What the bleep

La meccanica quantistica ...la fisica delle possibilita...aspettando il film ..(What the bleep do we know)

 

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LA FOCALIZZAZIONE

Post n°9 pubblicato il 04 Maggio 2006 da whatthebleep
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“ Dobbiamo formulare ciò che vogliamo, ed essere talmente centrati, talmente focalizzati, e talmente consapevoli da perdere persino il senso di noi stessi, il senso del tempo, il senso della nostra identità. Nel momento in cui diveniamo così coinvolti nell’esperienza, da perdere il senso di noi stessi e del tempo, questa diventa la sola immagine reale. Chiunque ha avuto l’esperienza di gestire la propria mente per raggiungere ciò che si desidera. Questa è la Fisica Quantistica in azione. Questo è manifestare la realtà.”J.Dispenza

J Dispenza biochimico-brano tratto dal film What the bleep do we know

 
 
 

IO CREO LA MIA REALTA'

Post n°8 pubblicato il 03 Maggio 2006 da whatthebleep
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  “ Se io cambiassi la mia mente, cambierei le mie scelte?  Se io cambiassi le mie scelte, la mia vita cambierebbe ?”

-        “ Come si spiega che manteniamo le stesse realtà, quando siamo circondati da un mare infinito di potenzialità?”

-        “ Non è sorprendente che abbiamo scelte e potenzialità che esistono, ma di cui non ne siamo coscienti? “

-        “ Io creo la mia realtà: mi sveglio e creo coscientemente la mia giornata nel modo in cui voglio che accada. Ora , spesso, poiché la mia mente esamina tutte le cose che devo fare, ci vuole un pò di tempo affinché si rilassi e arrivi al punto dove intenzionalmente io creo la mia giornata. Ma qui è il punto. Quando creo la mia giornata cominciano ad accadere, come dal nulla, piccole cose che sembrano inspiegabili. So che sono la conseguenza del processo o il risultato della mia creazione. Più faccio questo, e più costruisco nel mio cervello una rete neuronale che mi fa accettare che ciò è possibile. Mi dà il potere e l’incentivo di farlo anche il giorno dopo”. J. DISPENZA

J.DISPENZA biochimico-brano tratto dal film What the bleep do we know

 
 
 

LA REALTA' COME POSSIBILITA'

Post n°7 pubblicato il 02 Maggio 2006 da whatthebleep
Foto di whatthebleep

 “ Ma se la Realtà è una mia possibilità, una possibilità della  stessa coscienza, allora immediatamente sorge la domanda su come posso cambiarla….Come posso migliorarla……Come posso renderla più felice.

          Vedete come stiamo estendendo l’immagine di noi stessi. Nel vecchio modo di pensare, io non potevo cambiare niente, poiché non avevo nessuna influenza o nessun ruolo nella Realtà. La realtà era già presente. Sono gli oggetti materiali che hanno un loro proprio movimento, grazie alle leggi deterministiche, e la matematica determina ciò che faranno in una data situazione. Nell’esperienza, io non ho affatto un ruolo. Nella nuova visione, la matematica certo può darci  qualcosa. Ci dà le potenzialità che tutto questo movimento può assumere. Ma non può darci la reale esperienza che sto avendo nella mia coscienza. Io scelgo quell’esperienza, per cui creo letteralmente la mia propria Realtà. Può sembrare una  dichiarazione tremenda e ampollosa per qualche seguace della New Age, senza una qualche comprensione della fisica , in realtà è questo che ci dice la Fisica Quantistica. “A.G.

Amit Goswami fisico teorico-brano tratto dal film What the bleep do we know

 
 
 

WHAT THE BLEEP DO WE KNOW

Post n°6 pubblicato il 01 Maggio 2006 da whatthebleep
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           IMPORTANTE

Mi avete chiesto ulteriori notizie su questo film ...cercherò di accontentarvi...Questo articolo tratto dalla rivista Scienza e Conoscenza...credo possa soddisfare in parte le vostre curiosità....


