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Sicurezza urbana

Post n°166 pubblicato il 27 Luglio 2020 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

A Pavona, come altrove, la sicurezza dei cittadini è un tema importante da affrontare con serietà.

La Costituzione riserva allo Stato la competenza esclusiva in tema di ordine pubblico e sicurezza (art. 117), di recente i sindaci hanno acquisito competenze che gli consentono di partecipare al coordinamento delle forze dell'ordine.

Sul territorio di Albano Laziale operano due stazioni dei Carabinieri, un commissariato della Polizia di Stato, oltre naturalmente alla Polizia locale, che ha poteri di polizia giudiziaria. Su Pavona, essendo suddivisa tra più comuni, ha competenza anche la compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo. Noi cittadini abbiamo il dovere di denunciare/segnalare tempestivamente ogni fatto illecito che potrebbe configurarsi come reato, anche quando si pensa non serva a individuare il responsabile, perché sarà comunque utile alle istituzioni per adottare le strategie di prevenzione più efficaci.

Per chi è di sinistra, sicurezza significa tutelare le vittime con soluzioni efficaci, come quelle di prevenzione dei reati. La strumentalizzazione del crimine come arma di propaganda politica è pericolosa. Ricordiamo quanto raccontarono le cronache di Milano durante la campagna elettorale che portò Pisapia al governo della città, quando vennero ingaggiati quando vennero ingaggiati loschi figuri che fingevano di sostenere il centrosinistra, con l’evidente scopo di metterlo in cattiva luce.

A Pavona non abbiamo l'anello al naso.

Cercare voti sulla percezione di sicurezza significa che se i cittadini si sentono sicuri non si viene eletti? Questo meccanismo rischia di diventare un incentivo a non risolvere il problema.

A Pavona potremmo realizzare un progetto pilota di monitoraggio della circolazione, tramite l'istallazione di apposite telecamere in corrispondenza dei varchi di accesso alla frazione, che consentirebbe in tempo reale di controllare le targhe delle auto che entrano e incrociarle con la banca dati della prefettura, in modo da far rispettare non solo il divieto di transito per i mezzi pesanti, ma anche di sapere se il veicolo risulta assicurato, revisionato o rubato. Il sistema consentirebbe di lanciare in tempo reale un alert alle pattuglie delle forze dell'ordine presenti sul territorio. Tale soluzione è stata già sperimentata dal Comune di Modena, che ha stipulato una specifica convenzione con la prefettura, migliorando così il controllo del territorio. Questo è solo uno degli strumenti di prevenzione che si possono mettere in campo.

Grazie all'esperienza amministrativa di Massimiliano Borelli, potremo mettere in pratica questa e altre buone pratiche che puntano a risolvere i problemi, per poi estenderla a tutto il territorio di Albano e nei Comuni limitrofi.

 
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Il progetto dei parklet: spazi attrezzati nei parcheggi davanti ai negozi

Post n°165 pubblicato il 28 Giugno 2020 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Lo proponiamo da anni, serviva una pandemia per capirlo? L'idea di ricavare spazi esterni viste le limitazioni e la necessità di rispettare il distanziamento sociale nei negozi, bar e ristoranti che riaprono dopo l'emergenza coronavirus. Gli spazi dedicati alle auto parcheggiate non generano guadagni per le imprese, ma occupano uno spazio prezioso, non solo per bar e ristoranti, ma anche per librerie e altre attività commerciali.

Fra qualche settimana questi spazi potrebbero essere utilizzati per offrire servizi o vendere prodotti senza far aspettare i clienti in fila, oppure attrezzarli con giochi per i bambini. Per rendere ancora più piacevole lo shopping e vitale il centro di Albano si potrà valutare la possibilità di rendere pedonali le vie commerciali in alcune fasce orarie della giornata, in modo da incentivare la mobilità pedonale e in bicicletta, prevedendo delle aree sosta dedicate alle due ruote.

Questa è la direzione che stanno prendendo le principali città europee, ormai non rinviabile, visti anche alcuni studi che ipotizzano l’inquinamento, e le polveri sottili in particolare, quale veicolo del virus SARS CoV-2.

Si tratta di una scelta condivisa dai Comitati e dalle Associazioni civiche, che grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale potrebbe tradursi presto in realtà, con risvolti positivi imprevedibili.

