Addio

Post n°385 pubblicato il 08 Maggio 2010 da morrigan13

Addio

Grazie a chi mi ha letto.

l mio amatissimo compagno e morto de leucemia dopo atroci sofferenze

.non posso più scrivere. aveva solo 22 anni e mi sento morta come lui

Grazie a tutti


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Mirina

Post n°384 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da morrigan13

Dopo quella notte ci furono altri incontri nel fondo dei giardini profumati di mirto e ambra. La mia tunica nera si lacerava con le spine delle rose e sentivo il canto delle allodole avvolta nelle braccia dorate dello straniero. Solo Mirina aveva capito e non parlava,ombra nelle ombre della notte,seguiva i miei passi pugnale in mano ma nei suoi occhi non palpitava nessuna domanda ,silenziosa come una tigre,fredda come la luna.

Sapeva e non parlava,le sue parole mi avrebbero ucciso,sarei stata buttata già dalle alte mura e dilaniata dei cani del deserto,la sua vita nelle mie mani ,la mia nelle sue.Sapevo che non mi amava ma  che non mi avrebbe tradito mai.Nella mia lucida follìa la avrei trascinata aldillà dei mari e del deserto,e lei senza una parola mi avrebbe seguito.

Ero avvolta in un fiume di oscurità e sangue,le mie visioni dilaniavano il mio cuore.Quello che voleva lo straniero era oscuro e mortale e giaceva ai piedi della Dea.Brillava come un sole,un sole nero di tradimento e amore.

Il mio corpo bruciava,nascevo e morivo ogni notte e ogni notte il pericolo mi seguiva,guardavo il mare in lontananza e la nave nera con le lanterne di prora sempre accese ,forse aspettando un segnale.Quella nave era la libertà o solamente un inganno,solamente un addio?

La sabbia del deserto si tingeva di rosso quando tornavo nelle alte stanze dai bracieri che bruciavano pregiati incensi e petali di rose.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

nella notte

Post n°383 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da morrigan13

Avrei dovuto scappare e non lo feci! Il suo nome, rrievocava canzoni ascoltate in altre vite,un denso profumo di mare impregnava la sua veste di lino sotto le stelle misteriose la sua presenza disarmata e bellissima provocava solo paura,una paura e un desiderio che non avevo mai conosciuto prima.Percepivo che mi avrebbe chiesto il sangue delle mie vene e la corona d'oro,la vita e anche più della vita.

Portava l'inganno come altri portano doni.L'inganno era il suo dono per noi della Colchide.Io avrei contribuito a questo inganno mortale.Tutto era scritto e tutto doveva compiersi,Nella densa oscurità senza luna ci amammo e questo fu il mio orrendo delitto .Amare il nemico del trono e della mia terra,Amare uno straniero che mi voleva e voleva altre cose che non diceva,Questo lo seppi da sempre ma non potei non amarlo e non diventare una cagna fedele,una orribile feroce lupa che avrebbe insanguinato le stelle della mia terra e versato fiumi di sangue e dolore.

IO Medea,la principessa,la figlia amata dalla Dea,la più invidiata e temuta ,la più fedele ancella della Madre,quella notte mi convertì nella Traditrice e nella grande Meretrice del deserto

Lo amai per sempre,tutti  i colchidi pagammo per questo amore crudele e totale,pagammo per infiniti anni bui e con infiniti sacrifici

IO Medea la Maga,sapevo e non fuggì.

Io la cagna mi diedi sotto la tenebra,spezzai ogni ritegno e mi spezzai la vita!

