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Novembre 2011

Post n°193 pubblicato il 26 Novembre 2008 da ilvillage
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E così il sogno si è realizzato.

Con un GP che lo sviluppo di questo avvincente Mondiale 2011 ha trasformato in una vera e propria finalissima a quattro, Valentino Rossi, alla non più verde età di 31 anni si è aggiudicato, al debutto in F1, il suo primo titolo mondiale, portando così a compimento l’ennesima impresa ritenuta impossibile.

Si completa così (ma di certo non si conclude) una tra le più belle fiabe dei tempi moderni.

Considerato in fase calante nella ormai celebre “stagione fiscale” 2007, poi riscattatosi alla  sua maniera nel 2008, nel 2009 il Vale ha regalato per la quarta volta il mondiale alla Yamaha, per poi realizzare nel 2010 il sogno di tutti i tifosi italiani: vincere il Titolo su Ducati, giocandosi, fino alla terzultima gara, il titolo con il suo amico ed erede, nonchè compagno di squadra Marco Simoncelli.

Il fatto che:
 
- il debutto di Valentino in F1 sia stato “favorito” dal debutto del nuovo regolamento che prevede la disputa di 2 manche
- e che grazie alle tante migliorie  riporta in posizione centrale e determinante il pilota
- e che Michael Shumacher si sia definitivamnte deciso a raccontare tutto ciò che sa proprio a Valentino, designandolo come suo erede ufficiale
- e che Marco Simoncelli, come è ovvio abbia vinto con 4 gare di anticipo il Motomondiale...
tutto ciò contribuise solo a consolidare l’impressione che un evento come questo possa solo essere la concretizzazione di un sogno...

PAOLO!!!!

Oh, insomma, mi lasciate dormire in pace???



 
 
 

Morire!

Post n°192 pubblicato il 13 Novembre 2008 da ilvillage
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Ricevo da "Medici senza Frontiere" una delle tante richieste di contributo che, soprattutto in questo periodo dell'anno, tentano di far leva sulle nostre coscienze incartapecorite.

Apro e leggo... e quasi piango! Nel mondo ci sono 20milioni di bambini denutriti. Ne muoiono 30mila ogni giorno! Per salvarne 1 bastano 38 euro... per salvarli TUTTI ne bastano 750milioni!

La guerra in Iraq è costata, ad oggi 700miliardi di dollari, ed altrettanti il salvataggio delle banche americane!

E poi c'è anche quello là che pontifica sulla sacralità della vita de Eluana!

Se solo volessero... 20milioni di bambini!

E la cosa più impressionante è che NON SI TRATTA DI BIMBI MALATI, ma "solo" denutriti! (e poi, per questo, anche malati..) In un mercato che manda al macero, distrugge, limita la produzione di alimenti, per non sconvolgere il mercato mondiale 20 milioni di bambini rischiano ogni giorno di morire di fame... e 30.000 muoiono!

Lo so, lo so, per qualcuno è solo demagogia, la mia... ma, cazzo... 20milioni di bambini!



 
 
 

Sarà vero?

Post n°191 pubblicato il 05 Novembre 2008 da ilvillage
 
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Sarà vero che il mondo si sta svegliando? Certo, l'umore oggi è molto migliore di quello di 4 anni fa...

Ma forse ho perso la capacità di euforizzarmi per qualcosa (che non sia un mondiale del Vale...) e voglio essere moooolto cauto?

Certo che, al di la del colore della pelle, che è il dato più appariscente ma per me meno importante, le premesse per un cambiamento IN MEGLIO (perchè in tanti considerano qualunque cambiamento positivo in se, mentre secondo me solo i cambiamenti IN MEGLIO sono apprezzabili) le premesse, dicevo, ci sono...

Speriamo....


 
 
 

Monopoli

Post n°190 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da ilvillage
 
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Facciamo finta che voi siate i padroni del mondo e abbiate inventato una specie di “Megamonopoli” col quale vi divertite molto, coi vostri amici del club.

