VENEZIA (1987-2002)

1988-1989: Aldo Cerantola-Fabbri

1989-90: Antonio Pasinato-Giuseppe Sabadini

1991-92: Alberto Zaccheroni-Rino Marchesi

1992-93: Alberto Zaccheroni-Pietro Maroso-Alberto Zaccheroni

1994/95: Giampiero Ventura - Luigi Maifredi-Geretto-Ventura-Rossi-Geretto

1995/96: Giuseppe Marchioro

1996/97: Giuseppe Bellotto – De Vecchi/Fontana

1999/00: Giuseppe Materazzi-Luciano Spalletti-Giuseppe Materazzi-Francesco Oddo

2001/2002: Cesare Prandelli - Buso

 

PALERMO (2002-oggi)

2002/03: Ezio Glerean- Daniele Arrigoni-Nedo Sonetti

2003/04: Silvio Baldini

2005/06: Gigi Delneri-Giuseppe Papadopulo

2006/07: Francesco Guidolin – Renzo Gobbo-Pergolizzi – Francesco Guidolin

2007/08: Stefano Colantuono-Francesco Guidolin-Stefano Colantuono

2008/09: Stefano Colantuono-Davide Ballardini

2009/10: Walter Zenga

2010/11: Delio Rossi-Serse Cosmi-Delio Rossi

2011/12: Stefano Pioli-Devis Mangia-Bortolo Mutti

2012/13: Giuseppe Sannino-Gian Piero Gasperini-Alberto Malesani-Gian Piero Gasperini-Giuseppe Sannino

2013/14: Gennaro Gattuso

 

 
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Miccoli. Il cervello sotto i tacchetti

Post n°363 pubblicato il 22 Giugno 2013 da massimodonai
 

 

 

Miccoli-shock. Cantava con i mafiosi ''quel fango di Falcone''


Quando si dice amicizie pericolose...!

Arrivano guai giudiziari per il portabandiera del Palermo, Fabrizio Miccoli, a causa degli insulti verso uno dei massimi simboli della lotta alla mafia - e non solo per questo.

Il calciatore ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Palermo. L'accusa principale: estorsione.

A quanto si apprende, Miccoli avrebbe commissionato a Mauro Lauricella (figlio del boss mafioso Antonio Lauricella e suo amico) il recupero di alcune somme di denaro. Ma a impressionare sono alcuni dialoghi intercettati tra lo stesso calciatore e Lauricella junior. I due, mentre erano in auto, si divertivano a cantare ''Quel fango di Falcone''. E ancora, telefonando a un amico: ''Vediamoci davanti all'albero di quel fango di Falcone''... Toni e frasi ingiuriose registrate nelle bobine dagli investigatori, che due anni fa avevano messo sotto controllo il telefono di Mauro Lauricella nella speranza di arrivare al padre latitante, considerato il re della Kalsa, catturato poi nel settembre del 2011.

Al bomber rosanero la Procura contesta anche l'accesso abusivo a un sistema informatico. Secondo i magistrati, Miccoli avrebbe convinto il gestore di un centro Tim a fornirgli quattro schede telefoniche intestate a suoi clienti, di cui una finita proprio nelle mani di Lauricella junior.

''Fabrizio Miccoli va radiato'': così il Ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D'Alia ha commentato le parole offensive del capitano del Palermo su Giovanni Falcone. ''Miccoli non può continuare a giocare perché ha tradito la fiducia di migliaia di tifosi che in lui, capitano del Palermo, hanno visto un esempio in cui identificarsi. Per questa ragione - ha detto D'Alia - e dopo le vergognose parole sul giudice Falcone, chiediamo alla FIGC di intervenire pesantemente e di valutare la sua radiazione''.

