Creato da maya197 il 19/02/2009

freedom

una pagina aperta al mondo

 

UNA CAROTA, UN UOVO, UNA TAZZA DI CAFFE'....

Post n°297 pubblicato il 24 Marzo 2014 da maya197

Una giovane ragazza venne dalla madre per lamentarsi di come la vita fosse così dura per lei.
Non sapeva più come cavarsela e aveva tanta voglia di piantare tutto; era stanca di combattere con le vicende della vita.
Sembrava che, appena un problema era risolto, un altro ne sorgesse a complicare le cose.
La madre la portò in cucina. Riempì tre tegamini di acqua e li depose sul gas a fuoco alto. Presto l’acqua cominciò a bollire. Nel primo mise una carota, nel secondo un uovo, e nel terzo una manciata di chicchi di caffè macinati. Li lasciò bollire per un certo tempo senza dire niente.
Dopo circa venti minuti spense il fuoco. Tirò fuori la carota e la depose su un piattino. Così fece anche con l’uovo, e versò il caffè, filtrandolo, in una tazza.
Rivolgendosi poi alla figlia, le chiese: “Dimmi cosa vedi.”
“Una carota, un uovo e del caffè”, rispose la figlia.
La madre le disse di avvicinarsi e di toccare la carota. Lo fece e notò che era soffice. Poi la madre le disse di prendere in mano l’uovo e di romperlo.
Dopo averlo tolto il guscio, notò l’uovo indurito dalla bollitura.
Poi la madre disse alla figlia di sorseggiare il caffè. La ragazza cominciò a sorridere al contatto con il ricco aroma del liquido che beveva.
Poi, chiese alla madre: “Che cosa significa tutto questo?”
La madre le spiegò che ognuna delle tre cose aveva dovuto far fronte alla stessa avversità: l’acqua bollente.
E ognuna di esse aveva reagito in modo diverso.

1-La carota era entrata nell’acqua forte e dura…. Ma dopo aver lottato con l’acqua bollente, si era rammollita e indebolita.

2-L’uovo era entrato nell’acqua fragile. Il guscio sottile proteggeva il suo interno liquido, ma dopo aver lottato con l’acqua bollente si era indurito.

3-Il caffè macinato, invece, si era comportato in modo del tutto unico.


Dopo essere stato gettato nell’acqua bollente, esso aveva agito sull’acqua e l’aveva trasformata!

“Con quale di questi tre ti identifichi”, chiese la madre alla figlia?

“Quando l’avversità bussa alla tua porta, come rispondi? Ti comporti come la carota, come l’uovo o come i grani di caffè macinati?

Chiediti sempre “a quale di questi tre rassomiglio”?


-Sono come la carota che sembra forte e dura, poi a causa della sofferenza e dell’avversità divento soffice e rammollita e perdo la mia forza?

-Sono come l’uovo che all’inizio ha un cuore tenero e malleabile, ma cambia con il calore? Avevo un buon carattere e un’indole serena, poi a causa di una sofferenza causata dalla morte di una persona cara o da una depressione, una transazione finanziaria andata male o qualche altra prova, sono diventato indurito e gelido? Forse il mio guscio sembra sempre lo stesso, ma all’interno mi sento amareggiato e indurito, con uno spirito arido e un cuore duro?

-Oppure, sono come il caffè macinato? Se guardi bene, esso cambia l’acqua, cioè proprio quelle circostanze che gli procurano sofferenza.
Quando l’acqua si scalda, il caffè comincia a emanare il suo aroma e la sua fragranza.

Se sei come il caffè, quando le cose cominceranno ad andarti male, tu diventerai migliore e cambierai la situazione che ti concerne.

Quando ti senti male, e le prove della vita sembrano essere enormi, cerchi di elevarti ad un altro livello?

Come ti comporti nelle avversità? Sei come una carota, un uovo o come i grani di caffè macinato?

Possa tu avere abbastanza gioia da renderti dolce, abbastanza prove da renderti forte, e abbastanza sofferenze da farti rimanere umano, e
abbastanza speranza da renderti felice.

Le persone più felici non sono quelle che hanno il meglio di tutto;

Sono quelle che sanno tirare il meglio da quello che la vita riserva loro.

