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JACK FOLLA - UNA DONNA IN RINASCITA

JACK FOLLA - LETTERA AD UN' AMORE FINITO

JACK FOLLA - IL VIZIO DELL'NFELICITÀ

 

Conflitto interiore

Post n°151 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da postinodellafelicita

Vivo una guerra tra carta e penna. Vivo un conflitto interiore in cui le parole si schierano come soldati timorosi tra i miei pensieri confusi. C'è agitazione in me. C'è buio. C'è arrendevolezza. C'è timore. Tremo dentro. Tremo nell'anima. Tremo nel cuore. Mi sento nudo della mia ispirazione. Ho freddo senza le mie parole. Ho freddo senza quel cappotto intessuto di sogni sotto il quale mi riparavo per fuggire lontano dalla realtà e smarrirmi nella mia immaginazione con gli occhi socchiusi e la mente disconnessa dal presente. Nella penombra di questa stanza cerco un riposo che non arriva. Un sollievo a questa ricerca disperata che non conosce né direzioni né indizi che mi possano aiutare. Vago senza sapere dove andare. Vago saccheggiando luoghi e sentimenti in cui sono già passato, derubandoli delle briciole che ho lasciato al mio primo passaggio. Sono ladro delle mie stesse parole. Ladro del mio stesso cuore. Vorrei esiliare questa perplessità perenne che mi sta uccidendo l'anima su un isola deserta.Vorrei lasciarla lì a morire di fame e di sete, voltare le spalle e camminare verso il nuovo.Nuove parole. Nuovi sentimenti. Nuovo coraggio. Nuovi respiri. Nuovo me stesso. La battaglia prosegue giorno dopo giorno. Le ferite me le porto nel corpo e sulla pelle, sono cicatrici che non guariranno mai. Le parole periscono. Le parole si esauriscono. La penna perde inchiostro e macchia la carta. Non ci sono ne vincitori e ne vinti in questa assurda guerra. C'è solo la mia mano che si colora di nero. C'è solo la mia anima che cerca la luce...

 
 
 

Tregua.............

Post n°150 pubblicato il 27 Dicembre 2011 da postinodellafelicita

Fermati...riprendi un attimo il respiro...osserva...osservati.
Il clamore del mondo non lascia spazio al silenzio, ma viene un giorno nel quale ci si osserva con più attenzione, ci si giudica, e guardandosi indietro ci si stupisce nel vedere cose che non ricordavamo neppure di aver compiuto.
A volte c'è bisogno di un attimo di tregua, bisogno di fare i conti con se stessi, chiedere scusa o reclamare i propri diritti, in modo che il passato smetta di inseguirci.
Spesso sorvoliamo su tante, troppe cose; una parola di troppo può essere un macigno per chi la riceve, uno sguardo negato può diventare la più terribile delle angosce, una parola inascoltata può generare profondi rancori.
Non sempre ci accorgiamo di quanto bene potremmo fare ponendo la minima attenzione al nostro modo di relazionarci con chi ci vive accanto.
Non sempre è facile farlo, molto più semplice scrollare le spalle, fare gli indifferenti, pensare che in fondo la cosa non ci riguarda.
Il passato ci insegue sempre, ciò che è stato ritornerà un giorno a bussare prepotente alla nostra porta...quel giorno un sorriso negato peserà come un macigno e potremmo non avere più modo di riparare.
Prevenire è meglio che curare...prevenirsi aiuta a soffrire di meno.
In ogni caso, per quanta energia metteremo nella corsa, pur sforzando al massimo ogni muscolo del nostro corpo, arriveremo, sempre e comunque, tutti alla stessa meta; quel giorno, stanchi e affaticati, ci guarderemo a vicenda e capiremo che, tenendoci per mano, saremmo arrivati comunque, evitando il fiatone.

 
 
 

E il viaggio continua.....

Post n°149 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da postinodellafelicita