''Do una sola spiegazione alle dichiarazioni vaneggianti di Fabrizio Miccoli su Falcone: evidentemente ha il cervello nei piedi e non nella testa'': questo, invece, il commento a caldo del presidente di Azione Civile, Antonio Ingroia, a margine dell'assemblea del suo movimento a Roma. ''Voglio sperare" ha aggiunto Ingroia "che il suo sia stato soltanto un gesto goliardico di pessimo gusto e che non sapesse ciò che diceva, ma ho il sospetto, viste le indagini che lo stanno interessando, che invece sia entrato dentro alcuni meccanismi da cui ognuno farebbe bene a stare alla larga, soprattutto se, grazie al suo lavoro di calciatore, è considerato un esempio per tanti giovani''.

 

Con 81 reti, Miccoli (nato a Nardò nel 1979) è il miglior goleador di tutti i tempi con la maglia del Palermo, di cui è anche il miglior marcatore in Serie A con 74 reti. Dei Rosanero è anche il giocatore con più presenze nella massima serie: 165.

Amauri ebbe a dire di lui: "E' il giocatore più forte con cui io abbia mai giocato".

Sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni, tra il 2003 e il 2004 ha collezionato 10 presenze in Nazionale, segnando due reti: una nel suo esordio contro il Portogallo in amichevole (12 febbraio 2003), e l'altra direttamente da calcio d'angolo, sempre in un'amichevole contro il Portogallo (31 marzo 2004). 

Nel biennio 2005-07 giocò con il Benfica (39 presenze, 14 reti), e tuttora viene ricordato con simpatia dai tifosi lusitani.

 
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Senatore di Grande Sud fa il gradasso con gli agenti che lo multano

"Ma come si fa a non vendersi l'anima?" canta Gino Paoli in una delle sue più belle canzoni.

Soprattutto noi siciliani rimaniamo a bocca aperta, umiliati, di fronte alle tante "cose storte" che accadono intorno a noi...

Mentre Mondello affonda nell'immondizia, mentre ad Agrigento vince il Centrodestra (unico esempio italiano, e ciò è sintomatico della situazione in quella città!), a Palermo accade che a un posto di blocco un senatore di PdL-Grande Sud, giustamente multato perché non aveva nemmeno esposto l'assicurazione dell'auto, non solo litiga con i poliziotti, ma da loro pretende anche il saluto militare! (... incredibile...)


"Volete farmi la multa? Ma io sono un Senatore della Repubblica! Dovete mettervi sull'attenti e farmi il saluto militare, altro che multa!" Mario Ferrara ha evidentemente un complesso d'inferiorità, come tutti coloro che sono malati della sindrome (tipicamente italica) del "lei non sa chi sono io".
L'uomo è stato fermato sabato a un posto di blocco in via Emerico Amari a Palermo e, dopo che gli sono stati contestati la mancata esposizione del tagliando assicurativo e la revisione scaduta della sua Audi A4, ha iniziato un battibecco con gli uomini delle forze dell'ordine, battibecco che sarebbe durato una quarant0ina di minuti. (Si vede che il buon Ferrara ha tempo da perdere...! E del resto, con ca. 20.000 euro al mese di "stipendio", uno può anche ridere e/o fare il tracotante.)

Sul posto sarebbe addirittura dovuto intervenire un funzionario della questura, per "mediare" la situazione. "Sono un senatore ed esigo il saluto militare”, insisteva il politico, originario di Lercara Friddi, minacciando di chiamare con il cellulare il prefetto per metterlo a conoscenza della situazione.

Probabilmente Ferrara non sapeva che il saluto militare non è più previsto per i senatori dal 1985. Secondo quanto hanno riportato i due poliziotti nella relazione consegnata al loro superiore, quando li ha visti continuare imperterriti a redigere il verbale, Ferrara ha cominciato a fotografarli con il suo iPhone "senza nessuna spiegazione logica".

La multa che gli hanno fatto gli agenti? Appena 200 euro! Una cosa vergognosa, giacché, normalmente, in caso di autoveicolo non revisionato è previsto il ritiro del libretto di circolazione, in caso di guida senza assicurazione è previsto il sequestro del veicolo e, infine, le sanzioni sono di gran lunga più alte.


Per giorni, il telefono del senatore Mario Ferrara, chiamato da Repubblica affinché potesse replicare alle accuse, ha squillato a vuoto.