Il futuro più luminoso sarà sempre basato su un passato dimenticato; non puoi avanzare nella vita se non lasci andare gli sbagli del tuo passato e tutto quello che ti fa soffrire nel profondo.

 
 
 

IL PICCOLO PRINCIPE.....

Post n°296 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da maya197

E’ una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. E’ una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.

 
 
 

MADE IN ITALY

Post n°295 pubblicato il 07 Dicembre 2013 da maya197

Mettiamo che Steve Jobs sia nato in Italia. Si chiama Stefano Lavori. Non va all’università, è uno smanettone. Ha un amico che si chiama Stefano Vozzini. Sono due appassionati di tecnologia, qualcuno li chiama ricchioni perchè stanno sempre insieme. I due hanno una idea. Un computer innovativo. Ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo. Si mettono nel garage e pensano a come fare. Stefano Lavori dice: proviamo a venderli senza averli ancora prodotti. Con quegli ordini compriamo i pezzi.

Mettono un annuncio, attaccano i volantini, cercano acquirenti. Nessuno si fa vivo. Bussano alle imprese: “volete sperimentare un nuovo computer?”. Qualcuno è interessato: “portamelo, ti pago a novanta giorni”. “Veramente non ce l’abbiamo ancora, avremmo bisogno di un vostro ordine scritto”. Gli fanno un ordine su carta non intestata. Non si può mai sapere. Con quell’ordine, i due vanno a comprare i pezzi, voglio darli come garanzia per avere credito. I negozianti li buttano fuori. “Senza soldi non si cantano messe”. Che fare? Vendiamoci il motorino. Con quei soldi riescono ad assemblare il primo computer, fanno una sola consegna, guadagnano qualcosa. Ne fanno un altro. La cosa sembra andare.

Ma per decollare ci vuole un capitale maggiore. “Chiediamo un prestito”. Vanno in banca. “Mandatemi i vostri genitori, non facciamo credito a chi non ha niente”, gli dice il direttore della filiale. I due tornano nel garage. Come fare? Mentre ci pensano bussano alla porta. Sono i vigili urbani. “Ci hanno detto che qui state facendo un’attività commerciale. Possiamo vedere i documenti?”. “Che documenti? Stiamo solo sperimentando”. “Ci risulta che avete venduto dei computer”.
I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il verbale è salato. Ma se tirano fuori qualche soldo di mazzetta, si appara tutto. Gli danno il primo guadagno e apparano.

Ma il giorno dopo arriva la Finanza. Devono apparare pure la Finanza. E poi l’ispettorato del Lavoro. E l’ufficio Igiene. Il gruzzolo iniziale è volato via. Se ne sono andati i primi guadagni. Intanto l’idea sta lì. I primi acquirenti chiamano entusiasti, il computer va alla grande. Bisogna farne altri, a qualunque costo. Ma dove prendere i soldi?

Ci sono i fondi europei, gli incentivi all’autoimpresa. C’è un commercialista che sa fare benissimo queste pratiche. “State a posto, avete una idea bellissima. Sicuro possiamo avere un finanziamento a fondo perduto almeno di 100mila euro”. I due ragazzi pensano che è fatta. “Ma i soldi vi arrivano a rendicontazione, dovete prima sostenere le spese. Attrezzate il laboratorio, partire con le attività, e poi avrete i rimborsi. E comunque solo per fare la domanda dobbiamo aprire la partita Iva, registrare lo statuto dal notaio, aprire le posizioni previdenziali, aprire una pratica dal fiscalista, i libri contabili da vidimare, un conto corrente bancario, che a voi non aprono, lo dovete intestare a un vostro genitore. Mettetelo in società con voi. Poi qualcosa per la pratica, il mio onorario. E poi ci vuole qualcosa di soldi per oliare il meccanismo alla regione. C’è un amico a cui dobbiamo fare un regalo sennò il finanziamento ve lo scordate”. “Ma noi questi soldi non ce li abbiamo”. “Nemmeno qualcosa per la pratica? E dove vi avviate?”.