SE ESISTESSE UN  FILM– e questo film fosse addirittura divertente – che contenesse il vero segreto per una vita felice e appagata, lo vedreste?

Se questo stesso film comunicasse il suo messaggio usando una bella animazione, una trama nella quale identificarsi, e le più recenti teorie di fisica quantistica, biologia molecolare e spiritualità, lo vedreste? Se questo film vi colpisse in mezzo agli occhi (in senso buono, ovviamente) dimostrandovi che gli esseri umani sono gli artefici della propria realtà, lo vedreste? Se la risposta è sì, sareste in buona compagnia. Un film così esiste e sta ottenendo un grandissimo seguito. Si intitola What the Bleep! Do We Know?!, noto anche come What the Bleep. Proiettato nella primavera del 2004, dapprima nelle sale della parte occidentale del paese, si sta lentamente diffondendo in tutti gli Stati Uniti.[Il film sarà in Europa dal febbraio 2005 ndr] Per mesi i cinema hanno registrato il tutto esaurito, cosa assolutamente incredibile, considerando che l’argomento del film è la natura della percezione, la realtà, la scienza e la spiritualità. Quest’accoglienza entusiastica non ha, però, colto di sorpresa Will Arntz, la forza che si cela dietro al film. Arntz è stato ricercatore di fisica, programmatore e proprietario di due società produttrici di software di grande successo. Nel frattempo insieme a un amico ha realizzato un film breve, vincitore di un premio, ha studiato il Buddismo, si è ritirato dalle sue società, ottenendo in cambio un bel po’ di soldi, e ha cominciato a interessarsi ai più recenti interrogativi della scienza e della spiritualità. Alla fine degli anni ’90 ha iniziato a pensare di realizzare un film che combinasse scienza e spiritualità. Come lui stesso afferma: "Ho cominciato a sentire che le persone in tutto il mondo, milioni e milioni, decine di milioni di persone, stanno cercando questo tipo di informazioni. Dentro di me sapevo che si trattava di una sensazione reale, e intanto mi dicevo, se non io, chi"? Da qui è nata la sua collaborazione con Betsy Chasse e Mark Vicente che ha portato alla creazione di What the Bleep, di cui ha finanziato la produzione con i proventi derivati dalla vendita delle sue due società. E tuttavia Arntz è rimasto sorpreso dal senso di comunità che pare si stia formando attorno al film. "È una specie di parafulmine per tutte le persone interessate a questo genere di argomenti - afferma. La gente mi dice: “Sono seduto insieme ad altre trecento persone, mentre credevo di essere il solo a pensarla in questo modo” Ricevo e-mail da persone che tornando a casa dopo avere visto il film sono scoppiate a piangere. Avevano sempre creduto di essere sole, di essere pazze, che non ci fosse nessun altro come loro. Per poi scoprire tutta quella gente che condivide la stessa passione". "C’è un crescente senso comunitario di cui la gente ha un disperato bisogno, - prosegue - ed è assolutamente sorprendente entrarci dentro. Non mi stupisce che alla gente il film piaccia. Quello che mi sorprende, e che trovo meraviglioso, è ciò che il film sta facendo sul piano culturale". Girato a Portland, nell’Oregon, il film ruota attorno ad Amanda, interpretata da Marlee Matlin, una fotografa divorziata, depressa, che affronta la vita ingollando manciate di ansiolitici. La splendida animazione mostra la storia su un piano microscopico e molecolare, a volte con effetti comici. Infine, la parte documentaria del film – brillanti interviste con fisici, un biologo molecolare, medici, un anestesista, mistici, insegnanti e studiosi – fornisce la base scientifica e spirituale alla storia di Amanda, che è, naturalmente, la storia dell’umanità. Tutte queste preziose informazioni arrivano precipitosamente al pubblico durante la programmazione di What the Bleep, che molti hanno già visto più di una volta. E già la gente chiede l’uscita del film in DVD, che tuttavia Arntz non intende mettere sul mercato prima del 2005, dopo avere completato le uscite nei cinema. Ma dato che il DVD conterrà gran parte delle sessanta ore delle interviste degli autori con gli scienziati e gli altri esperti del film, varrà la pena aspettare....


