L' infinito è' tutto ciò che c'è oltre l'ultimo orizzonte, sono gli interminati spazi immaginati oltre la siepe.
Sarebbe bello che ognuno, nel nostro piccolo, riuscisse ad abbattere muri e guardare oltre la siepe, verso nuovi orizzonti.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo’ comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.