Tutti
sanno che non è possibile vivere nel futuro ma pochi sanno che
non è possibile vivere neppure nel presente, se non con 80
millisecondi di ritardo. Questo è il tempo impiegato dal nostro
cervello per trasmettere ed elaborare ciascuna informazione che
assorbe. Ogni volta che apriamo gli occhi e lasciamo che il mondo
vi entri in realtà non stiamo vedendo quel che osserviamo con lo
sguardo ma quello che il nostro cervello ci mostra con 80 ms di
ritardo. Quando pensiamo di "vivere il momento" in realtà è già
passato. Pertanto se ciò che stiamo vivendo in questo momento non
è il presente, ma l'elaborazione del passato che talvolta viene
addirittura ignorato dal cervello in modo da fornire un insieme
di dati più equilibrato data l'enorme mole di informazioni (se ce
le restituisse tutte vivremmo un inferno), come possiamo fidarci
di ciò che ricordiamo ? Come possiamo fidarci di quello che
abbiamo visto ? Talvolta le costruzioni retroattive che il
cervello crea per noi sono addirittura
sbagliate.
Non
stiamo pilotando questo corpo ma possiamo solo assistere allo
spettacolo di
tanti meccanismi accaduti prima che ne fossimo coscienti, legati
alla cosiddetta "predizione neurale". Il nostro cervello predice
ciò che accade in modo da darci la sensazione di vivere nel
presente (questa previsione è anche ciò che causa illusioni
ottiche).
Immaginiamo di guidare la nostra auto. Quello che proviamo è "sto
guidando la macchina" ma in realtà le nostre mani sterzano, si
muovono, si adattano prima ancora che lo si possa realmente
percepire. Quando raccogliamo una palla quelle stesse mani hanno
fatto il lavoro ancor prima di conoscerlo in quanto la conoscenza
è il risultato post-elaborazione del cervello e dunque con 80 ms
di ritardo. Quando ascoltiamo qualcuno che parla, le sue parole
sono terminate prima che la nosta percezione se ne sia
accorta.
E quando ci sembra di baciare qualcuno in realtà lo avevamo già
fatto 80 ms prima...
looper8