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GUITAR

immagineGli strumenti più presenti nei gruppi di Blues sono sicuramente quelli a corda e, tra questi, soprattutto la chitarra. Non si sa per quale ragione ma la chitarra è arrivata a simboleggiare una qualità semplice e onesta della musica Blues.
La chitarra può cantare, piangere, parlare, ridere, grugnire, urlare, fluttuare, gridare, sciogliere, rabbrividire. Forse è la natura semplice e allo stesso tempo complessa della chitarra che l'ha resa lo strumento preferito tra gli artisti Blues.

Per quanto concerne l'uso della chitarra nel blues diversi sono i motivi, la semplicità di trasporto,il basso costo ovvero uno strumento popolare, strumento solista e di accompagnamento, ma sopratutto la possibilità di esprimere le "blues notes" affiancando la voce umana. Utilizzando al scala pentatonica minore con la terza e la settima della scala maggiore calanti di un mezzo tono, sfruttanto il "bending" overo il "tirare le corde" per ottenere "sfumature" tra le note, si ha una possibilità espressiva pari solamente alla voce umana. (R. Pareschi)

Le chitarre sono divise in:

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Alain Queguiner - Francia
Cort - USA
Hill Guitar - USA
Martin Guitar - USA
Taylor - USA

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Cort - USA
Fender - USA
"Ascolta" le Stratocaster
Gibson - USA
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Trasimeno Blues
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BLUES BROTHERS - JAILHOUSE ROCK

B.Brothers

 

 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da Moses75

RORY GALLAGHER

immagineRory Gallagher attraversa le mutevoli dittature dell’immagine, ma sul palco si presenta sempre uguale: camicie a quadroni, una Fender scolorita che diviene un’icona del rock e una genuina idea del blues con venature hard. Nato in Irlanda, Gallagher alla fine degli anni sessanta già scatena rock-blues a manetta con i Taste. Con loro incide due dischi in studio e si esibisce al festival dell’isola di Wight. Quindi con Rory Gallagher, del 1971, parte come solista con l’aiuto del bassista Gerry McAvoy e del batterista Wilger Campbell. Con Deuce, poi, Rod De’Ath sostituisce Campbell e in formazione si aggiunge il tastierista Lou Martin. La formula, però, non cambia: frizzante rock-blues adrenalinico e un modo di porgersi al pubblico semplice e vero. I successivi album di Gallagher, Blueprint, Tattoo, Irish Tour, Against the Grain e Calling Card, fanno il pieno con rilevanti usi dell’effettistica per accentuare l’impatto hard, temi sulla cattiva stella e tanto whisky in corpo. Nel 1978 De’Ath e Martin se ne vanno e per Photofinish, Top Priority e il live Stage Struck alla batteria c’è Ted McKenna. Quindi con Jinx nella band entra il batterista Brendan O’Neill e Gallagher si concede un parco uso dei fiati. Negli anni seguenti il chitarrista continua a tenere dinamici ed eccitanti concerti; su disco, invece, esce solo con Defender (1987) e l’eclettico Fresh Evidence (1990). Nonostante crescenti problemi di salute, continua a esibirsi regolarmente fino al 1994. L’anno seguente muore a causa di alcune complicazioni sopraggiunte dopo un’operazione di trapianto del fegato.

testo dal sito-www.sapere.it

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da Moses75

B.B. KING                                                          Luogo di nascita: Itta Bena (Mississippi)
Data di nascita: 16 settembre 1925
Strumento: Voce, Chitarra Elettrica

immagineRiley King, nacque il 16 settembre 1925 in una piantagione di cotone nel Mississipi.Cominciò a suonare la chitarra con sua madre che era una predicatrice e che morì quando King aveva sette anni.Allevato dai nonni ottenne la sua prima chitarra a quattordici anni e cominciò a suonare in gruppi di gospel.Fu durante il servizio di leva che decise di suonare il blues.Nel maggio 1946 da Indianola, dove lavorava come trattorista, decise di trasferirsi a Menphis, il più importante centro commenrciale e culturale del sud. Lì, King si mise in contatto con suo cugino, Bukka White, con il quale suonò ed apprese alcune tecniche tra le quali quella del "bottleneck", nella quale un'asta di metallo, mossa con un dito, scivolava sulle corde , meglio conosciuto ora come "slide".Suonarono insieme per dieci mesi, poi King fece ritorno a Indianola, per tornare alla fine del 1948 di nuovo a Menphis con un pò di denaro.Si diresse subito a Beale Street, una via piena di locali aperti 24 ore, e si presentò ad un concorso di dilettanti al teatro Palace. Nel 1949, avvennero due fatti che segnarono la sua vita.Suonando a Twist (Arkansas), due tipi in rissa per una donna, fecero cadere un contenitore di cherosene, usato dal locale come stufa, mandandolo in fiamme. I due uomini morirono; King salvò la sua chitarra e la battezzò con il nome di quella donna per non dimenticare che si era giocato la pelle per non perderla. Il secondo evento, fù l'opportunità che gli diede il bluesman Sonny Boy Williamson II di cantare una canzone nel suo programma alla radio.Fu un grande successo e poco dopo, King aveva già un suo spazio di dieci minuti nell'emittente WDIA, sponsorizzato da un tonico chiamato Peptikon.Fu allora che cominciò ad essere conosciuto come "The Blues Boy King from Beale Street", convertito in "Blues Boy King", ed infine in "B.B. King".Raggiunse grande popolarità ed una profonda conoscenza della musica che stava nascendo in quel momento. I suoi idoli erano Bukka White, Sonny Boy Williamson II e Blind Lemon Jefferson.Nel 1949 realizzò la sua prima rgistrazione: quattro canzoni che furono registrate in due singles, uno dei quali comprendeva i brani "Miss Martha Brown" (dedicato a sua moglie) e"When Your Baby Packs Up And Goes", mentre l'altro includeva "Take A Swing With Me" e "Got The Blues". Poco dopo i fratelli Bihari arrivarono a Menphis per ingaggiare nuovi talenti per la casa discografica Modern, e B.B.King fù uno degli eletti. Dopo aver firmato il contratto con la Modern, si trasferì in California, dove fondò diverse band, introducendo fiati e utilizzando sassofoni per il blues. Nel 1953 si trasferì a Huston, dove suonò nella banda di Harvei, diventando poi leader in seguito ai suoi problemi di salute. Da allora cominciò a fare grandi ed interminabili tournee ch e gli diedero la possibilità di avere molti beni e di fondare la casa discografica B. B. Kingdom. Elaborò una brillante e sciolta tecnica impostata su temi di indole romantica e brani che parlavano di amori infelici come "Sweet Little Angel" e "Ten Long Years". Negli anni sessanta ebbe vari successi con canzoni come "Sweet Sixteen", "Rock me Baby","Mr. Blues" ed altri. Negli anni settanta ebbe guai econimici e problemi con l'alcool, ma il boom del Rhythm & Blues in Gran Bretagna, gli fece ritrovare l'equilibrio perduto. Da allora ci ha regalato numerosi dischi e registrazioni, diventando uno dei più grandi bluesmans esistenti. immagine

Discografia

1956 Singin' the Blues Crown 1960 The Blues Crown 1960 B.B. King Wails Crown 1961 Sing Spirituals Crown 1961 More Crown 1962 Blues in My Heart Crown 1962 Twist with B.B. King Crown 1962 Blues for Me United 1962 Easy Listening Blues Crown 1962 Heart Full of Blues United 1963 Mr. Blues [ABC] ABC 1963 Swing Low United 1964 Rock Me Baby [Kent] Kent 1965 Boss of the Blues United 1965 Confessin' the Blues ABC 1965 Let Me Love You United 1965 Live! B. B. King on Stage United 1965 Live at the Regal ABC/MCA 1966 The Original Sweet Sixteen United 1966 The Soul of B. B. King United 1966 Turn on to B.B. King Kent 1966 9 X 9.5 United 1967 The Jungle Kent 1967 R&B Soul Ember 1967 Blues Is King [MCA] MCA 1968 Blues on Top of Blues BGO 1968 Lucille MCA 1969 The Feeling They Call the Blues, Vol. 2 Trio 1969 Completely Well MCA 1969 Live & Well BGO 1969 B.B. King [Crown] Crown 1969 From the Beginning Kent 1970 Back in the Alley MCA 1970 Take a Swing with Me Blue Horizon 1970 The Incredible Soul of B.B. King Kent 1970 Indianola Mississippi Seeds MCA 1971 In London ABC 1971 Live in Cook County Jail MCA 1972 Guess Who MCA 1972 L.A. Midnight ABC 1973 To Know You Is to Love You MCA 1974 Friends ABC 1974 Together for the First Time Dunhill 1974 Together for the First Time...Live Dunhill 1975 Lucille Talks Back MCA Special 1976 King of the Blues [MCA LP] MCA 1976 Together Again...Live Impulse! 1977 The Electric B.B. King ABC 1977 King Size ABC 1978 Midnight Believer MCA 1979 Take It Home MCA 1980 Rarest B.B. King Blues Boy 1980 Live "Now Appearing" at Ole Miss MCA 1981 There Must Be a Better World Somewhere MCA 1982 Love Me Tender MCA 1983 Blues 'n' Jazz MCA 1985 King of the Blues Guitar ACE 1986 Ambassador of the Blues Crown 1987 Blues Is King [See for Miles] See for Miles 1987 Introducing B.B. King MCA 1987 One Nighter Blues ACE 1988 King of Blues: 1989 MCA 1988 Six Silver Strings MCA 1988 Doing My Thing, Lord Kent 1988 Live at the Regal/Live in the Cook Country... MCA 1988 Across the Tracks ACE 1988 Lucille Had a Baby ACE 1989 Got My Mojo Working MCA 1990 Live at the Apollo GRP 1991 Live at San Quentin MCA 1992 There Is Always One More Time MCA 1992 Why I Sing the Blues MCA 1993 Better Than Ever Kent 1993 I Just Sing the Blues Kent 1993 You Done Lost Your Good Thing Now Kent 1993 Blues Summit MCA 1993 Mr. Blues [King] King Blues 1994 B.B. King/Mayfield/Flack Castle 1994 Kansas City 1972 [live] Charly 1995 Catfish Blues Drive 1995 B.B. King & Friends [Allegro] Allegro 1995 Lucille & Friends MCA 1997 Paying the Cost to Be the Boss Delta 1997 Deuces Wild MCA 1998 King Biscuit Flower Hour Presents B.B. King [live] King Biscuit 1998 Blues on the Bayou MCA 1999 Live in Japan MCA 1999 Let the Good Times Roll: The Music of Louis... MCA 2000 Deuces Wild [Import Bonus Tracks] Universal 2000 Makin' Love Is Good for You MCA 2000 All over Again Magnum / Door to Door Vogue / Everyday I Have the Blues JCI / Live at Newport Intermedia / Swing Low Sweet Chariot Prime Cuts / Lonely Nights Trace

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da Moses75

John Lee Hooker                                 
Luogo di nascita:
Clarksdale (Mississippi)
Data di nascita:17 Agosto 1920
Ci ha lasciato:21 Giugno 2001
Strumento:Chitarra

immagineJohn Lee crebbe nel blues in quanto il suo patrigno Will Moore gli insegnò a suonare la chitarra. La principale influenza musicale dell'infanzia di Hooker fu prima il canto spirituale da chiesa, e poi, il blues. All'età di quindici anni, John Lee fuggì di casa e andò a Memphis, lavorò come maschera in un cinema, il New Daisy Theatre. Dopo essere diventato ospite fisso nei club blues di Detroit e aver suonato in tutte le feste private, John Lee iniziò la sua carriera discografica nel 1948, riscuotendo un certo successo con il suo brano "Boogie Chillen". Ad eccezione della sua tonante chitarra elettrica, lo stile di Hooker a una corda o a due corde sembrava molto simile a quello degli artisti del Delta blues degli anni '20. La musica di Hooker è molto più accesa e ritmica rispetto al vecchio Delta blues. All'inizio della sua carriera suonava come solista, unico accompagnamento: la sua voce cupa e ipnotica, e il battito ritmico e inesorabile del suo piede. John Lee ha inciso per piccole e grandi etichette blues, la sua musica offre una delle esperienze emotive più profonde del blues. John Lee Hooker è stato ampliamente copiato, nessuno è mai riuscito a raggiungere la sua.

