Creato da rothermaier il 28/02/2009

quellocheledonne

raccolta di complicazioni quotidiane....

 

 

stereo8

Post n°157 pubblicato il 28 Marzo 2018 da rothermaier

Riavvolgere il nastro ….

Vi ricordate le cassette stereo 8?… quelle che ogni tanto si bloccavano perché si era aggrovigliato il nastro … però bastava tirare fuori un po’ di nastro e “stirarlo” tra le dita per poi riavvolgerlo con la mitica matita …

Solo chi appartiene alla mia generazione proverà un attimo di nostalgia ripensando alle cassette …. Ricordo con quanta circospezione facevamo girare le cassette … ed era una fortuna avere un amico “tecnologicamente attrezzato” che riuscisse a registrare proprio quelle canzoni che ti piacevano di più …

A volte ripenso che se la mia vita fosse stata come ad una cassetta stereo 8 forse qualcosa l’avrei potuta “recuperare”… come quelle canzoni che erano proprio in quel pezzo di nastro aggrovigliato..

Purtroppo, così come è successo per quelle canzoni ormai perse perché a furia di “stirare” quel nastro si è spezzato , anche alcuni “pezzi” della mia vita non sono più recuperabili …


 

 
 
 

IL BUGIARDO

Post n°156 pubblicato il 30 Settembre 2017 da rothermaier
 

Diciamocelo: tutti abbiamo raccontato qualche piccola o grande bugia nel corso della nostra vita, per sfuggire a una verifica a scuola o per non volerci assumere la colpa di un nostro errore, o, perché no, a volte, anche per “quieto vivere”. Abbiamo, però, sicuramente conosciuto anche persone che hanno fatto della menzogna una sorta di stile di vita. È il caso di quelli che vengono definiti, appunto, “bugiardi compulsivi” e “bugiardi patologici”, facenti parte di quella che viene chiamata Sindrome di Pinocchio, ispirata alla nota fiaba di Collodi.

La “ leggerezza sostenibile” del Bugiardo Compulsivo

Il bugiardo compulsivo non mente per raggiungere un fine specifico, ma semplicemente per abitudine e, soprattutto, perché mentire lo fa stare meglio rispetto a quando racconta la verità. Essere sinceri per queste persone diventa un’impresa veramente difficile, così finiscono per mentire su qualsiasi cosa. La bugia diventa, quindi, una risposta automatica ed irrefrenabile, compulsiva appunto. Questo tipo di bugiardo, però, non è manipolativo, o almeno non apertamente.

 

La “insostenibile leggerezza” del Bugiardo Patologico

Il vero problema è che il bugiardo patologico può risultare, però, spregiudicato e anche affascinante, e fa male, davvero molto male, a chi gli vive accanto. La sua intera esistenza ruota attorno a delle bugie finalizzate unicamente a costruirsi un mondo irreale in cui figurare sia re sia vittima di situazioni emotivamente intense. 

E non importa se anche le sue menzogne venissero smascherate, perché, in quel caso, negherebbe tranquillamente senza alcun pudore anche l’evidenza più ovvia. Ma non si tratta di una mera facciata, perché il bugiardo patologico non sa cosa sia la vergogna, perché non la prova mai, piuttosto che sentirsela addosso sarebbe capace di far di tutto per far sentire l’altro in torto, e solo attraverso la sua capacità manipolativa.

 
 
 

devifareciōchetifastarebene...

Post n°155 pubblicato il 23 Settembre 2017 da rothermaier
 

Vuoi stare bene, stare bene, vuoi stare bene, stare bene… davvero?

  1. Risparmiare metà della fatica .... ci posso provare (so già che non ci riuscirò...)
  2. Cancellare metà della rubrica ...rimarranno due o tre nomi: si può fare!
  3. Respirare soltanto aria pulita .... impossibile...cercherò almeno di respirare!
  4. Camminare verso la via d’uscita...mi sono avviata, è stata dura..la cosa più difficile sono stati i primi passi, a volte cammino piano piano..tante volte mi fermo e vorrei tornare indietro...non vedo ancora la via d'uscita ma ci voglio provare...
  5. Ascoltare e parlare in egual misura....

 

mi farà stare bene....spero! ;)

 

 
 
 

Come stai?

Post n°154 pubblicato il 20 Marzo 2017 da rothermaier
Foto di rothermaier

 

"....come stai?"

sono due semplici parole che ultimamante sembrano sparite dalle domande comuni.

Quasi sempre si chiede all'interlocutore, soprattutto per telefono, "è tutto a posto?" (tuttappost?...come si dice dalle mie parti) oppure "è successo qualcosa?" inserendo l'urgenza di un fatto accaduto per il semplice fatto che qualcuno ci abbia cercati...

Quasi mai la telefonata inizia con un semplice, avvolgente, affettuoso "come stai?"...che metterebbe in moto la nostra voglia di esprimere l'emozione di quel momento e di quelle precedenti e che tante volte vorremmo comunicare per "condividere" (altra parola fantasma...

Solo un amico vero (...merce rarissima!) inizia proprio così..."come stai?" e da il via allo scorrere delle parole, 

emozioni e stati d'animo che, altrimenti, rimarrebbero intrappolati nel classico "tuttappost?"

Quando la vita si distrae, cadono gli uomini....

Roth

 
 
 

ciao

Post n°153 pubblicato il 17 Aprile 2012 da rothermaier

 

La parola ciao è una forma di saluto amichevole ed informale della lingua italiana, usata sia nell'incontrarsi, che nell'accomiatarsi  Non è prevista nel bon ton. A volte è considerata scordiale.

L'origine della parola è veneta...è la forma dialettale di schiavo..."sciao"...Un saluto tra poveri...

Salutare con un ciao corrisponderebbe quindi a "Servo Vostro", formula di saluto oramai desueta Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.

 

Ciao per chi parte...

Ciao per chi resta...

Ciao perchè non avrò più tempo di stare qui...

Ciao perchè verrò a trovarvi...

Ciao perchè spero di ritrovarvi ancora qui...

Semplicemente...

Roth

 

 

 
 
 
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SĖ-SĖ-SĖ-SĖ

 

 

 

ORA!!!!

 
All truth passed through three stages:
First, it is ridiculed.
Second, it is violently opposed.
Third it is accepted as self-evident
Tutta la verità passa attraverso tre fasi:
in primo luogo, è ridicola.
in un secondo momento ci si oppone violentemente.
alla fine è accettata come ovvia
A: Schopenahuer
 

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Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili.--Sigmund Freud
 
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LA PIAZZA....

Sarà un cielo chiaro.
S’apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell’aria ferma.
I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.
Sarai tu – ferma e chiara

Cesare Pavese

 

29/07/2009

" La libertà assoluta non esiste:

esiste piuttosto la libertà di fare una scelta e,

da quel momento,

 sentirsi impegnati nei confronti di quella decisione”.

 

Paulo Coelho

 

 

20/07/2009

Questo è il regalo della mia amica Giusy per il mio compleanno!

Un amico lontano
è a volte più vicino
di qualcuno a portata di mano.
E' vero o no ....
che la montagna ispira più reverenza
e appare più chiara al viandante della valle
che non all'abitante delle sue pendici ?
~ Kahlil Gibran

Grazie Giusy!

 

AREA PERSONALE

 

8 MARZO 2009

8 Marzo

   L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.

 

     Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle      operaie di uscire dalla stessa.

 

     Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del   lavoro

     Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8     marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.

     L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata

     Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.

 

 

 

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