Secondo alcuni studi di mercato il cliente a piedi o in bicicletta ha una propensione alla spesa pari o superiore rispetto a quello in macchina, che spesso si limita a pochi e frettolosi acquisti. La proposta della Lista Identità e Bene Comune per Borelli Sindaco potrebbe infatti convincere le famiglie ad abbandonare i centri commerciali chiusi o i periferici outlet, per fare acquisti e godersi Albano senza il pensiero del traffico.

Passo dopo passo facciamo in modo che tutto non torni come prima, ma possibilmente sia meglio di prima! 

 
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Albano elezioni 2015: Chi ha vinto?

Post n°164 pubblicato il 06 Maggio 2015 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Dopo 100 giorni dalle ultime elezioni è possibile fare un'analisi oggettiva dei risultati che determineranno il futuro della città per i prossimi 5 anni.
È stata una tornata elettorale piena di record: 9 candidati sindaco, 34 liste e 732 candidati consiglieri.
Si è toccata la percentuale più bassa di votanti per le comunali ad Albano: il 62,31% al primo turno, l'11% in meno rispetto a 5 anni fa (19.982 contro 22.486), ulteriormente ridottisi al ballottaggio (14.458)
Un rapporto tra votanti e candidati di 1 a 27.
Il Sindaco è stato scelto al ballottaggio dal 23% dei cittadini (7.535 voti).
Il calo dell'affluenza conferma la sfiducia verso questa politica, buon risultato delle forze che proponevano un rinnovamento radicale nelle persone oltre che nei programmi, ma insufficiente per impensierire i partiti tradizionali.
Le liste civiche per il rinnovamento, la partecipazione e la cultura che appoggiavano il candidato Giorgio Battistelli hanno ottenuto 2.152 voti alla prima esperienza pari all'11,11%, ma non sono riuscite a far conoscere in maniera efficace la propria proposta nelle frazioni di Pavona e Cecchina, dove hanno superato di poco il 5%. I candidati erano in gran parte nuovi della politica e forse sono poco abituati a bussare alle porte dei propri concittadini, restando sconosciuti o confusi nell'equazione politica = malaffare, che fa comodo ai politicanti professionisti.
Il "tanto sono tutti uguali" mette sullo stesso piano onesti e disonesti, probabilmente chi lo pensa intrallazzerebbe allo stesso modo.
Se pensiamo che il Movimento 5 Stelle, pur potendo contare su un marchio conosciuto, nel 2010 aveva ottenuto 455 preferenze, si capisce quanto sia difficile per i nuovi affermarsi.
Quest'anno il M5S ha potuto contare sul voto d'opinione oltre sul voto di protesta. I suoi deputati e senatori ormai sono volti noti e questo ispira fiducia a prescindere dai candidati locali. Infatti moltissime delle 1.996 preferenze avevano solo la croce sul simbolo senza alcun nome come consigliere.
Il centrodestra si è presentato spezzettato con 4 candidati a sindaco. I partiti che 5 anni fa erano nel Popolo della Libertà hanno sostanzialmente tenuto rispetto al tracollo registrato nel resto del Paese. Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con Salvini insieme hanno preso 3.326 voti contro i 4.949 del PdL del 2010 (una riduzione del 24% senza considerare il calo dei votanti).
Il Partito Democratico si consola con la risicata vittoria al ballottaggio, che nasconde il crollo del 36% dei consensi al netto del calo dei votanti (2.696 voti contro 4.758 di cinque anni fa). Era da bocciare, ma vista la coalizione sfidante al ballottaggio, è stato promosso.
Pavona ha bocciato il Sindaco: 46,26% contro il 53,74% di Benedetti. Una strategia intelligente non cerca vendette ma punta a recuperare consensi, investendo su priorità scelte insieme ai cittadini. Addirittura tra i 10 candidati di Pavona più votati non c'è nessuno del PD.

 

Preferenze

Lista

Carica

FERRARINI MASSIMO

617

Forza Italia

Consigliere

GAMBUCCI UMBERTO

357

Partito Socialista

Consigliere

ANDERLUCCI MARCO

238

Patto Popolare

Consigliere

BRUNAMONTI DANIELE

236

Forza Italia

 

MORESCO MARCO

229

Patto Popolare

 

GUARINO VINCENZO

183

Centro Democratico

Consigliere

LA BANCA MARIAELENA

161

Movimento 5 Stelle

 

MOLLICA ALEARDO

122

Lista Riformista

 

ZEPPIERI ALESSANDRA

106

Sinistra

Assessore

ALTERI MARCO

66

Libertà è Partecipazione

 

 

 
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Legalitą: da che parte stai?