 

Ecco alcuni dei commenti alla notizia apparsi su "Palermo today" (http://www.palermotoday.it):

 


roba di 50 anni fa, "lei non sa chi sono io", e poi cerchiamo ancora aiuto da chi ci rappresenta contro la mafia e il pensiero mafioso, è scandaloso, è indegno, è tutto quello che ci porta ad essere considerati al pari del burundi da tutto il resto del mondo


Di cosa vi meravigliate? Se continuate a votare questa gente, le cose non cambieranno mai, rassegnatevi.

Questi sono i Politici che abbiamo, venali, che traggono profitto dalla loro posizione, dimenticando che debbono dare loro per primi l'esempio di essere onesti. Il Senatore in questione dovrebbe chiedersi vergognarsi del suo comportamento essendo una figura Istituzionale.


200 euro per mancata esposizione dell assicurazione e revisione scaduta...mi sembrano pochino e il ritiro della carta di circolazione? Mah


Ma perchè, se sei Senatore della Repubblica, devi avere pure la faccia da kulo??
Ma dove sta scritto?? Mi sembra assurdo che, un elettore non guardi nemmeno una immagine, una foto delle persone per le quali esprime la preferenza. A questo, sinceramente, con quella espressione alla "Fraulein Rottermaier" (dalla serie Heidi - per i più giovani) gli darei solo schiaffi, altro che il voto!!


Ma il saluto militare cosa c'entra con la multa? E' forse un salvacondotto per essere immorali, immortali, esenti dal rispetto del codice stradale, civile, penale...etc? Ma se un comune cittadino si mette a contestare una multa ed a fotografare gli agenti che gliela stanno elevando non rischia una denuncia?


La legge DEVE tornare ad essere uguale per tutti, non lo è più da quando Berlusconi se ne fa beffa facendoci pagare i suoi avvocati con lo stipendio da parlamentari. Ora serve un esempio in positivo. Una punizione esemplare che deve colpire gli stessi soggetti che hanno incrinato il senso della Democrazia in Italia.

 

 

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ALCUNI CELEBRI "LEI NON SA CHI SONO IO!"

e sbruffonate simili

 

Giuseppe Ioppolo

Alessia Fabiani ** "E' reato dire 'Lei non sa chi sono io!' "

Reese Whiterspoon ** La moglie di Bersani  ** Roberto Formigoni

** Rappresentante di infissi **  36enne veneto ** Truffatore campano ** Ispettrice di polizia

** Articolo su TG Twitter ** Giovanni Faperdue** Salatto Potito

 

 

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"Lei non sa chi sono io!" (La Stampa, 8 luglio 2012)

Tra i casi più recenti, per evitare una multa dei vigili, l’hanno pronunciata la showgirl Aida Yespica, i parlamentari Gabriella Carlucci e Vittorio Sgarbi. Persino l’attuale presidente del Senato Renato Schifani, nel 2002, chiese alla sua scorta di identificare una maschera del cinema Aurora di Palermo perché gli aveva restituito, in quanto scaduta, la sua tessera Agis (Associazione generale italiana spettacolo) per vedere gratis i film.

Ma anche nella finzione, la frase può suonare in modo diverso in base a chi la pronuncia e al contesto. Nel film «Totò a colori» il principe della risata suscita simpatia quando apostrofa l’onorevole Trombetta. Nel «Vigile», con Alberto Sordi che vuole multare persino il sindaco (Vittorio De Sica), questi lo riprese stizzito con la frase minacciosa ed ha la meglio. La realtà con la sentenza della Cassazione, restituisce dignità ai destinatari dell’illegale «Lei non sa chi sono io!».

 
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Sicilia, troppi analfabeti

Post n°361 pubblicato il 05 Maggio 2013 da massimodonai
 

Un ragazzo su tre non sa leggere

 

La fabbrica dell'ignoranza non conosce la parola "crisi". O, se volete, la madre degli ignoranti è sempre incinta.

