La sindrome di GUNDAM

Post n°309 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da newtonpro
 
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Saltando di qua e di la ho trovato questo. Mi è piaciuto e così ho fatto un copia-incolla. Tratto dal sito: http://settorezero.blogspot.it/ di CyB3rn0id .


La sindrome di GUNDAM

In tanti fanno questa domanda: Cos'è la sindrome di Gundam? Perchè spesso in molti forum di robotica amatoriale si fa uso di questo termine. Questo articolo ovviamente non ha assolutamente nulla di tecnico, anzi sarebbe proprio da cancellare... ma ne approfitto per farci 4 risate e per tirare fuori un capitolo di storia della robotica, scritto anni fa da persone che ammiro e che seguo da una vita.
La definizione del termine ovviamente non è la mia e mi permetto di riportarla qui solo per il semplice motivo che periodicamente la pagina originale scompare e mi ritrovo con alcune richieste di informazioni. L'ideatore della definizione purtroppo mi è sconosciuto, e riporto qui pari pari la definizione data tempo fa dal sito di Officinerobotiche (che attualmente mi risulta offline):
Viene definita Sindrome di Gundam quella sensazione di poter realizzare un qualcosa di reale e funzionante (tipicamente un robot) senza averne le competenze specifiche ma approfittando di alcune dritte che ti possono dare in rete. Questa è la definizione data dal suo inventore:
E' lo stato mentale in cui si trova il soggetto che vorrebbe realizzare qualcosa di superiore alle prorie capacita' di almeno due ordini di grandezza. Normalmente questo stato porta il soggetto a porre domande particolarmente insensate. Esempio:
Non ho esperienza di elettronica/informatica/meccanica e vorrei costruire un robot che faccia i salti mortali recitando le tabelline. Quanti led devo comprare? Ma sopratutto di che diametro?
Non rientra nella SdG invece la normale aspirazione a migliorarsi apprendendo nuove tecniche, esempio:
Non ho mai realizzato un PID ma vorrei provarci, quali libri/tutorial leggere?
I portatori di SdG raramente sono portatori sani, spesso invece contagiano altri soggetti potenzialmente "infettabili". Curiosamente in questo caso i due soggetti non collaborano in un progetto comune, ma litigano immediatamente "forkando" il progetto in due progetti completamente differenti ed ovviamente incompatibili.
Altri esempi:
Vorrei costruire un robot bipede che gira per casa, mi prende gli oggetti, corre, e posso controllarlo con il telecomando della mia playstation. Premetto che non so quasi niente di elettronica e di programmazione
Scusate vorrei che qualcuno mi aiutasse a partire da zero e costruire un robot please!!aiuto urgente grazie!!
vorrei un robot che vada in giro con i cingoli o ruote e ke lo possa radiocomandare e con un arma un po tipo robot arena. Io non so niente di come si costruisce un robot e vorrei imparare vi supplico rispondetemi o bisogno grazzie
I Nerd come me ben sanno chi sia "il signor" Gundam (anche se personalmente non sono appassionato di questa roba), in ogni caso se non lo sapete c'è sempre il buon caro vecchio Google.
In aggiunta alla definizione di officinerobotiche, ci tengo ad aggiungere alcuni "sintomi" che spesso si accompagnano agli individui affetti da tale malattia:
La richiesta di "dritte". "Dritta" è uno dei termini più cari ai malati in fase primordiale. Si chiedono semplicemente delle "dritte": cosa c'è di più lecito da chiedere? Quale termine più adatto? Voglio dire... Esiste google, esiste wikipedia, esistono tanti forum specializzati nei quali le risposte alle domande spesso ci sono già... Quindi che male c'è a chiedere una "dritta" ? Giusto così per tenere su il morale.
L'utilizzo di un linguaggio normalmente atipico ma tipico di questo ceto sociale di persone: sovrabbondanza di lettere K, assenza pressochè totale di lettere H, raddoppio delle lettere Z soprattutto sui "grazie" come per dare enfasi al fatto di essere persone educate, che sanno ringraZZiare.

 

 
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La formica

Post n°308 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da newtonpro
 
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Ho trovato una filastrocca molto realistica, è stata presa dal sito di I2VIU dal sito http://digilander.libero.it/i2viu/formica.pdf

STORIA DI UNA FORMICA

Tutti i giorni, molto presto, arrivava in ufficio la Formica produttiva e felice.

Li trascorreva i suoi giorni, lavorando e canticchiando una vecchia canzone d'amore.
Era produttiva e felice ma, ahimé, non era supervisionata.

Il Calabrone, gestore generale, considerò la cosa impossibile e creò il posto di supervisore, per il quale assunsero uno Scarafaggio con molta esperienza.

