Post n°619 pubblicato il 01 Marzo 2024 da prefazione09
Tutto è già stato fatto. Un ordine così maniacale, di un comportamento di iperattività, e di estrema fiducia di se stessi; da indurre inconsapevolmente -la coscienza narrativa, della nostra fanciullezza -a un cantuccio. Come un ninnolo, dimenticato in un angolo di un cassetto, ormai in disuso -fuori moda. Tutto è controllo. Ma di tutto, sfugge alla regola, la formula primaria della "percezione sensibile" che si ha, quando siamo liberi da noi stessi. -Fantasticamente giovani- e perdiamo quel senso di rigidità, di quella resistenza di noi: a forze esterne, tendente a deformarci sia il corpo che l'anima. Forze che regolano uno stato- sociale, dove la maggior parte di noi, nè è escluso: dando il privilegio e possibilità, di una vita degna di essere vissuta. Eppure, nonostante tutto riusciamo a scorgere quel piccolo barlume di noi: di quella luce, che fa la differenza. Creando, quella connessione necessa- ria a noi stessi e soprattutto con gli altri. Un qualcosa che svuoti, in certe circostanze le parole e il loro significato, dando quella peculiarità, quella capacità particolare di cui necessita. Metaforicamente -un cuore fino a farlo nuovo. Riscoprendo, che nel buio le percezioni di colore, di luce sono intrise del nostro essere. Una luce, una possibilità che ci doniamo: il sentiero che è in noi. *Non dobbiamo perdere la gioia di vivere la vita.* Rita |
Post n°618 pubblicato il 23 Febbraio 2024 da prefazione09
***Le stelle* La meraviglia e il mistero che rappresentano. Un dono ancestrale, solenne; propriamente, un lascito primor- diale degli antenati, che legano le stelle in costellazioni " un tempo indefinitamente lontano" e delle persone che lo hanno vissuto. La parola che racchiude, uno sguar- do gigantesco alla scoperta -vibrante- di quella meraviglia, e di quella vaga nostalgia che nasce dalla contempla- zione e dall'intuizione dell'antichità -dal web- ***Le stelle* Oggigiorno, guardando il cielo scopriamo la totalità del nulla. I nostri centri urbani; le zone a densa attività sono un chiaro campanello di allarme per la nostra -Volta celeste-.
"Fuori è notte, mangio il buoi pesto". Canticchiavamo la strofa di Calcutta. Ma non basta una canzone per la normalità, è solo ed esclusivamente la verità ai cambiamenti di natura - la ragione di acquisire consapevolezza, la vera ragione di una terra, trascurata dal genere umano. Privarsi del mondo ancestrale dei "primati antenati" è l'olocausto dei tempi avvenire. La risorsa, che ci priva dell'amore, della fantasia cognitiva, e la capa- cità di amare incondizionatamente la nostra Madre terra. Non è solo un fatto filosofico, ma una mappatura, per lo stesso futuro della specie. *Il sogno, una manciata di polvere di stelle* * * * Rita *Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.* (V. Van Gogh)
“Tornano in alto ad ardere le favole. *Stelle* - G. Ungaretti -
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Post n°617 pubblicato il 09 Febbraio 2024 da prefazione09
Pensiero positivo
"O ritrovato, passando, l'infinito nell'umiltà. Umberto Saba L'umiltà va insegnata, non si nasce umili come tanti predicatori affermano. E' una dottrina sapiente, fatta di insegnamenti dogmi. Il principio fondamentale della verità universale, che trascende la conoscenza interiore. Essere umili, racchiude più aspettative di quanto si possa immaginare. Ma oggigiorno, è il reciproco contrasto di idee di non ritorno .... -di successo personale, e tanto altro. I credo che essere umili, rappresenti un bagaglio di profonda conoscenza di se stessi, e soprattutto della amore. Rita |
Post n°616 pubblicato il 11 Gennaio 2024 da prefazione09