Triste primato per la Trinacria: abbiamo stuoli di adulti analfabeti che, a loro volta, non mandano a scuola i figli. Un circolo vizioso che contraddice chi afferma che da noi in Sicilia, e al Sud in generale, ci sono "troppi diplomati e laureati". La realtà è che tanti siciliani (uomini e donne) fuoriescono dal mondo dei libri (ma in realtà non ci sono mai entrati; perché chi si fa catturare dal piacere della lettura non lo abbandonerà più) e si formano, per così dire, nell'università della strada.

      

Cresce l'analfabetismo tra i giovani siciliani. Ragazzi "senza arte né parte", privi delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura: secondo la Commissione Europea, nell'Isola sono il 31% e sfiorano il 43; un dato enorme a fronte del 21% della media nazionale (che è comunque una percentuale "pesante" anche questa).

E' facile individuare dove risiede la colpa: nella scuola, dove non abbiamo insegnanti capaci, insegnanti dotati anche di spirito e principi pediatrici e in grado di inculcare nei bambini un qualche entusiasmo. Addirittura trovare maestri in gamba, maestri per le prime classi dell'elementare, diventa difficile in Sicilia. E così otteniamo altri dati inquietanti: quasi il 9% dei bambini non arriva a frequentare le scuole medie (sono pressappoco uno su dieci alunni!), il 14,4%  non arriva alle scuole superiori e, di quelli che le frequentano, uno su quattro getta la spugna prima del diploma.

Il dato più preoccupante è che oltre il 30% dei siciliani non sa leggere correttamente.

 

Dobbiamo dunque sorprenderci se da noi regna la mafia, e se le strade sono dissestate, e se non funzionano i trasporti pubblici, e se vige l'ingiustizia, e se...?

         

 
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Palermo, televisori a un euro. Scene da manicomio in un negozio all'ingrosso

Post n°360 pubblicato il 15 Marzo 2013 da massimodonai
 

Ahahahah! La mia simpatia va a coloro che, impauriti dalla ressa, sono rimasti un po' indietro e quindi a bocca asciutta. Troppa civiltà non sempre ripaga: questo è un mondo di skanazz. (Lo ammetto: da noi nel Sud più che altrove.)

 

 
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Arrestata una suora a Valderice: percosse ai bambini, alimenti scaduti...

Incredibile: percosse ai bambini e alimenti scaduti. Arrestata una religiosa dell'Istituto Pio X di Valderice

 


Botte, minacce, punizioni, alimenti scaduti... Una casa-famiglia trasformata in un luogo di torture in provincia di Trapani. In manette una suora di 76 anni, posta ai domiciliari, indagata insieme a un'altra religiosa e a quattro dipendenti dell'Istituto Pio X di Valderice. Rispondono di maltrattamenti verso fanciulli e lesioni personali.


Destinataria della misura degli arresti domiciliari suor Teresa Mandirà, 76enne di Mazara del Vallo; divieto di avvicinamento per un'altra religiosa, la camerunense Yvonne Noah, domiciliata a Velderice, e i dipendenti Maria Mazzara, 50 anni, di Buseto Palizzolo, Carlo Cammarata, 49 anni, di Alcamo, e Laura Milana, 34 anni, di Valderice; infine, divieto di dimora nella provincia di Trapani e a Palermo per Giuseppa Ruggeri, dipendente.

L'indagine è partita dalla denuncia presentata dai genitori di un bambino di 8 anni affidato, su provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Palermo, all'istituto: hanno raccontato di avere saputo dal figlio che era stato più volte percosso da alcuni istruttori, soprattutto da Suor Teresa, da Milana e da Cammarata. Parole confermate da altri minori, uno dei quali aveva ripreso col telefonino suor Teresa mentre picchiava il piccolo ospite in questione.