Post n°163 pubblicato il 01 Maggio 2015 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Per vincere la corruzione o il voto di scambio non esiste un rimedio unico, ma servono una serie di azioni congiunte che riguardano la prevenzione, l'etica, la cultura e anche la necessaria repressione.
Esistono comportamenti che curiosamente non offendono, non spingono il cittadino a ribellarsi: dall'evasione fiscale, agli spazi pubblici usati come discarica, all'abusivismo, al voto di scambio, fino alla corruzione.
Se oggi, finalmente, l'esattore del pizzo mafioso è percepito come un pericoloso nemico di cui liberarsi, la reazione non è altrettanto netta verso i gestori meno onesti della cosa pubblica, dal "favore" per sanare gli abusi edilizi, al posto di lavoro ottenuto a scapito di un altro più competente.
Come se alla fine il conto non arrivasse da pagare a tutti, sotto forma di servizi che non funzionano, amministratori incapaci e tasse salate.
Finché il collega che prepara o riceve bustarelle non farà scattare la stessa avversione che esiste per il ladruncolo o lo scippatore, riprovevoli ma comunque meno dannosi dei corrotti, non si potrà sperare nel cambiamento.
I cittadini già durante la campagna elettorale dovrebbero pretendere di conoscere il curriculum di tutti i candidati, sia per valutarne le capacità e le competenze, ma anche eventuali conflitti d'interesse o trascorsi giudiziari.
Non è difficile pizzicare un disonesto in un ambiente di onesti, mentre ha vita difficile chi intenda svolgere onestamente il proprio lavoro in un contesto che pratica diffusamente la corruzione, potendo contare su omertà e scambievoli complicità.
Rompere l'indifferenza è il presupposto per aspirare a una società e un'amministrazione migliore.

 
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Dati aperti: a che servono?

Post n°162 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da biancoblu78
 
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Il 26 ottobre 2014 sul Sole 24 Ore abbiamo letto un'indagine sullo stato dei cosiddetti Open Data in Italia e Albano si è guadagnato un lusinghiero secondo posto. Vediamo cosa sono e a cosa servono, evitando superficiali accostamenti alla trasparenza. I dati aperti possono riguardare diversi argomenti, devono poter essere liberamente utilizzati, facilmente accessibili e non è scontata l'equazione "tanti dati = tanta trasparenza", perché dipende dal tipo e dalla loro leggibilità.

Si dice che l'informazione è potere, ma anche denaro, infatti gli Open Data offrono opportunità di grande interesse nell'economia dell'informazione. Si possono fare analisi economiche sulla base delle quali compiere scelte importanti per le imprese e per la comunità. Altri esempi riguardano le APP degli smartphone che sfruttano dati aperti come gli orari dei mezzi di trasporto o dei medicinali per sapere ovunque il nome del farmaco equivalente.

Albano ha pubblicato 1.094 statistiche, delle quali circa la metà precedenti al 2010, su argomenti come: agricoltura, ambiente, amministrazione, commercio, cultura, economia, elezioni, istruzione e formazione, mobilità, popolazione, pubblica sicurezza, sanità, sociale e territorio. Come ha rilevato anche il Sole 24 Ore risultano però carenti i dati sulle spese dell'amministrazione, sui trasporti, sulla qualità dell'aria o sulle ispezione sanitarie, nonostante la presenza di una discarica.

A proposito di elaborazione dei dati aperti è interessante l'esperienza di openbilanci.it che analizza il bilancio di centinaia di pubbliche amministrazioni, tra cui anche l'ultimo disponibile di Albano (2012), dal quale emerge che su 1.073 Comuni che hanno una popolazione compresa tra 10.000 e 50.000 abitanti, Albano è:

  • al 661° posto per la capacità che ha il Comune di finanziare le spese correnti senza indebitarsi;
  • al 683° posto per investimenti in progetti di lungo termine per lo sviluppo del territorio;
  • al 832° posto per il debito complessivo, partendo dal più basso;
  • al 857° posto come affidabilità dei crediti che il Comune ha accumulato *.