Tra le pagine di questa affollata comunity in una realtà parallela ma, per certi versi, non molto diversa da quella di tutti i giorni, quella vera, ho viaggiato molto spesso muovendomi per le vie del cuore, tra i sentieri dell’anima, negli abissi di un mondo che non sempre è quello che vorremmo ma che nessuno ci vieta di ricostruire.
Sono stati viaggi sentiti, spontanei, in verità non è stato poi così faticoso, mi è bastato essere semplicemente me stesso, condividere con coraggio le mie paure e partecipare senza risparmio le mie gioie.
E’ stato un bel viaggio, lo sarà ancora, e di tanto in tanto, come adesso, sarà bello ripercorrere i nostri passi e sorridere scaldandoci al calore di questa amicizia che diventa sempre meno un virtuale bisogno di comunicare e sempre più una umana necessità di confronto e riflessione.
Non siamo certo così folli da pensare che potremo cambiare il mondo, e certo il mondo diventa a volte un avversario troppo temibile per le nostre singole forze; non siamo così folli da ritenerci i salvatori dell’umanità…quello che cerchiamo è una diversa salvezza…salvezza da noi stessi, dalle infinite trappole della solitudine, dalla paura di gettare la maschera e mostrare il nostro vero volto…su queste pagine abbiamo fatto una scoperta importante…la più importante…abbiamo scoperto che non siamo soli…in qualche parte del mondo, magari nella nostra stessa città, nel paese vicino, all’estremo nord o nel più basso sud, c’è qualcuno che accarezza ogni giorno i nostri stessi pensieri, che osserva le cose così come noi le osserviamo…c’è qualcuno che soffre per una perdita, per un amore tradito, per un rapporto sbagliato…abbiamo realizzato che in fondo non siamo soli.
Sembra roba da poco, quasi un fatto scontato…in realtà non lo è…quando soffri, quando il mondo sembra crollarti addosso e tutti sono lì ad accusarti di una colpa mai commessa, non c’è nulla di scontato, ogni cosa può diventare un piccolo miracolo oppure il terribile degli incubi.
Muovendoci tra le note, le poesie, i pensieri, le immagini, abbiamo realizzato che non siamo i soli a commuoversi ancora, accade anche a tanti altri…non siamo i soli ad osservare una porta chiusa di fretta e che non si aprirà mai più…non siamo i soli a soffrire con dignità i dolori della malattia, ad inseguire speranze e rincorrere i propri figli per tentare di capirli.
Non siamo soli…per quanto possa apparire come una magra consolazione, rimane un dato di fatto, una condizione costante della vita, qualcosa sul quale riflettere.
Così andiamo avanti, forti di avere comunque qualcuno al nostro fianco, pronti a lanciare la sfida al mondo…basta un piccolo pensiero, un gesto, la volontà e la passione per la vita; non servono grandi imprese ma piccoli esempi.
Abbiamo viaggiato insieme tra i bisogni del cuore, nei misteri e nelle domande che occupano la nostra mente quando si avverte netta la sensazione che esiste anche altro e non soltanto carne, ossa e materia, ma ci siamo incamminati anche su sentieri molto più tangibili, tra le stranezze di questo mondo, nelle sofferenze di chi patisce ancora la sete e la fame, nell’assurdità della guerra e della violenza.
In questo viaggio ho avuto accanto molte anime; nessuno di loro osservava il colore della pelle, la razza, la religione, l’agiatezza economica; uomini, donne, vecchi e bambini che si muovono insieme spinti dalle loro passioni, dal bisogno di sentirsi vivi.
Una stretta di mano, a volte, è il dono più grande, così come un bacio oppure una carezza; se vuoi amare gli altri devi prima amare te stesso, e quando amerai te stesso imparerai che il primo passo si chiama rispetto, il secondo comprensione e il terzo sacrificio.
La vita è un piccolo intervallo dell’eternità, un banco di prova per sperimentare se stessi; siamo meteore che attraversano questo mondo, sperando che qualcuno si accorga del nostro passaggio; quello che rimarrà di noi sarà il ricordo di ciò che siamo riusciti a seminare, l’unica eredità che non andrà dispersa nel tempo sarà il riflesso che riusciremo a lasciare in chi ci vive accanto.
Il viaggio continua…non ci conosciamo personalmente ma di sicuro ci siamo incontrati molto spesso; abbiamo mosso gli stessi passi nei sentieri della solitudine, insieme abbiamo versato lacrime vittime dell’abbandono…abbiamo viaggiato per gli sconfinati sentieri della fantasia, inventando storie a lieto fine che non sempre poi si sono rivelate tali.
Eravamo insieme quando la sofferenza e il peso di un quotidiano non sempre facile sembrava toglierci ogni speranza, e lo eravamo anche quando le piccole gioie della vita sembravano per un attimo farci dimenticare anni di sofferenze e sacrifici.
Miei cari amici, piangiamo tutti le stesse lacrime; di qualsiasi colore sia la nostra pelle, qualunque sia il nome del nostro Dio, le lacrime hanno sempre lo stesso sapore; così come tutti sorridiamo allo stesso modo ed esultiamo di gioia abbracciandoci l’un l’altro.
Nessuno è mai veramente solo, non lo siamo stati in questo breve viaggio e non lo saremo neanche dopo; in un giorno qualunque, in uno qualunque dei mille voli della mente, ci incontreremo ancora e sarà sempre una buona occasione per stringerci la mano e pensare che, alla fine, non sempre tutto è perduto, e qualunque momento può essere quello giusto per lasciare l’anima libera di gridare.
Il viaggio continua…buona vita.

