Creato da mtbstefo il 17/01/2010

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L'età del "ferro"...

Post n°161 pubblicato il 15 Gennaio 2014 da mtbstefo

Lynskey PRO29 VF

 
 
 

19a Dolomiti Superbike: OK!

Post n°160 pubblicato il 08 Luglio 2013 da mtbstefo

mtbstefo_dsb_2013

 
 
 

Voltiamo pagina...

Post n°159 pubblicato il 30 Giugno 2013 da mtbstefo

Scalpel 29er

 
 
 

Spettacolare giornata...

Post n°158 pubblicato il 31 Agosto 2012 da mtbstefo

... peccato che fosse l'ultima...

pp_01
Prato Piazza

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Verso la cima del Monte Specie

pp_03
Sguardo sul Cristallo

pp_04
Cima Strudelkopf

pp_05
Uno speciale "Arrivederci"...

 
 
 

Cornetto di Confine 2012

Post n°157 pubblicato il 20 Agosto 2012 da mtbstefo

Gira e rigira...

... resta sempre una delle salite più emozionanti...

markinkele

Una incredibile (e non sempre agevole) salita affacciata sulle Dolomiti di Sesto: quasi 9 km sui resti di una vecchia strada militare che, tra sassi smossi e taglienti, si arrampica per oltre 700 m di dislivello... sotto il fuoco di un rovente sole d'agosto.

Che spettacolo... provare per credere!

 
 
 

Dolomiti Superbike: la più bella...

Post n°156 pubblicato il 14 Luglio 2012 da mtbstefo

Sabato 07/07/2012, ore 15:59... sms:

Bravo Stefano!
Hai terminato i 120 km nel tempo di 8:22:12,9...

dsb2012


Eccoci qui... ad appena due settimane dalla mitica Sellaronda Hero... Che dire, è tempo di scommesse... perse in partenza, visto il poco allenamento, il caldo torrido di questa estate... e tante, troppe ore di lavoro...

Due soli ed indimenticabili momenti di crisi: la salita alla Croda Rossa (accentuata da un abbigliamento un po' troppo pesante...) e la discesa finale verso Villabassa (schiena a pezzi)... il resto è stato perfetto!

«Missione compiuta»...

Grazie alla fantastica compagnia dei "vicini di casa", alloggiati nel Garni dietro casa e alla piacevole e incoraggiante compagnia di Marcello (Niger) dall'80° km in poi...

Qui la traccia GPS...

 
 
 

Sella Ronda Hero: vinta "una scommessa persa in partenza"...

Post n°155 pubblicato il 24 Giugno 2012 da mtbstefo

Sabato 23/06/2012, ore 17:45:24... sms:

Bravo Stefano!
Hai terminato la Südtirol Sellaronda HERO
con un tempo di 10:00:24.5 sul tracciato 82 km.
Sei un vero HERO!

srh2012


Eccoci qui, tutti arrivati sani e salvi... dall'imprendibile coppia Marco&Andrea (8h 01'... sticazzi!) a chi fino all'ultimo secondo ha fatto credere di non riuscire a raggiungere la cima di questo bagnato e scivoloso Olimpo... :lol: 

Partenza sotto uno spietato acquazzone, discesa dal P.sso Gardena in mezzo alla nebbia (una nuvola in realtà) su un pratone viscido interrotto da insidiosi fossi che sembravano trincee (uno scenario da prima guerra mondiale...), salita a piedi per km verso Sourasass tra fango e sassi bagnati, discesa a piedi verso Canazei su canaloni di melma, sassi, radici e tanti biker aggrappati alle bici.... Poi sole e caldo lungo un'incantevole quanto interminabile Val Duron e, per finire una serie di su e giù  sull'Alpe di Siusi... per garantire di arrivare a Selva senza il dubbio di avere ancora qualche riserva inutilizzata...

Questa è la HERO...

 

Grazie a tutti, compagni di stanza e compagni "di tavola": anche se è stata una prova tutta in solitaria, sono stati un ingrediente indispensabile per una riuscita decisamente più azzardata che scontata...

Qui la traccia GPS...

 
 
 

GF Città di Garda: «Arrivederci» o... «Addio»?!

Post n°154 pubblicato il 20 Aprile 2012 da mtbstefo

Garda

Domenica 15 Aprile 2012, Garda (VR).

