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15 MAGGIO 2022

V DOMENICA DI PASQUA ANNO C (Gv 13,31-35)

 Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 13,31-35)
Quando Giuda fu uscito dal Cenacolo, Gesรน disse: ยซOra il Figlio dellโ€™Uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in Lui. Se Dio รจ stato glorificato in Lui, anche Dio Lo glorificherร  da parte sua e Lo glorificherร  subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

โ€œVi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriโ€.
Amiamo sempre e quando le tentazioni sono forti con maggiore intensitร  e fiducia.
Il duplice comandamento dellโ€™amore
Il Comandamento dellโ€™amore รจ un insegnamento lasciato da Gesรน Cristo che costituisce il fulcro dellโ€™etica cristiana. Ha un ruolo centrale nel Nuovo Testamento, dove il comandamento viene ribadito e declinato piรน volte e in formule diverse.
In tutti i vangeli sinottici รจ presente il duplice comandamento dellโ€™amore, che ha la particolaritร  di unire lโ€™amore di Dio e lโ€™amore verso il prossimo. Lโ€™insegnamento, che riprende in una sintesi originale alcuni passi dellโ€™Antico Testamento, semplifica i numerosi precetti che regolavano la vita religiosa del tempo indicando una linea essenziale di condotta per i seguaci di Gesรน. รˆ noto anche come il โ€œmassimo comandamentoโ€ o โ€œil comandamento piรน grandeโ€.

 

 

8 MAGGIO 2022

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO C. (Gv 10,27-30)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesรน disse: ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร  dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Poche parole racchiudono Veritร  da conoscere e approfondire con molto interesse. รˆ lโ€™interesse per la Parola di Dio a contraddistinguere i veri seguaci cristiani dai superficiali. Lโ€™interesse indica una particolare attrazione verso qualcosa o qualcuno.
In tutte le cose utili bisogna trovare un interesse particolare, inteso come coinvolgimento e attrattiva, per il valore della persona o di un oggetto. Il distacco manifestato da molti cristiani da Gesรน e dal Vangelo, manifesta la mancanza di interesse.
Ciรฒ che si ama veramente si segue con molta attenzione, si conosce profondamente, si obbedisce a colui che ha autoritร .
Gesรน oggi inizia con queste parole: โ€œLe mie pecore ascoltaยญno la mia voceโ€. Lโ€™ascolto รจ il primo atteggiamento che si deve manifestare quando bisogna stabilire un dialogo, perchรฉ non si deve solo parlare o chiedere, davanti a Dio รจ piรน vantaggioso ascoltare.
Quando si ascolta qualcuno significa dirgli: tu sei importante, meriti tutta la mia attenzione. Questa considerazione perรฒ ci lascia amareggiati considerando il poco ascolto che lโ€™umanitร  presta a Dio. Anche tra i cristiani non va meglio.
Questo dato indica che oggi Dio interessa poco, o forse interessa solo quando cโ€™รจ un bisogno e ci si ricorda della sua esistenza.
Cosรฌ agiscono molti cristiani e si scoraggiano quando cercano di pregare ma con difficoltร  e non riescono ad entrare nella preghiera. Per pregare bene รจ indispensabile stabilire un contatto spirituale, ma se non si รจ esperti e non si riesce ad aprire il cuore, non cโ€™รจ gioia e tutto diventa pesante.
In questa societร  crudele e divoratrice dei valori umani, esiste in minima parte lโ€™ascolto di Dio, mentre รจ pressochรฉ assente un servizio importante e di estrema delicatezza che รจ lโ€™ascolto degli altri. Neanche tra familiari cโ€™รจ la capacitร  di ascoltare lโ€™altro, e molti arrivano ad ascoltare solo dopo molti fallimenti o iniziative sbagliate.
Lo stesso avviene con Gesรน: Lui parla da duemila anni ma lโ€™uomo prima di ascoltarlo deve compiere molti errori e sbattere la testa!
Lโ€™aspetto incredibile รจ che Gesรน ci dona quanto รจ indispensabile per la nostra realizzazione, per vivere sempre nella gioia e nella pace interiore, nonostante le dure prove della vita. Tutto possiamo superare insieme a Lui, mentre lโ€™uomo da solo puรฒ raggiungere gratificazioni umane che non danno la vera felicitร .
Dovremmo restare ad ascoltare Gesรน ogni giorno con grande premura, invece si corre, corre, corre, e per Lui non cโ€™รจ mai tempo per andarlo a trovare ogni giorno davanti al Tabernacolo e ringraziarlo. Niente e nessuno potrร  mai darci quanto ci dona Gesรน in un istante!
Per arrivare ad ascoltare Gesรน dobbiamo chiederci se Lui merita di essere ascoltato. Approfondiamo questo importante aspetto. Non solamente il Vangelo ma la storia di duemila anni di Cristianesimo ci dicono che il Signore ha compiuto miliardi di miracoli e che Lui รจ in modo assoluto Dio.
Un Dio Amore che puรฒ tutto, interessato ad ognuno di noi come mai nessuno ha fatto e ha sempre il desiderio di aiutarci e renderci felici.
Gesรน รจ veramente lโ€™unico a meritare il nostro ascolto insieme allโ€™obbedienza. Gli uomini dobbiamo ascoltarli, almeno nelle cose giuste e moralmente sane, ma a Gesรน dobbiamo obbedienza e per non sbagliare รจ opportuno conoscere i Comandamenti.
Quando preghiamo, noi ascoltiamo Dio, molto spesso perรฒ la sua voce non la percepiamo per il poco interesse che prestiamo alla preghiera stessa. Pregare รจ parlare con Gesรน e la Madonna, le Loro risposte forse non arrivano subito, ma se Li ascoltiamo operando bene e praticando le virtรน, sarร  facile ottenere quanto desideriamo.
Gesรน ha dato la sua Vita per ognuno di noi, non dimentichiamo di mettere la nostra vita nella sua volontร  e nel suo Cuore!

8 MAGGIO 2022

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO C. (Gv 10,27-30)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesรน disse: ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร  dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Poche parole racchiudono Veritร  da conoscere e approfondire con molto interesse. รˆ lโ€™interesse per la Parola di Dio a contraddistinguere i veri seguaci cristiani dai superficiali. Lโ€™interesse indica una particolare attrazione verso qualcosa o qualcuno.
In tutte le cose utili bisogna trovare un interesse particolare, inteso come coinvolgimento e attrattiva, per il valore della persona o di un oggetto. Il distacco manifestato da molti cristiani da Gesรน e dal Vangelo, manifesta la mancanza di interesse.
Ciรฒ che si ama veramente si segue con molta attenzione, si conosce profondamente, si obbedisce a colui che ha autoritร .
Gesรน oggi inizia con queste parole: โ€œLe mie pecore ascoltaยญno la mia voceโ€. Lโ€™ascolto รจ il primo atteggiamento che si deve manifestare quando bisogna stabilire un dialogo, perchรฉ non si deve solo parlare o chiedere, davanti a Dio รจ piรน vantaggioso ascoltare.
Quando si ascolta qualcuno significa dirgli: tu sei importante, meriti tutta la mia attenzione. Questa considerazione perรฒ ci lascia amareggiati considerando il poco ascolto che lโ€™umanitร  presta a Dio. Anche tra i cristiani non va meglio.
Questo dato indica che oggi Dio interessa poco, o forse interessa solo quando cโ€™รจ un bisogno e ci si ricorda della sua esistenza.
Cosรฌ agiscono molti cristiani e si scoraggiano quando cercano di pregare ma con difficoltร  e non riescono ad entrare nella preghiera. Per pregare bene รจ indispensabile stabilire un contatto spirituale, ma se non si รจ esperti e non si riesce ad aprire il cuore, non cโ€™รจ gioia e tutto diventa pesante.
In questa societร  crudele e divoratrice dei valori umani, esiste in minima parte lโ€™ascolto di Dio, mentre รจ pressochรฉ assente un servizio importante e di estrema delicatezza che รจ lโ€™ascolto degli altri. Neanche tra familiari cโ€™รจ la capacitร  di ascoltare lโ€™altro, e molti arrivano ad ascoltare solo dopo molti fallimenti o iniziative sbagliate.
Lo stesso avviene con Gesรน: Lui parla da duemila anni ma lโ€™uomo prima di ascoltarlo deve compiere molti errori e sbattere la testa!
Lโ€™aspetto incredibile รจ che Gesรน ci dona quanto รจ indispensabile per la nostra realizzazione, per vivere sempre nella gioia e nella pace interiore, nonostante le dure prove della vita. Tutto possiamo superare insieme a Lui, mentre lโ€™uomo da solo puรฒ raggiungere gratificazioni umane che non danno la vera felicitร .
Dovremmo restare ad ascoltare Gesรน ogni giorno con grande premura, invece si corre, corre, corre, e per Lui non cโ€™รจ mai tempo per andarlo a trovare ogni giorno davanti al Tabernacolo e ringraziarlo. Niente e nessuno potrร  mai darci quanto ci dona Gesรน in un istante!
Per arrivare ad ascoltare Gesรน dobbiamo chiederci se Lui merita di essere ascoltato. Approfondiamo questo importante aspetto. Non solamente il Vangelo ma la storia di duemila anni di Cristianesimo ci dicono che il Signore ha compiuto miliardi di miracoli e che Lui รจ in modo assoluto Dio.
Un Dio Amore che puรฒ tutto, interessato ad ognuno di noi come mai nessuno ha fatto e ha sempre il desiderio di aiutarci e renderci felici.
Gesรน รจ veramente lโ€™unico a meritare il nostro ascolto insieme allโ€™obbedienza. Gli uomini dobbiamo ascoltarli, almeno nelle cose giuste e moralmente sane, ma a Gesรน dobbiamo obbedienza e per non sbagliare รจ opportuno conoscere i Comandamenti.
Quando preghiamo, noi ascoltiamo Dio, molto spesso perรฒ la sua voce non la percepiamo per il poco interesse che prestiamo alla preghiera stessa. Pregare รจ parlare con Gesรน e la Madonna, le Loro risposte forse non arrivano subito, ma se Li ascoltiamo operando bene e praticando le virtรน, sarร  facile ottenere quanto desideriamo.
Gesรน ha dato la sua Vita per ognuno di noi, non dimentichiamo di mettere la nostra vita nella sua volontร  e nel suo Cuore!

8 MAGGIO 2022

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO C. (Gv 10,27-30)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesรน disse: ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร  dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Poche parole racchiudono Veritร  da conoscere e approfondire con molto interesse. รˆ lโ€™interesse per la Parola di Dio a contraddistinguere i veri seguaci cristiani dai superficiali. Lโ€™interesse indica una particolare attrazione verso qualcosa o qualcuno.
In tutte le cose utili bisogna trovare un interesse particolare, inteso come coinvolgimento e attrattiva, per il valore della persona o di un oggetto. Il distacco manifestato da molti cristiani da Gesรน e dal Vangelo, manifesta la mancanza di interesse.
Ciรฒ che si ama veramente si segue con molta attenzione, si conosce profondamente, si obbedisce a colui che ha autoritร .
Gesรน oggi inizia con queste parole: โ€œLe mie pecore ascoltaยญno la mia voceโ€. Lโ€™ascolto รจ il primo atteggiamento che si deve manifestare quando bisogna stabilire un dialogo, perchรฉ non si deve solo parlare o chiedere, davanti a Dio รจ piรน vantaggioso ascoltare.
Quando si ascolta qualcuno significa dirgli: tu sei importante, meriti tutta la mia attenzione. Questa considerazione perรฒ ci lascia amareggiati considerando il poco ascolto che lโ€™umanitร  presta a Dio. Anche tra i cristiani non va meglio.
Questo dato indica che oggi Dio interessa poco, o forse interessa solo quando cโ€™รจ un bisogno e ci si ricorda della sua esistenza.
Cosรฌ agiscono molti cristiani e si scoraggiano quando cercano di pregare ma con difficoltร  e non riescono ad entrare nella preghiera. Per pregare bene รจ indispensabile stabilire un contatto spirituale, ma se non si รจ esperti e non si riesce ad aprire il cuore, non cโ€™รจ gioia e tutto diventa pesante.
In questa societร  crudele e divoratrice dei valori umani, esiste in minima parte lโ€™ascolto di Dio, mentre รจ pressochรฉ assente un servizio importante e di estrema delicatezza che รจ lโ€™ascolto degli altri. Neanche tra familiari cโ€™รจ la capacitร  di ascoltare lโ€™altro, e molti arrivano ad ascoltare solo dopo molti fallimenti o iniziative sbagliate.
Lo stesso avviene con Gesรน: Lui parla da duemila anni ma lโ€™uomo prima di ascoltarlo deve compiere molti errori e sbattere la testa!
Lโ€™aspetto incredibile รจ che Gesรน ci dona quanto รจ indispensabile per la nostra realizzazione, per vivere sempre nella gioia e nella pace interiore, nonostante le dure prove della vita. Tutto possiamo superare insieme a Lui, mentre lโ€™uomo da solo puรฒ raggiungere gratificazioni umane che non danno la vera felicitร .
Dovremmo restare ad ascoltare Gesรน ogni giorno con grande premura, invece si corre, corre, corre, e per Lui non cโ€™รจ mai tempo per andarlo a trovare ogni giorno davanti al Tabernacolo e ringraziarlo. Niente e nessuno potrร  mai darci quanto ci dona Gesรน in un istante!
Per arrivare ad ascoltare Gesรน dobbiamo chiederci se Lui merita di essere ascoltato. Approfondiamo questo importante aspetto. Non solamente il Vangelo ma la storia di duemila anni di Cristianesimo ci dicono che il Signore ha compiuto miliardi di miracoli e che Lui รจ in modo assoluto Dio.
Un Dio Amore che puรฒ tutto, interessato ad ognuno di noi come mai nessuno ha fatto e ha sempre il desiderio di aiutarci e renderci felici.
Gesรน รจ veramente lโ€™unico a meritare il nostro ascolto insieme allโ€™obbedienza. Gli uomini dobbiamo ascoltarli, almeno nelle cose giuste e moralmente sane, ma a Gesรน dobbiamo obbedienza e per non sbagliare รจ opportuno conoscere i Comandamenti.
Quando preghiamo, noi ascoltiamo Dio, molto spesso perรฒ la sua voce non la percepiamo per il poco interesse che prestiamo alla preghiera stessa. Pregare รจ parlare con Gesรน e la Madonna, le Loro risposte forse non arrivano subito, ma se Li ascoltiamo operando bene e praticando le virtรน, sarร  facile ottenere quanto desideriamo.
Gesรน ha dato la sua Vita per ognuno di noi, non dimentichiamo di mettere la nostra vita nella sua volontร  e nel suo Cuore!

8 MAGGIO 2022

IV DOMENICA DI PASQUA ANNO C. (Gv 10,27-30)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 10,27-30)
In quel tempo, Gesรน disse: ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร  dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Poche parole racchiudono Veritร  da conoscere e approfondire con molto interesse. รˆ lโ€™interesse per la Parola di Dio a contraddistinguere i veri seguaci cristiani dai superficiali. Lโ€™interesse indica una particolare attrazione verso qualcosa o qualcuno.
In tutte le cose utili bisogna trovare un interesse particolare, inteso come coinvolgimento e attrattiva, per il valore della persona o di un oggetto. Il distacco manifestato da molti cristiani da Gesรน e dal Vangelo, manifesta la mancanza di interesse.
Ciรฒ che si ama veramente si segue con molta attenzione, si conosce profondamente, si obbedisce a colui che ha autoritร .
Gesรน oggi inizia con queste parole: โ€œLe mie pecore ascoltaยญno la mia voceโ€. Lโ€™ascolto รจ il primo atteggiamento che si deve manifestare quando bisogna stabilire un dialogo, perchรฉ non si deve solo parlare o chiedere, davanti a Dio รจ piรน vantaggioso ascoltare.
Quando si ascolta qualcuno significa dirgli: tu sei importante, meriti tutta la mia attenzione. Questa considerazione perรฒ ci lascia amareggiati considerando il poco ascolto che lโ€™umanitร  presta a Dio. Anche tra i cristiani non va meglio.
Questo dato indica che oggi Dio interessa poco, o forse interessa solo quando cโ€™รจ un bisogno e ci si ricorda della sua esistenza.
Cosรฌ agiscono molti cristiani e si scoraggiano quando cercano di pregare ma con difficoltร  e non riescono ad entrare nella preghiera. Per pregare bene รจ indispensabile stabilire un contatto spirituale, ma se non si รจ esperti e non si riesce ad aprire il cuore, non cโ€™รจ gioia e tutto diventa pesante.
In questa societร  crudele e divoratrice dei valori umani, esiste in minima parte lโ€™ascolto di Dio, mentre รจ pressochรฉ assente un servizio importante e di estrema delicatezza che รจ lโ€™ascolto degli altri. Neanche tra familiari cโ€™รจ la capacitร  di ascoltare lโ€™altro, e molti arrivano ad ascoltare solo dopo molti fallimenti o iniziative sbagliate.
Lo stesso avviene con Gesรน: Lui parla da duemila anni ma lโ€™uomo prima di ascoltarlo deve compiere molti errori e sbattere la testa!
Lโ€™aspetto incredibile รจ che Gesรน ci dona quanto รจ indispensabile per la nostra realizzazione, per vivere sempre nella gioia e nella pace interiore, nonostante le dure prove della vita. Tutto possiamo superare insieme a Lui, mentre lโ€™uomo da solo puรฒ raggiungere gratificazioni umane che non danno la vera felicitร .
Dovremmo restare ad ascoltare Gesรน ogni giorno con grande premura, invece si corre, corre, corre, e per Lui non cโ€™รจ mai tempo per andarlo a trovare ogni giorno davanti al Tabernacolo e ringraziarlo. Niente e nessuno potrร  mai darci quanto ci dona Gesรน in un istante!
Per arrivare ad ascoltare Gesรน dobbiamo chiederci se Lui merita di essere ascoltato. Approfondiamo questo importante aspetto. Non solamente il Vangelo ma la storia di duemila anni di Cristianesimo ci dicono che il Signore ha compiuto miliardi di miracoli e che Lui รจ in modo assoluto Dio.
Un Dio Amore che puรฒ tutto, interessato ad ognuno di noi come mai nessuno ha fatto e ha sempre il desiderio di aiutarci e renderci felici.
Gesรน รจ veramente lโ€™unico a meritare il nostro ascolto insieme allโ€™obbedienza. Gli uomini dobbiamo ascoltarli, almeno nelle cose giuste e moralmente sane, ma a Gesรน dobbiamo obbedienza e per non sbagliare รจ opportuno conoscere i Comandamenti.
Quando preghiamo, noi ascoltiamo Dio, molto spesso perรฒ la sua voce non la percepiamo per il poco interesse che prestiamo alla preghiera stessa. Pregare รจ parlare con Gesรน e la Madonna, le Loro risposte forse non arrivano subito, ma se Li ascoltiamo operando bene e praticando le virtรน, sarร  facile ottenere quanto desideriamo.
Gesรน ha dato la sua Vita per ognuno di noi, non dimentichiamo di mettere la nostra vita nella sua volontร  e nel suo Cuore!

1 MAGGIO 2022

III DOMENICA DI PASQUA ANNO C Gv 21,1-19.

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 21,1-19)
In quel tempo, Gesรน si manifestรฒ di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberรฌade. E si manifestรฒ cosรฌ: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dรฌdimo, Natanaรจle di Cana di Galilea, i figli di Zebedรจo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: ยซIo vado a pescareยป. Gli dissero: ยซVeniamo anche noi con teยป. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando giร  era lโ€™alba, Gesรน stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesรน. Gesรน disse loro: ยซFiglioli, non avete nulla da mangiare?ยป. Gli risposero: ยซNoยป. Allora egli disse loro: ยซGettate la rete dalla parte destra della barca e trovereteยป. La gettarono e non riuscivano piรน a tirarla su per la grande quantitร  di pesci. Allora quel discepolo che Gesรน amava disse a Pietro: ยซรˆ il Signore!ยป. Simon Pietro, appena udรฌ che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perchรฉ era svestito, e si gettรฒ in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesรน: ยซPortate un poโ€™ del pesce che avete preso oraยป. Allora Simon Pietro salรฌ nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrรฉ grossi pesci. E benchรฉ fossero tanti, la rete non si squarciรฒ. Gesรน disse loro: ยซVenite a mangiareยป. E nessuno dei discepoli osava domandargli: ยซChi sei?ยป, perchรฉ sapevano bene che era il Signore. Gesรน si avvicinรฒ, prese il pane e lo diede loro, e cosรฌ pure il pesce. Era la terza volta che Gesรน si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. ยป. Quandโ€™ebbero mangiato, Gesรน disse a Simon Pietro: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami piรน di costoro?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPasci i miei agnelliยป. Gli disse di nuovo, per la seconda volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPascola le mie pecoreยป. Gli disse per la terza volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?ยป. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: ยซMi vuoi bene?ยป, e gli disse: ยซSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneยป. Gli rispose Gesรน: ยซPasci le mie pecore. In veritร , in veritร  io ti dico: quando eri piรน giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirร  e ti porterร  dove tu non vuoiยป. Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: ยซSeguimiยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La terza volta che Gesรน si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione, รจ densa di avvenimenti e di insegnamenti.
Egli si ferma sulla riva del lago a cuocere il pesce per loro, e a presentarsi ancora come uno che serve, perchรฉ il Risorto รจ tutto Amore, Spirito vivificante. Ed รจ sullโ€™amore che interroga Pietro. Non รจ un esame, ma solo una triplice affettuosa richiesta, allโ€™uomo che per tre volte lโ€™aveva rinnegato e che ciรฒ nonostante doveva essere la prima pietra della sua Chiesa.
Di fronte alla debolezza di Pietro, soggetto ad alti e bassi, come un poโ€™ tutti noi poveri mortali, si erge maestosa e commovente la fedeltร  adamantina di Gesรน allโ€™uomo che aveva scelto.
Ma a tutti noi quel dialogo umano fra Gesรน e Pietro dice anche qualcosa di estremamente consolante. Ci dice cioรจ che, se erriamo, Gesรน, una volta ravveduti, non ricorda il nostro sbaglio e vede in noi solo quello splendido disegno per il quale Dio ci ha creato. Questa รจ la misericordia di Dio! Pietro, forgiato dalle umiliazioni della tristissima prova fallita, si abbandona totalmente a Gesรน. Come lui, anche noi esaminiamo il nostro cuore, per potergli dire e ripetere spesso: โ€œSignore, tu sai tutto, tu sai che ti amoโ€ (Gv 21,16).