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L'incontro

Post n°382 pubblicato il 11 Novembre 2009 da morrigan13

mia signora disse lo straniero,avrebbe potuto dire mia schiava !una ferita si aprì come un fiore nel profondo del mio corpo,quando la sua mano toccò delicatamente le mie dita seppi che avrei fatto qualunque cosa per averlo.i suoi occhi non erano azzurri come la superficie del mare ,erano adesso quasi neri, il  colore degli abbissi e dei pugnali di pietra.Ero una donna morta,ero una cagna,una tigre e mi sbranavo il cuore|

La festa continuava ,musica e canti si levavano dalle terrazze fiorite,le sacerdotesse in un compatto gruppo in disparte.mi lanciavano messaggi che non capivo ,mio padre mi adulava,lo straniero non mi guardava quasi ,ma io sentivo scorrere un fiume di fuoco nelle sue vene,un fiume che cercava il mare,cercava con bramosia qualcosa di tenebroso e crudele e cercava il mio corpo|

la notte ,calda e di profondo velluto nero spegneva le torce di pino,sotto un cielo puro silenzio e puro inganno,seguì lo straniero sotto i sicomori scuri.Adesso il palazzo dormiva e gli animali notturni volavano senza rumore,le grandi ali chiare contro il buio.

Seduta sotto la luna ascoltai quello che aveva da dirmi,l'orrore mi straziava il cuore|

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

la caverna della Dea

Post n°381 pubblicato il 03 Agosto 2009 da morrigan13

 

Non avevo nessun desiderio di tornare a palazzo ma dovevo pur ritornare alla luce del sole. Calava la notte nei giardini e il pesante profumo dei gelsomini e le rose mi stordiva. Le altre sacerdotesse vennero al mio incontro spaventate del mio pallore e mi condussero alle piscine reali dove l'acqua fresca e profumata lavò anche la mia tristezza.

Non ricordavo che fosse la festa della settima luna e mi trovai vestita di bianco ingioiellata di ambra e lapislazzuli nella sala del trono,splendente di luce e colori. Vidi le basse tavole imbandite,i tappeti coperti di fiori,le ancelle trasportando vini e bevande fatte di frutta

e miele,tutte le donne erano coperte d'oro. Non aspettavo quello che poi vidi. Stranieri vestiti  di lino,biondi come il sole a mezzogiorno,belli come dei,pericolosi come serpi. Questo pensiero di un pericolo imminente gridava nel mio cuore. Io sono una maga e so!.

Quando il più bello di tutti calzato di  fini calzari di pelle di serpente,spada alle spalle e gli occhi più azzurri del mare

venne al mio incontro mi sembrò che quel mare volesse annegarmi.

In qualche sogno lo avevo visto. In qualcuna delle mie visioni ermetiche e indecifrabili.!

Il suo vestito  straniero,il tatuaggio nel braccio,la spada nel suo fodero rosso,gli occhi che brillavano di un fuoco lontano e ardente,trasparenti eppure cupi,sapevo senza saperlo che mi avrebbero rapito nel profondo degli abissi,tutta la festa svanì in lontananza ,solo restò il mare delle sue pupille.

Io guardavo il suo viso e sprofondavo nella paura,perchè sapevo il dono che portava per noi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

la grotta della dea

Post n°380 pubblicato il 01 Agosto 2009 da morrigan13

Rimanemmo in quella umida e fresca grotta,nelle viscere della terra per molte ore,ci amammo  o per lo meno dovetti dare un nome a quello che successe,mentre il mare all'esterno ruggiva adesso sotto la tempesta creando una strana musica ,una musica furiosa e dolente allo stesso tempo.

la grande Dea oscura fu testimone delle nostre carezze ,ma le parole che volevo ascoltare non furono dette,sotto il gridare della tempesta ci fu un solo grido ,poi calo il silenzio..rimanemmo molte ore nella penombra e dormimmo sul vello d'oro che era fresco e tiepido allo stesso modo.

Mirina guardava le fiamme del braciere quasi spente,i suoi occhi sembravano smeraldi e brillavano come quelli di una lupa,ma non mi guardavano erano lontani e freddi,poi inclinandosi  prese la sua spada i suoi vestiti e baciando i miei piedi come se fosse una schiava mi lasciò sola.

Mi domandai che volesse da me.Perchè si era data in silenzio? perchè voleva sembrare la mia schiava?Per molti mesi non aveva dato nessùn segno di volermi,anche se era di mia propietà essendo io la Regina non avrei mai osato forzarla.