Facciamo finta che, un bel giorno, alla porta del club bussano dei nuovi aspiranti soci, che non vi piacciono tanto, ma siccome l’unica regola che vi eravate dati per poter entrare era la quantità di soldi disponibili, e siccome gli aspiranti nuovi soci di soldi ne hanno in grandissima quantità, vi accorgete che proprio non farli entrare non si può (le regole sono regole... e poi... così tanti soldi...)

Facciamo che poi, i nuovi soci si siano rivelati così tanto stracarichi di soldi e così pronti a comprare di tutto (ma proprio di tutto), che dopo un po’, così spiacevoli poi non erano più, anche se, nel frattempo, se ne sono scoperte di non proprio limpide su di loro e sulla provenienza dei loro soldi... (ma, in fondo,. chi non ha qualcosa da farsi perdonare, tra i tavoli del vostro club...)

Facciamo che però, un bel giorno, hanno iniziato a fare un po’ troppo la voce grossa, e ridere un po’ troppo ad alta voce, e bere e ubriacarsi... insomma, hanno iniziato a rendere l’atmosfera del club non più così piacevole....

Facciamo che alcuni dei soci fondatori hanno cominciato a pensare che era il caso di rivedere un po’ le regole di sto “Magamonopoli”, che non l’avevate inventato per quegli zoticoni arricchiti... insomma...

Facciamo che i nuovi non ci stavano poi tanto, a sta storia di rifare le regole...

Facciamo che l’unico modo era chiudere il club per un po’, e portarsi a casa la plancia di gioco, le casette, i soldi di carta ecc. ecc...

Si è vero, così si perdeva tutto... ma tanto era tutto finto, no ?!...

L’importante era potersi di nuovo ritrovare, pochi ma buoni, come una volta, e buttare giù le regole del nuovo “Stramonopoli”, e ci puoi giurare che stavolta un bello sbarramento anti cafoni arricchiti sarebbe stato uno dei primi articoli da scrivere sul regolamento...






 
 
 

Piove!

Post n°189 pubblicato il 15 Settembre 2008 da ilvillage
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Mi piacciono queste giornate che sembrano volerti far capire (ed accettare) che l'estate e proprio finita.

Per chi, come me, vive in una città di mare, e fino all'ultimo raggio di sole non si arrende ad abbandonare la possibilità (a volte anche solo teorica) di trascorrere qualche ora in spiaggia, la prima decisa pioggia di settembre, accompagnata da "brusco calo di temperatura" (come dicono i tg), è l'unico, inequivocabile segnale accettato!

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Tanti anni fa lavoravo nei villaggi, e il ritorno a casa era meno "doloroso" se accompagnato da un deciso cambio di stagione.

E se la stagione invernale finisce con lo scioglimento della neve, inevitabile e, appunto, inequivocabile anche in persistenza di sole, quella estiva invece ha bisogno proprio di un bel temporale deciso, e decisivo!

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Adesso non lavoro più nei villaggi, ma continuando ad occuparmi di turismo e animazione, la mia vita ha mantenuto lo stesso ritmo "stagionale".

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Al termine di una estate intensa come quella appena terminata (!!!) eccomi ad apprezzare questo lunedì di pioggia.

Sistemerò un po' di cose, farò ordine in casa, riprenderò in mano progetti sospesi da oltre due mesi, e sarà un po' come disfare i bagagli, un'operazione che, un tempo, richiedeva almeno un paio di giorni, e si accompagnava ai ricordi allegri di un'estate appena conclusa.





 
 
 

Vivere!

Post n°188 pubblicato il 02 Luglio 2008 da ilvillage
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A una settimana di distanza dal concerto, l’eco non si è ancora spenta.

E questo è l’effetto vero di un concerto di Bruce.

Mi ricarica di energia vitale, e non è un modo di dire.

Voglio ringraziare due persone, senza l’insistenza e la tenacia delle quali, stavolta probabilmente me lo sarei perso: Ale, tenacissimo nel non mollare a cercare un biglietto, e Francesco, irresoluto nell’impormi l’appuntamento e nel trasportarmi a/r senza alcuna possibilità di rifiuto da parte mia...