* Molti Comuni hanno preso l'abitudine di conteggiare nel proprio bilancio residui attivi vecchi che di fatto non saranno più riscossi. Così facendo le amministrazioni hanno la responsabilità di approvare bilanci sostanzialmente falsi, perché presentano un pareggio solo formale tra entrate, gonfiate con crediti inesigibili, e spese (fonte: openbilanci.it). 

 
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Raccolta differenziata a Pavona

Post n°161 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Attenti a chiedere dove si trova Pavona ad alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale di Albano, vi potrebbero mandare a Cancelliera o in altre vie periferiche.
A seguito dell'annunciato ampliamento della raccolta porta a porta, i pavonensi che hanno a cuore la propria salute e quella dei loro figli speravano fosse arrivato il momento di partecipare al cambiamento, ma pare che l'estensione interessi Cancelliera o via dei Piani di Monte Savello. Rimane escluso il centro abitato di Pavona che ruota attorno alla stazione e a via del Mare. Nemmeno a ridosso delle elezioni di maggio si accorgono che anche noi paghiamo i tributi sulla raccolta dei rifiuti.
Stia attento anche chi abita nei quartieri virtuosi, perché i netturbini e gli autisti sono "somministrati" a tempo determinato (1 anno) e i mezzi sono presi a noleggio (36 mesi).
Si tratta di una scelta aziendale della Volsca che lascia qualche dubbio anche sotto l'aspetto economico: le ultime gare di appalto prevedono una spesa pari a 1.476.000 euro per i mezzi e 1.200.000 euro per i lavoratori (dettagli consultabili sul sito della municipalizzata). Come sul set di un film, figuranti e mezzi di scena per conquistare la benevolenza degli elettori.
Pavona viene trascurata anche dal punto di vista dell'educazione alla raccolta differenziata. L'ottima idea di istallare macchine mangia plastica nelle scuole, finora non riguarda Pavona. I bambini potrebbero imparare come funziona il riciclo e trattare i rifiuti come materie prime, ricevendo in cambio quaderni e penne.
Si preferisce dare la precedenza a una nota scuola privata di Albano, che non ha alcuna responsabilità se non il merito di aver partecipato a una lodevole iniziativa, anziché alle altre scuole pubbliche.

 
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INNOVALBA

Post n°160 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da biancoblu78
 
Tag: Albano
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45 nuovi alloggi popolari con scuole e servizi

Grazie a un finanziamento europeo si sta costruendo un nuovo quartiere a Cecchina, evoluzione del Contratto di Quartiere sottoscritto il 27 gennaio 2006 con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Complessivamente è previsto un investimento di 20 mln di euro.
Proviamo a sintetizzare il dettaglio della ripartizione, circa 2.000.000 di euro vengono utilizzati per salvare la nuova Formalba srl (ex Albafor spa), finanziando corsi di formazione e tirocini i cui bandi si sono quasi tutti conclusi recentemente. Precisamente 344.000 euro per un servizio di orientamento, 285.000 per un progetto sulla dispersione scolastica, 384.000 per l'istruzione tecnica superiore, 158.000 per una piattaforma tecnologica, 216.000 per i tirocini, 360.000 per la formazione sui nidi famigliari e 253.000 euro per un incubatore d'impresa.
Poi ci sono 5.000.000 per 45 alloggi di edilizia residenziale pubblica in classe energetica A, che in questo momento di crisi si spera aiutino le giovani famiglie a ottenere fiducia e serenità. La graduatoria permanente viene aggiornata ogni 6 mesi e la prossima scadenza per presentare le domande è il 31 dicembre 2014. Occorre essere residenti nel Comune di Albano o lavorarci e avere un reddito annuo complessivo del nucleo familiare inferiore a 20.345 euro (detrazione di 2.000 euro per ogni familiare a carico fino a un massimo di 6.000). Il bando e il modulo si possono ritirare presso l'URP o sul sito del Comune.
Infine ci sono 13.000.000 di euro per opere e lavori pubblici che spaziano da una nuova sede per Formalba, a una scuola materna, passando per parcheggi, impianti sportivi e nuova viabilità.