La prima preoccupazione dello Scarafaggio fu standardizzare l'ora di entrata e di uscita e preparò pure dei bellissimi report.

Ben presto fu necessaria una segretaria per aiutare a preparare i report, e quindi assunsero una Ragnetta, che organizzò gli archivi e si occupò del telefono.

E intanto la formica produttiva e felice lavorava e lavorava. Il Calabrone, gestore generale, era incantato dai report dello Scarafaggio supervisore, e cosi finì col chiedere anche quadri comparativi e grafici, indicatori di gestione ed analisi delle tendenze.

Fu quindi necessario assumere una Mosca aiutante del supervisore e fu necessario un nuovo computer con stampante a colori.

Ben presto la Formica produttiva e felice smise di canticchiare le sue melodie e cominciò a lamentarsi di tutto il movimento di carte che c'era da fare.

Il Calabrone, gestore generale, pertanto, concluse che era il momento di adottare delle misure:

- crearono la posizione di gestore dell'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.

L'incarico fu dato ad una Cicala, che mise la moquette nel suo ufficio e fece comprare una poltrona speciale.

Il nuovo gestore di area - è chiaro - ebbe bisogno di un nuovo computer e quando si ha più di un computer e necessaria una Intranet.

Il nuovo gestore ben presto ebbe bisogno di un assistente (Remora,già suo aiutante nell'impresa precedente), che l'aiutasse a preparare il piano strategico e il budget per l'area dove lavorava la Formica produttiva e felice.

La Formica non canticchiava più ed ogni giorno si faceva più irascibile.

"Dovremo commissionare uno studio sull'ambiente lavorativo, un giorno di questi", disse la Cicala.

Ma un giorno il gestore generale, al rivedere le cifre, si rese conto che l'unità, nella quale lavorava la Formica produttiva e felice, non rendeva più tanto.E cosi contattò il Gufo, PRESTIGIOSO CONSULENTE, perché facesse una
diagnosi della situazione.

Il Gufo rimase tre mesi negli uffici ed emise un cervellotico report di vari volumi e di vari milioni di euro, che concludeva: "C'e troppa gente in questo ufficio."E così il gestore generale seguì il consiglio del consulente, e licenziò la Formica incazzata, che prima era felice.
MORALE:
Non ti venga mai in mente di essere una Formica produttiva e felice.
E 'preferibile essere inutile e incompetente
Gli incompetenti non hanno bisogno di supervisori, tutti lo sanno.

Se, nonostante tutto, sei produttivo, non dimostrare mai che sei felice. Non te lo perdoneranno.
Inventati ogni tanto qualche disgrazia, cosa che genera compassione.

Però, se nonostante tutto, ti impegni ad essere una Formica produttiva e felice, mettiti in proprio, almeno non vivranno sulle tue spalle calabroni, scarafaggi, ragnetti, mosche, cicale, remore e gufi.

Manda queste storiella ad almeno 6 persone simpatiche e vedrai che dopo 3 giorni...
...NON SUCCEDERA´ NIENTE, COME SEMPRE...!!!!
Personaggi ed interpreti:
Formica
___________________________________
Calabrone
___________________________________
Scarafaggio
___________________________________
Segretaria
___________________________________
Ragnetta
___________________________________
Mosca
___________________________________
Cicala
___________________________________
Gufo
___________________________________

 

 
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La verità sulle strip led

Post n°307 pubblicato il 17 Dicembre 2013 da newtonpro
 
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In rete si trovano molte applicazioni ed accessori per poter utilizzare le strip led. Ma cosa sono le strip led? Spiego. Si prende un nastro quasi plastico con una superficie adesiva con dei fili conduttori integrati; si saldano dei led specifici e si collegano in maniera che l'alimentatore che si utilizza fornisca energia a gruppetti di 3. Per ogni gruppetto di tre c'è una piccola resistenza che serve a limitare un parametro elettrico che si chiama corrente, di solito la resistenza è di 150 ohm (si legge om). La stragrande maggioranza dei venditori, anzi tutti, consigliano l'uso con alimentatori da 12 V (si legge volt). Visto che ormai le versioni si sono nel tempo unificate ne prendo in esempio alcune (solo quelle a 12V).

Stagne e non stagne la differenza sta nel fatto che quella waterproof ha una guaina similsiliconica  che ricopre totalmente i led.

Poi c'è la differenza fra la tipologia di led. , ci sono quelli a forma 3528 e 5050 che sono diversi anche come caratteristiche luminose e consumo. Si può dire che il 5050 è un led che contiene tre 3528 in uno spazio di due 3528, il consumo è il triplo come pure la luminosità. Lo stesso dicasi per il calore generato.