Le previsioni non promettevano nulla di buono... e così è stato.
Pioggia incessante, almeno per tutta la durata della gara... con uno sfacciato sole solo lungo la strada del ritorno, quando ormai eravamo in autostrada!

La pioggia battente degli ultimi giorni ha trasformato la tradizionale polvere in veri e propri torrenti di fanghiglia liquefatta: non si attacca alle gomme, non fa tappi... ma, insidiosa e spietata, si infiltra ovunque... per le gioie dei soli meccanici!

Non è sicuramente la situazione ideale: pioggia e fango (e la conseguente incertezza sull'assetto da scegliere, sia in termini di gommatura che di abbigliamento); ci mancava solo una distorsione alla caviglia sinistra, provocata in una rovinosa caduta lungo le scale... l'ideale alla vigilia di una gara che si preannuncia "camminata" in diversi tratti!
Per me è l'unica possibilità di correre ad Aprile e tra l'altro capita proprio su uno dei miei tracciati preferiti. Insomma... si va, punto e basta.

Alla fine di una settimana lavorativa e familiare piuttosto frenetica, mi riduco a verificare la bike solo venerdì sera: le Racing Ralph riesumate qualche settimana fa dalla soffitta sono un po' troppo limate... Non è il caso di aggiungere ulteriori difficoltà, viste le premesse... per cui decido di montare all'anteriore la fida Nevegal (praticamente nuova) con la quale inaugurai la Scalpitante alla DSB 2011. Ne manca una però...
Contatto il mitico CicliFabione (una vera garanzia) e, alle 23 circa, salta fuori una bella Nevegal da montare sulla mia ruota posteriore. All'indomani, sabato mattina, dopo una affascinante visita nella "fabbrica dei sogni" di Fabione per il ritiro della gomma promessa, la Scalpitante è in autentico "assetto da guerra": con quegli artigli sembra quasi un carro armato!

Tutto sembra pronto, pure la borsa e l'abbigliamento... ma non mi accontento: decido infatti di sostituire le manopole di spugna con quelle di gomma, decisamente più sicure delle prime in caso di pioggia e fango. Fin che ci sono controllo tutti i serraggi delle brugole e... disgrazia! Mentre stringo la fascietta del comando cambio anteriore la vite si trancia. Dopo abbondanti imprecazioni e auto-insulti... ritrovo un briciolo di calma e di senno: con (tanta) fortuna e (un pizzico di) abilità riesco ad estrarre il gambo della vite e, presa in prestito una vite dalla numerodue, risistemo il tutto per bene... Quando si dice che non bisogna andare attorno alla bici il giorno prima della gara... è sacrosanto!!!

Finalmente Domenica.
La caviglia non mi fa male se non in certe posizioni "forzate"; fuori piove (non ha mai smesso).
Alle 7:00 passano Marco e Gallo a prendermi: carichiamo "armi e bagagli", quindi partiamo alla volta di Garda. Ovviamente continua a piovere.
Ore 8:20 circa. Siamo a Garda alla ricerca di un parcheggio. Breve sosta in centro per il ritiro dei pacchi gara, quindi ci portiamo nel solito parcheggio vicino al centro benessere.
C'è tempo in abbondanza prima della partenza del primo gruppetto di maglienere (quarta griglia)... per cui ci rifugiamo in un bar per una seconda colazione al calduccio. Piove.

Alle 9:40 ci riportiamo al campo base per la vestizione e alle 10:15 salutiamo Gallo, Allebruno e Massimo che si avviano verso la zona di partenza (quarta griglia, ore 10:30). Terminati i preparativi io, Marco, Loson e Topo ci portiamo verso la zona di partenza: siamo stati assegnati alla quinta griglia (partenza ore 10:50), ma quando arriviamo alle 10:45 il lungolago è praticamente deserto... Avanziamo verso lo striscione di partenza con stupore e disappunto, finchè, ormai con le ruote sul tappetino, un giudice ci dice che possiamo passare e che il resto del gruppo... è già partito!

Panico... anzi, delusione... ma che dico... incazzatura fumante!!!

Nella prima salita su asfalto, praticamente in solitaria e in preda ad una profonda demotivazione, sono più i biker che tornano verso Garda che quelli che superiamo... Assurdo e inqualificabile: hanno accorpato le ultime due griglie praticamente "a sorpresa"... e noi ci ritroviamo ad inseguire il gruppone con circa 10 minuti di ritardo!