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Il fatto è che i giorni tra il 18 e il 30 giugno sono stati, per me, talmente intensi e pieni di impegni di lavoro, da non prevedere minimamente la possibilità di un’assenza per un intero pomeriggio... e invece....

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Eccomi lì, in tribuna (unica concessione, un posto seduto, che stavolta non avevo proprio voglia di buttarmi in mezzo alla bolgia col solito risultato di vivere di certo più intensamente, ma di non vedere nulla - causa statura non proprio da... watusso!)

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Non so come spiegare a chi non c’è mai stato...

La sensazione che il concerto sia solo per me, e al contempo sia una colossale esperienza comune...

Una scaletta che sembrava scelta da una coverband tra le meno ponderate...

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La certezza che eventi come questo mi fanno capire perchè vale la pena di essere vivi, qui (lì) ed oggi (mercoledì scorso).

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Il resto sono parole, alcune anche scritte bene, come le tante recensioni che trovate su internet.

Ma chi non c’era, chi non c’è mai stato, chi mi chiede perchè torno ogni volta (e con questo sono 22), non può capire... e peccato per lui!





 
 
 

Bruce!

Post n°187 pubblicato il 26 Giugno 2008 da ilvillage




Sono andato, sono andato... sono tante le cose che vorrei dire... ma sarà che ho dormito proprio pochino, sarà che ho una mattinata veramente "di fuoco"... che penso sia meglio rinviare i commenti...

Solo, la sensazione è che sia comunque impossibile da far capire a chi non c'era, anzi a chi non c'è mai stato...




 
 
 

Fatti miei!

Post n°186 pubblicato il 24 Giugno 2008 da ilvillage
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Ho voglia di raccontarvi un po' di fatti miei.

Sabato è iniziata per me una nuova avventura.

Un'altra delle mie passioni che diventa un lavoro, ma mantenendo intatto lo spirito del divertimento. Anche se questa volta si tratterà di vendere.

Dopo (anzi a fianco) di turismo, animazione e spettacolo (il mio lavoro principale negli ultimi 15 anni) ecco un impegno che potrebbe essere considerato più serio.

Un luminosissimo negozio per vendere i computer più belli del mondo! - alle 2 di notte di venerdì eravamo lì come bambini molto cresciuti, ad aprire gli imballi e mettere in funzione ed esposizione questi bellissimi oggetti di design tecnologico.

E sabato una bellissima giornata a spiegare e raccontare e cercare di far capire ai tantissimi visitatori i perchè di questa passione.

Vendere no! Non era il giorno giusto. A vendere ci pensiamo dalla prossima settimana.





 
 
 

JOVA SAFARI TOUR - RIMINI

Post n°185 pubblicato il 11 Maggio 2008 da ilvillage
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Lorenzo Jovanotti ha iniziato ieri sera il suo SAFARI TOUR 2008, e io c’ero!

Un grande spettacolo, bello intenso, con la confermata straordinaria (proprio alla lettera, nel senso di fuori dall’ordinario) capacità di Lorenzo di passare da atmosfere da festa (che, in quei momenti è sempre e indubitabilmente qui), a momenti di una intimità così profonda, da farti sembrare di essere lì da solo, con il gruppo che suona e Lorenzo che canta solo per te (o al massimo per il tuo amore...).

Lorenzo (ma per me è “solo” una conferma) è il più entusiasta e innovatore “uomo da palco” del momento.

