Creato da mimola67 il 26/02/2008
 

Riflessi di Donna

pensieri, sogni, riflessioni

 

 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 28 Marzo 2008 da mimola67

Le mie riflessioni, in seguito alla
lettura del libro "Il clochard" di Nicola Amato

http://nicolaamato.splinder.com/

Il libro di Nicola mi è piaciuto e mi ha commossa nel suo realismo
e nel modo diretto e senza fronzoli o sdolcinature in cui è stato narrato.
Giovanni è un uomo che giunge al successo e per la smania
di arrivare sempre più in alto, fa un errore che gli costa tutto
ciò che aveva. Non solo in termini di denaro, ma di affetti,
di quelle comodità di cui tutti siamo tanto abituati da
considerarle scontate, continuando a lamentarci per la nostra
vita, che non ci piace mai abbastanza!
Egli è lo specchio di gran parte di noi, di tutti noi.
 Ma sarebbe stato banale raccontare semplicemente la
 disgrazia di un individuo che finisce da grande uomo
 d'affari a barbone.
Con questo libro, Nicola ha dato un'ulteriore possibilità
 di riscatto a Giovanni, un uomo che può essere chiunque
si trovi nella condizione di vedere precipitare la sua vita per
 i più svariati motivi, e la consapevolezza, per chi legge
il suo libro, che gli errori si possono commettere nella vita,
 che la vita ti si può rivoltare contro, ma che ognuno di noi,
 ha dentro una ricchezza spirituale, che con un po'
di sensibilità, aiuta a comprenderne il vero valore.
E' vero, siamo soliti chiudere gli occhi, o quanto meno
 voltarci dall'altra parte, di fronte alle situazioni di miseria
della gente, e lo facciamo tutti noi, anche chi come me,
 fatica ad arrivare alla fine del mese!!!
Non diamo fiducia ad una persona che ha sbagliato,
 tendiamo a condannarla noi stessi e se la società condanna
 e il singolo individuo condanna, si lascia poca speranza
alle persone di cambiare davvero.
Ma la cosa più tragica, è che a volte non ci preoccupiamo
 neanche di sapere se una persona ha sbagliato nella
sua vita, o se è finito sulla strada per vicissitudini che non
 hanno nulla a che fare con azioni errate, ma solo per un triste
 destino.
Non vivo in una grande città, e qui ci si imbatte raramente
 in persone abbandonate a loro stesse, ma quando stavo a
 Torino, ed ancora adesso, quando mi capita di andarci,
vedo davvero tante persone bisognose.
Il libro di Nicola mi ha commossa anche perché mi ha fatto
 rivivere le vicissitudini, in qualche modo, di una persona
 che mi è molto cara, che pur avendo dato tanto nella
 sua vita, in tutti i campi, magari qualche volta sbagliando
 anche, come succede a tutti, si è ritrovato, ad un certo
punto con poco o nulla, ad dover affrontare i problemi
di sopravvivenza della vita, fatti soprattutto di dolori
dovuti alle perdite affettive.
Questa persona è per me come un padre, un secondo
padre e forse nell'immagine di Giovanni e Giada mi
ci sono ritrovata anche io, in quel rapporto affettivo
che in fondo ho vissuto, in qualche modo.
Quella che Nicola ha  narrato, non è solo la storia di un uomo...
Egli è riuscito a raccontare la vita, la vita che non sempre
è benevola, non sempre procede per strade rettilinee,
non sempre è ciò che ci aspettiamo.
La vita che procede per salti e cambi di rotta...
e nella vita ha saputo mettere in luce i sentimenti
e l'offuscamento degli stessi.
Quella di Giovanni, esperienza che potrebbe accadere
ad ognuno di noi, sembra quasi un viaggio iniziatico
alla ricerca di se stesso. Giovanni scopre il valore della vita,
l'importanza effettiva delle cose, perché perde tutto ciò che
possedeva, perché è costretto dalla sua condizione ad aprire
gli occhi. La vita che ti si rivolta contro, che ti chiude tutte
le porte è la stessa vita che a distanza di tempo, ti dona tanto
e più di ciò che avevi prima...
Ed in realtà, se ci pensi bene, la vita cambia, è vero,
ma noi, tutti noi, abbiamo un'importanza non da poco
nelle direzioni che la nostra vita prende.
Persone come Giovanni, sono giunte a comprendere qual è
il vero senso della vita, quali sono le cose che davvero
contano... persone come Walter ed Alessandro, forse non
lo capiranno mai e non potranno mai scoprire il valore
di un'amicizia vera.
Ho sempre considerato la vita, nelle sue varie tappe,
come un processo di morte e di rinascita... Quando
si cade nel baratro buio e senza fondo, per risalire
è necessario lasciare morire una parte di noi stessi,
la peggiore (solitamente) per poter rinascere.
Non importa la condizione in cui ci troveremo dopo,
quello che importa è il sentimento nuovo che ci
spingerà a proseguire lungo la nostra vita trovando il
giusto valore della stessa!!!
Se non siamo disposti ad abbandonare parte di noi,
non potremo mai rinascere, perché la nostra vita
si avviterà sempre sui soliti errori che compiremo
ripetutamente ed infinitamente.
Lo so, chi ha perso tutto ha dentro di sé una capacità
di vedere il mondo davvero speciale, perché il mondo
lo vede davvero e lo vede in tutte le sue luci ed ombre,
ne sente il vibrare dentro di sé e scopre che la
vita stessa è già una cosa meravigliosa, la prima cosa
di cui tenere conto.
Non ho mai rifiutato di parlare con nessuno,
quando abitavo a Moncalieri e andavo tutti i giorni
in università, ho scambiato spesso parole con persone
che vivevano per la strada...
A volte anche con qualche persona con problemi
non solo di povertà ma anche psichici... Mi sono accorta,
che anche i così detti matti hanno un mondo più ricco del
nostro, e forse certe cose le vedono meglio di noi, anche
se poi nella vita, nel loro vivere, le distorcono perché
non sono in grado di affrontarle.
E' davvero bello questo libro, dà molti spunti di riflessione
sulla vita, su noi stessi, su ciò che ci circonda. Aiuta ognuno
di noi ad aprire gli occhi, ad affrontare un problema che è
presente nella società e dal quale non possiamo sottrarci,
perché il problema è di tutti, perché ognuno di noi è un "Giovanni".
Il dio denaro non ha mai portato nulla di buono, le cose che
possediamo aiutano la nostra vita, ma non ci danno nulla e
non ci vorrebbe molto a capirlo quando si guarda a tante
persone ricche, a cui apparentemente non manca nulla,
che si tolgono la vita.
I soldi sono come una droga, più ne hai più ne vorresti
e non solo, come la droga attutiscono le nostre capacità
di sentire, di provare sentimenti, di vedere.
Ma ciò di cui l'uomo ha davvero bisogno, ciò che lo aiuta
davvero a vivere è l'amore, gli affetti, un sorriso...
Certo, anche poter mangiare è importante, il nostro corpo
ha bisogno di cure per vivere, ma se si può vivere senza
soldi, alla maniera di un clochard, non si può vivere senza affetti.
 