Cerco di convincermi a proseguire: ormai sono qui e non mi va di buttare la giornata per brutta che possa essere... ma è dura!

Dopo la prima rampa sterrata, obbligatoriamente risalita a piedi, come rimonto in sella la catena, intrisa di fango, viene risuccchiata dalla corona e si incastra tra quest'ultima e il telaio: "1a stazione".... perdo Marco, che da un sommesso "mi è passata la voglia" ha trovato finalmente la grinta per completare una gran gara in meno di tre ore... bravo!!!

Proseguo con una "spada di Damocle" pendente sulla testa... anzi sulla catena! L'incubo di Monteriggioni diventa come la fascia cardio (dimenticata nella borsa...): non mi abbandona per un secondo! Nonostante abbia oliato la catena prima della partenza, sono costretto a fermarmi almeno una decina di volte per disincastrare la catena "risucchiata"... Succedendo poi in mezzo a salitelle piuttosto complicate, non riesco a rimontare in sella e mi tocca risalire a piedi (con grande gioia della caviglia infortunata...).
Insomma, un "calvarietto" non indifferente... che però non mi toglie la voglia di andare avanti e di rimontare il più possibile: la speranza di intercettare almeno una maglianera prima del traguardo non è ancora data per persa...

Tra tutti questi pensieri la salita del Crero verso San Zeno di Montegna passa senza grandi difficoltà: mai fatta così in scioltezza! Con le soste obbligate per la catena capricciosa, finalmente raggiungo la favolosa Valle dei Mulini, dove riesco a lanciarmi in una bella discesa all'insegna del recupero posizioni...
All'attacco dell'ultima fatica, la Rocca di Garda, mi fermo al ristoro per lavare la catena... illudendomi di risolvere, almeno parzialmente, il problema...
Riparto più deciso che mai e anche in quest'ultima fase di gara riesco a salire con buon ritmo. Si sale, si scende, poi si risale e si ridiscende... non capisco mai dove finisce la salita! Finalmente scolliniamo e vediamo il lago... è fatta!
Mi lancio nell'ultima discesa, cercando di recuperare il più possibile. Ad un certo punto, durante un sorpasso, la salopette si impiglia ai rovi e mi si squarcia letteralmente sulla gamba destra...

Raggiunto il lungolago, riconosco sulla mia traiettoria un giubbino nero con striscia gialla: è il Gallo!
Immancabile volata in coppia, a braccia alzate; anche questa è fatta... ed è ciò che conta!

 

Ed ora veniamo al titolo di questo post... perchè, nonostante sia riuscito a finire la gara indenne... e mi sia pure divertito, sarebbe ingiusto omettere alcune puntualizzazioni sull'organizzazione della gara.

Innanzitutto voglio sgomberare il campo da tutto ciò che ricade strettamente nella "sfera personale" del biker (il rapporto con il fango e le conseguenti difficoltà, i problemi meccanici, i problemi fisici...) e nella "sfera dell'inevitabile" (sostanzialmente il meteo, peraltro ampiamente previsto, e le conseguenti condizioni del fondo... famoso per le insidie legate al bagnato...). Ad essere sincero poi, devo ammettere che è proprio in queste due "sfere" che è racchiusa tutta la soddisfazione di aver portato a termine anche questa non banale prova...
Per quanto l'organizzazione possa prodigarsi alla ricerca di giustificazioni e improbabili alibi... resta la triste cronaca di una giornata che ha visto concentrare tutti i disguidi e gli incidenti nella frazione "umana" dello scenario di questa edizione: a parte la gestione (assolutamente irrispettosa ed inqualificabile) delle griglie di partenza, l'insufficienza del ristoro finale (una presa in giro... appesantita dalla promessa-invito alla manifestazione di Brenzone) e la beffa del "lavaggio bici"... il culmine di questo paradosso ha un sapore decisamente amaro: l'unico infortunio grave (su 2.000 biker impegnati su 39 km di strettoie, fango, sassi e radici bagnate) è avvenuto su una passerella di legno piazzata a poche decine di metri dall'arrivo...
Sono convinto che conti poco giustificare... in questi casi è necessario RIMEDIARE!

«Arrivederci» o... «Addio»?!