I due ragazzi decidono di chiedere aiuto ai genitori. Vendono l’altro motorino, una collezione di fumetti. Mettono insieme qualcosa. Fanno i documenti, hanno partita iva, posizione Inps, libri contabili, conto corrente bancario. Sono una società. Hanno costi fissi. Il commercialista da pagare. La sede sociale è nel garage, non è a norma, se arrivano di nuovo i vigili, o la finanza, o l’Inps, o l’ispettorato del lavoro, o l’ufficio tecnico del Comune, o i vigili sanitari, sono altri soldi. Evitano di mettere l’insegna fuori della porta per non dare nell’occhio. All’interno del garage lavorano duro: assemblano i computer con pezzi di fortuna, un po’ comprati usati un po’ a credito. Fanno dieci computer nuovi, riescono a venderli. La cosa sembra poter andare.

Ma un giorno bussano al garage. E’ la camorra. Sappiamo che state guadagnando, dovete fare un regalo ai ragazzi che stanno in galera. “Come sarebbe?”. “Pagate, è meglio per voi”.

Se pagano, finiscono i soldi e chiudono. Se non pagano, gli fanno saltare in aria il garage. Se vanno alla polizia e li denunciano, se ne devono solo andare perchè hanno finito di campare. Se non li denunciano e scoprono la cosa, vanno in galera pure loro.

Pagano. Ma non hanno più i soldi per continuare le attività. Il finanziamento dalla Regione non arriva, i libri contabili costano, bisogna versare l’Iva, pagare le tasse su quello che hanno venduto, il commercialista preme, i pezzi sono finiti, assemblare computer in questo modo diventa impossibile, il padre di Stefano Lavori lo prende da parte e gli dice “guagliò, libera questo garage, ci fittiamo i posti auto, che è meglio”.

I due ragazzi si guardano e decidono di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti.

La Apple in Italia non sarebbe nata, perchè saremo pure affamati e folli, ma se nasci nel posto sbagliato rimani con la fame e la pazzia, e niente più.

 
 
 

L'ANELLO NUZIALE

Post n°294 pubblicato il 24 Novembre 2013 da maya197

Leggenda cinese. Il pollice rappresenta i genitori. L’indice rappresenta i fratelli, le sorelle e gli amici. Il dito medio rappresenta te stesso. L’anulare (quarto dito) rappresenta il tuo coniuge. Il mignolo rappresenta i tuoi figli. Ora unisci le tue mani, palmo contro palmo, poi unisci un dito medio all’altro facendo in maniera che essi puntino verso te, come nell’immagine… Ora tenta di separare in maniera parallela i tuoi pollici (genitori) noterai che si separano perchè i tuoi genitori non sono destinati a vivere con te sino alla tua morte, unisci le dita nuovamente. Ora fai lo stesso con gli indicatori (fratelli, sorelle e amici) anche essi si separano perchè loro se ne vanno ognuno alla ricerca del loro destino, unisci nuovamente le dita. Ora tenta di separare i mignoli (figli) anch’essi si separano perchè i figli crescono e quando possono farcela da soli se ne vanno, unisci nuovamente le dita. Finalmente prova a separare le dita anulare (coniuge )e ti sorprenderai quando non riuscirai assolutamente a separarle. Questo è dovuto al fatto che una coppia è destinata a stare assieme sino all’ultimo giorno della loro vita, ed è per questo che la fede si usa nel quarto dito. Questo detto fa comunque molto riflettere visto che le coppie si separano sempre più spesso.

 
 
 

IL TOPO, LA TRAPPOLA E IL MENEFREGHISMO!

Post n°293 pubblicato il 17 Agosto 2013 da maya197

 