 

 

1 MAGGIO 2022

III DOMENICA DI PASQUA ANNO C Gv 21,1-19.

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 21,1-19)
In quel tempo, Gesรน si manifestรฒ di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberรฌade. E si manifestรฒ cosรฌ: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dรฌdimo, Natanaรจle di Cana di Galilea, i figli di Zebedรจo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: ยซIo vado a pescareยป. Gli dissero: ยซVeniamo anche noi con teยป. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando giร  era lโ€™alba, Gesรน stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesรน. Gesรน disse loro: ยซFiglioli, non avete nulla da mangiare?ยป. Gli risposero: ยซNoยป. Allora egli disse loro: ยซGettate la rete dalla parte destra della barca e trovereteยป. La gettarono e non riuscivano piรน a tirarla su per la grande quantitร  di pesci. Allora quel discepolo che Gesรน amava disse a Pietro: ยซรˆ il Signore!ยป. Simon Pietro, appena udรฌ che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perchรฉ era svestito, e si gettรฒ in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesรน: ยซPortate un poโ€™ del pesce che avete preso oraยป. Allora Simon Pietro salรฌ nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrรฉ grossi pesci. E benchรฉ fossero tanti, la rete non si squarciรฒ. Gesรน disse loro: ยซVenite a mangiareยป. E nessuno dei discepoli osava domandargli: ยซChi sei?ยป, perchรฉ sapevano bene che era il Signore. Gesรน si avvicinรฒ, prese il pane e lo diede loro, e cosรฌ pure il pesce. Era la terza volta che Gesรน si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. ยป. Quandโ€™ebbero mangiato, Gesรน disse a Simon Pietro: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami piรน di costoro?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPasci i miei agnelliยป. Gli disse di nuovo, per la seconda volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPascola le mie pecoreยป. Gli disse per la terza volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?ยป. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: ยซMi vuoi bene?ยป, e gli disse: ยซSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneยป. Gli rispose Gesรน: ยซPasci le mie pecore. In veritร , in veritร  io ti dico: quando eri piรน giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirร  e ti porterร  dove tu non vuoiยป. Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: ยซSeguimiยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La terza volta che Gesรน si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione, รจ densa di avvenimenti e di insegnamenti.
Egli si ferma sulla riva del lago a cuocere il pesce per loro, e a presentarsi ancora come uno che serve, perchรฉ il Risorto รจ tutto Amore, Spirito vivificante. Ed รจ sullโ€™amore che interroga Pietro. Non รจ un esame, ma solo una triplice affettuosa richiesta, allโ€™uomo che per tre volte lโ€™aveva rinnegato e che ciรฒ nonostante doveva essere la prima pietra della sua Chiesa.
Di fronte alla debolezza di Pietro, soggetto ad alti e bassi, come un poโ€™ tutti noi poveri mortali, si erge maestosa e commovente la fedeltร  adamantina di Gesรน allโ€™uomo che aveva scelto.
Ma a tutti noi quel dialogo umano fra Gesรน e Pietro dice anche qualcosa di estremamente consolante. Ci dice cioรจ che, se erriamo, Gesรน, una volta ravveduti, non ricorda il nostro sbaglio e vede in noi solo quello splendido disegno per il quale Dio ci ha creato. Questa รจ la misericordia di Dio! Pietro, forgiato dalle umiliazioni della tristissima prova fallita, si abbandona totalmente a Gesรน. Come lui, anche noi esaminiamo il nostro cuore, per potergli dire e ripetere spesso: โ€œSignore, tu sai tutto, tu sai che ti amoโ€ (Gv 21,16).

 

 

24 Aprile 2022

II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA ANNO C (Gv 20,19-31)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 20,19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: ยซPace a voi!ยป. Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesรน disse loro di nuovo: ยซPace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voiยป. Detto questo, soffiรฒ e disse loro: ยซRicevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiยป.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e cโ€™era con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป.
Gesรน, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole di Cristo che si rivolge agli apostoli: โ€œVi lascio la pace, vi do la mia paceโ€. Inoltre, imploriamo il Signore di concederci โ€œunitร  e pace secondo la sua volontร โ€ e di donare โ€œla pace ai nostri giorniโ€.
Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurรฒ la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero. Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha portato la pace nellโ€™anima inquieta dellโ€™uomo. Lโ€™anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio รจ il fondamento della pace tra gli uomini. Liberato dalla schiavitรน del peccato, lโ€™uomo รจ in pace, ha lโ€™anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri. รˆ partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi ad essa, che si puรฒ stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini, in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi al suo popolo unico. Il suo desiderio, che รจ di riunire tutti gli uomini in seno ad unโ€™unica comunitร  per salvarli, รจ giร  espresso nellโ€™Antico Testamento.
Gli Ebrei capirono di essere un popolo unico nella lontana notte di Pasqua in cui Dio li separรฒ dagli Egiziani ed indicรฒ loro la Terra promessa.
La Pasqua viene per ricordare questo avvenimento alle generazioni successive: in questo giorno ogni ebreo ha il sentimento di essere di nuovo condotto fuori dallโ€™Egitto per essere salvato. Allo stesso modo, il nuovo popolo di Dio รจ nato il giorno di Pasqua, quando la concordia eterna fu rinnovata e suggellata dal sangue del Figlio di Dio. Questo popolo creato da Cristo รจ precisamente la Chiesa.
Gli uomini assomigliano a piccoli universi, chiusi e segreti. Dio li ha creati cosรฌ. Ciรฒ nonostante, il Creatore ha dato agli uomini anche il gusto di riunirsi in gruppi, di vivere, di lavorare, di creare in comune. Dio ha voluto allo stesso tempo assicurare loro la salvezza in quanto comunitร , la salvezza del suo popolo. Accettare la salvezza promessa da Dio significa nello stesso tempo integrarsi al nuovo popolo riunito da Cristo, in seno al quale tutti usano i medesimi strumenti della grazia, cioรจ i sacramenti, scaturiti dalla Passione di Cristo.
In diversi momenti, il Nuovo Testamento designa Cristo come il volto visibile di Dio, lโ€™immagine del Padre, il suo segno (Col 1,15; Gv 1,18). Cristo รจ come un sacramento che significa e trasmette lโ€™amore del Padre. รˆ un segno carico di significato e di forza di salvezza; in lui si trovano riuniti il perdono del Padre e la filiazione. In questo senso, Cristo appare come il primo sacramento nato dallโ€™amore di Dio, la fonte di tutti i sacramenti. I sacramenti possono esistere solamente perchรฉ in loro Cristo stesso รจ presente ed agisce.
Come una madre premurosa, la Chiesa si sforza di spiritualizzare tutta la vita dei suoi figli e delle sue figlie. Vivere la spiritualitร , provare la pace dellโ€™anima รจ tentare di dare un carattere divino al quotidiano attraverso il flusso di grazie, di sapienza, di sentimenti, di consolazione che viene da Dio. Per ottenere la salvezza, egli ci fa pervenire, in un modo o nellโ€™altro, a raggiungere Cristo. Ci fa camminare la mano nella mano con i figli del popolo di Dio, ci dirige verso un destino comune sotto lโ€™egida di Cristo che si occupa di noi, ci perdona, ci santifica e ci concede la pace.

17 APRILE 2022

DOMENICA DI PASQUA โ€“ RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO C). (Gv 20,1-9)

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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Mร gdala si recรฒ al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andรฒ da Simon Pietro e dallโ€™altro discepolo, quello che Gesรน amava, e disse loro: ยซHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lโ€™hanno posto!ยป.
Pietro allora uscรฌ insieme allโ€™altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma lโ€™altro discepolo corse piรน veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinรฒ, vide i teli posati lร , ma non entrรฒ.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrรฒ nel sepolcro e osservรฒ i teli posati lร , e il sudario โ€“ che era stato sul suo capo โ€“ non posato lร  con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrรฒ anche lโ€™altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioรจ egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore.

***

Sequenza
Alla vittima pasquale,
sโ€™innalzi oggi il sacrificio di lode.
Lโ€™Agnello ha redento il suo gregge,
lโ€™Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.ยซRaccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?ยป.
ยซLa tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, รจ risorto:
precede i suoi in Galileaยป.Sรฌ, ne siamo certi:
Cristo รจ davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietร  di noi.

***

PASQUA DI RESURREZIONE IN VERSI E IN RIMA. Mt 28, 1-10; Mc 16,1-11; Lc 24, 1-12; Gv 20, 1-18

La corsa delle donne in quel giorno lontanoโ€ฆEโ€™ quella che ancor oggi ti fa esser cristiano, perchรฉ รจ su quellโ€™annuncio dato con il fiatone che reggerร  per sempre la nostra religioneโ€ฆ
Sotto la croce, a voi, vi han visto tutti in faccia! Ma lo sapete o no che รจ a noi che dan la caccia? Solo le vostre anime pensate siano meste? Ma se pedinan voi cadran le nostre teste!
Calmati, e non essere cosรฌ duro e impulsivo, lascia loro spiegare questo improvviso arrivo; se son giunte a questโ€™ora, e son cosรฌ eccitateโ€ฆche cosa รจ mai successo? Avanti, su, spiegate!
Parla tu , Maddalena, tu devi raccontare quello che abbiamo visto stamani allโ€™albeggiare; ma tutti voi tacete, sedetevi qui intornoโ€ฆ, non sarร  piรน lo stesso dopo codesto giorno.
Vedemmo il grande masso di lato, ribaltato! Le bende lรฌ per terra, il sudario ripiegatoโ€ฆ Fratelli siate forti, tenetevi i ginocchiโ€ฆ Perchรฉ il sepolcro vuoto han visto i nostri occhi!
E cโ€™erano due Angeli Splendenti tra gli ulivi: โ€“ Non cercate tra i morti colui che รจ tra i vivi! Lui aveva detto un giorno che era necessario morire, esser sepolto avvolto nel sudario.
Capite adesso il nostro tanto eccitato arrivo? Che gioia dirvi che Gesรน รจ risorto! Eโ€™ vivo! Ma un silenzio di gelo seguรฌ queste parole, le donne si sentiranno tremendamente soleโ€ฆ Poi la voce di Pietro infine sciolse i cuori:- Voglio andare a vedere- e uscรฌ subito fuori. Giovanni balzรฒ in piedi, fu come fulminato:
โ€œGesรน! Ne ero sicuro!โ€, e corse a perdifiato.

RIFLESSIONI

Che cosโ€™รจ che fa correre lโ€™apostolo Giovanni al sepolcro? Egli ha vissuto per intero il dramma della Pasqua, essendo molto vicino al suo maestro. Ci sembra perciรฒ inammissibile unโ€™affermazione del genere: โ€œNon avevano infatti ancora compreso la Scritturaโ€. Eppure era proprio cosรฌ: non meravigliamoci allora di constatare lโ€™ignoranza attuale, per molti versi simile. Il mondo di Dio, i progetti di Dio sono cosรฌ diversi che ancor oggi succede che anche chi รจ piรน vicino a Dio non capisca e si stupisca degli avvenimenti.
โ€œVide e credetteโ€. Bastava un sepolcro vuoto perchรฉ tutto si risolvesse? Credo che non fu cosรฌ facile. Anche nel momento delle sofferenze piรน dure, Giovanni rimane vicino al suo maestro. La ragione non comprende, ma lโ€™amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere. รˆ lโ€™intuizione dellโ€™amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Unโ€™amicizia che niente e nessuno potrebbe spezzare. รˆ possibile? Io credo che la vita ci abbia insegnato che soltanto Dio puรฒ procurarci ciรฒ. รˆ la testimonianza che ci danno tutti i gulag dellโ€™Europa dellโ€™Est e che riecheggia nella gioia pasquale alla fine del nostro millennio.

 

 

10 APRILE 2022

DOMENICA DELLE PALME ANNO C (Lc 22,14-23,56)

Passione di nostro Signore Gesรน Cristo secondo Luca. (Lc 22,14-23,56)

TESTO:-
Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione
Quando venne lโ€™ora, [Gesรน] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: ยซHo tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perchรฉ io vi dico: non la mangerรฒ piรน, finchรฉ essa non si compia nel regno di Dioยป. E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: ยซPrendetelo e fatelo passare tra voi, perchรฉ io vi dico: da questo momento non berrรฒ piรน del frutto della vite, finchรฉ non verrร  il regno di Dioยป.- Fate questo in memoria di me
Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzรฒ e lo diede loro dicendo: ยซQuesto รจ il mio corpo, che รจ dato per voi; fate questo in memoria di meยป. E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: ยซQuesto calice รจ la nuova alleanza nel mio sangue, che รจ versato per voiยป.- Guai a quellโ€™uomo dal quale il Figlio dellโ€™uomo viene tradito!
ยซMa ecco, la mano di colui che mi tradisce รจ con me, sulla tavola. Il Figlio dellโ€™uomo se ne va, secondo quanto รจ stabilito, ma guai a quellโ€™uomo dal quale egli viene tradito!ยป. Allora essi cominciarono a domandarsi lโ€™un lโ€™altro chi di loro avrebbe fatto questo.- Io sto in mezzo a voi come colui che serve
E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare piรน grande. Egli disse: ยซI re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi perรฒ non fate cosรฌ; ma chi tra voi รจ piรน grande diventi come il piรน giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi รจ piรน grande, chi sta a tavola o chi serve? Non รจ forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio lโ€™ha preparato per me, perchรฉ mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribรน di Israele.- Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli
Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perchรฉ la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelliยป. E Pietro gli disse: ยซSignore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morteยป. Gli rispose: ยซPietro, io ti dico: oggi il gallo non canterร  prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermiยป.- Deve compiersi in me questa parola della Scrittura
Poi disse loro: ยซQuando vi ho mandato senza borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali, vi รจ forse mancato qualcosa?ยป. Risposero: ยซNullaยป. Ed egli soggiunse: ยซMa ora, chi ha una borsa la prenda, e cosรฌ chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perchรฉ io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: โ€œE fu annoverato tra gli empiโ€. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimentoยป. Ed essi dissero: ยซSignore, ecco qui due spadeยป. Ma egli disse: ยซBasta!ยป.- Entrato nella lotta, pregava piรน intensamente
Uscรฌ e andรฒ, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: ยซPregate, per non entrare in tentazioneยป. Poi si allontanรฒ da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: ยซPadre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontร ยป. Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava piรน intensamente, e il suo sudore diventรฒ come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andรฒ dai discepoli e li trovรฒ che dormivano per la tristezza. E disse loro: ยซPerchรฉ dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazioneยป.- Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dellโ€™uomo?
Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinรฒ a Gesรน per baciarlo. Gesรน gli disse: ยซGiuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dellโ€™uomo?ยป. Allora quelli che erano con lui, vedendo ciรฒ che stava per accadere, dissero: ยซSignore, dobbiamo colpire con la spada?ยป. E uno di loro colpรฌ il servo del sommo sacerdote e gli staccรฒ lโ€™orecchio destro. Ma Gesรน intervenne dicendo: ยซLasciate! Basta cosรฌ!ยป. E, toccandogli lโ€™orecchio, lo guarรฌ. Poi Gesรน disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: ยซCome se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa รจ lโ€™ora vostra e il potere delle tenebreยป.- Uscito fuori, Pietro, pianse amaramente
Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: ยซAnche questi era con luiยป. Ma egli negรฒ dicendo: ยซO donna, non lo conosco!ยป. Poco dopo un altro lo vide e disse: ยซAnche tu sei uno di loro!ยป. Ma Pietro rispose: ยซO uomo, non lo sono!ยป. Passata circa unโ€™ora, un altro insisteva: ยซIn veritร , anche questi era con lui; infatti รจ Galileoยป. Ma Pietro disse: ยซO uomo, non so quello che diciยป. E in quellโ€™istante, mentre ancora parlava, un gallo cantรฒ. Allora il Signore si voltรฒ e fissรฒ lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordรฒ della parola che il Signore gli aveva detto: ยซPrima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volteยป. E, uscito fuori, pianse amaramente.- Faโ€™ il profeta! Chi รจ che ti ha colpito?
E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesรน lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: ยซFaโ€™ il profeta! Chi รจ che ti ha colpito?ยป. E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.- Lo condussero davanti al loro Sinedrio
Appena fu giorno, si riunรฌ il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: ยซSe tu sei il Cristo, dillo a noiยป. Rispose loro: ยซAnche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma dโ€™ora in poi il Figlio dellโ€™uomo siederร  alla destra della potenza di Dioยป. Allora tutti dissero: ยซTu dunque sei il Figlio di Dio?ยป. Ed egli rispose loro: ยซVoi stessi dite che io lo sonoยป. E quelli dissero: ยซChe bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Lโ€™abbiamo udito noi stessi dalla sua boccaยป.- Non trovo in questโ€™uomo alcun motivo di condanna
Tutta lโ€™assemblea si alzรฒ; lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: ยซAbbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo reยป. Pilato allora lo interrogรฒ: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Ed egli rispose: ยซTu lo diciยป. Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: ยซNon trovo in questโ€™uomo alcun motivo di condannaยป. Ma essi insistevano dicendo: ยซCostui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a quiยป. Udito ciรฒ, Pilato domandรฒ se quellโ€™uomo era Galileo e, saputo che stava sotto lโ€™autoritร  di Erode, lo rinviรฒ a Erode, che in quei giorni si trovava anchโ€™egli a Gerusalemme.- Erode con i suoi soldati insulta Gesรน
Vedendo Gesรน, Erode si rallegrรฒ molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogรฒ, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nellโ€™accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultรฒ, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandรฒ a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.- Pilato abbandona Gesรน alla loro volontร 
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autoritร  e il popolo, disse loro: ยซMi avete portato questโ€™uomo come agitatore del popolo. Ecco, io lโ€™ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in questโ€™uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce lโ€™ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciรฒ, dopo averlo punito, lo rimetterรฒ in libertร ยป. Ma essi si misero a gridare tutti insieme: ยซTogli di mezzo costui! Rimettici in libertร  Barabba!ยป. Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in cittร , e per omicidio. Pilato parlรฒ loro di nuovo, perchรฉ voleva rimettere in libertร  Gesรน. Ma essi urlavano: ยซCrocifiggilo! Crocifiggilo!ยป. Ed egli, per la terza volta, disse loro: ยซMa che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirรฒ e lo rimetterรฒ in libertร ยป. Essi perรฒ insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertร  colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnรฒ Gesรน al loro volere.- Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesรน. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesรน, voltandosi verso di loro, disse: ยซFiglie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirร : โ€œBeate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattatoโ€. Allora cominceranno a dire ai monti: โ€œCadete su di noi!โ€, e alle colline: โ€œCopriteci!โ€. Perchรฉ, se si tratta cosรฌ il legno verde, che avverrร  del legno secco?ยป.
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.- Padre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e lโ€™altro a sinistra. Gesรน diceva: ยซPadre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoยป.
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.- Costui รจ il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, lโ€™elettoยป. Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dellโ€™aceto e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. Sopra di lui cโ€™era anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป.- Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. Lโ€™altro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. E disse: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. Gli rispose: ยซIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.- Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era giร  verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perchรฉ il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciรฒ a metร . Gesรน, gridando a gran
voce, disse: ยซPadre, nelle tue mani consegno il mio spiritoยป.

Detto questo, spirรฒ.(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
Visto ciรฒ che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: ยซVeramente questโ€™uomo era giustoยป.

Cosรฌ pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.- Giuseppe pone il corpo di Gesรน in un sepolcro scavato nella roccia
Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e allโ€™operato degli altri. Era di Arimatรจa, una cittร  della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentรฒ a Pilato e chiese il corpo di Gesรน. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascรจve e giร  splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesรน dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesรน, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Festeggiamo oggi lโ€™entrata messianica di Gesรน a Gerusalemme; in ricordo del suo trionfo, benediciamo le palme e leggiamo il racconto della sua passione e della sua morte. รˆ il profeta Isaia con il suo terzo cantico sul servo sofferente di Iahvรจ che ci prepara ad ascoltare questo passo del Vangelo.
La sofferenza fa parte della missione del servo. Essa fa anche parte della nostra missione di cristiani. Non puรฒ esistere un servo coerente di Gesรน se non con il suo fardello, come ci ricorda il salmo di oggi.
Ma nella sofferenza risiede la vittoria. โ€œEgli spogliรฒ se stesso, assumendo la condizione di servo, umiliรฒ se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croceโ€. E, come il suono trionfale di una fanfara, risuonano le parole che richiamano lโ€™antico inno cristiano sulla kenosi citato da san Paolo: โ€œPer questo Dio lโ€™ha esaltato al di sopra di tuttoโ€. Lโ€™intera gloria del servo di Iahvรจ รจ nello spogliarsi completamente, nellโ€™abbassarsi, nel servire come uno schiavo, fino alla morte. La parola essenziale รจ: โ€œPer questoโ€. Lโ€™elevazione divina di Cristo รจ nel suo abbassarsi, nel suo servire, nella sua solidarietร  con noi, in particolare con i piรน deboli e i piรน provati.
Poichรฉ la divinitร  รจ lโ€™amore. E lโ€™amore si รจ manifestato con piรน forza proprio sulla croce, sulla croce dalla quale รจ scaturito il grido di fiducia filiale nel Padre.
โ€œDopo queste parole egli rese lo spiritoโ€, e noi ci inginocchiamo โ€“ secondo la liturgia della messa โ€“ e ci immergiamo nella preghiera o nella meditazione. Questo istante di silenzio totale รจ essenziale, indispensabile a ciascuno di noi. Che cosa dirรฒ al Crocifisso? A me stesso? Al Padre?