Solo lui è capace di rivoluzionare l’idea stessa di palco, di passare da attore protagonista a semplice spettatore (quando prima trepida e poi si entusiasma per la riuscita dei suoi “esperimenti tecnologici”: il “collegamento” via web con il pianeta Saturno, la cyberscritta dei saluti finali), di coinvolgere la produzione nell’allestimento di una scenografia di grande suggestione “solo” per valorizzare ulteriormente l’utima canzone, di passare da una giacca luminosa alla Cavaliere Elettrico, alla maglietta a righe smanicata, allo smoking, di cantare “Piove” facendosi accompagnare da Domenico Modugno che batte il tempo sulla cassa della chitarra (in video) e poi lasciare il pubblico a cantare “Vecchio Frac” insieme a Mimmo, di mettere sul palco due (DUE) batterie, di cantare (nello sconcerto dei più) la sua personalissima versione della prima parte di Rimini di De Andrè...

Memorabile, dunque. Spettacolare, intenso, ingenuo, entusiasta, coraggioso, insomma VIVO!

Il tour si annuncia tutto sold out e sono già state aggiunte diverse date al calendario iniziale. E pensare che si dice che quei furboni dell’Adriatic Arena non l’hanno voluto perché sarebbe stato uno show a rischio di insuccesso (ma questa è certo solo una maldicenza, vero?)



 
 
 

DURANTE!

Post n°184 pubblicato il 05 Maggio 2008 da ilvillage
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Ricorderò questo ponte del primo maggio!

Non ho fatto nessuna gita, o scampagnata, ma ho conosciuto due amici: Durante e Piotr.

Sono i protagonisti del nuovo (non ho mai apprezzato l'aggettivo "ultimo") romanzo di Andrea De Carlo, Durante, appunto!

Coinvolgente e trascinante, profondo senza MAI essere pedante, il romanzo mi ha avvolto nelle sue atmosfere e situazioni regalandomi ore intense e lasciandomi con la sensazione che più ricerco ogni volta che leggo un libro o guardo un film: quella di essere un po' "più di prima".

Alla fine, non saprei neppure spiegare perchè, ci scappa pure l'occhio lucido, anzi no, la vera lacrimuccia!

Ancora grazie, Andrea, per essere tornato a donarci la possibilità di vivere momenti che ci piace così tanto vivere.

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PS - insulsi e inqualificabili alcuni commenti pubblicati sul sito di Panorama... - c'è addirittura uno che scambia De Carlo con (credo) Carofiglio, attribuendogli la "colpa" di avere scarcerato non so chi... (Carofiglio è uno scrittore "ma anche" un magistrato)...

 
 
 

Qualcuno era comunista!

Post n°183 pubblicato il 18 Aprile 2008 da ilvillage
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Un immenso Giorgio Gaber.

Clicca qui.
Qualcuno era comunista.



Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. ... la mamma no.

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano tutti.

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.

Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.

Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.

Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.

Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.

Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.

Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.

Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera...

Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.

Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos’altro.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno; era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come... più di sé stesso. Era come... due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare... come dei gabbiani ipotetici.

E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana

e dall’altra il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo.



 
 
 

Leggere (e amare).

Post n°182 pubblicato il 21 Marzo 2008 da ilvillage
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Lo sguardo scorre sui ripiani dello scaffale. Alcuni libri li riconosco "a vista"... di altri devo leggere con un po' di attenzione il titolo (chissà perchè le case editrici non si sono mai messe d'accordo se scriverli dall'alto al baso o viceversa...).

Di alcuni ricordo vagamente l'atmosfera e se mi erano piaciuti, di pochissimi ricordo trama, frasi e dettagli, ma della stragrande maggioranza non ricordo più assolutamente nulla...

Passo gran parte del mio tempo a leggere, e dunque, non posso non chiedermi che ne è, che ne sarà di tutto quel tempo speso sulle pagine.

Mi piace credere (per consolarmi?) che di ogni riga, paragrafo, capitolo, anche di quelli che non ricordo più, resti qualcosa in me... ma il dubbio mi assale.

Leggo per cercare, per scoprire, forse per imparare. Certo leggo per stare bene, e in quelle tante ore so, ricordo che sono stato bene...

Ma, certo, quando sfoglio un volume del quale conservo un buon ricordo complessivo, e mi accorgo che in realtà non ricordo più nemmeno di cosa parla... torna il dubbio...