(questo articolo non è finanziato dal piano di comunicazione di Innovalba, che conta su un budget di circa 100.000 euro)

 
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Tutti a Villa Doria

Post n°159 pubblicato il 20 Maggio 2014 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Dopo circa tre anni sono tornato a Villa Doria il mese scorso e l'inciviltà di una parte dei frequentatori  sommata all'incuria colpevole dell'amministrazione comunale hanno trasformato uno dei più bei giardini dei Castelli in una delle aree più degradate.
I prati sono trascurati e invasi da erbacce alte fino al ginocchio, le siepi sono diventate cespugli sparsi, le palme sono state tagliate, molte querce sono infestate dai parassiti, i mosaici della Villa di Pompeo sono ricoperti di immondizia e i suoi muri sono imbrattati da scritte deficienti.
Un tiepido sabato pomeriggio chi prova a fare una passeggiata nel parco, incontrerà pochissime famiglie con bambini e moltissimi bivacchi di adolescenti che si distinguono per il turpiloquio e il fumo di ogni tipo di sostanza vegetale.
Questa percezione di assenza di regole lascia il campo libero a teppisti e delinquenti, come testimoniato dagli ultimi fatti di cronaca.
All'inizio di marzo i volontari dell'ANPANA hanno sorpreso tre ragazzi mentre vandalizzavano l'area archeologica posta in mezzo al boschetto. Lo facevano in pieno giorno e purtroppo sono tuttora impuniti.
A fine gennaio sono stati arrestati tre ladri mentre sradicavano un parcometro vicino all'ingresso della Villa, all'interno della quale hanno poi tentato la fuga.
Dopo qualche giorno una ragazza è stata trascinata sempre all'interno di Villa Doria, per essere rapinata e subire un tentativo di stupro.
Partiamo dall'indignazione dei cittadini per tradurla in domande e proposte affinché Villa Doria diventi più sicura e torni ai fasti di un tempo.

  • La recente messa in funzione delle telecamere da parte del Comune lascia il dubbio su dove siano localizzate e perché manchino a Villa Doria?
  • Quando sarà possibile avere un'illuminazione adeguata?
  • Perché non affidare la manutenzione e la cura dei giardini, magari suddivisi in lotti, a sponsor e associazioni civiche? Sarebbe una bellissima dichiarazione d'amore degli albanensi per la propria città. 
  • Il sindaco, in qualità di autorità di pubblica sicurezza, potrebbe invitare le forze di polizia affinché siano sempre più presenti e visibili lungo i viali di Villa Doria.

Occorre spendere bene i denari pubblici, visto che paghiamo le imposte comunali più alte tra i paesi limitrofi. Non servono costose recinzioni, invalicabili solo per le persone per bene, ma interventi mirati, controlli e un'attenta manutenzione.
Sarebbe auspicabile che i cittadini, a partire dai Comitati di Quartiere, tornino a incontrarsi nella villa comunale e, in caso di necessità, segnalino gli illeciti alla polizia locale, al 112, oppure su Twitter, utilizzando l'hashtag #ProteggiAlbano. Una proposta fatta già altrove, sperando costituisca un deterrente efficace per i trasgressori.
Ci vediamo a Villa Doria!

 
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#ProteggiPavona

Post n°158 pubblicato il 18 Maggio 2014 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

