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EARTH DAY

Post n°64 pubblicato il 22 Aprile 2008 da onlyagricola

Poche cose ma concrete...

Oggi spegnete una luce che non serve,

riciclate una bottiglia di plastica in più,

non prendete il sacchetto di nylon mentre fate la spesa

lavate i piatti con mezza pastiglia.

Vedrete che si può fare oggi, e che si può fare anche domani e dopodomani...

Fate diventare dei piccoli gesti delle abitudini che da sole non salvano il mondo, ma aiutano.

Entrate in questa psicologia: sono le abitudini di tutti i giorni che ci possono aiutare!

 
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DA TORINO A LAGNASCO CON “GUSTIBUS”

Post n°63 pubblicato il 01 Aprile 2008 da onlyagricola

Fruttinfiore, che si svolge a Lagnasco il 4, 5 e 6 aprile 2008 si arricchisce di una nuova iniziativa.

In viaggio con “Gustibus”, la navetta delle Terre dei Savoia. Questo il titolo per portare i visitatori alla scoperta di Lagnasco, tra pianura sterminate, colori e frutteti in fiore.

Domenica 6 aprile 2008 parte  da EATALY il primo “Gustibus” delle Terre dei Savoia. La partenza da Torino presso Eataly  è prevista per le 9,30.

La prima tappa sarà a Monasterolo di Savigliano per visitare le sale settecentesche nel famoso Castello e degustare i prodotti tipici della pianura, quindi visita al Borgo medioevale e all’antico molino a pietra di Ruffia. Assaggi di eccellenti formaggi e degli “storici” savoiardi.

Nel primo pomeriggio arrivo a Lagnasco ove l’organizzazione di Fruttinfiore offrirà il tour sul trenino per un tuffo nei profumi della natura accompagnato da  fumanti  frittelle di mele. Un’iniziativa nuova che sicuramente saprà essere apprezzata dai buongustai e da coloro che amano conoscere il territorio in modo”sloow” .

Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi al personale del presidio delle Terre dei Savoia presso Eataly tutti i giorni dalle ore 11,00  alle 18,00.

 
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KM zero, la sglobalizzazione

Post n°62 pubblicato il 27 Marzo 2008 da onlyagricola

Coldiretti, funzionano i prodotti locali a 'chilometri zero'

Grande soddisfazione della Coldiretti per il successo che sta riscuotendo il progetto a “chilometri zero”. L’obiettivo è consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto che esaltino la qualità dei prodotti locali, garantiti per condizioni di freschezza e genuinità, ed allo stesso tempo contribuiscano all’abbassamento dei prezzi di acquisto e dei costi ambientali. Vendere a poca distanza da dove si produce presenta, infatti, numerosi vantaggi: riduzione dei costi di trasporto e delle emissioni inquinanti, minori problemi di conservazione, maggiori possibilità per quel numero crescente di consumatori che vogliono acquistare a prezzi competitivi prodotti naturali, del proprio territorio.
Dalla condivisione del progetto Coldiretti, il cui braccio operativo è rappresentato da Agri Granda, è nato e si sta velocemente sviluppando un rapporto di collaborazione con diverse amministrazioni locali che stanno aprendosi ad un concreto rapporto operativo che garantisca alle mense pubbliche il reperimento e l’utilizzo dei prodotti alimentari del territorio. Le stesse aziende fornitrici di servizi di ristorazione coinvolte nel progetto “chilometri zero” promuovono fortemente la scelta dei prodotti stagionali e legati al territorio, con scelte aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela.
Dopo l’adesione di molte mense scolastiche ed ospedaliere della Granda, anche nella provincia di Torino si è deciso di sperimentare la filiera corta: il 20 marzo è infatti partita la collaborazione con il Politecnico di Torino, che ha scelto il menù a chilometri zero per la mensa aziendale del proprio Ateneo. Il Rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, ha così commentato: “Il Politecnico di Torino è un ateneo internazionale ma radicato nel territorio. Riteniamo che essere parte attiva nella Regione significhi anche contribuire a valorizzare i prodotti del Territorio, che si tratti di formazione, di ricerca, di prodotti industriali o enogastronomici. Ben vengano dunque i prodotti di filiera corta nella nostra mensa”.
“Crediamo fortemente nella promozione dei prodotti di stagione e tipici del territorio - ha dichiarato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte - e questa nostra scelta è riassunta proprio nel progetto dei cibi a chilometro zero, dove si iniziano ad intravedere spazi sempre più concreti per migliorare la società e l’ambiente. Lo sviluppo di questa iniziativa sta dando grandi soddisfazioni, ancor più ora che ha incominciato a raccogliere consensi anche al di là dei confini regionali. E’ infatti partita la collaborazione con le amministrazioni locali di Albenga, Imperia e Savona”.
Fonte Coldiretti

 
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QUANTO COSTA PRODURRE IL LATTE

Post n°61 pubblicato il 13 Marzo 2008 da onlyagricola

VARIAZIONE DI ALCUNI TRA I PRINCIPALI ELEMENTI CHE INFLUENZANO 

IL COSTO DI PRODUZIONE DEL LATTE

(al netto del lavoro, degli ammortamenti e del costo quote latte)

                                                                                                                          

                                     Gennaio 2007 (A)     Febbraio 2008 (B)       Variazione (B/A)    

     MAIS                       12 - 13 €/q              23 €/q                        +192%          

     SOIA                       38 €/q                     51 €/q                        +134%          

     COTONE                 21 - 22 €/q              34 €/q                        +162%          

     ORZO                     16 €/q                     22 €/q                        +138%          

     NUCLEO                 32 €/q                     45 €/q                        +140%          

     INTEGRATORI        57 €/q                     82 €/q                        +144%          

     MAIS DA SEME     63 €/dose               72 €/dose                  +114%          

     CONCIME 

     (semina)                   30 €/q                     52 €/q                        +173%          

     CONCIME

     (rincalzo)                   22 €/q                     37 €/q                        +168%          

     GASOLIO                 52 €/q                     74 €/q                        +142%          

                                                                                                                                                                                                                                                       

     RAZIONE                  3,50 €                        5,40 €                     +154%          

capo/giorno (media 30 lt)

 
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E L'ITALIA SI FREGA DA SOLA

Post n°59 pubblicato il 03 Marzo 2008 da onlyagricola

Siamo proprio gente strana...

Un popolo un pò particolare, che ama mettersela nel Frac da solo.

Antefatto: in Francia c'è un'epidemia di Lingua Blu, una malattia che colpisce i ruminanti e che si cerca di circoscrivere.

Così il Piemonte ha deciso che forse era il caso di bloccare le importazioni dei bovini vivi dalla Francia.

Questo però sarebbe stato un disastro econimico, perchè la maggior parte dei capi allevati su territorio nazionale sono capi di razze francesi nati in Francia e ingrassati in Italia.

Allora cosa ha pensato la Regione? Beh, facciamo un'ordinanza perchè i capi importati in Italia siano vaccinati...

Solo che, udite udite...

solo i capi da vita devono essere vaccinati, quelli da macello no...

In pratica i francesi possono mandare in Italia capi allevati da loro, ma gli italiani non possono allevare i capi.

A parte incentivare i trasporti di vitelloni vivi che risentono di iù dei vitelli giovani il trasporto, il problema è che ci mangeremo tanti capi francesi convinti che siano stati allevati in Italia, visto che l'ultima parte della filiera, ovvero la macellazione, risulterà essere italiana...

Bravi, continuiamo così, alla prossima ci daremo le mazzate in testa da soli??

...e poi dicono di voler salvaguardare il prodotto nazionale...

 
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