Non guardandomi mi aveva fatto del male .Il suo scuardo lontano me ne faceva di più.

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

la grotta della Dea

Post n°379 pubblicato il 13 Luglio 2009 da morrigan13

Mirina aveva seguito i miei passi fino alla profonda grotta dove la madre  dimorava,la statua della Grande Dea Nera era antica,nessuno sapeva chi l'avesse creata,si ergeva enorme e oscura nel mezzo della grotta e la circondavano serpenti ,vasi di miele ,pugnali e freccie ,offerte forse antiche come lei stessa,si vedevano anche  bianche e piccole ossa di bambini e le collane delle vergini tra i teschi ormai dimenticati,ma io non guardavo mai da quella parte!

Potevo sentire il mare dall'interno,un filo di luce filtrava da una fenditura nella roccia, per il resto solo le torce di pino  delle pareti davano luce,Mirina guardava il vello d'oro che splendeva adesso rosso alla luce della mia torcia ,disteso su un piedestallo di puro oro ai piedi della Madre,la sua espressione era enigmatica come quella della stessa dea,i sui grandi occhi verdi brillavano quasi fosforescenti e le sue membra adesso nude sembravano di alabastro.Si era levata il corto vestito greco e deposto di fronte alla dea mentre una cantilena sconosciuta usciva dalle sue labbra perfette.Io la guardavo sorpresa,non sapevo che amasse la madre ne che cantasse per lei .Chi era questa giovane donna?Da dove veniva? Una schiava mi dissero,presa a Troia! Una libera amazzone ? Una principessa fugitiva? Mi aveva preso il cuore e non sapevo nulla di lei!Mi straziava con la sua indiferenza,la sua bellezza a volte mi feriva a morte anche se dicevano che io fossi la più bella della Colchide.

Mi seguiva come la mia ombra e poteva morire per me,questo era il suo compito.Ma non mi amava!Potevo prendermi la sua vita non il suo cuore!

 

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

la nave nella tempesta

Post n°378 pubblicato il 12 Luglio 2009 da ketzal

capì in un istante che un potente signore guidava quella nave e che il mio destino per una ragione ignota era legato alle sue vele,ebbi paura e solo la mano di Mirina e la sua musica mi riportarono alla calma,la paura lasciò il posto a la curiosità ,dalle mie finestre potevo vedere il lento entrare della nave nel porto ,era nera e di forma elegante,sconosciuta la sua bandiera,una sirena alata apriva le sue braccia scolpita sulla prua, ma nessun altro segnale faceva conoscere la sua procedenza ne il suo carico.era un dono della notte.O delle norne.

Forse era greca o fenicia,io non avevo visto mai una nave così bella,così misteriosa.Una falena scura portata dalla tempesta.L'alba inbiancava il cielo quando finalmente mi addormentai ,quella notte sognai immagini spaventose di lutto e guerra,Mirina mi diede del latte e delle pozioni amare per calmarmi e finalmente potei dormire serena,dormì per molte oreIl sole era quasi tramontato quando le ancelle mi svegliarono per le preghiere della notte.

Volli vestire di nero ,con il miele e le focacce di avena entrai dei sotterranei della Madre.

pensavo alla nave e quello che pensavo apriva una ferita nel mio cuore,ma non sapevo il perchè di quel dolore e di quella ferita!

Il freddo della pietra e l'oscurità della grotta immensa mi riportarono alla realtà.

Era solo una nave sconosciuta e portava solamente tele di lino e vasi d'argento mi dissi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

La nave nella tempesta

Post n°377 pubblicato il 12 Luglio 2009 da ketzal

dalle alte mura vidi avvanzare la nera nave,le vele ammainate e la prua con la polena alata che si inabbissava nel mare come per morire ,per poi risorgere grondando acqua.Sballotata quale fragile foglia,rollava e si dibatteva contro il suo destino di morte.

