VE_SADO

Anima_le

Nell’apice del Possesso

Lego

la  mia follia dissacrante
  espressione del tuo piacere carnale
vissuto
  nella forma del peccato
addomesticato
all’Indecente Conoscenza

Nell’apice dell’Amore
livido del mio Possesso

Insinuo

univoco e spinato
il tuo sordo lamento
rigato nell’animale
plasmato nell’anima

Viversi

Ritrovo il Mio sorriso nei tuoi occhi.
baciato nel profondo della Mia Anima
Tu
Donna
sai donarMi la Passione in ogni singolo gesto.

Le parole donano il senso di un’emozione,
l’ abbraccio ne concretizza il viversi.

Ti darei il Danno dell'Amore,
togliendoTi a Te stessa
saziandoti del Mio sapore.

Devasterei la tua Anima per nutrirMi delle tue lacrime
e …
al termine di questa Amorevole mattanza
segnata e scritta nel tuo corpo
chiederei umilmente di poterMi addormentare sul tuo ventre
cullandomi nel Tuo respiro

Riflessa nella superioritą sbiadita

 Incavata nell’emozione.
Paritetica dimensione dell’abbraccio invecchiato
patetica dimensione di ciò che scientemente ti Appartiene.
 
Sei rimasta sola nei tuoi ricordi
Nella convinzione che la tua bellezza carnale
possa riempire la tua voluttuosa indole
amalgamare la tua seducente intelligenza

Di peccato non si muore
ti uccide lentamente il desiderio di quanto vissuto

Univoca strada che disunisce quell’ Anima_animale
Unica scelta che ha dimensionato la tua solitudine

Soffocata nel ricercare la propria comprensione
rigurgiti in te stessa parole incomprensibili
per poi ricercarle rotolandoti nella saliva del pudore
nel rantolo compulsivo di  un sapore mancato

Respiri lenta_mente
controlli i tuoi spasmi
contrapposti tra la gola ingorda nell’essere riempita
e quelli viscerali che penetrano il tuo desiderio

In quella dimensione trovi la pace
lasciata nel limbo di un piacere amaro
violata nel limite di un affanno che ti completa
preludio di un sapore pulsante che ti scuote
nelle contrazioni di un Possesso ormai passato

Ombre

Nella Libera sensazione ascolto

non creo  ma agisco

Vergine la speranza nel possederti
dove il tuo orgasmo sarà passivo
legato alla carne infiammata

Mi celo tra il Piacere ed il Dolore
nell’eccitazione sospesa
mascherata da gemiti di parole
nell’ombra del Possesso

Sguardi

Riservo ... di me
in me ... accolgo

ogni pensiero  rende una distinta carezza
virtuale amore, sceso nelle acerbe  emozioni

ormai ... velate
nel vetro rifletto l’immagine della nebbia d’inverno
tagliata da rami esili e fermi
rivolti al grigiore di sensazioni sopite

mi appartengo quanto non appartenete
di me
in voi
di noi stessi

stagioni passate
stagioni perdute
amate nel silenzio ovattato

quello che non si può avere
lo si vive nei perduti momenti