3 APRILE 2022

V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO C (Gv 8,1-11)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 8,1-11)
In quel tempo, Gesรน si avviรฒ verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recรฒ di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: ยซMaestro, questa donna รจ stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosรจ, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?ยป. Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesรน si chinรฒ e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poichรฉ insistevano nellโ€™interrogarlo, si alzรฒ e disse loro: ยซChi di voi รจ senza peccato, getti per primo la pietra contro di leiยป. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciรฒ, se ne andarono uno per uno, cominciando dai piรน anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era lร  in mezzo. Allora Gesรน si alzรฒ e le disse: ยซDonna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?ยป. Ed ella rispose: ยซNessuno, Signoreยป. E Gesรน disse: ยซNeanchโ€™io ti condanno; vaโ€™ e dโ€™ora in poi non peccare piรนยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน Cristo insegna sul monte degli Ulivi e, in seguito, nel tempio. Raduna attorno a sรฉ persone diverse, alcune che lo ascoltano volentieri e attentamente, altre che tentano a loro modo di raggirare la legge e lโ€™autoritร . Gli uni e gli altri ricevono una lezione. Gli scribi tendono una trappola a Gesรน conducendo da lui una donna sorpresa in adulterio, ma Cristo ribadisce il valore e lโ€™immutabilitร  delle leggi e delle esigenze divine, mostra come ci si deve comportare col peccatore, di cui rispetta la dignitร  umana: โ€œNeanchโ€™io ti condanno, vaโ€™ e dโ€™ora in poi non peccare piรนโ€. Ecco le premesse del Vangelo di oggi: il male รจ male, il peccato รจ peccato, ma lโ€™uomo รจ chiamato costantemente alla santitร . Deve continuamente operare in sรฉ il passaggio dallโ€™uomo vecchio, cioรจ dal peccatore, allโ€™uomo nuovo, rigenerato dallโ€™acqua e dallo Spirito. Non cโ€™รจ nessuno al mondo che sia senza peccato. Dobbiamo tutti impegnarci in modo solidale sulla via del ritorno a Dio. Chi di noi รจ senza peccato, scagli per primo la pietra. Molte pietre vengono scagliate e non perchรฉ sono in molti ad essere senza peccato. Quante persone invece, incontrando la misericordia di Cristo, si allontanano per non peccare piรน? Impariamo ad ascoltare attentamente Cristo, senza nasconderci dietro le leggi. Lโ€™insegnamento da seguire รจ lโ€™amore!

27 MARZO 2022

IV DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ LAETARE โ€“ ANNO C. (Lc 15,1-3.11-32)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 4,43-54)
In quel tempo, Gesรน partรฌ [dalla Samarรฌa] per la Galilea. Gesรน stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perchรฉ avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anchโ€™essi infatti erano andati alla festa.
Andรฒ dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato lโ€™acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafร rnao. Costui, udito che Gesรน era venuto dalla Giudea in Galilea, si recรฒ da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morire.
Gesรน gli disse: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป. Il funzionario del re gli disse: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป. Gesรน gli rispose: ยซVaโ€™, tuo figlio viveยป. Quellโ€™uomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, unโ€™ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quellโ€™ora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป, e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesรน fece quando tornรฒ dalla Giudea in Galilea. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La preghiera del funzionario del re deve essere presa come manifestazione di fiducia, รจ una supplica umile e sicura dellโ€™intervento di Gesรน: โ€œSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaโ€. Scendi, quindi vieni presto, perchรฉ la tua presenza lo salverร . โ€œChiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morireโ€, la sua richiesta era insistente, adorante e fiduciosa.
La risposta di Gesรน ci permetterร  di introdurre un tema dibattuto in questi giorni: โ€œVaโ€™, tuo figlio viveโ€. In effetti il figlio fu perfettamente guarito allโ€™ora indicata dal Signore.
Oggi il Vangelo ci mostra come la Fede autentica apre il Cuore di Gesรน e ottiene quanto viene richiesto. Quanti vivono senza Dio e si illudono di vivere nella veritร ? Molti sono in buonafede, non si accorgono del dramma che vivono e dei dispiaceri che danno agli altri. Altri invece sono contenti di rifiutare Dio.
Nel Vangelo leggiamo che il padre del ragazzo agonizzante credette, gli bastรฒ sentire โ€œla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in camminoโ€. Non dubitรฒ: questo ha rallegrato enormemente il Signore. Non ha insistito sprecando parole perchรฉ conta la Fede.
Molte parole con poca Fede non ottengono nulla, poche parole piene di Fede spostano le montagne!
โ€œTuo figlio vive!โ€. Non sarebbe bello per tutti voi sentire che vostro padre o madre, figlio, figlia, nonni, parenti ed amici, vivono in Dio, che sono rinati a nuova vita e che li condurrร  alla salvezza eterna?
โ€œTuo figlio vive!โ€. Chiediamo con Fede e costanza a Gesรน di far rinascere nello Spirito i nostri cari lontani dalla Grazia di Dio.
Gesรน apprezza queste invocazioni. 

27 MARZO 2022

IV DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ LAETARE โ€“ ANNO C. (Lc 15,1-3.11-32)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 4,43-54)
In quel tempo, Gesรน partรฌ [dalla Samarรฌa] per la Galilea. Gesรน stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perchรฉ avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anchโ€™essi infatti erano andati alla festa.
Andรฒ dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato lโ€™acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafร rnao. Costui, udito che Gesรน era venuto dalla Giudea in Galilea, si recรฒ da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morire.
Gesรน gli disse: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป. Il funzionario del re gli disse: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป. Gesรน gli rispose: ยซVaโ€™, tuo figlio viveยป. Quellโ€™uomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, unโ€™ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quellโ€™ora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป, e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesรน fece quando tornรฒ dalla Giudea in Galilea. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La preghiera del funzionario del re deve essere presa come manifestazione di fiducia, รจ una supplica umile e sicura dellโ€™intervento di Gesรน: โ€œSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaโ€. Scendi, quindi vieni presto, perchรฉ la tua presenza lo salverร . โ€œChiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morireโ€, la sua richiesta era insistente, adorante e fiduciosa.
La risposta di Gesรน ci permetterร  di introdurre un tema dibattuto in questi giorni: โ€œVaโ€™, tuo figlio viveโ€. In effetti il figlio fu perfettamente guarito allโ€™ora indicata dal Signore.
Oggi il Vangelo ci mostra come la Fede autentica apre il Cuore di Gesรน e ottiene quanto viene richiesto. Quanti vivono senza Dio e si illudono di vivere nella veritร ? Molti sono in buonafede, non si accorgono del dramma che vivono e dei dispiaceri che danno agli altri. Altri invece sono contenti di rifiutare Dio.
Nel Vangelo leggiamo che il padre del ragazzo agonizzante credette, gli bastรฒ sentire โ€œla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in camminoโ€. Non dubitรฒ: questo ha rallegrato enormemente il Signore. Non ha insistito sprecando parole perchรฉ conta la Fede.
Molte parole con poca Fede non ottengono nulla, poche parole piene di Fede spostano le montagne!
โ€œTuo figlio vive!โ€. Non sarebbe bello per tutti voi sentire che vostro padre o madre, figlio, figlia, nonni, parenti ed amici, vivono in Dio, che sono rinati a nuova vita e che li condurrร  alla salvezza eterna?
โ€œTuo figlio vive!โ€. Chiediamo con Fede e costanza a Gesรน di far rinascere nello Spirito i nostri cari lontani dalla Grazia di Dio.
Gesรน apprezza queste invocazioni. 

20 MARZO 2022

III DOMENICA DI QUARESIMA C (Lc 13.1-9)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 13.1-9)
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesรน il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subรฌto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloe e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยป.
Diceva anche questa parabola: ยซUn tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovรฒ. Allora disse al vignaiolo: โ€œEcco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questโ€™albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ€. Ma quello gli rispose: โ€œPadrone, lascialo ancora questโ€™anno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime. Vedremo se porterร  frutti per lโ€™avvenire; se no, lo taglieraiโ€ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™uomo non รจ stato creato per rovinarsi la vita. Non si puรฒ neanche immaginare che, fornito di ragione, egli lo desideri. E tuttavia tutto sembra svolgersi in modo che ciรฒ avvenga, a tale punto che si arriva a dubitare dei propri desideri di pienezza e perfino a negare la loro possibilitร . Un fatto nuovo รจ accaduto nella storia, che โ€œmolti profeti e re hanno voluto vedere e non hanno visto, e udire e non hanno uditoโ€. Una Presenza inevitabile, provocatoria, di unโ€™autoritร  fino ad allora sconosciuta, che ha il potere di risvegliare nel cuore dellโ€™uomo i suoi desideri piรน veri; un Uomo che si riconosce facilmente come la Via, la Veritร  e la Vita per raggiungere la propria completezza. Il momento รจ quindi decisivo, grave. Questโ€™uomo chiama tutti quelli che sono con lui a definire la propria vita davanti a lui. Ma cโ€™รจ unโ€™ultima e misteriosa resistenza dellโ€™uomo proprio davanti a colui di cui ha piรน bisogno.
Bisogna quindi ingaggiare una battaglia definitiva perchรฉ lโ€™uomo ritrovi il gusto della libertร . E Cristo lotterร  fino alla morte, per dare โ€œuna dolce speranza e per concedere dopo i peccati la possibilitร  di pentirsiโ€ (cf. Sap 12,19).
Ma non tentiamo di ingannarci. Ci troviamo nelle ultime ore decisive. Cristo puรฒ, in un ultimo momento di pazienza, prolungare il termine, come fa per il fico della parabola, ma non lo prolungherร  in eterno!

 

 

13 Marzo 2022

II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO C (Lc 9,28-36)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 9,28-36)
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo e salรฌ sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiรฒ dโ€™aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosรจ ed Elรฌa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesรน: ยซMaestro, รจ bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Elรฌaยป. Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava cosรฌ, venne una nube e li coprรฌ con la sua ombra. Allโ€™entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscรฌ una voce, che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™eletto; ascoltatelo!ยป.
Appena la voce cessรฒ, restรฒ Gesรน solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciรฒ che avevano visto. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Nella Trasfigurazione, Gesรน รจ indicato come la vera speranza dellโ€™uomo e come lโ€™apogeo dellโ€™Antico Testamento. Luca parla dell'โ€esodoโ€ di Gesรน, che contiene allo stesso tempo morte e risurrezione.
I tre apostoli, vinti dal sonno, che rappresenta lโ€™incapacitร  dellโ€™uomo di penetrare nel Mistero, sono risvegliati da Gesรน, cioรจ dalla grazia, e vedono la sua gloria. La nube, simbolo dellโ€™immensitร  di Dio e della sua presenza, li copre tutti. I tre apostoli ascoltano le parole del Padre che definiscono il Figlio come lโ€™eletto: โ€œQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™eletto, ascoltateloโ€. Non cโ€™รจ altro commento. Essi reagiscono con timore e stupore. Vorrebbero attaccarsi a questo momento, evitare lโ€™attimo seguente della discesa dalla montagna e il suo fardello di abitudine, di oscuritร , di passione.
La Gloria, Mosรจ ed Elia, scompaiono. Non rimane โ€œche Gesรน soloโ€, sola veritร , sola vita e sola via di salvezza nella trama quotidiana della storia umana. Questa visione non li solleverร  dal peso della vita di tutti i giorni, spesso spogliata dello splendore del Tabor, e neanche li dispenserร  dallโ€™atto di fede al momento della prova, quando i vestiti bianchi e il viso trasfigurato di Gesรน saranno strappati e umiliati. Ma il ricordo di questa visione li aiuterร  a capire, โ€œche attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezioneโ€.

 

 

6 MARZO 2022

I DOMENICA DI QUARESIMA ANNO C (Lc 4,1-13)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 4,1-13)
In quel tempo, Gesรน, pieno di Spirito Santo, si allontanรฒ dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiรฒ nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, diโ€™ a questa pietra che diventi paneยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto: โ€œNon di solo pane vivrร  lโ€™uomoโ€ยป.
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrรฒ in un istante tutti i regni della terra e gli disse: ยซTi darรฒ tutto questo potere e la loro gloria, perchรฉ a me รจ stata data e io la do a chi voglio. Perciรฒ, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarร  tuoยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto: โ€œIl Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoโ€ยป.
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน di qui; sta scritto infatti: โ€œAi suoi angeli darร  ordini a tuo riguardo affinchรฉ essi ti custodiscanoโ€; e anche: โ€œEssi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraโ€ยป. Gesรน gli rispose: ยซรˆ stato detto: โ€œNon metterai alla prova il Signore Dio tuoโ€ยป.
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanรฒ da lui fino al momento fissato. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La Quaresima si apre con il racconto delle tentazioni di Gesรน. Poste alla soglia del suo ministero pubblico, esse sono in qualche modo lโ€™anticipazione delle numerose contraddizioni che Gesรน dovrร  subire nel suo itinerario, fino allโ€™ultima violenza della morte. In esse รจ rivelata lโ€™autenticitร  dellโ€™umanitร  di Cristo, che, in completa solidarietร  con lโ€™uomo, subisce tutte le tentazioni tramite le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre. โ€œCristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentatoโ€ (santโ€™Agostino).
In esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. Cristo inaugura un cammino โ€“ che รจ lโ€™itinerario di ogni essere umano โ€“ dove nessuno potrร  impedire che il disegno di Dio si manifesti per tutti gli uomini: la sua volontร  di riscattarlo, cioรจ di recuperare per lโ€™uomo la sovranitร  della sua vita in un libero riconoscimento della sua dipendenza da Dio.
รˆ nellโ€™obbedienza a Dio che risiede la libertร  dellโ€™uomo. Lโ€™abbandono nelle mani del Padre โ€“ โ€œIo vivo per il Padreโ€ โ€“ รจ la fonte dellโ€™unica e vera libertร , che consiste nel rifiutare di venire trattati in modo diverso da quello che siamo. Il potere di Dio la rende possibile.

 

27 FEBBRAIO 2022

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 6,39-45)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 6,39-45)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร  come il suo maestro.
Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โ€œFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ€, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratello.
Non vi รจ albero buono che produca un frutto cattivo, nรฉ vi รจ dโ€™altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, nรฉ si vendemmia uva da un rovo. Lโ€™uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; lโ€™uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciรฒ che dal cuore sovrabbondaยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Con parole rudi, certamente per far penetrare meglio il suo insegnamento nei nostri cuori duri, Gesรน ricorda una delle
componenti fondamentali della vita cristiana: essere discepoli. Chi vuole condurre da solo la propria vita รจ un cieco che conduce un cieco; il buon frutto si trova su di un albero solido, e si รจ sempre cattivi giudici di se stessi se qualcuno non ci aiuta. Il maestro รจ Gesรน, e noi siamo i suoi discepoli, cioรจ coloro che si lasciano istruire da lui, che riconoscono la sua autoritร  sovrana e si fidano delle sue parole. Ma beato colui che, sulla terra, ha saputo scoprire i portavoce di questa autoritร , i maestri che non sono di ostacolo allโ€™unico maestro, ma che attualizzano, concretizzano la sua parola, le sue esigenze, ma anche il suo amore attento. Vi sono i maestri secondo lโ€™istituzione, quelli che la Chiesa ci dร , e riconosce come tali. E vi sono quelli che, nascosti, si lasciano riconoscere dai cuori preparati. Ogni uomo deve, nel corso di tutta la sua vita, riconoscersi discepolo di Gesรน: seguirlo, obbedirgli e quindi ascoltarlo, al fine di mettere in pratica il suo insegnamento che ci conduce alla vita.

 

 

20 FEBBRAIO 2022

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 6,27-38)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 6,27-38)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซA voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche lโ€™altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Daโ€™ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, cosรฌ anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi รจ dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarร  grande e sarete figli dellโ€™Altissimo, perchรฉ egli รจ benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarร  dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarร  versata nel grembo, perchรฉ con la misura con la quale misurate, sarร  misurato a voi in cambioยป. Parola del Signore.

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 6,27-38) 20 FEBBRAIO 2022
RIFLESSIONI

Siate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordioso.
La raccomandazione di Gesรน riguarda la pace interiore, la pace nelle avversitร , la necessitร  per ogni cristiano di fare del bene a tutti. Anche a quelli che non meritano nulla per i loro errori, tanto che il Signore precisa: โ€œDio รจ benevolo verso gli ingrati e i malvagiโ€. รˆ un Padre che dimentica subito i peccati dei figli quando i figli chiedono perdono umilmente.
Molti cristiani poco esperti nella vita spirituale e altri che stravolgono intenzionalmente il Vangelo, vogliono immaginare un Padre lontano dalle vicende dei suoi figli e indifferente alle loro sofferenze. รˆ una menzogna mirata a distogliere i credenti da Dio, perchรฉ Dio รจ Amore.
Lo dice Gesรน nel Vangelo di oggi con parole chiare e commoventi.
I suoi insegnamenti sono la via maestra per trovare la vera pace interiore e per arrivare alla propria realizzazione. Molti pensano alla loro realizzazione sociale, solo a quella. Non รจ sbagliato pensare anche a questo per vivere dignitosamente, ma la nostra vera realizzazione รจ vivere secondo la volontร  di Dio.
Egli non chiede a nessuno cose impossibili, se rileggete lentamente la Parola di oggi si trovano indicazioni che non possono venire dagli uomini sul comportamento da adottare in ogni circostanza. Gli uomini ragionano esattamente al contrario di quanto chiede Gesรน, vogliono agire sempre in modo egoistico e indipendente dal Vangelo.
Gesรน invita tutti ad amare senza limiti: โ€œSiate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordiosoโ€.
Questo deve avvenire principalmente in famiglia, comunque verso tutti bisogna mostrare molta comprensione. Chiaramente la comprensione non significa dimenticare come agisce quel familiare o quel collega, se compie del male o del bene. Si comprende quel familiare o lโ€™amico conoscendo i suoi limiti, cosa porta nel cuore, se cโ€™รจ bontร  o indifferenza.
Ma si deve amare ogni essere umano, non parlo di un amore a convenienza, รจ un amore misericordioso che desidera il bene di tutti.
รˆ difficile vivere questa Parola anche nelle famiglie di credenti, le persone tartassate da qualche familiare ateo o anticlericale si trovano sempre disprezzate per la loro Fede e non riescono neanche a partecipare alla Santa Messa. Gesรน dice: โ€œPregate per coloro che vi trattano maleโ€.
Pregate e non maledite, sarร  Lui a risolvere le vostre sofferenze.
Poi, ci indica la regola dโ€™oro sconosciuta da molti cristiani: โ€œE come volete che gli uomini facciano a voi, cosรฌ anche voi fate a loroโ€. Nel mondo ci sono miliardi di egoisti che pretendono ogni forma di aiuto da amici e parenti, ma poi dimenticano anche gli aiuti ricevuti dai buoni genitori o dai familiari e amici pieni di bontร .
Noi credenti dobbiamo amare senza aspettare alcuna risposta proporzionata. Dobbiamo pensare bene di tutti dimenticando il male ricevuto, perchรฉ il cristiano ama sempre e lascia a Dio il compito di giudicare le vicende. A noi Gesรน dร  questo insegnamento:
โ€œNon giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannatiโ€.
Questa pagina รจ ricca di insegnamenti. Parla da sola, insegna la Veritร  e indica alcuni comportamenti che possono mettere in pratica solamente i veri seguaci del Signore.
Queste parole di seguito dimostrano la vera difficoltร  di chi vuole diventare un buon cristiano ed amare anche quanti non lo meritano. Amarli non implica la frequenza o il saluto, se rifiutano di salutarvi non avete alcuna responsabilitร . Voi siate sempre disponibili al saluto.
ยซโ€ฆ amate i vostri nemici,
fate del bene a quelli che vi odiano,
benedite coloro che vi maledicono,
pregate per coloro che vi trattano maleยป.
Oggi fate un esercizio di meditazione e rileggete il Vangelo, soffermandovi su ogni frase e cercate di coglierne alcuni significati.

GESU'

13 FEBBRAIO 2022

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 6,17.20-26)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,17.20-26)
Disceso con loro, si fermรฒ in un luogo pianeggiante. Cโ€™era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone,
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesรน diceva: ยซBeati voi poveri, perchรฉ vostro รจ il regno di Dio.
Beati voi che ora avete fame, perchรฉ sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perchรฉ riderete.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vโ€™insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dellโ€™uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perchรฉ, ecco, la vostra ricompensa รจ grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perchรฉ avete gia la vostra consolazione.
Guai a voi che ora siete sazi, perchรฉ avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perchรฉ sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.ยป Parola del Signore.

RIFLESSIONI

โ€œBeati voi poveri, perchรฉ vostro รจ il Regno di Dioโ€
Questa gioia di dimorare nellโ€™amore di Dio incomincia fin da quaggiรน. รˆ quella del Regno di Dio. Ma essa รจ accordata su di una via scoscesa che richiede una totale fiducia nel Padre e nel Figlio, e una preferenza data al Regno. Il messaggio di Gesรน promette innanzi tutto la gioia, questa gioia esigente ; non si apre essa attraverso le beatitudini ? โ€œBeati, voi poveri, perchรฉ vostro รจ il Regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perchรฉ sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perchรฉ ridereteโ€. Misteriosamente, il Cristo stesso, per sradicare dal cuore dellโ€™uomo il peccato di presunzione e manifestare al Padre unโ€™obbedienza integra e filiale, accetta di morire per mano di empi, di morire su di una croce. Ma โ€ฆdโ€™ora innanzi, Gesรน รจ per sempre vivente nella gloria del Padre, ed รจ per questo che i discepoli furono stabiliti in una gioia inestinguibile nel vedere il Signore, la sera di Pasqua (Lc 24, 41). Ne deriva che, quaggiรน, la gioia del Regno portato a compimento non puรฒ scaturire che dalla celebrazione congiunta della morte e della risurrezione del Signore. รˆ il paradosso della condizione cristiana, che illumina singolarmente quello della condizione umana: nรฉ la prova nรฉ la sofferenza sono eliminate da questo mondo, ma esse acquistano un significato nuovo nella certezza di partecipare alla redenzione operata dal Signore, e di condividere la sua gloria. Per questo il cristiano, sottoposto alle difficoltร  dellโ€™esistenza comune, non รจ tuttavia ridotto a cercare la sua strada come a tastoni, nรฉ a vedere nella morte la fine delle proprie speranze. Come lo annunciava il profeta: โ€œIl popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letiziaโ€ (Is 9, 1-2).