 
 
 

Buon Natale a tutti...

Post n°148 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da postinodellafelicita

Il Natale esalta la rinascita di ogni cuore. Ogni anima può sempre salutare il suo risveglio. Allora, ogni coscienza si rende veramente conto della via da percorrere e della méta da conquistare. Così, il Natale apre ogni anno i battenti dorati della nostra vita. E ogni vita è una perenne adolescenza illuminata dal sole della verità, della giustizia e dell' amore. Con ogni Natale vi è sempre qualcosa che rinasce dentro ognuno di noi, e anche se a volte tutto sembra naufragare, anche se in certi momenti l'angoscia prende alla gola, anche se qualche sera la disperazione ci abbatte, sentiamo che al nome di Betlemme il miracolo si compie e la vita richiama la vita. Ebbene, non bisogna che il Natale diventi una festa fatta solo di ricordi, di nostalgia e di canzoni intorno ai presepi o agli alberi ricchi di doni. Anche se a volte ci sentiamo troppo avanti nel cammino degli anni, possiamo sentire la poesia dell'infanzia lontana.. e anche se a volte ci sembra di aver tutto perduto e non proviamo che pena e rimorso...

...POSSIAMO SEMPRE RINASCERE DAVANTI A NOI STESSI !!!

Concludo augurandovi i miei più sinceri auguri di Buon Natale!!!.

Con tanta stima,

Claudio

 
 
 

Parole.....

Post n°147 pubblicato il 28 Settembre 2011 da postinodellafelicita

Ogni giorno spendiamo centinaia di parole….frasi di circostanza, complimenti, apprezzamenti, parole d’amore e grida di insoddisfazione.
Ogni giorno, con ognuna delle nostre parole, contribuiamo a costruire il mondo, possiamo distruggerlo e farlo rinascere, cambiarne l’aspetto e la sostanza…parole.
Una parola può diventare l’arma più terribile che sia mai stata concepita, può distruggere le certezze, far cadere le speranze, spazzare via le illusioni; con una parola si può accendere un sorriso cos’ come alimentare il pianto…con una parola puoi dare la vita o aprire il più profondo degli abissi.
Si dovrebbe forse prestare molta più attenzione rispetto a quanto si dice, si dovrebbe forse avere la pazienza di attendere qualche secondo prima di pronunciare una frase, un monito, un rimprovero, un apprezzamento.
Quando l’istinto tenta di gridare sarebbe meglio pensare prima di agire…ogni nostra azione, sia essa verbale che materiale, non è mai fine a se stessa, ma si porta dietro tante piccole, invisibili conseguenze.
Parlare d’amore senza averne gonfio il cuore porta illusione in chi ascolta, e l’illusione infranta porta a rinchiudersi in se stessi, a rinunciare a vivere, a non credere più nelle occasioni che può riservarci il futuro.
Palesare affetti che non siano sentiti porta alla stessa illusione, così come ostentare una bontà di convenienza, oppure lasciare che siano gli schiaffi e i pugni a prendere il posto di ciò che non riusciamo ad esprimere.
Ognuna di quelle centinaia di parole che ogni giorno lasciamo libere di muoversi intorno a noi, creano altrettanti piccoli mondi in coloro che le ascoltano, e questi si comporteranno di conseguenza con quelli che conoscono…una lunga catena che nasce da un breve soffio di fiato.
Troppe parole, pochi gesti; a volte una carezza vale molto più di un lungo e costruito discorso, un sorriso sopperisce alla timidezza nel non sapere esprimere i propri sentimenti, molto meglio di un equivocabile silenzio.
Spesso frenare la rabbia è segno di grande umanità, chi ferma lo schiaffo a mezz’aria è molto più degno di rispetto di chi impone le proprie ragioni con la violenza.
Troppe parole in questo mondo e pochi fatti a seguirle…eppure basterebbe così poco…tacere per un attimo e in quell’attimo agire fattivamente…sarebbe il primo passo per aprire finalmente gli occhi sul mondo che vorremmo e capire che è davvero possibile costruirlo.

 

 
 
 
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