Poi , di importante, c'è il numero di led su 5 metri. Le bobine infatti hanno una lunghezza standard di 5 m. Ci sono quelli da 150 led, da 300, da 600, però tutte tagliabili ogni 3 led. Per calcolare la resa luminosa fra i vari modelli bisogna considerare anche il tipo di led. Ad esempio una strip da 150 led tipo 5050 emana più luce di una da 300 led tipo 3528 e scalda anche di più.

Quello che i venditori non sanno o non dicono sono 2 aspetti:

Mai accendere le strip led per più di 30 secondi senza aver attaccato la strip al supporto definitivo, il biadesivo e il supporto fungono da aletta dissipatrice di calore che serve al led per tenersi fresco e poi che l'alimentazione corretta non è 12 V ma 10,4 V. Con ciò non voglio dire che come proposto dai venditori sia del tutto sbagliato ma sicuramente si accorcia la vita della strip del 60%.

Non di rado si vedono strip led con alcuni settori spenti o alcune che lampeggiano, questo è dovuto al fatto che i led sono danneggiati. Come tutti i componenti hanno delle tolleranze e se si utilizzano al limite delle loro caratteristiche si rischia che qualcuno non sia in grado di reggere. Provate a prendere un'auto mettersi in autostrada e viaggiare sempre alla massima velocità del mezzo e poi...

Se seguirete i due consigli base che vi ho fornito sicuramente la strip led per quanto economica sia illuminerà per parecchio tempo il vostro buio.

 
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Lampada a led bianchi

Post n°306 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da newtonpro
 
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Oggi rovistando fra le cartelle ho trovato le foto della prima lampada a led che ho costruito nel 2004. E' stato il mio primo esperimento con i led. Ha funzionato per parecchio tempo. Ora non più perchè i led non erano pilotati correttamente e alcuni si sono bruciati. Il prototipo è stato fatto in una basetta millefori e con componenti di un alimentatore di un computer. Poi visto che funzionava ho fatto il primo pezzo fatto bene costruendo la basetta apposita e comprando i componenti nuovi. A quell' epoca i led bianchi esistevano solo da 3 o 5 mm con la forma classica a dei prezzi folli. Comunque dopo la spesa dei led ho acquistato una lampada a batteria, smontata e modificata per contenere i nuovi componenti. Da notare che l'alimentazione è diretta di 220 V, quelli della presa di casa.

 
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Il bosone

Post n°305 pubblicato il 05 Luglio 2012 da newtonpro
 
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Da quando abbiamo dato le chiavi della macchina ai ricercatori, ci domandavamo se il nuovo giochino avrebbe funzionato; sembra di si. Dopo tutto quel lavoro anche per noi è stata cosa gradita questa "scoperta", anni di lavoro e sacrifici fisici (stress), hanno dato dei risultati. Da notare che la macchina del CERN non sta ancora lavorando a pieno regime, dove per pieno regime intendo la potenza di fascio. Ciò vuol dire che probabilmente quando si sarà raggiunto il limite di tale acceleratore probabilmente si troverà qualcosa altro di nuovo, forse meno eclatante ma comunque interessante. Io non posso far altro che augurare un buon lavoro ai "segugi" affinchè continui questo andamento positivo riguardo la fisica.

Segugio: dicesi laureato in fisica particellare che giorno e notte analizza le traiettorie delle particelle per determinare anomalie e/o congruenze rispetto alla teoria.

In foto: la Gelmini che chiede qualcosa al responsabile del CMS (notare la posizione della mano destra dell'ex ministro)

 
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Giorni da 48 ore

Post n°303 pubblicato il 05 Giugno 2012 da newtonpro
 
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E' passato molto tempo dall'ultimo messaggio ma ho impegni e pochissimo tempo per questo blog e altre cosucce. In teoria a settembre le cose dovrebbero sistemarsi un po' e allora cercherò di postare alcune idee che ho realizzato io stesso. Tengo a precisare che tutte queste idee e sottolineo non invenzioni ma solo varianti di utilizzo di oggetti oggi in commercio vengono pubblicate secondo la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Cliccando nel link si apre un sito dove è spiegata bene la licenza in italiano. Io sono del parere che brevettare non serve, la genialità delle persone si vede dalla quantità annuale e non dalla singola idea, potrebbe essere solo un colpo di fortuna. Da ciò c'è chi ne approfitta e chi no, in questo modo emerge solo la furbizia e non la capacità intellettiva e progettuale.

Con il post successivo è messa solo in evidenza la licenza utilizzata.