6 FEBBRAIO 2022

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 5,1-11) 6

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 5,1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesรน, stando presso il lago di Gennรจsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salรฌ in una barca, che era di Simone, e lo pregรฒ di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: ยซPrendi il largo e gettate le vostre reti per la pescaยป. Simone rispose: ยซMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiยป. Fecero cosรฌ e presero una quantitร  enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dellโ€™altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettรฒ alle ginocchia di Gesรน, dicendo: ยซSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป. Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; cosรฌ pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedรจo, che erano soci di Simone. Gesรน disse a Simone: ยซNon temere; dโ€™ora in poi sarai pescatore di uominiยป.
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, Pietro-Simone รจ stato colui che ha percorso per intero il cammino pieno di passione impulsiva ed insieme di incertezze verso il suo Signore. Egli รจ stato in questo modo colui che ha percorso, prima di noi, lโ€™itinerario che a ciascuno di noi รจ chiesto di percorrere.
Simone era un pescatore: ciascuno ha il suo lavoro e a ciascuno puรฒ capitare di faticare nel buio di tante notti e di non prendere nulla.
Ma interviene quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola, cioรจ di vivere la propria esistenza allโ€™interno di quellโ€™avvenimento potente che รจ Cristo Signore e allora il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una feconditร  mai prima conosciuta. In questo stesso momento ciascuno di noi percepisce la propria distanza da quellโ€™abbraccio misericordioso ed insieme la propria estrema vicinanza.
Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo. Cosรฌ Pietro continuerร  ad essere pescatore, ma da allora in poi sarร  pescatore di uomini.

30 Gennaio 2022

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Lc 4,21-30)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 4,21-30)
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a dire nella sinagoga: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป.
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยป. Ma egli rispose loro: ยซCertamente voi mi citerete questo proverbio: โ€œMedico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafร rnao, fallo anche qui, nella tua patria!โ€ยป. Poi aggiunse: ยซIn veritร  io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritร  io vi dico: cโ€™erano molte vedove in Israele al tempo di Elรฌa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elรฌa, se non a una vedova a Sarรจpta di Sidรฒne. Cโ€™erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamร n, il Siroยป.
Allโ€™udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร  e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรน. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Perchรฉ gli uomini rifiutano il profeta che parla in nome di Dio? Perchรฉ avvertono in lui un personaggio โ€œscomodoโ€, che li sveglia dal loro quieto vivere e condanna le vie sbagliate che percorrono, invitandoli a cambiare vita e a mettersi sulla strada indicata dal vangelo e dal modello di Cristo.
A Nazaret rifiutano Gesรน, perchรฉ chiedeva un cambiamento radicale di vita, di abitudini, di mentalitร . Allora trovano tanti pretesti per sfuggire allโ€™ammonimento del profeta.
Il mondo ha bisogno di profeti del vangelo. Oggi piรน di ieri. Anchโ€™io sono invitato a essere profeta, cioรจ a testimoniare il vangelo con la vita e la parola, in tutte le situazioni di ogni giorno: famiglia, lavoro, scuola, letture, conversazioni, impegno di caritร , attenzione allโ€™uomo, ecc. Debbo chiedermi: chissร  se la gente che mi avvicina riceve da me uno stimolo al bene?
Ma prima ancora mi pongo questa domanda: come accolgo Gesรน, che ogni giorno mโ€™invita alla conversione? I miei criteri di giudizio, di scelta, non entrano in crisi quando leggo il Vangelo? รˆ una verifica che dovrei fare con serietร , nella preghiera. Altrimenti, a cosa serve dirsi cristiano, se poi rifiuto tante volte ogni giorno lโ€™invito di Gesรน alla conversione?

 

 

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO O DELLA PAROLA DI DIO ANNO C Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 1,1-4; 4,14-21) Gesรน entrato nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. E disse: Oggi si รจ compiuta questa Scrittura. 23 Gennaio 2022

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Poichรฉ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, cosรฌ anchโ€™io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teรฒfilo, in modo che tu possa renderti conto della soliditร  degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nร zaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaรฌa; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto:
ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me;
per questo mi ha consacrato con lโ€™unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertร  gli oppressi
e proclamare lโ€™anno di grazia del Signoreยป.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ allโ€™inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire loro: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI
La liturgia รจ intelligente. Al resoconto del discorso di Gesรน alla gente del suo paese di Nazaret, antepone il prologo del Vangelo.
Lโ€™evangelista Luca intende essere uno storico perchรฉ vuole che i cristiani si rendano conto โ€œdella soliditร  degli insegnamentiโ€ ricevuti e siano convinti dellโ€™importanza decisiva per la storia di tutti gli uomini della vita di Gesรน. Per questo soltanto lui pone allโ€™inizio della narrazione del ministero pubblico di Gesรน un discorso programmatico che precisi subito lo scopo che Gesรน si prefigge.
รˆ il โ€œmanifestoโ€ di Gesรน. Eccolo: egli opera con la potenza di Dio, difatti lo Spirito รจ su di lui.
La sua non sarร  unโ€™opera umana, meno che mai politica, ma la rivelazione del progetto di Dio. La sua missione รจ quella di accogliere misericordiosamente tutti gli uomini per liberarli. รˆ il compimento della profezia di Isaia che Gesรน si appropria.
A Nazaret, quel sabato, Gesรน annunciรฒ il tempo nuovo che non avrebbe piรน avuto per protagonista lโ€™uomo, ma โ€œDio fatto uomoโ€.
La gente della sinagoga una cosa udรฌ allora con chiarezza: lโ€™inizio di โ€œun anno della grazia del Signoreโ€.
In sostanza il Vangelo dice: non sono gli ordinamenti umani a salvare lโ€™umanitร , sarร  lo Spirito del Signore. In questa affermazione cโ€™รจ, se si vuole, tanto pessimismo, purtroppo fin troppo documentato dalla storia; ma cโ€™รจ anche, e piรน grande, tanta speranza, perchรฉ ci assicura che lo Spirito รจ su Gesรน e, perciรฒ, su tutti quelli che fanno comunione con Gesรน.
E questo riguarda lโ€™oggi: โ€œOggi si รจ adempiuta questa Scrittura che voi ascoltateโ€. Lโ€™oggi storico di Gesรน diventa, per la forza dello Spirito, lโ€™oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa.
La predica di Nazaret diventa oggi storia nostra. Se ascoltiamo!

 

 

16 GENNAIO 2022

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C (Gv 2,1-11)

(Gv 2,1-11)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 2,1-11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cโ€™era la madre di Gesรน. Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesรน gli disse: ยซNon hanno vinoยป. E Gesรน le rispose: ยซDonna, che vuoi da me? Non รจ ancora giunta la mia oraยป. Sua madre disse ai servitori: ยซQualsiasi cosa vi dica, fatelaยป.
Vi erano lร  sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesรน disse loro: ยซRiempite dโ€™acqua le anforeยป; e le riempirono fino allโ€™orlo. Disse loro di nuovo: ยซOra prendetene e portatene a colui che dirige il banchettoยป. Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato lโ€™acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto โ€“ il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso lโ€™acqua โ€“ chiamรฒ lo sposo e gli disse: ยซTutti mettono in tavola il vino buono allโ€™inizio e, quando si รจ giร  bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finoraยป.
Questo, a Cana di Galilea, fu lโ€™inizio dei segni compiuti da Gesรน; egli manifestรฒ la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Non รจ venuta la mia ora, dice Gesรน alla Madre che, a tutta prima, sembra essere stata importuna dicendo: โ€œNon hanno piรน vinoโ€.
Cosโ€™รจ lโ€™โ€œoraโ€?
Per Giovanni รจ il momento cruciale, del Calvario anzitutto; la cruna dellโ€™ago attraverso cui deve passare per essere rivoltata tutta quanta la storia, di tutti gli uomini e di tutti i tempi; ma lโ€™ora รจ anche il tempo della missione pubblica che la prepara: quello รจ il tempo dei segni, dei miracoli!
Anche Gesรน obbedisce ad un tempo che non รจ il suo, che il Padre gli ha assegnato, di cui egli non รจ piรน in un certo senso padrone perchรฉ, pur essendo Dio, ha lasciato la sua forma divina presso il Padre e non vuole disporne come uomo.
Lโ€™umanissimo miracolo di Cana รจ un miracolo della fede di Maria. Come sarร  per la cananea, come avverrร  per il centurione, la fede di Maria ottiene dal Padre che Gesรน anticipi lโ€™ora. E si vede allora la forza della โ€œdonnaโ€ che apre qui al banchetto di Cana e chiude sotto la croce gli estremi dellโ€™โ€œoraโ€.
La forza della fede brilla pure nella gioia del maestro di tavola mentre gusta il buon vino: la compagnia di Dio allโ€™uomo รจ umanissima ed integrale. โ€œNon di solo paneโ€, dirร  Gesรน, ma intanto fornisce ai commensali, che allietano gli sposi, dellโ€™ottimo vino.

 

 

 

9 GENNAIO 2022

BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO C (LC 3,15-16.21-22)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (LC 3,15-16.21-22)
In quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuocoยป. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, lโ€™amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lo Spirito Santo giunge ad attestare in modo solenne la divinitร  di Gesรน nel momento in cui ha compiuto, come un uomo qualsiasi, il gesto penitenziale, essendosi sottoposto al battesimo di Giovanni. Durante la sua vita terrena, Gesรน non si mostrerร  mai tanto grande come nellโ€™umiltร  dei gesti e delle parole. Importante lezione questa, per noi che vediamo le cose in modo tanto diverso. Seguire Cristo significa intraprendere questo cammino di umiltร , cioรจ di veritร . Cristo, vero Dio e vero uomo, ci insegna la veritร  del nostro essere.
Feriti dal peccato, purificati dal battesimo, noi oscilliamo fra i due estremi, entrambi attraenti, del male e della santitร . E questo si vive nella quotidianitร  piรน umile. Ad ogni passo possiamo scegliere Dio e il suo amore, o, viceversa, rifiutarlo.
Seguire le orme di Gesรน, significa assicurarsi un cammino che, nonostante sia stretto e sassoso, conduce alla vita eterna, alla vera

6 GENNAIO 2022

EPIFANIA DEL SIGNORE ANNO C (Mt 2,1-12)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 2,1-12)
Nato Gesรน a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ยซDovโ€™รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป. Allโ€™udire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta: โ€œE tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero lโ€™ultima delle cittร  principali di Giuda: da te infatti uscirร  un capo che sarร  il pastore del mio popolo, Israeleโ€ยป.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviรฒ a Betlemme dicendo: ยซAndate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando lโ€™avrete trovato, fatemelo sapere, perchรฉ anchโ€™io venga ad adorarloยป.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรฉ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per unโ€™altra strada fecero ritorno al loro paese. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Siamo in cammino custodi della rivelazione del mistero di Dio
Andiamo al di lร  del ricordo e la tradizione
La solennitร  dellโ€™Epifania rischia di essere vissuta da noi come il ricordo della scenetta dei re Magi che arrivano a Betlemme, guidati dalla stella cometa, e fecero un grande viaggio per adorare il bambino Gesรน. Nei nostri presepi i bambini mettono le statuette dei Magi, viviamo una dolce emozione e poi tutto finisce li.
Come per il Natale con Babbo Natale, cosรฌ la Befana viene a imporsi come un parallelo festivo alla solennitร  religiosa, con la gioia di tutti i bambini, che in Italia, ricevono la calza delle caramelle. Finita lโ€™epifania, sono finite le feste natalizie, si consumeranno gli ultimi pandori e panettoni e si ritornerร  al duro ritmo di vita di ogni giorno.
Andiamo oltre il ricordo e la tradizione! La parola โ€œEpifaniaโ€ significa โ€œrivelazioneโ€, โ€œmanifestazioneโ€. Siamo qui per celebrare una misteriosa manifestazione, puntando il nostro sguardo al bambino Gesรน.
Siamo in cammino e custodiamo i misteri piรน profondi della rivelazione di Dio nella nostra storia.
I magi rappresentano tutti i popoli stranieri, che non appartengono al popolo di Israele. Il popolo di Israele invece รจ rappresentato attraverso lโ€™immagine della cittร  di Gerusalemme. Gerusalemme รจ avvolta di luce e per questa luce tutti i popoli, immersi nelle tenebre, fanno una processione verso di essa.
Nel Vangelo Gerusalemme appare avvolta nelle tenebre di un turbamento: ยซIl re Erode, allโ€™annuncio dei magi che cercavano il re dei Giudei che รจ nato, rimase turbato e con lui tutta Gerusalemmeยป I magi non appartengono al popolo di Israele, vengono da oriente. Noi ci identifichiamo in loro, perchรฉ non siamo del popolo di Israele. Rappresentano tutti i popoli e quindi anche noi.
Lโ€™apostolo Paolo ci aiuta ad andare piรน in profonditร . Paolo parla di una misteriosa rivelazione (Epifania), non manifestata agli uomini delle precedenti generazioni, ma rivelata a tutti i cristiani (i santi) nel presente per mezzo dello Spirito Santo. In cosa consiste questa misteriosa rivelazione? ยซI pagani (gentili) sono chiamati in Cristo Gesรน, a partecipare alla stessa ereditร , a formare lo stesso corpo, ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo.
Guardando allora alla figura dei magi, ci domandiamo: chi siamo noi cristiani?
Siamo persone in cammino, in costante atteggiamento di ricerca e di conversione. Sentiamoci camminanti, pellegrini, ricercatori della veritร  come lo furono i magi! Non rinunciamo al nostro camminare, non accontentiamoci di quattro nozioni di catechismo, di una partecipazione tradizionale ai sacramenti, di un senso di appartenenza liquido nei confronti della nostra comunitร , di una preghiera superficiale.
Siamo in cammino come i magi, custodi di due grandiosi misteri che sono simbolizzati nei tre doni: la mirra, lโ€™incenso e lโ€™oro. Li abbiamo ricevuti per tradizione, ma sono preziosissimi e li vogliamo offrire a Gesรน in adorazione tutte le volte che veniamo in chiesa per celebrare lโ€™Eucarestia. Si perchรฉ Maria, senza la figura di Giuseppe, nel Vangelo, rappresenta la Chiesa che genera oggi il Figlio al mondo.
Siamo custodi del mistero della morte, sepoltura e risurrezione di Gesรน e del mistero della cristificazione di tutte le situazioni del mondo.
La mirra ci ricorda il mistero della morte di Gesรน, perchรฉ quello era lโ€™unguento usato per imbalsamare i morti e dare degna sepoltura ai corpi. Nel dono della mirra rendiamoci conto che siamo custodi del mistero della morte di Gesรน.
Lโ€™incenso ci ricorda il profumo della risurrezione, il profumo del giardino dove sta la tomba vuota. Nel dono dellโ€™incenso profumato rendiamoci conto che siamo custodi del mistero della risurrezione di Gesรน.
Lโ€™oro ci ricorda la regalitร  del Cristo risorto, ci ricorda che tutto si ricapitola in Cristo, tutto รจ cristificato, tutto รจ stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui. La risurrezione di Gesรน non รจ un ricordo, non รจ un far rinascere nel nostro cuore gli insegnamenti di Gesรน per poi tentare di applicarli nella vita. La risurrezione di Gesรน รจ reale. Gesรน vive, รจ il signore della nostra storia e della storia dellโ€™umanitร , e noi viviamo per lui, con lui, in lui.
Siamo custodi del mistero della Santa Trinitร  che si rivela al mondo.
Attraverso la morte e risurrezione di Gesรน, si svela tutta la grandezza del mistero della Santa Trinitร . La mirra ci ricorda il mistero della morte di Gesรนโ€ฆ
Lโ€™incenso ci ricorda anche la nube dello Spirito Santo che copre con la sua ombra la Vergine Maria e genera il Verbo di Dio nel suo grembo con tutta la sua potenza. La stessa potenza dello Spirito dร  la vita eterna al corpo martirizzato di Gesรน, che era stato messo nel sepolcro.
Lโ€™oro ci ricorda la gloria del Padre, che si rivela tutta nel mistero della venuta del Verbo di Dio fatto carne, morto e risorto per noi, e si riversa, con il dono dello Spirito Santo, nella vita di ciascuno di noi, perchรฉ la gloria di Dio sia anche lโ€™uomo vivente, lโ€™uomo riscattato e rispettato nella sua dignitร  di figlio amato del Padre.
Siamo coscienti di questa custodia?
Se il mistero della morte e risurrezione di Gesรน non incide affatto nella nostra vita quotidiana, non siamo come i magi, non siamo piรน in ricerca, in cammino e non abbiamo nulla da offrire al Signore Gesรน quando veniamo ad adorarlo.
Facciamo ancora fatica a comprendere che tutto รจ cristificato, che Gesรน risorto รจ vivo e presente anche nelle situazioni di dolore, di sofferenza, di guerra, nelle disgrazie. Ma continuiamo a camminare e sperare che la luce risplenda allโ€™orizzonte, quando siamo nelle tenebre e nei turbamenti della vita.
Se il mistero della Santa Trinitร  non ci attrae e non facciamo nulla per contemplarlo con la preghiera orante della Parola di Dio, non abbiamo nulla da offrire al Signore Gesรน quando veniamo ad adorarlo. Facciamo ancora tanta fatica a comprendere che ogni essere umano รจ figlio amato del Padre, che la gloria di Dio รจ lโ€™uomo vivente. Ma da questa comunione con il mistero della Trinitร  Santa che si rivela a noi per mezzo di Cristo, fondiamo tutte le nostre azioni di caritร , di condivisione, di accoglienza, di rispetto dei poveri di questo mondo.

2 GENNAIO 2022

II DOMENICA DOPO NATALE ANNO C (Gv 1,1-18)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto รจ stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non lโ€™hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti perรฒ lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
nรฉ da volere di carne
nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritร .
Giovanni gli dร  testimonianza e proclama:
ยซEra di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
รจ avanti a me,
perchรฉ era prima di meยป.
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ,
la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che รจ Dio
ed รจ nel seno del Padre,
รจ lui che lo ha rivelato. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™evento dellโ€™incarnazione del Verbo รจ la rivelazione perfetta e insuperabile del mistero di Dio. รˆ nella โ€œstoria del Verboโ€ (san Bernardo) che lโ€™uomo puรฒ vedere la gloria di Dio e cosรฌ la vita eterna รจ giร  donata allโ€™uomo, mentre ancora vive nel tempo.
Il disegno misterioso di Dio sullโ€™umanitร  ora รจ pienamente svelato: a chi accoglie il Verbo fatto carne viene donato il potere di diventare figlio di Dio. Lโ€™uomo รจ chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina del Verbo: ad essere nel Verbo Incarnato figlio del Padre. E il Padre genera nel Verbo Incarnato anche ogni uomo e in lui vede e ama ogni persona umana. รˆ la suprema rivelazione della dignitร  di ogni persona umana, della singolare preziositร  di ogni uomo.

