Trovati i resti di un giovane orso nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Post n°10 pubblicato il 15 Luglio 2009 da verdecammina
Foto di verdecammina

Domenica 12 luglio gli scarsi resti di un giovane orso sono stati rinvenuti dal personale del Servizio di Sorveglianza del Parco e del Dipartimento di Biologia Umana e Animale della Università La Sapienza di Roma in Molise, località Cerasuolo, in comune di Filignano, al di fuori del perimetro del Parco.

L'animale, che aveva circa 18 mesi, è stato pressoché completamente consumato da predatori, per cui è stato possibile recuperarne solo poche parti.  L'esemplare era dotato di una marca auricolare trasmittente, per seguirne i movimenti nell'ambito della ricerca in corso volta a determinare consistenza e distribuzione della popolazione di orso bruno marsicano. Da alcune settimane, tuttavia, il segnale radio si era perso, per poi entrare di recente nella modalità che indica l'assenza di movimento.

L'esiguità dei resti recuperati, come pure il fatto che la morte è da far risalire a parecchi giorni fa, rende molto problematico accertarne le cause: in ogni caso i resti, che sono stati trasportati presso la sede del Parco di Pescasseroli, verranno sottoposti alle analisi del caso presso l'Istituto Zooprofilattico per l'Abruzzo e il Molise.

Salgono quindi a due gli esemplari di orso rinvenuti morti nel corso dell'anno. A queste perdite si contrappongono fortunatamente segnali incoraggianti di ripresa della popolazione: dopo l'ottimo numero di cuccioli nati nello scorso anno, almeno dieci, anche i primi avvistamenti di queste settimane testimoniano un buon tasso di riproduzione: sono infatti già stati avvistati cinque cuccioli nati durante l'inverno scorso.

Considerato l'alternarsi di buone e cattive notizie sulla salute dell'orso bruno marsicano, il Presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Rossi, ritiene però che  si imponga, ormai, un momento di riflessione, assolutamente necessario, anche nel quadro della ricerca in corso,  che coinvolga i vari attori interessati, partecipi del PATOM-Piano di Azione Tutela  Orso Marsicano. Bisognerà conoscere a fondo l'attuale situazione, individuare esattamente i provvedimenti più urgenti da assumere da altre Istituzioni, oltre a quelli già adottati dal Parco: anche se, come previsto nel progetto di ricerca, i dati conclusivi degli studi, che permetteranno l'elaborazione di un vero e proprio piano di gestione del plantigrado saranno disponibili nel 2010 al termine della ricerca.

 
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Incendio doloso nell'Oasi LIPU di Massaciuccoli.

Post n°9 pubblicato il 13 Maggio 2009 da verdecammina
Foto di verdecammina

Un grosso incendio, nel pomeriggio di martedì 12 maggio, ha mandato in fumo circa 7 ettari di canneti nell'Oasi LIPU di Massaciuccoli, nell’area denominata "Padule del Nelli", un episodio grave, da stigmatizzare e che merita forse una attenta riflessione.

Quella degli incendi nel canneto è una pratica abbastanza diffusa a Massaciuccoli, ogni anno vanno in fumo centinaia di ettari di palude per i motivi più vari: dal fuoco sfuggito al controllo mentre si brucia la vegetazione tagliata intorno alla bilancia, al fuoco appiccato appositamente prima o durante la stagione venatoria per creare zone aperte dove attirare gli uccelli, o ancora al fuoco appiccato per fare un dispetto al proprietario di una bilancia con il quale si ha un conto in sospeso.

L’incendio appiccato martedì all’interno dell’Oasi LIPU sembra avere invece un origine diversa, sembra di nuovo un attacco deliberato alla LIPU, al Parco e a tutto ciò che rappresenta. Una persona è partita appositamente con la barca, all’una del pomeriggio, si è infilata in un canalino a 30 metri dall’ultimo osservatorio dell’Oasi e ha dato fuoco al canneto. Per fortuna il vento spirava verso nord-est e quindi il fuoco non si è diretto verso i camminamenti come successe invece 3 anni fa.

In questa stagione gli uccelli sono in piena nidificazione e nell’area bruciata c’erano:
- 6 nidi di porciglione;
- 2 nidi di gallinella d’acqua;
- 1 nido di forapaglie castagnolo;
- 3 nidi di beccamoschino;
- 8 nidi di cannaiola;
- 6 nidi di usignolo di fiume;
- 3 nidi di germano reale;
- 1 nido del raro tarabusino.