A presto

 
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Scuolabus

Post n°301 pubblicato il 20 Ottobre 2010 da newtonpro
 
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Da settembre anche la mia bimba ha iniziato la scuola elementare. Di conseguenza qualche volta, anzi, due volte alla settimana, accompagno io mia figlia. Visto che in questi tempi è d' obbligo portare a scuola i figli in auto a causa del pericolo della strada, del clima, degli estranei, anche io ora faccio parte dei genitori iperprotettivi. Tengo a precisare che la scuola elementare che ho frequentato io è la stessa di mia figlia, ma nel tempo è mutata. Le aule sono le stesse, la mensa è stata aggiunta come pure la palestrina e aggiunto un bagno. Fuori invece è aumentato lo spazio adibito ai contenitori  per i rifiuti e diminutito in modo drastico lo spazio adibito al parcheggio di biciclette. Quando dico diminutito intendo che lo spazio ai miei tempi era di circa 40 e più biciclette ora invece non più di 10. Cio ne consegue che ai miei tempi 75-80 la vita era ben diversa, forse, meno pericolosa. Oggi c'è paura di tutto,e forse è giusto che sia così, una volta non si pensava che nel mondo ci fosse tutto questo marasma, evidentemente le fonti di comunicazione si sono evolute e oggi sono in linea con  la giusta divulgazione. Io però non credo che l'informazione massiccia sia così utile, basti pensare alle varie influenze per capire che il sistema attuale mi fa nascere dei dubbi. Interrompo qui questa analisi dei mezzi di comunicazione perchè non era questo lo scopo di questo messaggio. Nel parcheggio antistante la scuola la mia grande punto sembra uno sputo di mosca di fronte ai macchinoni guidate dalle mamme per portare i loro figli a scuola e poi recarsi al lavoro. L'acquisto di auto dalle grande dimensioni con addirittura 4 ruote motrici in città è giustificato dal fatto che le mamme avvertono un senso di sicurezza maggiore, ovvero pensano che in caso di incidente il rischio della vita dei propri figli trasportati sia minore, si tende a "mettere al sicuro" oggi l'avvenire, il domani. In parte è vero, per quanto una auto sia sicura la differenza maggiore sta appunto nelle dimensioni e sopratutto nel peso, ma questo significa che maggior peso= maggior cilindrata del motore=maggior inquinamento=spreco. Io non sono uno che professa l'ecologia, non faccio picchetti a favore dell'abolizione della caccia anche se sono contrario, ma cerco di vivere in modo moderato. Moderato significa anche non fare di più se non serve. Perchè per un servizio taxi scolastico bisogna liberare nell'aria inquinamento inutile. Non sarebbe sufficente per pochissimi chilometri un'auto elettrica. Non credo che la maggior parte dei lavoratori utilzzi l'auto per lunghe percorrenze, al massimo 10-15 chilometri. Avvocati, imprenditori, economisti che per recarsi al lavoro in centro città dove ci sono strade strette, poco spazio di parcheggio, utilizzino auto enormi per trasporto di una persona, questo si chiama spreco. E se lo si fa notare ti rispondono che loro non hanno problemi perchè possono pagare. Purtroppo nel pagamento sopra menzionato non è compresa la cifra di risarcimento danni che mi spetterebbe a causa del mio maggior respiro di agenti inquinanti dovuto appunto al loro spreco. Perciò, care mamme, è inutile che siate iperprotettive ora, cercate invece di creare ai vostri figli un mondo futuro migliore altrimenti tutta la vostra morbosità  attuale non sarà servita a niente...

Aggiornamento: probabilmente quasi tutte le iperprotettive hanno fumato durante la gravidanza...

 
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Qualcosa sta cambiando...

Post n°300 pubblicato il 01 Giugno 2010 da newtonpro
 
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Non voglio fare l'avvocato delle donne, ma come  spettatore in un processo medito, sto zitto e mi faccio una idea personale; giusta o sbagliata che sia, io ne sono convinto. Leggo che nelle scuole di Padova le studentesse si lamentano che i maschietti sono troppo veloci, si, riguardo al sesso, i maschietti hanno la sindrome pic-indolor, quella del "già fatto". Si legge in giro che le statistiche confermano l'aumento delle fumatrici, sempre più donne conquistano posti di potere dirigenziale, ora anche l'esercito aumenterà le quote rosa, e cosi via. Se non fosse stato per le donne le ultime olimpiadi sarebbero state un disastro apocalittico per l'Italia. Tengo a precisare che la donna, sottomessa dall' uomo dalla notte dei tempi, è giusto che abbia la sua rivincita, io sono dalla loro parte ma... non è che il metodo che ha/hanno intrapreso sia sbagliato? Non è che la donna si stia comportando come l'uomo o peggio ? Posso capire un combattimento ad armi pari ma lo scontro tra uomo e donna non lo sarà mai. L'uomo, se gli si toglie la forza fisica, non ha altro. La donna invece ha tutto il resto. Ma perchè le donne non usano altri medoti? Ho sempre pensato che il termine sesso debole affibiato alle donne sia una cazzata, la verità è il contrario. Il tempo verificherà la mia teoria.

 
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