1 GENNAIO 2022

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO (Lc 2,16-21

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciรฒ che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, comโ€™era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesรน, come era stato chiamato dallโ€™angelo prima che fosse concepito nel grembo. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Cristo, la Madre e il nostro tempo
Oggi principalmente si presta attenzione alla Festa di Capodanno e ci si scambia i voti augurali di bene, pace e prosperitร . Il che se vogliamo non รจ impertinente con la Scrittura e con la liturgia: proprio la seconda Lettura di oggi tratta da un famoso brano di Paolo ai Galati esclama infatti che Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandรฒ il proprio Figlio, nato da donna, nato sotto la leggeโ€ฆ Gesรน Bambino, che รจ il Figlio di Dio fatto uomo รจ di fatto lโ€™eternitร  che entra nel tempo, lโ€™ineffabilitร  di ciรฒ che non รจ possibile enumerare che assume lo spazio di un numero. Egli รจ lโ€™Universo metastorico che si sottomette a un periodo della nostra storia nel quale nasce. In Cristo Bambino Dio insomma decide di vivere il nostro stesso tempo, i nostri anni, percorrendo ogni tappa della nostra storia, affrontando tutte le difficoltร  che sono proporzionate alle varie etร . Eโ€™ vero che per Dio e per Cristo suo Verbo mille anni sono come il giorno di ieri che รจ passato (Sal 89, 4) perchรฉ a lui appartengono i secoli e il tempo, ma egli ha voluto esperire il trascorrere dei nostri anni, conoscendo anchโ€™egli la fretta di quado si arriva in ritardo, lโ€™insufficienza delle ore quando ci si impegna su lavori (o studi) da realizzare entro lโ€™indomani, lo scorrere lento delle ore nei periodi di inerzia e di noia. Gesรน ha rispettato come tutti le tappe necessarie per la crescita graduale dallโ€™infanzia allโ€™adolescenza alla vita adulta, senza precorrere i tempi ma sapendo attendere e dare tempo al tempo, sperimentando cosรฌ anche lโ€™impazienza di chi non vede lโ€™ora.
Gesรน ha vissuto il nostro tempo per qualificarlo e per darvi senso, per redimerci anche in ordine allโ€™impiego delle nostre giornate: sprecare anche un solo minuto in frivolezze e banalitร , vuol dire sottrarre quel minuto allโ€™amore verso il prossimo. Oziare quando si potrebbe essere utili equivale a peccare di omissione. Riposare รจ doveroso e necessario per ritemprare le forze in vista della missione e del servizio verso gli altri, lo svago e il divertimento risollevano lo spirito e ci rimettono in marcia e proprio la vita stessa del Signore ci ragguaglia come sia possibile valorizzare il tempo anche nella quiete e nel ristoro. Piรน generalmente, Cristo รจ egli stesso il nostro tempo, รจ il nostro orientamento che si evince soprattutto nellโ€™esclamazione Il tempo รจ compiuto; il regno di Dio รจ vicino.
Il capodanno ci ragguaglia del fatto che in Gesรน Cristo lโ€™eternitร  รจ entrata nel tempo e ha assunto tutti i nostri anni, perchรฉ ogni anno, anzi ogni nostro momento, possa essere per noi vita eterna. Ci suggerisce quindi di valorizzare ogni istante della nostra vita, di farne tesoro per noi stessi e per gli altri, considerando che in ogni caso siamo provvisori e che ogni giorno potrebbe anche essere lโ€™ultimoโ€ฆ
Sempre Paolo ci ragguaglia del fatto che quando venne la pienezza del tempo Dio mandรฒ il suo Figlio nato da donna, nato sotto la Legge. Lโ€™espressione in realtร  non ha diretti intenti mariologici, si riferisce alla debolezza, alla fragilitร  e al carattere di mortalitร  che Egli ha voluto assumere entrano nella storia. Ciรฒ nondimeno Dio che si faceva uomo nasceva pur sempre in un grembo femminile e quando in esso sโ€™incarnava non cessava di essere Dio. Occorre quindi attribuire un particolare rilievo alla donna che nello Spirito Santo ha concepito il Verbo fatto carne: Maria. Proprio perchรฉ concepisce il Dio Bambino puรฒ a ben diritto chiamarsi Madre di Dio. Madre cioรจ del Dio che si fa uomo assumendo il nostro tempo. In questo periodo liturgico del Natale abbiamo considerato in primo luogo il fenomeno di Betlemme, della venuta nella carne di Cristo in un Bambino; di conseguenza la nostra attenzione si รจ concentrata sulla Famiglia di cui lo stesso Fanciullo รจ stato Istitutore; adesso si considera la figura della sola Maria, che giร  Elisabetta definiva Madre del mio Signore (Lc 1, 48). A mio giudizio non sarebbe fuori luogo che anche la figura del padre putativo Giuseppe venisse accostata alle celebrazioni liturgiche succitate, essendo anchโ€™egli membro della Santa Famiglia e svolgendo in essa, sin dallโ€™inizio un ruolo a dir poco fondamentale in ordine alla nascita di Gesรน. Ciรฒ che tuttavia merita adesso maggiore considerazione รจ per lโ€™appunto la Madre attraverso la quale il Verbo diviene carne per abitare in mezzo a noi, che sarebbe inappropriato definire semplicemente Madre di Cristo (come avveniva per i Nestoriani e in un certo qual modo per i Docetisti), meritando ella molto di piรน in relazione a questo mistero della divina infanzia. Maria รจ inequivocabilmente Madre di Dio, perchรฉ Madre di Colui che da Figlio di Dio si rende Figlio dellโ€™uomo. La sua maternitร  si estende anche a tutti coloro che sono figli nel Figlio, vale a dire tutti noi, che in questo anno sociale che Cristo decide di percorrere con noi, ci avvarremo della sua potente intercessione.
Lโ€™eternitร  entra nello spazio di un anno, perchรฉ ogni anno possa essere vita eterna per tutti.
Auguri di buon anno 2022 a tutti.

26 DICEMBRE 2021

DOMENICA FRA Lโ€™OTTAVA DI NATALE SANTA FAMIGLIA DI GESร™, MARIA E GIUSEPPE ANNO C (Lc 2,41-51)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 2,41-51)
I genitori di Gesรน si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesรน rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che lโ€™udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: ยซFiglio, perchรฉ ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamoยป. Ed egli rispose loro: ยซPerchรฉ mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?ยป. Ma essi non compresero ciรฒ che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nร zaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™inquietudine e lโ€™incomprensione di Maria e di Giuseppe, nonostante la loro vicinanza a Gesรน, nonostante che siano stati preparati da Dio al compito di accompagnare i primi passi della vita di Gesรน, ci riportano a quello che รจ il nostro atteggiamento di fronte allโ€™opera di Dio in noi e intorno a noi. Ogni essere รจ un mistero per quelli che lo circondano. La sofferenza che nasce da questa solitudine collettiva non trova pace se non nella fede.
Noi siamo vicini gli uni agli altri perchรฉ siamo tutti amati di un amore divino. Lโ€™amore che ci unisce, lungi dallโ€™abolire il nostro essere diversi gli uni dagli altri, rafforza, anima e sviluppa quanto cโ€™รจ di originale in noi. Ma solo una caritร  che venga da Dio puรฒ mettere nei nostri cuori una tale disposizione.
Maria e Giuseppe non hanno capito a fondo ciรฒ che Gesรน diceva o faceva. Ma hanno accettato, nella fede e per amore, di vederlo compiere la sua vita e adempiere alla sua missione, partecipandovi nellโ€™oscuritร  della loro fede. Che lezione per noi! Quando non capiamo lโ€™azione del nostro prossimo, perchรฉ supera le nostre capacitร , dobbiamo saper amare senza capire: solo con un tale atteggiamento tutto diventa possibile.

25 Dicembre 2021

NATALE DEL SIGNORE โ€“ DALLA MESSA DEL GIORNO โ€“ ANNO C (Gv 1,1-18)

AVVENTO

 
.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto รจ stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non lโ€™hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti perรฒ lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
nรฉ da volere di carne
nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritร .
Giovanni gli dร  testimonianza e proclama:
ยซEra di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
รจ avanti a me,
perchรฉ era prima di meยป.
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ,
la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che รจ Dio
ed รจ nel seno del Padre,
รจ lui che lo ha rivelato. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

In principio, prima della creazione, era il Verbo, divino, dinamico e vivo. Era con Dio ed era Dio. Con queste tre brevi affermazioni, eccoci condotti al mistero stesso della Trinitร . Ci รจ stato concesso di vedere che il Verbo divino ha origine nellโ€™eternitร  di Dio, vive in unโ€™unione particolare e ineffabile con Dio, รจ Dio stesso, uguale al Padre e non subordinato o inferiore. E questo Verbo, personale e trascendente, รจ sceso dalla sua dimora celeste perchรฉ Dio fosse presente, in carne ed ossa, sulla terra e per insegnarci a conoscere direttamente il Padre, che lui solo aveva visto. Perchรฉ il Verbo รจ da sempre e per sempre il Figlio Unigenito e prediletto di Dio. In Cristo si trovano unite la divinitร  e lโ€™umanitร . In Cristo vediamo la gloria di Dio brillare attraverso la sua umanitร . Ma lโ€™identitร  del Figlio col Padre รจ espressa nella dipendenza, nellโ€™obbedienza completa rivelata nel sacrificio, nel dono totale di sรฉ. Si intravede qui lโ€™umiltร  della Trinitร , cosรฌ come รจ manifestata nella carne mortale di Cristo.
Parlandoci del suo legame con il Padre, Gesรน vuole attirarci a sรฉ per fare di noi i suoi discepoli e figli di Dio. Vuole insegnarci che la nostra vita deve riflettere, nella condizione umana, la vita della Trinitร , la vita di Dio stesso, se desideriamo ricevere i suoi doni apportatori di salvezza.

25 Dicembre 2021

NATALE DEL SIGNORE โ€“ DALLA MESSA DEL GIORNO โ€“ ANNO C (Gv 1,1-18)

AVVENTO

 
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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto รจ stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non lโ€™hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti perรฒ lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
nรฉ da volere di carne
nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritร .
Giovanni gli dร  testimonianza e proclama:
ยซEra di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
รจ avanti a me,
perchรฉ era prima di meยป.
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ,
la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che รจ Dio
ed รจ nel seno del Padre,
รจ lui che lo ha rivelato. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

In principio, prima della creazione, era il Verbo, divino, dinamico e vivo. Era con Dio ed era Dio. Con queste tre brevi affermazioni, eccoci condotti al mistero stesso della Trinitร . Ci รจ stato concesso di vedere che il Verbo divino ha origine nellโ€™eternitร  di Dio, vive in unโ€™unione particolare e ineffabile con Dio, รจ Dio stesso, uguale al Padre e non subordinato o inferiore. E questo Verbo, personale e trascendente, รจ sceso dalla sua dimora celeste perchรฉ Dio fosse presente, in carne ed ossa, sulla terra e per insegnarci a conoscere direttamente il Padre, che lui solo aveva visto. Perchรฉ il Verbo รจ da sempre e per sempre il Figlio Unigenito e prediletto di Dio. In Cristo si trovano unite la divinitร  e lโ€™umanitร . In Cristo vediamo la gloria di Dio brillare attraverso la sua umanitร . Ma lโ€™identitร  del Figlio col Padre รจ espressa nella dipendenza, nellโ€™obbedienza completa rivelata nel sacrificio, nel dono totale di sรฉ. Si intravede qui lโ€™umiltร  della Trinitร , cosรฌ come รจ manifestata nella carne mortale di Cristo.
Parlandoci del suo legame con il Padre, Gesรน vuole attirarci a sรฉ per fare di noi i suoi discepoli e figli di Dio. Vuole insegnarci che la nostra vita deve riflettere, nella condizione umana, la vita della Trinitร , la vita di Dio stesso, se desideriamo ricevere i suoi doni apportatori di salvezza.

19 DICEMBRE 2021

IV DOMENICA DI AVVENTO ANNO C (Lc 1,39-45)

AVVENTO

In quei giorni Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร  di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโ€™adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Oggi il vangelo ci rivela come si sono realizzati la venuta del Messia e il mistero della redenzione che essa contiene.
La persona di Maria, la sua fede, il suo โ€œsรฌโ€, la sua maternitร , sono le vie scelte da Dio per fare visita ai suoi e portare la salvezza a tutti gli uomini. Il centro dellโ€™avvenimento evangelico di questo giorno si sviluppa, dunque, attorno a Maria: lei รจ la piรน profonda e piรน radicale via dellโ€™Avvento. Si capisce la ragione della visita a sua cugina Elisabetta nel messaggio dellโ€™angelo (Lc 1,36). Ella si dirige rapidamente verso il villaggio in Giudea, perchรฉ la grazia ricevuta da sua cugina Elisabetta, che diventerร  mamma, la riempie di gioia. Il suo saluto ha un effetto meraviglioso su Elisabetta e sul bambino. Tutti e due si impregnano di Spirito Santo. Elisabetta sente il bambino sussultare dentro di sรฉ, come fece tempo prima Davide davanti allโ€™arca dellโ€™Alleanza, durante il suo viaggio a Gerusalemme (2Sam 6,1-11). Maria รจ la nuova arca dellโ€™Alleanza, davanti alla quale il bambino esprime la sua gioia. Dal bambino lโ€™azione dello Spirito รจ trasmessa anche ad Elisabetta, cosa che la conduce a riconoscere la Madre del suo Signore. Sotto lโ€™ispirazione dello Spirito, conosce il mistero del messaggio dellโ€™angelo a sua cugina Maria, e la riconosce โ€œfeliceโ€ in ragione della fede con la quale ella lโ€™ha ricevuto. La testimonianza di Elisabetta รจ la piรน antica testimonianza della venerazione della prima Chiesa per la Madre del Salvatore.

12 DICEMBRE 2021

III DOMENICA DI AVVENTO ANNO C โ€“ GAUDETE (Lc 3,10-18)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 3,10-18)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: ยซChe cosa dobbiamo fare?ยป. Rispondeva loro: ยซChi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettantoยป.
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: ยซMaestro, che cosa dobbiamo fare?ยป. Ed egli disse loro: ยซNon esigete nulla di piรน di quanto vi รจ stato fissatoยป.
Lo interrogavano anche alcuni soldati: ยซE noi, che cosa dobbiamo fare?ยป. Rispose loro: ยซNon maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre pagheยป.
Poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileยป.
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™annuncio profetico di Giovanni Battista trova unโ€™eco in quelli che lo ascoltano. Vanno da lui per domandargli: โ€œCosa dobbiamo fare?โ€. Giovanni si rifร  alla tradizione dei profeti e risponde che la condizione necessaria รจ il compimento del comandamento dellโ€™amore del proprio prossimo, espressione reale dellโ€™amore di Dio. Giovanni non esige la durezza della vita che egli conduce, non disapprova neanche le attivitร  proprie ai laici che vanno verso di lui. Tuttavia, egli sa indicare a ognuno quello che deve convertire in se stesso, e come realizzare i propri doveri verso il prossimo, e nello stesso tempo indicare loro chiaramente dove risiedono lโ€™ingiustizia e lโ€™errore che devono essere superati.
Quando gli si domanda se egli รจ il Messia, Giovanni Battista risponde di no, e non accetta alcun legame alla sua persona, nessuna adesione personale qualunque essa sia. Con umiltร  proclama che il Messia si trova sulla terra, che lui solo possiede il battesimo vero. Questo non si farร  con lโ€™acqua, ma con lo Spirito Santo e il fuoco, per tutti coloro che vorranno vivere la conversione completa. Solo il Messia potrร  riunire il frumento e bruciare la paglia in un rogo, dettare il giudizio della misericordia. Giovanni non รจ neanche degno di slegare i suoi sandali; a lui, Giovanni, รจ stato solo chiesto di preparare il cammino del Signore.

 

 

 

 

5 DICEMBRE 2021

II DOMENICA DI AVVENTO ANNO C Lc 3,1-6. II DOMENICA DI AVVENTO ANNO C Lc 3,1-6.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 3,1-6)
Nellโ€™anno quindicesimo dellโ€™impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrร rca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrร rca dellโ€™Iturรจa e della Traconรฌtide, e Lisร nia tetrร rca dellโ€™Abilรจne, sotto i sommi sacerdoti Anna e Cร ifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarรฌa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, comโ€™รจ scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaรฌa:
ยซVoce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarร  riempito,
ogni monte e ogni colle sarร  abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrร  la salvezza di Dio!ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

La seconda domenica di Avvento presenta la figura di Giovanni Battista come segno della venuta della salvezza di Dio. La storia vive qui il suo culmine: il momento piรน atteso e piรน desiderato, il momento dellโ€™annuncio del regno di Dio che comincia: il Messia sta per arrivare.
Nella tradizione dei grandi profeti dellโ€™Antico Testamento, la parola di Dio รจ rivolta a Giovanni nel deserto. Giovanni โ€“ figlio di Zaccaria โ€“ diventa cosรฌ profeta e precursore del Messia.
Malgrado le paure e il terrore che ispira, il deserto รจ, nella memoria religiosa del popolo di Israele, il luogo di riunione, dove Dio ha parlato al cuore del suo popolo, il luogo dove Dio รจ stato piรน che mai il pastore del suo gregge.
Del deserto Giovanni denuncia e ricorda lโ€™identitร  religiosa piรน particolare del suo popolo: il Dio dโ€™Israele รจ fedele al suo legame e mantiene le sue promesse di salvezza.
Convoca di nuovo i suoi nel deserto, per annunciare loro lโ€™arrivo del Messia. Ma Dio si aspetta sempre dallโ€™uomo un minimo di collaborazione ed esigerร  da lui un battesimo di conversione, la purificazione dei suoi peccati, e lo sforzo di superare gli ostacoli che gli impediscono di vedere lโ€™alba della salvezza.

 

 

28 NOVEMBRE 2021

I DOMENICA DI AVVENTO ANNO C. (Lc 21,25-28.34-36)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 21,25-28.34-36)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per lโ€™attesa di ciรฒ che dovrร  accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso allโ€™improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterร  sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dellโ€™uomoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Vangelo di Luca รจ indirizzato ai cristiani della sua epoca ma anche a quelli di tutti i tempi, che devono vivere nella fede del Signore in mezzo al mondo. Sono parole di consolazione e di speranza, di fronte alle tribolazioni e alle tristezze della vita.
Gli stessi avvenimenti che disorientano gli uomini saranno per i cristiani il segno che lโ€™ora della salvezza si avvicina. Dietro tutte le peripezie, per quanto dolorose possano essere, essi potranno scoprire il Signore che annuncia la sua venuta, la sua redenzione, e lโ€™inizio di una nuova era.
La venuta del Signore non รจ considerata come una cosa vicina nel tempo. I cristiani devono pensare che la storia duri a lungo, fino alla creazione definitiva del Regno di Dio. รˆ necessario dunque che essi abbiano unโ€™attitudine paziente di fronte alle avversitร , e perseverante nel cammino che li conduce alla vita piena.
Cosรฌ, il vangelo mette in guardia contro il pericolo di rilassarsi nel quotidiano. Bisogna restare vigili, in preghiera, e chiedere forza, perchรฉ ogni affanno terreno smussa i cuori, distrae il pensiero e impedisce di vivere, senza angoscia nรฉ sorpresa, lโ€™attesa gioiosa del Signore che รจ misericordia e vita nuova.

21 NOVEMBRE 2021

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) NOSTRO SIGNORE GESร™ CRISTO RE DELLโ€™UNIVERSO (Gv 18,33-37)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 18,33-37)
In quel tempo, Pilato disse a Gesรน: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป. Pilato disse: ยซSono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?ยป.
Rispose Gesรน: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป.
Allora Pilato gli disse: ยซDunque tu sei re?ยป. Rispose Gesรน: ยซTu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Per festeggiare Cristo, re dellโ€™universo, la Chiesa non ci propone il racconto di una teofania splendente. Ma, al contrario, questa scena straziante della passione secondo san Giovanni, in cui Gesรน umiliato e in catene compare davanti a Pilato, onnipotente rappresentante di un impero onnipotente. Scena straziante in cui lโ€™accusato senza avvocato รจ a due giorni dal risuscitare nella gloria, e in cui il potente del momento รจ a due passi dallo sprofondare nellโ€™oblio. Chi dei due รจ re? Quale dei due puรฒ rivendicare un potere reale (Gv 19,11)? Ancora una volta, secondo il modo di vedere umano, non si poteva che sbagliarsi. Ma poco importa. I giochi sono fatti. Ciรฒ che conta รจ il dialogo di questi due uomini. Pilato non capisce niente, nรฉ dei Giudei, nรฉ di Gesรน (Gv 18,35), nรฉ del senso profondo del dibattito (Gv 18,38). Quanto a Gesรน, una sola cosa conta, ed รจ la veritร  (Gv 18,37). Durante tutta la sua vita ha servito la veritร , ha reso testimonianza alla veritร . La veritร  sul Padre, la veritร  sulla vita eterna, la veritร  sulla lotta che lโ€™uomo deve condurre in questo mondo, la veritร  sulla vita e sulla morte. Tutti campi essenziali, in cui la menzogna e lโ€™errore sono mortali. Ecco cosโ€™รจ essere re dellโ€™universo: entrare nella veritร  e renderle testimonianza (Gv 8,44-45). Tutti i discepoli di Gesรน sono chiamati a condividere la sua regalitร , se โ€œascoltano la sua voceโ€ (Gv 18,37). รˆ veramente re colui che la veritร  ha reso libero (Gv 8,32).

 

 

14 NOVEMBRE 2021

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 13,24-32)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 13,24-32)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซIn quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร  piรน la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderร  gli angeli e radunerร  i suoi eletti dai quattro venti, dallโ€™estremitร  della terra fino allโ€™estremitร  del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโ€™estate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
In veritร  io vi dico: non passerร  questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโ€™ora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padreยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Quando si chiede ad un bambino che cosa sia per lui la fine del mondo, risponde in termini di catastrofe e di annientamento, cosรฌ come suggeriscono la bomba atomica e lโ€™inquinamento. Ma quando si interroga Gesรน sulla fine dei tempi, risponde in termini di pienezza e di ritorno. Egli afferma con forza che il Figlio dellโ€™uomo ritornerร ; non, come รจ giร  venuto, per annunciare il regno (Mc 1,15) e il tempo della misericordia (Gv 3,17), ma perchรฉ tutto si compia (1Cor 15,28). Allora ognuno troverร  il proprio posto (1Cor 14,2-3) e otterrร  la sua ricompensa in funzione delle proprie opere (Mt 16,27). La predicazione di Gesรน รจ carica di questa preoccupazione: aprire gli occhi agli uomini sui segni premonitori di questa fine del mondo che non sarร  una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. Ma ciรฒ che resta e resterร  nascosto, รจ la data di questo istante. Questo รจ un segreto del Padre. Egli non lโ€™ha ancora svelato. Ecco perchรฉ la Parola (il Figlio) non lo sa. Il Padre non ha ancora espresso questo pensiero, per via della sua pazienza infinita e della sua bontร  illimitata (2Pt 3,9). Inutile insistere (At 1,6-7) e chiedere: โ€œPerchรฉ?โ€. Per il momento, questo non ci riguarda e non รจ nemmeno utile per noi saperlo. La sola cosa che conta รจ sapere che questo ritorno di Cristo ci sarร  e che bisogna prepararsi ad esso, altrimenti ci si ritroverร  irrimediabilmente esclusi dal Regno (Mt 25,11-12; Lc 13,25).