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Discografia

1950 Everybody's Blues Speciality 1959 Folk Blues Crown 1960 Blues Man Battle 1960 The Country Blues of John Lee Hooker Riverside 1960 House of The Blues MCA/Chess 1960 I'm John Lee Hooker Vee-Jay 1960 Travelin' Vee-Jay 1961 The Folk Lore of John Lee Hooker Vee-Jay 1961 John Lee Hooker Plays and Sings the Blues MCA/Chess 1961 John Lee Hooker Sings the Blues King 1962 Burnin' Vee-Jay 1962 Tupelo Blues Riverside 1962 The Blues Crown 1962 Drifting the Blues United 1963 Don't Turn Me from Your Door Atlantic 1963 Live at Sugarhill Galaxy 1963 john Lee Hooker [Galaxy] Galaxy 1964 Great Blues Sounds United 1964 The Great John Lee Hooker Crown 1964 Burning Hell Original Blues 1965 Seven Nights / 1966 The Real Folk Blues MCA/Chess 1966 It Severs You Right to Suffer Impulse! 1966 Live at Cafe Au Go-Go (And Soledad Prison) MCA 1967 Live at Cafe Au Go Go BGO 1967 Urban Blues MCA 1968 Hooked on Blues Archive Folk 1969 Simply the Truth One Way 1969 Big Red Blues Buddah 1969 That's Where It's At! Stax 1969 Get Back Home Evidence 1969 Big Maceo Merriweather & John Lee Hooker Fortuna 1969 Highway of Blues King 1970 John Lee Hooker on the Waterfront Wand 1970 Moanin'and Stompin' Blues King 1970 Endless Boogie MCA 1970 If You Miss 'Im...I Got 'Im Bluesway 1970 No Friend Around Red Lightnin' 1971 Coast To Coast Blues Band United Artists 1971 Goin' Down Highway 51 Specialty 1971 I Feel Good [Jewel/Paula] Jewel 1972 Live at Soledad Prison ABC 1972 Boogie Chillun [Fantasy] Fantasy 1972 Never Get Out of the Blues Alive ABC 1972 Detroit Special Atlantic 1973 Born in Mississippi,Raised Up in Tennessee ABC 1973 Live at Kabuki Wuki Bluesway 1973 Kabuki Wuki Blues Way 1974 Free Beer & Chicken ABC 1974 John Lee Hooker Xtra 1974 Mad Man Blues MCA 1975 Black R & B Musidisc 1975 John Lee Hooker Verve 1976 In Person Dyasty 1976 Alone Rhino 1977 Black Snake Fantasy 1977 Dimplas DJM 1977 Dusty Road Bellaphone 1978 Live Lunar 1978 The Cream [Tomato][Live] Rhino 1979 Sand & Lonesome Muse 1979 Live with the Blues Musicdisc 1979 How Long Blues Battle 1979 In the Mood Up Front 1979 Don't Want Nobody Intercord 1979 I Wanna Dance All Night Musidisc 1979 King of Folk Blues Musidisc 1979 Slims Stomp Polydor 1980 Everybody Rockin' Charly 1980 This Is Hip Charly 1980 Sittin' Here Thinkin' Muse 1982 Tantalizing the Blues MCA 1983 Hookered on Blues JSP 1984 Blues Before Sunrise Astan 1984 Do the Boogie Happy Bird 1984 Solid Sender Charly 1987 Detroit Blues Flyright 1987 Jealous Chase Music 1987 House Rent Boogie Charly 1988 The Blueway Sessions Charly 1988 John Lee Hooker Charly 1988 John Lee Hooker Live Tomato 1988 Want Ad Blues Joker 1989 Let's Make It Charly 1989 The Healer Chameleon 1989 Highway 51 Passport 1990 Hobo Blues Roots 1990 Don't You Remember Me Charly 1991 Walking the Blues Huub 1991 More Real Folk Blues: The Missing Album MCA/Chess 1991 Mr.Lucky Pointblack 1992 I'm in the Mood Satellite Soun 1992 Boom Boom Pointblack 1992 Graveyard Blues Speciality 1992 Turn Up the Heat! CEMA 1992 I'm in the Mood Sound Solution 1993 I Feel Good Spotlite 1993 Nothing But the Blues Magnum 1994 Live CMA 1995 Helpless Blues Realisation 1995 Chill Out Virgin 1995 Blues for My Baby Fantasy 1996 Moanin' the Blues Charly 1996 Electric Collector's Ed 1996 Alone: The First Concert Blues Alliance 1996 Moanin' the Blues Eclipse Music 1997 Don't Look Back Virgin 1997 Hooker & The Hogs Indigo 1997 Alone: The Second Concert Blues Alliance 1998 You Don't Remember Me See For Miles 1998 Black Man Blues M.I.L. Multime 2000 Guitar Lovin' Man JCI 2000 Half a Stranger Mainstream 2000 World's Greattest Blues Singer Vee-Jay 2000 Boogie Chillum Satellite Soun 2000 Boom Boom Satellite Soun 2000 Boom Boom Charly 2000 John Lee Hooker Bella Musica 2000 John Lee Hooker Collection 2000 Anywhere, Anytime, Anyplace United Artists 2000 Boogie Man Istant 2000 Lonesome Road MCA 2000 Boogie Chillum Charly 2000 Down at the Landing Onyx Classix 2000 King of Boogie Drive Archive 2000 That's My Story Original Blues

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Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da Moses75

Jimi Hendrix

La crisalide del rock

di Claudio Fabretti

immagineUna vita vissuta dall'alba al tramonto. Dai trionfi di Monterey e di Woodstock alla solitudine degli ultimi giorni. Jimi Hendrix moriva nel 1970. E insieme a lui svanivano i sogni dell'età dell'Acquario. Ma da allora in poi, l'approccio alla chitarra elettrica non sarebbe stato più lo stesso...