Mentre il vento urlava nel cielo e i lampi squarciavano,pugnali di luce il velo del firmamento la nave avvanzava verso gli scogli,velove freccia nella nera notte scagliata dal destino.Quando già la mia mente la dava per persa di colpo il vento si calmò come per incanto e la tempesta furiosa allontanandosi lasciò il passo a una pioggia torrenziale ma non pericolosa

Ferita e orgogliosa la grande nave entrò nel nostro porto!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

segue...

Post n°376 pubblicato il 02 Marzo 2009 da ketzal

le mani fresche della vecchia sacerdotessa acarezzavano con delle pezze di lino bagnato la mia fronte,sotto l'ombra del fico circondata dalle altre giovani donne,mi resi conto di cosa può essere la morte,ero entrata nel regno della nera Signora e non sapevo il perchè,la luce del sole ora calava tra le foglie dei papiri e le oche selvatiche volavano verso il lago quando ripresi pienamente conoscenza

Mi portarono acqua e miele e delle focaccie di orzo ,vollero sapere del mio viaggio e cosa avevo visto.Non dissi il tuo nome Mirina ne dissi quello di un uomo e il suo tradimento,ma da quella volta non ebbi più pace.sapevo il suo nome, Lauro!e nei suoi occhi vidi il tradimento,le sue ciglia bionde il suo corpo perfetto,i capelli come un torrente di grano legati con nastri di cuoio,la spada e il pugnale! ma per noi Mirina portava le rose e la morte!Il dolore coperto da splendenti gioielli,l'amore e la vendetta!

Questo avevo saputo dalla mia visione!Sarebbe entrato un giorno nelle nostre vite e ci avrebbe distrutte molto prima della vecchiaia el'oblìo!

ma come sarebbe venuto da noi,questo non potei saperlo!Se come amico ,o come uno dei miei bellissimi e letali serpenti!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

le ombre

Post n°375 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da morrigan13

Come vorrei sapere di lei!ormai è quasi un pensiero fisso e triste,la sua storia mi è inaccessibile come tante altre immagini.Da dove viene ,che battaglia gli ha lascito questo segno nel viso,a chi ha dato il suo cuore? Nessuna delle amazzoni del gruppo arrivato a chiedere asilo,con le spade ancora tinte di sangue e i rami nelle mani,supplicanti orgogliose .rivendicando l'asilo della Dea ,che è anche la loro dea.Mirina ,una sorella bionda,così come sono scura io!


Come vorrei che un giorno vicino al fuoco mi raccontasse del suo focolare,delle sue sorelle ,delle perdute città del deserto lontano,sono la somma sacerdotessa,la più venerata e alta carica sacerdotale,re e sacerdoti pensano a ogni mio desiderio,ma sono sola e questa solitudine mi pesa,coperta di sete e gioielli,so che mi ammirano,alcuni uomini vorrebbero amarmi,alcune donne essere al mio posto,quello che mi è dato sapere è che posseggo il dono della visione e quello amaro della solitudine


Per questo vorrei una amica,un altro essere come me solo e perso,che mi confortasse come una sorella o un innamorato.


Domani è il giorno della festa di Mezza estate e mi porteranno nel gran tempio del Sole,dove si celebrano le preghiere rituali di ringraziamento per i doni della terra.Fa molto caldo e l'aria che soffia dal deserto brucia gli ultimi pascoli.


Anche i serpenti e le gazzelle del giardino cercano l'acqua dello stagno e bevono avidamente,i mie vestiti,lunghe tuniche di lino egiziano,si appiciccano al mio corpo,butto i pesanti gioielli che ardono al sole,e sento che il sole impallidisce e le ombre riempiono tutto,mi sento mancare e grido prima di cadere al bordo dello stagno......

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Mirina

Post n°374 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da ketzal

    Mirina!Quando penso a lei,così' bionda da apparire d'oro, così lontana da tutto quello che conosco ,venuta in una nave straniera con la sue sorelle e le armi della sua regina Pentesilea,arrivata con una profonda ferita nel viso bellissimo e una ancora più profonda nel cuore,quando penso a Mirina una luce sembra accecarmi e le mie membra paiono dissolversi,incapaci di sostenere il peso del mio corpo. 


