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Creato da: melkiades il 03/02/2008
parole pensate ... e neanche poi troppo

 

 

la maturità

Post n°13 pubblicato il 04 Novembre 2009 da melkiades
Foto di melkiades

Con l'eperienza ho imparato a riflettere molto prima di agire. Continuo a fare sempre gli stessi errori ma ci impiego più tempo.

 
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IL vuoto

Post n°12 pubblicato il 02 Marzo 2008 da melkiades
Foto di melkiades

Nel mondo intorno a noi riusciamo a capire il senso del vuoto. La bottiglia di latte che occupa un posto nel nostro frigorifero smette di avere il suo posto quando il latte è finito . Il vuoto occupa lo stesso spazio del pieno, ma non vi è più alcuna fruibilità. Lo spazio viene liberato per fare posto ad altro. Nei numeri ogni singola posizione viene occupata da una cifra che ne indica il peso, anche quando questa è vuota. Alle elementari la maestra ci insegnava che il numero 205 era scomponibile in 2 centinaia, 0 decine , 5 unità. Nella musica la melodia che si sviluppa su una trama ritmica, è fatta di note più o meno lunghe e di pause (assenza di note). Nella nostra  vita invece il vuoto spesso è qualcosa di ingestibile. Se subiamo la fine di una storia d’amore, rimane in noi il contenitore mentre il contenuto non c’è più, alla sensazione di vuoto di amore ovviamo riempiendolo con sentimenti opposti: odio e rancore. Non stiamo meglio, ma è il massimo che si riesce a fare pur di non sentire quella maledetta sensazione. Altre volte invece ci inventiamo un contenitore (le aspettative) e quando queste non arrivano ci sentiamo frustrati. Se il vuoto persiste rischiamo di essere pervasi da ansia per arrivare nei casi più estremi al panico. Non ho riempito il vuoto, ma ho imparato a conviverci, e più passa il tempo , più mi accorgo che non ha senso fare la fatica di tenere delle cose che sottraggono spazio.  Perso il contenuto va rimosso anche il contenitore, ed il vuoto riacquista un senso: il vuoto come opportunità per il nuovo. Vivere nel ricordo è un inganno che satura il presente e non lascia la possibilità di agire, è un libro già scritto ed ad ogni rilettura la trama non cambia. Sembra strano, ma laddove si libera dello spazio,è la vita stessa che provvede a riappropriarsene.   

 
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La rete: delusioni e illusionisti

Post n°11 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da melkiades
Foto di melkiades

 

Le parole veicolano le idee, è l’unica cosa che trovo sia possibile fare qui nella rete. Ci si può anche innamorare di una idea, ma è irragionevole pensare di innamorarsi di chi l’ha partorita, figuriamoci di chi a sua volta la riporta. Lo dico a tutte quelle persone che si dicono deluse dagli incontri fatti in questo ambito. Questo mezzo è una forzatura , (per qualcuno una scorciatoia) al modo naturale di conoscere altre persone. E’ un mezzo giovane con il quale ancora non abbiamo preso dimestichezza ed è facile quindi commettere degli errori: sia ben chiaro che a sbagliare, quasi sempre non sono i delusi. Anche se cestinate a priori le richieste di sesso virtuale spesso cedete a chi cerca di entrare nella vostra mente approfittando del vostro bisogno d’amore, sfondando una porta aperta, ed un amore che nasce platonico non sempre si può portare all’incasso, perché si corre il rischio che naufraghi. Chi accetta poi un incontro non si stupisca se qualcosa si può rompere da una delle due parti: il linguaggio non verbale del corpo comincia a comunicare altre cose che prevalgono su quanto detto sino ad allora

 
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La riscossa dei cretini

Post n°10 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da melkiades
Foto di melkiades