Jimi Hendrix è stato considerato all'unanimità il più grande chitarrista elettrico di tutti tempi. La sua vita si concluse tragicamente. Era il 18 settembre 1970: Hendrix fu trovato riverso sul letto di una stanza del Samarkand Hotel di Londra, stroncato da una dose eccessiva di barbiturici. Da allora è stato un susseguirsi di omaggi alla sua memoria, ma anche di insinuazioni sulla sua morte, considerata "misteriosa" come un po' tutte quelle delle rockstar. Intorno al patrimonio di Hendrix si è scatenato un vespaio di beghe legali e di operazioni speculatrici. Come in vita, anche dopo la morte il grande chitarrista nero è stato manipolato da impresari senza scrupoli. Hendrix, infatti, fu uno degli artisti più sfruttati dall'industria discografica, che non esitò a pubblicare tutto ciò che egli aveva suonato. L'ultima uscita, in ordine di tempo, è "The Jimi Hendrix Experience", un box di hit e inediti assemblato dalla Hendrix Foundation (di fatto il padre di Jimi, Al).
Ma al di là del valore dei suoi dischi (
Are You Experienced? ed Electric Ladyland i migliori), il musicista americano segnò la storia del rock inventando un nuovo stile di suonare la chitarra, uno stile vulcanico, che ruppe con la tradizione e aprì nuove frontiere alla sperimentazione sugli strumenti musicali in genere.
Nato il 27 novembre 1942 a Seattle, da un incrocio fra indiani, neri e bianchi, James Marshall Hendrix comincia a suonare la chitarra a undici anni, poco dopo la morte della madre. A 16 lascia la scuola per darsi al vagabondaggio, guadagnandosi da vivere con gruppi di rhythm and blues e di rock'n'roll. Dopo aver prestato servizio militare come paracadutista, a 21 anni si inserisce nel giro dei session-man. Diventa il chitarrista di Little Richard, Wilson Pickett, Tina Turner, King Curtis. Nel 1965 al Greenwich Village forma il suo primo complesso e ottiene un contratto per esibirsi regolarmente. Jimi è già padrone di una tecnica superiore, il blues scorre puro lungo le corde della sua chitarra, ma l'America rapita dal beat è tutta presa dai suoi giovani fenomeni bianchi. La fama del prodigioso chitarrista giunge però alle orecchie di Chas Chandler, ex-
Animals, manager a New York in cerca di nuovi talenti. Chandler lo porta con sé a Londra, dove gli procura una sezione ritmica, lo introduce negli ambienti rock e nel colorato mondo del flower-power inglese, propiziando l'amicizia con Donovan. Hendrix conquista l'Europa col blues elettrico, dilaniato e lancinante dei singoli "Hey Joe" e "Purple Haze", cui fanno seguito un paio di tour, nel corso dei quali l'entourage del chitarrista alimenta l'immagine di Hendrix personaggio mefistofelico, dedito alle più estreme esperienze di droga e sesso. Jimi sta al gioco infiammando le platee con un repertorio coreografico che è diventato parte inestricabile del suo mito: la sua Fender Stratocaster è, di volta in volta, la proiezione del suo membro, oppure compagna di torridi amplessi elettrici, suonata coi denti, i gomiti, gli abiti, strofinata contro l'asta del microfono o contro le casse alla ricerca del feedback più corrosivo.
L'eco delle gesta dell'indemoniato performer giunge così in America. Nel frattempo, nel '67, viene pubblicato Are You Experienced?, primo album della Jimi Hendrix Experience, il trio che il chitarrista ha formato col bassista Noel Redding e il batterista Mitch Mitchell. E' una straordinaria opera prima, che segna il passaggio da un rock-blues ad alto potenziale a una musica magmatica che rincorre la psichedelia arricchendola di richiami all'esoterismo afroamericano ma, soprattutto, di un modo di suonare la chitarra mai visto in passato.
Il punto di partenza è il blues, con cui Hendrix cala nel suo sound lo stesso aroma di zolfo del Delta blues di Robert Johnson, ma utilizzando ogni possibile effetto (distorsioni, delay, wah-wah) e ogni parte del suo corpo (tutta la mimica della mano, del braccio, persino della bocca) per tirar fuori dallo strumento il maggior numero di suoni, voci, timbri, quasi fosse un corpo posseduto da esorcizzare. Con Hendrix, nasceva la moderna chitarra elettrica: non più semplice strumento, ma voce e orchestra al servizio del rock. Si passa così dalla grinta sensuale di "Foxy Lady" al soul viscerale di "Fire", dall'attacco epilettico di "Manic Depression" alla lunga cavalcata psichedelica di "Third Stone From The Sun", durante il quale la voce (filtrata e rallentata) mormora parole oscure e la chitarra si impenna in un caos di sibili e vibrazioni, fino all'esplosione finale.
Il festival di Monterey (18 Giugno 1967) è la consacrazione di Hendrix come animale da palcoscenico. Al termine della sua estenuante esibizione (con una versione demoniaca di "Wild thing"), dopo aver dato fuoco alla chitarra, raccoglie un'ovazione interminabile. In breve la sua Fender, simbolo fallico, idolo sacrificale, immolata sull'altare del palco al termine dei suoi concerti, con tanto di roghi e distruzioni selvagge, diventa la più potente icona del rock.
Dopo l'uscita di Axis bold as love, disco più morbido con tenere ballate come "Little Wing", "Bold as love" e "Castles made of sand", arriva il terzo album, il doppio Electric ladyland, con il bolgie frenetico di "Crosstown traffic" e le due lunghe jam psichedeliche di "Voodoo Chile" e di "1983". E' l'occasione anche per cogliere meglio il senso delle liriche di Hendrix, sempre inquiete ed equivoche, piene di riferimenti alla morte, alla religione, alla magia e al soprannaturale. "I miei testi nascono spesso dai sogni che faccio - aveva raccontato -. Ad esempio 'Purple Haze' è la ricostruzione di quando ho sognato di camminare sott'acqua". E le ballate blues mettono in luce tutta la compostezza del suo canto, che riesce ad essere insieme limpido e lancinante, calmo e sofferto, acido e caldo.
Ma già nel 1968 comincia il declino fisico, morale e artistico di Hendrix. Insorgono i primi dissidi all'interno dell'Experience. E lo stesso chitarrista sembra più dedito agli atteggiamenti provocatori che alla musica. Viene arrestato in Svezia per aver sfasciato una camera d'albergo. L'anno dopo si separa da Chandler. Viene arrestato due volte la prima per teppismo, la seconda per droga. Quindi si trasferisce a New York, dove frequenta le "Black Panther". Ma il palco è ancora il suo regno. Ad agosto, trionfa a Woodstock con una versione tutta distorta dell'inno americano ("Star spangled banner"), con la sua chitarra che imita i bombardamenti del Vietnam.
La sua smania di libertà tracima in eccessi continui. "Sono gentile con le persone finché non cominciano a urlarmi intorno - racconta in un'intervista a Melody Maker -. Qualche volta vorrei mandare al diavolo il mondo, ma non è nella mia natura. Quello che odio è la società di oggi, con le sue relazioni di plastica e i suoi compartimenti stagni. Io rifiuto tutto questo. Nessuno mi ingabbierà mai in una scatola di plastica". Ma Jimi comincia a sentirsi stritolare dalla macchina del successo di cui lui stesso è stato un docile ingranaggio. E l'angoscia gli cresce dentro. Come scrive il critico Paolo Galori, l'ultimo Henrix è "un musicista solo e visionario, pronto a volare ancora più in alto, fino a bruciarsi le ali, distrutto dagli eccessi nel disperato tentativo di non replicare se stesso di fronte a chi gli chiede prove della sua divinità". E lui, il suo epitaffio, lo aveva già scritto: "La gente piange se qualcuno muore, ma la persona morta non sta piangendo. Quando morirò voglio che la gente suoni la mia musica, perda il controllo e faccia tutto ciò che vuole".
Dopo aver formato il primo complesso rock di soli neri, la Band of Gypsies, con Buddy Miles alla batteria e Billy Cox al basso, si esibisce nell'agosto 1970 all'Isola di Wight. Un mese dopo, lo ritrovano morto a Londra, vittima di un'overdose di barbiturici. "Prima o poi doveva succedere", commenterà laconico Chandler.
Gli afro-americani, che avevano già perso per morte violenta sia l'"apostolo" Martin Luther King, sia il leader del loro orgoglio Malcom X, perdono anche colui che aveva restituito la paternità nera al rock'n'roll. La morte di Hendrix, seguita 16 giorni dopo da quella di
Janis Joplin e nove mesi dopo da quella di Jim Morrison, chiude un'era: quella dei raduni oceanici, della contestazione in musica, della psichedelia senza confini, del rock dell'utopia estrema. Addio sogni hippy, addio età dell'Acquario. Gli anni '70 sono già alle porte, nuovi generi e nuove rockstar sono in arrivo, ma l'eco della chitarra distorta di Hendrix continuerà a risuonare in tutta la musica che da lì in poi ascolteremo.

DISCOGRAFIA

Are You Experienced? (1967)
Axis: Bold As Love (1968)
Electric Ladyland (1968)
The Cry of Love (1971)
Rainbow Bridge (1971)
Band Of Gipsy (1986)
Radio One (1988)

Testo dal sito: www.ondarock.it

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da Moses75

Big Maceo
Luogo di nascita: Atlanta, Georgia
Data di nascita: 31 Marzo 1905
Strumento: Piano

immagineMaceo grande era uno dei giocatori del piano degli azzurri più influenti dei 1940s. Una voce e uno stile del piano sviluppato sulle note basse pesanti, Maceo, spesso con colore rosso de Tampa sul guitar, ha registrato un certo numero di classici del piano del Chicago da 1941 a 1946. Maceo grande è stato sopportato in 1905 a Atlanta, dalla maggior parte dei clienti, dove si è insegnato come giocare il piano. Quando era intorno venti si è mosso con la sua famiglia a Detroit. Subito dopo il suo arrivo ha cominciato a giocare i partiti di casa-affitto e randelli. In 1941, un desiderio registrare ha condotto Maceo al settle in Chicago. Là ha venuto a contatto del colore rosso popolare de Tampa di guitarist degli azzurri. Presto hanno stato bene agli amici migliori e soci di effettuazione. Maceo grande introdotto rosso al Melrose di Lester del produttore di Bluebird registra chi lo ha firmato ad un contratto della registrazione. Il record del Maceo grande in primo luogo era "azzurri preoccupati di vita, " che, in 1941, sono diventato subito azzurri colpiti e gli hanno reso una stella nei cerchi degli azzurri del Chicago. Altri classici quali "la ripartizione del Chicago," "il Texas Stomp " ed "il salto de Detroit " sono seguito. Big Maceo è morto nel1953.

Discografia 

1975 Chicago Breakdown Bluebird 1976 Volume One RCA 1984 Big Maceo RCA 1984 The King of Chicago Blues Piano, Vol. 1 Blues Classics 1984 The King of Chicago Blues Piano, Vol. 2 Arhoolie 1992 The King of Chicago Blues Piano, Vol. 1-2 Arhoolie 1992 The Best of Big Maceo: The King of Chicago... Arhoolie 1993 The King of Chicago Blues Arhoolie 1996 Bluebird Recordings 1941-1942 BMG 1996 Victor/Bluebird Recordings Chicago 1945-1947 BMG 1997 Victor/Bluebird Recordings 1945-1947 RCA

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da Moses75

Buddy Guy
Luogo di nascita: Stati Uniti

Data di nascita: 30 luglio 1936
Strumento: Chitarra

immagineGrande chitarrista blues degli anni ’60, Buddy Guy rimane ancora oggi un punto di riferimento irrinunciabile sulla scena musicale internazionale. Passati gli anni d’oro, il chitarrista, nato nel 1936 negli Stati Uniti, intraprende un'intensa attività concertistica nel corso degli anni ’70, affiancando gli Stones in un tour mondiale e aprendo un locale a Chicago nel quale ospita diverse sessioni di blues. Le uscite discografiche si susseguono con una certa regolarità ed è anzi negli anni ’80 e ’90 che il chitarrista finisce per tornare alla ribalta, collaborando con chitarristi come Eric Clapton, Mark Knopfler, Jeff Beck e Ritchie Hayward dei Little Feat.

immagine

Discografia

1969 Hold That Plane Vanguard 1988 Chigaco Golden Years Vogue 1992 The Complete Chess Studio Sessions MCA/Chess 1992 The Very Best of Buddy Guy Rhino 1993 Buddy Guy & Junior Wells Quicksilver 1994 Southern Blues 1957-63 Paula 1997 Buddy's Blues MCA 1997 Blues Master Vanguard 1998 Buddy's Blues: The Best of the JSP Sessions JSP 1999 Buddy's Baddest: The Best of Buddy Guy Jive 2000 The Complete JSP Recordings: 1979-1982 JSP 2000 Every Day I Have the Blues [live] Cleopatra 2000 Buddy Guy & Junior Wells [Castle] Castle

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Huddie William Ledbetter

Post n°17 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da Moses75

Huddie William Ledbetter (23 gennaio 1888, Mooringsport, Louisiana - 6 dicembre 1949, New York) (detto Leadbelly) è uno dei più importanti esponenti della musica blues. Appartenente alla tradizione del delta blues ma anche alla tradizione afroamericana, i suoi brani sono stati reinterpretati da innumerevoli artisti e la sua fusione di generi stilistici ed esecutivi è stata particolarmente originale. Figlio unico di Wesley e Sally, all'età di cinque anni si trasferì con la propria famiglia a Leigh, nel Texas. Fu allora che ebbe inizio il suo interesse per la musica, su incoraggiamento dello zio Terrell che gli regalò una fisarmonica. Alcuni anni dopo arriva la prima chitarra, fino a quando, ventunenne, Huddie lascia casa per vagare lungo il Texas e la Louisiana, nel tentativo di vivere da musicista. I dieci anni successivi li trascorre all'insegna del vagabondaggio attraverso i territori del sudovest statunitense, suonando la chitarra quando possibile e lavorando come manovale quando necessario.  La sua vita travagliata lo porta ad essere raccoglitore di cotone, operaio delle ferrovie, amante (ricercato per l'accusa d'aver messo incinta due volte una ragazza senza sposarla, accuse molto comuni verso uomini neri ma non sempre fondate), bevitore e chitarrista. Spesso le sue abitudini irruente ed il suo stile di vita violento, unite al contesto storico culturale influenzato dal razzismo nell'America d'inizio Novecento, lo conducono dentro una cella. Negli anni '10 suona nei club per neri delle immaginecittadine della Louisiana e poi a Dallas (dove incontra Blind Lemon Jefferson). Nel 1916 Huddie si trova in cella, la prigione viene assaltata e lui si rende protagonista di una fuga. Trascorre i due anni successivi sotto lo pseudonimo di Walter Boyd. In seguito viene anche riconosciuto colpevole di omicidio a seguito di una rissa, e viene condannato a 30 di reclusione da scontare tramite il lavoro coatto presso il penitenziario di Huntsville. Viene rilasciato dopo sette anni, su gesto di clemenza del governatore dopo che aveva ascoltato una sua canzone. Nel 1930 viene nuovamente arrestato per rissa ad Angola, poi accusato e condannato di tentato omicidio. Nel luglio 1933, mentre è detenuto nel penitenziario statale della Louisiana, Huddie incontra John Lomax, musicista folk, e suo figlio Alan col quale viaggiava il sud per conto della Library of Congress per raccogliere e registrare le ballate tradizionali folk, tramandate fino ad allora solo per via orale. Nel 1935 Lomax porta Leadbelly nel nord america, dove ottiene un buon successo. È durante questi viaggi che un giorno sente cantare Cab Calloway, imprecando ed affermando di volerlo picchiare ogni volta che avrebbe cantato. La sua inclinazione ad affrontare violentemente i conflitti interpersonali lo conduce a minacciare lo stesso Lomax con un coltello. La loro amicizia si interrompe. Nonostante ciò, nel 1940 Leadbelly diviene ben noto presso l'industria discografica. Nei nove anni successivi la sua notorietà cresce ed il suo successo si mantenne stabile fino a che, durante un tour europeo, gli viene diagnosticata la sclerosi laterale che lo conduce alla morte il 6 dicembre 1949.