In un mondo di donne ci conosciamo tutte,sappiamo i nostri segreti e parliamo spesso di noi e delle altre,sedute al bordo delle fonti di acqua calda,o mentre le schiave ci massaggiano e pettinano,lasciamo che i nostri ricordi e le nostre paure


vagino libere come rondini,così ho saputo di altre donne ,di altri cieli,di uomini malvagi e di re-poeti che guardano le stelle e scrivono su fogli di papiro con pennelli sottile come zampe di ragni,così ho saputo della lotta a i piedi delle alte mura di Troia e della morte delle principesse e le donne troiane,vendute cone schiave di guerra e stuprate sugli altari sacri.Così ho sentito il grido di Kassandra trascinata a forza nella stiva della nera nave greca,un grido che mi ha spezzato la notte e che risento ogni giorno,ma di Mirina non potei sapere quasi niente!


Posso guardare la sua bellezza bionda in mezzo a tante bellezze scure,le sue membra sottili,l'arco rosso e i piccoli piedi nudi,posso guardare lo splendore verde


delle sue pupille,come foglie nuove che tremano sotto la pioggia,posso parlare con lei,posso farmi servire o regalarle gioielli e pugnali per farla felice,sedermi al suo fianco o lottare con la spada contro di lei,ma non posso farla sorridere!


l suo cuore è scuro,tenebroso e ferito!Inaccessibile e chiuso come il mio stesso cuore!


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 373

Post n°373 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da ketzal

il mio nome echeggia in queste profonde tenebre,io sono la Guardiana,la Regina e la Serva del Vello del montone d'oro ,un simbolo di regalità e di odio profondo.Si sono fatte guerre per questo vello splendente.Se ne faranno altre.La violenza  è intessuta in ogni fibra ,in ogni riccio di questo splendido premio.
Anche le amazzoni,le donne che abitavano vicino allo Scamandro,donne orgogliose e piene di coraggio lo guardano a volte con una brama feroce.
Di tutte le donne che abitano queste mura,che si aggirano nei giardini  profumati solo le donne guerriere per me sono ancora un enigma.
Conosco le donne oscure delle sponde di un fiume antichissimo che pregano Osiride e Basteth dalla testa di gatta,nelle loro bianche tuniche di finissimo lino,ornate di collane preziose,badano alle vesti della Dea e la profumano e lavano ogni alba cantando al suono di strani strumenti sconosciuti,che emettono una musica voluttuosa e triste e conosco le schiave bionde,che si dipingono il volto di blu e tirano con la spada e l'arco di tasso nero meglio dei nostri arcieri.
Ma le donne della lontana troiade sono le più strane de tutte,dormono sotto le stelle ,bevono solo acqua dei torrenti anche nelle feste più sfrenate,dove quasi tutto è permesso,adorne di gioielli bellissimi d'oro e di giada,lottano quasi nude con spade di bronzo dalle quali non si separano mai e hanno archi rossi e scoccano frecce veloci come fulmini mortali.
Io penso a una di loro,Mirina,e la punta della sua freccia mi trapassa il cuore.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 372

Post n°372 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da ketzal

Questo tempio e dedicato alla grande Madre Terra che mora nelle caverne misteriose sotto le fondamenta,centinaia di cunicoli e alte stanze lo collegano con il mare,alcune delle caverne brillano di notte con gli occhi di milioni di neri pipistrelli,nel tetro regno della Madre sono di casa i serpenti e gli scorpioni mortali,tutti esseri nati nell'oscurità di questi labirinti.Quasi nessuno conosce il regno delle tenebre ctonie,nessuna donna si avventura mai a vedere nel trono di nera pietra la Madre nelle sua terribile figura di Regina del mondo infero,perfino le amazzoni ,coraggiose fino alla morte,sono mai entrate quì.Sono solo io che depongo le offerte di miele e foccacce di avena e quella che accende l'incenso e la mirra di pungente profumo.
Non ho mai temuto la Morte ne la Nera Signora,il Vello d'oro che splende nel suo recinto sacro e l'unica luce dentro questo abbisso pieno di ombre e di gridi.....
Medea.Medea! qualcuno grida il mi nome nella silenziosa notte della pietra.....