Un topo, guardando da un buco che c'era nella parete, vide
un contadino e sua moglie che stavano aprendo un pacchetto.
Pensò a cosa potesse contenere e restò terrorizzato quando
vide che dentro il pacchetto c'era una trappola per topi.
Corse subito nel cortile della fattoria per avvisare tutti:
"C'è una trappola per topi in casa, c'è una trappola per topi
in casa!"
La gallina che stava raspando in cerca di cibo, alzò la testa
e disse: "Scusi, signor topo, io capisco che è un grande
problema per voi topi, ma a me che sono una gallina non
dovrebbe succedere niente, quindi le chiedo di non
importunarmi."
Il topo, tutto preoccupato, andò dalla pecora e le gridò:
"C'è una trappola per topi in casa, una trappola !!! "
"Senta, signor topo, - rispose la pecora - non c'è niente
che io possa fare, mi resta solamente da pregare per lei.
Stia tranquillo, la ricorderò nelle mie preghiere."
Il topo, allora, andò dalla mucca, e questa gli disse:
"Per caso, sono in pericolo? Penso proprio di no!"
Allora il topo, preoccupato ed abbattuto, ritornò in casa
pensando al modo di difendersi da quella trappola.
Quella notte si sentì un grande fracasso, come quello di
una trappola che scatta e afferra la sua vittima.
La moglie del contadino corse per vedere cosa fosse successo,
e nell'oscurità vide che la trappola aveva afferrato per
la coda un grosso serpente.
Il serpente velenoso, molto velocemente, morse la donna.
Subito il contadino, la trasportò all'ospedale per le prime cure:
siccome la donna aveva la febbre molto alta le consigliarono una
buona zuppa di brodo.
Il marito allora afferrò un coltello e andò a prendere
l'ingrediente principale: la gallina.
Ma la malattia durò parecchi giorni e molti parenti andavano a
far visita alla donna.
Il contadino, per dar loro da mangiare, fu costretto ad
uccidere la pecora.
La donna non migliorò e rimase in ospedale più tempo del
previsto, costringendo il marito a vendere la mucca al macellaio
per poter far fronte a tutte le spese della malattia della moglie...
                  MORALE:
Il problema dell'altro, è anche il tuo. Pensaci!
Il mondo non va male solo per la malvagità dei cattivi,
ma anche
per l'indifferenza dei buoni!

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

I TRE VECCHIETTI!

Post n°292 pubblicato il 09 Agosto 2013 da maya197



Una donna uscendo di casa vide seduti nel suo giardino tre uomini anziani con lunghe

 barbe bianche.

L’aspetto di questi tre uomini anziani rivelava la loro cert
a povertà e forse erano

anche affamati. Così la donna si diresse verso di loro e gentilmente li invitò dicendo

loro:

«Gentili signori, vorreste entrare in casa e prendere un caffè e qualche biscotto?»

Uno degli uomini chiese: «C’è vostro marito in casa? Ci sono i vostri figli, o il resto

della famiglia?»

La donna rispose: «NO. A quest’ora di mattina sono tutti via. Mio marito è al lavoro e

i figli sono a scuola».

L’uomo rispose: «Allora non possiamo entrare». E la discussione terminò qui.

Alla sera, tornando a casa la donna notò che i tre anziani erano ancora là, allo stesso

posto. Li salutò ed entrò in casa.

Quando rientrarono il marito ed i figli, davanti al loro giardino notarono, a loro volta

quei tre personaggi e la donna raccontò loro l’accaduto della mattina.

A questo punto il marito le disse: «Bene! Ora siamo tutti a casa.puoi andare là fuori

dai tre vecchietti e dir loro che, se lo desiderano, ora possono entrare ed avere

qualcosa da mangiare e riscaldarsi un po’».

La donna si recò là fuori ed invitò i tre anziani ad entrare in casa.

«Noi, non entriamo mai tutti assieme in nessuna casa» -disse uno dei tre.

«Ma che strana storia è questa?» -replicò la donna.

«Vedi» -rispose uno degli anziani- «Il mio nome è Ricchezza» - ed indicando il

compagno alla sua sinistra- «Il suo nome è Successo».

Ed indicando l’altro compagno: «Il suo nome è Amore. Non entriamo mai tutti e tre

nella stessa casa! Quindi vai a parlare con la tua famiglia e mettiti d’accordo con

loro chi di noi tre deve entrare nella vostra casa».

La donna rientrò in casa e raccontò alla famiglia quanto era accaduto e, ovviamente

cominciarono subito a discutere su quale dei tre arzilli vecchietti far entrare.

Per impulso immediato il marito disse subito: «Questa è un’opportunità più unica che

rara. Facciamo entrare subito la ricchezza e lasciamo che riempia la nostra casa e la

nostra vita».