                                                                                                                                                                                      Sito ufficiale-www.leadbelly.org

 DAL SITO: http://it.wikipedia.org/wiki/Leadbelly

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 01 Marzo 2007 da Moses75

Skip James
Luogo di nascita: Bentonia, MS

Data di nascita: 21 Giugno 1902
Data di morte: 3 Ottobre 1969
Strumento: Chitarra, Voce

immagineSe siete dell'umore giusto per ascoltare del Mississippi Delta blues altamente drammatico, allora ascoltate le incisioni originali di Nehemiah "Skip" James (1902 - 1969). I suoi brani erano popolati da immagini cupe e raccapriccianti, e gli accordi lamentosi e lugubri della sua chitarra facevano veramente venire la pelle d'oca. Skip suonava con un'accordatura aperta in Re, due toni sotto alla tonalità del concerto. Suonava in chiave minore ( una rarità nel blues) con un complicato stile three-finger-picking, più comune nei musicisti bluegrass o country che nel blues. Nel 1931 James incise 26 brani per la Paramount e uno di questi, "Devil Got My Woman", divenne fonte d'ispirazione per la composizione di Robert Johnson "Hellhound On My Trail". Skip passò i successivi quindici anni a suonare in svariati gruppi gospel, e non tornò a incidere che dopo trent'anni. Assente ormai dal mondo musicale da vent'anni, venne riscoperto nel 1964 da tre ricercatori di musica folk: Bill Barth, John Fahey e Henry Vestin, il quale era membro del gruppo blues-rock Canned Heat. Skip riscosse un enorme successo al Newport Folk Festival del 1964 e iniziò nuovamente a suonare a tempo pieno, incidendo nuovi brani per l'etichetta Vanguard. Non riuscì mai a raggiungere i livelli di successo ottenuti da altri artisti country blues riscoperti a quell'epoca, ma acquisì una certa celebrità quando Eric Clapton e i Cream incisero il suo brano "I'm So Glad" nel loro primo album. Skip James morì di cancro nel novembre del 1969. Nel 1992 il suo nome è entrato a far parte della Blues Foundation's Hall of Fame.

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Discografia:

1964 Today! Vanguard 1964 Lyin' Genes 1965 Skip James Today! Vanguard 1968 Devil Got My Woman Vanguard 1978 I'm so Glad Vanguard 1986 Tribute to Skip James, Vol. 1 (1964) Biograph 1994 Live: Boston, 1964 Document 1996 Skip's Piano Blues Genes 1998 Blues from the Delta Vanguard / Three Shades of Blues Biograph

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 05 Marzo 2007 da Moses75

Sonny Boy Williamson II
Luogo di nascita: Glendora (Mississippi)

Data di nascita: 5 Dicembre 1899
Strumento: Armonica

immagineCercare di ricostruire le prime informazioni sulla vita di Sonny Boy é veramente un'impresa difficoltosa. Sonny Boy considerava le interviste dai suoi fan e dagli allievi un'intrusione nella sua privacy, come un accertamento fiscale. Era convinto che un giorno le sue risposte sarebbero state usate contro di lui.
Egli nacque a Glendora nel Mississippi; i successivi elementi biografici di Sonny Boy passano agli anni '30 quando ormai era un musicista professionista, vagabondava in treno nella regione delta del Mississippi, suonava alle feste di paese e di campagna e si esibiva nei locali di juke - box con il nome di Little Boy Blue.
La sua carriera discografica iniziò a 50 anni, ma nonostante l'età, la sua voce dimostava dieci anni in più, quella voce da "vecchio" rendeva le sue canzoni ancora più eloquienti quasi fossero delle poesie.

immagineDiscografia

1959 Down & Out Blues MCA/Chess 1963 Sonny Boy Williamson and Slim in... GNP 1964 Help Me Chess 1965 In Memorium Chess 1965 The Real Folk Blues MCA/Chess 1966 More Folk Blues Chess 1966 Sonny Boy Williamson & the Yardbirds Mercury 1966 Don't Send Me No Flowers Charly 1967 More Real Folk Blues MCA/Chess 1968 One Way Out MCA/Chess 1969 Bummer Road MCA/Chess 1975 Jam Session Charly 1975 Sonny Boy Williamson & the Animals Charly 1976 The Original Blues Classics 1979 Don't Make a Mistake Blues Ball 1979 Bye Bye Bird Blues Night 1980 Sonny Boy Williamson & Big Joe Williams [1.. Vine 1990 Keep It to Ourselves Analogue 1991 Don't Start Me to Talkin', Vol.1 Huub 1991 Blues Masters, Vol.12 Storyville 1995 Bring It on Home Charly 1995 Rainy Day Blues Drive 1996 Sonny Boy Williamson & [Virgin] Virgin 1999 Live in England Charly ? Live in London with Eric Clapton L&R ? Sonny Boy Williamson & the Yardbirds/Animals Optimism ? The Blues of Sonny Boy Williamson Storyville ? Work With Me Charly ? Rare Sonny Boy RCA ? Boppin'with Sonny Magnum ? Little Boy Blue Onyx Classix

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 12 Marzo 2007 da Moses75

Carey Bell
Luogo di nascita: Missisippi

Data di nascita: 1936
Strumento: Armonica, Chitarra, Basso, Voce

immagineCarey Bell è uno degli ultimi grandi maestri cel suomo dell'armonica elettrica di Chicago. Dopo aver suonato in vari gruppi intorno a Chicago, sapendo suonare anche la chiterra e il basso, Carey si è recentemente messo da solo e ha prodotto alcuni album molto belli. Nato nel Mississippi, carey iniziò a suonare l'armonica all'età di 8 annie già a 13 anni si esibiva nei locali. A 20 anni, Bell si trasferì a Chicago e iniziò a lavorare nella scena musicale locale, seguendo lezioni di Little Walter, di Big Walter horton edi Sonny Boy Williamson II. Nel 1969, Bell registrò il suo primo album per la Delmrk e negli anni 70 divenne parte del gruppo di Muddy Waters. Incise un album per la Alligator Records nel 1972 che aveva come produttore Walter Horton e quindi nel 1978 registrò quttro brani per la serie antologica Living Chicago Blues della stessa etichetta.
E' degno di nota l'album del 1990 Harp Attack, in cui suonò con James Cotton, Junior Wells e Billy Branch. Dopo quell'anno, Carey ha inciso più album di qualità tra cui vanno ricordati l'album Mellow Down Easy, e Deep Down.  Egli continuna a registrare e a fere concerti e a soffiare in quell'armonica come nessun altro al mondo.

immagineDiscografia

1969 Carey Bell's Blues Harp Delmark 1973 Last Night Bluesway 1977 Heartaches and Pain Delmark 1983 Son of a Gun Rooster Blues 1988 Harpslinger JSP 1990 Dynasty JSP 1990 Harp Attack! Alligator 1991 Mellow Down Easy Blind Pig 1994 Goin' on Main Street Evidence 1994 Harpmaster JSP 1995 Deep Down Alligator 1997 Good Luck Man Alligator 1998 Brought up the Hard Way JSP

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 18 Marzo 2007 da Moses75

Jimmy Dawkins
Luogo di nascita: Tchula (Mississipi)

Data di nascita: 24 Ottobre 1936
Strumento: Chitarra, Voce

immagine'Non ci sono imitatori di Jimmy Dawkins', con questa frase Felix Wohrstein, critico musicale di Chicago, definisce perentoriamente lo stile di Jimmy Dawkins. Uno stile che altri hanno definito implacabile ed intenso, uno dei grandi chitarristi blues americani: nessun altro ha il suo stesso suono. Magic Sam, Luther Allison e Johnny Young sono stati i suoi compagni di strada in gioventù ed il sound identificato come West Side Blues è il suono che ha caratterizzato e caratterizza questa scuola musicale. Nel 1958, arrivato da poco a Chicago dal Mississippi, suona con Jimmy Rogers, poi con Magic Sam e nel 1963 con il sassofonista J.T. Brown. Willie Dixon lo sceglie come sideman per incidere con gli armonicisti Wild Child Butler e Walter Horton e quando Magic Sam nella seconda metà dei sessanta lo introduce alla Delmark, Bob Koester lo fa incidere con Carey Bell, Mighty Joe Young e Sleepy John Estes. Nel 1970 a seguito dell'American Folk Blues Festival si esibisce per la prima volta in Europa assieme con John Lee Hooker, Carey Bell e Eddie Taylor. Negli anni settanta incide a suo nome per la Delmark. E' il suo primo disco "Fast Fingers" viene tributato come miglior disco blues dell'anno vincendo in Francia il "Gran Prix du Disque de Jazz of Hot Club the France". Sempre negli anni '70 incide per le etichette europee Vogue, Black & Blue, Excello e si esibisce nuovamente in europa con l'American Folk Blues Festival, suona al prestigioso Montreux Jazz Festival, ritorna in tour con il Chicago Blues Festival organizzato da Willie Dixon. Contemporaneamente fonda una propria etichetta musicale, la Leric, con la quale ha inciso nomi sconosciuti del West Side come Tail Dragger e la cantante Nora Jean Wallace. L'ultima sua lunga ed acclamata tournèe europea è dell'inverno del 1992. Jimmy Dawkins è un forte innovatore della chitarra blues moderna anche se alimenta tutt'ora la fiamma della tradizione West Side, sul palco si differenzia da altri interpreti presentandosi spesso con fare enigmatico apparentemente distaccato dal pubblico ma con un grande feeling che esce copioso dalla sua chitarra e dal suo canto. Il suo ultimo cd per la Earwing Records, "Kant Sheck Dees Bluze" viene considerato come uno dei più importanti e più intensi dischi prodotti negli utlimi anni.