Dipenderà da quanto vorranno rimediare nei confronti degli iscritti (delusi) alla prossima edizione: visto che difficilmente ci si potrà fidare delle promesse, solo la partecipazione gratuita (o al limite con quota ridotta) potrà dimostrare la sincerità e la buona fede degli organizzatori... e, di conseguenza, far prendere in considerazione l'opportunità o meno di partecipare.

 
 
 

Pasqua sotto zero…

Post n°153 pubblicato il 10 Aprile 2012 da mtbstefo

Pasquetta_01

Dopo le "vampate" di marzo, con temperature decisamente insolite per questo periodo, pare che la riserva di freddo di questo strano inverno si stia esaurendo proprio durante queste vacanze pasquali…

Ore 8:00, il cielo è sereno, le cime sono illuminate e particolarmente nitide… il termometro segna -5°C!!!
Fortunatamente ho portato con me anche la muta invernale… con uno di quei proverbiali «non si sa mai!», in ogni caso decido di aspettare che la colonnina di mercurio si porti quantomeno  al di sopra dello zero…
Alle 10:40 ci sono già 2°C abbondanti… bando alle ciance, si va!
Il percorso è già tracciato nella mia mente: nulla di nuovo, nulla di imprevedibile (a parte la presenza o meno di neve sopra ai 1.800 m, visto che sabato si notavano vistose spruzzate di neve sui rilievi). A parte la ciclabile della Val Pusteria, oramai completamente sgombra dalla neve (fino a poche settimane fa era una pista da fondo), la maggior parte dei sentieri e delle zone da esplorare sono ancora imbiancati. Alla fine, gira e rigira, si punta sempre a Prato Piazza… proprio perché è sempre fattibile… e per giunta a me particolarmente comodo!
Ore 11:20. Si parte con la solita ciclabile, ma all'imbocco della Val di Braies tiro dritto verso Dobbiaco: stavolta si sale da Carbonin, sulla forestale sterrata. C'è l'incognita della neve… ma qualche rischio bisogna pur prenderselo!
Rispetto a ieri c'è poco vento e il sole fa percepire una temperatura ben più gradevole di quella che temevo… tant'è che mi viene quasi il dubbio di essere troppo vestito!
In mezzoretta raggiungo l'imbocco della Val di Landro, a Dobbiaco; inizia l'infinita pista ciclabile inghiaiata (15 km, a parte un paio di brevi strappetti, tutta in falsopiano). Alla monotonia di questa stradina in lieve salita dritta come un fuso si somma l'inerzia di un fondo ancora intriso della neve che ospitava fino a poco tempo fa: che fatica!
Finalmente raggiungo Carbonin e, dopo un km su asfalto (stanco di quell'appiccicoso fondo bagnaticcio), imbocco la forestale che sale, da quota 1.500 a quota 2.000 circa, all'altopiano di Prato Piazza: una salita fatta tante volte, oggi resa spettacolare da meravigliosi scorci sul Gruppo del Cristallo e sui Cadini di Misurina, giganti imbiancati e così vicini che sembra di poterli sfiorare con le dita… Dai 1.800 m in su i tratti prevalentemente in ombra sono ancora coperti di neve… ma è poca roba rispetto a ciò che avevo trovato sul versante opposto a fine febbraio.
Finalmente raggiungo quota 1.900 e mi trovo a percorrere controvento le ultime due rampe: da qui si vede bene il fortino austriaco a fianco del quale si trova il rifugio Vallandro, meta di piacevolissimi "spuntini" conditi da viste mozzafiato… un vero e proprio caposaldo per le mie escursioni pusteresi!

Paquetta_02

Anche stavolta è fatta… e non c'è modo migliore di godersi l'ascensione con una fetta dello strudel più buono della Val Pusteria… almeno secondo il mio modesto parere!


Qui la traccia gps…

 
 
 

Le fossette di... SCIAF!