Invece la moglie disse: «Ma caro, perché non invitiamo il successo? È chiaro che il

successo ci porterà anche la ricchezza; inoltre col successo avremo molte

soddisfazioni, riconoscimento sociale e un sacco di cose che certamente ci faranno

piacere».

Intanto i figli ascoltavano ed essendo ancora piuttosto piccoli e, non avendo ancora

la testa infarcita di stupidaggini sociali, vollero portare anche il loro parere sulla

discussione dicendo: «Piuttosto, perché non facciamo entrare l’Amore? Così la

nostra casa sarà piena d’Amore e saremo tutti felici!»

Dopo un attimo di silenzio meditabondo, la moglie esclamò: «Va bene. Visto che non

riusciamo a metterci d’accordo fra di noi seguiamo il consiglio dei nostri figli e

riempiamo la nostra vita d’Amore». A questo punto il marito disse: «Va bene. Allora

facciamo entrare questo vecchietto che si chiama Amore» .

La moglie uscì e comunicò ai tre anziani la decisione presa e chiese: «Chi di voi è

Amore?» Uno dei tre vecchietti fece un passo in avanti.

«Abbiamo deciso che sarai tu il nostro ospite! Prego, entra!».

Come Amore cominciò a camminare lo seguirono anche gli altri due. La donna sorpresa

disse: «In base a quanto avete detto io ho invitato Amore. Come mai ora venite in

casa anche voi?»

I tre uomini risposero: «Se tu avessi invitato Ricchezza, o Successo, gli altri due

sarebbero rimasti fuori. Ma avendo invitato Amore, ovunque egli sia, noi siamo con

lui. Ovunque ci sia Amore, lì c’è anche Ricchezza e Successo».


 
 
 

PREGHIERA DEL MOTOCICLISTA!

Post n°291 pubblicato il 26 Luglio 2013 da maya197

Foto: Padre nostro io ti prego, stammi accanto mentre piego. Non mi indurre in tentazione, fammi usare la frizione. Se in traiettoria commetto un errore, correggilo col freno posteriore. Liberaci da tutti i mali, fammi seguire da angeli con grandi ali. Che sia slick,con tassello o stradale, mandaci gomme buone per piegare. Se una curva faccio di fretta, manda a proteggermi una saponetta. Se stanco mi fermo sulla via, non lesinare con la caloria. Dal maligno non farmi tentare, attiva il controllo elettronico per non farmi impennare. Manda gli arcangeli Honda,yamaha e Ducati, e fai si che col meteo siam fortunati. Se hai voglia di fare un pò di carità, elimina i limiti di velocita. Fai un miracolo con tutti i tuoi santi, moltiplica curve e tornanti. Se le mie preghiere vuoi sentir vicino, pulisci le strade dal brecciolino. Evoco i tuoi santi michelin,dunlop e pirelli, per avere sempre asfalti belli. Quando per strada mi vedrai spremuto, mandami un vero biker in aiuto. Lascia che faccia il miracolo Suzuki, fagli chiudere tutti i buchi. E se do gas,tu ed i tuoi santi, tenetemi perterra la ruota davanti. Quando con gli amici faremo una sosta, facci mangiare roba tosta. Poi,quando un giorno verrò al tuo cospetto, fai che la strada sia un misto stretto.

Padre nostro io ti prego
,

stammi accanto mentre piego.

Non mi indurre in tentazione,

fammi usare la frizione.

Se in traiettoria commetto un errore,

correggilo col freno posteriore.

Liberaci da tutti i mali,

fammi seguire da angeli con grandi ali
.
Che sia slick,con tassello o stradale,

mandaci gomme buone per piegare.

Se una curva faccio di fretta
,
manda a proteggermi una saponetta.

Se stanco mi fermo sulla via,

non lesinare con la caloria.

Dal maligno non farmi tentare
,
attiva il controllo elettronico per non farmi impennare.

Manda gli arcangeli Honda,Yamaha e Ducati,

e fai si che col meteo siam fortunati.

Se hai voglia di fare un pò di carità,

elimina i limiti di velocita.

Fai un miracolo con tutti i tuoi santi,

moltiplica curve e tornanti.

Se le mie preghiere vuoi sentir vicino,

pulisci le strade dal brecciolino.