Versione Italiana dell 'articolo:

 A Quantum Fable: Fiction and Physics on Film – Versione Inglese  
di Barbara Stahura

Scienza e Conoscenza n10


www.scienzaeconoscenza.it

 
 
 

C'è qualcos'altro

Post n°5 pubblicato il 29 Aprile 2006 da whatthebleep
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La media delle persone considera la propria vita noiosa e priva di ispirazione, perché hanno fatto o poco o nessuno sforzo per acquisire la conoscenza e l’informazione che li ispireranno. Sono talmente ipnotizzati dal loro ambiente – attraverso i media, la televisione, gli ideali irraggiungibili di un corpo perfetto, la bellezza e il valore a cui tutti si sforzano di divenire, ma a cui non arriveranno,- che la maggior parte si arrende e vive la propria vita nella mediocrità. E vivendo questo tipo di vita, la loro anima e i loro desideri non verranno proprio mai in superficie. Così finiscono per volere essere qualche altra cosa. Ma se loro salissero in superficie ( l’anima e i desideri ) e la gente chiedesse a se stessa: “ C’è qualcos’altro " o  " Perché sono qui? – Qual è lo scopo della mia vita ? Dove sto andando? Cosa accade quando muoio? Quando cominciano a porsi queste domande, cominceranno ad agitarsi  e ad interagire con la percezione che potrebbero avere un esaurimento nervoso, e nella Realtà, il loro vecchio concetto, su come hanno vissuto la loro vita e il loro mondo, comincia a disintegrarsi...J. Dispenza

J.Dispenza biochimico-brano tratto dal film What the bleep do we Know

 
 
 

Movimenti della coscienza

Post n°4 pubblicato il 29 Aprile 2006 da whatthebleep
Foto di whatthebleep

 E’ molto semplice. Invece di pensare alle cose come cose, noi abbiamo un ‘abitudine. Abbiamo tutti l’abitudine di pensare che tutto ciò che ci circonda è gia una cosa, che esiste senza il mio input, senza la mia scelta. Dovete bandire questo tipo di pensare….Invece dovete veramente riconoscere che persino il mondo materiale intorno a noi, le sedie, i tavoli, le stanze, i tappeti e la video camera inclusa, non sono altro che possibili movimenti della coscienza. E io scelgo momento dopo momento fra tutti questi movimenti ( della coscienza ) quale esperienza portare  alla realtà. E’ il solo modo di pensiero radicale che occorre fare, sebbene sia molto radicale. E’ molto difficile, giacchè la nostra tendenza è quella di considerare il mondo là fuori, indipendente dalla nostra esperienza. Non è così. La fisica quantistica è stata al riguardo abbastanza chiara. Lo stesso Heinsenberg, co- scopritore della fisica quantistica, disse che gli atomi non sono cose. Sono solo tendenze. Così , invece di pensare alle cose, devi pensare alle possibilità. Esistono possibilità di coscienza...A Goswami

Amit Goswami  fisico teorico- brano tratto dal film What the bleep do we know

 
 
 

TU E IO siamo letteralmente UNO

Post n°3 pubblicato il 28 Aprile 2006 da whatthebleep
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“ Io sono i miei atomi, ma anche le mie cellule. Sono anche la mia fisiologia macroscopica. E’ tutto vero. Ci sono appunto differenti livelli di verità.  Il livello più profondo di verità non ancora scoperto dalla scienza e dalla filosofia è la verità fondamentale dell’ unità.  A quel livello  subnucleare più profondo della nostra realtà, Tu e Io siamo letteralmente  UNO" J Hagelin

John Hagelin fisico e direttore di un dipartimento alla Maharishi University-brano tratto dal film What the bleep do we know

www.hagelin.org

 
 
 
 
 

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Un blog di: whatthebleep
Data di creazione: 22/03/2006
 

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