La mia non vuole essere una recensione, neppure un
commento... è solo il fluire delle riflessioni e dei pensieri
che sono nati dalla lettura delle pagine di questo bel
libro che induce alla riflessione profonda su noi stessi,
sul senso della vita e soprattutto sul rapporto con tutti coloro
che hanno bisogno.
Questa mattina, sicuramente (anche se già tendo a farlo per carattere)
uscirò di casa, assaporando e prestando molta più attenzione
a ciò che mi circonda e ancora ringraziando la vita
per essere stata, fin qui, così benevola con me!!!
 
Grazie, Nicola per questo tuo libro, fonte di sincera
e profonda riflessione e di invito alla consapevolezza
di un problema davvero importante che tocca ognuno di noi!

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 26 Marzo 2008 da mimola67
 
Tag: Vita

Come un fiore,
alzo il capo per guardare il mondo
stretta alle radici della vita.

Una lieve carezza sostiene il mio capo
e divento vento e aria
e sento dentro di me
l'infinito.

Marinella

 
 
 

Vita a passo di danza

Post n°3 pubblicato il 06 Marzo 2008 da mimola67
 
Tag: Danza, Vita

Vedo la mia vita come un lieve passo di danza,
che crea se stessa in innumerevoli salti e variazioni di direzione,
là dove c'è qualcosa da scoprire, da conoscere,da creare!!!

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da mimola67
 

 
 
 

Morte

Post n°1 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da mimola67
 
Tag: poesia

Volevi farmi conoscere la verità del nulla,
mi ci hai spinta dentro...
ed ora
mi sto spegnendo nel dolore!

 
 
 

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