Evoco i tuoi santi michelin,dunlop e pirelli,

per avere sempre asfalti belli.

Quando per strada mi vedrai spremuto,

mandami un vero biker in aiuto.

Lascia che faccia il miracolo Suzuki,

fagli chiudere tutti i buchi.

E se do gas,tu ed i tuoi santi,

tenetemi perterra la ruota davanti.

Quando con gli amici faremo una sosta,

facci mangiare roba tosta.

Poi,quando un giorno verrò al tuo cospetto,

fai che la strada sia un misto stretto.

 
 
 

IL VALORE DI UNA PERSONA

Post n°290 pubblicato il 23 Luglio 2013 da maya197





 Un professore mostra un biglietto da 20 € e chieda ai suoi

 studenti: "Chi vuole questo biglietto?"

Tutte le mani si alzano.

Allora comincia a sgualcire il big
lietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora?"
Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre?"
Tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”.
Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di
valere meno di un centesimo il nostro vero valore rimarrà lo
stesso.

 

 
 
 

CIO' CHE DELL'AMORE NON SI VEDE.....

Post n°289 pubblicato il 19 Maggio 2013 da maya197

“Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi

 toccare.

Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed

 agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, 


i Ciliegi non si toccarono.


Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed

agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, 


 i Ciliegi non si toccarono.

 
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore

 ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente,

 i Ciliegi non si toccarono.

 
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra,

 le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio

 senza tempo.” 


(Anonimo giapponese)

 
 
 

BUONA PASQUA!

Post n°288 pubblicato il 30 Marzo 2013 da maya197

Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall'Oriente all'Occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C'era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l'altruismo, la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore
.
BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!!

 
 
 

PER TUTTE LE VOLTE......

Post n°287 pubblicato il 21 Marzo 2013 da maya197

Per tutte le volte che indossi un sorriso che vero sorriso non è.
Per tutte le volte che ti addormenti sentendo la mancanza di qualcuno.
Per tutte le volte ch
e perdoni e sai che non dovresti.
Per tutte le volte che chiedi scusa quando non è neanche colpa tua.
Per tutte le volte che hai bagnato il cuscino di lacrime.
Per tutte le volte che, con un nodo in gola, vai avanti a testa alta.
Per tutte le volte che hai fatto finta di niente, ma dentro morivi.
Per tutte le volte che ti guardi allo specchio e vedi riflessa una persona stupenda, ma non te ne accorgi.
Per tutte le volte che alla domanda “che hai?” hai risposto il solito “niente” quando in realtà stavi per scoppiare.
Per tutte le volte che ti senti fragile e ti dici che non riesci ad andare avanti, ma poi ti ritrovi sempre un nuovo giorno davanti.
Per tutte le volte che rimani te stessa quando tutti ti criticano.
Per tutte le volte che ti senti una nullità ma subito dopo trovi un fottuto motivo che ti fa cambiare idea.
Per tutte le volte che hai detto “adesso basta” e basta non era mai.
Per tutte le volte che rimani, anche quando tutti se ne vanno.
Per tutte le volte, quelle volte in cui avresti voluto andartene, scappare lontano da tutto e da tutti e cancellare il passato.
Apri gli occhi, non lo vedi quanto sei forte?

 
 
 

LETTERA DA BABBO NATALE

Post n°286 pubblicato il 17 Dicembre 2012 da maya197

Caro Bambino per questa volta
Son io che scrivo tu però ascolta
Ti pare buffo ma dico sul serio
Anch’io a Natale ho un desiderio
Vorrei quel libro, la bambola e l’orso
Che ti ho portato a Natale scorso
Insieme a tanti di quei regali
Che certe volte avevi già uguali
L’orso lo porto nel sud della Cina
Dove lavora una bambina
In una fabbrica di borsette
Come un’adulta fino alle sette
Glielo recapito ai piedi del letto
Cosí la notte lo tiene stretto
Sotto alla testa come cuscino
Mentre riposa come un bambino
Il bambolotto lo porto in Uganda
Dove c’è un uomo che comanda
Ad un bambino spaventato
Di far la guerra come un soldato
Quel bambino sarà felice
Di rimpiazzare la mitragliatrice
Con una bambola di pezza
Da cullare con dolcezza
Il libro invece lo porto in Brasile
Dentro a una casa di latta sottile
Dove una bimba vive da sola
Senza nessuno che la porti a scuola
Le porto un libro scritto per chi
Vuole imparare l’abbiccì
L’abbiccì del portoghese
Che è la lingua di quel paese
Caro bambino fammi tu un dono
E ti prometto che sarò buono
Io credo in te perché sei speciale
Tuo affezionato Babbo Natale

