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DolceMaSelvaggio

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DolceMaSelvaggio più di un mese fa

porsi in un determinato modo induce a pensare di te cose che poi nella realtà non ti appartengono, ma quello che tu esprimi non sempre rispecchia quello che tu sei...Quanti pregiudizi su di me, sul mio modo di essere...e per tutti quelli che li hanno avuti la consapevolezza di aver perso un opportunità importante...quella di scoprire qualcosa oltre alla superficie, qualcosa di piu profondo, di piu intenso, di piu intimo e segreto...ma le cose semplici sono sempre le piu facili ed in questo mondo e nella mia vita... fa la differenza chi vuole andare fino in fondo..

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Mi descrivo

Sono tutto quello che non sembro, non mi dare mai per scontato ne rimarresti fortemente bruciato..sia nel bene che nel male...le cose normali non mi appartengono...la normalità mi annoia...ho raggiunto la mia maturità di Uomo e la mia felicità e realizzazione di vita passando per il dolore di scelte difficili e sofferte...non quelle semplici che piacciono a tutti...perchè ci vogliono gli attri

Su di me

Situazione sentimentale

relazione complicata

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

simpatia, dolcezza, gentilezza, accoglienza...vivi e lascia vivere.

I miei difetti

Carismatico, deciso e duro come un muro nelle scelte, altruista e generoso. Mi stanco facilmente

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. donne
  2. fantasia
  3. gioco

Tre cose che odio

  1. bigotte
  2. persone chiuse
  3. chi non ha talento

I miei interessi

Passioni

  • Sport
  • Musica
  • Lettura
  • Fiori e piante
  • Viaggi

Libri

  • Biografie
  • Classici
  • Narrativa
  • Saggi

Libro preferito

Harry ti presento Sally

la stretta

Quela de da' la mano a chissesia 
nun è certo un'usanza troppo bella: 
te pô succede ch'hai da strigne quella 
d'un ladro, d'un ruffiano o d'una spia.

Deppiù la mano, asciutta o sudarella, 
quanno ha toccato quarche porcheria, 
contiè er bacillo d'una malatia 
che t'entra in bocca e va ne le budella.

Invece, a salutà romanamente, 
ce se guadagna un tanto co' l'iggene 
eppoi nun c'è pericolo de gnente.

Perché la mossa te viè a di' in sostanza: 
— Semo amiconi... se volemo bene... 
ma restamo a una debbita distanza. — Trilussa

poesia

Le ultime forze che ho

mi serviranno per morderti un po'

perchp la sensazione del dolore giunga alla tua mente come esistenza di me

che soffro sempre quando ti penso

come se qualcuno mi bruciasse la carne.

Se ti tocco la fronte i tuoi occhi mi guardano

e mi fanno vivere ancora un anno perchè

io possa tornare al calore dell'estate prossima

che aspetterò nel freddo dell'inverno quando mi sei lontana.

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