7 NOVEMBRE 2021

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 12,38-44)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 12,38-44)
In quel tempo, Gesรน [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: ยซGuardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna piรน severaยป.
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettรฒ due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sรฉ i suoi discepoli, disse loro: ยซIn veritร  io vi dico: questa vedova, cosรฌ povera, ha gettato nel tesoro piรน di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivereยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Vangelo di oggi ci fa vedere come dobbiamo unire nella nostra vita di cristiani lโ€™umiltร , la povertร , la caritร . Allโ€™inizio il Signore ci mette in guardia contro la tentazione di cercare la stima degli uomini, come gli scribi, che perfino nel culto ne vanno in cerca: โ€œAmano avere i primi seggi nelle sinagoghe, ostentano di fare lunghe preghiereโ€ e non pensano che il vero culto a Dio รจ lโ€™umiltร . Certo, non รจ un male desiderare la stima degli altri, รจ normale, perรฒ se il nostro agire รจ mosso solo dalla ricerca della stima non ne siamo piรน degni. Se amiamo โ€œricevere saluti nelle piazze, avere i primi posti nei banchettiโ€, siamo egoisti e superbi e nel rischio di โ€œricevere una condanna graveโ€: sono parole di Gesรน.
La caritร  che piace a Dio รจ piena di umiltร , priva di ogni autocompiacimento. Dobbiamo stimare molto tutte le azioni nelle quali caritร  e umiltร  sono unite, perchรฉ in esse la caritร  รจ custodita dallโ€™umiltร  e lโ€™umiltร  non รจ vuota, ma serve alla caritร . In questa pagina della Scrittura vediamo con quale delicatezza il Signore fa lโ€™elogio di questa donna povera e vedova, due attributi che nella societร  del tempo attiravano disprezzo. Io ricordo di aver ascoltato le lamentele di una vedova che, avendo fatto unโ€™offerta modestissima perchรฉ era molto povera, era stata disprezzata ed era veramente desolata. Le raccontai questa scena del Vangelo, mostrandole che il Signore non misura le offerte secondo la quantitร  di denaro, ma secondo la generositร  del cuore e guarda con maggior amore quelli che danno con umiltร , senza ricevere la ricompensa della stima altrui. Li stima di piรน di quelli che possono dare molto e ricevono una ricompensa immediata nella gratitudine, negli onori che si tributano ai ricchi generosi. E ricordo che questa donna fu veramente consolata, al pensiero di essere cosรฌ ben capita dal Signore stesso. Due spiccioli di una povera vedova valgono di piรน davanti al Signore di una somma grandissima data da un ricco che nellโ€™offrire non si priva di nulla: โ€œTutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertร , vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivereโ€.
Questa รจ proprio lโ€™elemosina che รจ โ€œassai meglio che accumulare tesori, libera dalla morte, purifica dai peccatiโ€ perchรฉ e un atto di caritร  vera.
Chiediamo al Signore che nelle nostre azioni ci sia sempre lโ€™unione della caritร  e dellโ€™umiltร , perchรฉ esse siano sempre gradite ai suoi

1 Novembre 2021

Lunedรฌ Della XXXI Settimana del Tempo Ordinario Anno B Tutti i Santi Mt 5,1-12

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 5,1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesรน salรฌ sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
ยซBeati i poveri in spirito,
perchรฉ di essi รจ il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perchรฉ saranno consolati.
Beati i miti,
perchรฉ avranno in ereditร  la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perchรฉ saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perchรฉ troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perchรฉ vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perchรฉ saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perchรฉ di essi รจ il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchรฉ grande รจ la vostra ricompensa nei cieli. Cosรฌ infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voiยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน sale sul monte, cioรจ entra nel cuore di Dio, nel cuore di Dio porta anche i suoi discepoli, dal cuore di Dio dona la nuova legge, le Beatitudini. Esse perรฒ sono per lโ€™uomo piรน incomprensibili dei geroglifici dellโ€™antica scrittura. Anche se una persona รจ riuscita a decifrare qualcosa di esse, la sua decriptazione non serve a nessuno. Vale solo per essa. Ogni altro ha bisogno della sua personale interpretazione e della sua attuale, momentanea, odierna traduzione. Nessuno puรฒ leggerle per un altro e neanche le puรฒ vivere come le ha vissute o comprese un altro.
Maestro capace di interpretare i geroglifici delle Beatitudini, che le puรฒ decriptare, tradurre, adattarle ad ogni anima รจ lo Spirito Santo. Lui viene, legge ogni beatitudine e con saggezza eterna indica ad ogni cuore come viverle nellโ€™attualitร  del tempo, nelle mutate circostanze storiche, nella variabilitร  dei luoghi, nelle situazioni concrete in cui esso verrร  a trovarsi. Ogni beatitudine ogni giorno dallo Spirito Santo va letta e ogni giorno applicata allโ€™anima secondo perfetta attualitร , nel rispetto della purissima volontร  di Dio, dal cui cuore esse sono sgorgate.
Come unico รจ il cuore, unica la vita, unico il carisma, unica la persona, cosรฌ unica sarร  la lettura e lโ€™applicazione che lo Spirito del Signore farร  per ogni anima. La storia attesta che nessuno di quanti sono stati condotti, guidati, ammaestrati dallo Spirito di Dio ha vissuto le Beatitudini uguale ad un altro. Attesta altresรฌ che anche quanti hanno deciso di seguire le orme tracciate dal loro maestro umano, questo o quellโ€™altro santo, ognuno ha vissuto, vive e vivrร  le beatitudini donando ad esse sempre una modalitร  personale. Lโ€™imitazione nella forma รจ solo per quanti non sono condotti e guidati dallo Spirito Santo. Non vi รจ alcuna ripetizione nella vita secondo le Beatitudini.
Il primo che ha decriptato le Beatitudini รจ stato lo stesso Gesรน, con il Discorso della Montagna. Esso perรฒ non risolse il nostro problema della quotidiana decriptazione. Al negativo esso รจ chiaro. Quando perรฒ si tratta di superare la giustizia degli scribi e dei farisei, allora solo lo Spirito di Dio puรฒ farci da maestro. Nessuno potrร  da solo leggere, spiegare, applicare alla sua vita questa nuova legge di Gesรน Signore. Essa รจ troppo alta da essere consegnata allo spirito dellโ€™uomo e alla sua intelligenza. Troppo profonda perchรฉ vi si possa immergere lo sguardo. Troppo divina per essere spiegata da un cuore umano. Noi siamo fatti di terra e per di piรน di terra di peccato. Sempre dovrร  essere invocato lo Spirito Santo perchรฉ illumini gli occhi a vedere il visibile per noi. La personalizzazione delle Beatitudini รจ la sua opera perenne.
Le Beatitudini non proibiscono qualcosa perchรฉ non la si faccia. Manifestano invece un nuovo modo di essere. Si tratta di una modalitร  senza modalitร , di un limite senza limite, di unโ€™opera senza alcuna opera, perchรฉ รจ lโ€™essere stesso che รจ chiamato a vivere, ad esprimersi, manifestarsi, rivelarsi in tutto il suo nuovo splendore. Quali opere deve compiere il povero in spirito, il mite, quelli che sono nel pianto? Le Beatitudini portano lโ€™uomo dal mondo della carne a quello dello spirito, dal mondo dellโ€™uomo al mondo di Dio, dalla terra lo portano nel cielo. La vita nuova delle Beatitudini รจ vita che inizia ma che mai potrร  giungere ad un termine, perchรฉ il termine รจ infinito. Le Beatitudini ci chiedono di essere perfetti in tutto come Dio รจ perfetto e misericordioso.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci miti e umili come Gesรน.

31 OTTOBRE 2021

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 12,28-34)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,28-34)
In quel tempo, si avvicinรฒ a Gesรน uno degli scribi e gli domandรฒ: ยซQual รจ il primo di tutti i comandamenti?ยป.
Gesรน rispose: ยซIl primo รจ: โ€œAscolta, Israele! Il Signore nostro Dio รจ lโ€™unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forzaโ€. Il secondo รจ questo: โ€œAmerai il tuo prossimo come te stessoโ€. Non cโ€™รจ altro comandamento piรน grande di questiยป.
Lo scriba gli disse: ยซHai detto bene, Maestro, e secondo veritร , che Egli รจ unico e non vi รจ altri allโ€™infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta lโ€™intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale piรน di tutti gli olocausti e i sacrificiยป.
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesรน gli disse: ยซNon sei lontano dal regno di Dioยป.
E nessuno aveva piรน il coraggio di interrogarlo. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Bisogna considerare lo scriba del passo del Vangelo di Marco con grande benevolenza. Spesso Gesรน accusa gli scribi di interessarsi piรน ai giochi di parole che non ai veri mali dei loro fratelli. Ma nulla di tutto ciรฒ in questo brano. Ecco un uomo che cerca di conoscere. รˆ un uomo alla ricerca di Dio, un uomo che vuole sapere come potere raggiungere Dio con sicurezza. Questo significa la sua domanda su quale sia il comandamento piรน importante. Gesรน gli risponde in modo relativamente prevedibile, ma che va allโ€™essenziale. Da tutta la Legge, ricava il solo comandamento che dร  lo spirito della Legge stessa. Questo comandamento รจ divenuto una preghiera (Dt 6,4-5) che bisogna avere sempre nel proprio cuore, nella propria mente, nelle proprie mani e nella propria casa. Gesรน vi aggiunge la necessitร  di metterlo in pratica, mediante quellโ€™amore per il prossimo che permette a ciascuno di verificare se ama davvero Dio (1Gv 4,20). Lo scriba allora, felice di essere riconfortato nella propria fede, si felicita con Gesรน. Ecco lโ€™uomo che si complimenta con Dio, lโ€™uomo che รจ contento di ritrovarsi in accordo con Dio. Non รจ commovente questo vecchio saggio che si complimenta con il giovane Rabbรฌ, senza nemmeno sospettare che รจ con Dio stesso che si complimenta? Gesรน ne รจ commosso. Accoglie con gioia lโ€™osservazione di questโ€™uomo che รจ un vero credente, senza risparmio (Gv 1,47). Allora, gli apre il regno. Gesรน risponde alle sue lodi con unโ€™osservazione che ciascuno di noi vorrebbe sentirsi fare. Conferma lo scriba nella sua fede e, dandogli una garanzia come non ce ne sono altre, lo rassicura che non si sta sbagliando.

 

 

24 OTTOBRE 2021

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 10,46-52)

ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป. Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป.

10,46-52 Mc

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 10,46-52)
In quel tempo, mentre Gesรน partiva da Gรจrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timรจo, Bartimรจo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป.
Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป.
Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน.
Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Ci sono anchโ€™io sulla tua strada
ยซBar-timeoยป: figlio dellโ€™onorevole
Abbiamo sentito pronunciare un nome: ยซFiglio di Timeo, Bartimeoยป (Mc 10,46b).
รˆ lโ€™unica volta nei Vangeli che un povero, ยซcieco e mendicante, seduto sul ciglio della stradaยป (Mc 10,46c), al quale nessuno badava, viene presentato con un nome proprio.
Ma questo รจ un nome particolare, in quanto รจ la composizione di due parole, una aramaica, โ€œbarโ€, che significa โ€œfiglioโ€, e lโ€™altra greca, โ€œTimeoโ€, che significa โ€œonorevoleโ€.
Due culture, quella ebraica e quella greca, sono comprese nello stesso nome, esplicitamente dichiarato (Bartimeo) e al tempo stesso ripetuto nel significato (figlio di Timeo). ยซIl figlio di Timeo, Bartimeoยป puรฒ cosรฌ rappresentare qualsiasi essere umano che, mediante il battesimo, diventa ยซuno in Cristoยป, poichรฉ ยซnon cโ€™รจ piรน distinzione tra giudeo e greco, schiavo o libero, maschio o femminaยป (cfr. Gal 3,26-28).
ยซBartimeoยป significa letteralmente โ€œfiglio dellโ€™onorevoleโ€, cioรจ il figlio di colui che รจ degno di essere onorato. Chi merita veramente di essere onorato se non Dio Padre unito al Figlio, nostro Signore Gesรน Cristo, per lโ€™azione della gratuitร  dellโ€™amore che รจ lo Spirito Santo?
Nel nome ยซBartimeoยป รจ celata tutta la dignitร  della filiazione divina di ogni essere umano.
Tutti, senza distinzione, abbiamo giร  ricevuto gratuitamente il dono dello Spirito Santo che ci fa figli amati dal Padre, per Cristo, con Cristo e in Cristo.
Per noi cristiani solo il Padre unito al Signore Gesรน Cristo nello Spirito Santo รจ โ€œdegno di onoreโ€.
Dio Padre ci offre ogni giorno lโ€™opportunitร  di incontrare, conoscere, amare e seguire Gesรน che passa lungo la strada della nostra vita, cosรฌ come passรฒ per la strada dove si trovava il cieco e mendicante Bartimeo.
Quando incontriamo, conosciamo, amiamo e seguiamo Gesรน, Dio Padre รจ molto felice, perchรฉ il modo migliore per onorarlo e glorificarlo รจ attraverso lโ€™esperienza della nostra conversione.
Conversione significa passare dalla situazione di essere ยซseduto sul ciglio della stradaยป, senza Gesรน (Mc 10,46b) alla situazione di incontrare personalmente Gesรน e decidere di ยซseguirlo lungo la stradaยป (Mc 10,52). A quel tempo, prima della morte e risurrezione di Gesรน, il cieco e mendicante Bartimeo ebbe lโ€™opportunitร  di incontrare fisicamente Gesรน di Nazaret.
La conversione oggi avviene grazie al dono della comunitร  cristiana missionaria
Oggi, per ciascuno di noi, lโ€™esperienza della conversione consiste nello scoprire che Gesรน Cristo risorto, il Figlio del Padre, cโ€™รจ sicuramente lungo il cammino della nostra esistenza.
Gesรน Risorto parla al nostro cuore e ci dice: ยซCi sono anchโ€™io sulla tua strada!ยป
Gesรน risorto passa in modo speciale quando siamo bloccati in una situazione di fragilitร  della nostra condizione umana o in una situazione di miseria materiale e spirituale e sembra che non possiamo uscire da questa realtร , non possiamo fare un passo andando โ€œoltreโ€ da dove ci troviamo, perchรฉ stiamo fermi.

 

 

17 OTTOBRE 2021

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 10,35-45)

9,38-43.45.47-48 Mc

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,32-45)
In quel tempo, 
si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedรจo, dicendogli: ยซMaestro, vogliamo che Tu faccia per noi quello che ti chiederemoยป. Egli disse loro: ยซChe cosa volete che Io faccia per voi?ยป. Gli risposero: Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistraยป. Gesรน disse loro: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che Io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui Io sono battezzato?ยป. Gli risposero: ยซLo possiamoยป. E Gesรน disse loro: ยซIl calice che Io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui Io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; รจ per coloro per i quali รจ stato preparatoยป. Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse loro: ยซVoi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi sarร  vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร  schiavo di tutti. Anche il Figlio dellโ€™Uomo infatti non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน reagisce vivamente di fronte alla minaccia che pesa ancora una volta sulla sua comunitร  a causa dellโ€™ambizione sfrenata di avere i primi posti, di conquistare il potere. La sua lezione รจ molto severa, quasi solenne. Egli propone in compenso una nuova economia sociale: quella di una comunitร  senza potere la cui sola regola รจ servire, fino a offrire la propria vita per i fratelli, bevendo il calice fino allโ€™ultima goccia. E per tutti i suoi membri, perchรฉ tutti sono fratelli. Allโ€™immagine del capo che comanda si oppone quella del capo che serve. Ed ecco che i capi avranno paradossalmente un solo compito: servire. Il suo prototipo รจ il Messia, diventato piuttosto il Figlio dellโ€™uomo, schiavo di tutti gli schiavi, per il riscatto dei quali egli offre quello che possiede e quello che รจ: tutto. Egli ha appena formulato il suo progetto di comunitร , la sua carta โ€œcostituzionaleโ€, alla quale tutti i partecipanti devono aderire: ognuno รจ servitore di tutti.

10 OTTOBRE 2021

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 10,17-30)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 10,17_30)
In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: Maestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร  la vita eterna?ยป. ยซ Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: โ€œNon uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madreโ€ยป.
Egli allora gli disse: ยซMaestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaยป. Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: ยซUna cosa sola ti manca: vaโ€™, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!ยป. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!ยป. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesรน riprese e disse loro: ยซFigli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! รˆ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dioยป. Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: ยซE chi puรฒ essere salvato?ยป. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: ยซImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioยป.
Pietro allora prese a dirgli: ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguitoยป. Gesรน gli rispose: ยซIn veritร  io vi dico: non cโ€™รจ nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva giร  ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrร ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Questโ€™uomo sembrava avere tutto. Egli era ricco e, in piรน, obbediva ai comandamenti divini. Si รจ rivolto a Gesรน perchรฉ voleva anche la vita eterna, che desiderava fosse come una assicurazione a lunga scadenza, come quella che si ottiene da una grande ricchezza. Gesรน aveva giร  annunciato che per salvare la propria vita bisognava essere disposti a perderla, cioรจ che per seguirlo occorreva rinnegare se stessi e portare la propria croce (Mc 8,34-35).
Lโ€™uomo era sincero e si guadagnรฒ uno sguardo pieno dโ€™amore da parte di Gesรน: โ€œUna sola cosa ti manca, decisiva per te. Rinuncia a possedere, investi nel tesoro del cielo, e il tuo cuore sarร  libero e potrร  seguirmiโ€. Ma nรฉ lo sguardo nรฉ le parole di Gesรน ebbero effetto. Questโ€™uomo, rattristato, certo, ha tuttavia preferito ritornare alla sicurezza che gli procurava la propria ricchezza. Non ha potuto o voluto capire che gli veniva offerto un bene incomparabilmente piรน prezioso e duraturo: lโ€™amore di Cristo che comunica la pienezza di Dio (Ef 3,18-19). Paolo lo aveva capito bene quando scrisse: โ€œTutto ormai io reputo spazzatura, al fine di guadagnare Cristoโ€ฆ si tratta di conoscerlo e di provare la potenza della sua risurrezioneโ€ฆโ€ (Fil 3,8-10).

รˆ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.

3 OTTOBRE 2021

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 10,2-16)

Dunque lโ€™uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 10,2-16)
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป.
Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dallโ€™inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo lโ€™uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque lโ€™uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa unโ€™altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน, al vedere questo, sโ€™indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Nel contesto della manifestazione del Figlio dellโ€™uomo e dopo il secondo annuncio della passione, Marco espone โ€“ come complemento catechetico โ€“ lโ€™insegnamento sulla indissolubilitร  del matrimonio, e i comportamenti richiesti per fare parte del regno di Dio.
Gesรน cambia scena (Mc 10,1): va in Giudea. Espone con autoritร  messianica โ€“ non a un gruppo ma al popolo โ€“ lโ€™indissolubilitร  del matrimonio come un principio universale. San Marco non entra nelle discussioni dei rabbini sulla legislazione del divorzio. Coglie con fedeltร  le parole di Gesรน, senza tener conto della clausola eccezionale trasmessa da (Mt 19,9). Marco, rivolgendosi a comunitร  di gentili, e andando al di lร  del mondo giudaico, ricorre alla Genesi (Gen 1,27 e 2,24): nellโ€™unione indissolubile del matrimonio brillano, folgoranti, lโ€™immagine e la somiglianza poste da Dio nellโ€™uomo e nella donna. Gesรน spiega e chiarisce la volontร  del Creatore.
Lโ€™atteggiamento di Gesรน con i bambini fa trasparire la fiducia con la quale bisogna ricevere Dio come Padre (Abbร ), la protezione e la sicurezza della paternitร  divina. Alcune tradizioni patristiche hanno scoperto nellโ€™atteggiamento di Gesรน con i bambini unโ€™allusione implicita al battesimo dei bambini.

26 SETTEMBRE 2021

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 9,38-43.45.47-48)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 9,38-43.45.47-48)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesรน: ยซMaestro, abbiamo visto uno che scacciava demรฒni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchรฉ non ci seguivaยป. Ma Gesรน disse: ยซNon glielo impedite, perchรฉ non cโ€™รจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non รจ contro di noi รจ per noi.
Chiunque infatti vi darร  da bere un bicchiere dโ€™acqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร  io vi dico, non perderร  la sua ricompensa.
Chi scandalizzerร  uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geรจnna. E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geรจnna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingueยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™itinerario di Gesรน verso Gerusalemme รจ un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.
Lโ€™interrogativo posto da uno di loro: โ€œAbbiamo visto uno che scacciava i demoniโ€ฆ ma non era dei nostriโ€ descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertร  dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.
Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilitร  e modalitร  diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.
La consapevolezza della gratuitร  del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciรฒ che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perchรฉ Cristo, unico ad avere una risposta esauriente allโ€™inquietudine presente nel cuore dellโ€™uomo, puรฒ inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.
Il nostro desiderio piรน profondo dovrebbe essere quello di Mosรจ, quando ha esclamato: โ€œFossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!โ€.

26 SETTEMBRE 2021

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 9,38-43.45.47-48)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 9,38-43.45.47-48)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesรน: ยซMaestro, abbiamo visto uno che scacciava demรฒni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchรฉ non ci seguivaยป. Ma Gesรน disse: ยซNon glielo impedite, perchรฉ non cโ€™รจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non รจ contro di noi รจ per noi.
Chiunque infatti vi darร  da bere un bicchiere dโ€™acqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร  io vi dico, non perderร  la sua ricompensa.
Chi scandalizzerร  uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geรจnna. E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geรจnna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingueยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Lโ€™itinerario di Gesรน verso Gerusalemme รจ un susseguirsi di insegnamenti e raccomandazioni; una specie di manuale catechetico, che serve da continuo confronto per la fede, ancora solo incipiente, dei discepoli.
Lโ€™interrogativo posto da uno di loro: โ€œAbbiamo visto uno che scacciava i demoniโ€ฆ ma non era dei nostriโ€ descrive bene il rigido schematismo dentro cui, loro come noi, vorremmo imprigionare la libertร  dello Spirito, che soffia sempre dove e come vuole.
Non siamo noi cristiani i padroni della salvezza, donataci da Cristo. Sia pure avendo responsabilitร  e modalitร  diverse in seno alla Chiesa, noi cristiani abbiamo solo il compito di far incontrare, tra di noi e agli altri, con la nostra testimonianza, la nostra parola e le nostre opere, la persona di Cristo.
La consapevolezza della gratuitร  del dono di Cristo ci obbliga a valorizzare tutto ciรฒ che, nel mondo, fa presagire e manifesta la sua presenza redentrice, perchรฉ Cristo, unico ad avere una risposta esauriente allโ€™inquietudine presente nel cuore dellโ€™uomo, puรฒ inviare lo Spirito Santo a illuminare il cuore di ogni persona.
Il nostro desiderio piรน profondo dovrebbe essere quello di Mosรจ, quando ha esclamato: โ€œFossero tutti profeti nel popolo di Dio e volesse il Signore dare loro il suo spirito!โ€.