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 371

Post n°371 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da ketzal

Ho 14 anni e da quando posso ricordare, ho vissuto in questo edificio di pietra e legno dipinto di rosso, che sorge sulla scogliera solitaria di fronte al mare.Da sempre sento il respiro del mare e il grido dei falchi del deserto,Mi hanno portato nel tempio pervivere quì ed essere marchiata a fuoco con la mezzaluna azzurra nella cerimonia sacra,consacrata per sempre come la principale e più amata sacerdotessa dalla Dea.Ma questo non e stata una scelta.Le legge esige che la terza figlia dei sovrani deve essere allontanata dalla famlia e vivere nel tempio della luna.Questo è il mio posto,vivo da molti anni in queste alte stanze profumate,circondata da serpenti,falchi e cuccioli di leone.In queste stanze vivono altre donne e i precettori maschi,alcuni anziani altri giovani,ma tutti fedeli al Re mio padre,ma sopratutto fedeli e servili con i sacerdoti.
Io non temo i sacerdoti e le loro cerimonie.La Dea,la Gran Madre blu e più potente dei loro pallidi seguaci..Le donne di questo palazzo sono grandi combattenti.Appartengono quasi tutte al lontano popolo delle amazzoni,che morano vicino allo Scamandro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 370

Post n°370 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da ketzal

Ho tutto e non posseggo nulla.Questi lussuosi anelli,i braccialetti di pesante oro,le vesti ricamate di perle non le vedrà nessun uomo.le acconciature elaborate ogni giorno dalle mie ancelle che profumano e spargono d'olio di palma i miei lunghi capelli sono solo per la Dea,non ho il diritto di amare ne di pensare a nessuno,Quando raramente partecipo alle cerimonie religiose,seduta alla sinistra del re ,sento lo sguardo di molti posati sul mio viso che arde dietro il tenue velo nero,tutta la mia bellezza arde di un fuoco freddo che lentamente mi consuma.Vorrei essere come le altre principesse.Non posso.Statua ieratica e dorata guardo i fuochi accesi nel buio della tenebra e come loro splendo e mi consumo.
I tamburi chiamano alle danze e all'amore nella vellutata luce della luna.Le coppie si allontanano sotto i sicomori.E la festa dell'estate e sotto le stelle lontane si danza e si ama,tutte le donne sono sparite ,solo le principesse ,mie sorelle non possono allontanarsi,ma nei giardini profumati,all'interno del tempio ,io so quello che aspettano.Ridono,anche dal mio alto trono ascolto il rumore delle spade posate sulle pietre e il riso delle fanciulle.Dietro il velo nero mi sento morire,le pesanti vesti mi tolgono il respiro,le collane e il mantello che svolazza nel vento della notte assomigliano a catene e un sudario che mi seppellisce viva.Ma ho solo 14 anni è non voglio morire!



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 369

Post n°369 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da ketzal

Sono la figlia del re e sono una maga! I miei vestiti carichi d'oro ,i pesanti pendenti di  giada e argento,i sandali di preziosa pelle non mi danno il diritto di stare con le mie sorelle,ne mi danno nessùn diritto le stanze piene di dotte pergamene profumate di incenso,sono bella,bellissima,sono colta e inteligente.So molte cose nascoste e molte cose si dicono su di me,le pietre mi parlano quando lancio il sortilegio della luna e mi seguono molte fanciulle,attente a ogni mio desiderio.Sono circondata d'oro,di seta ,di profumi ...e di tenebra!
porto la tenebra nel cuore ,come altre portano anelli nelle dita..Sono bella e sola.Non posso essere altro che quello che il destino volle per me.
Separata da tutti, grido i miei incubi nelle alte stanze reali.Questi cancelli di ferro,
questi stretti corridoi ,le fiamme delle torce di pino nella oscura dimora della Dea sono state la mia compagnia da sempre.
Sono sola.Separata dalla vita,in una dimora di morte e oscurità,ma ho più potere del Re ,mio padre!
Questo,
 la notte e i miei serpenti lo sanno!
Nessuno mi impose nulla.Sono stata scelta da una antica signora!Sono l'ancella della Dea e la sua nemica.I serpenti sanno della mia storia e di quello che feci e che farò un giorno.Ma i serpenti non tradiscono!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 368

