Creato da opalescenze il 27/05/2008

Opalescenze

...déjà vécu. [solo un ripostiglio]

 

 

...Posta inevasa

Post n°272 pubblicato il 28 Settembre 2020 da opalescenze

 
 
 

...non basta

Post n°271 pubblicato il 14 Maggio 2018 da opalescenze

... è vana la bellezza, l'ombra, la penombra, la luce, la grazia, il gesto lento, il silenzio, l'ascolto, il fiato corto, l'attimo sospeso; di mani bramose, l'irrequietezza; la tenerezza che gli occhi riempiono se in altri occhi bacio non può farsi.

 

-rita martinelli secci-

 
 
 

po'èsia

Post n°270 pubblicato il 17 Settembre 2017 da opalescenze



Nel cribro dei miei giorni bui
sfarino campi di cieli notturni
a cernere nomi e stelle

-Rita Martinelli Secci-

 
 
 

un lucente attimo

Post n°269 pubblicato il 10 Giugno 2017 da opalescenze

 

Alcuni desideri si adempiranno
altri saranno respinti.
Ma io sarò passata splendendo
per un attimo.
Anche se nessuno
mi avesse guardata
risulterebbe ugualmente giustificato
- per quel luccente attimo -
il mio esistere.

- Margherita Guidacci - 

 
 
 

Appunti.

Post n°268 pubblicato il 13 Marzo 2017 da opalescenze

 
 
 

...essenza

Post n°267 pubblicato il 26 Febbraio 2017 da opalescenze





Nel perimetro del mio cuore
nella spirale del mio sangue
nell'infinito infinito del mio sguardo
sei l'essenza della mia esistenza.
Profondo abisso di luce
dove germoliano stelle.

-Rita Martinelli- 

[foto: Alexander Yakovlev] 

 
 
 

Storie...

Post n°266 pubblicato il 07 Febbraio 2017 da opalescenze




Lo osservava standogli di fronte
ad una giusta distanza;
quella stessa che serve, in una galleria d'arte,
ad osservare meglio un dipinto.
Il capo leggermente inclinato da un lato
una volta verso sinistra, una volta verso destra.
Quasi fossero quei leggeri cambi di visione
un accompagno a pensieri che nascevano ad est
e che, ad ovest, si chiudevano. La chiusura di un cerchio.
Se si trovava seduta, guardandola di spalle,
si poteva intuirla ad osservarlo frontalmente.
La mascella poggiata sulle mani chiuse a pugno
che le reggevano il viso. I gomiti a sostegno di tutto
ancorati sul finir delle cosce. Il busto, per questo
proteso leggermente in avanti. 
Un offertorio a Lui.

Il loro rapporto, sostanzialemte, stava tutto lì.
Nel mantenersi ad una certa distanza.
E nell'osservarsi.
Nessuno dei due osava di più.
Potevano entrarsi, uno nell'altro,
ma nessuno dei due, osava.
Lui avrebbe potuto azzardare e lei
avrebbe potuto andargli incontro.
Invece stavano così, uno di fronte all'altro,
a percepirsi. Ad osservarsi. 
La loro relazione era costruita su questo.
Sul tenersi a debita distanza, sul silenzio
e nella osservazione uno dell'altro.
La distanza stessa era il collante della loro vicinanza.
Distanza che si era costruita giorno per giorno
come una crosta che, giorno per giorno, 
si forma a proteggere una ferita. 
Durante il giorno, questo era ben visibile
sia a loro stessi che a tutti quelli che avevano modo
di osservarli.
La luce stabiliva all'occhio, dove stavo uno
e dove stava l'altro. Stabiliva confini. 
Delimitava spazi. Linee ben distinte. 
Lui era lì, lei qua.
Il buio invece, quando gli coglieva ancora lì ad osservarsi 
copriva tutto e ne faceva un unico insieme. Indistinguibile.
Un unico tratto. Un unico respiro.
Un unico palpito. Un'unica onda.

Questo capitava tutte le volte che lei andava lì, in quella spiaggia
e se lo trovava di fronte. Lui. Il mare. 

-Rita Martinelli Secci; Visioni di una notte di mezzo inverno-

[Foto di: Bruno Melis, Calasetta, Faro Mangiabarche]

 
 
 

...risposte

Post n°265 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da opalescenze

La miglior risposta al fastidioso, petulante, irritante rumore di chiacchiere sterili,
è un sonoro silenzio. Amèn.

-ritamartinellisecci- 

 
 
 

Abbracciami

Post n°264 pubblicato il 09 Gennaio 2017 da opalescenze

Abbracciami.
Abbracciami sino a che
la mia anima si scomponga
diventi bambagia da filare;
filo che si intesse in velo
che ti copre il capo;
si disfi sino a diventare fumo
che dalle tue narici
entri sin dentro la tua.
Si trasformi in manna
e sia il tuo soccorso cibo
e arrechi sazietà alla tua fame.
Disfami, respirami, ingoiami.
Abbracciami sino a farmi dolere
carne e ossa, ma abbracciami.
Abbracciami e abbracciami
e abbracciami ancora.

-RitaMartinelliSecci- 

 
 
 

...

Post n°263 pubblicato il 04 Gennaio 2017 da opalescenze


Li abbiamo aspettati.
Dapprima, ancora informi
li abbiamo avvistati
in sogno e poi,
mentre argento il sole
rendeva il giorno
arrivare dal sogno
nel sogno.  

-RitaMartinelliSecci- 

 
 
 
Successivi »
 

ULTIME VISITE AL BLOG

opalescenzeMaheoAmoreKarmicofantasia20162016se_forse_maifusioneliberaarchetyponsagredo58alf.cosmosleoncinobianco1Kobalto.ycile54animalibera_07Iltuocognatino
 

ULTIMI COMMENTI

https://www.bertonieditore.com/shop/it/libri/664-posta-inevasa.html?fbclid=IwAR0ZGFoAlqvFk6LNdEEWnGEWm-ml4AZUeEolsrbLgYvRR1pctLjniAnvDU0
Inviato da: opalescenze
il 28/09/2020 alle 14:26
 
immagine: Kasia Derwinska
Inviato da: opalescenze
il 17/09/2017 alle 11:03
 
Scusa A, vedo solo oggi. Mi accorgo ora che, a mia...
Inviato da: opalescenze
il 24/02/2017 alle 20:14
 
bella
Inviato da: archetypon
il 09/01/2017 alle 13:42
 
Grazie A.
Inviato da: opalescenze
il 06/12/2016 alle 22:29
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963