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Il dolore di Marinella

IL DOLORE DI MARINELA

Penso che le parole più dolorose, laceranti e strazianti mai scritte in una canzone siano quelle che usa Fabrizio ne "la canzone di Marinella".
La lucida disperazione con cui descrive una donna sola, in attesa di qualcosa di grande e senza nemmeno il rimpianto di un amore finito a confortarla (sola senza il ricordo di un dolore/vivevi senza il sogno di un amore), che prova prima tutta la gioia di un incontro inaspettato con un principe azzurro, disceso dal cielo come un angelo dalle ali d'oro (un re senza corona e senza scorta/bussò tre volte un giorno alla sua porta/bianco come la luna il suo cappello/come l'amore rosso il suo mantello/tu lo seguisti senza una ragione/come un ragazzo segue un aquilone), una gioia infinita (c'era il sole e avevi gli occhi belli), un amore atteso troppo a lungo che esplode in una passione raccontata da parole ineguagliabili ("furono baci furono sorrisi/poi furono soltanto i fiordalisi/che videro con gli occhi delle stelle/fremere al vento e ai baci la tua pelle) per poi arrivare alla tragedia e all'impossibilità di credere che la morte ti possa portare via una così cosa bella (lui che non ti volle creder morta/bussò cent'anni ancora alla tua porta).

la Canzone di Marinella. Non è nata per caso

Per esempio la Canzone di Marinella. Non è nata per caso, semplicemente perché volevo raccontare una favola d’amore. È tutto il contrario. È la storia di una ragazza che a sedici anni ha perduto i genitori, una ragazza di campagna dalle parti di Asti. È stata cacciata dagli zii e si è messa a battere lungo le sponde del Tanaro e un giorno ha trovato uno che le ha portato via la borsetta dal braccio e l’ha buttata nel fiume e non potendo fare niente per restituirle la vita, ho cercato di cambiarle la morte. Così è nata la "Canzone di Marinella", che se vogliamo ha anch’essa delle motivazioni sociali, nascostissime. Ho voluto completamente mistificare la sorte di Marinella. Non ha altra chiave di lettura se non quella di un amore disgraziato; se tu non racconti il retroscena è impossibile che uno pensi che all’origine c’era una gravissima problematica sociale. Certi fatti della realtà, soprattutto quand’ero giovane, mi davano un grande fastidio, allora cercavo di mutare la realtà.

Fabrizio De Andre'

Non so cosa gli passasse per la testa in quel momento, ma Fabrizio in questa canzone ha veramente dato un significato nuovo alla parola "dolore".
Perchè non racconta solo la storia di Marinella che se ne va in cielo, ma di tutto l'amore del mondo che muore scivolando in

un fiume maledetto, lasciando un vuoto disperato.
Il vuoto che può provare solo chi si rende conto che, a volte, la morte può sconfiggere l'amore (e come tutte le più belle cose/vivesti solo un giorno come le rose).
"Amando,
avere colei che si ama è la cosa più bella...
Amando,
lasciare colei che si ama è la cosa più bella dopo questa..."
W.M.Saccharea

Il territorio marittimo di Caere, dopo la conquista romana, fu attraversato dalla via Aurelia. Itinerari e mappe antiche segnano come tappe più importanti: Lorium (presso Castel di Guido), Baebiana (presso Palidoro), Ad Turres (Statua), Alsium (Castello di Palo), Pyrgi (Castello di Santa Severa) e Castrum Novum (Torre Chiaruccia).

IL MUSEO CIVICO DI SANTA MARINELLA

Il museo civico di Santa Marinella ha sede nel borgo del castello di Santa Severa, nei locali denominati “La Polveriera”, “Il Caminetto” e “La Casa dei Somari”. Esso è suddiviso in due sezioni, didattica ed espositiva, e dispone di un laboratorio di archeologia.
La Sezione Didattica illustra i principali luoghi di interesse storico-archeologico del territorio comunale, visibili anche attraverso plastici in scala che mostrano il santuario etrusco, la città di Pyrgi e il Castello di Santa Severa. Una parte del materiale illustrativo è dedicata al mare e comprende modelli di navi da guerra e da trasporto etrusche, greche e romane, la ricostruzione di una fiancata di nave romana con anfore, nonché una raccolta di vecchi strumenti di carpenteria navale. La sala espositiva è provvista di attrezzature audio-video oltre che di un punto vendita ed è predisposta per ospitare convegni a altre attività culturali.
La Sezione Espositiva è nata con lo scopo di creare un centro di conservazione e di documentazione dei reperti archeologici rinvenuti nei fondali dell’antico litorale Cerite.
Tra i reperti rinvenuti, che ci offrono un’ampia documentazione delle attività marittime svolte, sono numerose le anfore di epoca etrusca, romana, greca, spagnola e africana destinate al trasporto di vino, olio, salsa di pesce e frutta che documentano la distribuzione dei prodotti e le antiche rotte commerciali nel Mediterraneo.

Tra gli altri oggetti è possibile vedere una lucerna in bronzo di epoca romana, ami e pesi da pesca, anelli da vela, ceramiche da mensa, un blocco di minerale ferroso proveniente dall’Isola d’Elba.
Il Laboratorio di Archeologia, fornito di numerosi strumenti didattici per illustrare aspetti della vita antica e della ricerca archeologica, consente di partecipare, durante tutto il corso dell’anno, a programmi sperimentali di introduzione all’archeologia.
Alcuni degli argomenti trattati riguardano la vita del castello medievale, la ceramica della preistoria, la pittura etrusca, lo scavo archeologico stratigrafico, a questo scopo, nel giardino, è stata allestita un’area destinata allo scavo di una stratigrafia simulata comprendente depositi preistorici etruschi e romani.
Il museo dispone di materiale illustrativo oltre che in italiano, in lingua francese, inglese e tedesca.
Tutti i giorni, in orari prestabiliti o a richiesta, dal museo partono le visite guidate alla “Pyrgi etrusca e romana”, comprendente il Museo Antiquarium Pyrgense, le Mura poligonali, la Cantina della Legnaia, e al Castello di Santa Severa, comprendente il Museo, il Borgo del castello, la Torre Saracena e il Battistero.
Gli orari di apertura al pubblico in inverno sono dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:00; in estate dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00; in luglio e agosto anche dalle 21:00 alle 24:00.


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