 
 
 

SUA SOVRANITA'

Post n°285 pubblicato il 21 Novembre 2012 da maya197

@[149104595117829:274:Il Lupo dagli Occhi rossi - lo Spirito e la Carne]    Non ho padroni, non cerco servi, so dare amore senza esserne dipendente, mi godo la vita e sono completamente libero, fingo di farmi addomesticare quel tanto che basta per sopravvivere.. In realtà, Dio ci ha inviati qui sulla Terra perché fossimo noi gatti ad addomesticare voi: addomesticarvi alla libertà.  La Dea Bastet e tutti i Suoi Figli felini

Non ho padroni, non cerco servi, so dare amore senza esserne dipendente, mi godo la vita e sono completamente libero, fingo di farmi addomesticare quel tanto che basta per sopravvivere.. In realtà, Dio ci ha inviati qui sulla Terra perché fossimo noi gatti ad addomesticare voi: addomesticarvi alla libertà.

 
 
 

IL MIGLIORE AMICO DELL'UOMO

Post n°284 pubblicato il 21 Novembre 2012 da maya197

 

Foto

Dio stava assegnando il nome a tutti gli animali...
mentre loro lo seguivano: Gi
raffa, Elefante, Scimmia e così via...
Poichè gli animali erano moltissimi, l'operazione durò molti giorni, finchè non ne rimase solamente uno. Aveva le lacrime che gli scendevano giù per il muso, e Dio gli chiese perchè piangesse.
"perché non ho un nome ", fu la risposta.
"Vedi, - disse Dio - il tuo l'ho tenuto per ultimo perchè tu sarai il migliore amico dell'uomo, e quindi devi avere un nome molto speciale"
"il tuo nome sarà uguale al mio ma sarà scritto al contrario"
(In Inglese, Dio è God, cane è Dog)

 
 
 

BARZA DIVERTENTE PER UNA DOMENICA DI PIOGGIA

Post n°283 pubblicato il 11 Novembre 2012 da maya197

Primo giorno di scuola, in una scuola Americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato in USA da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony).
Inizia la lezione e la maestra dice alla classe: "Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana. Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte"? La classe tace, ma Suzuki alza la mano. "Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!"
"Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!"
"Molto bene, bravo Suzuki!"
"E chi disse: Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla ?"
Di nuovo Suzuki in piedi: "Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!"
La maestra stupita allora si rivolge alla classe: "Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!"
Si sente una voce bassa bassa: "Vaffanculo a 'sti bastardi giapponesi!!!"
"Chi l'ha detto?" chiede indispettita la maestra.
Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde: "Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di Amministrazione della General Motors a Detroit."
La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire: "Mi viene da vomitare!"
"Voglio sapere chi è stato a dire questo!!" urla la maestra.
Suzuki risponde al volo: "George Bush Senior rivolgendosi al Primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991."
Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama scazzato: "Succhiamelo!"
"Adesso basta! Chi è stato a dire questo?" urla inviperita la maestra.
Suzuki risponde impeterrito: "Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca."
Un altro ragazzo si alza e urla: "Suzuki del cazzo!"
"Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel Febbraio 2005."
La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene.
Si spalanca la porta ed entra il preside: "Cazzo, non ho mai visto un casino simile!"
"Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua villa Certosa in Sardegna."

 
 
 

LA VECCHIA ANFORA

Post n°282 pubblicato il 23 Ottobre 2012 da maya197

Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto.

Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.

L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione:
"Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone:
"Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse:
"Guarda il bordo della strada".
"Ma è bellissimo! Tutto pieno di fiori!" rispose l'anfora.
"Hai visto? E tutto questo solo grazie a te" disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno".
La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si sentì morire di gioia.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni...