C'è bisogno di promuovere valori come il rispetto del prossimo e dei beni pubblici in generale, partecipando in maniera convinta a numerose iniziative per la diffusione del senso civico.
Nella stazione di Pavona, fino a poco tempo fa, capitava di incontrare turisti stranieri disorientati, alla ricerca degli orari dei treni, per colpa di chi dopo aver divelto le bacheche strappava le tabelle. I turisti sono una risorsa importantissima per il nostro Paese e questo è solo un esempio del danno prodotto dagli "idioti" che compiono tali azioni.
Il loro gesto danneggia tutti, senza produrre nessuna utilità ai responsabili, per questo abbiamo scelto l'aggettivo "idiota", che già nel ‘300 significava "privo di senno, incapace di ben ragionare".
Se adesso i turisti possono conoscere gli orari e centinaia di pendolari avere una fermata pulita è grazie alla tenacia dimostrata dalle Ferrovie, che hanno istallato nuove bacheche e tempestivamente ridipingono i muri ogni volta che vengono imbrattati.
La stazione del treno non è l'unico bersaglio, anche la scuola media di via Pescara è continuamente colpita da piccole gang, che sfogano la propria frustrazione anche sul nuovo complesso parrocchiale di San Giuseppe. Finestre rotte, scritte, insomma il solito repertorio infelice. Per lo più si tratta di giovanissimi che sprecano il proprio tempo per nuocere a se stessi e agli altri. Una volta il parroco ne ha trovati tre sul tetto della chiesa e preoccupato ha chiesto l'aiuto dei carabinieri per farli scendere senza che si facessero male.
A Villa Contarini invece si è andati oltre, poco dopo l'istallazione dei cinque gazebo, qualcuno si è portato via i tavoli in legno e le panchine, un furto che ha privato decine di famiglie e anziani della possibilità di trascorrere momenti piacevoli insieme (dell'incuria nella manutenzione del verde pubblico ne abbiamo già parlato il mese scorso).
Non si tratta solo di un danno economico, ma sono reati che riducono le possibilità che ha la comunità di essere felice e migliorare. Nella classifica mondiale della qualità della vita ci sono solo città caratterizzate da un elevato senso civico della popolazione.
Invitiamo non solo l'amministrazione a denunciare tali atti all'autorità, ma anche tutti i cittadini, telefonando alla polizia locale, al 112 e su Twitter, utilizzando l'hashtag #ProteggiPavona, sperando che abbia un effetto deterrente.
I minori devono essere aiutati a sentirsi amati e importanti nella comunità in cui vivono. La sanzione ha questo scopo, attraverso la riparazione del danno oppure lo svolgimento di un servizio sociale per il bene comune.
Ognuno può fare la sua parte, magari frequentando sempre più spesso i giardini e le strade di Pavona, senza voltarsi dall'altra parte.

 
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Sperpero di risorse a Pavona

Post n°157 pubblicato il 18 Maggio 2014 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Le recenti cronache politiche nazionali hanno finalmente affrontato problemi come il voto di scambio e la corruzione, purtroppo endemici nel nostro Paese, come conferma l'indice che determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerose nazioni del mondo.
Le ripercussioni sulla credibilità e la capacità di attrarre investimenti sono devastanti e rappresentano le vere cause della crisi economica, non c'entra nulla l'euro o l'Europa.
Non basta fare leggi più severe se contemporaneamente non avviene un cambiamento culturale, un amministratore che spende i soldi di tutti a vantaggio di alcuni non può essere rieletta, come purtroppo avviene.
La disoccupazione giovanile oltre il 30%, i redditi mediamente più bassi rispetto agli altri Paesi europei e i servizi inefficienti sono il risultato di un sistema clientelare che per decenni ha fatto lavorare i più corrotti e non i più bravi.
Nel 2004 a Pavona, in vista dell'imminente campagna elettorale, è stato messo in scena il cantiere per il sottopasso di via dei Piani di Monte Savello, un progetto che prevedeva una spesa complessiva di 2.582.284 euro. I cittadini solo dopo aver rieletto quella giunta hanno scoperto che si trattava di una presa in giro, visto che la decisione di recedere dal contratto era stata presa prima delle elezioni, obbligandoci a pagare il mancato utile (131.912 euro) all'impresa appaltatrice. La Corte dei Conti successivamente ha accertato il danno erariale, condannando l'allora Responsabile del procedimento e il Direttore dei lavori a risarcire il Comune rispettivamente con 16.000 e 24.000 euro (sentenza n. 644/2013).
Gli esempi di utilizzo dei soldi pubblici per fini elettorali o personali sono purtroppo numerosi.
Perché in 30 anni l'amministrazione comunale di Albano non ha avuto il tempo di formalizzare l'acquisizione delle aree destinate a servizi o a verde pubblico, come previsto dalle convenzioni edilizie stipulate negli anni ‘80 con i privati?
Il risultato è che i vecchi proprietari a Pavona hanno recintato impunemente un'area pubblica in via del Mare (di fronte a via Verona - foto), nonostante quanto stabilito nel Piano di Lottizzazione "La Masa". Evidentemente è necessario che l'autorità contabile accerti ogni responsabilità.
Occorre imparare a pensare non solo a quante tasse si pagano, ma soprattutto all'uso che se ne fa. In molti Paesi del nord Europa si pagano imposte più alte eppure i cittadini sono soddisfatti perché ricevono servizi di valore superiore a quanto versato.
Il giudizio nei confronti di chi amministra soldi pubblici si esprime attraverso il voto, la partecipazione e la denuncia degli illeciti.
Ad avere fame di onestà dobbiamo essere in tanti e impegnarsi per farla tornare di moda.

 
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