19 SETTEMBRE 2021

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 9,30-37)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 9,30-37)
In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโ€™uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป.
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il santo battesimo ci ha inseriti nella morte del Signore, ci ha resi conformi al suo sacrificio. Questa รจ la radice della nostra esistenza cristiana, la sua sorgente profonda: il frutto deve essere lโ€™umiltร , lโ€™esistenza che ne sgorga deve essere unโ€™esistenza donata nel servizio. รˆ questo un punto centrale della vita cristiana. In essa, e dunque nella Chiesa, la logica delle โ€œprecedenzeโ€ รจ completamente rovesciata: il primo รจ colui che si fa il servo di tutti, come Gesรน, il cui primato รจ stato posto dalla sua obbedienza ed immolazione sulla croce. La vera dignitร  รจ nella possibilitร  offerta allโ€™uomo di imitare lโ€™umiltร  del Verbo Incarnato. Una conseguenza sconvolgente: il piccolo รจ il โ€œsacramentoโ€ di Gesรน e quindi in lui accogliamo il Padre.

12 SETTEMBRE 2021

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 8,27-35)

Gesรน per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elรฌa e altri uno dei profetiยป.
Ed egli domandava loro:
ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป.

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 8,27-35)
In quel tempo, Gesรน partรฌ con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarรจa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elรฌa e altri uno dei profetiยป.
Ed egli domandava loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป. E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dellโ€™uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ยซVaโ€™ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Anche oggi si sentono le voci e i giudizi piรน contrastanti su Gesรน: cโ€™รจ chi lo ritiene un saggio, un generoso moralista, un protagonista della storia, e cโ€™รจ anche chi lo calunnia, chi lo odia. Ma la sola, la vera identitร  di Gesรน รจ quella proclamata da Pietro: โ€œTu sei il Cristoโ€. Se riduciamo la fede cristiana al chiuso di un orizzonte umano, per quanto nobile, siamo in errore: Cristo รจ venuto a portare la salvezza eterna, la speranza soprannaturale, non una dottrina per rendere piรน tollerabile la convivenza umana, anche se รจ interessato alla redenzione di tutte le realtร  terrene, sempre in funzione della felicitร  eterna. Non basta riconoscere Gesรน come Figlio di Dio: bisogna imitarlo in ciรฒ che egli ha di piรน specifico, cioรจ nellโ€™amore alla croce che non รจ il fine, ma il mezzo necessario per compiere la redenzione. Se vogliamo essere corredentori non possiamo rifuggire la croce, perchรฉ solo attraverso di essa, perdendo la nostra vita, la ritroveremo nellโ€™eternitร , partecipando alla risurrezione di Cristo.

 

 

5 SETTEMBRE 2021

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 7,31-37)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 7,31-37)
In quel tempo, Gesรน, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidรฒne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decร poli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccรฒ la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: ยซEffatร ยป, cioรจ: ยซApriti!ยป. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandรฒ loro di non dirlo a nessuno. Ma piรน egli lo proibiva, piรน essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: ยซHa fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Un sordomuto. Assomiglia molto a noi, quando siamo nel peccato.
Possiamo avere accanto Dio, che ci sussurra le parole piรน dolci e imperiose. Non lo sentiamo. Possiamo aver vicino le persone piรน acute e piรน buone, che desiderano aiutarci. Non prestiamo attenzione. O passiamo davanti a chi ha bisogno di un conforto, di una speranza. รˆ come se fossimo soli al mondo, chiusi nel nostro egoismo.
Ma se il sacramento di Cristo ci raggiungeโ€ฆ Puรฒ essere la Chiesa che battezza o ci offre il perdono a nome del Signore Gesรน. Le dita, la saliva, l'โ€apritiโ€ possono essere lโ€™acqua o la mano benedicente che si leva su di noi: โ€œIo ti battezzoโ€; โ€œIo ti assolvoโ€.
Allora avviene nuovamente il โ€œmiracoloโ€.
Diventiamo capaci, per grazia, di udire le consolazioni e i suggerimenti e gli imperativi di Dio. Diventiamo capaci di rispondergli con la preghiera e con la vita.
E il prossimo รจ colui che devโ€™essere ascoltato e confortato. Nasce la fraternitร .
Se ci lasciamo salvare dal Signore. Se aderiamo a lui con tutte le forze.

29 AGOSTO 2021

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 7,1-8,14-15,21-23)

 Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore รจ lontano da me.
Invano mi rendono culto.
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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 7,1-8,14-15,21-23)
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesรน i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioรจ non lavate โ€“ i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: ยซPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?ยป.
Ed egli rispose loro: ยซBene ha profetato Isaรฌa di voi, ipocriti, come sta scritto:
โ€œQuesto popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore รจ lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uominiโ€.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uominiยป.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: ยซAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโ€™รจ nulla fuori dellโ€™uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโ€™uomo a renderlo impuroยป. E diceva [ai suoi discepoli]: ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dallโ€™interno e rendono impuro lโ€™uomoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

โ€œQuesto popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da meโ€. Nella discussione tra Gesรน e i farisei si percepiscono forti tensioni. Oggetto del dibattito รจ la โ€œreligione puraโ€ (Gc 1,27). Gesรน pone al centro di essa il cuore dellโ€™uomo e la sua liberazione dal male, mentre i farisei difendono il rituale esteriore della religione venuta da Dio.
โ€œIl suo cuore รจ lontano da meโ€. Tutti dobbiamo ammettere questa veritร , che noi non controlliamo il nostro cuore. Quanti vorrebbero smettere di bere troppo e non lo possono fare? Prendiamo anche il noto esempio del grande santo della Chiesa dei primi secoli, il cui cuore fu cosรฌ diviso, per molti anni, da spingerlo a pregare cosรฌ: โ€œSignore rendimi casto, ma non subito!โ€ (Santโ€™Agostino).
Quanti vorrebbero disfarsi dellโ€™invidia e dellโ€™orgoglio e, invece, si sorprendono a fare il contrario?
โ€œNon quello che voglio io faccio, ma quello che detestoโ€ (Rm 7,15).
Spesso ci rendiamo conto di questo per la prima volta quando cominciamo a prendere piรน seriamente la nostra fede e a seguire piรน da vicino un modo di vita cristiano. Ci stupiamo della nostra tendenza a ripetere gli stessi errori e a ricadere nello stesso peccato. Cominciamo a capire il grido di san Paolo: โ€œSono uno sventurato! Chi mi libererร  da questo corpo votato alla morte?โ€ (Rm 7,24).
โ€œIl suo cuore รจ lontano da meโ€. Il fine della vita cristiana รจ lโ€™unione con Dio e lโ€™unitร  con il prossimo. Per raggiungere questo scopo, dobbiamo innanzi tutto essere liberi dalla schiavitรน delle cattive intenzioni. Dobbiamo conquistarci la libertร ! Questโ€™impresa รจ interamente opera della grazia del Redentore. Cosรฌ Gesรน promette: โ€œSe dunque il Figlio vi farร  liberi, sarete liberi davveroโ€ (Gv 8,36).
La Chiesa cattolica non ha per fine quello di dare spettacolo, ma piuttosto quello di adempiere ad un dovere semplice e divino: la conversione della nostra vita grazie ad un cambiamento di cuore, ispirato dalla grazia. La Chiesa ritiene che, facendo ciรฒ, ha fatto tutto mentre, se non fa ciรฒ, non vale la pena di fare nientโ€™altro. Essa prega, predica e soffre per un vero battesimo del cuore, a fine di liberarlo perchรฉ accolga Cristo.

 

22 AGOSTO 2021

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Gv 6,60-69)

ยซVolete andarvene anche voi?ยป. Gli rispose Simon Pietro: ยซSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioยป.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni.
(Gv 6,60-69)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesรน, dopo aver ascoltato, dissero: ยซQuesta parola รจ dura! Chi puรฒ ascoltarla?ยป.
Gesรน, sapendo dentro di sรฉ che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: ยซQuesto vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dellโ€™uomo salire lร  dovโ€™era prima? รˆ lo Spirito che dร  la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credonoยป.
Gesรน infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: ยซPer questo vi ho detto che nessuno puรฒ venire a me, se non gli รจ concesso dal Padreยป.
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano piรน con lui. Disse allora Gesรน ai Dodici: ยซVolete andarvene anche voi?ยป. Gli rispose Simon Pietro: ยซSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Non รจ facile credere nel nostro mondo dโ€™oggi.
La veritร  che ci รจ rivelata da Dio in Gesรน Cristo, agli uomini e alle donne del nostro tempo appare spesso un โ€œdiscorso insostenibileโ€, a cui non si puรฒ chiedere a nessuno dei nostri sapienti contemporanei di credere. Cosรฌ รจ, per esempio, per la dottrina della presenza reale del corpo e del sangue del Signore nella santa Eucaristia. Essa sembra essere una sfida al buon senso, alla ragione, alla scienza. Noi diciamo: โ€œVedere per credereโ€, esattamente quello che disse san Tommaso: โ€œSe non vedoโ€ฆ e non metto la mia mano, non crederรฒโ€. Gesรน ci ricorda che il corpo di cui parla รจ il suo corpo risorto e salito al cielo, liberatosi, nella risurrezione, dai limiti dello spazio e del tempo, riempito e trasformato dallo Spirito Santo. Questo corpo non รจ meno reale del suo corpo in carne ed ossa, anzi lo รจ di piรน. Questo corpo risorto puรฒ essere toccato e afferrato personalmente da ogni uomo e donna di ogni tempo e luogo, perchรฉ lo Spirito si estende, potente, da unโ€™estremitร  allโ€™altra.
In Gesรน Cristo e tramite Gesรน Cristo, credere significa vedere e toccare: un modo di vedere piรน profondo, piรน vero e piรน sicuro di quello degli occhi; un modo di toccare piรน in profonditร  e un modo di afferrare con una stretta piรน salda di quanto si possa fare con le mani. Credere significa vedere la realtร  al di lร  del visibile; significa toccare la veritร  eterna.
In questa fede e grazie ad essa, possiamo dire con Pietro; โ€œSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eternaโ€.

15 Agosto 2021

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Lc 1,39-56)

 

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 1,39-56)
In quei giorni Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร  di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโ€™adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
Allora Maria disse:
ยซLโ€™anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perchรฉ ha guardato lโ€™umiltร  della sua serva.
Dโ€™ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me lโ€™Onnipotente
e Santo รจ il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempreยป.
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornรฒ a casa sua. Parola del Signore.

***

MARIA Eโ€™ LA DONNA SAGGIA Eโ€™ PERFETTA CHE PIACQUE ALLโ€™ALTISSIMO.

CHE LO SPIRITO SANTO INโ€™ONDOโ€™ DELLA SUA GRAZIA.

CHE GESUโ€™ RIEPIโ€™ DI SEโ€™, RICOLMOโ€™ DEL SUO AMORE E PORTOโ€™ NELLA GLORIA DEL PADRE.

CHE TUTTE LE GENERAZIONI ANNO CHAMATA, CHIAMANO E CHIAMERANNO BEATA

PERCHEโ€™ COLUI CHE Eโ€™ POTENTE HA FATTO IN LEI GRANDI COSE E SANTO Eโ€™ IL SUO NOME.

RIFLESSIONI

Questa solennitร  ci ricorda che tutti siamo chiamati alla gloria eterna e che sono le nostre scelte a determinare il nostro futuro. La nostra vita vissuta in comunione con Gesรน assimila il suo Spirito Divino e diventa sempre piรน bella, importante ai suoi occhi, sicuramente guarita dalle ferite morali e dai cattivi ricordi, guarita anche dalle malattie spirituali e fisiche.
Lโ€™Immacolata durante la vita terrena fu esente da ogni malattia fisica, ed รจ suo grande desiderio vederci guariti dalle malattie, ma dobbiamo meritare le Grazie ed anche i miracoli impossibili, come avvengono in tantissime parti del mondo. La Madonna ci dice che possiamo ricevere tutte le Grazie tramite la sua benedizione.
Lโ€™Assunzione al Cielo รจ il premio che Maria di Nazaret meritรฒ abbondantemente, รจ stata lโ€™unica Creatura ad avere aderito perfettamente alla Volontร  di Dio, ad essere Madre di Dio, dopo essersi trovata per speciale Grazie della Santissima Trinitร , Immacolata fin dal suo concepimento.
Questa prerogativa รจ stata unica per una sola Creatura, chiamata a portare nel suo grembo il Figlio eterno del Padre, diventarne la Madre e accudirlo con un Amore che sfiorava lโ€™infinito. Infatti infinito era il Figlio, occorreva un Amore proporzionato nel prendersi cura di Lui, piccino e bisognoso di ogni cura materna.
La stessa cura la Madonna vuole prenderla verso ognuno di noi, solo che noi siamo esseri umani con tante miserie e fuggiamo dal suo abbraccio materno, non ci lasciamo avvolgere dalla sua Luce, non riusciamo ad assorbire il suo Spirito che trasforma e rende migliori.
In moltissimi cristiani รจ assente la meditazione di libri spirituali, a cominciare dal Vangelo, ma sono incalcolabili i buoni libri che infondono tanto fervore e spingono a vivere la Parola di Dio con maggiore determinazione.
Nel Vangelo di oggi, per esempio, possiamo cogliere tanti spunti importanti per imitare la Madonna e crescere nella Fede.
Non dimentichiamo che la Fede รจ come una bella e rara pianta, รจ indispensabile curarla con attenzione e premura. Bisogna togliere le erbacce che spuntano e sono le debolezze umane insieme alle tentazioni, ed innaffiarla ogni giorno con la preghiera e i Sacramenti.
Le buone opere sono determinanti, in queste mostriamo alla Madonna se vogliamo imitarla e se cerchiamo il suo aiuto. Non si puรฒ condurre una vita dissipata e poi cercare le Grazie speciali, o pretendere di risolvere problematiche difficili.
Nel Vangelo di oggi, dopo la meraviglia di Elisabetta nel trovarsi davanti ยซla Madre del mio Signoreยป, emerge la caritร  soprannaturale della Vergine Maria. ยซMaria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร  di Giudaยป.
La premura della Madonna ci dice che non dobbiamo preoccuparci solamente delle nostre cose e che gli altri che soffrono per varie ragioni hanno necessitร  della nostra vicinanza. Tranne i casi in cui la vicinanza verso qualcuno รจ dannosa e che a causa delle sue stranezze ci rende la vita un inferno, dobbiamo donare sempre amore a tutti, fare del bene anche ai nostri nemici.
Alle parole ispirate di Elisabetta alla cugina Maria, la mite Fanciulla di Nazaret risponde con quel cantico di lode allโ€™Altissimo e svela tutta la sua adorazione a quel Padre che ama ogni sua creatura, che non si dimentica di nessuno e vuole esaudire ogni richiesta espressa con amore.
Nel Magnificat troviamo il testamento spirituale dellโ€™Immacolata.
Oggi Ella sale al Cielo in Anima e Corpo, accompagnata da miriadi di Arcangeli e di Angeli, accolta e abbracciata da suo Figlio Gesรน, per coronarla Regina dellโ€™Universo, donandole il posto e il ruolo di Mediatrice e Avvocata dellโ€™umanitร .
In Cielo abbiamo una Madre che ci difende innanzitutto da noi stessiโ€ฆ ovviamente se ricorriamo a Lei e Le chiediamo di cambiare la nostra vita, di farci perdere la vecchia e malata mentalitร . Ella ci vuole guarire da tutti i mali spirituali e fisici, lo sanno bene tutti quelli che hanno pregato e pregano la Madre di Dio e rinascono a vita nuova.
Molti cristiani invece non vogliono rinascere nel Cuore della Madonna per diventare veri seguaci di Gesรน e muoiono spiritualmente.
Questa solennitร  ci dice che il corpo รจ tempio dello Spirito Santo e disprezzarlo con abusi e trasgressioni comporta un continuo allontanamento da Gesรน, si perde la sua Grazia e si scivola giorno dopo giorno in una vita confusa, orgogliosa, arrogante e menefreghista.
La Madonna รจ sempre pronta ad accogliere i peccatori pentiti, soprattutto ad aiutare i suoi devoti che cadono e si rialzano subito!

 

8 Agosto 2021

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Gv 6,41-51)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,41-51)
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesรน perchรฉ aveva detto: ยซIo sono il pane disceso dal cieloยป. E dicevano: ยซCostui non รจ forse Gesรน, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque puรฒ dire: โ€œSono disceso dal cieloโ€?ยป
Gesรน rispose loro: ยซNon mormorate tra voi. Nessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterรฒ nellโ€™ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: โ€œE tutti saranno istruiti da Dioโ€. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perchรฉ qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In veritร , in veritร  io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo รจ il pane che discende dal cielo, perchรฉ chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Siamo noi a cercare Dio o e lui a cercare noi? Ancora prima che noi cominciamo a cercarlo consapevolmente, egli ci attira a sรฉ, come un innamorato, tramite Cristo. La reazione giusta da parte nostra รจ di essere pienamente disposti ad ascoltare e ad imparare: โ€œChiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a meโ€. Ciรฒ significa seguire Cristo, poichรฉ โ€œsolo colui che viene da Dio ha visto il Padreโ€ e quindi solo lui puรฒ conoscere perfettamente la volontร  del Padre e rivelarla. La vita eterna che noi tutti desideriamo dipende dalla fede in Cristo, da una fiducia e da un impegno costanti, che faranno cominciare la vita-risurrezione qui ed ora, garantendo la risurrezione dei corpi alla vita immortale. In attesa, i fedeli si nutrono del suo Corpo e del suo Sangue nella santa Eucaristia, costituendo a poco a poco in loro stessi una โ€œriservaโ€ di vita immortale. Se Elia o gli Ebrei dellโ€™Esodo mangiarono del pane prezioso, noi mangiamo qualcosa di molto piรน prezioso: โ€œIl pane che io darรฒ รจ la mia carneโ€.

 

 

1 AGOSTO 2021

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B. (Gv 6,24-35)

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(Gv 6,24-35)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,24-35)
In quel tempo, quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร  e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร  dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโ€™uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโ€™opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.
Allora gli dissero: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: โ€œDiede loro da mangiare un pane dal cieloโ€ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร  il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป. Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Vangelo secondo san Giovanni ci offre vari discorsi che Gesรน ha tenuto nella sinagoga di Cafarnao per spiegare ai credenti il significato della manna ricevuta nel deserto.
Queste spiegazioni devono aiutare i credenti del tempo della Chiesa a vivere in modo giusto. Il Vangelo di oggi riferisce il discorso che parla dellโ€™importanza della fede in Gesรน Cristo. Gesรน Cristo รจ lโ€™inviato di Dio, egli porta lโ€™ultima rivelazione ed apre la via che conduce a Dio. Colui che segue Gesรน con fede, che entra con Gesรน nella comunitร  mediante il battesimo, che prende Gesรน come modello e lo ascolta, troverร  attraverso di lui la veritร  che calma la fame di vita. Perchรฉ questa veritร  รจ Dio stesso che, attraverso Gesรน Cristo, offre a tutti gli uomini la possibilitร  di condividere la sua vita.
Quello che hanno cercato, presentito, e in parte riconosciuto i pensatori, i profeti e i nostalgici di Dio di tutte le nazioni e di tutti i tempi, raggiunge attraverso Gesรน la chiarezza e la veritร  di Dio. Questa veritร  รจ presente e puรฒ essere colta nella parola e nellโ€™esempio di Gesรน, ma soprattutto nella sua persona. Perchรฉ egli รจ la veritร , egli รจ la via, egli รจ la vita di Dio in persona! E ci รจ offerto di vivere con devoto rispetto in modo assolutamente diretto, oggi, nella festa liturgica della sua Chiesa.

25 LUGLIO 2021

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Gv 6,1-15)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 6,1-15)
In quel tempo, Gesรน passรฒ allโ€™altra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade, e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesรน salรฌ sul monte e lร  si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป. Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ยซCโ€™รจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโ€™orzo e due pesci; ma che cosโ€™รจ questo per tanta gente?ยป. Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโ€™era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโ€™orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป. Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Tutti gli evangelisti ci riportano il racconto del miracolo della moltiplicazione dei pani. Si tratta di nutrire una grande folla di persone e di seguaci di Gesรน, radunati sulla riva nord-est del lago di Tiberiade (cf. Mt 14,13-21; Mc 6,32-44; Lc 9,10b-17). Come dimostra lโ€™atteggiamento dei partecipanti, essi interpretano questo pasto come un segno messianico. La tradizione ebraica voleva che il Messia rinnovasse i miracoli compiuti da Mosรจ durante la traversata del deserto. Ecco perchรฉ, secondo questa attesa messianica, si chiamava โ€œprofetaโ€ il futuro Salvatore, cioรจ โ€œlโ€™ultimo Mosรจโ€. Infatti, secondo il Deuteronomio, Dio aveva promesso a Mosรจ prima della sua morte: โ€œIo susciterรฒ loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrรฒ in bocca le mie parole ed egli dirร  loro quanto io gli comanderรฒโ€ (Dt 18,18). Ecco perchรฉ le persone che sono presenti durante la moltiplicazione dei pani cercano di proclamare re Gesรน. Ma Gesรน si rifiuta, perchรฉ la sua missione non รจ politica, ma religiosa.
Se la Chiesa riporta questo episodio nella celebrazione liturgica รจ perchรฉ essa ha la convinzione che Gesรน Cristo risuscitato nutre con il suo miracolo, durante lโ€™Eucaristia, il nuovo popolo di Dio. E che gli dร  le forze per continuare la sua strada lungo la storia. Egli precede il suo popolo per mostrargli la via grazie alla sua parola. Coloro che attraversano la storia in compagnia della Chiesa raggiungeranno la meta di tutte le vie, lโ€™ereditร  eterna di Dio (cf. Gv 14,1-7).