 
 
 

BARZELLETTA...TANTO PER FARSI DUE RISATE

Post n°281 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da maya197

Un funzionario dell'Agenzia delle Entrate si reca presso una Sinagoga per fare un controllo fiscale sui conti e sui registri della stessa.
Alla fine del controllo, trovando tutto perfettamente in regola, pensa tra se' che non puo' tornare in ufficio a mani vuote e senza aver trovata la benché minima irregolarità.
Allora chiede al contabile della Sinagoga:
"So che voi utilizzate parecchie candele durante le vostre cerimonie, come smaltite la cera che rimane?"
Il contabile risponde:
"Vede, noi raccogliamo tutta la cera in queste apposite casse e poi le spediamo all'industria della cera che ricicla quanto rimasto e ci rispedisce delle nuove candele, come puo' vedere dalle bolle di accompagnamento emesse e dalle bolle di spedizione dell'industria".
Il funzionario, non contento, chiede di nuovo:
"Io sono a conoscenza che, sempre durante le vostre cerimonie, voi utilizzate del pane.
Come smaltite le briciole di pane che rimangono?"
Il contabile risponde:
"Anche qui agiamo nella perfetta regolarista, infatti raccogliamo tutte le briciole in queste casse che poi, accompagnate da regolare bolla di accompagnamento, mandiamo ad un panificio che ci restituisce del pane intero che riutilizziamo."
Al funzionario viene, allora, una brillante idea e chiede:
"E quando fate la circoncisione, come riciclate la pelle che tagliate ai vostri adepti?"
Ed il contabile:
"Guardi, la mettiamo in queste casse, la mandiamo, con regolare bolla, alla Agenzia delle Entrate e loro, ogni tanto ci mandano una TESTA DI CAZZO !!!"

 
 
 

Se hai realmente avuto una giornata pesante, prova questo metodo infallibile...

Post n°280 pubblicato il 28 Settembre 2012 da maya197

E' stato provato scientificamente che dopo una lunga giornata trascorsa a sopportare gente stronza è necessario rilassare la mente e i muscoli per poter essere ancora attivi. Se hai realmente avuto una giornata pesante, prova questo metodo infallibile: Posizionati con il mouse sulla lettera "I", clicca e tenendo cliccato trascinala vicino alla lettera "S". Sembra una cosa stupida ma proverai una sensazione di calore e un grande sollievo muscolare e mentale!

Siediti sul divano, stendi le gambe su una sedia e manda a cagare tuttI

 
 
 

"BEATRICE" COLPISCE DURO...TROMBA D'ARIA METTE KO IL VERBANO

Post n°279 pubblicato il 26 Agosto 2012 da maya197

un ecatombe...con migliaia di euro di danni...in un ora si è scatenato l'inferno....il nostro bellissimo giardino botanico irrimediabilmente rovinato...alberi secolari rasi al suolo...e anche le isole Borromee son disastrate...si comincia la conta dei danni...

 
 
 

CHE SIGNIFICA ESSERE POVERI......

Post n°278 pubblicato il 30 Luglio 2012 da maya197

Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini
Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
... - Che mi dici della tua esperienza ?
- Bene – rispose il bambino.
Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre
1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.
2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di uccellini, grilli e altri animali...
...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento
8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude
- Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !
Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio
- E ci preoccupiamo sempre di AVERE , AVERE E AVERE SEMPRE DI PIU’, invece di preoccuparci unicamente di ESSERE.

 
 
 
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Ben detto... ma pure molti contadini si preoccupano sempre...
Inviato da: mipiace1956
il 23/06/2015 alle 18:34
 
Ottimo messaggio! Ciao Maya, sei stupenda , buona...
Inviato da: betel.geuse
il 17/08/2013 alle 23:33
 
smuakkete a te tesorino bello TVB
Inviato da: maya197
il 23/07/2013 alle 18:16
 
smuaketeeeeee......ciao,Mayuzza......
Inviato da: nellestalle
il 23/07/2013 alle 18:11
 
Romanticona........ :)) smuaketeeeeeee
Inviato da: Kiakkiere_SenzaFatt
il 20/05/2013 alle 00:48
 
 

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