Profilo BACHECA 225
Quando qualcuno ritorna dal passato chiedendo scusa per la sua assenza e dicendo che stavolta sarà diverso, che metterà al posto giusto ogni cosa, possiamo solo sorridere delle sue intenzioni.
Il tempo ha già messo a posto tutto, a modo suo e nell’unico modo che sa: continuando a scorrere.
A mai più.
Sai che cos’è mai più? È il tempo infinito che non tornerà.
A volte dovremmo sentirci sprecati anzichè rifiutati. Fa miracoli.
2
Il dolore arriva all’improvviso, ci annienta.
Ci chiediamo perché siamo stati abbandonati, perché siamo stati trattati come niente.
Ho capito che riusciamo ad amare solo ciò che abbiamo costantemente paura di perdere.
Cercare di capire cosa ci ha spezzato non fa svanire di colpo l’angoscia della perdita, ma quei pezzi possono diventare il meccanismo per la nostra rinascita, possono ricomporsi e dare un limite al dolore, rinchiuderlo in uno spazio dove finalmente possiamo dominarlo e persino imparare a usarlo a nostro favore.
Mi arrendo. Hai vinto tu. Adesso lasciami perdere.
Perché a volte arrendersi non è perdere, è rivincere la battaglia per noi stessi e ricominciare altrove.
2
Le persone non cambiano, col tempo si sposta solo il velo dell’apparenza e così si svelano per ciò che sono realmente, senza più filtri migliori.
Non sempre l’amore è un motivo sufficiente per riuscire a cambiare. Perché c’è qualcosa che ci ha resi così, e c’è un motivo maledetto per cui siamo così, e quel motivo non sempre purtroppo riesce a venire in superficie. Appena sotto la superficie, c’è un’altra vita, ma non tutti sono disposti a sottoporsi alla fatica di tirarla fuori. È dentro che dobbiamo essere forti, fuori alla fine possiamo sempre fingere.
Forse è meglio perdere del tutto qualcuno piuttosto che restare appesi ai piccoli brandelli della sua presenza.
Gli addii intossicano ma intossicano di più le presenze assenti. E delle persone spesso ci manca ciò che credevamo fossero e non sono mai state piuttosto che la loro più concreta assenza. La nostalgia non è assenza, è una mancanza presente, è la presenza di chi non c’è.
Una presenza che non prende posto, che non sposta niente.
1
Conosci la tua ferita?
Se non conosci la tua ferita non guarirai.
Tutti soffriamo, ma nessuno ha il diritto di far pesare agli altri la sua sofferenza. Troppo spesso scegliamo l’inferno al paradiso, forse solo per il fatto che lo conosciamo di più.
1
Cos’è per voi la vera solitudine?
In inglese ci sono parole per descrivere la solitudine. **Solitude** è la scelta di stare soli, la decisione di ritirarsi dal mondo per trovare pace e completezza in se stessi. È qualcosa che si abbraccia, un rifugio.
Poi c’è **loneliness**. Questa non la scegli, ti capita.
È l’assenza di qualcuno, quando desideri disperatamente una presenza. Ti pesa addosso. È una sensazione opprimente che ti fa sentire come se stessi affondando, anche in mezzo a una folla.
Solitude può essere liberatoria.
Loneliness, invece, ti prosciuga, ti rende cosciente di un vuoto che non puoi riempire.
Siamo portati a credere che la soluzione alla solitudine sia la compagnia, ma paradossalmente, questa ricerca ci allontana dalla vera soluzione. La solitudine nasce dal cercare fuori ciò che dovremmo trovare dentro. È lì, nell’introspezione, nell’accettazione di noi stessi, che troviamo la pace.
"Tre cose non possono essere nascoste : il sole, la luna, la verità."
1
2