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Discografia:

1969 Fast Fingers Delmark 1971 All for Business Delmark 1971 Tribute to Orange Black & Blue 1977 Blisterstring Delmark 1978 Transatlantic 770 Excello 1981 Hot Wire Isabel 1981 Hot Wire 81 Evidence 1985 Feel the Blues JSP 1986 All Blues JSP 1991 Kant Sheck Dees Bluze Earwig 1994 Blues & Pain Wild Dog 1995 Come Back Baby [live] MCM 1995 B Phur Real Wild Dog 1995 Blues from Iceland Evidence 1997 Me, My Gitar & the Blues Ichiban

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 25 Marzo 2007 da Moses75

James Cotton
Luogo di nascita: Tunica (Mississippi)

Data di nascita: 1 Luglio 1935
Strumento: Armonica a bocca

immagineJames Cotton Nasce il 1 luglio 1935 a Tunica, Mississippi. Giovanissimo apprende l'uso dell'armonica a bocca, dove ha come maestro un certo "Sonny Boy Williamson II". Dopo alcune tournèe con Williamson stesso si esibisce nell'Arkansas dove si accompagna "Howlin Wolf". Nel '52 forma il suo primo gruppo e nel '54, trasferitosi a Chicago, rimpiazza "Little Walter" e " Junior Wells" nella band di "Muddy Waters", e da questo connubio che durerà 11 anni, trarrà gli stimoli che gli permetteranno finalmente di dare al proprio strumento una dimensione personale. Nel 1966 formò una propria Blues Band, in cui spicca il chitarrista Luther Tucker ed effettua lunghe tournèe attraverso gli Stati Uniti. Durante gli anni settanta/ottanta amplia il classico organico inserendo una sessione fiati approdando ad una musica più funky. James Cotton viene considerato il migliore armonicista blues in attività, grande entertainer oltre che grandioso strumentalista e vocalista; la sua band e il suo show sono considerati tra i più travolgenti spettacoli blues a cui si possa assistere. Vincitore dei Grammy Awards (gli Oscar della Musica) per quanto riguarda il blues sia come compositore, strumentista che show man. Ha partecipato più volte oltre ai più grandi Festival Blues americani ma soprattutto europei dove è stato invitato come star nei festival estivi. La sua discografia è sterminata: una ventina di dischi come solista e più di 50 partecipazioni come ospite di altri interpreti. Le sue citazioni sulle riviste specializzate si sprecano, così come gli articoli, le recenzioni dei dischi e degli spettacoli. E' ovviamente in tutte immaginele enciclopedie che parlano di blues e di musica nera comprese le enciclopedie di jazz.

Discografia

1967 James Cotton Blues Band Verve 1968 Pure Cotton Verve 1968 Cut You Lose! Vanguard 1968 Cotton in Your Eyes Verve 1972 Taking Care of Business Capital 1974 100% Cotton Buddah 1975 High Energy Buddah 1975 Live and on the move Buddah 1980 My Foundation Jockol 1983 The Sides of the Blues Intermedia 1984 High Compression Alligator 1986 Live from Chicago Alligator 1987 Live at Antone’s Nighy Club Antone 1990 Harp Attack! Alligator 1991 Mighty Long Time Antone 1992 Live at Electric Lady Sequel

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

IL BLUES DELLA TERRA.....

Post n°23 pubblicato il 30 Marzo 2007 da maninblues81


Vedo mani e facce macchiate di lacrime
Protese verso l'alto, ma non abbastanza da toccare la terra promessa.
Sento il sapore di lacrime e di un sacco di preziosi anni sprecati
A chiedere alla fortuna di darci una mano.

Dio, ci sono dei cambiamenti da fare.
Bisognerebbe riordinare un sacco di cose.
Fai meglio a sperare che l'amore sia la risposta.
Sì, meglio che arrivi prima dell'estate.

Bene, tutti riescono a sentire il suono del cuore sanguinante della libertà.
Le sirene stridono con la terra e la roccia e la pietra.
È meglio che mi ami, ma sarà l'ultima volta.
E dillo al bambino che ha seppellito i vecchi vestiti di suo padre.

Sì, loro stanno dicendo che bisogna stare uniti, sì.
Uniti per l'amore, l'amore, l'amore.
È meglio che speri che l'amore sia la risposta, baby.
Credo che per te sia meglio sperare che arrivi prima di questa estate.

Tutti quanti, ogni sorella, ogni amante,
per sentire la luce, che brilla viva, baby
dobbiamo vivere insieme tutti quanti.

Bene, baby.
Senti quei blues della terra raggiungerti, baby!
Non lasciare che la tua immaginazione ti prenda di sorpresa.
Mi pulisco gli occhi, per vedere un giorno.
La mia testa tra le nuvole, i miei piedi dovunque, baby.
Non ti sballare troppo, per favore ricordati che sei un uomo.

Dio, bisogna cambiare alcune cose.
Vivere insieme significherà riordinare molte cose.
È meglio che ti tieni pronto, Dio, Dio sa.
Speriamo che l'amore arrivi prima dell'estate.

Tutti quanti, dovete sentire la luce
Devi sentire la luce baby.
Tutti quanti, dovete vivere insieme.
Fino in fondo insieme.
Bene insieme.

Tutti insieme in piedi per il blues della terra che vi prende, baby

Amore, amore, amore.
Giusto in tempo
In tempo baby in tempo
Facciamolo per quello che sta venendo
Stiamo sempre uniti
Uniti

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 14 Aprile 2007 da setamara

Ciao Moses.Penso che la sorpresa cui ti riferivi nell'ultimo messaggio riguardi la presenza di Janis Joplin a Woodstock.Ma c'è solo la foto? Grazie, comunque.Sei stato carino..ma dove lo trovi questo materiale?   

 
 
 

parlo di lei...

Post n°26 pubblicato il 22 Agosto 2007 da HoPe880

PS:mi azzardo a scrivere della voce femminile che ha calcato gli anni 70 e tuttora 
     dopo la sua morte continua a fare breccia nei cuori di chi come me ama la musica
     d'impatto e di istinto...penso di aver scritto veramente tutt ciò che si sà di lei...