 

 

18 Luglio 2021

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 6,30-34)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 6,30-34)
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesรน e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: ยซVenite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un poโ€™ยป. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti perรฒ li videro partire e capirono, e da tutte le cittร  accorsero lร  a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perchรฉ erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Come mostra il Vangelo, oggi al centro della parola che la liturgia ci porta cโ€™รจ il fatto che Dio ha concretizzato le sue promesse in Gesรน di Nazaret: attraverso il suo Salvatore egli veglia sul suo popolo. Il Vangelo descrive la โ€œpiccolaโ€ gente di Galilea che si affolla al seguito di Gesรน come una comunitร  di uomini sfiniti di cui nessuno si occupa. Essi hanno sentito che Gesรน si preoccupa sinceramente di loro, e che ha il potere di venire loro veramente in aiuto. รˆ ciรฒ che fa, portando lโ€™indispensabile salvezza a tutti quelli che si rivolgono a lui fiduciosi, nella loro disgrazia sia fisica che sociale o spirituale.
La Chiesa non cerca oggi di distrarci con delle belle storie che parlano dei tempi passati. Attira la nostra attenzione sul fatto che Gesรน Cristo risuscitato continua ad agire come il Salvatore di Dio. Egli puรฒ e vuole aiutarci nella nostra disgrazia. Compatisce le nostre preoccupazioni. Nella nostra miseria possiamo rivolgerci a lui. Egli ci consolerร , ci darร  la forza, ci esaudirร . รˆ lui che ci fa trovare le vie per uscire dalla disgrazia, che ci mette accanto delle persone che ci aiutino. E soprattutto, Gesรน Cristo conosce lโ€™ultima e la peggiore delle nostre miserie: la nostra ricerca di una salvezza duratura e felice, che sia per noi o per tutti quelli che amiamo, dei quali ci preoccupiamo, e che abitano con noi questo mondo.

11 LUGLIO 2021

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 6,7-13)

 

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 6,7-13)
In quel tempo, Gesรน chiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinรฒ loro di non prendere per il viaggio nientโ€™altro che un bastone: nรฉ pane, nรฉ sacca, nรฉ denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: ยซDovunque entriate in una casa, rimanetevi finchรฉ non sarete partiti di lรฌ. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loroยป. Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Per mezzo dei suoi messaggeri, Dio ha preparato lโ€™umanitร , nel corso di una lunga storia, alla venuta di suo Figlio e alla rivelazione della salvezza da lui portata. Partendo dal popolo di Israele, il suo amore redentore doveva estendersi a tutti gli uomini. รˆ il motivo per cui Gesรน ha chiamato i Dodici a formare il nucleo del popolo definitivo di Dio e li ha fatti suoi collaboratori. Sono stati incaricati di vincere il potere del male, di guarire e di salvare gli uomini che avessero creduto al loro messaggio.
Solo una piccola parte del popolo di Israele ha creduto in Gesรน e in quelli che egli ha mandato. Dopo la sua risurrezione, Gesรน ha di nuovo mandato i suo discepoli e accresciuto la loro missione e i loro poteri. Da allora gli inviati di Dio si recano presso tutti i popoli per offrire agli uomini il perdono di Dio e la vita nuova.
Ma non vi รจ che una piccola parte dellโ€™umanitร  che ha sentito lโ€™offerta divina e ha trovato la fede nellโ€™amore di Dio e nella sua salvezza. Oggi che sono state smascherate le false ideologie moderne, che si sono rivelate false dottrine di salvezza, si รจ operata una nuova apertura per il Vangelo presso molti popoli e molti uomini. E noi cristiani siamo tenuti, in modo nuovo, a portare la nostra testimonianza al nostro prossimo: per mezzo della nostra preghiera e del nostro impegno personale. Da questa testimonianza dipende non solo lโ€™avvenire dellโ€™umanitร , ma anche quello della comunitร  ecclesiale ed il destino di ogni cristiano.

 

 

4 LUGLIO 2021

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 6,1-6)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 6,1-6)
In quel tempo, Gesรน venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: ยซDa dove gli vengono queste cose? E che sapienza รจ quella che gli รจ stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non รจ costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaยป. E lรฌ non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarรฌ. E si meravigliava della loro incredulitร .
Gesรน percorreva i villaggi dโ€™intorno, insegnando. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Nella storia, nel quotidiano piรน ordinario, il Dio eterno si fa prossimo dellโ€™uomo. Attira la sua attenzione e gli invia dei โ€œsegniโ€: per esempio, facciamo lโ€™esperienza inattesa del suo aiuto; incontriamo un uomo che testimonia di lui con forza. La sua preghiera ci coinvolge e noi โ€œprendiamo gusto a essere con Dioโ€. Ascoltiamo la sua parola in modo nuovo. Scopriamo subito il suo intervento negli avvenimenti della nostra vita e scopriamo sempre piรน chiaramente il โ€œfilo conduttoreโ€. Ma puรฒ accadere che talvolta percepiamo lโ€™incontro con lui come una esigenza che ci disturba, che ci irrita e ci provoca. รˆ necessario abbandonare la terra ferma, osar affrontare lโ€™ignoto, forse cambiare.
E subito ricominciamo a fare questi ragionamenti: Perchรฉ dare un senso particolare a tale avvenimento? Non รจ piuttosto il caso a ordinare tutto, le leggi naturali come gli obblighi sociali? Perchรฉ prendere le elucubrazioni del nostro spirito come โ€œmessaggi di Dioโ€? Uno psicologo potrebbe spiegare meglio i diversi motivi delle nostre reazioni.
Il nostro io percepisce un rischio, e rifiuta, per pigrizia o per autodifesa. Peggio: la nostra vita prende allora una cattiva direzione.
Gesรน viene nella sua cittร  natale. Lโ€™interesse che suscita aumenta sempre di piรน. Il suo insegnamento suscita meraviglia. Da lui emana una saggezza indicibile. Ma molto presto lโ€™attrattiva che egli esercita si altera: La gente รจ stupita: โ€œDonde gli vengono queste cose? Non รจ costui il carpentiere?โ€, rampollo di una famiglia ordinaria? E trasmetterebbe una nuova dottrina? Annuncerebbe una esigenza?
Era certamente in gioco lโ€™invidia. E soprattutto il โ€œbuon sensoโ€.
รˆ per questa ragione che i contemporanei di Gesรน rifiutano di riconoscere lโ€™azione di Dio nellโ€™avvenimento. E non รจ tutto: deformano lโ€™evento di Cristo e lo trasformano in โ€œscandaloโ€, in una forza del male che spinge al peccato. Tale interpretazione โ€œtenebrosaโ€ finisce per rassicurarli, dopo una simile provocazione.
Ecco una tranquillitร  pagata molto cara! La fede in Dio e la redenzione in Gesรน Cristo diventano inaccessibili. Invece, gli abitanti di Nazaret avrebbero dovuto rischiare di abbandonarsi. Soltanto colui che ha una relazione di intimitร  con il Redentore sarร  salvato. Colui che si รจ blindato nellโ€™autoconservazione rimane chiuso alla salvezza. E sospettare con cattiveria che lโ€™attrazione di Cristo sia una tentazione contro Dio in realtร  non fa che rassicurare il suo egoismo, per quanto โ€œragionevoliโ€ possano apparire i suoi argomenti.

DIO E' AMORE

27 GIUGNO 2021

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 5,21-43)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 5,21-43)
In quel tempo, essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโ€™altra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesรน, venne tra la folla e da dietro toccรฒ il suo mantello. Diceva infatti: ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป. E subito le si fermรฒ il flusso di sangue e sentรฌ nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesรน, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltรฒ alla folla dicendo: ยซChi ha toccato le mie vesti?ยป. I suoi discepoli gli dissero: ยซTu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: โ€œChi mi ha toccato?โ€ยป. Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciรฒ che le era accaduto, venne, gli si gettรฒ davanti e gli disse tutta la veritร . Ed egli le disse: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป.
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร  kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore.

Forma breve

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 5, 21-24.35-43)
In quel tempo, essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโ€™altra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร  kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Ecco due miracoli di Gesรน legati uno allโ€™altro. Il loro messaggio รจ complementare. Si tratta di due donne: una allโ€™inizio della sua vita, lโ€™altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Nรฉ lโ€™una nรฉ lโ€™altra possono piรน essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). Ma sia lโ€™una che lโ€™altra saranno salvate dallโ€™azione congiunta della forza che emana da Gesรน e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25). Questo numero non รจ dato a caso. Cโ€™รจ un grande valore simbolico poichรฉ esso รจ legato a qualcosa che si compie. Ci ricordiamo che Gesรน fa la sua prima profezia a dodici anni (Lc 2,42 e 49). Gesรน sceglie dodici apostoli, poichรฉ รจ giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesรน sfama i suoi discepoli (Mc 6,43). E la fine dei tempi รจ simboleggiata dalle dodici porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,12-21). Cosรฌ come la donna dellโ€™Apocalisse (immagine di Maria, della Chiesa) รจ coronata da dodici stelle (Ap 12,1). Senza parlare dellโ€™albero della vita originale che si trova, in un parco, al centro della cittร  e dร  dodici raccolti. E quando sappiamo che il giorno per Gesรน conta dodici ore (Gv 11,9) capiamo che i nostri due miracoli non sono semplici gesti di misericordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, lโ€™umanitร  peccatrice (Gen 3,12) รจ liberata dai suoi mali. Gli uomini non possono fare nulla per lei, e lo riconoscono (v. 35), ma per Dio nulla รจ impossibile (Lc 1,37). Gesรน non chiede che due cose: โ€œNon temere, continua solo ad aver fedeโ€ (v. 36).

20 Giugno 2021

DOMENICA DELLA XII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 4,35-41)

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 4,35-41)
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซPassiamo allโ€™altra rivaยป. E, congedata la folla, lo presero con sรฉ, cosรฌ comโ€™era, nella barca. Cโ€™erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: ยซMaestro, non tโ€™importa che siamo perduti?ยป.
Si destรฒ, minacciรฒ il vento e disse al mare: ยซTaci, cร lmati!ยป. Il vento cessรฒ e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: ยซPerchรฉ avete paura? Non avete ancora fede?ยป.
E furono presi da grande timore e si dicevano lโ€™un lโ€™altro: ยซChi รจ dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?ยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

โ€œlo svegliarono e gli dissero: ยซMaestro, non tโ€™importa che siamo perduti?ยป. Si destรฒ, minacciรฒ il vento e disse al mare: ยซTaci, calmati!ยป. Il vento cessรฒ e ci fu grande bonaccia.โ€ Mc 4,38
Il lago di Tiberiade รจ cosรฌ grande che ai tempi di Gesรน lo chiamavano โ€œmareโ€. La sua posizione รจ tale che, quando si scatena un temporale, รจ forte tempesta in furioso accavallarsi di onde.
Cosรฌ comprendiamo la preoccupazione dei discepoli che, con un malcelato senso di rimprovero, dicono al Signore: โ€œNon tโ€™importa che siamo perduti?โ€ Il loro Maestro, infatti, sembrava insensibile alla gravitร  della situazione, oppresso da un sonno pesante dopo una giornata di fatica missionaria. Ma, immediatamente presente a sรฉ e a quel che stava capitando, sgrida il vento e impone al mare di quietarsi.
Immediatamente tutto intorno si placa in serena bonaccia.
Poco prima Marco aveva scritto che i suoi discepoli lโ€™avevano preso cosรฌ comโ€™era sulla barca. Certo doveva essere affaticato e la sua stessa tunica bianca non era stirata e splendenteโ€ฆ Eโ€™ il Gesรน pienamente uomo che camminava con loro e condivideva tutto coi suoi: anche disagi climatici e stanchezze. Ma proprio ora, in quel vederlo immediatamente desto minacciare il vento e imporsi al mare sgridandolo forte, prende risalto la sua forza divina.
La violenza della natura in burrasca non รจ un fatto da poco. Qui รจ come unโ€™ombra gigantesca che viene immediatamente divorata dalla luce del potere di Cristo: il potere di un uomo che รจ pienamente uomo, ma allo stesso tempo non cessa di essere Dio e di manifestarlo quando le vicende della vita chiedono il suo intervento che sempre รจ amore.
Signore, grazie perchรฉ tu sempre mi afferri e mi stupisci per questa Tua identitร  di Dio e di uomo in cui รจ lโ€™Amore, solo lโ€™Amore a dettare legge, una legge che รจ SALVEZZA.

โ€œNellโ€™atto di fede cโ€™รจ sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente.โ€ Paul Claudel.

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13 GIUGNO 2021

DOMENICA DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B Mc 4,26-34

 

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 4,26-34)
In quel tempo, Gesรน diceva [alla folla]: ยซCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraยป.
Diceva: ยซA che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? รˆ come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa piรน grande di tutte le piante dellโ€™orto e fa rami cosรฌ grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraยป.
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Gesรน fa un paragone molto semplice, indicando il seme che un uomo getta nel terreno. โ€œDorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraโ€.
Una spiegazione perfetta e chiarificatrice che ci permette di comprendere lโ€™azione della Grazia di Dio in noi, quando perรฒ desideriamo vivere in Dio, compiendo la sua Volontร  e disponendoci docilmente nel compiere quanto il Signore ci chiede nel Vangelo.
I credenti non si rendono conto dellโ€™elevatezza spirituale che hanno raggiunto perchรฉ non vedono materialmente la Grazia di Dio, ma cresce in essi perchรฉ osservano la Parola di Dio. Questo รจ il punto che cambia tutto.
La Grazia di Dio aumenta in noi non perchรฉ la pretendiamo, ma ci arriva proporzionatamente alle buone opere che compiamo, agli aiuti che diamo agli altri, anche alla Chiesa e allโ€™apostolato per far conoscere Gesรน e la Madonna.
Il seme cresce indipendentemente dalla volontร  dellโ€™uomo che lโ€™aveva seminato, il Regno di Dio in noi si sviluppa anche se non ci pensiamo ma osserviamo quanto Lui ci indica e che corrisponde a quanto di meglio รจ presente nel mondo e che puรฒ conoscere un uomo.

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DIO Eโ€™ AMORE

12 giugno

 

 

6 GIUGNO 20

X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B (Mc 14,12-16.22-26) SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 14,12-16.22-26)

Il primo giorno degli ร€zzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesรน: ยซDove vuoi che andiamo a preparare, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป.
Allora mandรฒ due dei suoi discepoli, dicendo loro: ยซAndate in cittร  e vi verrร  incontro un uomo con una brocca dโ€™acqua; seguitelo. Lร  dove entrerร , dite al padrone di casa: โ€œIl Maestro dice: Dovโ€™รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?โ€. Egli vi mostrerร  al piano superiore una grande sala, arredata e giร  pronta; lรฌ preparate la cena per noiยป.
I discepoli andarono e, entrati in cittร , trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro, dicendo: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: ยซQuesto รจ il mio sangue dellโ€™alleanza, che รจ versato per molti. In veritร  io vi dico che non berrรฒ mai piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo, nel regno di Dioยป.
Dopo aver cantato lโ€™inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Parola del Signore.

Sequenza
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici. Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi รจ canto che sia degno. Pane vivo, che dร  vita:
questo รจ tema del tuo canto,
oggetto della lode. Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena. Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito. Questa รจ la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena. รˆ il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e lโ€™antico รจ giunto a termine. Cede al nuovo il rito antico,
la realtร  disperde lโ€™ombra:
luce, non piรน tenebra. Cristo lascia in sua memoria
ciรฒ che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo. Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza. รˆ certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino. Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura. รˆ un segno ciรฒ che appare:
nasconde nel mistero
realtร  sublimi. Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie. Chi ne mangia non lo spezza,
nรฉ separa, nรฉ divide:
intatto lo riceve. Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai รจ consumato. Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne รจ la sorte:
vita o morte provoca. Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso รจ lโ€™esito! Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo รจ tanto in ogni parte,
quanto nellโ€™intero. รˆ diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla รจ diminuito
della sua persona.]Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non devโ€™essere gettato. Con i simboli รจ annunziato,
in Isacco dato a morte,
nellโ€™agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri. Buon pastore, vero pane,
o Gesรน, pietร  di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi. Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

RIFLESSIONI

Gesรน ci ha promesso di stare con noi fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Egli ha mantenuto la sua parola in molti modi. Egli รจ con noi nella sua parola, che รจ sempre una parola viva e santa, che conduce al Padre chi ad essa si affida. Egli รจ presente, ancora di piรน, nel sacramento del suo corpo e del suo sangue. E ciรฒ merita certo una festa. Questo sacramento ci colma, innanzi tutto perchรฉ fa arrivare fino a noi l'โ€incarnazioneโ€ del Verbo divino: Dio continua a venire per restare. Non ci abbandonerร  piรน. In secondo luogo, questo sacramento ci nutre: alimenta in noi quella vita divina che รจ la nostra vera vita, poichรฉ รจ eterna. Questo sacramento, infine, ci fa vedere, sotto forma di pane e di vino, colui che gli apostoli hanno visto, ma, proprio come Gesรน di Nazaret non era visto da tutti come il Messia, il sacramento del suo corpo e del suo sangue non convince tutti. Per chi si ferma alle apparenze, tale sacramento non costituisce una prova, poichรฉ ciรฒ che si vede non basta. Infatti si vede solo ciรฒ che si lascia vedere. Per il credente invece, cioรจ per chi si lascia raggiungere dallโ€™amore di Dio, questo sacramento รจ il piรน grande fra i segni, il segno che mette in comunione con Gesรน stesso. Il credente รจ da esso trasfigurato, il suo peccato รจ purificato, grazie ad esso pregusta il banchetto promesso: quello delle nozze del Figlio.

30 MAGGIO 2021

IX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B LA SANTISSIMA TRINITAโ€™ (Mt 28,16-20)

 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono. Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoยป. Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Il Nuovo Testamento fonda lโ€™universalitร  della missione nello speciale rapporto che Gesรน risorto ha con ogni uomo.
Il Vangelo devโ€™essere annunciato a ogni uomo, perchรฉ Gesรน รจ la veritร  dellโ€™uomo, ha ricevuto dal Padre ogni potere in cielo e in terra, perchรฉ ha fatto la volontร  del Padre fino alla morte aprendo cosรฌ per ogni uomo la via verso la pienezza della vita. Di qui le caratteristiche della missione:
โ€“ la forza che lโ€™anima รจ lo Spirito Santo che da Gesรน risorto viene promesso e trasmesso ai discepoli, come principio della vita nuova, che deve essere annunciata e comunicata a ogni uomo;
โ€“ il contenuto della missione รจ la sequela di Cristo, lโ€™obbedienza al Vangelo, lโ€™osservanza dei comandi di Gesรน, lโ€™adesione battesimale alla vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, il distacco dalla vita incredula, implorando e accogliendo la remissione dei peccati;
โ€“ la speranza che sostiene i missionari nelle fatiche e nelle difficoltร  รจ la certezza che Gesรน รจ sempre con loro sino alla fine del mondo .

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23 MAGGIO 2021

DOMENICA DI PENTECOSTE ANNO B (Gv 15,26-27;16,12-15)

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 15,26-27;16,12-15)
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซQuando verrร  il Parร clito, che io vi manderรฒ dal Padre, lo Spirito della veritร  che procede dal Padre, egli darร  testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perchรฉ siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  udito e vi annuncerร  le cose future. Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร . Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร ยป. Parola del Signore.

Sequenza
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dellโ€™anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nellโ€™intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla รจ nellโ€™uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciรฒ che รจ sรณrdido,
bagna ciรฒ che รจ รกrido,
sana ciรฒ che sรกnguina.

Piega ciรฒ che รจ rigido,
scalda ciรฒ che รจ gelido,
drizza ciรฒ che รจ sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtรน e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

RIFLESSIONI

Persona divina che diffonde nel mondo la possibilitร  di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi.
Nellโ€™insegnamento e nellโ€™opera di Cristo, nulla รจ piรน essenziale del perdono. Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dellโ€™amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo cosรฌ trionfare la misericordia e lโ€™amore mediante โ€“ e non contro โ€“ la giustizia e lโ€™ordine. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana.
Dio ha conferito al suo popolo una grande autoritร  stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!
Ma questa autoritร , per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordia e con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed รจ risorto, e che esulta eternamente nello Spirito Santo.

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DOMENICA DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA ANNO B ASCENSIONE DEL SIGNORE (Mc 16,15-20) 16 MAGGIO 2021

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 16,15-20)
In quel tempo, [Gesรน apparve agli Undici] e disse loro: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederร  e sarร  battezzato sarร  salvato, ma chi non crederร  sarร  condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร  loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป.
Il Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. Parola del Signore.

RIFLESSIONI
La missione della Chiesa รจ presieduta da Gesรน Cristo risorto, salito al cielo e intronizzato Signore alla destra del Padre. Lโ€™ascensione e lโ€™invio degli apostoli sono inseparabili. Tra gli undici (Giuda il traditore ha seguito un altro cammino), inviati da Gesรน e beneficiari della sua promessa fedele e potente, si trovano anche i successori degli apostoli e la Chiesa intera. Gesรน ci invia, ci accompagna e ci dร  la forza. Noi non siamo dei volontari spontanei, ma degli inviati. Appoggiandoci su Gesรน Cristo vincitore della morte, possiamo obbedire quotidianamente al suo ordine di missione nella serenitร  e nella speranza.
Gli apostoli sono i messaggeri di una Parola che tocca lโ€™uomo nel centro della sua vita. Il Vangelo, affidato alla Chiesa, ci dร  una risposta definitiva: se crediamo, siamo salvati, se rifiutiamo di credere o alziamo le spalle, siamo perduti. Attraverso la fede, che รจ il sรฌ dato dallโ€™uomo a Dio, noi riceviamo la vita.
Il Signore conferma la predicazione degli apostoli con molti segni; e segni accompagnano anche i credenti. Attraverso questi segni, diversi e coestesi alla missione della Chiesa, Dio vuole garantire la sua azione in coloro che egli ha inviato e invita tutti gli uomini ad abbandonare ciรฒ che รจ visibile e quindi attraente per il mistero della salvezza.

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