Ad esempio di "Leggere e amare" di Annamaria Testa (Feltrinelli 1993) possibile che mi ricordi solo del sottilissimo gioco di parole contenuto nel titolo?...




 
 
 

TIBET!

Post n°181 pubblicato il 18 Marzo 2008 da ilvillage
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Ma come mai dopo essere stati "tutti Americani" adesso non siamo "tutti Tibetani"? Non odo da nessuna parte (ufficiale) rieccheggiare il rombante proclama...



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Il prezzo dei CD.

Post n°180 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da ilvillage
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Sarò fissato, ma credo che questa storia del prezzo dei cd, sia non solo una specie di presa in giro, ma anche un indizio rivelatore di come funzioni (male) il cosiddetto "libero mercato" (lo so, lo so che ci sono cose più importanti come il pane, il latte e la carne... ma... insomma, sentite un po'...)

Allora, dopo avere a lungo indugiato davanti agli scaffali di MediaWorld e sulla homepage di iTunesStore, alla fine decido di fare una capatina su amazon.com USA e dopo qualche conteggio passo ad ordinare 5 cd, ingolosito non solo dal prezzo, favorito dal "dollaro debole", ma anche dal fatto che alcuni CD in città proprio non li ho trovati e che di alcuni esistono in USA edizioni deluxe non facilmente reperibili in Italia.

La mia lista della spesa è questa:

1) Raising Sand - Robert Plant & Alison Krauss
2) In Rainbows - Radiohead
3) Juke Box - Cat Power (DeLuxe edition 2 cd)
4) Rain - Joe Jackson (DeLuxe edizion 1 cd e 1 dvd)
5) Across the Universe - Soundtrack - (DeLuxe edition - 2 cd)

Dopo 20 giorni dall'ordine, oggi mi arriva il pacco.

Vado subito al finale: comprese le spese di spedizione, il dazio, l'iva (calcolata anche sul dazio e sulle spese di spedizione) ecc..., insomma facendo tutto in regola e con la coscienza linda e pulita, ho speso € 68,90 (cioè circa 13 euro a cd...)

Ad una media di € 16,00 a cd (prezzo indicativo di una nuova uscita da MW, che invece in un negozio specializzato e per le edizioni DeLuxe si superano i 20), ho comunque rispamiato 15 euro...

Va bene che il dollaro è debole e l'euro è forte, ma credo che lo sia anche per gli importatori, no? Allora chi è qui che ce la racconta come gli pare?





 
 
 

Vegetariano!

Post n°179 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da ilvillage
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E' ormai da diverso tempo che ci penso.

Ma poi mi accorgo che il tempo passa e io non mi decido mai....








 
 
 

Praticamente innocuo

Post n°178 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da ilvillage
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Finalmente Mondadori ha ristampato il quinto volume della trilogia (!!!) di Douglas Adams, quella della Guida Galattica per gli autostoppisti.

"Niente viaggia più in fretta della velocità della luce, con la possibile eccezione delle cattive notizie, che seguono proprie leggi specifiche. Di fatto gli hingefreel di Arkintoofle Minor cecarono di costruire astronavi propulse da cattive notizie, ma non funzionavano molto bene, ed erano accolte così male quando arrivavano da qualche parte che arrivare da qualche parte finiva per non avere alcun senso"

Pagina uno.

Capito perchè tanto entusiasmo per la pubblicazione?

Per chi ne vuol sapere di più, questo è un mio vecchio post sulla Guida



 
 
 

Safari!

Post n°177 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da ilvillage
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Ma quanto è bello, questo nuovo cd di Lorenzo "Jovanotti"!!??

Tra le cose più belle ed emozionanti di questo inizio d'anno.

Lo ascolto e mi emoziono molto. E poi provo ad immaginare il concerto. Ma so già che, per quanto io possa provare ad inventare, non mi avvicinerò alla realtà, e Lorenzo riuscirà a stupirci ancora una volta.

Parole bellissime musiche coinvolgenti.