 

I minori hanno riferito di numerosi episodi di violenza fisica e psicologica dagli indagati "che" (spiega un portavoce) "utilizzavano la violenza quale costante strumento di correzione anche per le più inconsistenti motivazioni". Le botte si accompagnavano a vessazioni come il servire alimenti in cattivo stato di conservazione o tenere i sistemi di riscaldamento spenti o ancora far utilizzare le docce con l'acqua fredda. E ancora offese, come l'accusa di appartenere a famiglie di pregiudicati; ai piccoli talvolta, per dissuaderli a denunciare quanto accadeva, veniva minacciato il trasferimento ad altri istituti nel palermitano, allontanandoli così dalle famiglie d'origine...


Insomma, un vero lager nazista trapiantato in terra sicula!

Ora i bambini sono stati trasferiti in altri centri specializzati. Preghiamo per loro.

 

Vedi anche: Casa di cura degli orrori a Marsala

Chiusa a Realmonte (AG) casa di riposo abusiva

Sesso, violenza e sottomissione nel famoso collegio bavarese dei monaci

Bambini violentati a Ballarò (PA). La casa degli orrori di Via Castro

 
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Salta la panchina di Malesani

Post n°358 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da massimodonai
 

Dopo solo tre partite e tre pareggi (con Pescara [1-1], Chievo [1-1] e Genoa [0-0]), Malesani deve lasciare il posto. Zamparini ha infatti silurato anche lui, istituendo molto probabilmente un record mondiale...

E' il quarto cambio in panchina in questa stagione, cominciata con Sannino e proseguita con Gasperini e adesso con Malesani. Il patron rosanero ha scelto di restituire la squadra a Gian Piero Gasperini...


Senza un allenatore fisso che ha a disposizione il tempo e la calma per ambientarsi e costruire un team competitivo, non si va da nessuna parte. "Zampa" è assai prezioso per Palermo (senza di lui, il club non sarebbe neppure in B... forse giostrerebbe tra i dilettanti, poiché nel capoluogo siciliano manca un serio imprenditore e, soprattutto, la liquidità), però il Presidentissimo sbaglia a non far lavorare in pace i trainer! Ci vuole tempo, ci vuole costanza. Ormai comunque la situazione è compromessa e occorre mettersi il cuore in pace: i Rosanero giocheranno la stagione 2013-14 tra i cadetti.

 

 
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Palermo cade a pezzi. A rischio crollo anche Porta Nuova!

Post n°357 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da massimodonai
 

Dopo avere ordinato la messa in sicurezza di Palazzo dei Normanni, il Comune di Palermo sollecita interventi urgenti per il richio di crolli anche per Porta Nuova, il monumento cinquecentesco adiacente il Palazzo Reale, da cui si snoda l'antico Cassaro, in pieno centro storico.

Dopo i sopralluoghi dei Vigili del Fuoco e della Sovrintendenza dei Beni Culturali, che hanno constatato lo stato di notevole degrado dei parapetti delle terrazze e la necessità di avviare opere di manutenzione per salvaguardare la pubblica incolumità e la conservazione del monumento, il sindaco Leoluca Orlando ha emanato un'ordinanza di messa in sicurezza.

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Valle dei Templi

... e spesso è il nuovo a mostrarsi non all'altezza! Ecco un tempio greco nella sua imponenza

 
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Fantastici! Merighi e Troja monaci di convento...

Post n°356 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da massimodonai
 

 

 

Massimo Merighi & Tony Troja: musicisti e cantautori satirici

 

Troja: è nato a Como ma, come tutti i palermitani, è attaccatissimo al capoluogo siculo...dove del resto vive. Vive ma non vegeta... anche se è vegetariano. Un vegetariano convinto. Da anni ha legato il suo nome alle battaglie in difesa degli animali. Occasionalmente si esibisce nei locali di Palermo.

www.tonytroja.it 

 

Merighi: fondatore di Bispensiero.it e presidente dell’omonima associazione per la difesa dei diritti civili. Negli anni ha fatto parte di diverse formazioni musicali, sia come pianista che come organista Hammond, ma si è dedicato anche alla propria città, seguendone da vicino le vicende politiche. 

