Creato da lacoppiabelladelmond il 31/01/2007
cronache dalla villa
 

 

Lasciate che i fanciulli

Post n°18 pubblicato il 12 Maggio 2007 da lacoppiabelladelmond

ANDRO' anche io alla festa della famiglia, oggi, anzi al Family Day come lo chiama Buttiglione che infatti parla bene il tedesco. Alla festa della mia famiglia, qui a Washington. Andrò a mettere a dormire quella di dieci mesi, Anna, che gattona per tutta la casa, si incastra sotto tutti i mobili e poi pretende di mettersi seduta prendendo capocciate tremende e quello di tre anni, Devin, che vorrebbe leggersi da solo i libri di storielle e poi s'incazza come un flipper quando si accorge di non saper leggere.

Mia moglie e io siamo di corvèe , comandati come baby sitter, lettori di storielle, spalmatori di crema sui sederini arrossati, provveditori di mangimi che naturalmente la nonna italiana trova abominevoli, al posto dei genitori che vogliono andare al cinema. Andrò a festeggiare e celebrare la famiglia nella sola maniera che io conosca e che consideri decente e umana, che è quella di prendersi cura con amore, pazienza (e qualche occasionale imprecazione) di chi ha scelto di vivere con te e di chi non lo ha scelto, ma si trova a vivere con te egualmente, come i figli o i nipoti.

Ma per niente al mondo, danari, onori, inquadrature in televisione, applausi, benedizioni di presbiteri od orazioni di presuntuosi, la porterei su una piazza. Perché non c'è nulla di più triste e osceno che adoperare i bambini come props, si dice al cinema, come attrezzi, mobilia, scene, comparse, effetti speciali per servire gli interessi e i rancori politici degli adulti. Se noi grandi, relativamente parlando, abbiamo un osso da rosicchiare con altri grandi, vediamocela tra noi, da adulti.


Utilizziamo gli strumenti che noi adulti possediamo, media, internet, voti, pulpiti, congressi, associazioni, marce, campagne di lettere, manifesti. Ma portare in processione, come pupazzi, come amuleti, come bandiere di un club di calcio, bambini che non sanno, che non possono sapere (chi lo spiegherà, e come, a un bambini di 4 anni, che cosa sia un Dico, che cosa sia un omosessuale?) che al massimo ripetono le giaculatorie che hanno sentito dire in casa, adoperarli come teneri randelli da pestare in testa a coloro che non ne hanno, che non ne vogliono, che non ne hanno potuti avere, che li hanno perduti o che li hanno avuti in maniera "non naturale", come se ai figli facesse alcuna differenza, è una prepotenza che rasenta l'abuso.

E' sfruttamento politico ideologico, non molto diverso dai bambini tedeschi, italiani o russi o irakeni vestiti con i costumini del regime di turno a gridare Du-ce Du-ce o Lunga vita all'amato Rais. Una scena squallida, come quei poveri bambinetti trascinati in campo da giocatori di calcio per mettersi la coscienza a posto e predicare il volesemo bene, a tifosi che non vedono l'ora di prendersi a sprangate in testa, di insolentire i tifosi avversari e di caricare "gli sbirri".

Se ho bisogno di andare su una piazza con il bambino in collo e quello più grandicello a rimorchio che dopo un po' comincerà a non poterne più, per dimostrare quanto ami la famiglia, quanto io sia buono e quanto odi coloro che non ce l'hanno o l'hanno formata in altre maniere, dimostro di non credere poi tanto alla famiglia, di avere bisogno di una conferma esteriore ed estetizzante della mia incerta dedizione, di voler esibire quello che per dovrebbe essere naturale e indiscutibile, il fatto che sono fedele a mia moglie (vero?) e fedele all'impegno che mi sono preso mettendo al mondo bambini.

Il "Family Day", come si dice in Italia, non è un biglietto Trenitalia con lo sconto del 20% o una pullmanata al seguito del buon parroco o del segretario provinciale del partito, un giorno di maggio. Il giorno della famiglia è oggi, domani, dopodomani, perché ogni day è un family day, per chi ce l'ha e per chi l'ha costruita sul solo materiale che serve, e che non conosce sesso o età, ed è l'amore. L'esibizionismo della piazza è l'esatto contrario della tenerezza, della intimità, che la famiglia dovrebbe rappresentare.

Parlate male di chi volete. Negate le leggi che volete negare. Chiedete ciò che volete, dalla piazza, perché è vostro pieno diritto farlo, come è mio diritto non ascoltare chi predica l'esclusione, e non l'inclusione, ma abbiate pudore degli innocenti. Non diamo scandalo, come diceva Quello. Lasciate che i fanciulli stiano a casa.

di Vittorio Zucconi su www.repubblica.it 
( 11 maggio 2007 )

 

 
 
 

To: QuasimodoCC: Clem Clem Clementoni

Post n°17 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da lacoppiabelladelmond
 

Ma cribbio, ma che figura di sterco mi fate fare?
Ne abbiamo parlato per settimane. Mi dite che quelli ci cascano e invece?
Cazzarola, avevo già fatto le valigie. Almeno me ne stavo un po' lontano da quella stracciamarroni che mi sono sposato e mi godevo un po' il mondo...e invece?
Allora, cerchiamo di capirci: te, Quasimodo, se le cose non vanno come devono, tiro fuori quelle foto del bacio e ti sputtano a vita, e te Clem Clem te lo scordi che fai il ministro con me.
E adesso mi tocca pure telefonare a Renato perché porti Sandrino a fare un giro nel parco, che sono tre ore che piange a dirotto.
Begli strateghi del piffero che siete. Per la prossima stagione vi mando nel cde dell'Inter, così almeno fregate anche loro.

 
 
 

Davanti al guardaroba

Post n°16 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da lacoppiabelladelmond
 

Glielo avevo detto a quel testone di Silviuccio che era presto per preparare le valigie.
Adesso mi tocca chiamare la figlia di Manganuzzo e fargliele disfare.
Mi stesse mai a sentire...speriamo di non dover scrivere un'altra lettera per farmi ascoltare. Stavolta non chiedo neanche aiuto al filosofo del piano di sotto, vado direttamente dal capocondominio, si si quello campano, che sta su nell'attico.

 
 
 

Edizione straordinaria

Post n°15 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da lacoppiabelladelmond
 

immagine

 
 
 

A Silviuccio

Post n°14 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da lacoppiabelladelmond
 

Scusa Silviuccio, ma devvevo savei dall'altva pavte? Se è così pevché cazzo mi hai lusingato in quel modo quando evo con Dini per favmi venire con te? Cvedevo che anche tu pvovassi nei miei confvonti quello che io pvovo nei tuoi. E poi io cevte lettere a Vepubblica non le mandevei mai. Comunque, visto che sono dall'altva farte, ho già telefonato a Massimino per fave la tesseva da loro.
Baci

 
 
 
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