Quel blues cominciò a Port Arthur, Texas, il 19 gennaio 1943.Un paesino pieno di pregiudizi, ma carico di tutte le suggestioni musicali che solo il Sud degli Stati Uniti mantiene integrate alla sua terra. A Port Arthur cominciò uno dei tormenti esistenziali più estenuanti che la storia del rock abbia mai raccontato. Ma anche il grido più profondo e il blues più torrido che una donna bianca abbia mai espresso.La vita di Janis Joplin è densa di blues. Non solo delle dodici battute che lei, fin da adolescente, ascoltava da Bestie Smith e da Leadbelly, ma soprattutto della tortura umana che è alla base del triste coinvolgimento dei Blues.Così lei, figura ribelle e diversa già prima delle scuole superiori, s'identificò con quelle immagini di donne nere che in passato avevano raccontato con fierezza la riscossa del loro popolo, insieme alle tenerezze, ai tormenti e agli amori delle loro vite.Janis non amò mai Port Arthur come qualcuno ama il posto in cui è nato ; nè mai sentì il Texas come la sua patria.Ma quella terra aveva lasciato un solco profondo dentro di lei, iniziandola a una precoce cognizione del dolore. La sua vita ne uscì spaccata, lacerata, incoerente… ma piena di una forza devastante che lei riusciva a coordinare e trasmettere solo quando cantava. Dovunque, non necessariamente davanti a un pubblico. Le sue incisioni in studio vivono della stessa identica forza di quelle effettuate davanti a una platea: stessa spinta all'improvvisazione, stessa ruvida voce che stravolge le parole, ma le carica di significati.Quando si unì al suo primo gruppo, The Big Brother & The Holding Co., Janis aveva già saggiato le scene, esibendosi nei circuiti folk texani, specialmente nei clubs di Austin.A quell'epoca, nei primi anni Sessanta, le fu proposto di diventare cantante di una band texana, poi diventa mitica, ma sempre nel limbo dell'undergruond: The 13th Floor Elevator. Ma la sua patria era San Francisco; lì Janis avrebbe afferrato in pieno se stessa e sarebbe diventata una delle più atipiche rock'n'roll star che sia dato ricordare.Il contratto con la Columbia, sotto il management di Albert Grossman, fu solo un momento successivo dell'incontro di Janis con The Big Brother & The Holding Co. Precedentemente avevano inciso insieme un album per la Maisteam (poi ristampato Columbia), che conteneva una serie di canzoncine sospese tra il rock e il blues e vagamente macchiate dal soffio psichedelico che già spirava in San Francisco.Al festival di Monterey, nel 1967, Janis lasciò sbalorditi offrendo una versione straziante e intensissima di "Ball & Chain" - canzone di una "blues singer", Big Mama Thornton, che negli anni Cinquanta aveva avuto un certo successo incidendo, prima di Elvis, la Huond Dog di Leiber & Stoller. A quell'epoca Big Mama lavorava con alcuni "bluesmen" elettrici di Chicago, e non avrebbe mai immaginato che una ragazza bianca trasformasse la sua canzone in un indimenticabile delirio di blues e di rock.Quando Cheap Thrills, il primo album di Janis e Big Brother per la Columbia, fu pubblicato, la sua voce era già conosciuta nei settori specializzati: ma Janis avrebbe conquistato in un lampo tutta l'America e l'Europa. I pezzi forti dell'album erano: Piece Of My Heart, un brano "suol" che l'anno precedente era stato inciso da Erma Franklin (sorella di Aretha) in una versione indimenticabile; Summertime, la celebre ballata da Porgy and Bess che Janis cantò con rabbiosa tenerezza; la Ball & Chain che aveva fatto tremare il pubblico di "Monterey"; Turtle Blues, un blues sfacciato alla Bestie Smith; e I Need A Man To Love, la sua prima disperata richiesta d'amore gridata al mondo. Così Jansi, in un periodo in cui San Francisco era immersa in fumi e sconvolta dall'estasi psichedelica, propose la sua forma di rock-blues, forte e caparbia, senza minimamente curarsi dei suoni dilatati che si sentivano in giro. Non solo, in mezzo a una gioventù che viveva esperienze nuove in fatto di droghe, lei si consacrava all'alcool come una "blues singer" di trent'anni prima; ma riuscì a imporre il suo atipico "standard livin", perché non c'era alcuno che potesse rimanere indifferente alla sua voce. Era carta vetrata, implorazione disperata, cosmica richiesta di affetti, certezza di delusioni, di difficoltà di vivere. Lei viveva solo quando cantava. Solo allora viveva.
"Quando canto non penso. Chiudo gli occhi e "sento", mi sento bene. Ed è davvero come un impeto, capite cosa voglio dire? E' un momento molto intenso. Quando è passato puoi ricordarlo, ma non se sei di nuovo consapevole fino a quando non accade di nuovo. E allora è tutto li di nuovo, e avanti. E' un grande momento, capisci? Come un orgasmo: non puoi ricordarlo, eppure lo ricordi."Nella sua breve esistenza, Janis nominò le parole "feeling" migliaia di volte; ovunque, nelle parti improvvisate, nelle interviste, quando parlava movendo nervosamente le mani… in definitiva, quando doveva spiegare qualcosa di sé. Lei, fragile creatura venuta dal Texas, bisognosa che il mondo le confermasse di non essere quel "mostro" che certi abitanti di Port Arthur credevano. In fondo, Janis salì nello "stardom" del rock con una dolce gigantesca insicurezza. Per questo, a volte, le risultò odioso affrontare certi meccanismi che il "music business" impone ai nomi più celebri: interviste, concerti ogni sera e - spesso - anche due volte al giorno, sedute fotografiche…..Janis, da buona "folk" qual'era, riuscì a malapena a inserirsi nel meccanismo con un po' di grazia. Si inviperì solo quando qualcuno le chiese perché cantasse come Billie Holiday: "Non hai capito niente, babe, se dici questo. Billie Holiday e io non abbiamo niente in comune. Lei cantava le sue canzoni con grazia, trascinava le note in modo sinuoso, come un serpente, quasi. Io invece le afferrò con la grazia di …. Un elefante."No, se a una "blues singer" Janis poteva essere paragonata, questa non era certo Billie, ma Bestie Smith. Sul palcoscenico Janis si muoveva esattamente come una "mama" nera di 115 kg. Eppure era magra; ma i suoi abiti "patchwork", i suoi braccialetti, le sue piume (adorava entrare in scena con le piume in testa) e le enormi pellicce, la sua figura acquistava regalità maestosa tipica delle "grandi matrone" del blues. E davanti al microfono non aveva la grazia di Billie o di Ethel Waters, ma il "feeling" spezzato di Willie Mae Thornton, o la presenza magnetica di Bessie.Janis affrontò con entusiasmo il mercato del rock e tutto ciò che esso rappresentava, perché solo quando sarebbe stata una star, forse, avrebbe colmato la sua insicurezza e le sue lacune. Lo si nota in una lettera scritta a Linda Gravenites al tempo delle registrazioni di Cheap Thrills:
"le cose vanno in modo magico qui - le registrazioni vanno spedite e siamo occupati a tempo pieno. Abbiamo già completato due pezzi, Combination Of The Two e Piece Of My Heart. C'è ancora molto da scavare, ma ce la faremo. Comunque le cose per me vanno un po' meglio. La settimana scorsa mi hanno fotografata per la rivista Glamuor e io indossavo il tuo vestito con il pizzo bianco e a tutti è piaciuto molto. Sono stata nominata anche nel nuovovogue e questa settimana Nat Hentoff mi intervisterà per un articolo sul New York Times e domani verranno da me quelli di Life & Look.
Cristo! Credo che dovrei essere felice. Effettivamente lo sono un po'. Ho anche incontrato un ragazzo molto affascinante a Chicago. Mi è piaciuto davvero molto. Ho cercato di convincerlo di venire con me a San Francisco e vivere con me. Potrebbe esibirsi anche lui. Ho anche conosciuto una band di R&R irlandese qui al Chelsea Hotel (N.Y.C.) e ho trovato il loro chitarrista molto affascinante. Davvero vorrei che fosse qui e vivesse con me. Lui proviene da una di quelle gang di studenti di N.Y., è molto quotato socialmente, ma è fatto della mia stessa stoffaccia. Sto veramente circuendolo (anche a letto - sigh) poi ho scoperto che ha solo 19 ani! Wow, mi manchi molto - troppo. Ce ne stiamo andando a New York perché abbiamo un concerto al Hinterland di Los Angeles il 10 Aprile (1968). Va bene ciao. Ci vediamo presto. Con Amore, Janis".
Il "ragazzo di Chicago" era poi una specie di spacciatore, una di quelle persone per le quali Janis provava un'attrazione morbosa, rovinosa quasi. E in tutti quei pochi anni lei ebbe con gli uomini un rapporto disastroso. Cercava ovunque un compagno per la notte, ma mai una persona con la quale potesse stabilire un rapporto "alla pari". Sempre piccoli personaggi più insicuri di lei, ai quali chiedeva ossessivamente conferma di un amore che non esisteva - che non poteva esistere nei termini in cui lei stessa impostava il rapporto. In superficie, Janis mostrava di trattare gli uomini con sufficienza, ma intimamente soffriva atrocemente per i frequenti "abbandoni" cui era soggetta, per di più causati dalla sua mania di chiedere e chiedere e chiedere profferte d'amore e certezza di un futuro senza fine, nella sua casa in California…In ogni caso, il primo impatto di Janis con la città di New York non fu del tutto rovinoso. Lei si drogava molto raramente e, anzi, aveva decisamente abbandonato la mania di bucarsi che aveva contratto negli ultimi giorni della sua vita texana e nei primi del suo approccio a San Francisco. Non provò l'"acido" che una sola volta: ma non faceva per lei. Amava bere, e molto. La sua voce ne è testimone: filtrata com'era del "Suothern Confort" e dall'incalcolabile numero di sigarette che fumava. Dormiva poco e male. Aveva paura che la voce l'abbandonasse da un momento all'altro e di rimanere priva dell'unica arma con la quale era in grado di affrontare il mondo.Ma, nonostante tutto, il periodo che Janis trascorse con Big Brother è stato senz'altro uno dei più positivi di tutta la sua vita. L'intesa musicale, anche, era perfetta; tuttavia lei - eterna scontenta - non fu soddisfatta delle prestazioni dei suoi vecchi amici fino in fondo. Alle soglie del 1969 era già convinta che la band non fosse più in grado di essere il "back-up" ideale per la sua voce.La band che accompagnerà Janis nel suo secondo album si chiama Kozmic Blues Band, e solo Sam Andrei resterà della prima storica formazione. Albert Grossman spedì Nick Gravenites e Mike Bloonfield a San Francisco per reclutare una nuova band.dice Gravenites: "Janis non riuscivaneanche a cogliere la differenza tra un buon batterista e uno fasullo, tra un sassofonista serio e un trombone. Lei aveva fisso in mente che voleva una band di suol. Lei voleva essere allo stesso livello professionale di blues e suol singer come Aretha Franklin e gente che lavorava con il gruppo Atlantic. Probabilmente la ragione per cui lasciò Big Brother furono le recensioni dei giornali. Janis Joplin: straordinaria, oltraggiosa. Big Brother: una merda. E così, dopo aver letto una decina di recensioni sullo stesso tono, cominciò a dare in escandescenza e decise che voleva sciogliere il gruppo, per formare un'altro con dei professionisti, non necessariamente con velleità compositive, solo un gruppo di musicisti altamente professionisti. Ma non andò come lei voleva. C'era molta tensione in tutta quella faccenda: che cosa bisognava fare, come farlo, …. Le attese. E neanche Janis in realtà sapeva cosa stesse succedendo - non aveva esperienza in materia e c'era molta speculazione in questo settore. Ricordo che in quel periodo era sconvolta. Diceva che cinquanta persone più Leon Russell aiutavano Joe Cocker e che per lei non c'era un cane di musicista. Era sconvolta. Fu Tom Donahue che, con molta pazienza, incominciò a proporle un tipo di repertorio che forse avrebbe potuto interessarle. Alla fine tutti volevano aiutarla: chi le consigliava dei pezzi, chi, come Mike Bloonfield, voleva aiutarla negli arrangiamenti. Alla fine mettemmo insieme un gruppo e Janis, da sola, si caricò sulle spalle il peso e la responsabilità di una specie di mega-band con fiati e potente sezione ritmica". Il gruppo debuttò il 21 dicembre 1968 allo Stax Volt Christmas di Memphis, Tennessee, in un cartellone che comprendeva anche Bar-Kays (il vecchio gruppo di Otis Redding), Albert King, The Mad Lads, Jusy Clay, Carla e Rufus Thomas e Eddie Floyd. Non fu una presentazione eccezionale del suond di Janis: un suono più preciso alle spalle, una voce più precisa, anche se graffiante. E nei concerti lei non poteva frenarsi, tutto le usciva da dentro con una prepotenza e una forza inaudite.Nello stesso tempo Janis aveva avuto uno scontro con Linda Gravenites, a causa del suo ricorso alle droghe pesanti. Linda, sconvolta, era partita per Londra, dove Janis la raggiunse con una lettera:
"sono a Los Angeles un paio di settimane per ritirare un paio di vestiti che Nudie sta facendo per me. Hai letto di lui su Rolling Stone? Crea degli incredibibili vestiti stile Western - roba davvero sfarzosa. Proprio quello che cerco io! Prenderò un paio di pantaloni e una casacca. Color porpora con dei fiori e delle balze intorno e tempestata di strass. Sono così eccitata - strass colorati ovunque! Spero, diavolo, che tu abbia cambiato idea. Ti ho pensato molto dopo che sei partita e sto cercando una casa. Voglio trovare una bella casa, e un po' di pace! Una casa - dio, cosa potrebbe essere più perfetto? Solo ritrovare Gorge, quello sì. Ma credo che ci riusciremo. Gli voglio troppo bene, tornerà. Credo che qualcuno l'abbia rapito - mentre noi stavamo lavorando in quello studio downtown. Era notte c'era molta gente sola a quell'ora. Credo che qualcuno l'abbia preso. Sono stata al canile, ho messo un annuncio sul giornale pensa, ma niente. Ma lascia che parli della casa. La prenderò sicuramente. Si trova a Larkspur, su Baltimore Avenue - niente. Niente rumori, è stata la prima cosa che ho voluto sapere - c'è quiete incredibile. C'è un'immensa sala da pranzo e tutte le altre stanze sono enormi. C'è anche un caminetto con annesso uno studio con una parete vetrata (mi è venuta l'idea di farci due grossi archi) …. Ci sono due grosse camere da letto con bagno e il garage finisce in una specie di caverna. E' già equipaggiata con uno stereo e una cucina. Il vecchio inquilino mi lascerà alcuni pezzi che gli ho chiesto.. così niente droga, passeggiate nel bosco, yoga e forse anche (non ridere) corse a cavallo, lezioni di pianoforte. Io credo che tutto questo e l'eccitazione di avere una casa e la pace incredibile di quel posto ti fanno sentire magnificamente. Potremmo davvero essere felici lì. Lo so ho davvero bisogno di te. Ti prego torna. Fammi sapere quando torni, così ti mando un po' di soldi così puoi comprare delle belle stoffe. Conosco una sartoria a New York che fa delle cose magnifiche. Ho un sacco di velluti e mi hanno fatto delle lenzuola di raso incredibili. So che ti piaceranno. Sono stata nel Mid-West le due settimane passate, poi sulla East-Coast, ma tu puoi scrivermi c/o Myra, in ufficio. Fammi sapere i tuoi progetti e i tuoi sentimenti. Posso sperare che hai cambiato idea? Con Amore, Janis".
Ma la casa di Larkspur in Baltimore Avenue non riuscì a realizzare la felicità di Janis, neanche quando Linda ornò da LondraIl grosso appartamento si trasformò in una specie di ostello di persone, più o meno interessante, che frequentavano la casa di Janis, spesso coinvolgendola in sbornie colossali. In effetti ni lunghi periodi in cui Janis rinunciava alla tortura dell'ago bevevo moltissimo: "Suothern Confort", "Orange Vodka" .. a un certo punto pretese che la casa produttrice della "Suothern Confort" le mandasse gratis delle bottiglie: lei era un ottimo "sponsor" per la società. Tutto quello che riuscì ad avere, in realtà. Fu una pelliccia di lince in omaggio.Anche nei periodi newyorkesi, quando viveva al Chelsea Hotel o nel residence N° 1 della Fifth Avenue, Janis era assidua frequentatrice di questo o di quel bar del Village, dove era capace di restare a bere e in cerca di uomo fino all'alba. Spesso rientrava in albergo sola e disperata. Altre volte si trascinava dietro qualche ragazzo che, all'alba, non aveva fatto ancora l'amore con lei e se ne stava nella stanza a osservare il vuot (come racconta Myra Friedma nella sua esaustiva biografia Buried Alive).Neppure con la Kozmic Blues Band le cose andarono troppo bene. L'unica soddisfazione fu la tuornèe europea con lo splendido concerto di Francoforte, del quale alcune registrazioni compaiono nel doppio album del 1975 Janis - Original Suondtrack (come la stupefacente versione di Summertime, o la sintetica presentazione di Ball & Chain).
Il 15 aprile 1970 Janis riunì, per un concerto a Fillmore West, The Big Brother & The Holding Company, con Nick Gravenites nell'organico (come in alcune registrazioni contenute nel postumo Joplin In Concert).
Ma la band non era più soddisfatta, a sua volta, di suonare con Janis. "il pubblico in realtà era interessato a lei" ricorda Nick Gravenites "e noi eravamo solo un contorno. E Janis raramente partecipava a creare un gruppo "on stage". Lei era la leader e noi gli accompagnatori che fornivano un "back-gruond".Alla metà di magio, Janis riunì l'ultimo gruppo accompagnatore, The Full Tilt Bolgie Band. Il gruppo esordì a Pepperland, a un patry gigantesco organizzato dagli Hell's Angels, coi partecipavano anche i Big Brother, ormai senza Janis, ma con Gravenites come membro fisso. Quella notte, per molti aspetti, fu memorabile e pazza. E' ancora Nic che racconta:
"era il suo primo show con la nuova band, e i Big Brother erano anch'essi in programma. Era come un faccia a faccia, un confronto. Così tutti erano ubriachi come pazzi. Janis bevevo "Suothern Confort", io ero ubriaco di "Benedictine", brandy,"Tequila" e birra, e gli Hell's Angels stimolavano da pazzi. Quando andai in scena ero ubriaco come un disgraziato e una coppia di ragazzi nudi stavano ballando, ma io ero inattaccabile. Stavo solo cercando di dare il meglio e suonammo facendo cose pazze, in ginocchio, alzando il pugno della mano destra. Alla fine crollai. Fu la mia donna a riaccompagnarmi a casa, tanto ero fuori di me. Quando Janis salì sul palco era ubriaca anche lei. Aveva appena avuto una violenta discussione con un Hell's Angels a proposito della sua sbornia. Un altro Hell's Angels la provocò pesantemente, spingendola. Lei era lì sopra cantava, mettendo tutti fuori combattimento. Ma poi crollò anche lei. Fece due o tre passi sul palco, poi cadde. Fu una di quelle notti in cui ognuno cerca di far fuori gli altri".
Ma Full Tilt Bolgie era una band di professionisti. Nel frattempo Janis aveva smesso l'insana pretesa di fare una musica "precisa" come gli esempi della Stax-Volt e della Atlantic. Aveva rinunciato ai fiati, per affidarsi a un sano gruppo di R&R con buona impostazione R&B. e i concerti diedero i risultati portentosi: una tournèe canadese quasi trionfale, partecipazione alle maggiori trasmissioni televisive (Dick Cavett Show") e l'Harvard Stadium, in agosto (1970), davanti a 40.000 persone. Intanto tutti si erano trasferiti a Los Angeles per le indecisioni di Pearl.La sua ultima apparizione fu il 15 agosto, in una riunione a Port Arthur, per festeggiare i laureati della sua classe (1960). Janis esce all'Hotel Goodhue e chiese al bar una vodka (nell'ultimo periodo della sua vita aveva sostituito gin&vodka al classico "Suothern Confort"). Le portarono in camera scotch e bourbon. "Cristo", esclamò, "qualcuno esca a comprare una bottiglia di vodka, e' ridicolo!"A Los Angeles, per le "sessions" relative al nuovo LP, Janis alloggiava al Landmark Hotel. Il portiere di notte fu colui che la vide per l'ultima volta: "aveva appena finito una lunga "session" agli studi. Fu l'ultima cosa per cui parlammo quella notte. Lei era felice di come procedeva il lavoro. E la cosa buffa - che io non avevo mai visto in una donna prima - è che era assai in disordine. Aveva indosso un vestito di tipo gitano, rosso, che le arrivava fino alle caviglie…".Alle sei di domenica 4 ottobre, Paul Rothchild aspettò invano Janis agli studi. John Cooke, il "road manager" di Janis, la trovò riversa per terra, nella sua camera, la bocca piena di sangue e il naso rotto nella caduta. Aveva 4 dollari e 50 cents stretti in mano e un pacchetto pieno di sigarette accanto. Nessuna traccia di droga intorno. Solo qualche segno di puntura sulle braccia."voi giornalisti mi chiedete sempre se io morirò giovane e in modo tragico come le blues singers delle vecchie generazioni. Credo proprio che sarà così".Janis senza dire niente neanche agli amici, aveva ripreso a bucarsi, e l'eroina, insieme ad alcune pastiglie, aveva avuto un effetto letale.Myra Friedman, nella loro ultima conversazione telefonica, l'aveva sentita strana. "Che c'è Janis?" aveva chiesto. "Niente sono solo innamorata".Il tempo della sua morte fu calcolato intorno alle 1:30 di quella domenica 4 ottobre. Sunday Morning Coming Down, scriveva per lei Kris Kristofferson: una poetica intuizione della morte di Janis, una volta sua intima amica, quando con Bobby Neuwirth frequentava la casa di Lankspur.Così Myra Friedman, in Buried Alive, ha ricostruito gli ultimissimi movimenti di Janis:"L'attacco doveva essere iniziato non appena Janis aveva sentito l'esplosione nelle sue vene, dopo che l'ago si era ritratto. Subito dopo mise l'involucro con l'eroina nella toeletta. Lo nascose dentro una scatola cinese che occultò dietro lo sciacquone. Di solito Janis lo lasciava sul comodino. Questo gesto potrebbe significare che per lei quella era l'ultima volta che si bucava e non voleva ricordarselo il mattino successivo. Questa volta aveva intenzione di smettere. C'è qualcosa nella magia del mattino. Una rinascita con la pallida alba blu. L'eroina nel suo sistema circolatorio avrebbe potuto ucciderla immediatamente. Ma non è stato così. Quando uscì nel corridoio non si rendeva conto che stava morendo. Chiese al portiere di cambiargli un biglietto da 5 dollari per le sigarette, che comprò subito dop. Poi tornò in camera. Dopo aver chiuso la porta, fece appena uno o due passi e cadde, come un fantoccio scagliato per terra".Le eseguie ebbero luogo al Westwood Village Mortuary, Los Angeles Cuonty, il 7 ottobre 1970.Come da espresso desiderio, i suoi resti furono cremati e le sue ceneri sparse lungo la costa di Marin Cuonty, California. L'ultima cosa che disse a un reporter, Al Aronwitz, fu che non amava più quel nome, Janis. "Sono stufa e stanca di questo nome; chiamatemi Pearl".