" Il tempo e il suo dualismo, che si riscontra in seguito a un confronto, in quello spazio temporale o comu- nemente detto intertempo." Ma è mai possibile; tangibile percepire questo suo dualismo tem- porale, dal quale non riusciamo ad intravedere un futuro, un insegna- mento "supremo, ragione di vita". E se il tempo esiste, in che modo lo percepiamo. Qual' è la sintesi che richiede in termini di approfondimento. Domande, non necessariamente incluse o deducibili, o solo espressamente enunciate, manifestate: o solamente incompiute.... Domande che sanno di racchiudere, come un distillato: il suo nettare, limpido, cristallino -di profumi intensi. Il suo immaginale potere. Una esperienza estatica, che si libera dal senso del potere, della razionalità e ci rimanda al mito. Quel mito, vive attraverso il rito che permette, la trasforma- zione della realtà. La stessa vita. La stessa nascita, la stessa morte. Rita |
Post n°615 pubblicato il 08 Gennaio 2024 da prefazione09
E' vero. E' disarmante il potere del tempo, su di noi, e sulla capacità di interagire (tuttotondo) pur ponendo una parte di noi in ombra. Il tempo, la pienezza dello scorrere e ripercorrere, con il pensiero e rievocare il passato. La capacità interpretativa, di distinguersi in pienezza: nella forza nella velocità di resistenza, e proporsi agli eventi: e vincere al contempo, in una frazione di secondi. Si, il tempo gioca con il calendario, è risaputo. Gioca nella tridimensionalità, allo stesso modo di un inter- midiario. Un preludio, un componimento sui generis di espressività propria. Il tempo gioca con il calen- dario nella società!.. e il suo valore reale e prospettiva... Rita |
Post n°614 pubblicato il 03 Gennaio 2024 da prefazione09
"...E' vero! I legami sottili che sfiorano l'anima, sono destinati ad esistere ad interagire con la nostra vita. Sono fili sottilissimi, in trasparenza come pulviscolo di sole e luna. Sono capaci di comprendere di capire, il vero valore di amore. Quell'amore che non conosce i limiti, e soprattutto non conosce gabbie e gelosie morbose. Amare è: "Amo e lascio Amare". Perchè si sa, il vero amore non tradisce la libertà altrui, non ne fa una prigione ma!.. ne dona vigore, la giusta forza che ti fa dire "non mi arrendo" ce la faremo nonostante tutto. Così è la vita. Una continua fonte di forza. Un mettersi a nudo con noi stessi: - Calore e affetto. E' come indossare un caldo lana, nei momenti più freddi dell'anima. *Lascia aperta una finestra, quella dei ricordi; troverai la danza delle piccole e grandi emozioni. *Una manciata di polvere di stelle, non di chimera - per non dimenticare chi siamo realmente. *Buon Anno 2024 Rita |
Post n°613 pubblicato il 31 Dicembre 2023 da prefazione09
Non scrivere nella tempesta
Lo scompiglio della tempesta nei cieli! Non scivere! Donarle la libertà - di non essere cantata, di restar sospesa sul mondo che s'imbeve d'acqua.
Sono forse in grado di giudicarla di lodarla festa! delizia! ponendomi a capo, presuntuosa, del giardino sbalordito?
Sono forse il suo pettegolo nemico per permettere il verso familiare seguendo frettolosamente le sue tracce discuta del burrone, della maestà del bosco?
Lascio che almeno una volta la ragione sia muto testimone della natura senza aggiungere nemmeno una parola a quanto dice il bollettino del tempo:
La penna che corre lungo il tavolo - è forse lavoro? E' riposo, ricompensa per il tormento della mano che sorregge la tetra pesantezza della fronte.
E' passata! Riapro gli occhi. E la mia mano scrive: Non si sono incontrati - la tempesta e l'aggettivo, il mostro innamorato.
Intanto con gesto infantile la mia mano riesce a accostare a sè il quaderno e scivere in ordine, con ansia, con amore, con angoscia - tutto ciò che è intorno.