Anche se Lorenzo ieri da Fazio ha giustamente osservato che i testi non dovrebbero essere separati dalla musica, mi va di incollare qui sotto i primi versi di "Dove ho visto te":

E le mie gambe han camminato tanto
E la mia faccia ha preso tanto vento
E coi miei occhi ho visto tanta vita
E le mie orecchie tanta ne han sentita

E le mie mani hanno applaudito il mondo
Perchè il mondo è il posto dove ho visto te

Un cd DA COMPRARE, perchè è curato anche come oggetto, e la confezione non è solo un banale contenitore di bit, ma molto di più!

Da preferire, la versione DeLuxe con dvd e libretto con copertina cartonata. Un vero e proprio lusso da concedersi.

Premiamo chi decide di dedicarse un po' delle proprie energie creative anche alla realizzazione del "contenitore", restituendo così importanza anche alla bellezza degli oggetti.

(ho anche io il mio iPod da 30gb, ma far scorrere lo sguardo sulla collezione di oltre 2000 cd e qualche centinaio di libri, è una cosa che mi fa star bene...)




 
 
 

Gran parlare... senza dire!

Post n°176 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da ilvillage
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Tutto sto gran parlare del "gran rifiuto"... come al solito, senza dire nulla!

Stando molto attento, sono (forse) riuscito a capire che:
- il Papa era stato invitato dal Rettore della Sapienza, soprattutto per motivi mediatici (il "grande personaggio" è sempre garanzia di forte promozione)
- siccome però l'evento in questione è una "cerimonia interna", ovvero l'inaugurazione dell'anno accademico, 68 docenti hanno espresso il loro dissenso con una lettera consegnata a mano in novembre al Rettore;
- nulla è successo, fino a quando la lettera (che era, lo ricordiamo, privata) non è stata pubblicata da un quotidiano (nella rubrica delle lettere?)
- a quel punto è scoppiato un discreto casino

Non voglio entrare nel merito (i motivi del dissenso, legati al contesto ecc. ecc.) ma solo dire che, in questi casi, piango la scomparsa di Giorgio Gaber... non so perchè!

"La chiesa si rinnova"

Il mondo ha fretta continua a cambiare
chi vuol restare a galla si deve aggiornare.
Anche la chiesa che sembra non si muova
ogni tanto ci ripensa e ne inventa una nuova.

E dimostrando un notevole tempismo
ha già tirato fuori un nuovo catechismo.
Dove tutto è più aggiornato, dove tutto è più moderno
e anche a vincere un appalto si rischia l'inferno.

Dov’è condannata ogni forma di magia
ma è un grande peccato anche l’astrologia.
Dove il senso di giustizia è ancora più forte
e talvolta è anche gradita la pena di morte.

E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.

In questo clima di sgomento per il popolo italiano
viene fuori l'acutezza del pensiero vaticano.
E tutti hanno capito che il Papa era un genio
quando ha detto che la mafia è figlia del demonio.

Ma quello che spaventa è il coraggio della CEI
che ha già riabilitato Galileo Galilei.
E adesso se divorzi ti puoi anche risposare
a patto che stai buono e non ti metti a scopare.

Ma il nuovo sacramento per essere senza macchia
va fatto di nascosto e in un'altra parrocchia.

E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.

Da oggi il praticante ha un'altra prospettiva
più allegra e disinvolta direi quasi alternativa
la pillola per ora non può essere accettata
ma è ammessa se prevedi di esser violentata.

E piuttosto che fare uso dei preservativi
è meglio diventare tutti sieropositivi.
E va bene i militari, e va bene i dottori
adesso abbiamo anche i farmacisti obiettori.

D'altronde per la chiesa l'ideale è l'astinenza
che è un po' come l'invito all'autosufficienza.

E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.

Da Roma il Santo Padre ci invia il suo messaggio
è lì ogni domenica a parte quando è in viaggio.
Lui voleva andare in Bosnia l'aveva stra-annunciato
ma all'ultimo momento c'ha un po' ripensato.