Bispensiero.it

 

Questo un loro video dedicato al neosindaco Rosario Crocetta:

 
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Palermo in piazza con gli operai della GESIP

Post n°355 pubblicato il 24 Novembre 2012 da massimodonai
 

Su una bara la scritta: "Qui giace il nostro futuro"

 

Il corteo è stato aperto da un'esposizione di mutande e lo striscione ironico "Prendetevi pure queste".
A seguire un altro striscione con la scritta "Siamo l'avanguardia della rivolta" e, dopo, gli striscioni delle varie scuole.
Tanti gli slogan contro il Presidente del Consiglio Monti ed il Ministro del Lavoro Fornero.
Sono scesi in piazza anche gli operai della Gesip, che hanno lanciato uova contro la sede del Giornale di Sicilia.

 


 
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La Roma, prossimo avversario del Palermo. Zeman deve vincere per forza

Post n°354 pubblicato il 01 Novembre 2012 da massimodonai
 

Accidenti però! Proprio adesso che il Palermo sembra in fase ascendente e pronto a conquistare la sua seconda vittoria della stagione, deve affrontare la Roma, squadra giunta al bivio: vita o morte (come i gladiatori nel Colosseo...)!

Zdenek Zeman si avvicina alla sfida di domenica sera contro il Palermo sentendo sulla nuca il fiato dei leoni che vogliono sbranarlo vivo. Una cosa è certa: lo farà senza lasciarsi sviare dalle sue convinzioni tattiche. Fino a questo momento i Giallorossi detengono, in fondo, il migliore attacco della Serie A ,con 22 gol fatti! Ma - tipico per molte delle squadre  allenate dal boemo - la sua difesa risulta essere la più battuta: nelle nove gare giocate, ha incassato addirittura 19 reti... una media di due a partita. 

Maestro Zeman, rivoluto fortemente dalla piazza di Roma dopo il trionfale campionato in Serie B con il Pescara, al termine di quasi ogni match ha cercato di spiegare le reti subite attribuendole a “errori individuali”. Il problema, ed è sotto gli occhi di tutti, è però un altro: alla Roma, che in attacco quando gioca in velocità diverte e si diverte, manca completamente la fase difensiva.

Quella rimediata contro il Parma è la seconda sconfitta di fila dopo il tonfo interno incassato all’Olimpico contro l’Udinese. Ma deve trattarsi anche di debolezza mentale dei giocatori, che faticano ad assimilare gli schemi del boemo. Che vuole ampiezza di gioco e profondità sulle fasce in fase offensiva, ma che poi si dimentica di spiegare a Dodò e a Piris come si fa la diagonale in difesa. Il fuorigioco, altra situazione tattica su cui insiste Zeman, è fatto troppo spesso e troppo male, con la conseguenza che i due centrali (Burdisso non gioca più; come mai? E' l’unico centrale di grande esperienza…) sono il più delle volte in ritardo nelle chiusure.

La squadra può contare su due fuoriclasse come Totti e De Rossi (quest'ultimo con Zeman sta avendo prestazioni troppo altelenanti...), sul talento cristallino di Lamela e su ottimi giocatori come Osvaldo e Florenzi. Sulla carta, la banda di sudamericani comprata in estate per sistemare la difesa non sarebbe nemmeno malaccio, ma serve qualcuno che si metta a spiegare a questi “ragazzini” come si difende: e Zeman forse non è in grado di farlo. Il 18enne Marquinhos, per fare un esempio, avrebbe bisogno di un compagno esperto al fianco per poter crescere, e invece è improvvisato centrale di una retroguardia che fa acqua da tutte le parti...

Totti, che a dispetto delle 36 primavere che si porta sulle spalle resta sempre uno dei migliori della Roma, dice che “la squadra segue e ha capito Zeman solo al 50%”. Un bel problema visto che sono già passati quattro mesi dal rientro a Roma del celebre allenatore. Domenica sera all’Olimpico ci sarà il Palermo guidato da Gasperini. Riuscirà la Roma a ottenere tre punti? Oppure Gasperini (altro "maniaco" della tattica) riuscirà a "fare le scarpe" al vecchio maestro, sancendo la fine della seconda èra Zeman a Roma?

 
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