Post n°368 pubblicato il 07 Dicembre 2008 da ketzal

Il palazzo di pietra rossa si alzava come un enorme drago sulle alte scogliere e muraglie di pietra rossa lo proteggevano dalla furia dei nemici e del vento.Ai suoi piede ruggiva il mare e a volte muggiva come il toro incatenato che dormiva nelle stalle reali.Dietro la dimora del re si estendeva il deserto di sabbia fine e pungente,sabbia che entrava in ogni stanza del palazzo e infastidiva ugualmente principi,schiavi e animali,ma nel cortile principale  con la sua vasca e le fontane gorgoglianti e nel  Cortile della Signora ,protetti da barriere di aranceti ,melograni e pescheti la sabbia non entrava e le principesse con le loro schiave e amiche passeggiavano e facevano il bagno tra profumi e fiori,ridendo o cantando al suono dei tamburi e flauti di canna.
Io in questi cortili non potevo entrare!
Anche se ero una donna e la figlia del RE!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 367

Post n°367 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da ketzal
Foto di ketzal

i serpenti!Quanti ne ho visti e accuditi nel gran tempio solitario della Dea,serpenti di ogni colore,quasi tutti inoffensivi e bellissimi, come striscie di seta contro la sabbia rossa,Gli porgevo ciottole di pregiato vetro azzuro che i commercianti fenici scaricavano da una lontana isola assieme a lingotti e a manufatti di stagno,ciottole piene di latte e miele che bevevano indifferenti.Forse questa lontana indifferenza me li rendeva fratell.iOdiavo i cani per la loro impudenza,il loro servilismo verso tutti,il gran abbaiare e rincorrersi uccidendo ogni altra forma di vita,solo di fronte al mortale sonaglio dell'affascinante serpente rosso e nero scappavano via.
I serpenti non tradiscono,Sono troppo immersi in un mondo per noi perduto e inaccessibile,il mondo della Madre Terra! Essi vivono nelle crepe della sua pelle e negli antri oscuri della sua carne,e la amano profondamente,come forse solo noi sue figlie ,le maghe poi chiamate streghe possiamo amarla,streghe da strix,da uccelli notturni ,da civette ,da malefici e notte.
Ma quella è un altra storia,non la storia della sabbia e la Colchide splendente

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 366

Post n°366 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da ketzal

Quando soffia il vento del Nord


Questa è la terra alla fine del tempo.Queste scogliere nere dove gridano i gabbiani furono un giorno le mie terre,la dimora dei miei avi,i maestosi edifici della Regina e del Re a picco sul mare,Da lontano sii vedevano le bianche vele delle navi minoiche e quelle scure dei fenici e dei colchidi ,la mia gente!
Adesso son solo rovine,nascono nelle fenditure dei muri strane piante di fiori rossi come sangue e funghi velenosi,mandragore e belladonna,la grande campanula notturna ,bianca come la luna, che da la morte e gli aspidi neri e timidi,che sono anche loro la morte.Noi colchidi amiamo i serpenti ,sono gli dei della cenere e il fuoco,dormono tra la cenere del focolare,o tra le nostre coperte.Io sono una maga e mi sono sempre stati amici Loro per lo meno non tradiscono!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
« Precedenti
Successivi »
 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Da dove mi hanno visitato

 

Da dove mi han guardato

 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

Ultime visite al Blog

ketzalmorrigan13arone.domenicoscuriclaudiounamamma1indiana_jaipsgurtzforestales1958anima_on_lineadvisor.1ilcantodellinconscioPadrone_e_Poetacamara70SomeWaybest_life
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963