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da Moses75

Scrapper Blackwell
Luogo di nascita: Syracuse

Data di nascita: Feb 21, 1903
Strumento: /


Presentazione
Scrapper Blackwell era conosciuto come il migliore nel suo lavoro, egli era un giocatore eccezionale con una tecnica,sviluppata intorno al raccolto della singolo-nota,egli ha anticipato gli azzurri elettrici degli anni '40 e '50. Ha abbandonato la musica per più di 20 anni dopo la morte di Carr in 1935, ma è riapparso alla fine degli anni 50 ed ha incominciato una nuova carriera. Studiò pianoforte e nel periodo adolescenziale era un musicista part-time e viaggiò molto per lavoro.
Convinto che il blues sia una musica universale che era stata, ma che non era più esclusivamente l'espressione della comunità di colore, Luther si circonda, nella seconda parte della sua carriera, di musicisti bianchi e si stabilisce addirittura in Francia negli anni ottanta. Rientrato a Chicago, incidel ultimamente due ottimi album per la Alligator. Luther Allison rimane a tutt'oggi uno dei personaggi più importanti del blues, un musicista che assolutamente va tanto ascoltato quanto visto suonare.




1969 Love Me Mama Delmark
1973 Bad News Is Coming Gordy
1974 Luther's Blues Gordy
1975 Night Life Gordy
1977 Love Me Papa Evidence
1979 Gonna Be a Live One in Here Tonight Rumble
1979 Power Wire Blues Charly
1979 Live in Paris Paris Album
1979 Live Blue Silver
1983 Southside Safari Red Lightnin'
1984 Lets Have a Natural Ball JSP
1984 Life Is a Bitch Encore!
1985 Here I Come Encore!
1987 Serious Blind Pig
1994 Hand Me Down My Moonshine Inakustik
1994 Soul Fixin' Man Alligator
1995 Blue Streak Alligator
1996 Rick Moon RFR
1997 Reckless Alligator
1999 Live in Chicago Alligator
1999 Time Buda


Dal sito: www.bluesandblues.it
 
 
 

Blues Summit

Post n°28 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da Moses75



 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 26 Gennaio 2008 da Moses75



Aretha Franklin
Luogo di nascita: Memphis
Data di nascita: 25 Marzo 1942
Strumento: Voce


Presentazione

"Figlia d'arte" è un termine sincero nel caso di Aretha Franklin, senza esagerazioni. Suo padre è stato uno dei più grandi predicatori gospel della storia americana e quando la signora Franklin abbandonò la famiglia, lasciando Aretha in verdissima età, fu la grande Mahalia Jackson a curarsi di lei e a coltivarne l'interesse per la musica. La strada era segnata ma la via al successo è riuscita difficile. "Rapita" alla chiesa appena diciottenne, Aretha faticò per anni nel mondo discografico nonostante la fiducia che in lei riponeva John Hammond sr., lo scopritore di Billie Holiday, Bob Dylan, di Bruce Springsteen. Fu un lungo purgatorio di canzoni e di arrangiamenti sbagliati che naufragarono l'artista nella desolazione; fino a che, nel 1966, Jerry Wexler la volle con se alla Atlantic e con un sapiente colpo di bacchetta magica la trasformò. Bastarono due canzoni nemmeno nuove (i never loved a man di Ronnie Shannon e respect di Otis Redding), per creare il mito di Lady Soul: una voce di velluto che garffiava, una musica altrettanto raffinata ma scorticante, una straordinaria capacità di suscitare emozioni, qualunque verso intonasse. Timida e spaurita, Aretha fu per anni la regina della musica nera, svariando in direzione jazz, pop e folk pur di mantenere il proprio ruolo al vertice, ebbe la peggio solo quando arrivò la crisi del soul dei primi anni '70. Nelle varie vicende della sua vita privata e nei saliscendi discografici, un solo punto è sempre stato fermo: la chiesa, il gospel, a cui ancora di recente Aretha ha dedicato pagine toccanti. (one faith, one gospel, one baptism). "Ho sempre 'sentito' la stessa musica," è la sua accorata confessione, "anche quando ero una star commerciale, avevo la fede con me".
Ancora oggi la figura di 'soul woman' di Aretha Franklin rimane ineguagliata e le sue sporadiche apparizioni sono diventate una vera occasione di culto per tutti gli amanti del soul-blues.



