CHE STRANA LA VITA NON FAI IN TEMPO A VIVERLA CHE GIA' LA DEVI RACCONTARE. QUALCHE SERA FA SONO STATO IN UN BAR DEL PIAZZALE MICHELANGELO, A PARLARE DI ARTE CON DUE VECCHI AMICI. POCA GENTE IN GIRO UN FRESCOLINO CHE SI INFILAVA NELLE ASOLE DELLA CAMICIA. QUALCOSA PERO' NON MI TORNAVA CHE GIA' ALLE NOVE DI SERA QUELLA MAGNIFICENZA FOSSE COS' DESERTA.

COSì IERI MATTINA MI SONO ALZATO DI BUON ORA ED ECCOMI DI NUOVO QUI AL PIAZZALE SEDUTO SUGLI SCALINI CHE GUARDANO IL MONDO. LANCIO DELLE OCCHIATE SENSUALI ALLA MIA AMATA FIRENZE E SORRIDO TRA ME E ME. POCA GENTE UNA TRENTINA DI TURISTI E UN MATRIMONIO CINESE...SEMBRANO FELICI. MA COME MAI I FIORENTINI DOVREBBERO ARRAMPICARSI PER LE VIUZZE COSì BEN DESCRITTE DA ALDO PALAZZESCHI NEL 1934 NELLE PAGINE DEL ROMANZO "LE SORELLE MATERASSI". CHI DI QUESTA CITTA' è FIGLIO PROVA IL DOLORE DELLA LONTANANZA DELLE SUE RADICI MA HA IL CUORE RICOLMO DI UN BENE PROFONDO E DI UNA GRATITUDINE INCOMMENSURABILE. NESSUNA MADRE è CAPACE DI AMARE COME SANTA MARIA DEL FIORE. DICO DUE PAROLE IN INGLESE A DUE AMERICANI  MEZZA PAROLA AD UNA SIGNORA SPAGNOLA MA ECCO DUE RAGAZZE STUPENDE FRANCESI...COME SONO LONTANTI QUEI TEMPI QUANDO SI LEGGEVA I FLEUR DU MAL TRA I BANCHI DI SCUOLA E QUINDI INVECE DI DIRE FLORENCE MA VILLE DICO FLORENCE C'EST MOI...CHE BISCHERO FIRENZE SONO IO NO DI CERTO O FORSE SI. QUESTA CITTA' è FATTA DI SCRITTORI, DI PADRI DI GIARDINI SEMPRE IN FIORE...UNA CITTA' DEGNA DEL SUO POPOLO..CHE POPOLO I FIORENTINI GENTE MERAVIGLIOSA COME IL GIALLO OCRA DI QUESTE FOGLIE ABBRACCIATE AI TIGLI. OCCORREREBBE VENIRE PIù SPESSO QUASSU' E METTERSI A SEDERE PER UNA MEZZORA DIFRONTE ALLA CITTA' PIU' BELLA DEL MONDO, FISSANDOLA A LUNGO IN SILENZIO....PER IMPRIMERE NEI NOSTRI OCCHI UNA BELLEZZA SUBLIME CHE NON CI FARA' CERTO SFIGURARE QUANDO SAREMO AL COSPETTO DEL SUO FATTORE.

A NOI IL SIGNORE DOMANDERA' DA DOVE VIENI? E NOI POTREMO RISPONDERE CON IL CUORE IN GOLA "SON DI FIRENZE".