Profilo BACHECA 12027
L'edificio si erge su sei massicce arcate in pietra, sorrette da pilastri. La struttura austera del palazzo è ingentilita dai numerosi affreschi della facciata, la maggior parte dei quali riproducenti stemmi dei podestà veneti succedutisi a Clusone, . L'edificio ha subito nel corso dei secoli numerose modifiche architettoniche che ne hanno alterato il primitivo aspetto medioevale. Eretto sullo stesso colle e a livello appena inferiore rispetto alla chiesa parrocchiale, situato in posizione centrale rispetto ai due nuclei dell’abitato di più antica origine, Somvico e Imvico, certamente già definiti nell'Alto Medioevo, non se ne conosce l'esatto anno di costruzione.
Nel 1470 la Valle deliberò che da allora in poi dovesse essere eletto a Podestà un patrizio veneziano e gli fissò lo stipendio di 370 ducati d'oro oltre all'alloggio e le masserizie. Si susseguirono così rappresentanti delle più nobili famiglie della Serenissima, e parecchi di loro riprodussero sulla facciata il loro stemma. Vi si possono osservare quelli dei Contarini, dei Loredan, dei Dolfin, dei Donato, dei Trevisan, dei Malipiero, tutte famiglie appartenenti alla più ristretta aristocrazia da cui sono usciti diversi Dogi di Venezia.
Loggetta
Salendo la scala che dal cortile interno porta alla loggetta, ci si trova di fronte un affresco datato alla seconda metà del Cinquecento, di soggetto mitologico ma con significato politico. Raffigura Caccia al cinghiale di Meleagro ed Atalanta: il mito del cinghiale calidonio e vuole ammonire i valligiani a non dividersi, come fecero gli eroi greci durante la caccia al mostruoso animale, ma a rimanere uniti attorno a Venezia..[1]L'affresco risalirebbe alla fine del XVI secolo. La loggetta è decorata da piccoli affreschi quasi totalmente di carattere mitologico raffiguranti gli dei dell'Olimpo.
Sulla facciata est, a destra del portale si accede al cortile, una fessura che si apre sopra una pietra scura, serviva per imbucare segretamente le denunce dei malati contagiosi. È sormontata da una lapide, deturpata in seguito ad una ordinanza della Repubblica Cisalpina, che recita:
A sinistra, è scolpito il solito gattopardo rampante, con le iniziali V.S.S. (Valle Seriana Superiore)
Il Palazzo comunale è un edificio storico situato nella piazza dell'Orologio della città di Clusone.