Prima di venire portami tre rose rosse...
Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami
... un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d’amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c’è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.
Alda Merini.
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo
spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo nè nell'irato Nettuno
incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente, e con che gioia - toccherai terra tu
per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e
ambre
tutta merce fina, anche profumi penetranti d'ogni sorta, più
profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero
costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per
anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per
strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos'altro ti
aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare. (Costantinos
Kavafis
Se tu mi dimentichi Voglio che sappia una cosa.Tu sai com'è questo:
se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno
alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere o
il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se ciò che
esiste, aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso
le tue isole che m'attendono. Orbene, se a poco a poco cessi di
amarmi cesserò d'amarti a poco a poco. Se d'improvviso mi
dimentichi, non cercarmi, ché già ti avrò dimenticata. Se consideri
lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti
decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici,
pensa che in quel giorno, in quell'ora, leverò in alto le braccia e
le mie radici usciranno a cercare altra terra. Ma se ogni giorno,
ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile. Se
ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor
mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si
spegne , si oblia, il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e
finché tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscir dalle mie.