ITACA
Il vento infuria, stanotte Itaca.
Dalle tue scogliere frastagliate, muse impazzite gridano al mare.
Amata dolce Itaca, patria di un cuore errante.
Approdo, di quell’amore, mai dimenticato.
La tua sabbia, fine, racchiude impronte eterne.
Passaggio lacerante, tracce indelebili.
Dolce Itaca, vele bianche solcano il tuo mare.
effetto armonico la lyra, strugge il ricordo.
Sale sulla bocca, voluttà sulla pelle.
Il fato rincuora il sentimento “Il tuo amore è in buone mani”
Lei, maledicendolo. Non sono le mie, non sono le mie.
Avevo le ali, un tempo Itaca.
Sconosciuti gli insegnamenti di Atena
Dentro voli altissimi, perdevo l’intelletto.
Percorrendo vie adrenaliniche.
Ritrovandomi persa in un cuore, negato e non mio, il tuo, Itaca, il tuo.
Ed è giorno.
Grida d’uccelli accompagnano il mio passo.
ritorno al mondo
Mentre la tempesta si quieta.
Le grida si placano
M’allontano da te,
indossando la maschera più bella.
ritmart....@