B.A.
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Post n°612 pubblicato il 19 Dicembre 2023 da prefazione09
E' vero. E' disarmante il potere del tempo, su di noi, e sulla capacità di interagire (tuttotondo) pur ponendo una parte di noi in ombra. Il tempo, la pienezza dello scorrere e ripercorrere, con il pensiero e rievocare il passato. La capacità interpretativa, di distinguersi in pienezza: nella forza nella velocità di resistenza, e proporsi agli eventi: e vincere al contempo, in una frazione di secondi. Si, il tempo gioca con il calendario, è risaputo. Gioca nella tridimensionalità, allo stesso modo di un inter- midiario. Un preludio, un componimento sui generis di espressività propria. Il tempo gioca con il calen- dario nella società!.. e il suo valore reale e prospettiva... Rita Il tempo gioca con il calendario.
E' vero. Un gioco, una alterazione profonda e non - di cose che affiorano nella natura. -
Una indocile e ribelle, - a qualsiasi tentativo di guida, di controllo - il "sentire".
Un' incontrollabile spazio a noi sconosciuto - lascia il tempo, alla leggiadra compostezza - di: "di abiti leggeri e succinti, scarpe impunemente aperte, che avvolgano con seduzione, unghie laccate di rosso. Tutto, con estrema facilità, senza lasciare spazio, alla facoltà, allo spirito di inventare:
- Il sole Delle immortali fantasie. - la sola fantasia della natura.
Rita
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Post n°611 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da prefazione09
La strada della verità, un sogno da vivere con l'Avvento. Una tradizione, una rinascita spirituale e non solo. La presenza delle quattro candele della Cristianità. La speranza, la pace, la gioia ed infine l'amore. La rinascita è credere nella presenza Divina, un battesimo di Fede. Il cammino di Santiago. Da conseguire nel sentimento amore- vole che solo l'amore sa fare, sa dare. Una preghiera Universale da reci- tare, da ascoltare ed imparare e condividere. Un cammino tra gli Angeli custodi, padroni della luce, che illumina la strada nei momenti bui. Un amore incondizionato perchè loro ci amano. -Dio e l'uomo. La spiritualità è ingegno supremo, non ha paragoni sulla mediocrità della razza umana. Quel tanto a spingerci alla ricerca del paragone illusorio, che domina l'ignoranza, e l'ingiustizia alla conoscenza. Senza il Credo non vi è dimora alcuna. Solo, l'insieme di sapienza e intelletto regna la civiltà. L'uomo si illude, di fare beffa al suo prossimo e di farla franca, al cospetto di Dio. Portabandiera di ideologie nocive alla stessa specie di.... Dovremmo ubbidire alla coscienza, e attingere alla conoscenza, senza anteporre l'una all'altra: l'equilibrio non deve mancare mai... Rita |
Post n°609 pubblicato il 23 Novembre 2023 da prefazione09
In questo Autunno, dove le giornate sono dormienti ed avare del tempo e del sole: mi ritrovo indolente, incline ad evitare anche solo uno sforzo. Sono pigra e svogliata nel scartabellare, fogli sparsi con l'odore ambrato del tempo; lasciati... Non dimenticati del tutto, ma lasciati a decantare le passioni: solamente, affievoliti di quel intriso di tutto. Quando proviene dai sentimenti e dal corpo, solo allora diventa qualcosa di più intellettuale, dominabile.... *Momenti Ho guardato il cielo, oggi era terso. Le nuvole sono solo un ricordo lontano, come gocce di amore puro. La sera desta, con il suo ombreggiare; all'imbrunire le multiforme riflesse dell'anima. Come le piante non fatte pei languori, delle serre chiuse. Così l'anima mia, sigilla con copiosità le mie speculari, visioni. Le gote arrossate, sanno dare quel tepore, nelle fredde e stanche giornate. Dove la nostalgia è sensazione, e colore alla vita. Rita |
DAVID GARRETT - VIVA LA VIDA
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