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mrhayde64 10 luglio

"Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria. L'odio è la vera passione primordiale. È l'amore che è una situazione anomala. Per questo Cristo è stato ucciso: parlava contro natura."

Umberto Eco
Il cimitero di Praga

 


...questo vale anche per li scemo del villaggio...

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mrhayde64 30 giugno

'O culore d’e pparole

Eduardo de Filippo 

 

Quant’ è bello ‘o culore d’ ‘e pparole
e che festa addiventa nu foglietto,
nu piezzo ‘e carta –
nu’ importa si è stracciato
e po’ azzeccato –
e si è tutto ngialluto
p’ ‘a vecchiaia,
che fa?
che te ne mporta?
Addeventa na festa
si ‘e pparole
ca porta scritte
so’ state scigliute
a ssicond’ ‘o culore d’ ‘e pparole.
Tu liegge
e vide ‘o blù
vide ‘o cceleste
vide ‘o russagno
‘o vverde
‘o ppavunazzo,
te vene sotto all’ uocchie ll’ amaranto
si chillo c’ha scigliuto
canusceva
‘a faccia
‘a voce
e ll’uocchie ‘e nu tramonto.
Chillo ca sceglie,
si nun sceglie buono,
se mmescano ‘e culure d’ ‘e pparole.
E che succede?
Na mmescanfresca
‘e migliar’ ‘e parole,
tutt’ eguale
e d’ ‘o stesso culore:
grigio scuro.
Nun siente ‘o mare,
e ‘o mare parla,
dice.
Nun parla ‘o cielo,
e ‘o cielo è pparlatore.
‘A funtana nun mena.
‘O viento more.
Si sbatte nu balcone,
nun ‘o siente.
‘O friddo se cunfonne c’ ‘o calore
e ‘a gente parla cumme fosse muta.
E chisto è ‘o punto:
manco nu pittore
po’ scegliere ‘o culore d’ ‘e pparole.

 

TRADUZIONE 

 

Quant’è bello il colore delle parole,
e che festa diventa un foglietto,
un pezzo di carta –
non importa se è stracciato
e poi riattaccato –
e se è tutto ingiallito
per la vecchiaia,
che fa?
che te ne importa?
Diventa una festa,
se le parole
che porta scritte
sono state scelte
secondo il colore delle parole.
Tu leggi
E vedi il blu
Vedi il celeste
Vedi il rossiccio
Il verde
Il paonazzo,
ti viene sotto gli occhi l’amaranto
se chi ha scelto
conosceva
la faccia
la voce
e gli occhi di un tramonto.
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole.
E che succede?
Una confusione
di migliaia di parole,
tutte uguali
e dello stesso colore:
grigio scuro.
Non senti il mare,
eppure il mare parla,
dice.
Non parla il cielo,
eppure il cielo è parlatore.
La fontana inaridisce.
Il vento muore.
Se sbatte un balcone,
non lo senti.
Il freddo si confonde con il calore
e la gente parla come fosse muta.
E questo è il problema:
nemmeno un pittore
può scegliere il colore delle parole.

 

E una canzoncina non ce la vogliamo mettere?

 

 

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mrhayde64 26 giugno

"E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,
non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose...
... e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.”

- Richard Bach da "Il gabbiano Jonathan Livingston" -

 

...🤔...🙄...🤥... 

 

Se se!

 

 

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mrhayde64 17 giugno

Sta a sentire a me, pisello vitruale, la cultura non è sinonimo di intelligenza, sarebbe facile, può essere semplice nozionismo, uno si mette e  legge, legge e stralegge e poi con buona memoria ricorda tutto, magari capisce anche quello che legge, ma non ne fa tesoro perché manca di sensibilità e di intelligenza, appunto. Perché? Perché chi nasce asino muore asino, un asino istruito, ma sempre asino resta. Quindi, pisello virtuale, scendi dal piedistallo perché non sei nessuno. 
E si' pure fess'!

 

 

 

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mrhayde64 17 giugno

Virtua' Virtua', si' cretin'!

 

poi vedi sotto...e ancora più sotto...

 

🤘


Suono onomatopeico fonosimbolico 

 

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mrhayde64 16 giugno

L'arte non è mera esibizione, mia cara L., l'arte, in qualsiasi forma, è mettere a disposizione della gente comune il proprio estro, la propria creatività, concedere ciò che la sorte ha regalato a quella gente che lavora, che patisce la vita monotona o tragica, oppure in solitudine, gente che non

 ha avuto la fortuna del "dono", gente che con sacrifici manda avanti la società concreta, quella delle tasse, delle guerre, dei lavori persi, dei dolori e delle sconfitte personali. Mia cara L. se tu con la tua arte, il tuo estro, il tuo "dono" ti senti su un piedistallo al di sopra degli altri, allora quel dono che tu credi di avere non è arte, ma superbia camuffata in arte. 
L'arte pura è donare il proprio cuore agli altri.

 


❤️

Crosby Stills Nash and Young, quattro chitarristi di poca tecnica ma di immenso valore artistico, gente che chinin un modo chi in un altro ha tribolato nella vita nonostante il successo...

 

"To sing the blues, you've got to live the dues "

Per cantare il blues, devi vivere i debiti 
 

così recita la canzone

 

 

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mrhayde64 10 giugno

Io vulesse truva’ pace

Io vorrei trovare pace,

ma una pace senza morte.

Una, in mezzo a tante porte,

si aprisse per vivere!

 

Si aprisse una mattina,

una mattina di primavera,

per arrivare fino alla sera

senza dire: “Chiudete là!”

 

Senza ascoltare più la gente

che ti dice: “Io faccio, io dico”,

senza ascoltare l’amico

che viene per darti consigli.

 

Senza ascoltare la famiglia

che ti dice: “Ma che cosa hai fatto?”

senza scendere più a patti

con la coscienza e la dignità.

 

Senza leggere il giornale...

la notizia impressionante,

che è un guaio per tutti

e non hai cosa farci.

 

Senza ascoltare il dottore

che ti spiega la malattia...

la ricetta in farmacia...

l’onorario che devi pagare.

 

Senza ascoltare questo cuore

che ti parla di Concettina

Rita, Brigida, Nannina…

questa si…quell’altra no.

 

Perché, insomma, se vuoi pace

e non sentire più nulla

devi sperare soltanto

che venga la morte a prenderti?

 

Io vorrei trovare pace

ma una pace senza morte.

Una in mezzo a tante porte

si aprisse per vivere!

 

Si aprisse una mattina,

una mattina di primavera,

per arrivare fino alla sera

senza dire: “Chiudete là!'”.


 

 

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mrhayde64 09 giugno

Chi, nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano.
(Madre Teresa di Calcutta)❤️

 

 

 

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mrhayde64 08 giugno

Ci vogliono due anni per imparare a parlare e cinquanta per imparare a tacere. Il silenzio non è vuoto, ma è pieno di risposte. È solo quando riesci a “tacere”, evitando discussioni inutili, che mostri la tua intelligenza e la tua saggezza. Questa è quel genere di filosofia che non è nata per essere insegnata, ma per essere “praticata”.

Luciano de Crescenzo

 

E di conseguenza Pino Daniele 

 

 

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mrhayde64 03 giugno


E quando tutti saranno diventati folli, la follia sarà legge. 
(cit. in giro)

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