 
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3° workshop di fotografia naturalistica

Post n°8 pubblicato il 16 Settembre 2008 da verdecammina
Foto di verdecammina

Da venerdì 26 a domenica 28 settembre, è in programma a Gubbio (PG) il 3° workshop di fotografia naturalistica.

Saranno presenti Maurizio Biancarelli e Martin Eisenhawer fotografi naturalisti di fama internazionale. 

Nella tre giorni sono previste lezioni teorico-pratiche ed escursioni sul campo nelle aree più belle dei Parchi regionali umbri.

 
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NOMINATI I CONSIGLI DIRETTIVI DEI PARCHI DEL VESUVIO E DEL CILENTO

Post n°7 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da verdecammina
Foto di verdecammina

Dopo anni di Commissariamento finalmente il Ministro Pecoraro Scanio ha nominato i Consigli Direttivi dei Parchi Nazionali del Cilento e del Vesuvio.

Pur apprezzando il grande passo in avanti compiuto per superare la fase di Commissariamento, che in questi anni ha prodotto solo danni bloccando tutte le iniziative che si erano portate avanti con fatica con le gestioni passate,  rimaniamo perplessi dinanzi ai criteri con i quali si è giunti alle nomine.

Sembrano infatti nomine basate non su criteri di competenza e professionalità ma su dinamiche esclusivamente politiche.

Lo stesso Presidente Nazionale di Legambiente " Vittorio Cogliati Dezza" ha commentato come sia deprecabile la logica usata per la creazione dei Consigli Direttivi, che ha portato ad avere, accanto a rappresentanti di associazioni storiche ed autorevoli, figure appartenenti a sigle sconosciute ed estranee alla battaglia ambientalista su quei territori e che, per di piu', non sembrano avere profili ed esperienza adeguata alle funzioni da ricoprire.

In definitiva, non si è tenuto conto delle professionalità locali maturate nel corso di questi anni intorno ai due parchi, preferendo nomine a carattere lottizzatorio che mortificano l’attività di tutela e protezione della natura.

 
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STRAGE DI ORSI NEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO

Post n°5 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da verdecammina
Foto di verdecammina

 

E' con grande dolore che anche Verde Cammina, associandosi all'indignazione di tutti gli amanti della natura, segnala l'atto criminale che in pochi giorni ha colpito tre esemplari di orso bruno marsicano proprio nei luoghi dove spesso ci si è recati per le migliori escursioni.

Con la stricnina sono state contaminate alcune carcasse di capre che sono servite per eliminare lupi ed orsi che si aggiravano nei dintorni. Con lo stesso veleno in pochi anni sono stati uccisi ben 6 orsi marsicani (2 sul versante laziale del Parco e 1 nel Parco Sirente-Velino e 3 esemplari nei giorni scorsi), e decine di grifoni, lupi, corvi imperiali, gipeti ed aquile reali. Un barbaro sistema di uccisione che ancora oggi non è trattato come un reato contro il nostro patrimonio naturale e culturale e contro la salute dei cittadini.

Riportiamo il commento di Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia: "Queste azioni devono essere trattate per quello che sono: delitti, e l’indignazione di tutti deve trasformarsi in azione sul territorio perché questi atti non si ripetano più

In particolare la perdita di un maschio, una femmina in età riproduttiva ed un giovane, su una popolazione di 30-40 orsi, può costituire un colpo mortale alla specie. A questi si aggiungono due lupi ritrovati nelle ultime ore nella stessa zona. Si tratta di specie tra le piu’ importanti e a rischio della fauna italiana.

E’ chiaro che si tratta di un’area ad alto rischio. Ma tutta l’Italia lo è. Stiamo distruggendo una delle ricchezze attorno a cui è nata e fiorita l’economia di intere regioni. Consentire che si perda un orso o un lupo alla volta è come lasciar sfregiare un’opera d’arte, è un atto insano come prendere a martellate la Pietà di Michelangelo. Siamo profondamente indignati: dopo una stagione di incendi i Parchi e la loro fauna continuano a subire colpi. Ora serve una risposta ferma e puntuale sulla prevenzione’’.

 
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