Perché l'uomo è santo e pio ma è anche molto scaltro
lui lo sa che morto un Papa se ne fa subito un altro.
E allora ha scritto un libro che è diventato un grosso evento
sarà anche un po' acciaccato ma non sta fermo un momento.

Per il suo decisionismo si può dire, senza offesa
che papa Woitila è il Berlusconi della chiesa.
Una chiesa sempre all’erta, che combatte, fa scintille
e per questo è giusto darle un bell’otto per mille.

Anche se i traffici loschi della Santa Sede
sono parte integrante dei misteri della fede.

E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.

 
 
 

Mille "splendidi" Hosseini

Post n°175 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da ilvillage
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Ho appena finito di leggere il secondo libro di Hosseini (con tutta la pubblicità che hanno fatto al primo, mi sono sentito più... attratto dal secondo..)

E' un libro magico.

Nel senso che riesce a fare una vera magia: raccontare 35 anni di Afganistan senza mai nominare gli Americani.

(a dire il vero c'è una piccola invocazione ad un ipotetico potere salvifico di Bush, e un leggero accenno alla reazione USA all'11/9)...

La narrazione procede spedita, e non puoi non appassionarti e partecipare, ma proprio per questo credo che la subdola "eliminazione" sia ancora più pericolosa... Non so, forse esagero...





 
 
 

Il destino nel nome

Post n°174 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da ilvillage
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Emanuele: il nome deriva dall'ebraico Immanuele e significa "Dio è con noi". Il profeta Isaia chiama con questo nome il futuro Messia, per questo fu usato come appellativo di gesù. Varianti straniere: Emanuel, Immanuel, Manuel.

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Gentile sig. Emanuele, mi chiamo Paolo e ieri sera ho visto il film "Il destino nel nome". Stamattina ho letto la sua recensione e mi sono chiesto: ma io, che film ho visto?

Il fatto è che non solo a me il film è piaciuto (de gustibus..) ma l'ho trovato soprattutto "utile".

Naturalmente utile per me, che non sono mai stato in India nè a New York, e che (addirittura) non ho mai conosciuto di persona nè famiglie indiane nè tantomeno indiani naturalizzati americani...

Certo, immagino che quelli come me siano una sparuta minoranza... ed ecco perchè, per la stragrande maggioranza del mondo (di spettatori) il film meriti il peso di un giudizio come il suo.

Ma, magari, per quei due o tre nelle mie condizioni, un accenno al fatto che, tutto sommato, un paio d'ore dedicate a "spiare" umori, amori e "speranze indiane" potrebbe non essere così definitivamente inutile (non più inutile, ad esempio, dei 105 minuti dedicati al "fermo immagine" di "Still Life"), magari aiuterebbe a non sentirsi proprio in colpa per ritrovarsi tra quei pochi a cui il film è piaciuto.

Capisco la voglia di spietatezza, ma il fatto che solo lei (dell'intera redazione) abbia visto e commentato il film (affibbiandogli anche un professorale e senza appello 4), ed ovviamente dopo di lei nessuno, non le fa quanto meno ritenere di essere stato un po' troppo graniticamente definitivo?

Ringraziandola per l'attenzione.


Paolo: nome di origine antichissima derivato dall'aggettivo paulus che significa "piccolo" o anche "umile". San Paolo si chiamava in realtà Saul ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Varianti straniere: Pablo, Pal, Paul, Pavel, Pavlo, Pavlos (greco), Pawel (polacco).




 
 
 
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Ma che succede qui???? Sai come la penso...
Inviato da: mai_piu_senza
il 23/04/2009 alle 00:52
 
We are here because we love this country too much to let...
Inviato da: venere.891
il 05/11/2008 alle 09:56
 
che cosa mi sono persa ?
Inviato da: turistaorfanapv
il 14/10/2008 alle 17:15
 
???????????
Inviato da: turistaorfanapv
il 14/10/2008 alle 17:10
 
Perdonami se vado fuori post ....ma sono...
Inviato da: mai_piu_senza
il 29/09/2008 alle 05:02
 
 
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