Creato da steppenwolf1 il 16/12/2008

Cazzeggiando

Quello che mi passa per la mente

 

 

A mia moglie edb hai fanasmi della sua mente.

Post n°16 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da steppenwolf1

Io non lo sapevo che sotto la testa riccia, alla Angela Davis o Marcella Bella, fate un po’ voi, c’era un cesto di serpenti e vipere che avvelenavano la mente, più la sua che quelle altrui.

Io non lo sapevo che i denti cristallini aperti nel sorriso, nascondevano l’intrico della malattia, appena sopra, nella testa.

E non lo sapevo che il lenimento per la mie mani fredde, sulla cinquecento carica di neve “mettile qui, è il posto più caldo che ho” sarebbe diventato supplizio di anni, senza colpa per l’aguzzina.

E nemmeno sapevo che il grande seno bianco sul mio petto era l’imbocco di un tunnel infinito, senza luce né speranza  e non sapevo, disteso fra le sue gambe che quello “stai dentro di me” avrebbe avuto un prezzo che nessuno può pagare.

Ragazza tutta bianca dai grandi occhi neri della mia giovinezza, che mi passavi le dita fra i capelli allora folti e neri, quanto mi sei costata, quando poi, libera di farlo, trasformavi il viso dolce in una maschera di rabbia e vomitavi parole che non potevano stare nella tua mente e dietro le labbra

sbiancate dalla furia.

Chissà cos’era, paura, sospetto, immotivato odio, che ti trasformava nell’idra rabbiosa che è rimasta, dentro gli occhi e la mente di tuo figlio e mio.

Ed io, che avevo per missione di salvare il mondo, non ho salvato nemmeno te.

E lui, solo un po’.

Se mi fossi fermato alla cinquecento carica di neve quanta sofferenza e non solo la mia, non sarebbe stata.

 
 
 

L'amore a sedici anni.

Post n°14 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da steppenwolf1

 

Domenica pomeriggio, inverno in un portone.

Odore di stoffa nelle narici e mani impacciate.

Sorpresa all'incontro delle mani con la pelle calda e morbida di femmina.

Il cuore in gola che batte veloce.

E paura.

L'incontro delle lingue che ancora non conoscono le variegate figure della danza del bacio.

Un po' di sudore sulla nuca.

Un gonfiore fra le gambe voluto e non voluto, io che mi stacco per non farlo sentire e lei che si stringe più addosso.

Mai avrei pensato che volesse sapere della mia erezione.

Sullo sfondo una canzone di De Andrè che racconta come eravamo e sorride ironica su ciò che saremmo diventati.

 

Le domeniche erano riservate alla ragazza, si usciva in gruppo con le “donne”.

Cinema al pomeriggio, poi capitava che qualcuno si appartasse.

Vivevamo in borgata, tutti venivamo da famiglie di operai, case piccole e i vestiti sapevano un po' di naftalina ed un po' di cucina.

Era un'età nella quale ancora non sapevamo di essere chi siamo e qualche volta eravamo l'eroe del film.

E non era facile controllare quella quantità di movimenti contemporanei, la posizione delle labbra sulle labbra di lei e le circonvoluzioni delle lingue, le mani che dovevano cercare passaggi ed intersizi fra le connessioni degli abiti.

E reggersi bene sulle gambe perchè qualche volta anche lei si sentiva l'eroina del film e poteva accadere che si abbandonasse fra le braccia del suo eroe.

Sdilinguenti limonate che ci lasciavano spossati, pieni di voglia ed insoddisfatti.

A noi maschi un indolenzimento al basso ventre.

Alle femmine non so.

 

 
 
 

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Post n°13 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da steppenwolf1

Ieri sera è venuta.

Io le ho mandato un messaggio possibilista e lei si è presentata alla mia porta all'ora di cena.

Sicchè, tra una forchettata di spaghetti alla scoglio ed una fetta di pesce spada alla piastra, abbiamo chiarito le nostre cose.

Era come se non fosse successo nulla ed avesse cenato da me anche la sera prima.

Le avevo proposto di vederci fuori e cenare al ristorante chiacchierando, ma lei ha preferito casa mia.

Ho pensato che fosse perchè preferisce la mia cucina a quella del ristorante, ma quando, subito dopo cena, l'ho vista dirigersi verso la camera da letto, ho avuto dubbi sulle mie abilità culinarie.

Non si trombava da quindici giorni.

Ci siamo fatti una grande, vicendevole festa.

 

 
 
 

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Post n°12 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da steppenwolf1

Fine della storia 3.

Comunque mi dispiace che finisca.

Avevamo un mucchio di abitudini insieme.

Piccole cose di nessuna rilevanza, finchè ci sono.

Che mancano molto quando mancano.

Gioca anche la mia tendenza a dimenticare le cose spiacevoli ed a ricordare quelle piacevoli.

Fra qualche giorno saranno due settimane che non ci vediamo, mi piacerebbe rivederla, ma se fosse come le ultime volte che siamo stati insieme, meglio di no.

Nella mia memoria è rimasta quella dei primi tempi, quella mi manca.

 
 
 

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Post n°11 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da steppenwolf1

A me, il dottor Jekyll e mister Hide, mi fanno un baffo.

 

Ho lasciato al mia donna perchè....

Era diventata noiosa.

In effetti quello che avrei voluto,

io che in fondo,

malgrado le apparenze, sono sempre stato un

family man,

era di tenermi questa donna ed arrivare ad una serena vecchiaia insieme.

Femminile, sottomessa ma sempre molto dignitosa, intelligente e

con quella giusta misura di sensi di colpa che ogni donna ha, in virtù dei quali le puoi sempre far fare quello che vuoi.

Avremmo potuto anche avere nozze d'argento e magari, con un po' di fortuna, anche d'oro!

Ma chissà quale diavolo mi spinge sempre ad alzare fiocco e randa e prendere il largo.

Facendo danni a me molti di più a lei.

Ma perchè non mi accontento di serene sere davanti alla tv, con due bagigi e cioccolatini?

 
 
 
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