Post n°152 pubblicato il 31 Marzo 2012 da mtbstefo

Splendida giornata al lago con splendidi compagni di pedale… e la partecipazione straordinaria del prof. SCIAF, che non si è astenuto dall'impartire proverbiali consigli tecnici e  magistrali lezioni di anatomia…

Garda1

Casello di Reggiolo-Rolo, ore 12:00: con una buona mezzoretta di ritardo imbocchiamo la Brennero in direzione Affi. Oggi si sfoggia la nuova ammiraglia, unica ragione che ha reso possibile caricare una Ghost sul portabici insieme alle due "C"; il Gallo si è invece guadagnato il passaggio prenotando una Flash 29" al Bike Store di Costermano… Ci seguono Alessandro, Goz e un suo simpatico (quanto scomodo..) ex-collega.
Arriviamo a Costermano alle 13 circa: ad aspettarci Matteo, il mitico meccanico del Bike Store… che ringrazio pubblicamente a nome di tutti per averci pazientemente atteso per la consegna della bike-test (nonostante il negozio chiudesse alle 12:30)… grazie!
Durante i preparativi butto l'occhio sulla bici dell'amico di Goz e noto qualcosa di familiare: una Genius MC40 grigio-nera…. acquistata usata alla Pro-Bike…. ma certo, è la mia mitica prima Genius!!! Spettacolo!

Garda2

 

Partiamo. Mentre scendiamo i due tornanti che separano Costermano da Garda decidiamo di seguire la traccia del percorso 2012 memorizzata sul gps di Goz: a parte qualche scazzo che ci costringe a un paio di "inversioni"… si dimostrerà una guida decisamente utile per scoprire le novità del percorso di quest'anno.
Il caldo si fa sentire, l'acqua ben presto scarseggia… ma il clima di questa uscita è godibilmente disteso e condito da frequenti soste, battute e la doverosa ammirazione di fantastici scorci sul lago. Lo SCIAF, al suo esordio su questo percorso, si difende bene e, spavaldo, ci intrattiene con interessanti consigli e nozioni: «lo sapete cosa sono le fossette di Giove?!» Fatevelo spiegare anche voi…

Una breve sosta per un caffettino precede l'appuntamento topico della giornata: la salita del Crero verso San Zeno di Montagna: fantastica, come sempre… e come sempre si fa dare del "voi"!
Scendiamo riavvicinandoci alla base di partenza, perché ormai il tempo a disposizione, tra una chiacchiera e l'altra,  si sta esaurendo. Goz e collega, ormai fuori tempo massimo, allungano il passo e ci salutano; noi invece ce la prendiamo un po' più comoda e, fin che ci siamo, ci spariamo pure l'incantevole Valle dei Mulini… scoprendo pure una fantastica discesa ciottolata fatta di strettissimi e ripidissimi tornanti a picco sul torrente.

Anche questa è fatta… Rientriamo a Costermano e, dopo un'ultima tirata sui tornanti all'inseguimento di un imprendibile Marco, ci risistemiamo "in borghese" e carichiamo le bici sull'ammiraglia. Segue un salto al Bike Store per salutare il mitico Giuliano…. che si trasforma in un salto al bar per una bella weiss versata in un fiume di chiacchiere…

Che bella giornata… grazie a tutti!

 

Qui la traccia gps...

 
 
 
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LA PREMIATA SCUDERIA...

• Il "ferro" •
LYNSKEY PRO29 VF 2011
(in corso di allestimento)

Lynskey PRO29 VF 2011

 

• numeroventinove •
CANNONDALE SCALPEL 29er Carbon 2013
(customized mtbstefo)

numerouno

• Telaio: Scalpel 29er BallisTec Hi-Mod
• Amm. post.: RockShox Monarch RT3
• Forcella: Lefty Hybrid 29er XLR 100 mm
• Guarnitura: C'dale Hollowgram SI 36-22
• Cassetta pignoni: Shimano XTR 11-36
• Cambio ant.: Shimano XTR 2011
• Cambio post.: Shimano XTR 2011
• Comandi cambio: XTR 2011
• Freni: Shimano XTR 2011
• Ruote: Mavic Crossmax SLR Disc 29er
• Manubrio: Truvativ
• Sella: San Marco Mantra

numerozero •
SPECIALIZED SIRRUS (1990)
"eterna"

Sirrus

 

VECCHIE GLORIE...

• numerouno •
CANNONDALE SCALPEL 1 2011
"Scalpitante"

numerouno

numerodue •
CANNONDALE TAURINE SL 2009
"Fedelissima"

tau1

SCOTT GENIUS TWENTY 2009
"numerounopersempre"

genius twenty

SCOTT GENIUS MC50 2007
"lamiaprimagenius"
genius mc50

SCOTT ELITE RACING 2004
"laprimavolta"

Scott Elite Racing

 

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