Discografia


1961 Aretha Columbia Records
1962 The Electrifying Aretha Franklin Columbia Records
1962 The Tender, The Moving, The Swinging Aretha Franklin Columbia Records
1963 Laughing on the Outside Columbia Records
1964 Unforgettable, A Tribute to Dinah Washington Columbia Records
1964 Running Out of Fools Columbia Records
1965 Yeah!! Columbia Records
1965 Soul Sister Columbia Records
1967 Take It Like You Give It Columbia Records
1967 Take A Look Columbia Records
1967 Aretha Franklin's Greatest Hits Columbia Records
1967 Aretha Franklin's Greatest Hits Volume II Columbia Records
1967 I Never Loved A Man the Way I Love You Atlantic Records
1967 Aretha Arrives Atlantic Records
1968 Queen of Soul Columbia Records
1968 Lady Soul Atlantic Records
1968 Aretha Now Atlantic Records
1968 Aretha in Paris Atlantic Records
1969 Once In A Lifetime Columbia Records
1969 Soft and Beautiful Columbia Records
1969 Soul '69 Atlantic Records
1969 Aretha's Gold Atlantic Records
1970 Two Sides of Love Columbia Records
1970 The Girl's in Love with You Atlantic Records
1970 Spirit in the Dark Atlantic Records
1971 Aretha Live at Fillmore West Atlantic Records
1971 Aretha's Greatest Hits Atlantic Records
1972 In The Beginning - The World of A.F. 1960-1967 Columbia Records
1972 Young, Gifted and Black Atlantic Records
1972 Amazing Grace Atlantic Records
1973 Today I Sing the Blues Columbia Records
1973 Hey Now Hey Atlantic Records
1974 Let Me in Your Life Atlantic Records
1974 With Everything I Feel in Me Atlantic Records
1981 Aretha Franklin-Legendary Queen of Soul Columbia Records
1975 You Atlantic Records
1976 Sparkle Atlantic Records
1976 Ten Years of Gold Atlantic Records
1977 Sweet Passion Atlantic Records
1968 Aretha in Paris Atlantic Records
1978 Almighty Fire Atlantic Records
1979 La Diva Atlantic Records
1980 Aretha Arista Records
1981 Love All the Hurt Away Arista Records
1982 Sweet Bitter Love Columbia Records
1982 Songs of Faith Chess Records
1982 Jump to it Arista Records
1983 Get it Right Arista Records
1984 Aretha's Jazz Atlantic Records
1984 The Best of Aretha Franklin Atlantic Records
1985 Aretha Sings the Blues Columbia Records
1985 Who's Zoomin' Who? Arista Records
1986 Aretha Franklin - 30 Greatest Hits Atlantic Records
1986 Aretha Arista Records
1987 After Hours Columbia Records
1987 One Lord, One Faith, One Baptism Arista Records
1988 Through the Storm Arista Records
1991 What You See is What You Sweat Arista Records
1992 Jazz to Soul Columbia Records
1994 Aretha Franklin Greatest Hits 1980-1994 Arista Records
1998 A Rose Is Still A Rose Arista Records

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da Moses75

Frank Frost
Luogo di nascita: Auvergne (Arizona)

Data di nascita: 15 Aprile 1936
Strumento: Chitarra, Armonica, Piano, Voce
 




Presentazione

La partecipazione di Frank Frost al film "Crossroad" di Walter Hill ha aiutato questo eccellente musicista del Delta ad uscire dall'oblioo ingiusto che lo ha circondato per lungo tempo.
Frank Frost è leader, da più di 30 anni, di una delle migliori band di blues del Delta, che annovera tra le proprie fila Big Jack Johnson e Samm Carr. Frank Frost è un multistrumentista e cantante di talento e le sue influenze si rifanno a Sonny Boy Williamson.
E' entrato nella leggenda del blues per una registrazione datata 1962 con un superbo album per Sam Phillips, una delle ultime vere produzioni di "Down Home blues", destinato al pubblico nero. Una vita difficile non gli permette di diventare professionista, ma ogni fine settimana perpetua la leggenda suonando nei "Jook Joints di Clarksdalel, West Elena dove vive. Poche volte ha messo piede in Europa, e mai in Italia prima del Delta Blues 1989.
Il suo ritorno sulle scene italiane viene salutato dall'uscita di un nuovo album.



Discografia

1962 Hey Boss Man Philips
1973 Frank Frost Jewel
1985 Ride with Your Daddy Tonight Charly
1988 Midnight Prowler Earwig
1990 Jelly Roll King Charly
1991 Jelly Roll Blues Paula
1992 Deep Blues Appaloosa
1994 Screamers Appaloosa
1996 Keep Yourself Together Evidence
1998 The Jelly Roll Kings HMG

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da Moses75

Son House
Luogo di nascita: Riverton (Mississipi)

Data di nascita: 21 Marzo 1902
Strumento: Chitarra

Presentazione

Son House nacque il 21 marzo del 1902 a Riverton, nel Mississipi da Eddie James House Jr. La sua famiglia, molto religiosa traslocò di frequente durante la sua infanzia; nel periodo della sua adolescenza House frequentò diverse chiese battiste della zona. A quanto si racconta, in un primo tempo egli non si interessò al suono della chitarra e considerava il blues " musica del diavolo". Una notte tuttavia, durante un party House si lanciò in un estemporaneo blues senza accompagnamento. Il giovane venticinquenne fu letteralmente sommerso di mance per la sua imprevista esibizione, e improvvisamente mostrò interesse per il blues. Così fu uno dei primi professionisti dello stile blues Missisipi - Delta e suonava questa meraviglia in giro per il sud durante gli anni '20.

Discografia

1964 Blues from the Mississippi Delta Smithsonian\Fo
1995 Delta Blues and Spirituals Capitol
1995 Oberlin College Concert [live] Intermedia
1996 In Concert [live] Magnum America
? House, Son Folk Lyric
? Death Letter Edsel

Dal sito: www.bluesandblues.it

 
 
 
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Un blog di: Moses75
Data di creazione: 28/01/2007
 

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Info su "GUN CLUB/Fire Of Love (Slash) 1980 blues-rock":


Il disco racchiude quindi un ampio catalogo di linguaggi musicali, ma riesce nell'intento di miscelare tutte queste forme sonore ricavandone un esplosivo concentrato di punk-rock rurale, che si rifà ampiamente alla macabra iconografia tipica delle regioni del profondo sud degli Stati Uniti. Il basso di Rob Ritter e la batteria di Ted Graham forniscono una base che sa essere sia veemente che morbida, a seconda che Pierce si produca in accelerazioni mozzafiato verso l'ignoto o in ipnotiche cantilene blues. La chitarra di Dotson è sempre perfetta, nel suo geniale accoppiamento di stili diversi e apparentemente contrastanti, swamp blues e frenesia punk in primis. Rifacendosi al lato più oscuro e demoniaco del rock, i Gun Club riescono ad appianare divergenze apparentemente insormontabili, a unire la violenza e la velocità dei punk urbani alle lente e inesorabili cadenze del sud degli States, regalandoci un adrenalinico e grandioso capolavoro del male.
Dal sito: www.ondarock.it

 
 

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Earth Wave Records è nel commercio via posta di dischi in vinile di qualità fino dal 1993. Il nostro sito è dedicato to a chi è veramente entusiasta del vinile, specialmente nelle stampe orginali americane e giapponesi of R&B, Rock, Jazz, Blues, Soul e ANCORA... dal 1950 al 1990. I nostri uffici principali sono a Rohnert Park, California e abbiamo un ufficio a Tokyo, Giappone.

Dal sito www.earthwaverecords.com

 

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Dal sito: www.bluesandblues.it

 

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AMANDA SHAW

Da casa Rounder, novità al femminile sull’onda del successo di personaggi come Allison Krauss. La formula del mix tra bluegrass, rock, country e pop-music esalta personaggi come la cantante violinista Amanda Shaw e l’avvenente cantante-mandolinista Rhonda Vincent. 

- Amanda Shaw – Pretty Runs Out  (Violinista di New Orleans con un originale blend di roots-based Louisiana music con accenti country e rock) Feat. Cute Boys.

 

Dal sito www.ird.it

 

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Info su "GUN CLUB/Fire Of Love (Slash) 1980 blues-rock":


Il disco racchiude quindi un ampio catalogo di linguaggi musicali, ma riesce nell'intento di miscelare tutte queste forme sonore ricavandone un esplosivo concentrato di punk-rock rurale, che si rifà ampiamente alla macabra iconografia tipica delle regioni del profondo sud degli Stati Uniti. Il basso di Rob Ritter e la batteria di Ted Graham forniscono una base che sa essere sia veemente che morbida, a seconda che Pierce si produca in accelerazioni mozzafiato verso l'ignoto o in ipnotiche cantilene blues. La chitarra di Dotson è sempre perfetta, nel suo geniale accoppiamento di stili diversi e apparentemente contrastanti, swamp blues e frenesia punk in primis. Rifacendosi al lato più oscuro e demoniaco del rock, i Gun Club riescono ad appianare divergenze apparentemente insormontabili, a unire la violenza e la velocità dei punk urbani alle lente e inesorabili cadenze del sud degli States, regalandoci un adrenalinico e grandioso capolavoro del male.
Dal sito: www.ondarock.it

 

LUCA GIORDANO


Bio - ITA
Luca Giordano, nato a Teramo nel 1980, inizia a suonare la chitarra all’ età di vent’anni da subito colpito da una grande passione per il Blues. E’ all’ Aquila che conosce i musicisti con i quali formerà l’affermata band Jumpin’Eye Blues Quintet, e si esibisce nei più importanti circoli blues Abruzzesi, e in numerosi festival di livello nazionale come Campli nel Blues, Vicenza Blues, Subiaco Rock and Blues Festival, Aventino Blues Festival aprendo i concerti di Lurrie Bell, Big Jack Johnson, Nathaniel Peterson ed altri. La Band riceve riconoscimenti come migliore gruppo alla rassegna ADSU 2003 l’Aquila e band vincitrice al Tornimparte Rock Festival 2004 e viene sempre più spesso coinvolta in manifestazioni che vedono la presenza di artisti come Joe Galullo, Nick Becattini, Vince Vallicelli, Pippo Guarnera, James Thompson. Con questi bluesmen nasce subito un rapporto di amicizia, e Luca viene spesso invitato a partecipare come chitarrista ai loro concerti. Nel 2005 partecipa al National Guitar Workshop di Chicago per un Blues Summit dove ha modo di seguire un seminario con il grande Chris Cain. In questo periodo di permanenza a Chicago suona in alcuni dei più famosi locali Blues della Windy City come il Buddy Guy’s Legends,il Rosa’s Lounge, la House of Blues, Andy’s Jazz Club, Kingston Mines. Nel 2006 collabora a Chicago con diversi artisti di fama nei circuiti locali come la cantante Blues Soul Sharon Lewis, il chitarrista di vecchia scuola James Wheeler, il cantante Charlie Love e diversi altri fino ad esibirsi al Chicago Blues Festival 2006 insieme alla leggendaria band di Muddy Waters composta da Willy “Big eyes” Smith alla batteria, Calvin “Fuzz” Jones al basso, Bobby Dixon, figlio di Willie Dixon, al piano e Terry Harmonica Bee per tre pomeriggi consecutivi al Mississippi Juke Joint Stage. Tornato per un breve periodo in Italia è in tour con Shirley King, figlia del Re del Blues BB King, poi con la cantante Nelle Tiger Travis, 2006 Chicago Blues Diva, ed infine con uno dei suoi più grandi idoli e maestri, icona per tutti i chitarristi Blues, Mr. Chris Cain, e in ultimo con il grande sassofonista Sax Gordon Beadle. Attualmente viaggia tra gli States e l’Italia collaborando con numerosi musicisti nostrani e d’oltreoceano. Sul palco con Big Jack Johnson, Billy Branch, Bob Stroger, Bonnie Lee, Carlos Johnson, Les Getrex, Linsey Alexander, Peaches Staten, Matthew Skoller, Junior Watson, Enrico Crivellaro ed altri.
DA:
http://www.myspace.com/lucagiordanoblues

 

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