Ho letto che  molte ragazze o donne   continuano a ricevere messaggi con proposte indecenti di ogni genere ed a nulla servono le dissuasioni . I cretini come qualcuna li definisce, sono davvero poi tali ? Guardate la figura qui a lato (cliccateci sopra per ingrandirla) i pallini colorati indicano le varie tipologie di persone.  Il cretino entra in relazione con il mondo femminile della rete (fig. A), dove a priori egli non sa , da chi potrà ricevere un consenso alle sue richieste. Invia una certa quantità di messaggi a caso (fig B), molti dei quali andranno cestinati. Ma il cretino sa che le possibilità di successo crescono con l'aumentare dei contatti. Se per esempio la probailità è 1 su 1000 , avrà bisogno di 999 rifiuti per avere un successo. Il vostro rifiuto è uno di quei 999 che a lui servono per riuscire nel suo intento. Vista da voi la rete (fig.D) appare come un mondo di allupati e pervertiti anche se in realtà, i cretini sono davvero una minoranza, il resto del mondo maschile rimane relagato all'insieme che non entra in relazione con voi (fig.C).  Se la pubblicità  che trovate nella buca delle lettere, che puntualmente cestinate,   a distanza di tempo continuate a riceverla , vuol dire che la tale sistema  è efficace e produrrà nuovi clienti e nuovi guadagni da reinvestire in pubblicità. Il politico che in campagna elettorale manda la sua richiesta di voto, per non sbagliare si rivolge a tutti. Se usasse la logica dovrebbe pensare che è inutile richiedere un voto a chi già lo avrebbe votato ed è altrettanto inutile richiederlo a chi ha idee politiche completamente differenti. Ma  la logica non viene premiata dal  mercato.  Voi pensate ma perchè questo si rivolge proprio a me ? Non si rivolge a te ma ad un insieme in cui sei inclusa anche te. Per tornare al nostro cretino diciamo che  spesso non legge neppure il tuo profilo, si limita a guardare il simbolino se è azzurro o rosa, l'unica cosa che a lui importa è che tu sia femmina.  Se questo è così abile da adottare delle strategie di mercato per riuscire nel suo intento , si può dire di lui che pecchi di intelligenza ? 

 
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aria fritta

Post n°8 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da melkiades
 

                      "non ti sento leggo" Foto di Gloriaccia

Ho visto che molti blog , tra i più belli a vedersi, a colpo d'occhio si assomigliano:  foto in bianco e nero senza contorno di corpi femminili in posa plastica, che emergono dal fondo scuro, come nei dipinti del Caravaggio, con a volte un particolare in rosso e una frase di chiaro effetto. E' difficile capire quale sia l'originale e quali le copie, parlerei più di un modello che fa tendenza: mi viene da definirli l'esercito dei "black-blogs". Lascio perdere la parte grafica e mi soffermo più attentamente sui testi: gli ossimori si sprecano, talvolta anche i paradossi. Volete anche voi inserire una frase originale senza magari doverla copiarle o prenderla in prestito citando qualcuno? Ecco un semplice regola: esprimere un concetto e poi negare il contrario
Esempio:
La verità è una bugia non detta
la verità, il suo contrario(bugia), la negazione(non detta)
altro esempio
Il sogno: una realtà mancata.

Adesso provate anche voi (come direbbe il Muchaccia di Art-Attak).... prendete un soggetto .... fatto...ora negate  il suo contraio ed ecco la vostra frase d'effetto da esibire ai vostri amici...semplice no?

C'è anche la versione più semplice :gli ossimori

...In compagnia della mia solitudine
...la luce oscura
....il suono del silenzio

 L'effetto sta nel fatto che occorre soffermarsi per trovare il senso tra le due parti verbali  che se prese singolarmete possono apparire in contraddizione. Il cervello crea un'immagine sempre più definita via via che leggiamo una frase , quando arriviamo a trovare qualcosa il cui senso contraddice tale  immagine, la rielaboara per crearne una nuova che riesca ad annettere i due significati. Sembrerà strano ,ma il cervello si diverte quando lo facciamo lavorare(vedi blog precedente). Con questo non voglio dire che siano tutte frasi banali o prive di senso.


 Me n'
 è venuta una in mente e guardate che cosa è venuto fuori:

"La prova dell'esitenza della verità nell'universo virtuale.
Le parole sono sempre vere anche quando le usiamo per dire una falsità."

Ora provate anche voi....non è divertente ? Se avete attacchi d'arte simpatici mandatemeli

 
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